[Stml21] 21.08 – Riccardi - Se mi dovessse succedere qualcosa

Riccardi riccardi.ds16 a gmail.com
Sab 23 Feb 2019 12:00:32 CET


Ciao

eccovi il mio brano spero che vi piaccia!


Luogo sconosciuto e tempo sconosciuto

L’odore era insopportabile. Forte, deciso, acre. Gli arrivava contro con 
una tale forza da sembragli un pugno. Cerco di scuotere la testa per 
liberarsi dalla presenza di quel tanfo ma fu inutile: i muscoli del 
collo sembravano inerti e bloccati. La testa gli vorticava e una forte 
sensazione di nausea premeva sulle viscere.

Cercando di riprendere il controllo di sé stesso aprì gli occhi ma 
riuscì soltanto a vedere alcune luci intermittenti davanti a lui di 
color rosso e blu. Il resto era sfocato, annebbiato e buio.

Poi una figura gli si avvicinò.

La paura prese Jo e lo ridestò.

La mente riattivò rapidamente i sensi e il giovane romulano scattò 
pronto a difendersi ma scopri che delle funi lo tenevano bloccato.

“Calmati sono io.” Disse una voce.

Jo riconobbe la figura accanto a lui. “Kimmar… .” Disse il giovane con 
un filo di voce.

“Già sono io. Ci hai messo molto tempo per riprenderti… e dire che sei 
un atleta.” Il Ferengi scoppio a ridere.

“Siamo stati attaccati dai Cardassiani e ora ci hanno portato qui.” 
Quella fredda e lucida analisi sembrò uscire più dalla bocca di un 
Vulcaniano che da un Romulano.

“Esattamente.” Confermò Kimmar.

“Dove siamo?” Chiese il giovane.

Il Ferengi scosse la testa:”Non lo so, ci troviamo forse in uno dei 
magazzini dei ponti inferiori della stazione a giudicare dall’odore 
siamo vicini ai condotti di raffreddamento del nucleo a fusione.”

“E i Cardassiani? Dove sono?” Chiese Jo.

“Nell’altra stanza.”

“Non ci hanno ucciso.” Il romulano era confuso.

“Perché hanno trovato degli ottimi polli.” Kimmar rise di gusto.

“Polli?”

“Sì.” Il Ferengi smise di ridere e divenne serio:”Stanno preparando un 
attentato e vogliono addossare la colpa su di noi.” Poi si corresse:”O 
meglio su di te… sull’Impero Romulano.”

Jo accusò il colpo.

Una sensazione di tristezza lo avvolse colpendolo nel profondo. Sarebbe 
stato considerato da tutti un traditore della sua patria, il disonore 
avrebbe colpito la sua famiglia e sarebbe diventato la causa scatenante 
di una nuova guerra.Avrebbe perso Jul'eth per sempre e temeva che la 
ragazza l’avrebbe considerato un imbroglione tale da ingannarla e usarla 
per i suoi scopi.

Nella disperazione più totale Jo pianse.

Kimmar distolse lo sguardo.

DS16 Gamma – Ufficio della sicurezza- 31 ottobre 2398 ore 22.10

Riccardi era di pessimo umore. Arrivò un ufficio dopo un giro per la 
passeggiata.Salutò con un cenno la guardia di piantone all’ingresso e si 
diresse verso la sua scrivania.

Mille domande affioravano nella sua mente: dov’era finito Kimmar? Che 
relazione c’era tra lui e l’esplosione del mercantile?

Si sedette sulla poltrona e notò che il terminale sulla sua scrivania 
lampeggiava segnalando l’arrivo di un messaggio.

Attivò il computer e aprì il messaggio.

Arrivava da Kimmar.

*Ciao sbirro, questo è un messaggio automatico che ti arriverà se mi 
dovesse succedere qualcosa.*

La prima frase raggelò il sangue a Alessandro.

Riccardi lesse tutto il messaggio di un fiato con una rapidità e una 
concentrazione tale che la sua mente avrebbe fatto levitare il terminale.

Scoprì di come quel generoso, altruista e onesto Ferengi avesse aiutato 
una giovane coppia, Jorhom e Jul'eth,a coronare la loro fuga d’amore. 
Appariva come un nobile e altruista ladro al pari, se non meglio, di un 
moderno Robin Hood. Se non avesse conosciuto quel Ferengi si sarebbe 
commosso.

La seconda parte del messaggio fu peggiore della prima. Kimmar aveva 
descritto come aveva scoperto il complotto dell’Ordine Ossidiano, della 
vera causa dell’esplosione del mercantile e di un possibile attentato 
contro la Federazione e il Dominio.

Fu come se l’intera stazione gli fosse caduta addosso.

Per un lunghissimo momento gli mancò pure il respiro.

La lettera era coronata di prove raccolte contro l’Ordine e di altre 
informazioni pronte a scagionare il Ferengi da ogni accusa.

Riccardi sapeva che Kimmar era disonesto, contrabbandiere e faccendiere 
ma non era un traditore o peggio. Non avrebbe mai fatto nulla contro la 
stazione e non aveva interessi a scatenare una nuova guerra.

Fu quella la parte peggiore: sapeva che Kimmar stava dicendo la verità. 
Certo una verità molto comoda per lui e romanzata a suo favore ma era 
pur sempre la verità.

Dalla furia avrebbe fatto a pezzi ogni oggetto nel suo ufficio ma ora 
era il tempo di agire.

Si alzò di scatto e raggiunse a grandi falcate la porta pronto a 
chiamare a raccolta i suoi uomini ma una chiamata lo bloccò 
all’istante:=^=Durani a Riccardi.=^=

DS16 Gamma – Alloggio di Durani- 31 ottobre 2398 ore 22.10

Durani alla fine aveva ceduto: avrebbe aiutato la cugina a ritrovare Jo.

Gestire una adolescente i preda alle paranoie e a sofferenze amorose era 
una cosa difficile, ma gestire una Klingon in simili condizioni era 
troppo persino per Durani.

Dopo aver sbuffato sonoramente attivò la comunicazione:” Durani a Riccardi.”

La risposta arrivò rapidamente=^= Dimmi pure.=^=

L’ufficiale tattico si avviò all’uscita del suo alloggio seguito dalla 
cugina:”Ho bisogno di un favore.”

=^=E’ un brutto momento… ma dimmi appena finisco qua cerco di aiutarti. =^=

A quelle parole Jul'eth sbuffò seccata ma venne subito folgorata da un 
occhiataccia di Durani.

“E’ sparito un romulato di nome Jo.” Nel mentre le due Klingon uscirono 
dall’alloggio e si incamminarono per il corridoio.

=^= Il nome completo è Jorhom?=^= Chiese Riccardi.

“Sì.”

=^=Allora abbiamo lo stesso problema. =^= Dopo un breve silenzio il capo 
della sicurezza aggiunse:=^=Ed è un grosso problema… temo che quel 
giovane potrebbe essere già morto.=^=

Quelle parole paralizzarono la giovane Jul'eth buttandola nello 
sconforto. Durani si voltò verso la cugina senza sapere cosa fare e come 
aiutarla.

Durani inspirò fortemente, afferrò la mano di Jul'eth come per cercare 
di spronarla, e continuò a parlare:”Ci possiamo incontrare.”

=^=Certo vieni alla sotto sezione 32A vicino all’imbocco dei magazzini. 
Sto andando lì con le mi squadre di sicurezza.=^= Breve pausa. =^= Ho un 
phaser aggiunto che ti posso dare.=^=

Riccardi chiuse la comunicazione.

Le due Klingon raggiunsero il turboscensore e vi entrarono.

Jul'eth non parlava era assorta nei suoi pensieri. Durani non sapeva 
cosa fare e decise di stare in silenzio.

DS16 Gamma – Infermeria- 31 ottobre 2398 ore 22.15

“Cardassiani?” Shran rimase decisamente sorpreso.

“Sì signore.” Confermò l’ufficiale scientifico.

Il capitano della base era tornato in infermeria per vedere se c’erano 
novità e non si sarebbe mai aspettato una rivelazione simile.

“Ho condotto delle analisi sul frammento di scafo recuperato dal dottore 
e ho rilevato tracce di esplosivo di origine cardassiana.” Roberts alzò 
le mani in segno di difesa:”Tuttavia potrebbe essere stato acquistato al 
mercato nero.”

Il dottor Damar si allontanò dal gruppo e coprì il corpo del Ferengi ucciso.

Il capitano rimase pensieroso:”Vero però è un indizio.”

Roberts fece per parlare ma venne interrotto da una comunicazione 
urgente:=^=Riccardi a capitano. Abbiamo un grosso problema.=^=

Il capitano scosse le antennee attivò a sua volta la comunicazione.

Nel mentre il dottor Nammo entrò in infermeria.

DS16 Gamma – Area allenamento Dominio- 31 ottobre 2398 ore 22.15

Un Jem'Hadar si avvicinò a Conlan sussurrando:”I Federali si stanno 
muovendo.”

La Vorta non rispose subito, anzi abbozzò un sorriso malvagio e 
rispose:”Bene, state pronti tra poco tocca a noi.”

DS16 Gamma – Sala comando- 31 ottobre 2398 ore 22.15

Claire si avvicinò alla consolle operazionidicendo:”Abbiamo qualcosa.”
La Klingon sbuffò pesantemente scuotendo la testa:”No purtroppo ci sono 
troppe interferenze e segnali. La radiazione è troppo debole.”

Claire annuì gravemente aggiungendo:”Abbiamo una posizione 
approssimativa però.”

“Sì.” Fu la pronta risposta del capo operazioni.

“L’ha inviata alle squadre di sicurezza?”

La Klingon annuì e Claire rispose con un sorriso:”Bene, continua a 
monitorare la situazione e avvisami se ci sono novità, io intanto 
aggiorno il capitano.”

DS16 Gamma – Magazzini inferiori- 31 ottobre 2398 ore 22.17

Durani accompagnata dalla cugina riuscì a ricongiungersi con Riccardi e 
la sua squadra.

Alessandro si arrestò di colpo mentre la squadra di sicurezza di dispose 
ad anello protettivo. Erano tutti armati pesantemente di phaser tipo tre.

Riccardi guardò le due Klingon dicendo:”Ah Durani, eccoti”

“Avete trovato Jo?” Chiese ansiosa Jul'eth.

“Non ancora.” Rispose Alessandro. Un marinaio passò un phaser a Durani 
la quale lo presenteringraziando il sottoposto con un cenno.

Riccardi spiegò brevemente la situazione:”Il Ferengi, Kimmar mi ha 
mandato un messaggio automatico nel caso in cui non sarebbe tornato da 
un incontro. Nel testo spiega come questi due Jul'eth e Jo.” Il capo 
della sicurezza guardò con aria severa la giovane come per 
rimproverarla:” avessero pianificato una fuga amorosa col suo aiuto. 
Tuttavia i loro piani sono stati sconvolti da l’azione di un gruppo di 
sabotatori che volgiono piazzare dell’esplosivo alla cerimonia 
inaugurale delle Olimpiadi.”

Durani a quelle parole si fece dura in volto. Jul'eth rimase impassibile.

Riccardi riprese a parlare:” Kimmar l’ha scoperto a causa 
dell’esplosione sul suo cargo e ha incontrato i terroristi ma è stato 
rapito assieme a Jo. L’allarme phaser che abbiamo rilevato dev’essere 
relativo al loro rapimento.”

Durani non poté fare a meno di notare una certa di aria di rispetto e 
soddisfazione nel volto di Riccardi quando parlò della mossa geniale del 
rivale:”Temendo il peggio, Kimmar ha ingoiato una piccola capsula 
contenente un composto radioattivo che può essere rilevato dai nostri 
sensori.”

“Quindi potete andare a salvare Jo?” Chiese speranzosa Jul'eth.

Riccardi scosse amaramente la testa:”Purtroppo no.La radiazione è troppo 
debole e abbiamo molte altre fonti che disturbano il segnale. Abbiamo un 
idea approssimativa ma dobbiano setacciare diversi magazzini ad occhio 
nudo.”

“Bene. Mettiamoci al lavoro.” Disse Durani. Riccardi rispose con un 
cenno del capo.

La squadra di sicurezza si preparò a rompere la formazione difensiva e a 
partire.

“Verrò anch’io.” Disse Jul'eth.

“No è fuori questione.” Fu la risposta secca di Riccardi.

“Ma… .” Provò a dire Jul'eth ma Durani fu più veloce:”Basta! Questa è 
una cosa pericolosa c’è ne occuperemo io e Alessandro.”

“Martin, Thomson e Jerill.” Riccardi chiamò tre dei suoi uomini per poi 
guardare la giovane Jul'eth:”Proteggete questa ragazza ad ogni costo e 
impeditele di fare sciocchezze.”

I tre marinai annuirono e raggiunsero la giovane.

Nel mentre da un turbo ascensore uscì il capitano Shran.

“Capitano.” Lo salutarono contemporaneamente Durani e Riccardi.

L’andoriano si avvicinò alla squadra dicendo:”Bene andiamo.”

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Ciao
Fabio


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Tenente comandante **0
Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
Deep Space 16,Gamma
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Comunicazione privata:

riccardi.ds16 a gmail.com

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"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"

cpt Sheridan, John J. Babylon 5



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