[Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Gio 16 Giu 2016 18:38:59 CEST


Sono contenta che vi sia piaciuto.
In realtà i cadaveri me li ero proprio scordati. Rileggendolo dopo che 
me l'avete fatto notare non mi sembrava comunque troppo sbagliato, nel 
senso che io l'ho sempre inteso come deserto di persone vive. Però l'ho 
scritto io, per cui è ovvio che a me sembri chiaro. Se non si capisce lo 
cambio, non c'è nessun problema. Aggiungo un accenno agli agghiaccianti 
cadaveri sparsi.

Il 16/06/2016 16:07, Monica Miodini ha scritto:
>
> Concordo con Franco, il brano è angosciante al punto giusto, ma 
> effettivamente sembrano spariti anche tutti i cadaveri che avevo 
> lasciato disseminati qua e là!
>
> ma credo basterebbe aggiungere una frase del tipo" vuota, a parte i 
> cadaveri dell'equipaggio romulano."
>
> e così ci siamo giocati primo Ufficiale capo della Sicurezza e 
> Ingegnere Capo in un colpo solo!
>
> Brava Maddy
>
>
>
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> per conto di Franco Carretti 
> <rogal_dothrak a mail.com>
> *Inviato:* giovedì 16 giugno 2016 14.08
> *A:* stml21 a gioco.net
> *Oggetto:* Re: [Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]
> Molto inquietante, mi piace. Solo un appunto, nel precedente brano la 
> nave era si vuota, ma con cadaveri mumificati, qui sembra invece che 
> sia vuota vuota. E' un impressione mia? Potrebbe andare bene lo stesso?
> Comunque bel brano
> *Sent:* Thursday, June 16, 2016 at 1:51 PM
> *From:* Maddalena <vampitrill a gmail.com>
> *To:* "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]
> Ecco il mio brano. Spero vi piaccia ;-)
> Non conosco ancora bene i personaggi, per cui se trovate qualcosa che 
> calza poco ditemelo che provvediamo.
>
> Maddy
>
> .............................................................
>
> *Nave sconosciuta - 09/06/2396 ore 11.08*
>
> **
>
> Il portello non si aprì.
>
> Il giovane ufficiale della sicurezza battè le palpebre stupito e tentò 
> di nuovo.
>
> Il portello rimase ostinatamente chiuso.
>
> "Ah, Signore?"
>
> Riccardi e Claire si voltarono nello stesso istante. Il ragazzo parve 
> confuso solo per un istante poi si rivolse ad entrambi.
>
> "Il portello è bloccato. Non riesco ad aprirlo."
>
> "Bloccato?" Claire aggrottò le sopracciglia e gettò un'occhiata 
> fulminante al portello come se la colpa fosse interamente sua. 
> "Bloccato da cosa?"
>
> Karana la sorpassò rapidamente e si avvicinò al portello mentre il 
> giovane ufficiale si scansava. "I comandi non rispondono. E' strano, 
> prima funzionava perfettamente." Si raddrizzò, gettandosi un'occhiata 
> intorno.
>
> "E' possibile che sia stato danneggiato mentre ispezionavamo la nave?" 
> domandò il primo ufficiale. "Un calo di energia o qualcosa del genere. 
> Dopotutto, la nave ha cent'anni."
>
> Karana la guardò per un istante poi tornò a chinarsi sul pannello. 
> Infilò le unghie sotto la lastra di copertura e la staccò dalla 
> parete, esaminando rapidamente l'interno. "No, non sembra danneggiato. 
> E' più come se qualcuno avesse inserito un codice di blocco."
>
> "Ma la nave è deserta."
>
> "Per questo è strano."
>
> Riccardi, in piedi tra la squadra e il corridoio, fece segno ai due 
> ufficiali della sicurezza di disporsi intorno al portello. "Forse la 
> nave non è poi così vuota. Possiamo aprirlo manualmente?"
>
> Karana annuì. "Se il sistema di apertura non è danneggiato..."
>
> L'uomo si voltò appena, in modo da poter tenere d'occhio tutte le 
> diramazioni del corridoio che confluivano in quel punto. La nave era 
> sembrata completamente vuota ma il suo istinto gli aveva sin da subito 
> trasmesso un fremito, una sorta di allarme rosso interno sviluppato in 
> anni di vita nello spazio, relazioni con ferengi dediti al 
> contrabbando e battaglie.
>
> Qualcosa non andava, lo avvertiva come un formicolio dietro la nuca. 
> Come quando ci si sente addosso lo sguardo di qualcuno. Si sentiva 
> osservato, ecco, osservato dalle paratie, dai pannelli, dalle luci. E 
> ora il portello rifiutava di aprirsi.
>
> L'intera faccenda ricordava a Claire i film dell'orrore di pessima 
> qualità che aveva visto in passato. Una vecchia nave che riappare dal 
> nulla, completamente deserta, la presenza inquietante di un odio 
> profondo avvertibile solo in via telepatica e ora i portelli che si 
> rifiutavano di aprirsi come se la nave volesse trattenerli al suo 
> interno. Mancava solo un bel fantasma. Anche un bambino agghiacciante, 
> possibilmente pallido come un cadavere, sarebbe andato bene.
>
> Claire estrasse il tricorder, mentre la Vok lavorava sullo sblocco 
> manuale e Riccardi disponeva i suoi intorno a loro. Avviò una nuova 
> scansione alla ricerca di forme di vita e ancora una volta non rilevò 
> nulla. Lo chiuse con uno scatto del polso. C'erano decide di possibili 
> spiegazioni del fatto che, se c'era davvero qualcuno a bordo, questi 
> non fosse rilevabile. Era dall'età di otto anni che aveva un'opinione 
> molto precisa su fantasmi e simili. Quello che la preoccupava era altro.
>
> "Signore," cominciò parlando nel canale di comunicazione aperto con 
> DS16. "Abbiamo un problema nel rientrare alla navetta. Non riusciamo 
> ad aprire il portello."
>
> =^= Un malfunzionamento? =^= La voce di Shran le arrivò chiara 
> attraverso il comunicatore.
>
> "Non lo sappiamo. E' possibile. Stiamo tentando di aprirlo 
> manualmente, non dovrebbe volerci molto." Un'occhiata di Karana glielo 
> confermò.
>
> =^= Va bene. Avvertiteci non appena siete a bordo. Non abbiamo più 
> molto tempo. =^=
>
> "Sì, Signore."
>
> Riccardi disse qualcosa, ma Claire non lo sentì. La sua voce venne 
> coperta da un rumore metallico, forte e vicino, come una sbarra di 
> metallo che batte su una ringhiera.
>
> Tutti si zittirono e l'intera squadra si voltò nella direzione della 
> svolta del corridoio da cui era arrivato il suono. Nessuno parlò.
>
> Riccardi e Drillrush si scambiarono un'occhiata, poi l'uomo fece segno 
> ai suoi di rimanere in posizione e si avviò silenziosamente verso 
> l'angolo del corridoio.
>
> Claire arretrò appena verso Karana e si chinò leggermente su di lei.
>
> "Avverte qualcosa?" le domandò.
>
> La donna, le mani ancora affondate nel pannello divelto, scosse la testa.
>
> Riccardi continuò ad avanzare. Anche a lui tutta la faccenda ricordava 
> nettamente un film dell'orrore. E le leggi che regolano l'andamento 
> degli eventi nelle astronavi fantasma da incubo impongono che la 
> scoperta della fonte del rumore sia un momento di orrore assoluto. Lui 
> non credeva davvero che dietro l'angolo ci potesse essere un fantasma, 
> uno zombie o un'entità demoniaca. Ma non escludeva affatto che ci 
> potesse essere comunque qualcuno deciso ad ucciderlo. Si appiattì 
> contro la parete, il phaser in pugno. Prese un respiro profondo. Fece 
> un passo avanti.
>
> Non c'era nulla. Il corridoio era perfettamente deserto e 
> assolutamente identico a quando lo avevano percorso in direzione 
> opposta per tornare al portello. Si concesse un sospiro e si rilassò 
> appena, voltandosi per tornare indietro. Fu allora che sentì l'urlo.
>
> *Nave sconosciuta - Contemporaneamente*
>
> Karana riprese a respirare, tossì sul pavimento e aprì gli occhi. 
> L'ondata di emozioni era stata così forte e improvvisa che, malgrado 
> il suo addestramento, non aveva reagito in tempo. Era stata 
> letteralmente sopraffatta, sommersa come da un fiume in piena.
>
> Aveva sentito un rumore di passi, un urlo, poi più nulla.
>
> Con calma si mise a sedere e si guardò intorno. Si trovava ancora in 
> corridoio, accanto al portello di accesso, sempre chiuso. Non c'era 
> nessun altro, o almeno nessuno che lei potesse vedere o percepire. 
> L'unica cosa che avvertiva era l'ondata d'odio che l'aveva sommersa 
> così violentemente, ora affievolita e decisamente più sopportabile, ma 
> ancora presente.
>
> Drillrush, Riccardi e i due uomini della sicurezza avrebbero dovuto 
> essere lì, ma non c'erano.
>
> Karana si alzò in piedi e si guardò intorno, in cerca di una traccia, 
> un qualsiasi indizio su dove potessero essere finiti i suoi compagni. 
> Non riusciva a immaginare il motivo per cui potessero esserne andati 
> di loro spontanea volontà, lasciandola sola. Ma su quella nave non 
> c'era nessuno. E se anche ci fosse stato qualcuno, per quale motivo 
> lei era rimasta lì?
>
> Prese il tricorder e avviò una scansione cercando forme di vita umane.
>
> Non trovò nulla.
>
> *DS16 - Sala controllo - Contemporaneamente*
>
> Shran protese le antenne verso lo schermo su cui era ancora inquadrata 
> la nave romulana.
>
> Il rapporto del suo primo ufficiale non lo aveva colto di sorpresa. Il 
> canale aperto gli aveva consentito di ascoltare la metà della 
> conversazione pronunciata dalla Drillrush e la risposta di Riccardi, 
> mentre la parte della Vok era risultata bassa e incomprensibile 
> attraverso il canale.
>
> Non lo aveva sorpreso, tuttavia lo aveva preoccupato. Voleva la 
> squadra di sbarco fuori dal vascello il prima possibile così da poter 
> agganciare la nave con il raggio traente e metterla in sicurezza al 
> più presto, qualunque cosa fosse accaduto e qualunque cosa fosse 
> rimasta a bordo.
>
> Continuò ad ascoltare le voci che venivano dall'altro capo, finchè 
> improvvisamente tacquero tutte.
>
> L'andoriano drizzò leggermente le antenne. Il silenzio si prolungò per 
> qualche minuto e anche Durani alzò la testa dalla sua consolle. Lei e 
> la Keane si scambiarono un'occhiata, ma Shran resistette all'impulso 
> di chiedere un rapporto. Naturalmente se si fosse verificata la 
> necessità di non fare rumore la Drillrush avrebbe semplicemente 
> escluso il canale dalla sua parte, ma qualcosa, forse un istinto 
> improvviso, lo indusse comunque a tacere. Gli altri presenti lo 
> imitarono. Nessuno disse nulla, in attesa.
>
> Poi, qualcuno dall'altra parte urlò.
>
> "Rapporto!"
>
> Non ricevette risposta. Si voltò automaticamente verso Durani e la 
> Keane. "Tirateli fuori."
>
> Il suo sguardo tornò allo schermo. "Drillrush, rapporto!"
>
> Era stata lei ad urlare? A Shran era parso di sì, ma non ne era certo.
>
> "Signore, abbiamo perso il segnale!" Le dita di Durani si mossero 
> rapidamente sulla consolle nel tentativo di ripristinare il collegamento.
>
> "Anche qui, non riesco ad agganciarli." Tara fece una pausa, 
> osservando sconcertata i propri dati.
>
> "Signore," si inserì Durani. "Non rilevo più i segni vitali della 
> squadra."
>
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> Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma
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> Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)
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