[Stml21] [18.07 - Shran] Diavolo di un Boliano!

Elena Fuccelli mf9115 a mclink.it
Mar 25 Ott 2016 19:48:24 CEST


On Mon, 24 Oct 2016 10:30:12 +0000
  Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> wrote:
> Povero Resed non vorrei essere nei suoi panni quando tornerà da 
>Rekon !

Domanda: Resed e' lo scomparso numero 28?  Le sparizioni nei pezzi 
precedenti erano momentaneamente cessate e l'elenco degli scomparsi 
doveva essere stato compilato, ma il suo capo non ne era al corrente. 
Dunque è un ulteriore prigioniero della dimensione fantasy?


Ciao! :-D
Elena
--
"Ambasciatrice T'lani" Deep Space 16 Gamma
ICQ 33856678

> 
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> 
> 
> 
> On Mon, Oct 24, 2016 at 9:11 AM +0200, "Franco Carretti" 
><rogal_dothrak a mail.com<mailto:rogal_dothrak a mail.com>> wrote:
> 
> Buon pezzo, ora c'è anche la casa di marzapane :D
> 
> Sent: Saturday, October 22, 2016 at 5:13 PM
>From: "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
> To: "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
> Subject: [Stml21] [18.07 - Shran] Diavolo di un Boliano!
> Ragazzi, io non so davvero come scusarmi per il ritardo...
> Il lavoro mi ha devastato ma oggi dovevo a tutti i costi mandarlo!
> 
> Spero vi piaccia! :)
> 
> ======================================
> 
> 
> Luogo imprecisato - 09/06/2396 Ore 22:00
> 
> 
> 
> Dal momento dell'incidente in cui Parmak stava per finire divorato 
>dalle fauci di una sconosciuta pianta carnivora, il gruppo aveva 
>iniziato a camminare in direzione opposta a quella del forte. Il 
>Primo Ufficiale aveva pensato di condurre tutte e ventisette le 
>persone lontano da quel luogo di morte, era lei adesso la 
>responsabile del gruppo, anche se qualcuno non era proprio pronto a 
>riconoscerla come guida...
> 
> 
> 
> Dopo un paio di chilometri di cammino, si fermarono in una specie di 
>radura fatta di erba bassa e qualche pianta un po più alta qua e 
>là...anche perché il marinaio Resed non faceva altro che lamentarsi. 
>Piagnucolava del fatto che in quel momento sarebbe dovuto già essere 
>in servizio, che il suo capo l'avrebbe ammazzato al suo ritorno, che 
>aveva le scarpe più piccole rispetto alla sua misura e gli facevano 
>male i piedi... ecc ecc ecc...
> 
> 
> 
> *Che poi - pensava Drillrush fra sé non conoscendo Rekon – il Capo 
>mi ammazza se torno in ritardo... che stupido, non potrebbe mai 
>essere vera una cosa del genere, perché deve angustiare tutti con 
>queste farneticazioni...*
> 
> 
> 
> Non appena fermi, si formarono dei gruppetti di ufficiali: alcuni si 
>scambiavano pareri sul posto, altri cercavano di capire dove si 
>trovassero. Altri ancora facevano esercizi di respirazione nel 
>tentativo di calmarsi e non cedere al panico per quella situazione...
> 
> 
> 
> “Abbiamo prima di tutto bisogno di trovare un riparo per la notte. 
>Il sole è già basso, probabilmente ci rimangono pochi minuti di 
>luce.” disse il Primo Ufficiale
> 
> “Già – le rispose Riccardi – oltretutto non sappiamo cosa possa 
>riservarci questo posto, sarebbe meglio non continuare a camminare 
>oltretutto parecchi sono stanchi.”
> 
> Drillrush fece un cenno di assenso con il viso e iniziò a guardarsi 
>intorno cercando un riparo per la notte. “Dovremmo anche cercare di 
>accendere un fuoco, le nostre dotazioni non funzionano e neanche le 
>torce... - aggiunse il cardassiano - se non ci sono volontari, posso 
>provarci io, ho fatto un corso di sopravvivenza durante la scuola su 
>cardassia, dovrei essere in grado di farlo.”
> 
> “Sì, sono d'accordo – le disse Claire – procedi pure, e cerca di 
>riuscirci!”
> 
> 
> 
> Il buio si stava facendo pesto, e Parmak non era ancora riuscito ad 
>ottenere una scintilla che fosse una...ma il cardassiano non era 
>certo uno che gettava la spugna subito...e la sua perseveranza 
>fortunatamente infondeva una certa speranza in tutti, cioè, ancora 
>valeva a dire che ancora nessuno era nel panico. Riccardi, nel 
>frattempo, cercava di orientarsi studiando le stelle, ma non aveva 
>ancora trovato nessuna costellazione nota... e lui aveva girato 
>parecchio...
> 
> Ad un tratto, mentre Parmak imprecava mentalmente per non dare 
>nessuna impressione di cedimento, sempre il solito marinaio boliano 
>lanciò un grido di gioia invitando tutti a guardare verso una vicina 
>collinetta. Claire sgranò gli occhi:
> 
> “Eppure potrei giurare che non c'era nulla in quel punto fino a poco 
>fa...”
> 
> “Beh, magari le luci erano spente e col buio non riuscivamo a vedere 
>nulla” aggiunse il boliano che iniziò subito la sua corsa verso 
>quella che sembrava una vera e propria fattoria...
> 
> 
> 
> “MARINAIO RESED!! - Drillrush non gridava quasi mai, ma quell'uomo 
>alle volte era proprio come un bambino... - si fermi immediatamente! 
>É un ordine!”
> 
> Poi con voce più bassa disse: “Non sappiamo cosa o chi ci possa 
>essere lì dentro. Non può allontanarsi così, andiamo!”
> 
> Resed abbassò lo sguardo e si scusò...
> 
> 
> 
> “Ok, allora mentre Parmak continua a fare tentativi col fuoco, io e 
>il Tenente Riccardi andremo a vedere se quel posto è sicuro... voi 
>due – disse poi rivolgendosi a due uomini della sicurezza – venite 
>con noi.”
> 
> 
> 
> Deep Space 16 Gamma - Infermeria – 09/06/2396 Contemporaneamente
> 
> 
> 
> “Non so, non mi convince completamente questa teoria” rispose il 
>Capitano dopo un attimo di riflessione. T'Lani alzò un sopracciglio 
>in segno di disapprovazione.
> 
> “Cosa non la convince, Capitano Shran?”
> 
> “Beh, Ambasciatrice, in realtà è abbastanza semplice. Anche il mio 
>primo Ufficiale ed il Capo della sicurezza sono spariti con tutti gli 
>altri. Loro sono umani ma tutti gli altri umani della stazione sono 
>qua, ognuno al proprio posto. Questo come lo spiega?”
> 
> “Questo posso spiegarglielo io Capitano – prese la parola il dottore 
>che fino a quel momento aveva seguito la conversazione tra i due con 
>attenzione ma senza mai intromettersi – il Comandante Drillrush 
>all'età di cinque anni ha subito una operazione chirurgica in cui le 
>è stato trapiantato un rene boliano. Questa nota è presente solo 
>nelle cartelle cliniche approfondite che ci arrivano in infermeria, 
>visto che comunque il Comandante gode di ottima salute e non ha mai 
>avuto problemi successivi all'operazione.”
> 
> “Capisco...” rispose Shran un po' infastidito per il fatto che non 
>sapesse nulla di questa cosa.
> 
> “Immagino che per Riccardi valga la stessa cosa, quindi...”
> 
> “Sì Capitano, più o meno una cosa simile...”
> 
> Su Riccardi, Sonx rimase più sul vago e Shran se ne accorse. Ma 
>adesso non gli interessava indagare, non ne aveva né la forza e né la 
>voglia... Ci avrebbe pensato poi ad approfondire, eventualmente.
> 
> 
> 
> “Ok, quindi abbiamo una base di partenza. Dottore, mi deve fare una 
>analisi approfondita di questo gene. Mi serve qualunque cosa: se è 
>una alterazione genetica naturale, se è stata fatta in laboratorio, 
>quando e da chi.”
> 
> “Capitano non sarà affatto facile” rispose sconsolato il 
>denobulano...
> 
> “Lo so dottore, ma al momento è la nostra unica pista e dobbiamo 
>usarla al meglio.”
> 
> 
> 
> Sonx annuì e Shran si allontanò dall'infermeria con Ramar e 
>l'Ambasciatrice Vulcaniana.
> 
> 
> 
> Deep Space 16 Gamma – Turbo ascensore – 09/06/2396 Ore 22:45
> 
> 
> 
> I tre erano saliti insieme a bordo del turboascensore diretti 
>all'Ufficio di Shran.
> 
> All'improvviso T'Lani lo bloccò e subito dopo lo diresse verso il 
>suo alloggio con un veloce comando vocale.
> 
> “Ambasciatrice, successo qualcosa?” le chiese Shran
> 
> “Capitano, ho bisogno di ritirarmi. La saluto.” rispose questa 
>fredda.
> 
> Erano anni che non sentiva quella strana sensazione: il respiro 
>accelerato e il bisogno di gridare. Quella rabbia l'aveva sentita 
>solo una volta quando aveva 7 anni poi mai più. Adesso le stava 
>riaffiorando dalle viscere, alla sua veneranda età e dopo tutti quei 
>decenni di disciplina ricordava ancora quella sensazione che l'aveva 
>così scossa da piccola.
> 
> Quando arrivò al suo alloggio chiese alle due guardie di non entrare 
>per nessun motivo e di non far entrare nessuno, in nessun caso.
> 
> 
> 
> Luogo imprecisato – Fattoria di campagna - 09/06/2396 Ore 23:05
> 
> 
> 
> “Ma che diavolo...”
> 
> Riccardi, aperta la porta rimase pietrificato.
> 
> La fattoria all'interno era uno dei luoghi più accoglienti che 
>avesse visto da parecchio tempo. Perfettamente arredata e pulita: la 
>prima stanza, quella che si vedeva da lontano grazie 
>all'illuminazione, era un soggiorno con un tavolo rotondo imbandito 
>con ogni sorta di ben di dio sopra.
> 
> Gli uomini della sicurezza entrarono per primi, perlustrarono il 
>piano terra e quando furono sicuri che fosse libero passarono al 
>piano superiore, le scale si trovavano a destra del soggiorno.
> 
> Drillrush e Riccardi non aspettarono il via libera ad entrare, e con 
>passo cauto si chiusero la porta alle loro spalle. Sul tavolo da 
>pranzo, subito notarono un foglio di carta accuratamente ripiegato.
> 
> Lo aprirono e lessero: “Fate come se foste a casa vostra. Sarete 
>nostri ospiti per parecchio tempo.”
> 
> “Che facciamo adesso?” chiese il Tenente capo della Sicurezza al suo 
>Comandante.
> 
> 
> 
> Deep Space 16 Gamma – Alloggio di T'Lani – 10/06/2396 – Ore 06:30
> 
> 
> 
> Nell'alloggio della vulcaniana sembrava essere passato un uragano, i 
>documenti erano sparsi sul pavimento, soprammobili spaccati contro la 
>parete, le sedie scaraventate contro la finestra.
> 
>Fortunatamente l'anziana vulcaniana si era accorta di non riuscire 
>più a sopraffare il virus che aveva colpito anche lei e preferì 
>ritirarsi: nessuno avrebbe dovuto vederla in quello stato. Nessuno.
> 
> La violenza che l'aveva sopraffatta quella notte le aveva lasciato 
>una stanchezza sia mentale che fisica e avrebbe avuto bisogno di 
>meditare per ore, forse per giorni...
> 
> 
> 
> *La mia forza è superiore a qualunque virus* si ripeteva tra sé e 
>sé, poi finalmente riuscì a concentrarsi e ad iniziare la sua 
>meditazione terapeutica.
> 
> 
> 
> Nuova stazione spaziale federale – Sala Macchine – 10/06/2396 Ore 
>07:10
> 
> 
> 
> “Ma dove diavolo è finito quello scansafatiche di un boliano. Per 
>tutti gli dei di Tellar appena torna lo prendo a calci nel sedere 
>fino a che... ##@%£##£Yé*££^* “
> 
> 
> 
> =^= Rekon, venga un attimo nel mio studio, Resed è sparito. =^=
> 
> 
> 
> “Maledizione. Con tutte le cose che ci sono da fare su questo buco 
>di stazione...” rispose quello decisamente alterato, ma poi si fiondò 
>nel turboascensore più preoccupato che incazzato.
> 
> 
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