[Stml21] [T'Lani - 20.04] - Blow Out
Maddalena Duci
vampitrill a gmail.com
Mer 9 Maggio 2018 10:30:33 CEST
Davvero davvero bellissimo
Il mar 8 mag 2018, 22:09 Ramar Roberts <robertsramar a gmail.com> ha scritto:
> Mi piacciono tantissimo i riferimenti, ottimo lavoro;)
>
> Il mar, 8 mag 2018, 21:11 Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha
> scritto:
>
>> Elena mia cara davvero un bel pezzo e fantastici i riferimenti !
>>
>> Monica
>>
>> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
>>
>> ------------------------------
>> *From:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> on behalf of Elena Fuccelli <
>> mf9115 a mclink.it>
>> *Sent:* Tuesday, May 8, 2018 12:36:22 AM
>> *To:* Deep Space 16 Gamma
>> *Subject:* [Stml21] [T'Lani - 20.04] - Blow Out
>>
>> ---------------------------------
>> INIZIO TRASMISSIONE
>> ---------------------------------
>>
>>
>> Deep Space 16 Gamma
>> Studio del capitano -
>> 18/03/2398 - Ore 14:45
>>
>>
>> Il capitano Riccardi sospirò, andando a sedersi sulla poltrona del suo
>> studio. Presto l’ammiragliato lo avrebbe contattato per avere un
>> rapporto sul fenomeno cui avevano assistito sulla Base Stellare 16
>> Gamma. Questo non sarebbe stato un problema, se si fossero limitati a
>> chiedere che lui descrivesse i fatti puri e semplici. In data stellare
>> tale, alle ore tali, la Base Stellare era stata investita da una
>> radiazione elettromagnetica di tipo luminoso di natura e provenienza
>> sconosciuta. Alcuni individui avevano apparentemente riportato
>> limitate conseguenze neurologiche. E un antico cristallo aveva
>> improvvisamente iniziato a brillare nella bottega di un’antiquaria.
>> Riccardi scosse la testa. Le sue dita tamburellarono sulla tastiera
>> del computer, cercando di mettere in parole quella sensazione, ma il
>> cursore rimaneva ostinatamente sullo stesso punto.
>> =^= Comandante Rogers a capitano Riccardi =^=
>> Premette il comunicatore:
>> “Qui Riccardi. Che c’è comandante?”
>> =^= Sono in sala comando. Può raggiungermi, per favore? Ho una cosa da
>> mostrarle =^=
>> “Arrivo”
>> Chiuse il monitor con un colpo secco, quindi si diresse alla sala
>> comando.
>> Si accorse che il personale della sala era tutto raccolto di fronte
>> al monitor del comandante Rogers. L’uomo era circondato da ogni parte,
>> con alcuni membri di equipaggio che allungavano il collo per guardare
>> meglio. Si avvicinò.
>> “Cosa c’è di tanto interessante?” - domandò, a voce alta. Ci fu un
>> momento di confusione, in cui gli ufficiali di plancia si dispersero
>> tornando di corsa verso le loro postazioni.
>> “E’ riuscito a scoprire che cosa è successo ieri, comandante?”
>> Ramar Rogers si girò appena:
>> “No. Ma ho scoperto qualcosa” - disse, premendo un pulsante sulla
>> consolle. Sul monitor della sua consolle iniziarono a scorrere delle
>> immagini.
>> “E’ da ieri che cerco una spiegazione al fenomeno… - iniziò il primo
>> ufficiale - I sensori della Base non hanno registrato nulla di
>> rilevante. Il tunnel spaziale era chiuso e tutto era tranquillo sia
>> prima che dopo. Nessuna nave in arrivo. Allora ho pensato che forse
>> quella luce potesse avere una fonte non esterna, ma interna alla Base,
>> e mi sono fatto spedire dalla Sicurezza le registrazioni delle
>> olocamere del circuito di sorveglianza”
>> “E cosa ha trovato?”
>> “Guardi”-
>> Riccardi fissò il monitor, senza capire. Riconobbe la sala comando il
>> giorno prima. Uomini e donne si muovevano a ritroso attorno ai
>> computer e alle postazioni della sala, mentre il contatore risaliva
>> rapidamente verso le ventuno e diciotto. Riconobbe sé stesso, con la
>> giacca dello smoking sbottonata, che conversava con lo stesso Ramar,
>> che aiutava Shran ad alzarsi e poi tornava verso il primo ufficiale,
>> marciando all’indietro. L’effetto era piuttosto comico, pensò
>> Riccardi, senza sorridere.
>> Ventuno e venti. Ramar rallentò la velocità delle immagini.
>> Ventuno e diciotto.
>> Il monitor si riempì di una luce fortissima. Istintivamente Riccardi
>> distolse lo sguardo, proteggendosi gli occhi con il dorso delle mani.
>> “Mi vuol dire semplicemente che cosa ha trovato, senza accecarmi!”
>> “Chiedo scusa – disse l’ufficiale – Le ho fatto prima vedere le
>> immagini che ho ricevuto, non filtrate. Ma adesso inserisco i filtri”
>> - promise, e manovrò sulla sua consolle.
>> La luminosità si abbassò gradatamente. Quello che appariva come un
>> bianco pieno e puro iniziò a riempirsi di linee e di ombre che si
>> consolidavano in forme. L’immagine ferma alle 21 e 18 cominciò ad
>> assomigliare ad una antica fotografia terrestre. Gli uomini e le donne
>> della plancia apparivano congelati in pose assurde. Alcuni avevano le
>> mani sugli occhi. Lui si era voltato verso il turboascensore, con il
>> volto nascosto nel cavo del braccio.
>> Riccardi si stava spazientendo.
>> “E allora?”
>> “Non l’ho notato neanche io, all’inizio.” - disse, puntando un dito
>> sul monitor – Sono io, quello lì, vede capitano?”
>> Il capitano si concentrò sulla figura dell’ufficiale. Sbatté le
>> palpebre:
>> “Che filtri ha usato?” - domandò.
>> “Non sono i filtri ad alterare il colore, capitano, glielo posso
>> assicurare – disse Ramar – In quel momento e solo in quel momento, la
>> mia uniforme è blu...”
>>
>>
>>
>> Deep Space 16 Gamma –
>> Passeggiata -
>> 18/03/2398 - Ore 15:00
>>
>>
>> La passeggiata si stava riempiendo di persone che uscivano dai
>> ristoranti per rifluire verso la vetrata o verso la zona delle
>> botteghe. Durani si rese conto, passando vicino a vari gruppi, che il
>> fenomeno del giorno prima era ancora la notizia più discussa e che il
>> capitano avrebbe dovuto presto emanare un comunicato ufficiale, se non
>> voleva che le tesi più fantasiose o complottistiche finissero con
>> l’affermarsi come verità di fede presso tutte le comunità della Base.
>> Si fermò davanti al chiosco di dolci cardassiani. Aveva saltato il
>> pranzo per andare all’appuntamento con Rogal.
>> Sorrise tra sé. Ne era valsa la pena. E poi, era sicura di aver
>> consumato abbastanza calorie da potersi permettere il dolce…
>> C’era un bajoriano di fronte alla cassa del chiosco. Aveva pieghe
>> profonde ai lati di una bocca carnosa. I capelli erano scuri e folti,
>> lasciati piuttosto lunghi sul collo. Portava un coltello alla cintura
>> ed il suo orecchino era particolarmente grosso e vistoso. Le ricordava
>> qualcosa che aveva letto, a proposito di una gang di ragazzi di Bajor,
>> abbandonati o orfani della guerra contro i cardassiani che ad un certo
>> punto si erano messi a fare aggressioni e rapine. Ma soprattutto,
>> corrispondeva esattamente alla descrizione che le aveva appena fatto
>> Rogal, a proposito del bajoriano che aveva venduto un oggetto dalle
>> strane caratteristiche all’ambasciatrice klingon.
>> L’uomo prese il suo dolce, pagò, e si allontanò dal chiosco,
>> camminando con fare distratto in direzione della grande vetrata sullo
>> spazio.
>> Durani lo seguì, dimenticandosi di avere appetito.
>> L’uomo consumava il suo dolce senza badare alle gocce sciolte che
>> iniziavano a macchiargli il mento e il davanti della casacca. La
>> consigliera si accorse che, fingendo noncuranza, il bajoriano in
>> realtà guardava con molta attenzione verso le postazioni della
>> sicurezza e aveva cura di girare sempre le spalle agli obiettivi delle
>> olocamere di sorveglianza.
>> L’uomo si appoggiò alla balaustra sulla vetrata. Un secondo uomo, un
>> umano alto con i capelli bianchi raccolti in una coda si appoggiò a
>> sua volta alla balaustra, non lontano dall’altro, in una maniera
>> troppo apparentemente casuale per esserlo davvero.
>> I due scambiarono delle parole, a voce bassa, senza mai guardarsi
>> negli occhi, quindi si staccarono contemporaneamente dalla visione
>> dello spazio e si allontanarono in due direzioni diverse.
>> Durani esitò solo un istante prima di decidere chi seguire.
>>
>>
>> Deep Space 16 Gamma –
>> Laboratorio dell’ufficiale scientifico -
>> 18/03/2398 - Ore 15:00
>>
>> Shran depositò con delicatezza l’involto di lana pesante che copriva
>> il cristallo sul bancone del laboratorio. Alle sue spalle, l’anziana
>> commerciante vulcaniana seguiva tutti i suoi movimenti con espressione
>> indecifrabile. Aveva forse paura che lui lo danneggiasse? Se non
>> avesse voluto che fossero fatti controlli su quell’oggetto, non
>> avrebbe dovuto richiamare su questo l’attenzione del capitano…
>> Si schiarì la voce:
>> “Da quanto tempo quest’affare è nella sua bottega?” - domandò.
>> “Quell’affare è un cristallo silente. Che io sappia, ne esistono solo
>> due nella Galassia, e per rispondere alla sua domanda: è in mio
>> possesso da molti anni. Ricorda Kodos, il governatore di Tarsus IV?”
>> Shran drizzò le antenne.
>> “Il macellaio di Tarsus IV, vorrà dire! - esclamò – Ma è stato almeno
>> ottant’anni fa!”
>> T’Lani chinò il capo, assentendo:
>> “Adesso è solo un paragrafo sanguinoso – uno dei tanti - nei libri di
>> storia della Federazione. Quando la Flotta Stellare intervenne su
>> Tarsus IV, Kodos riuscì a scappare insieme ad una delle sue figlie,
>> l’unica che fosse ancora viva dopo i massacri. Fu preso solo qualche
>> anno dopo. Per sopravvivere durante la latitanza, la figlia vendette
>> piano piano alcuni dei beni che Kodos aveva razziato agli sventurati
>> abitanti del pianeta. Io li ho incontrati allora… Lui si faceva
>> passare per un ex attore. Sosteneva che il cristallo gli era stato
>> donato. Allora ero giovane e ingenua… - un tenue sorriso le increspò
>> le labbra - Ma non gli credetti lo stesso, anche se non sapevo chi
>> fosse.”
>> “Gli abitanti di Tarsus non hanno rivendicato il cristallo?”
>> “Dopo tanti anni e tanti morti? No. Nessuno è mai venuto a bussare
>> alla mia bottega per rivendicarlo. Non posso escludere che qualcuno lo
>> faccia prima o poi, ma come ha detto lei, sono passati più di ottanta
>> anni da allora. Del resto, non faceva realmente parte della cultura
>> locale. Secondo alcuni testi che ho potuto consultare, il cristallo
>> era stato abbandonato su Tarsus IV da viaggiatori di altri mondi. Non
>> ho idea di chi fossero. Posso solo dire che l’unico altro cristallo
>> uguale a questo di cui sono a conoscenza si trovava in un tempio di
>> Bajor, fino a quando il pianeta non fu occupato dai cardassiani. Poi,
>> se ne è perduta traccia”
>> Era il momento di iniziare le sue analisi, pensò Shran. Prese da un
>> cassetto degli occhiali protettivi, e ne regolò il filtro. Porse un
>> secondo paio a T’Lani, che scosse la testa:
>> “I vulcaniani sono assuefatti alla luce forte”
>> “Come vuole” - scrollò le spalle Shran, e sciolse l’involucro.
>>
>>
>> ---------------------------
>> FINE TRASMISSIONE
>> --------------------------
>>
>> Non mi bastavano i riferimenti a TOS che sono stati inseriti nel brano
>> precedente ^_________^, così ho messo Kodos, governatore di Tarsus IV,
>> prendendolo dall'episodio di TOS "La magnificenza del re".
>> Il titolo invece richiama il film di Brian De Palma con lo stesso
>> nome.
>>
>> Ciao! ;-D
>> Elena
>> --
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