[Stml21] 20.01 Il cristallo del silenzio
Maddalena Duci
vampitrill a gmail.com
Dom 1 Apr 2018 10:39:02 CEST
C'è l'ha sempre un brutto carattere XD
Bel pezzo.
Il dom 1 apr 2018, 01:11 Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha
scritto:
> Si hai ragione Franco, hai visto che brutto carattere ha Tara ?
> Ottimo lavoro, bravo !
>
> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
>
> ------------------------------
> *From:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> on behalf of Franco Carretti <
> rogal_dothrak a mail.com>
> *Sent:* Friday, March 30, 2018 4:26:08 PM
> *To:* stml21 a gioco.net
> *Subject:* Re: [Stml21] 20.01 Il cristallo del silenzio
>
> Non male, ci sono informazioni interessanti e mi pare che anche il
> carattere di certe persone sia cambiato.
> Mi piace!
>
>
> *Sent:* Friday, March 30, 2018 at 3:46 PM
> *From:* Riccardi <riccardi.ds16 a gmail.com>
> *To:* stml21 a gioco.net
> *Subject:* [Stml21] 20.01 Il cristallo del silenzio
> Ciao,
> ed ecco a voi il mio contributo spero che vi piaccia.
>
> Deep Space 16Gamma – Corridoio 3A – 17/03/2398 – Ore 22.40
>
> Il corridoio era avvolto da una strana e innaturale oscurità. Eppure il
> capitano Riccardi, che li stava percorrendo, aveva il dubbio che la
> luminosità fosse sempre la stessa ma che il forte bagliore di prima lo
> avesse quasi accecato rendendogli ogni penombra un’ oscurità totale.
>
> Gli ufficiali scientifici erano al lavoro per cercare di capire che cos’era
> successo non avevano spiegazioni ma avevano assicurato il capitano che non
> c’erano rischi immediati e Riccardi aveva preferito lasciarli lavorare in
> pace senza che la sua presenza incombesse su di loro.
>
> Dopo aver affidato il comando al Primo ufficiale Roberts, si allontanò
> dalla sala comando dirigendosi verso l’infermeria per accertarsi delle
> condizioni dei feriti ma preferì allungare il giro passando per la
> passeggiata in modo da poter confortare la popolazione civile con la sua
> presenza. Ma come poteva tranquillizzare la popolazione civile se lui
> stesso aveva quella strana sensazione? Da quando quella sfera di luce si
> era irradiata dal tunnel aveva dentro di sé una sensazione che non riusciva
> a definire bene. Non era un malessere ma uno strano senso di inquietudine
> come se qualcosa di completamente sbagliato stesse accadendo attorno a lui
> e il suo inconscio gli stesse urlando l’allarme.
>
> Scosse la testa cercando di cacciare via i brutti pensieri.
>
> *Dovrò parlarne col consigliere.* Si disse.
>
> L’idea di dover parlare con un Klingon lo face sorridere, in genere i
> Klingon non sono una razza empatica. Eppure quel consigliere l’aveva sempre
> sorpreso e superando ogni volta le sue aspettative.
>
> Con quel pensiero cercò di cacciar via la brutta sensazione e aprì le porte
> che davano sulla passeggiata.
>
> Per la seconda volta in quella giornata fu abbagliato.
>
> Certo le luci non erano fortissime e l’impatto non fu così terribile come
> l’esplosione di luce avvenuta in plancia poco prima, ma Alessandro rimase
> ugualmente abbagliato per qualche istante.
>
> La prima cosa che riuscì a vedere, anche se terribilmente sfocata, fu una
> specie di ombra che gli si avvicinava. Poi i contorni divennero più
> definiti e il capitano riconobbe un pesante mantello nero che chiudeva un
> umanoide. Il cappuccio impediva di capire la razza di appartenenza della
> creatura in quanto faceva trasparire soltanto un pezzo del naso.
>
> Malgrado ciò Riccardi riconobbe l’interlocutore e salutò:”Buonasera.”
>
> “Buonasera a lei capitano.” Rispose una flebile voce femminile.
>
> Riccardi sorrise cercando di trasmettere sicurezza:”Tutto bene?”
> “Si capitano.” Fu la rapida risposta della vecchietta avvolta nel mantello.
>
> Alessandro si guardò interno e vice che la situazione sulla passeggiata era
> tranquilla. A quell’ora c’era poca gente in giro ma le persone apparivano
> calme e rilassate come se non fosse successo nulla.
>
> Il capitano face alcuni passi intendo per controllo rare il resto della
> passeggiata e dirigersi, poi, verso l’infermeria.
>
> L’anziana signora rimase leggermente indietro ma, malgrado l’età, raggiunse
> rapidamente Riccardi.
>
> “Capitano?”
>
> “Sì mi dica.” Rispose Alessandro rallentando leggermente.
>
> L’anziana si mise davanti al capitano fermandolo e, prendendo fiato,
> disse:”Devo parlarle.”
>
> “Sì certo solo che oggi vado abbastanza di fretta.” Cercò si svicolare
> Riccardi temendo che la donna volesse vendergli qualcosa.
>
> “E’ importante.”
>
> “E’ successo qualcosa?” Alessandro intuì che c’era qualcosa che non andava.
>
> “Sì.”
>
> “Ha chiamato la sicure… .” provo a dire il capitano ma fu interrotto
> dall’anziana:”la sicurezza non può aiutarmi.”
>
> “Può essere più precisa?”
>
> “C’è un oggetto nel mio negozio.”
> “Un oggetto nel suo negozio… ne ha molti.”
>
> “Sì capitano ma deve venire a vederlo.” Insistette la donna.
>
> “Mi spiace ma ora non ho tempo.” Riccardi scosse la testa e, pensando che
> l’anziana commerciante volesse rifilargli qualcosa, disse:”Ho degli uomini
> feriti in infermeria… il mio primo dovere va a loro, devo accertarmi che
> stiano bene.”
>
> “Capitano… .” provo a dire l’anziana.
>
> “Ci vediamo dopo T’Lani.” Tagliò corto Riccardi.
>
>
>
> Deep Space 16Gamma – Infermeria – 17/03/2398 – Ore 23.04
>
> La situazione in infermeria era tutto sommato stabile. Alcuni pazienti in
> convalescenza ma nulla di grave.
>
> Tutto era sotto controllo o almeno così pensava il comandante Drillrush
> prima che arrivassero i primi casi.
>
> Il primo ad arrivare fu un guardiamarina della sicurezza che lamentava un
> forte mal di testa, poi alcuni sotto ufficiali della sezione ingegneria e
> tre membri dell’equipaggio della Faerless.
>
> Tutti avevano gli stessi sintomi: un forte mal di testa, nausea e mancanza
> di equilibrio.
>
> Nulla di grave ma le stranezze che preoccupavano il comandante erano molte.
>
> La prima stranezza erano i tempi: tutti i fenomeni erano avvenuti dopo il
> bagliore dal tunnel spaziale.
>
> La seconda riguardava le persone: aveva colpito persone in sezioni diverse
> della stazione con ruoli diversi e che non erano venuti a contatto nelle
> ultime ore.
>
> Ma era la terza stranezza a preoccupare di più l’ufficiale medico capo che
> aveva preferito parlarne prima con l’unica persona che poteva darle un
> supporto: il consigliere della stazione.
>
> “E ora sai tutto.” Claire aveva appena finito di parlare illustrando la
> situazione.
>
> Durani guardò attraverso la vetrata dell’ufficio dell’ufficiale medico capo
> verso i 9 pazienti.
>
> “Davvero strano.” Commentò la Klingon.
>
> “Già.” Drillrush sospirò:”Difficile che sia una malattia… un virus o
> batterio.”
>
> “Un virus in grado di alterare i ricordi non è impossibile ma… .”
>
> “… ma alterare i ricordi di 9 persone nello stesso modo mi sembra molto
> difficile.” Concluse la frase Drillrush.
>
> “Eppure ci stanno raccontando una storia… .” Disse Durani mentre nella
> stanza entrava il capitano Riccardi.
>
> “Capitano.” Salutò Claire.
>
> “Scusate il ritardo sono stato bloccato da T’Lani.” Riccardi sospirò e
> aggiunse:”Situazione.”
>
> “Stabile.” Claire indicò i 9 pazienti:”Al netto della nausea e del mal di
> testai pazienti stanno bene.”
>
> L’ufficiale medico capo fece una breve pausa e aggiunse:”I sintomi sono
> sotto controllo mediante una serie di farmaci molto blandi.”
>
> Il comandante Drillrush attivò un monitor e iniziò ad illustrare le
> analisi fatte:”Il problema sono le cause… nessun segno di virus, batteri,
> parassiti o altro… persino le onde celebrali sono stabili.”
>
> Il capitano annuì gravemente e aggiunse:”Tracce di condizionamento mentale,
> ipnosi o telepatia?”
>
> “Gli esami sono negativi.” Spiegò Claire e Durani ne approfittò per
> inserirsi:”Ho provato a fare una breve seduta con uno di loro… sono
> convinti di quello che stanno dicendo.”
>
> “Ma è assurdo.” Commentò Claire.
>
> “Sì ma loro ci credono. A prima vista non vorrei escludere un
> condizionamento mentale ma dobbiamo prendere in considerazione
> l’eventualità che stiano dicendo la verità.” Spiegò il consigliere.
>
> Riccardi sospirò e Drillrush riguardò lo schermo come per chiedere
> supporto alle analisi.
>
> “Ma quindi cosa stanno dicendo?” Chiese il capitano.
>
> “Che noi non siamo noi.” Spiegò Durani:”E’ come se fossero in un universo
> alternativo in cui il comandante Drillrush è il primo ufficiale, lei è il
> capo della sicurezza e io sono… “ Breve risata. “ L’ufficiale tattico… io
> che non so nemmeno dove si impugna un phaser.”
>
> “Continuate ad investigare. Sia dal punto di vista medico che psicologico
> farò venire giù Shran per valutare l’eventualità se ci sia stato uno
> scambio con un universo parallelo e se ci sono collegamenti con
> l’esplosione di luce dal tunnel.”
>
>
>
> Deep Space 16Gamma – Ambasciata Klingon – 18/03/2398 – Ore 10.00
>
>
>
> L’ambasciatrice Kaene squadrò il nuovo arrivato con sguardo di puro
> disprezzo.
>
> In tutti quegli anni di servizio sulla stazione spaziale come ambasciatrice
> aveva cercato di avere una mente aperta e molte volte aveva accettato
> categorie che non le andavano a genio.
>
> Ma i commercianti di dubbia reputazione capaci solo di truffare, rubare e
> imbrogliare non le andavano a genio. E il suo interlocutore aveva tutte
> queste caratteristiche: una rapida analisi dei precedenti penali le aveva
> dato già una bell’idea della brutta reputazione del bajoriano.
>
> Il nuovo arrivato era in piedi davanti a lei leggermente chinato come per
> renderle omaggio. Era vestito con pantaloni stretti e scuri, un phaser e un
> coltello alla cintura, maglia larga con ornamenti d’orati e uno strano
> tricorder agganciato all’avambraccio. L’orecchio, segno distintivo di tutti
> i Bajoriani, era decisamente sgargiante, opulento e di cattivo gusto
> riuscendo a risaltare malgrado la folta capigliatura grossolanamente
> pettinata.
>
> “Bene la ringrazio per avermi dato udienza vostra magnifi… “ Ma Kaene lo
> sbloccò quasi subito:”Vieni al punto, feccia.”
>
> Il Bajoriano sorrise per sdrammatizzare all’insulto aggiungendo:” Il vostro
> servo Rillar vi ha portato un oggetto che le darà un vasto vantaggio sui
> vostri nemici.”
> “Quindi?” Kaene stava perdendo la pazienza ai lati delle porte le due
> guardie impugnarono i disgregatori pronti ad ubbidire all’imminente ordine
> di vaporizzare il Bajoriano.
>
> “Le ho portato questo.” Disse il Bajoriano estraendo da un contenitore un
> cristallo di sezione esagonale, lungo non più di una spanna e molto
> stretto. Il cristallo emetteva una forte luminescenza che abbagliò i
> presenti.
>
> L’ambasciatrice rimase incuriosita e chiese:”Che cos’è?”
>
>
>
> Deep Space 16Gamma – Da T’Lani antichità dallo spazio, negozio sulla
> passeggiata – 18/03/2398 – Ore 10.00
>
> “Si chiama Cristallo Silente.” Spiegò T’Lani.
>
> Riccardi rimase sorpreso guardando l’oggetto. La luce era molto intensa e
> per la terza volta in quella giornata rimase abbagliato. Distolse lo
> sguardo spostandolo al resto del negozio. L’anziana vulcaniana aveva aperto
> una discreta attività di vendita di oggettistica e antiquariato sulla
> stazione spaziale. Aveva oggetti di ogni tipo provenienti da molte razze
> della federazione e non. Aveva roba proveniente dall’Impero Romulano,
> Cardassiani, Umani, Andoriani e altro. Alessandro si era sempre chiesto
> avesse fatto a raccogliere tutto ciò e a farlo stare in uno spazio così
> angusto.
>
> “E lei mi ha cercato tutto il giorno di ieri per farmi vedere questo?” Non
> c’era rabbia nelle parole del capitano solo confusione. Dopo mille
> insistenze nella mattinata aveva acconsentito a visitare la Vulcaniana ed
> era rimasto sorpreso dalla presenza del cristallo.
>
> “Sì.” Fu la secca risposta della Vulcaniana.
>
> “Perché?” Riccardi la guardò dritta negli occhi come per poter capire le
> sue vere intenzioni:” Sa che sono un collezionista ma ciò non spiega la sua
> insistenza.”
>
> “Ha ragione capitano.” T’Lani coprì il cristallo facendo piombare il
> negozio nella semioscurità. “il cristallo è molto antico addirittura
> precedente ai cristalli dei profeti conosciuti. Le leggende dicono che
> esistono due cristalli e pare che siano stati in grado di distruggere tutti
> i più antichi imperi Bajoriani.”
>
> “Che poteri ha?” Chiese Riccardi pensando a tutto quello che erano in grado
> di fare i cristalli dei profeti.
>
> “Nessuno lo sa.” Rispose T’Lani poi, inarcando un sopracciglio,
> aggiunse:”Sono sempre stati inerti.”
>
> “Non mi sembra molto inerte.” Fu il commento del capitano.
>
> “No ha iniziato ad illuminarsi alle ore 21.18 di ieri.” Rispose la
> Vulcaniana.
>
> Riccardi non poté far ameno di pensare ad un collegamento col lampo che si
> era propagato dal tunnel spaziale.
>
> --
> Ciao
> Fabio
>
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> Tenente comandante **0
> Alessandro Riccardi
> Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
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