[Stml21] [20.00 – Drillrush – Nella mia fine è il mio principio]
Ramar Roberts
robertsramar a gmail.com
Sab 17 Mar 2018 23:21:39 CET
Mi è piaciuta tantissimo l'idea dello scambio d'identità, complimenti,
bellissimo!!
Il sab, 17 mar 2018, 22:11 Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha
scritto:
> Piaciuto molto, un po' di confusione subito, ma poi ho capito cosa volevi
> fare !
> Unico appunto il riferimento a Tara e Total seduti allo stesso tavolo alla
> festa : ho qualche perplessità perché la loro relazione è segreta, ma
> ripensandoci è plausibile che possano sedersi vicini in pubblico, in fondo
> lei è la figlia di un Consigliere quindi lui è quasi obbligato a trattarla
> con i dovuti onori.
> Quindi direi che mi va bene
> Brava Maddy secondo me ci verrà fuori un bel casino !
>
> ;))
>
> Monica
>
> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
>
> ------------------------------
> *From:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> on behalf of Maddalena <
> vampitrill a gmail.com>
> *Sent:* Saturday, March 17, 2018 5:37:26 PM
> *To:* Deep Space 16 Gamma
> *Subject:* [Stml21] [20.00 – Drillrush – Nella mia fine è il mio
> principio]
>
> Eccomi qua.
> Ho pensato molto a questo teaser (anche se poi, come mi succede sempre,
> l'ho buttato giù all'ultimo) perchè volevo sviluppare una certa idea e
> spero di esserci riuscita.
>
> Maddy
>
> ------------------------------------------------------------
>
> *Deep Space 16Gamma – Sala ologrammi 3 – 17/03/2398 – Ore 20.52*
>
>
>
> A Claire era sembrata un’idea così buona organizzare quella piccola festa
> in sala ologrammi che la delusione per la sua cattiva riuscita le sembrava
> quasi insostenibile. Non insostenibile al punto ad uscire e gettarsi giù
> dalla balconata della passeggiata, ovviamente, ma comunque discretamente
> fastidiosa.
>
> Era stato uno dei consiglieri della stazione a suggerirglielo con l’idea
> di smorzare la tensione di un periodo particolarmente intenso per il
> personale. Nell’arco degli ultimi tre mesi l’equipaggio aveva dovuto
> occuparsi di un primo contatto, di ospitare due meeting per la stesura di
> contratti commerciali – uno dei quali era terminato bruscamente quando uno
> dei delegati si era mostrato comprensibilmente offeso dalla tresca tra la
> propria moglie e un assistente della parte avversa. Poi c’era stato
> l’incidente ad uno degli attracchi, quando le morse non si erano sganciate
> e si erano quasi portate via metà dello scafo di un mercantile ferengi.
> Avevano chiuso la serie in bellezza solo la settimana precedente con la
> visita dell’ammiraglio Ranis, di passaggio sulla via per un incontro
> diplomatico, il cui principale passatempo era stato criticare a tappeto
> ciascuno dei loro protocolli della sicurezza. Quando avevano salutato
> l’alto ufficiale alla sua partenza, Claire aveva fissato con crescente
> preoccupazione una vena sulla tempia di Riccardi che pulsava tanto da
> minacciare di esplodere. Dalla faccia di Sonx era chiaro che il medico
> denobulano aveva avuto la stessa idea.
>
> Lei aveva già incontrato in passato Ranis, anche se non in veste
> ufficiale, durante una festa all’ammiragliato a cui suo padre aveva portato
> la famiglia e sapeva per esperienza quanto potesse essere irritante. Vista
> la piega che avevano preso le cose, le sembrava già un risultato notevole
> non essere stata costretta a fargli scudo del suo corpo mentre Riccardi
> tentava di strangolarlo a mani nude.
>
> In nessuna di quelle occasioni era successo qualcosa di particolarmente
> grave, si era trattato per lo più di affari di routine, ma la vicinanza e
> la sfortuna che sembravano attanagliare la stazione in quel periodo aveva
> innalzato notevolmente i livelli di stress generale. Da qui il suggerimento
> del consigliere Stevens.
>
> Inizialmente Claire aveva ignorato la faccenda. I party non la facevano
> impazzire in linea generale, in particolare quelli di cui lei stessa doveva
> accollarsi l’organizzazione. Ma Shran non si era opposto all’idea – anche
> se definirlo d’accordo sarebbe stato alquanto azzardarlo – e nel giro di
> qualche giorno si era lei stessa convinta che per il bene di tutti valesse
> la pena tentare.
>
> Lo scenario era stato curato nei dettagli e specificatamente progettato
> per essere rilassante e divertente. A tutti i membri dello staff di comando
> e ai personale delle principali ambasciate erano stati inviati appropriati
> inviti, sottolineando come si trattasse di un’occasione informale.
> L’abbigliamento d’epoca – la simulazione era ambientata in un locale
> terrestre all’inizio degli anni venti, con musica e bevande rigorosamente
> analcoliche a disposizione degli ospiti – era stato suggerito senza che la
> cosa diventasse un’imposizione e nessuno si sentisse a disagio.
>
> Lei stessa indossava un abito verde corto, guanti al gomito e una fascia
> con una piuma in tinta tra i capelli. E si sentiva ridicola.
>
> Buttò giù in fretta il contenuto del suo bicchiere e lo affidò ad un
> cameriere di passaggio. Fu Sonx a portagliene un altro. Il medico indossava
> un elegante smoking e sembrava piuttosto di buon umore, uno dei pochi nella
> sala.
>
>
>
> “Si sta divertendo, Claire?” le domandò con un sorriso prima di bere un
> sorso dal proprio bicchiere.
>
> “Più o meno. Ma non era questo lo scopo…” rispose lei, buttando giù
> l’intero contenuto del proprio calice. “E lei?”
>
> “Oh, sì. Adoro queste occasioni conviviali E credo proprio che il
> personale ne trarrà giovamento. Musica, bevande, relax.”
>
> “Trova?” domandò lei guardandosi intorno. “Non mi sembra si stiano
> divertendo.”
>
>
>
> Il suo sguardo corse a Shran e all’ambasciatrice T’Lani, lui in smoking
> lei con indosso una classica tunica vulcaniana, che conversavano a poca
> distanza. Passando loro accanto, Claire aveva udito uno stralcio di
> conversazione riguardante un rapporto diplomatico di cui avevano discusso
> il giorno prima al briefing degli ufficiali superiori.
>
> A poca distanza Tara e Rogal erano seduti allo stesso tavolino, ma non si
> scambiavano una parola da almeno un quarto d’ora. La tensione tra loro era
> talmente palpabile che persino le guardie del corpo dell’ambasciatore
> avevano deciso di fare tappezzeria ad una certa distanza. Claire non era
> una cui piaceva ficcare il naso nelle faccende altrui ma questa cosa fra
> loro andava avanti da un po’. Lei non ne conosceva il motivo, ma non ci
> voleva un telepate per capirlo.
>
> Dall’altra parte rispetto al piccolo palco, un gruppetto composta da
> Durani, Roberts e Riccardi, tutti vestiti per l’occasione, chiacchierava
> accanto al tavolo dei beveraggi. Tutti e tre avevano l’aria un po’ stanca
> ma, grazie al cielo, sembravano abbastanza rilassati. Di tanto in tanto dal
> loro gruppo veniva persino una risata.
>
>
>
> Sonx aveva seguito il suo sguardo. Bevve un altro sorso. “Non tutti si
> divertono o si rilassano allo stesso modo. E non è certo colpa sua se
> qualcuno non ci riesce affatto,” commentò in tono gentile. “La festa è un
> successo, dovrebbe esserne contenta.” Le strizzò brevemente l’occhio.
>
> Claire aprì bocca per rispondere ma venne interrotta dal suono
> dell’interfono interno.
>
>
>
> =^= Sala comando a capitano Shran. =^=
>
> “Qui Shran.” Le antenne dell’andoriano si drizzarono, lo sguardo rivolto
> al soffitto benché la voce non arrivasse affatto da lì.
>
> =^= Signore, mi spiace disturbarla, ma credo che lei e il comandante
> Roberts dovreste venire qui. Stiamo rilevando qualcosa di strano. =^=
>
>
>
> *Deep Space 16Gamma – Sala Comando – 17/03/2398 – Ore 21.18*
>
>
>
> “E ora che altro succede?”
>
>
>
> Claire si tolse in fretta la fascia dai capelli mentre seguiva Shran fuori
> dall’ascensore. Roberts, l’autore della soffocata domanda cui tutti stavano
> pensando, le passò accanto aprendosi la giacca dello smoking e andò dritto
> alla sua postazione.
>
> Il personale della sala comandi rivolse loro un cenno del capo ed ebbe la
> buona creanza di non sembrare stupido dal loro abbigliamento.
>
>
>
> “Rapporto,” disse Shran mentre tutti prendevano posto, rilevando gli
> addetti in servizio.
>
> “Stiamo rilevando delle emissioni insolite dal tunne, Capitano.”
>
> “Comandante Roberts?”
>
>
>
> L’ufficiale scientifico sostituì l’addetto alla postazione e aggrottò le
> sopracciglia. “E’ molto strano,” commentò, le dita che correvano sui
> controlli.
>
> Shran attese pazientemente che riprendesse.
>
>
>
> “E come se il tunnel si stesse aprendo. Le emissioni che stiamo rilevando
> sono compatibili con l’alterazione del gradiente gravimetrico che si
> verifica quando la singolarità si apre ma…”
>
> “Ma il tunnel è chiuso,” concluse Claire sollevando le sopracciglia.
>
> “Non abbiamo navi previste in arrivo prima di quattro ore,” si inserì
> Riccardi.
>
> “Né comunicazioni in entrata.” Tara ruotò appena sulla poltroncina,
> perplessa. “Non ci sono tracce di segnali di soccorso o di altro genere.”
>
>
>
> Roberts tornò a scuotere la testa. “No, il tunnel è chiuso. Non riesco a
> capire, sembra quasi…”
>
>
>
> Qualunque cosa sembrasse a Roberts, nessuno fece in tempo a sentirlo.
> Sullo schermo, lo spazio vuoto dove il tunnel chiaramente non si stava
> aprendo venne invaso improvvisamente da un chiarore intenso che prese ad
> espandersi come un’onda d’urto, investendoli prima che chiunque avesse il
> tempo di reagire.
>
> La stazione venne scossa mentre lo schermo divenne completamente bianco
> per un istante, accecando i presenti. Tutti sbatterono le palpebre per
> qualche istante, poi si guardarono intorno.
>
>
>
> “State tutti bene?” domandò Riccardi, osservando gli ufficiali mentre
> guadagnava il centro della sala comando. Ricevette cenni positivi da
> diversi punti della sala. Annuì. “Rapporto. Shran, cosa diavolo è stato?”
>
>
>
> L’andoriano parve confuso per un momento, poi superò rapidamente Roberts e
> prese posto alla postazione scientifica. “Non lo so, signore. Sembra che
> siamo stati investiti da un’ondata di energia, forse un’onda di shock di
> qualche tipo.”
>
> “Può essere più preciso?”
>
> “No, per ora no.” Le antenne dell’andoriano puntarono alla consolle come
> se questa gli avesse arrecato un’offesa personale. Le dita presero a
> correre sui comandi, mentre tentava di dare un senso alle letture che
> scorrevano sul display. Per un istante si voltò verso Drillrush che, in
> piedi accanto a Riccardi si teneva una mano sulla fronte, come in preda ad
> un capogiro. La donna incontrò lo sguardo del marito, annuì e abbassò la
> mano.
>
>
>
> “Capitano, stiamo ricevendo rapporti danni da diversi livelli, ma nessuno
> di grave entità e nessun ferito,” si inserì Roberts in tono secco,
>
> Riccardi annuì ancora una volta. “Almeno questa è una buona notizia,
> Numero Uno.”
>
> “Signore, con il suo permesso, torno in infermeria. Anche se non ci sono
> feriti ho alcuni pazienti di cui occuparmi.”
>
> “Vada pure, dottoressa.” Drillrush uscì, mentre Keane si avvicinava alla
> postazione centrale. “Capitano, crede ci sia pericolo nell’immediato?”
> domandò.
>
> “Non credo, ambasciatrice. Per il momento, la situazione sembra sotto
> controllo. Con un po’ di fortuna potrebbe trattarsi solamente di un
> interessante fenomeno scientifico.”
>
> “Che tuttavia coinvolge il tunnel spaziale, a quanto sembra.”
>
> L’espressione di Riccardi non cambiò. Se era preoccupato, non lo diede a
> vedere. “Il mio personale si sta occupando dei rilevamenti del caso,”
> rispose con un un’ombra di gelo nella voce.
>
> La Keane lo fissò per un istante. “Mi aspetto di essere tenuta al corrente
> di eventuali sviluppi, Capitano. Faccia cortesemente avere al mio
> assistente Rogal ogni nuova informazione.”
>
> Riccardi annuì rigidamente. L’ambasciatrice Keane uscì.
>
>
> ------------------------------------------------
>
> Spero si capisca quello che intendo, perchè ero un po' in dubbio.
> Qualsiasi cosa ci abbia investito ha modificato la realtà della vita sulla
> stazione (chissà se anche fuori). I personaggi hanno vissuto vite diverse e
> hanno ragggiunto posizoni diversi. Riccardi è il capitano e Roberts il
> primo ufficiale. Shran è ufficiale scientifico e sposato con Drillrush che
> è medico. Tara è l'ambasciatrice klingon e ha come assistente Rogal. Ho
> modificato solo coloro che si trovavano in sala comandi, lascio l'onere
> degli altri al prossimo.
>
> Naturalmente i personaggi non hanno ricordo della loro vera identità.
>
> Spero vi sia piaciuto.
>
>
>
>
>
>
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