[Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Gio 16 Giu 2016 20:00:29 CEST


Non c'è problema, fatto ;-)

*
*

**

*Nave sconosciuta - 09/06/2396 ore 11.08*

**

Il portello non si aprì.

Il giovane ufficiale della sicurezza battè le palpebre stupito e tentò 
di nuovo.

Il portello rimase ostinatamente chiuso.

"Ah, Signore?"

Riccardi e Claire si voltarono nello stesso istante. Il ragazzo parve 
confuso solo per un istante poi si rivolse ad entrambi.

"Il portello è bloccato. Non riesco ad aprirlo."

"Bloccato?" Claire aggrottò le sopracciglia e gettò un'occhiata 
fulminante al portello come se la colpa fosse interamente sua. "Bloccato 
da cosa?"

Karana la sorpassò rapidamente e si avvicinò al portello mentre il 
giovane ufficiale si scansava. "I comandi non rispondono. E' strano, 
prima funzionava perfettamente." Si raddrizzò, gettandosi un'occhiata 
intorno.

"E' possibile che sia stato danneggiato mentre ispezionavamo la nave?" 
domandò il primo ufficiale. "Un calo di energia o qualcosa del genere. 
Dopotutto, la nave ha cent'anni."

Karana la guardò per un istante poi tornò a chinarsi sul pannello. 
Infilò le unghie sotto la lastra di copertura e la staccò dalla parete, 
esaminando rapidamente l'interno. "No, non sembra danneggiato. E' più 
come se qualcuno avesse inserito un codice di blocco."

"Ma la nave è deserta."

"Per questo è strano."

Riccardi, in piedi tra la squadra e il corridoio, fece segno ai due 
ufficiali della sicurezza di disporsi intorno al portello. "Forse la 
nave non è poi così vuota. Possiamo aprirlo manualmente?"

Karana annuì. "Se il sistema di apertura non è danneggiato..."

L'uomo si voltò appena, in modo da poter tenere d'occhio tutte le 
diramazioni del corridoio che confluivano in quel punto. La nave era 
sembrata completamente vuota ma il suo istinto gli aveva sin da subito 
trasmesso un fremito, una sorta di allarme rosso interno sviluppato in 
anni di vita nello spazio, relazioni con ferengi dediti al contrabbando 
e battaglie.

Qualcosa non andava, lo avvertiva come un formicolio dietro la nuca. 
Come quando ci si sente addosso lo sguardo di qualcuno. Si sentiva 
osservato, ecco, osservato dalle paratie, dai pannelli, dalle luci. E 
ora il portello rifiutava di aprirsi.

L'intera faccenda ricordava a Claire i film dell'orrore di pessima 
qualità che aveva visto in passato. Una vecchia nave che riappare dal 
nulla, completamente deserta, la presenza inquietante di un odio 
profondo avvertibile solo in via telepatica e ora i portelli che si 
rifiutavano di aprirsi come se la nave volesse trattenerli al suo 
interno. Mancava solo un bel fantasma. Anche un bambino agghiacciante, 
possibilmente pallido come un cadavere, sarebbe andato bene.

Claire estrasse il tricorder, mentre la Vok lavorava sullo sblocco 
manuale e Riccardi disponeva i suoi intorno a loro. Avviò una nuova 
scansione alla ricerca di forme di vita e ancora una volta non rilevò 
nulla. Lo chiuse con uno scatto del polso. C'erano decide di possibili 
spiegazioni del fatto che, se c'era davvero qualcuno a bordo, questi non 
fosse rilevabile. Era dall'età di otto anni che aveva un'opinione molto 
precisa su fantasmi e simili. Quello che la preoccupava era altro.

"Signore," cominciò parlando nel canale di comunicazione aperto con 
DS16. "Abbiamo un problema nel rientrare alla navetta. Non riusciamo ad 
aprire il portello."

=^= Un malfunzionamento? =^= La voce di Shran le arrivò chiara 
attraverso il comunicatore.

"Non lo sappiamo. E' possibile. Stiamo tentando di aprirlo manualmente, 
non dovrebbe volerci molto." Un'occhiata di Karana glielo confermò.

=^= Va bene. Avvertiteci non appena siete a bordo. Non abbiamo più molto 
tempo. =^=

"Sì, Signore."

Riccardi disse qualcosa, ma Claire non lo sentì. La sua voce venne 
coperta da un rumore metallico, forte e vicino, come una sbarra di 
metallo che batte su una ringhiera.

Tutti si zittirono e l'intera squadra si voltò nella direzione della 
svolta del corridoio da cui era arrivato il suono. Nessuno parlò.

Riccardi e Drillrush si scambiarono un'occhiata, poi l'uomo fece segno 
ai suoi di rimanere in posizione e si avviò silenziosamente verso 
l'angolo del corridoio.

Claire arretrò appena verso Karana e si chinò leggermente su di lei.

"Avverte qualcosa?" le domandò.

La donna, le mani ancora affondate nel pannello divelto, scosse la testa.

Riccardi continuò ad avanzare. Anche a lui tutta la faccenda ricordava 
nettamente un film dell'orrore. E le leggi che regolano l'andamento 
degli eventi nelle astronavi fantasma da incubo impongono che la 
scoperta della fonte del rumore sia un momento di orrore assoluto. Lui 
non credeva davvero che dietro l'angolo ci potesse essere un fantasma, 
uno zombie o un'entità demoniaca. Ma non escludeva affatto che ci 
potesse essere comunque qualcuno deciso ad ucciderlo. Si appiattì contro 
la parete, il phaser in pugno. Prese un respiro profondo. Fece un passo 
avanti.

Non c'era nulla. Il corridoio era perfettamente deserto, se si 
escludevano i cadaveri sparsi in abbondanza, e assolutamente identico a 
quando lo avevano percorso in direzione opposta per tornare al portello. 
Si concesse un sospiro e si rilassò appena, voltandosi per tornare 
indietro. Fu allora che sentì l'urlo.

*Nave sconosciuta - Contemporaneamente*

Karana riprese a respirare, tossì sul pavimento e aprì gli occhi. 
L'ondata di emozioni era stata così forte e improvvisa che, malgrado il 
suo addestramento, non aveva reagito in tempo. Era stata letteralmente 
sopraffatta, sommersa come da un fiume in piena.

Aveva sentito un rumore di passi, un urlo, poi più nulla.

Con calma si mise a sedere e si guardò intorno. Si trovava ancora in 
corridoio, accanto al portello di accesso, sempre chiuso. Non c'era 
nessun altro, o almeno nessuno che lei potesse vedere o percepire. 
L'unica cosa che avvertiva era l'ondata d'odio che l'aveva sommersa così 
violentemente, ora affievolita e decisamente più sopportabile, ma ancora 
presente.

Drillrush, Riccardi e i due uomini della sicurezza avrebbero dovuto 
essere lì, ma non c'erano.

Karana si alzò in piedi e si guardò intorno, in cerca di una traccia, un 
qualsiasi indizio su dove potessero essere finiti i suoi compagni. Non 
riusciva a immaginare il motivo per cui potessero esserne andati di loro 
spontanea volontà, lasciandola sola. Ma su quella nave non c'era 
nessuno. E se anche ci fosse stato qualcuno, per quale motivo lei era 
rimasta lì?

Prese il tricorder e avviò una scansione cercando forme di vita umane.

Non trovò nulla.

*DS16 - Sala controllo - Contemporaneamente*

Shran protese le antenne verso lo schermo su cui era ancora inquadrata 
la nave romulana.

Il rapporto del suo primo ufficiale non lo aveva colto di sorpresa. Il 
canale aperto gli aveva consentito di ascoltare la metà della 
conversazione pronunciata dalla Drillrush e la risposta di Riccardi, 
mentre la parte della Vok era risultata bassa e incomprensibile 
attraverso il canale.

Non lo aveva sorpreso, tuttavia lo aveva preoccupato. Voleva la squadra 
di sbarco fuori dal vascello il prima possibile così da poter agganciare 
la nave con il raggio traente e metterla in sicurezza al più presto, 
qualunque cosa fosse accaduto e qualunque cosa fosse rimasta a bordo.

Continuò ad ascoltare le voci che venivano dall'altro capo, finchè 
improvvisamente tacquero tutte.

L'andoriano drizzò leggermente le antenne. Il silenzio si prolungò per 
qualche minuto e anche Durani alzò la testa dalla sua consolle. Lei e la 
Keane si scambiarono un'occhiata, ma Shran resistette all'impulso di 
chiedere un rapporto. Naturalmente se si fosse verificata la necessità 
di non fare rumore la Drillrush avrebbe semplicemente escluso il canale 
dalla sua parte, ma qualcosa, forse un istinto improvviso, lo indusse 
comunque a tacere. Gli altri presenti lo imitarono. Nessuno disse nulla, 
in attesa.

Poi, qualcuno dall'altra parte urlò.

"Rapporto!"

Non ricevette risposta. Si voltò automaticamente verso Durani e la 
Keane. "Tirateli fuori."

Il suo sguardo tornò allo schermo. "Drillrush, rapporto!"

Era stata lei ad urlare? A Shran era parso di sì, ma non ne era certo.

"Signore, abbiamo perso il segnale!" Le dita di Durani si mossero 
rapidamente sulla consolle nel tentativo di ripristinare il collegamento.

"Anche qui, non riesco ad agganciarli." Tara fece una pausa, osservando 
sconcertata i propri dati.

"Signore," si inserì Durani. "Non rilevo più i segni vitali della squadra."



Il 16/06/2016 18:56, Capitano Shran ha scritto:
> Brano molto molto bello! Mi è piaciuta molto l'atmosfera data alla 
> nave...
> Io comunque, anche solo una frasetta la aggiungerei...giusto per non 
> dimenticarci che c'erano dei morti... se vuoi, mi mandi il pezzo e 
> modifico tutto quando metterò il brano on line.. :)
>
> Ottimo lavoro!
>
> Ileana
>
>
> ======================================
> Capitano Shran
> DeepSpace16Gamma
>  ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com <mailto:cap.shran a gmail.com>
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> DS16Gamma: 
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
> CV: 
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
> Il giorno 16 giugno 2016 18:38, Maddalena <vampitrill a gmail.com 
> <mailto:vampitrill a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Sono contenta che vi sia piaciuto.
>     In realtà i cadaveri me li ero proprio scordati. Rileggendolo dopo
>     che me l'avete fatto notare non mi sembrava comunque troppo
>     sbagliato, nel senso che io l'ho sempre inteso come deserto di
>     persone vive. Però l'ho scritto io, per cui è ovvio che a me
>     sembri chiaro. Se non si capisce lo cambio, non c'è nessun
>     problema. Aggiungo un accenno agli agghiaccianti cadaveri sparsi.
>
>
>     Il 16/06/2016 16:07, Monica Miodini ha scritto:
>>
>>     Concordo con Franco, il brano è angosciante al punto giusto, ma
>>     effettivamente sembrano spariti anche tutti i cadaveri che avevo
>>     lasciato disseminati qua e là!
>>
>>     ma credo basterebbe aggiungere una frase del tipo" vuota, a parte
>>     i cadaveri dell'equipaggio romulano."
>>
>>     e così ci siamo giocati primo Ufficiale capo della Sicurezza e
>>     Ingegnere Capo in un colpo solo!
>>
>>     Brava Maddy
>>
>>
>>
>>
>>     ------------------------------------------------------------------------
>>     *Da:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net>
>>     <mailto:stml21-bounces a gioco.net> per conto di Franco Carretti
>>     <rogal_dothrak a mail.com> <mailto:rogal_dothrak a mail.com>
>>     *Inviato:* giovedì 16 giugno 2016 14.08
>>     *A:* stml21 a gioco.net <mailto:stml21 a gioco.net>
>>     *Oggetto:* Re: [Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]
>>     Molto inquietante, mi piace. Solo un appunto, nel precedente
>>     brano la nave era si vuota, ma con cadaveri mumificati, qui
>>     sembra invece che sia vuota vuota. E' un impressione mia?
>>     Potrebbe andare bene lo stesso?
>>     Comunque bel brano
>>     *Sent:* Thursday, June 16, 2016 at 1:51 PM
>>     *From:* Maddalena <vampitrill a gmail.com>
>>     <mailto:vampitrill a gmail.com>
>>     *To:* "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
>>     <mailto:stml21 a gioco.net>
>>     *Subject:* [Stml21] [18.02 - Drillrush - La nave vuota]
>>     Ecco il mio brano. Spero vi piaccia ;-)
>>     Non conosco ancora bene i personaggi, per cui se trovate qualcosa
>>     che calza poco ditemelo che provvediamo.
>>
>>     Maddy
>>
>>     .............................................................
>>
>>     *Nave sconosciuta - 09/06/2396 ore 11.08*
>>
>>     **
>>
>>     Il portello non si aprì.
>>
>>     Il giovane ufficiale della sicurezza battè le palpebre stupito e
>>     tentò di nuovo.
>>
>>     Il portello rimase ostinatamente chiuso.
>>
>>     "Ah, Signore?"
>>
>>     Riccardi e Claire si voltarono nello stesso istante. Il ragazzo
>>     parve confuso solo per un istante poi si rivolse ad entrambi.
>>
>>     "Il portello è bloccato. Non riesco ad aprirlo."
>>
>>     "Bloccato?" Claire aggrottò le sopracciglia e gettò un'occhiata
>>     fulminante al portello come se la colpa fosse interamente sua.
>>     "Bloccato da cosa?"
>>
>>     Karana la sorpassò rapidamente e si avvicinò al portello mentre
>>     il giovane ufficiale si scansava. "I comandi non rispondono. E'
>>     strano, prima funzionava perfettamente." Si raddrizzò, gettandosi
>>     un'occhiata intorno.
>>
>>     "E' possibile che sia stato danneggiato mentre ispezionavamo la
>>     nave?" domandò il primo ufficiale. "Un calo di energia o qualcosa
>>     del genere. Dopotutto, la nave ha cent'anni."
>>
>>     Karana la guardò per un istante poi tornò a chinarsi sul
>>     pannello. Infilò le unghie sotto la lastra di copertura e la
>>     staccò dalla parete, esaminando rapidamente l'interno. "No, non
>>     sembra danneggiato. E' più come se qualcuno avesse inserito un
>>     codice di blocco."
>>
>>     "Ma la nave è deserta."
>>
>>     "Per questo è strano."
>>
>>     Riccardi, in piedi tra la squadra e il corridoio, fece segno ai
>>     due ufficiali della sicurezza di disporsi intorno al portello.
>>     "Forse la nave non è poi così vuota. Possiamo aprirlo manualmente?"
>>
>>     Karana annuì. "Se il sistema di apertura non è danneggiato..."
>>
>>     L'uomo si voltò appena, in modo da poter tenere d'occhio tutte le
>>     diramazioni del corridoio che confluivano in quel punto. La nave
>>     era sembrata completamente vuota ma il suo istinto gli aveva sin
>>     da subito trasmesso un fremito, una sorta di allarme rosso
>>     interno sviluppato in anni di vita nello spazio, relazioni con
>>     ferengi dediti al contrabbando e battaglie.
>>
>>     Qualcosa non andava, lo avvertiva come un formicolio dietro la
>>     nuca. Come quando ci si sente addosso lo sguardo di qualcuno. Si
>>     sentiva osservato, ecco, osservato dalle paratie, dai pannelli,
>>     dalle luci. E ora il portello rifiutava di aprirsi.
>>
>>     L'intera faccenda ricordava a Claire i film dell'orrore di
>>     pessima qualità che aveva visto in passato. Una vecchia nave che
>>     riappare dal nulla, completamente deserta, la presenza
>>     inquietante di un odio profondo avvertibile solo in via
>>     telepatica e ora i portelli che si rifiutavano di aprirsi come se
>>     la nave volesse trattenerli al suo interno. Mancava solo un bel
>>     fantasma. Anche un bambino agghiacciante, possibilmente pallido
>>     come un cadavere, sarebbe andato bene.
>>
>>     Claire estrasse il tricorder, mentre la Vok lavorava sullo
>>     sblocco manuale e Riccardi disponeva i suoi intorno a loro. Avviò
>>     una nuova scansione alla ricerca di forme di vita e ancora una
>>     volta non rilevò nulla. Lo chiuse con uno scatto del polso.
>>     C'erano decide di possibili spiegazioni del fatto che, se c'era
>>     davvero qualcuno a bordo, questi non fosse rilevabile. Era
>>     dall'età di otto anni che aveva un'opinione molto precisa su
>>     fantasmi e simili. Quello che la preoccupava era altro.
>>
>>     "Signore," cominciò parlando nel canale di comunicazione aperto
>>     con DS16. "Abbiamo un problema nel rientrare alla navetta. Non
>>     riusciamo ad aprire il portello."
>>
>>     =^= Un malfunzionamento? =^= La voce di Shran le arrivò chiara
>>     attraverso il comunicatore.
>>
>>     "Non lo sappiamo. E' possibile. Stiamo tentando di aprirlo
>>     manualmente, non dovrebbe volerci molto." Un'occhiata di Karana
>>     glielo confermò.
>>
>>     =^= Va bene. Avvertiteci non appena siete a bordo. Non abbiamo
>>     più molto tempo. =^=
>>
>>     "Sì, Signore."
>>
>>     Riccardi disse qualcosa, ma Claire non lo sentì. La sua voce
>>     venne coperta da un rumore metallico, forte e vicino, come una
>>     sbarra di metallo che batte su una ringhiera.
>>
>>     Tutti si zittirono e l'intera squadra si voltò nella direzione
>>     della svolta del corridoio da cui era arrivato il suono. Nessuno
>>     parlò.
>>
>>     Riccardi e Drillrush si scambiarono un'occhiata, poi l'uomo fece
>>     segno ai suoi di rimanere in posizione e si avviò silenziosamente
>>     verso l'angolo del corridoio.
>>
>>     Claire arretrò appena verso Karana e si chinò leggermente su di lei.
>>
>>     "Avverte qualcosa?" le domandò.
>>
>>     La donna, le mani ancora affondate nel pannello divelto, scosse
>>     la testa.
>>
>>     Riccardi continuò ad avanzare. Anche a lui tutta la faccenda
>>     ricordava nettamente un film dell'orrore. E le leggi che regolano
>>     l'andamento degli eventi nelle astronavi fantasma da incubo
>>     impongono che la scoperta della fonte del rumore sia un momento
>>     di orrore assoluto. Lui non credeva davvero che dietro l'angolo
>>     ci potesse essere un fantasma, uno zombie o un'entità demoniaca.
>>     Ma non escludeva affatto che ci potesse essere comunque qualcuno
>>     deciso ad ucciderlo. Si appiattì contro la parete, il phaser in
>>     pugno. Prese un respiro profondo. Fece un passo avanti.
>>
>>     Non c'era nulla. Il corridoio era perfettamente deserto e
>>     assolutamente identico a quando lo avevano percorso in direzione
>>     opposta per tornare al portello. Si concesse un sospiro e si
>>     rilassò appena, voltandosi per tornare indietro. Fu allora che
>>     sentì l'urlo.
>>
>>     *Nave sconosciuta - Contemporaneamente*
>>
>>     Karana riprese a respirare, tossì sul pavimento e aprì gli occhi.
>>     L'ondata di emozioni era stata così forte e improvvisa che,
>>     malgrado il suo addestramento, non aveva reagito in tempo. Era
>>     stata letteralmente sopraffatta, sommersa come da un fiume in piena.
>>
>>     Aveva sentito un rumore di passi, un urlo, poi più nulla.
>>
>>     Con calma si mise a sedere e si guardò intorno. Si trovava ancora
>>     in corridoio, accanto al portello di accesso, sempre chiuso. Non
>>     c'era nessun altro, o almeno nessuno che lei potesse vedere o
>>     percepire. L'unica cosa che avvertiva era l'ondata d'odio che
>>     l'aveva sommersa così violentemente, ora affievolita e
>>     decisamente più sopportabile, ma ancora presente.
>>
>>     Drillrush, Riccardi e i due uomini della sicurezza avrebbero
>>     dovuto essere lì, ma non c'erano.
>>
>>     Karana si alzò in piedi e si guardò intorno, in cerca di una
>>     traccia, un qualsiasi indizio su dove potessero essere finiti i
>>     suoi compagni. Non riusciva a immaginare il motivo per cui
>>     potessero esserne andati di loro spontanea volontà, lasciandola
>>     sola. Ma su quella nave non c'era nessuno. E se anche ci fosse
>>     stato qualcuno, per quale motivo lei era rimasta lì?
>>
>>     Prese il tricorder e avviò una scansione cercando forme di vita
>>     umane.
>>
>>     Non trovò nulla.
>>
>>     *DS16 - Sala controllo - Contemporaneamente*
>>
>>     Shran protese le antenne verso lo schermo su cui era ancora
>>     inquadrata la nave romulana.
>>
>>     Il rapporto del suo primo ufficiale non lo aveva colto di
>>     sorpresa. Il canale aperto gli aveva consentito di ascoltare la
>>     metà della conversazione pronunciata dalla Drillrush e la
>>     risposta di Riccardi, mentre la parte della Vok era risultata
>>     bassa e incomprensibile attraverso il canale.
>>
>>     Non lo aveva sorpreso, tuttavia lo aveva preoccupato. Voleva la
>>     squadra di sbarco fuori dal vascello il prima possibile così da
>>     poter agganciare la nave con il raggio traente e metterla in
>>     sicurezza al più presto, qualunque cosa fosse accaduto e
>>     qualunque cosa fosse rimasta a bordo.
>>
>>     Continuò ad ascoltare le voci che venivano dall'altro capo,
>>     finchè improvvisamente tacquero tutte.
>>
>>     L'andoriano drizzò leggermente le antenne. Il silenzio si
>>     prolungò per qualche minuto e anche Durani alzò la testa dalla
>>     sua consolle. Lei e la Keane si scambiarono un'occhiata, ma Shran
>>     resistette all'impulso di chiedere un rapporto. Naturalmente se
>>     si fosse verificata la necessità di non fare rumore la Drillrush
>>     avrebbe semplicemente escluso il canale dalla sua parte, ma
>>     qualcosa, forse un istinto improvviso, lo indusse comunque a
>>     tacere. Gli altri presenti lo imitarono. Nessuno disse nulla, in
>>     attesa.
>>
>>     Poi, qualcuno dall'altra parte urlò.
>>
>>     "Rapporto!"
>>
>>     Non ricevette risposta. Si voltò automaticamente verso Durani e
>>     la Keane. "Tirateli fuori."
>>
>>     Il suo sguardo tornò allo schermo. "Drillrush, rapporto!"
>>
>>     Era stata lei ad urlare? A Shran era parso di sì, ma non ne era
>>     certo.
>>
>>     "Signore, abbiamo perso il segnale!" Le dita di Durani si mossero
>>     rapidamente sulla consolle nel tentativo di ripristinare il
>>     collegamento.
>>
>>     "Anche qui, non riesco ad agganciarli." Tara fece una pausa,
>>     osservando sconcertata i propri dati.
>>
>>     "Signore," si inserì Durani. "Non rilevo più i segni vitali della
>>     squadra."
>>
>>
>>     _______________________________________________ Stml21 mailing
>>     list Stml21 a gioco.net <mailto:Stml21 a gioco.net>
>>     http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21
>>     ====================================
>>     GharwI' Rogal del Casato Dothrak
>>     Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma
>>
>>     [CV]:
>>     http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=218
>>     ===================================
>>     Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono civilizzato.
>>     (Riddick)
>>
>>
>>     _______________________________________________
>>     Stml21 mailing list
>>     Stml21 a gioco.net <mailto:Stml21 a gioco.net>
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