[Stml21] Keane- 21.11 - Onore
Maddalena
bryn.lwellelyn a gmail.com
Lun 15 Apr 2019 10:25:24 CEST
Cìè un infittirsi della tensione su tutti i fronti qua. E noi che
pensavamo che fossero i due ragazzini, il problema.
Brava!
Il 13/04/2019 23:03, Monica Miodini ha scritto:
>
> Ragazzi ecco il mio brano
>
> Buona lettura
>
> Monica
>
> --------------------------------
>
> Ten. Com. Tara Keane
>
> Capo OPS
>
> DS16Gamma
>
> -----------------------------------
>
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------------
>
> DS16 Gamma
> Infermeria
> 01Novembre 2398 ore - 10:15
>
> La reazione di Claire alle parole pronunciate dalla Vorta furono
> davvero immediate. Per prima cosa chiamò il Capitano dicendogli che
> aveva urgenza di parlargli e che era necessaria la presenza di T’Lani
> e Riccardi, poi si rivolse a Lara C., la giornalista che aveva fornito
> le immagini e le disse, guardandola dritto negli occhi per sincerarsi
> che capisse appieno le sue parole:
>
> “Tutto quello che hai visto e sentito deve rimanere assolutamente
> segreto, devo sequestrare la tua olocamera e non potrai pubblicare
> niente di tutto ciò, almeno sino a che non avremo scoperto come la
> Vorta voglia liberare il Fondatore. Ti prometto però che potrai dare
> in esclusiva la notizia, una volta che la questione sarà sistemata. Se
> ci dovesse essere una fuga di notizie, sarò io stessa a venire ad
> arrestarti. Sono stata chiara?”
>
> “Tranquilla Claire, non metterò a repentaglio la sicurezza della Base
> per uno scoop, anche se succulento. Vorrei, però, oltre all’esclusiva,
> anche quell’intervista che non mi hai concesso due giorni fa.”
>
> “Accordata. Sarai la prima a sapere quando tutto sarà finito.” Disse
> Drillrush congedando la giornalista. Poi si girò verso Ch’Idrani e gli
> chiese: “Quanto ne sa della fisiologia dei Fondatori?”
>
> “Ho studiato la cartella clinica di Odo ma credo possano essere più
> utili le mie conoscenze nel campo della stasi, perché non credo che
> possa essere rimasto nascosto per così tanti anni, qualsiasi forma
> esso abbia assunto, senza essere messo in stasi!”
>
> “Molto bene, mi segua!” disse Claire uscendo dall’infermeria per
> raggiungere Shran nel suo ufficio.
>
> DS16 Gamma
> Ambasciata Klingon
> 01Novembre 2398 ore - 10:25
>
> An’eth K’Ploct girò l’ultimo corridoio per immettersi in quello che
> portava all’Ambasciata Klingon con la solita aria baldanzosa: certo la
> convocazione da parte dell’Ambasciatore era almeno insolita, ma
> quell’incontro avrebbe potuto trasformarsi in un’opportunità per
> stringere nuove e potenti alleanze. Dopotutto nessuno dei figli di
> casa Dothrak era sposato e sua nipote Jul’eth era davvero bella */Mai
> dire mai!* /pensò mentre entrava negli spazi dell’Ambasciata.
>
> Arrivato davanti alla porta dell’ufficio di Rogal perse parte della
> sua arroganza davanti all’aria minacciosa dei Suvwl’lw di guardia e disse:
>
> “L’ambasciatore Dothrak ha chiesto la mia presenza!” cercando di
> mettere nell’intonazione quella sicurezza che le due alte figure di
> rosso vestite facevano perdere alla maggior parte di quelli che se li
> ritrovavano davanti.
>
> Le guardie non mossero un muscolo, semplicemente si spostarono per far
> entrare il Klingon.
>
> Rogal era al centro della stanza, in piedi davanti alla scrivania,
> alla sua destra il fratello Angron e alla sinistra il vecchio Vorn,
> mentre quattro delle sue guardie facevano ala ai due lati dei tre.
>
> An’eth si fermò a metà della stanza e guardò con sospetto lo strano
> spiegamento di forze, non capiva bene la situazione, ma sentiva un
> brivido salirgli dalla schiena ed era un brivido di paura, perché
> vedeva negli occhi grigi di Rogal una furia a stento dominata.
>
> “Ambasciatore, è un onore poter parlare con te, ma non capisco questo
> dispiegamento di forze! Ho forse fatto qualche cosa?”
>
> “An’eth K’Ploct se avessi un briciolo d’onore non faresti questa
> domanda, sai benissimo cosa hai fatto! Ma per te Onore è solo una
> parola vuota di significato!”
>
> Il klingon impallidì, ma cercò di tergiversare.
>
> “ Davvero non capisco e non tollero che un Consigliere dell’Impero sia
> trattato…” ma Rogal non lo lasciò terminare.
>
> “Taci! Davvero non immagini perché ti abbia convocato? “ disse e si
> spostò appena di fianco, lasciando che Durani si mostrasse.
>
> “Cosa ci fa qui quella rinnegata di una Kanjis? Il Casato Dothrak
> difende adesso i traditori? Lo riferirò al Consiglio!” disse e si
> voltò per andarsene, ma due dei Suvwl’lw si erano messi davanti alla
> porta e non avevano la minima intenzione di spostarsi, se non dietro
> ordine preciso del loro Signore.
>
> “Il Casato Kanjis non ha mai tradito e adesso ci sono prove che lo
> dimostrano e che accusano te di aver tramato contro di loro per cosa?
> Potere e denaro? Davvero non sei degno di essere un Klingon!”
>
> Ad An’eth gli si gelò il sangue nelle vene, nel sentire quelle parole
> e tornando a girarsi verso l’Ambasciatore quasi urlò dicendo “Prove?
> Quali prove? Io non ho fatto niente. I Kanjis hanno congiurato contro
> l’Impero ed io ho solo portato le prove che lo dimostravano!”
>
> “Prove che tu hai provveduto a costruire!”
>
> “E’ una menzogna! Chi osa affermare il contrario?”
>
> “Angron mostragli il video !”
>
> Il fratello di Rogal fece partire le immagini da un oloregistratore,
> che An’eth riconobbe come quello che aveva regalato alla nipote
> Jul’eth qualche mese prima e che la giovane usava per riprendere i
> suoi allenamenti per guardare dove sbagliava per migliorare le sue
> prestazioni fisiche. In questo caso, si vedeva in primo piano la
> giovane Mara VodleH, che probabilmente aveva preso in prestito
> l’oloregistratore dalla compagna di stanza, compiere esercizi di
> riscaldamento nel campo di allenamento allestito su DS16 e, in secondo
> piano, Koroth del Casato Muzak che aveva una discussione assai animata
> con T’ebax M’untok .
>
> Togliendo tutti i rumori di fondo, si sentiva chiaramente quello che i
> due ragazzi si stavano dicendo. A un certo punto della discussione, il
> giovane M’untok sosteneva che se non gli avesse chiesto scusa, avrebbe
> fatto fare al casato Muzak la stessa fine dei Kanjis e quando Koroth
> gli disse che erano solo parole in bocca a un vanaglorioso bugiardo,
> l’altro ribatté che suo padre aveva aiutato An’ethK’Ploct a rovinare i
> Kanjis e che si sarebbe assicurato che il suo casato fosse il prossimo
> della lista.Il video terminò con i due giovani che venivano separati
> dagli allenatori un attimo prima che Koroth si scagliasse contro T’ebax.
>
> Rogal guardò il klingon davanti a lui con disprezzo e gli chiese se
> avesse qualcosa da dire in sua discolpa.
>
> “Falsità, sono solo falsità. Qualcuno ha modificato quel video per
> farmi apparire colpevole.” Ribatté An’eth tentando un’ultima difesa.
>
> Vorn, rimasto in silenzio fino a quel momento, si rivolse a una
> guardia e disse “Fallo entrare”e nella stanza fu letteralmente
> catapultato il cugino di An’eth, Kapac M’untok, le cui condizioni
> fisiche testimoniavano di come l’interrogatorio cui era stato
> sottoposto, fosse stato duro.
>
> “Scegli meglio i tuoi alleati An’eth K’Ploct: un vero klingon non
> avrebbe ceduto così presto, per fargli confessare tutta la
> macchinazione ordita da te ai danni del Casato Kanjis, Stilgar non si
> è nemmeno dovuto macchiare le mani del suo sangue. E stando a quello
> che ci ha detto ci sarebbero anche delle prove fisiche, che
> stoltamente non hai badato a distruggere, forse per ricattare il tuo
> compare, nel caso avesse deciso di tradirti, a testimoniare le tue
> nefandezze!” Disse il vecchio e saggio Vorn guardando con disprezzo i
> due traditori. Il Capo del Casato K’Ploct, capì che tutto era perduto,
> i suoi sogni di gloria svaniti per colpa di una stupida disattenzione
> da parte della famiglia del suo inutile cugino, e non fece alcun
> tentativo di difendersi: semplicemente abbassò il capo e si arrese
> all’evidenza.
>
> “Ho già informato l’Alto Consiglio di quello che ho scoperto. Voi
> sarete scortati su Qo’nos per rispondere delle vostre azioni e il nome
> dei Kanjis tornerà presto al ruolo che gli spetta. Portateli via!”
> disse Rogal e non si abbassò nemmeno a posare lo sguardo su quei
> klingon senza onore che avevano portato tanto dolore e lutto in una
> famiglia che, invece, non l’aveva mai perso. Mentre le guardie
> prendevano i due reietti in custodia e li trascinavano via, Rogal si
> avvicinò a Durani che fino a quel momento era rimasta zitta e
> immobile, come se una sola parola o un piccolo gesto avesse potuto
> cambiare l’esito di quell’incontro, e le disse
>
> “Durani della casata di Kanjis, l’onore della tua famiglia è stato
> ristabilito e quando il Consiglio vi toglierà il naDHa’ghach,
> ritornerete al ruolo che vi spetta nella nostra società!”
>
> “Grazie Ambasciatore per avermi ascoltata, in fondo non era tenuto a
> farlo visto la condanna che pendeva sulla nostra testa: la nostra
> famiglia è in debito con i Dothrak!” rispose sollevata dalla fine di
> quello che aveva causato la morte dei suoi genitori e di tanti membri
> della famiglia.
>
> “Più che me, devi ringraziare il giovane Koroth Muzak: è stato
> intelligente e astuto. Non so cosa l’abbia spinto a intervenire, ma a
> volte gli Dei agiscono in modi strani per mostrare la verità!”
>
> “E’ vero, Koroth non mi conosceva neppure sino a ieri e non era tenuto
> a farlo, gliene sarò riconoscente per sempre. “
>
> I due Klingon si salutarono con rispetto e Durani uscì
> dall’Ambasciata, per la prima volta, senza temere che qualche membro
> della sua stessa specie tentasse di ucciderla! Era una bellissima
> sensazione e anche se il cuore le urlava di correre a chiamare il
> patriarca della Famiglia, per dirgli che finalmente tutto era chiarito
> e che il loro onore sarebbe tornato a essere immacolato, percorse quei
> pochi metri che la separavano dall’uscita dall’Ambasciata con estrema
> lentezza, per godersi quella sensazione il più a lungo possibile.
> Ripensò anche al bel volto di Koroth, il giovane che dopo averla
> affrontata ritenendola una traditrice, si era poi prodigato per
> aiutarla. Quando se l’era ritrovato davanti alla porta del suo
> alloggio, poche ore prima temeva, che non avesse capito bene con chi
> aveva a che fare e si era preparata a subire un altro attacco. Invece
> lui le disse che da quando aveva combattuto e perso con lei, non aveva
> fatto altro che pensare che una femmina come lei non potesse
> appartenere a una famiglia di traditori e aveva cominciato a fare
> domande al vecchio allenatore Kresha, che aveva conosciuto
> personalmente il patriarca dei Kanjis: anche lui era convinto che una
> famiglia così antica e onorata non avesse potuto macchiarsi di un
> crimine così infamante. E poi si era ricordato che spesso i rampolli
> M’untok, solevano vantarsi di come avrebbero potuto mandare in rovina
> interi casati, se solo l’avessero chiesto al loro potente parente, e
> allora si era chiesto: e se non fossero solo vaneggiamenti di menti
> instabili? Si era così deciso a stuzzicare il fratello maggiore dei
> M’untok, chiaramente il più instabile e il più iracondo dei due,
> sperando di portarlo a fare rivelazioni compromettenti e il tutto con
> la collaborazione di Mara VodleH, che registrando come il solito i
> suoi allenamenti, aveva immortalato lo scambio tra i due.
>
> Era stato poi semplice portare all’attenzione dell’Ambasciatore
> Dothrak il video incriminante, grazie all’intercessione del Comandante
> Keane, e, bisognava ammettere, che Rogal si era mosso poi velocemente
> e senza tanto clamore: aveva fatto prelevare Kapac M’untok e lo aveva
> fatto interrogare da Stilgar, il capo delle sue guardie, il quale non
> aveva impiegato molto tempo a farlo cedere e confessare.
>
> Era ancora persa in questi pensieri, quando il suo comunicatore si
> attivò, riportandola alla realtà.
>
> =^=Tenente Durani è richiesta la sua presenza nell’ufficio del
> Capitano!=^= disse la voce del giovane addetto alle comunicazioni di
> turno in quel momento e che aveva ricevuto l’ordine di chiamare gli
> ufficiali superiori.
>
> =^=Vado immediatamente!=^=
>
>
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