[Stml21] [18.12- Ramar Roberts- La Cattura]
Capitano Shran
cap.shran a gmail.com
Gio 16 Feb 2017 11:55:13 CET
Ho appena letto il brano, complimenti Marika gli sviluppi di trama sono
molto interessanti... :)
Devo però farti degli appunti, che magari avrei dovuto farti prima... ma
non fa niente :) Allora:
- non so se è voluto o se è colpa del programma usato per la scrittura, ma
i paragrafi sono tutti monoblocco. In questo modo la lettura risulta
parecchio difficile ed inoltre si deve poi fare un lavorone in fase di
messa on line del brano.
Quando c'è un dialogo, manda a capo la frase!
- Per i dialoghi tra persone nella stessa stanza, in SFI usiamo gli apici.
Se ci sono degli intermezzi nel discorso diretto come ad esempio 'disse il
dottore', allora si usano i trattini.
Per esempio: “Ora che siamo tutti presenti - esordì - il Dottor Sonx ha
delle novità”.
- I pensieri si esprimono usando gli asterischi:
*Perfetto, ho solo un’ora per trovare qualcosa: mi piace lavorare
sotto pressione, do il meglio di me.*
- Le comunicazioni che avvengono al comunicatore vengono messe tra =^=. Ad
esempio:
=^= Capitano Shran a Comandante Roberts =^=
=^= Qui Roberts =^=
=^=Comandante, volevo avvisarla che tra un’ora è prevista una riunione sul
ponte di comando =^=
=^= Ricevuto Signore. Roberts chiudo. =^=
Dovrebbe essere tutto, spero!
Comunque, complimenti!
Ileana
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Capitano Shran
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"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
Il giorno 16 febbraio 2017 10:28, Franco Carretti <rogal_dothrak a mail.com>
ha scritto:
> Non ho ancora letto il brano perchè mi è saltata tutta l'impaginazione...
> vedo tutte le conversazioni su un'unica riga. Le vedete così anche voi?
> Cerco di leggerlo il prima possibile
>
>
>
>
> *Sent:* Wednesday, February 15, 2017 at 4:26 PM
> *From:* "Ramar Roberts" <robertsramar a gmail.com>
> *To:* "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml21] [18.12- Ramar Roberts- La Cattura]
>
> Ecco qui il mio primo brano. Ho fatto un'introduzione per presentare
> ulteriormente il mio personaggio, in modo tale che per voi sia più facile
> utilizzarlo, deducendone il caratteraccioXD Che posso dire: buona lettura e
> spero vi piaccia
>
>
>
> Marika
>
>
>
>
>
> Deep Space 16 - Alloggio Roberts - 10/06/2396 - ore 11.00
>
>
>
> Il d’ pad scivolò sul pavimento; quel tanto di rumore sufficiente per
> ridestare il Comandante Roberts dai suoi pensieri. Infatti era rimasto
> assorto da ore, seduto alla scrivania, cercando di spremere le meningi e
> trovare una soluzione alla bizzarra e assurda situazione che creava a dir
> pochi problemi su Deep Space 16 gamma. Gli sembrava tutto così inconsueto e
> allo stesso tempo familiare, come se fosse tornato a casa dopo talmente
> tanto tempo da trovare tutto irrimediabilmente alterato. Sbuffando e
> trattenendo un mezzo sorriso, si chinò per raccogliere lo strumento tanto
> prezioso; si, prezioso, perché Roberts ne era convinto. Si poteva trovare
> una soluzione, bastava solamente incastrare i pezzi del puzzle in modo
> giusto. Per lui era questa l’essenza stessa della scienza: un rebus
> complicato, la cui risposta non era altro che la combinazione di
> particolari che molto spesso non risaltavano all'occhio immediatamente. “Un
> po' come un investigatore” pensò, stiracchiandosi sullo schienale,
> accavallando le gambe e cominciando, o meglio, ricominciando a scrutare con
> concentrazione il proprio d’pad. Ne era sicuro: su quella stazione avrebbe
> avuto davvero poco tempo per annoiarsi. =^= CapitanoShran a Comandante
> Roberts =^= * Qui Roberts* =^= Comandante, volevo avvisarla che tra
> un’ora è prevista una riunione sul ponte di comando =^= *Ricevuto
> Signore. Roberts chiudo*. “Perfetto, ho solo un’ora per trovare qualcosa:
> mi piace lavorare sotto pressione, do il meglio di me”. Sorridendo, tenendo
> qualche minuto lo sguardo fisso davanti a sé, allungò la mano, prese
> un sorso del suo fido compagno di mille avventure, il proprio caffè, e
> ricominciò, per l’ennesima volta, a guardare il suo prezioso strumento.
>
>
>
>
>
> Deep Space 16 - Sala riunioni – 10/06/2396 - ore 12.00
>
>
>
> Il Capitano Shran aspettò pazientemente che tutti prendessero posto; notò,
> dai volti dei presenti, quanto ormai la situazione cominciasse a pesare,
> cosa particolarmente evidente, non tanto nel suo equipaggio, quanto nel
> personale diplomatico. “Ora che siamo tutti presenti” esordì “il
> Dottor Sonx ha delle novità”. Si sedette e fece un cenno al Dottore,
> affinché cominciasse a parlare. Il denobulano si alzò, si schiarì la voce e
> cominciò ad illustrare le recenti scoperte da lui fatte. “ … E dunque è per
> questo che Drillrush, Riccardi e gli altri sono stati sequestrati … I
> rapimenti non sono avvenuti casualmente …” si interruppe eloquentemente,
> portando il proprio sguardo a ciascuno dei presenti. “Aspetti un secondo
> Dottore” proruppe l’ambasciatrice T’Lani “sta forse insinuando che tutto
> quello che è successo sia stato … progettato?Come …” “Un esperimento:
> esattamente. Tutti i dati finora raccolti suggeriscono esattamente
> questo”. Un silenzio irreale piombò nella stanza; ciascuno osservava
> l’altro, tra l’attonito e la consapevolezza che quella scoperta portava
> inevitabilmente con sé. “Questo ci aiuta a capire il perché dei rapimenti,
> ma non risolve il problema” sbuffò, rompendo il silenzio Dothrak “ e
> speravo fossimo qui per trovare una soluzione … definitiva”.Seguì un altro
> interminabile minuto di silenzio. “L’opzione della quarantena e della
> pace … imposta sembrerebbe valida” disse Jo’Trel spostando il proprio
> sguardo sul Dottore. “Valida, ma momentanea e non sicura al cento per
> cento, temo, come già ribadito" rispose Keane, con un tono di voce
> spazientito; “ Se ha una proposta migliore” riprese l’altro, alzandosi e
> spalancando le braccia “siamo qui ad ascoltarla”. Keane, e quasi
> contemporaneamente Dothrak, si alzarono bruscamente, nello
> sbigottimento generale. “Signori vi prego di calmarvi,
> IMMEDIATAMENTE!!”. Shran si era alzato a sua volta, con le mani appoggiate
> sul lungo tavolo e il busto proteso in avanti: “Capisco quanto la
> situazione sia stressante, ma non sarà certo questo a risolvere la
> questione, perciò vi prego di piantarla!”. Tutti si risedettero e cercarono
> di calmarsi, fra le occhiate torve che volavano fra la stanza. Roberts
> prese la parola, osservando apparentemente il nulla davanti a sé e
> sogghignando: “Sapete di cosa sono particolarmente gelosi gli scienziati in
> generale?”. Tutti gli sguardi si puntarono su di lui allibiti. “Forse dei
> loro giocattoli da laboratorio?” disse Dothrak ironicamente, osservando
> il Comandante come se fosse impazzito. “Ma certo, dei loro
> giocattoli!” esclamò il dottor Sonx. “Qualcuno sarebbe così gentile da
> spiegarmi .. ” continuò l’ambasciatore klingon sempre più allibito. “E’
> semplice: per scoprire chi ha architettato tutto questo e il perché
> …” spiegò il Dottore “basterà impossessarsi e inibire lo strumento della
> loro raccolta dati, costringendoli a venire da noi” finì Roberts. “Come?”
> chiese il Capitano, le antenne protese in avanti. “Basterà allestire un
> lauto banchetto, no?” concluse Sonx.
>
>
>
> Deep Space 16 – Luogo imprecisato – 10/06/2396 – ore 18.15
>
>
>
> C’era sangue ovunque. Perfino la terra, sotto i colpi delle
> esplosioni, aveva assunto un colorito rosso accesso e vibrante, che ad
> intermittenza si alternava con il nero della notte. Un uomo ne sosteneva un
> altro, che sembrava apparentemente privo di conoscenza, strascicandosi
> dolorosamente verso una specie di trincea, situata a pochi metri da lui. In
> prossimità di questa,l’uomo in uniforme della flotta, con un urlo feroce e
> disperato, gettò il compagno nella fessura del terreno, al pari di un buffo
> fantoccio terribilmente pesante e lo seguì immediatamente. Prima di puntare
> il fucile phaser nell’oscurità davanti a sé, sistemò il commilitone in modo
> tale che fosse seduto, come se la cosa potesse in qualche modo cancellarne
> la morte. Puntò con decisione l’arma nel vuoto: l’avrebbero pagata in
> qualche modo.Sentì dei rumori in lontananza: i klingon si stavano
> avvicinando. Ecco, ora li vedeva. Cercò di prendere la mira; le mani gli
> tremavano. Sentì un rumore alla sua destra; un gruppo di klingon
> combattevano con le loro bat’leth accanitamente, in un feroce corpo a
> corpo. Strizzò un attimo gli occhi … Uno di loro era vestito come un
> ambasciatore. “Impossibile riesca a resistere”sussurrò il Dottor Sonx, come
> temendo che oltre la console di controllo, isolata
> mediante delle interferenze volutamente causate, il Vimalum potesse
> sentirlo. “Già: se c'è una cosa in cui i klingon mettono anima e corpo,
> oltre l'onore, è proprio un combattimento, per quanto simulato possa
> essere” aggiunse Roberts, meritandosi un’occhiata un poco seccata del
> Comandante Keane. “Speriamo funzioni” si limitò a dire il Capitano Shran,
> fissando, assieme agli altri, gli strumenti di rivelamento, che avrebbero
> dovuto evidenziare l’arrivo della fatale macchia rossa.
>
>
>
> Deep space 16 – Sala ologrammi - 10/06/2396 – 2 ore prima
>
>
>
> Il Capitano Shran osservava il proprio capo operazioni e ufficiale
> scientifico, impegnati a manomettere la console di controllo della sala
> ologrammi. Luogo ideale per creare una veritiera partecipazione emotiva;
> luogo ideale dove il Vimalum poteva nutrirsi. Certo, il piano prevedeva che
> qualcuno prendesse parte alla simulazione: l’ambasciatore Dothrak si era
> proposto, assieme a qualche altro membro del proprio staff. Il klingon si
> era certamente stancato di tante parole e, non appena Roberts e Sonx
> avevano esposto a grandi linee il loro piano, non si era certo fatto
> pregare. “Ci siamo” disse il bajoriano “ho bypassato il sistema." “Procedo
> a creare interferenze di distorsione a lungo raggio” disse il Comandante
> Keane. Il Dottore entrò con una certa sollecitudine nella stanza. “Bene, ho
> posizionato il narcotizzante nelle condutture aree dell’anticamera qui
> affianco. Speriamo che riescano ad uscire dalla sala prima che
> il Vimalum li renda particolarmente violenti” disse, volgendo lo sguardo
> verso il gruppo di klingon oltre il vetro “anche se storditi, rimangono
> sempre ossi duri”. Tutti gli sguardi si volsero nello stesso punto in
> cui Sonx dirigeva il proprio. “Le interferenze sono attive”comunicò il
> Comandante Keane. “Come faremo a sapere se il Vimalum sarà vicino
> abbastanza?” “Semplice Capitano: queste interferenze ci permetteranno
> comunque di rilevare le fluttuazioni latenti che renderanno possibile
> identificare la presenza dell’entità” spiegò Keane. Ci vollero un altro
> paio d'ore affinché tutto fosse sistemato. Nel frattempo, la sicurezza
> aveva avuto il compito di confinare gli altri membri dell’equipaggio
> e i civili nei propri alloggi fino a nuovo ordine. =^= Capitano, qui il
> vice capo della sicurezza. Come ordinato, sono stati tutti isolati nelle
> loro stanze =^=; * Perfetto Tenente. Lei e i suoi uomini rimanete
> nell’ufficio della sicurezza, e bloccate la porta d’accesso, fino a nuovo
> ordine*. =^= Ricevuto Capitano, chiudo =^=. Per un minuto la sala
> controllo, rimase immersa nel silenzio. “Comandante Keane, ricontrolli che
> tutto sia pronto a dovere; una volta fatto si prepari ad attivare la
> simulazione. Vedremo se il topo cadrà in trappola” finì Shran, indirizzando
> lo sguardo nella sala, che ben presto sarebbe diventata buia e avrebbe
> cominciato a riempirsi di echi di una finta, ma vera battaglia.
>
>
>
>
>
> Deep Space 16 – Sala ologrammi – 10/06/2396 – ore 18.35
>
>
>
> I secondi passavano e si trasformarono in minuti; nessuno rompeva il
> silenzio per paura che sarebbe bastato anche il più piccolo rumore a
> svelare la loro presenza. Il lato destro della consolle, improvvisamente,
> cominciò a illuminarsi ad intermittenza, con le luci rosse che sembravano
> impazzite. “Ci siamo, si sta avvicinando” disse il Comandante Keane,
> mantenendo il proprio autocontrollo.” “Comandante Roberts, si tenga pronto
> a sbloccare la porta e ad attivare il campo di contenimento; Dottore, lei e
> il suo staff, tenetevi pronti ad intervenire, nel caso in cui il
> narcotizzante non fosse sufficiente” ordinò Shran con la bocca asciutta
> dalla tensione. Il bajoriano fece un segno d’assenso e Sonx si posizionò,
> con un paio di infermieri, davanti alla porta chiusa, voltandosi ogni tanto
> per dare un’occhiata all’interno della sala, come se potesse scorgere senza
> alcuna difficoltà l’affamata macchia rossa. “Il Vimalum si trova
> esattamente dove speravamo” comunicò Keane, a cui seguì un “Ora!” energico
> dell’andoriano. La simulazione si interruppe, lasciando visibile per meno
> di un secondo l’insaziabile macchia rossa che si era aggirata per la
> stazione fino ad ora pressoché indisturbata. Si udì il rumore meccanico
> della porta sbloccata, in un crescendo di urla concitate, che si andavano
> scemando all'interno dell'anticamera, mano a mano che il narcotizzante
> faceva effetto; in meno di un secondo,dotati delle opportune precauzioni,
> il Dottore e gli altri addetti irruppero nella stanza, premurandosi di
> accertarsi delle condizioni dei combattenti. Ancora una volta, in
> contemporanea all’entrata dello staff medico, la porta venne bloccata e
> allo stesso tempo il campo di contenimento si attivò. C’era voluto un bel
> po' di tempo per bypassare i comandi e riuscire nell’intento, ma, a vedere
> quel lampo rosso che appariva e spariva, sbattendo sulla sua prigione come
> un insetto contro una qualsiasi fonte di luce,sembrava fatta. I volti dei
> presenti in sala comando erano a metà tra il sollevato e il preoccupato per
> quanto avveniva nella stanza accanto. Ognuno si guardava alternativamente
> negli occhi; sembravano dirsi l’un l’altro, senza dire una sola parola,
> “non ci resta che aspettare”.
>
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