[Stml21] 18.14 T'Lani - Domande e risposte

Ramar Roberts robertsramar a gmail.com
Mar 11 Apr 2017 20:30:08 CEST


Brano a dir poco stupendo, c'è poco da dire, complimenti!!

Il 11-apr-2017 05:36, "Monica Miodini" <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha
scritto:

> Elena è sempre un piacere aspettare i tuoi brani, perchè il piacere di
> leggerli cancella l'ansia del riceverli perennemente in ritardo.
>
> Bellissimo!
>
> Monica
>
>
> ------------------------------
> *Da:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> per conto di Elena Fuccelli <
> mf9115 a mclink.it>
> *Inviato:* domenica 9 aprile 2017 23.03
> *A:* Deep Space 16 Gamma
> *Oggetto:* [Stml21] 18.14 T'Lani - Domande e risposte
>
> Cominciavate a pensare che il mio pezzo non arrivasse più, vero? Beh,
> anche io... :o(
>
>
> ------------------------------
> INIZIO TRASMISSIONE
> -----------------------------
>
> Deep Space 16 - Sala ologrammi - 10/06/2396 - ore 19:00
>
>
>
> “Io non so che cosa mi sia successo, dottore – stava dicendo Tara
> Keane – In qualche modo, ero consapevole di quello che stavo facendo.
> ma era come se avessi percepito un ordine diretto a liberare il
> Vimalum... E non avessi altra scelta che quella di obbedire.”
> Il dottor Sonx le girava attorno per esaminarla con il sensore del suo
> tricorder medico. Gruppi di tecnici stavano esaminando la sala
> ologrammi, sotto lo sguardo scuro del capitano.  Tara si chiese se
> l'uomo stesse pensando che lei fosse in qualche modo compromessa in
> quella faccenda. L'ufficiale scientifico stava controllando la zona in
> cui erano apparsi i due alieni. In piedi vicino al capitano,
> l'ambasciatore Dothrak parlava ai membri del suo staff che avevano
> partecipato alla trappola. Il piano era andato a segno, pensò Tara.
> Erano riusciti a far uscire il loro nemico allo scoperto. Per un po',
> almeno.
> “Questo è strano...” - mormorò il dottor Sonx, prima di richiudere il
> tricorder con uno scatto. Tara lo guardò, interrogativa.
> “Che cosa ha trovato?”
> “Oh, niente che metta in pericolo la sua vita, comandante - si
> affrettò a tranquillizzarla il medico – Ma preferirei che venisse in
> infermeria a sottoporsi ad un esame più approfondito.”
> “Non abbiamo tempo per questo genere di cose! - protestò Tara – Quegli
> alieni, chiunque fossero, non hanno manifestato alcuna intenzione di
> restituirci gli ostaggi o di interrompere il loro esperimento. Se non
> è indispensabile, perché dovrei...”
> “Se è indispensabile o no, è solo il medico a poterlo valutare,
> comandante - ribatté il dottor Sonx – A proposito di esperimenti, lei
> non è stata per caso di recente in una qualche missione indietro nel
> tempo, vero?”
> “Indietro nel tempo? Certo che no! - esclamò Tara -  Ma perché? Cosa
> ha trovato?”
> Il capitano si girò, drizzando le antenne. Si avvicinò a grandi passi:
> “Ecco una buona domanda. Soprattutto perché vuol dire che qualcuno
> finalmente ha trovato qualcosa. Dottore?”
> Il denobulano sospirò:
> “Non ne vorrei parlare prima di aver fatto ulteriori esami...
> Comunque, sembra che il mio strumento abbia rilevato una piccola
> percentuale di particelle croniton nel comandante Keane. Ma forse è
> solo il tricorder ad essere tarato male.” - accese di nuovo il
> tricorder, rivolgendo il sensore su sé stesso. Osservò il piccolo
> monitor, scuotendo la testa.
> “No, qui non c'è niente – guardò il capitano, accennando allo
> strumento:
> “Le dispiace, capitano?” - domandò. Shran corrugò la fronte, ma
> acconsentì.
> “Ecco... - mormorò il dottor Sonx dopo un istante – In minima
> percentuale, ancora inferiore a quelle del comandante Keane, ma ci
> sono delle particelle croniton anche in lei, capitano”
> Shran corrugò la fronte:
> “Non capisco come potremmo essere stata esposti a particelle
> croniton... Il tunnel spaziale non ne produce, che io sappia.”
> “Potrebbe essere il Vimalum? - suggerì Tara – Sappiamo già che emette
> particelle theta... E' così che l'abbiamo rintracciato in primo luogo.
> Le particelle theta si accompagnano spesso a radiazioni di tipo
> croniton.”
> “Se è così, questo posto dovrebbe essere pieno di particelle croniton.
> Darò ordine che sia bonificato - disse Shran – Intanto lei, Tara vada
> in infermeria con il dottore.”
> Tara fece per dire qualcosa, ma sopra la spalla del capitano, incrociò
> lo sguardo dell'ambasciatore Klingon. L'uomo le accennò lievemente,
> appena quel tanto da indurla a mordersi le labbra.
> “Si, signore” - disse e si girò verso il dottor Sonx. Il denobulano
> chinò gli occhi troppo rapidamente per non farle capire che si era
> accorto dello scambio.
>
>
> >Lo Shar'ar Dosh interruppe brutalmente Claire: "So chi siete...noi
> esploriamo le menti con i >medesimi scopi." Fece una breve pausa e poi
> riprese a parlare:" Molti degli Shar'ar Dosh pensano >che non sia giusto
> operare contro il volere delle razze e io la penso cosi...sono qui per
> aiutarvi."
>
>
> Luogo sconosciuto –  10/06/2396
>
>
> “Aiutarci?” - domandò Riccardi
> In silenzio, guardandosi l'un l'altro, il gruppo dei rapiti si stava
> accostando all'alieno, alla spicciolata. L'essere dalla brillante
> armatura rossa non sembrava preoccupato o innervosito dal numero delle
> persone che quasi lo circondavano. Questo spinse Claire Drillrush a
> fare a sua volta un passo in avanti, stando attenta a non fare
> movimenti bruschi o che potessero essere interpretati come una
> minaccia.
> *Anche se nessuno può dire che tipo di movimenti possono essere
> interpretati come minacciosi da un essere che proviene da una cultura
> completamente differente * - nella sua mente riecheggiarono le parole
> del suo vecchio insegnante del corso di Primo contatto all'Accademia.
> “Non deve preoccuparsi. So che non avete intenzioni ostili” - disse
> l'alieno – Sento la vostra cautela. La vostra diffidenza nei miei
> confronti...”
> Il becco di uccello dell'armatura si spostò dall'uno all'altro degli
> uomini che si erano avvicinati:
> “Conosco ognuna delle vostre razze - disse l'alieno – So chi siete.
> Non avete ragione di temermi. Sono dalla vostra parte”
> “Può leggermi nel pensiero?” - domandò Claire.
> “Sono Shar'ar Dosh.” - rispose semplicemente l'altro.
> “Ha detto che vuole aiutarci – riprese Riccardi – Come pensa di
> farlo?”
> La testa dell'alieno si chinò leggermente verso il basso:
> “Le mie possibilità sono limitate – rispose -  Altri Shar'ar Dosh non
> condividono le mie idee.”
> “Come pensa di aiutarci, allora?” - domandò Claire.
> “Vi indicherò la strada - disse lo Shar'ar Dosh – Compreso il cammino,
> voi potrete liberare voi stessi”
> “Ma perché non ci porta via di qui? - interloquì Resed – Perché non ci
> riporta alla nostra Base, se vuole veramente aiutarci? Voglio dire...
> Se la sua gente ci ha portato fino qui, perché non possono fare la
> stessa cosa, al contrario?”
> “Stia calmo, marinaio Resed - ordinò secca Claire. Quindi, rivolta
> all'alieno:
> “Se ha letto nelle nostre menti, sa che ormai abbiamo capito di essere
> prigionieri di una simulazione. Come facciamo ad uscirne?”
>
>
> Deep Space 16 – Studio dell'ambasciatrice vulcaniana - 10/06/2396 -
> ore 19:45
>
>
> “E' una situazione senza uscita! - brontolò Shran – Gli Shar'ar Dosh
> non solo leggono nel pensiero, ma possono influenzare i nostri ad
> agire nel loro interesse. Come facciamo a combatterli, allora?”
> Shran aveva lasciato a Ramar Roberts il compito di completare le
> rilevazioni nella sala ologrammi, e si era diretto verso gli
> appartamenti dell'ambasciatrice. Non sapeva neanche lui perché i suoi
> passi lo avessero portato lì, anziché al suo studio, o al suo alloggio
> o al diavolo che gli aveva messo di fronte quegli alieni con la
> corazza a becco d'uccello...
> *Forse, cercavo soltanto un modo per sfogarmi... * - pensò.
> In realtà, si era presentato di fronte alla delegazione vulcaniana,
> che era chiusa e inaccessibile da giorni, aspettandosi di esserne
> respinto con la consueta gelida fermezza dei vulcaniani. Con sua
> sorpresa, invece, era stato fatto entrare subito nello studio della
> donna, che aveva voluto sapere ogni particolare dell'apparizione degli
> alieni sul ponte ologrammi. Il buio claustrale della stanza era appena
> ravvivato da delle fiammelle che oscillavano sulla superficie liscia
> della scrivania.
> “Sono olografiche, naturalmente - disse T'Lani, notando il suo sguardo
> – Non comprometterei di certo la sicurezza della Base per il gusto di
> accendere delle vere candele”
> “Me ne ero già accorto – ribatté secco Shran – Non c'è calore.”
> La luce delle candele approfondiva le ombre sul volto
> dell'ambasciatrice, al punto che Shran poteva a malapena vederne gli
> occhi. Era evidente che l'esperienza aveva avuto conseguenze sul
> fisico della donna.
> Che cosa ci faccio qui, pensò Shran con una punta di rimorso. Non
> avrebbe dovuto disturbare una donna anziana che aveva subito
> un'aggressione solo pochi giorni prima.
> “Qualcuno, molto tempo fa, ha detto che il modo giusto per avere le
> risposte che ci occorrono, è fare le domande giuste. E in effetti, mi
> trovo ad avere molte domande, adesso...” - disse l'ambasciatrice.
> “Non lo dica a me” - commentò amaro l'andoriano. Non erano certo le
> domande che gli mancavano, in quella situazione.
> “Ci sono due cose che mi hanno colpito, nel racconto che mi ha
> fatto...”  - iniziò T'Lani.
> “Cioè? Voglio dire, che cosa l'ha colpita?”
> “La prima, è il Vimalum” -.
> “Pensa che sia una forma di vita naturale?”
> “Non lo so e non mi importa. La domanda importante è un'altra: in
> quale momento lei ed i suoi ufficiali avete iniziato a chiamare il
> Vimalum in questo modo? Come avete saputo il nome corretto della
> creatura? Quando è successo? Prima o dopo l'apparizione dei due
> Shar'ar Dosh?”
> Shran chinò lo sguardo sulle mani posate di fronte a lui, sforzandosi
> di ricordare il momento ed il luogo esatto in cui aveva sentito il
> nome per la prima volta.
> “Lo conoscevo già... - si rese conto - Il nome è comparso
> all'improvviso nelle nostre menti. Ed è subito parso naturale, come se
> fosse stato sempre lì. Come se lo avessimo conosciuto da sempre...”
> Tornò a guardare verso T'Lani:
> “Capisco. Ci hanno influenzati con la loro telepatia”
> “O forse, sono stati sentiti in maniera inconscia, grazie alla loro
> telepatia, da qualche membro dell'equipaggio che possiede a sua volta
> una latente telepatia e che ha finito con il trasmetterne la
> conoscenza ad altri” - concluse la vulcaniana – La telepatia può
> essere un'arma a doppio taglio, capitano.”
> Shran annuì:
> “Capisco. Gli Shar'ar Dosh ascoltano i pensieri, ma non possono
> evitare di essere a loro volta sentiti...” -
> Si interruppe.
> =^=  Roberts a capitano Shran =^=
> Shran, con un cenno di scuse, premette il comunicatore.
> “Qui Shran. Mi dica, Ramar”
> =^= Sono nel laboratorio. Credo di avere scoperto qualcosa. Ha
> presente quelle particelle croniton che il dottore ha scoperto nel
> sistema di Tara Keane? =^=
> “Si, e allora?”
> =^= Le particelle croniton non sono solo in Tara Keane. Ho fatto una
> ricerca con i sensori interni e ho scoperto che ci sono particelle
> croniton su tutti i ponti. E a questo punto, credo di avere una teoria
> su come abbiano fatto gli Shar'ar Dosh a rapire i nostri senza usare
> dei teletrasporti!=^=
> Shran balzò in piedi:
> “Non dica altro! Vengo da lei! Passo e chiudo” .
> Il capitano tornò a guardare verso la vulcaniana:
> “La ringrazio per avermi ricevuto...” - disse, facendo un passo
> indietro.
> La donna si alzò, aggirando la scrivania e andò a mettersi esattamente
> tra lui e la porta.
> “Non l'ho ancora congedata, capitano! - disse, con voce imperiosa – Ho
> un'altra cosa da dirle, prima che lei vada a parlare con il comandante
> Roberts”
> Con un gesto rapido, afferrò il braccio di Shran. L'uomo la fissò
> sorpreso.
> “Sa perché i vulcaniani non amano il contatto fisico?” - domandò,
> tenendo stretto il braccio dell'altro. Non attese che l'altro
> rispondesse.
> “...Perché anche i vulcaniani sono telepati, con il contatto fisico –
> disse – L'esperienza che ho con la telepatia mi porta alla seconda
> cosa che ho notato nel suo racconto. Ossia, l'improvvisa apparizione
> dei due Shar'ar Dosh. Perché si sono fatti vedere nella sala
> ologrammi, secondo lei? E perché non hanno sentito dai vostri pensieri
> che stavate architettando una trappola?”
> Lasciò andare il braccio di Shran:
> “Da bravi scienziati, era ovvio che stessero seguendo da vicino il
> loro esperimento e che volessero proteggerlo. Meno ovvio, è che
> abbiano avuto il bisogno di manifestarsi direttamente per poter
> influenzare uno degli ufficiali... Perché lo hanno fatto? Perché sono
> apparsi, invece di limitarsi ad influenzare il comandante Keane? ”
> Shran si irrigidì:
> “Vuol dire che... -
> “Vuol dire che dubito che i loro poteri siano veramente così estesi
> come hanno cercato di farci credere... - concluse T'Lani e si scostò,
> per permettere al capitano di congedarsi.
>
>
> Luogo sconosciuto –  10/06/2396
>
>
> “Avete capito... ” - il becco di corvo dell'alieno si piegò in avanti.
> “Non era difficile” - Claire si guardò intorno, alzando le mani come
> per abbracciare tutto quello che la circondava. Scrutò la fattoria, le
> erbacce della radura, il cielo azzurro e privo di nuvole, il sole
> brillante che si rifrangeva in una pozza d'acqua...
> “Voi avete creato una prigione - concluse Claire – Anche le
> simulazioni migliori hanno un limite: sono troppo perfette. Non c'era
> traccia di polvere nella fattoria dove ci avete fatto dormire. L'acqua
> di quella pozza  - indicò a terra – è chiara, non stagnante come
> dovrebbe essere se fosse autentica. Allora, dov'è la fine di questa
> simulazione? Dov'è la porta?”
> “Non c'è nessuna porta - rispose l'alieno – Siete prigionieri, ma di
> una prigione che non ha sbarre e non ha odore. La prigione è stata
> creata dalle vostre menti ed è stata proiettata all'interno delle
> vostre menti”
> L'alieno si guardò intorno e per la prima volta la lucida corazza
> rossa parve in qualche modo appannarsi:
> “Sono da troppo tempo in connessione con voi. Devo chiudere subito, o
> gli altri si accorgeranno”
> “Si accorgeranno? Si accorgeranno di cosa?” - domandò Claire.
> “Non importa... Come facciamo ad uscire? Come troviamo il portale?” -
> gridò Riccardi.
> Claire sbatté gli occhi. L'alieno era scomparso.
>
>
>   Deep Space 16 – Laboratorio scientifico - 10/06/2396 - ore 20:11
>
> “Credo di aver capito” - disse orgoglioso Ramar Roberts. Sul monitor
> centrale del laboratorio scorreva uno schema tridimensionale aperto
> della Base Stellare. Alcune delle zone erano state colorate in
> azzurro. Il capitano Shran si avvicinò. Fra le zone evidenziate, c'era
> anche la sala ologrammi dove avevano tentato di catturare il Vimalum.
> “Vediamo se indovino – disse Shran – Avete trovato particelle croniton
> in tutte queste zone?”
> “Esatto, capitano” - disse l'ufficiale scientifico.
> Shran sospirò:
> “Molto bello, ma dove ci porta tutto questo? Non sta suggerendo che i
> nostri siano stati portati indietro nel tempo, vero?”
> “No, ma ho trovato qualcosa di interessante nel database - Ramar si
> avvicinò alla consolle e premette dei tasti - Curiosa coincidenza, è
> qualcosa che è stato ricavato dai diari di bordo di un'altra
> Enterprise. Non quella del capitano Kirk, che per primo ebbe a che
> fare con il Vimalum, ma la Enterprise D, comandante Picard. ”
> Shran andò a sedersi su una poltroncina:
> “Chiederemo i danni al destino, per essere così ripetitivo. Vada
> avanti, comandante” - disse, stancamente. Sono in piedi da troppe ore,
> pensò Shran. Forse sto perdendo lucidità.
> “L'Enterprise andò a soccorrere una nave romulana”
> “Ancora romulani...” - lo interruppe Shran.
> “Si, ma nel loro caso c'erano superstiti a bordo della nave. La nave
> era stata impegnata in un esperimento con un nuovo tipo di
> occultamento interfase che era entrato in conflitto con il motore,
> provocando un'esplosione”
> Shran tese le antenne:
> “Interfase?”
> Un sorriso si aprì sul volto dell'ufficiale scientifico:
> “Esatto. Alcune persone furono coinvolte nell'esplosione. Non
> morirono, ma furono per così dire sfasati rispetto alla nostra
> realtà... E sa che tipo di tracce lasciavano nel mondo reale?”
> “Particelle croniton?”
> “Esatto! - disse l'umano – E questo ci porta alla mia teoria. Credo
> che gli Shar'ar Dosh adoperino un sistema ad inversione di fase.
> Questo permette loro di essere presenti, di vedere come procede il
> loro esperimento, ma non di operare direttamente nella realtà che
> stanno sorvegliando”
> Shran rifletté. La teoria del comandante Roberts poteva rispondere
> anche alla domanda che T'Lani gli aveva fatto poco prima: perché gli
> Shar'ar Dosh avevano avuto bisogno di comparire di persona nella sala
> ologrammi, anziché limitarsi ad influenzare la Keane. Stando fuori
> fase, non potevano influenzare la realtà.
> “Molto opportuno, per degli scienziati... - mormorò Shran – e i
> nostri? Gli ostaggi, potrebbero essere stati sottoposti anche loro
> all'inversione di fase?”
> Ramar strinse le spalle:
> “Suppongo di si... Ma non possiamo saperlo con certezza. Se così
> fosse, potrebbero anche essere qui, nel mio laboratorio e noi non
> saremmo in grado di vederli”
> Shran si alzò di nuovo, andando a guardare il monitor sul quale girava
> lo schema della Base. Puntò il dito sulle zone colorate in azzurro:
> “Ma possiamo vedere le particelle croniton.” - disse, e sorrise.
>
> ---------------------------------
> FINE TRASMISSIONE
> --------------------------------
>
> L'episodio citato qui sopra è The Next Phase (TNG 5^ Stagione). Per il
> discorso dell'alieno sulla prigione, ho preso spunto da Matrix (la
> famosa scena sulla pillola rossa e la pillola blu).
>
> Ciao! ;-D
> Elena
> --
> "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
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