[Stml21] 22.05 T'Lani - L'ipotesi del guardiamarina Challa
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Gio 29 Ago 2019 19:12:29 CEST
A me è piaciuto.. XD
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Tenente JG Caytlin
Consigliere
USS Hope NCC-25122
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Il giorno gio 29 ago 2019 alle ore 10:21 Bryn Lwellelyn <
bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:
> Gli altri hanno letto?
>
> Il lun 26 ago 2019, 00:10 Elena Fuccelli <mf9115 a mclink.it> ha scritto:
>
>> ---------------------------------
>> INIZIO TRASMISSIONE
>> ---------------------------------
>>
>> DS16 Gamma – Studio del Comandante
>> 20/06/2399, ore 18.25
>>
>> “Bauer?”
>> “Si, il tenente Bauer della sua sezione, comandante Roberts. Quel
>> tenente Bauer che è appena morto.”
>> Claire Drillrush alzò lo sguardo. Ramar Roberts era seduto di fronte a
>> lei, con una espressione di assoluta incredulità dipinta in volto.
>> Durani era rimasta vicino alla porta, con le braccia incrociate
>> davanti al petto. Dava l’impressione di trattenersi appena dallo
>> scattare.
>> “Credo che non possano esserci dubbi. Il dottor Shencran ha trovato un
>> contenitore di sostanze patogene – continuò Claire – Il capo sicurezza
>> me l’ha appena confermato. L’epidemia a bordo non è accidentale. E’ un
>> attentato, puro e semplice”
>> “Uno dei nostri… – borbottò Durani – E’ stato uno dei nostri...”
>> Roberts scosse la testa, come se cercasse di scacciare l’immagine:
>> “Non capisco. Non posso dire di averlo conosciuto bene, ma a questo
>> punto credo di non averlo conosciuto affatto. Bauer non corrisponde –
>> non corrispondeva – al tipo del terrorista. Certo, non aveva molti
>> amici, ma era qui da poco… Non aveva avuto il tempo di stringere
>> grandi rapporti al di fuori del lavoro. Cosa diavolo può avere spinto
>> uno come lui a fare una cosa del genere?”
>> “Mi piacerebbe poterlo chiedere a lui!” - sibilò Durani.
>> “Sfortunatamente, non possiamo più chiedergli perché lo ha fatto –
>> disse Claire – E, soprattutto, non possiamo chiedergli come facciamo a
>> fermare i contagi!”
>> “Non ha detto che è stato trovato un contenitore di sostanze patogene?
>> - chiese Roberts - Nel mio laboratorio…” - si interruppe.
>> “Stava per dire che nel suo laboratorio avrebbe potuto trovare un
>> antidoto, comandante Roberts? - domandò Durani, sarcastica – Purtroppo
>> non può farlo, visto che è bloccato in quarantena con noi! E poi:
>> abbiamo scoperto solo per un caso fortuito che Bauer era coinvolto in
>> questa faccenda. Come facciamo a sapere se non aveva dei complici,
>> persino nella stessa sezione scientifica? Complici che magari, in
>> questo stesso momento stanno spargendo il batterio in altri settori
>> della Base!”
>> Ramar fece per rispondere. Claire lo fermò:
>> “Se Bauer aveva dei complici, Riccardi lo scoprirà. Lui non è bloccato
>> qui dentro, come lo siamo noi”
>> Le sue parole caddero in un silenzio carico di frustrazione. Claire si
>> alzò, andando ad affacciarsi alla vetrata che dava alla sala comando.
>> Gli sguardi di alcuni membri dell’equipaggio si alzarono verso di lei,
>> con negli occhi domande mute. Altri rimasero con lo sguardo
>> ostinatamente fisso nel vuoto, e quelli, pensò Claire, erano i più
>> pericolosi. Era diverso attendere di trovare la morte in una battaglia
>> o nel silenzio dello spazio: a quello sarebbero stati preparati. Erano
>> arrivati in sala comando con la sola prospettiva di una noiosa
>> giornata di lavoro, da concludere con una partita in sala ologrammi o
>> con una cena ai ristoranti della Passeggiata. Avevano invece visto uno
>> dei loro cadere e morire. E adesso si ritrovavano a rimanere lì,
>> chiusi in quarantena senza far niente, e la sola prospettiva era
>> diventata quella di contrarre la malattia e morire stupidamente,
>> uccisi – anzi, assassinati – da un nemico invisibile. Non poteva dare
>> a tutti una palla di vetro da far rotolare avanti e indietro per farli
>> pensare ad altro – o meglio, per non farli pensare. L’equipaggio
>> condannato a rimanere in sala comando avrebbe presto cominciato a
>> protestare, a cercare una salvezza... Anche a costo di mettere in
>> pericolo la vita di altri?
>> Qualunque cosa, ma questo doveva essere evitato. Si voltò di nuovo
>> verso i due ufficiali:
>> “Siamo chiusi qui dentro, ma non è detto che dobbiamo rimanere con le
>> mani in mano – disse – Comandante Roberts, si faccia mandare dalla
>> Sicurezza alla sua consolle tutte le registrazioni delle olocamere
>> della Base. Lei e il tenente Durani dovrete ricostruire tutti i
>> movimenti di Bauer nelle ultime diciotto ore, sovrapponendo i luoghi
>> dove si è manifestata la malattia. Vedete se c’è uno schema e se ci
>> sono luoghi dove il batterio non si è ancora manifestato… Luoghi che
>> dovranno essere sottoposti a quarantena. Io intanto, cercherò di avere
>> notizie dalla Delegazione Romulana. Andate!”
>>
>>
>> DS16 Gamma – Infermeria -
>> 20/06/2399, ore 18.25
>>
>>
>> Il romulano era ancora vivo, per fortuna, pensò il dottor Ch’Idrani,
>> inserendo nell’inceneritore l’ennesima tuta protettiva usata
>> dall’inizio della crisi. Almeno, abbastanza vivo da essere messo in
>> stasi, in modo che il virus non potesse provocargli nuovi danni, fino
>> a quando non fossero riusciti a trovare una soluzione, ma ormai le
>> celle di stasi erano piene, i bioletti della sua infermeria tutti
>> impegnati e chissà quanti altri avrebbero manifestato i sintomi nelle
>> prossime ore. Oltretutto, aveva cominciato a diffondersi tra i
>> passeggeri della Base anche la paura isterica della malattia. I suoi
>> aiutanti avevano già dovuto perdere tempo con dozzine di individui
>> spaventati, che adducevano i sintomi più strani ed assurdi e tuttavia
>> non potevano essere trascurati. Forse avrebbe dovuto chiedere al
>> comandante Drillrush di mettere intanto a sua disposizione un ramo
>> della sezione abitativa e poi vedere se...
>> “Dottore?”
>> Nammo si girò. Dalla porta che dava sulla Passeggiata era apparso il
>> capo della sicurezza. Dalla sua espressione cupa comprese che non
>> aveva buone notizie da dargli:
>> “Altri contagiati?”
>> “No, o almeno non che io sappia – rispose Riccardi, lasciandosi cadere
>> sulla poltroncina di fronte alla scrivania - Purtroppo, il senatore
>> romulano e le sue guardie si sono rintanate subito nella Delegazione
>> romulana e io lì non ho alcuna autorità. Mi hanno praticamente
>> sbarrato la porta in faccia. E se venissero a sapere che il virus è
>> stato fabbricato deliberatamente da un umano… - sospirò – Non voglio
>> neanche immaginare la tempesta che si potrebbe scatenare…”
>> “Non…Penserà ad una guerra?” - esclamò il dottore.
>> “Forse no, forse mi sto preoccupando troppo… Lo spero”
>> Nammo rifletté un momento:
>> “Non credo che fosse questo il piano di Bauer. Dopotutto, le prime
>> vittime sono state umane, come lo era lui”
>> “Può darsi. Chissà che aveva in mente quel disgraziato. Lei ha qualche
>> idea, dottore?”
>> Il dottore scrollò le spalle:
>> “Non sono un consigliere e i misteri della mente – soprattutto di una
>> mente cresciuta in una cultura che non è la mia – sono al di là delle
>> mie competenze. Ho potuto estrarre dal database medico le note
>> psicologiche di Bauer, ma – a parte uno spiccato narcisismo – non sono
>> riuscito a trovare niente di rilevante. Ha provato a estrarre i diari
>> personali?”
>> “Sono criptati, con un codice che i miei uomini stanno passando al
>> computer principale per la decrittazione. Mi dia almeno lei delle
>> buone notizie. Il campione che le ho fatto portare, può servire a fare
>> un vaccino?”
>> “Non è così semplice...”
>> “Non ne dubito, ma può farlo?”
>> “Mi lasci finire – disse Nammo – Un vaccino contro la peste umana in
>> effetti esisterebbe già da secoli. Il problema è che il batterio del
>> campione ha veramente poco a che fare con lo yersinia pestis descritto
>> nella casistica umana. E’ un batterio mutageno, che reagisce in
>> maniera differente a seconda della specie con cui si trova a contatto.
>> Fra le altre cose, non sono ancora riuscito a capire come faccia a
>> propagarsi così tanto”
>> “Non ha detto che si propaga per via aerea?”
>> “Infatti. Ma, se viene esposto ad una atmosfera ossigeno-azoto, come
>> l’aria che respiriamo, il batterio deve trovare immediatamente un
>> ospite o degrada nel giro di pochi minuti. Le persone che hanno
>> contratto la malattia devono quindi essere state molto vicino ad un
>> ospite attorno alle diciotto ore precedenti al contagio.”
>> “Capisco – Riccardi si alzò in piedi – Devo individuare e portare in
>> quarantena tutti coloro che hanno avuto a che fare con i contagiati
>> nelle diciotto ore precedenti al manifestarsi della malattia. Va bene,
>> la lascio al suo lavoro…”
>> Fece per girarsi, ma Nammo lo fermò:
>> “Solo un momento, signor Riccardi.”
>> “Cosa?”
>> “L’ospite che trasporta il batterio potrebbe anche non essere un
>> senziente. Secondo le ricerche mediche umane, il batterio della peste
>> era trasportato dalle pulci presenti sui ratti”
>> “Ratti, a bordo di una Base Stellare? - esclamò Riccardi – Tutti gli
>> animali, che siano portati a bordo come cibo o come animali da
>> compagnia devono passare attraverso la dogana sanitaria. Sono
>> sottoposti a controlli molto accurati! E sono molto sicuro che non
>> sono sbarcati ratti terrestri, da nessuna nave!”
>> Nammo alzò le spalle:
>> “Non sappiamo quanta fantasia possa aver usato il nostro tenente Bauer
>> nel contrabbandare il suo batterio. Potrebbero essere arvicole
>> cardassiane. Potrebbero essere pulci sul tappeto del suo vicino di
>> alloggio o nel cuscino sul sedile del ristorante dove ha pranzato il
>> romulano. ”
>> “Allora, bisognerà fare come le massaie di una volta… Fare le grandi
>> pulizie!” - concluse Riccardi.
>>
>> DS16 Gamma – Alloggio del senatore Jefferest nella Delegazione
>> Romulana
>> 20/06/2399, ore 18.31
>>
>> “Allora?” - sbraitò il senatore Jefferest. L’uomo andava su e giù per
>> la stanza, incapace di fermarsi un istante. Fahren, secondo e ormai
>> unico assistente del senatore, non osava alzare lo sguardo per
>> incontrare quello del senatore. L’alloggio del politico sembrava
>> essere stato travolto da un temporale estivo e quella – di essere
>> travolto da un temporale estivo – era esattamente l’idea che aveva
>> della sua posizione l’assistente Fahren. Finalmente riuscì ad
>> articolare:
>> “ Sulla Passeggiata si parla di uno strano morbo che ha colpito varie
>> persone. Sono per la maggior parte umani, ma anche di altre specie… Si
>> rincorrono voci allarmanti sulla quantità di malati.”
>> “E immagino che tu sia corso appresso a tutte queste voci, vero? -
>> disse Jefferest piantandosi finalmente dietro la scrivania, con i
>> pugni stretti sul piano – C’è qualcosa di solido che puoi darmi,
>> Fahren?”
>> L’uomo respirò visibilmente prima di rispondere:
>> “Alcune ore fa era arrivata una informativa dalla sala controllo della
>> Base Federale. Diceva che erano vietati i voli da e per la Base per le
>> prossime ore a causa di una possibile epidemia a bordo. A nessuna nave
>> è stato dato il permesso di lasciare la Base o di attraccare nelle
>> ultime ore. La plancia di comando è isolata dal resto della Base
>> esattamente dallo stesso tempo.”
>> “Cosa? Perché IO non sono stato informato?” - Jefferest corredò l’urlo
>> con una manata sulla scrivania che fece sussultare la guardia
>> all’esterno.
>> “L’informativa parlava di una malattia che colpisce solo gli umani.
>> Non c’erano notizie che il morbo potesse fare un salto di specie…
>> Anche se la delegazione Klingon è stata chiusa esattamente nelle
>> stesse ore”
>> “Quindi i Klingon sapevano che c’era un pericolo! I Klingon!- urlò il
>> senatore – E noi… NOI! Siamo stati lasciati esposti a questa…
>> questa...” s’impappinò. Fahren non osò completare la frase per lui.
>> Il senatore respirò profondamente, cercando di riprendere il
>> controllo:
>> “E Gascer?” - articolò alla fine.
>> “Sappiamo che Gascer è stato portato all’infermeria della Base. Lo
>> stanno curando i medici federali, ma non siamo riusciti ad avere
>> notizie sulle sue condizioni… Temiamo il peggio” - disse Fahren. La
>> voce gli uscì stranamente bassa.
>> “Federali? Federali? - gridò Jefferest, come se non riuscisse a
>> credere alle sue orecchie – I Federali non dovrebbero neanche sfiorare
>> un Romulano. Dov’è il nostro medico? Dov’è il medico della
>> Delegazione?”
>> “Non è sulla Base, senatore… Non ricorda? Glielo avevo segnalato pochi
>> giorni fa che il medico della Delegazione non sarebbe stato presente
>> ad accoglierla, perché aveva preso un breve congedo personale”
>> “Un congedo personale. Siamo in mezzo ad una crisi, e il nostro medico
>> ha preso un congedo personale!” - sottolineò la frase allargando le
>> braccia – A quanto pare, noi dovremmo fidarci del medico federale per
>> salvare la vita ad uno dei nostri. Forse a tutti i nostri, se questa
>> piaga è davvero così virulenta come sembra”
>> Fece una pausa:
>> “Ma io non mi fido di questi Federali. Non mi sono mai fidato di loro,
>> e ho sempre avuto ragione! Gascer deve avere la migliore assistenza
>> che si può avere. Me ne occuperò io stesso, a costo di andare a
>> prendere il medico e riportarlo qui!”
>> Fahren lo guardò stranito:
>> “Andare a prendere… Ma senatore, noi non possiamo muoverci da questa
>> Base! Siamo in isolamento, nessuna nave avrà il permesso di lasciare
>> gli ormeggi!”
>> “Che si provino a fermarmi, questi Federali! – sibilò Jefferest –
>> Saranno i nostri medici a fermare questa stupida malattia degli
>> umani! A costo di far saltare i ganci d’attracco! E tu, Fahren,
>> organizzerai la nostra partenza, o puoi scordarti il tuo prezioso
>> posto di lavoro su Nuova Romulus”
>>
>>
>>
>> DS16 Gamma – Sala comando -
>> 20/06/2399, ore 21:20
>>
>> Gli occhi di Ramar Roberts cominciavano a bruciare, per le ore che
>> stava trascorrendo a seguire le ombre del defunto Bauer lasciate nelle
>> registrazioni delle olocamere, mentre alle sue spalle il personale di
>> plancia tentava di contribuire con indicazioni e controlli incrociati.
>> Al principio, era stato quasi divertente guardare le immagini dei
>> passeggeri della Base a velocità doppia del normale, ma poi era
>> subentrata la stanchezza e la tensione delle ultime ore. Adesso, era
>> quasi una tortura fissare ancora gli schermi.
>> “Avete qualcosa per me?” -
>> Si girò. Il comandante Drillrush era uscita dal suo studio e si era
>> avvicinata, mischiandosi al personale, senza che lui se ne accorgesse.
>> Durani rispose accendendo lo schermo principale:
>> “Questo è quanto abbiamo ricavato finora” - disse. Lo schermo
>> riproduceva una immagine tridimensionale della Base, con alcune zone
>> segnate in rosso. Accanto ad ogni zona era segnata – sempre in rosso -
>> l’ora in cui la vittima di un contagio aveva manifestato i primi
>> sintomi della malattia.
>> Ramar compose a sua volta una sequenza sulla sua tastiera e
>> sull’immagine tridimensionale dello schermo si sovrapposero delle
>> linee blu. Le linee si intersecavano tra loro e attraversavano più
>> volte le zone rosse.
>> “Le linee corrispondono ai percorsi che ha fatto Bauer negli ultimi
>> tre giorni, come sono stati ricavati dalle registrazioni” - disse
>> Ramar.
>> “Io credo che ci sia uno schema” - disse Durani. L’ufficiale tattico
>> si scostò dalla sua consolle per avanzare verso lo schermo centrale:
>> “Qual è il fine di un terrorista? - domandò - E’ ovvio, spargere il
>> terrore uccidendo la maggior parte di persone possibile. Quindi,
>> normalmente colpisce le aree più popolate, i quartieri residenziali,
>> le aree divertimento dove le persone tendono ad essere più rilassate e
>> più distratte. Ma qui non è successo...”
>> Puntò il dito verso le aree rosse:
>> “Si è registrato solo un caso sulla Passeggiata. Nelle ore precedenti,
>> la vittima – il romulano – era stato nel ristorante della Passeggiata…
>> Io credo che sia stato contagiato lì.”
>> “Un ristorante – disse Claire – Ovvero un luogo pubblico, che è
>> possibile colpire facilmente perché non ha particolari difese e dove
>> si concentra molta gente”
>> “Ma è stato l’unico caso in cui il batterio è stato diffuso in un
>> luogo pubblico – sottolineò Durani – In tutti gli altri casi, il
>> batterio è stato diffuso in luoghi dove poteva accedere solo personale
>> della Flotta Stellare”
>> “Stai pensando che Bauer ce l’avesse proprio con la Flotta? - chiese
>> Ramar – Non gli era stata rifiutata una promozione, non ha avuto
>> litigi con colleghi, il suo stato di servizio era ineccepibile… Non ha
>> senso!”
>> “Nessuno di noi sa che cosa Bauer avesse in mente” - disse Claire.
>> Una mano si alzò dal gruppo del personale di plancia:
>> “Io avrei una ipotesi, signore… Se posso”
>> Gli occhi di tutti si fissarono sulla giovane donna che aveva parlato.
>> Era una giovane umana dai capelli cortissimi chiari su una carnagione
>> scura. La ragazza si alzò, guardandosi intorno.
>> Claire la incoraggiò con un gesto:
>> “Guardiamarina Challa, vero?”
>> “Ecco… - si schiarì la voce, evidentemente consapevole degli occhi di
>> tutti su di lei – Io personalmente non ho la preparazione di un
>> consigliere, ma all’Accademia ero in stanza con una consigliera. Lei
>> era appassionata di olofilm con storie di detective e spesso mi ci
>> trascinava...”
>> “E allora?” - la sollecitò Claire.
>> “Uno degli olofilm era imperniato su una serie di incendi dolosi. Gli
>> investigatori puntavano verso degli speculatori edilizi, ma alla fine
>> il vero colpevole risultò essere l’eroico pompiere che tanto si era
>> prodigato per spegnere quegli incendi. Io non comprendevo perché
>> dovesse fare una cosa del genere. La mia compagna di stanza mi disse
>> che era stato per attirare l’ammirazione dei suoi capi e della sua
>> gente. Da quel poco che ho conosciuto il tenente Bauer, io credo che
>> potesse essere proprio come quel pompiere: alla ricerca costante di
>> ammirazione e di encomi, al punto da causare una crisi in modo da
>> poterla risolvere. Può essere per questo che non ha cercato di fare
>> più vittime possibili, come farebbe un terrorista, ma abbia invece
>> mirato a membri della Flotta Stellare. E’ solo una ipotesi,
>> naturalmente...” - terminò in un soffio.
>> “Ma una buona ipotesi - disse Claire, approvando – Una che si adatta a
>> tutti gli elementi che abbiamo al momento. Molto bene, guardiamarina”
>> La ragazza arrossì e tornò a sedersi alla sua postazione. Claire notò
>> che un altro guardiamarina le aveva allungato una pacca sulla spalla,
>> ma fece finta di niente:
>> “Poniamo che l’ipotesi del guardiamarina Challa sia esatta. Dove ci
>> porta?”
>> “Beh, al fatto che Bauer, per mettersi in luce avrebbe dovuto avere la
>> cura a portata di mano. Giusto?” - rispose Ramar.
>> “Giusto – confermò Claire – Quindi dovremo dire alla Sicurezza di
>> cercare in tutti i luoghi in cui Bauer potrebbe aver nascosto la cura.
>> Nei suoi diari, per esempio… Quelli che non sono ancora stati
>> decrittati dal computer principale.”
>> Tornò a guardare il modello tridimensionale della Base che ruotava
>> sullo schermo. Le aree rosse si confondevano fino quasi a sparire
>> nelle righe blu:
>> “E forse, il luogo dove Bauer ha nascosto la cura è proprio di fronte
>> a noi…”
>> Anche Ramar e Durani si voltarono di nuovo verso lo schermo centrale.
>> Per un lungo momento, nessuno parlò.
>> “Quale ristorante?” - domandò improvvisamente Ramar.
>> “Cosa?” - fece Durani.
>> “Se l’ipotesi del guardiamarina Challa è esatta, le vittime
>> predestinate di Bauer erano i membri della Flotta Stellare – disse
>> l’ufficiale scientifico - Il fatto che abbia colpito un ristorante va
>> fuori dallo schema. Ci deve essere un motivo per cui è stato preso di
>> mira. Quindi, quale ristorante? E’ frequentato da membri della
>> Flotta?”
>> Durani tornò a grandi passi alla sua consolle. Premette un paio di
>> tasti, quindi rispose:
>> “Rinan. E’ quel piccolo ristorante bajoriano sulla Passeggiata – disse
>> – I suoi clienti sono soprattutto i mercanti di passaggio. Non mi
>> risulta che sia particolarmente amato dal personale della Flotta”
>> “Io non ci sono mai stato” - disse Ramar.
>> “Ha aperto da poco. Hanno rinnovato tutto il locale - disse Durani –
>> Neanche io ci sono ancora mai stata”
>> Ramar si tirò su, stiracchiando la schiena. Lo sguardo gli cadde di
>> nuovo sullo schema della Base che girava sullo schermo.
>> Si bloccò.
>> “Un momento...” - si mosse, lentamente verso lo schermo centrale fino
>> quasi a toccarlo, quindi si girò di nuovo verso gli ufficiali di
>> plancia.
>> “Credo di aver capito - disse – Lo vedete?”
>> Puntò il dito sulle zone rosse:
>> “Il ristorante sulla Passeggiata è stato rinnovato da poco. Queste
>> zone, sono state tutte rinnovate negli ultimi due anni… Tutte le zone
>> in cui si è manifestato il batterio sono state rinnovate da poco!”
>> “Che vuol dire? - domandò Claire – Perché Bauer dovrebbe aver preso di
>> mira delle zone rinnovate da poco?”
>> “Non capite? Quasi tutta la nostra Base è stata costruita secondo
>> vecchi criteri. Le zone rinnovate sono state invece ricostruite con
>> gli ultimi ritrovati della nostra tecnica.”
>> “Un momento!” - saltò su Durani – Non starai dicendo...”
>> “Si. Che Bauer ha infettato delle gelatine bioneurali.”
>>
>>
>> -----------------------------
>> FINE TRASMISSIONE
>> ----------------------------
>>
>> Ciao! ;-D
>> Elena
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