[Stml21] R: 21.04 - Durani - Parentele
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Mar 8 Gen 2019 21:23:47 CET
Grazie a tutti XD
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Tenente Durani della Casata di Kanjis
Ufficiale Tattico Capo
Deep Space 16 Gamma
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Da: Riccardi
Inviato: lunedì 7 gennaio 2019 20:46
A: stml21 a gioco.net
Oggetto: Re: [Stml21] 21.04 - Durani - Parentele
Concordo molto bello!!
Il 06/01/2019 16:48, Bryn Lwellelyn ha scritto:
> Veramente bello!
>
> Il giorno sab 5 gen 2019, 18:49 Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> ha
> scritto:
>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Ufficio Capo OPS*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 08.44*
>>
>> L’intera squadra scientifica guidata da Ramar Roberts era all’opera per
>> comprendere le cause della deflagrazione avvenuta a bordo del trasporto
>> Ferengi K'gar.
>>
>> Si stava ancora ricercando la scatola nera per le registrazioni di volo,
>> ma, nel frattempo, si tentava di ricostruire, olograficamente e
>> fisicamente, la struttura del cargo per poter studiare appieno le cause
>> scatenanti del disastro.. fossero esse dovute ad un guasto improvviso
>> oppure a qualche evento colposo o doloso.
>>
>> Il Ferengi Kimmar, armatore e proprietario del K’gar, era palesemente
>> agitato, ma cercava di non darlo a vedere eccessivamente. Secondo Riccardi,
>> che lo conosceva da più tempo, ciò voleva dire che a bordo del cargo c’era
>> sicuramente qualcosa di valore, ma di provenienza molto probabilmente
>> illegale.. merci di contrabbando o peggio.
>>
>> Kimmar non poteva, pertanto, sbraitare troppo, rischiando di attirare
>> l’attenzione; cercava, bensì, di mantenere un basso profilo, ma i suoi
>> occhietti vispi vagavano qua e là alla ricerca di possibili indizi.
>>
>> Presumibilmente voleva solo rassicurazioni sul fatto che si fosse trattato
>> di un mero incidente, ma la sua mente aveva già elaborato la possibilità
>> che si trattasse di sabotaggio e voleva verificare di persona la situazione.
>>
>> Era stato allontanato più di una volta oltre il perimetro di sicurezza, ma
>> si era messo talmente tanto ad urlare che era stato convenuto, fra i
>> Comandanti Drillush e Riccardi, che potesse rimanere in zona, ma al di
>> fuori dall’area rossa delle indagini.
>>
>> Per controllarne le mosse gli era stato messo alle calcagna un Tellarite,
>> della sezione Tattica di Durani, dal carattere impossibile, scontroso come
>> pochi, ma estremamente acuto ed attento sotto la pelliccia, oltre che
>> dotato di un’ottima propensione alle conoscenze ingegneristiche.
>>
>> Qualunque cosa fuori posto nel comportamento del Ferengi, il Tellarite se
>> ne sarebbe accorto ed avrebbe anche potuto identificarne la causa
>> scatenante.
>>
>> Inoltre, la sua presenza permetteva alle squadre scientifiche di poter
>> lavorare tranquillamente.
>>
>> Dal canto suo, pur coordinando attentamente le attività dei suoi uomini,
>> al Comandante Roberts continuava a balenare in testa l’immagine di quel
>> giovane Romulano, così terribilmente affranto da quell’esplosione.
>>
>> Come un rovello continuo, quella figura riappariva nelle sue elucubrazioni
>> mentali, come se avesse notato qualcosa fra le prove esaminate e non
>> riuscisse a mettere pienamente a fuoco la correlazione fra quel qualcosa ed
>> il poco più che adolescente atleta.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Ufficio Capo OPS*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 09.12*
>>
>> L’esplosione del trasporto Ferengi K'gar aveva obbligato la sezione
>> operazioni, guidata dal Comandante Keane, a prendere una decisione, in un
>> certo senso, sofferta, ma, allo stesso tempo, molto gradita ai colleghi
>> della sicurezza, ossia destinare i quattro grandi dischi d’attracco alle
>> altrettante potenziali squadre partecipanti ai Giochi della Gioventù.
>>
>> Ciò voleva dire maggior consumo energetico, maggiore dispersione di forze
>> e di personale, possibili sovraccarichi ai generatori principali e
>> secondari della base, dovendo attrezzare, e mantenere in funzione, quattro
>> enormi aree d’allenamento, con supporti olografici estremamente precisi per
>> consentire la possibilità di un’identica preparazione per tutte le squadre
>> in gioco.
>>
>> L’area d’attracco A sarebbe rimasta a disposizione della Federazione e
>> delle eventuali navi in transito.
>>
>> La scelta era stata praticamente obbligata avendo, in precedenza, spostato
>> il rottame del cargo Ferengi in quell’area per sottoporlo alle indagini del
>> caso guidate dal Comandante Roberts.
>>
>> La stiva principale dell’attracco, propria nel nucleo centrale del disco
>> stesso, era stata riconvertita a sala d’addestramento olografica. Le aree
>> laterali erano state riconvertite a spogliatoi, aree massaggi e tutto ciò
>> che poteva essere utile agli atleti federali.
>>
>> Il dispendio energetico per mantenere uno standard ottimale a tutti questi
>> servizi era indubbiamente già di per sé notevole, lo diventava ancora ancor
>> di più dovendolo poi ripetere per altre tre volte.
>>
>> Il Comandante Keane, inoltre, aveva dovuto allestire anche quattro centri
>> di controllo olografici di supporto, con personale dedicato, riformulando
>> turni, permessi, congedi e ferie.
>>
>> Il tutto in pochissimo tempo: una faticaccia infinita che l’aveva resa
>> iperattiva, ma combattiva.. era una sfida con sé stessa e con le proprie
>> abilità da vincere a tutti i costi col miglior risultato possibile.
>>
>> Certo, Tara aveva dovuto rinunciare a vedersi con regolarità con il suo
>> amato Rogal, ma l’Ambasciatore Klingon sapeva benissimo che si sarebbero
>> rifatti una volta che tutta quella baraonda fosse finalmente finita.
>>
>> Nonostante tutti i sacrifici, si poteva dichiarare ugualmente soddisfatta:
>> era riuscita a riprodurre varie discipline dell'atletica leggera: velocità,
>> mezzofondo, salto in alto, salto in lungo, lancio del peso ed anche aree
>> per gli sport di gruppo, scelti per quell’anno, ossia rugby per i Federali
>> ed un paio di giochi dai nomi impronunciabili per le altre due civiltà in
>> gara, Klingon e Romulani.
>>
>> La presenza dei Jem’Hadar era stata un’incognita fin dalla loro prima
>> apparizione, ma, nel caso, si sarebbero dovuti accontentare di ciò che era
>> stato approntato.
>>
>> Per fortuna, il destino su una loro possibile partecipazione non era nelle
>> sue mani, non era una cosa cui avrebbe dovuto pensarci lei; sul volto di
>> Tara comparve sorrisetto ironico pensando all’espressione furiosa del
>> dottor Sonx.
>>
>> Dopo qualche istante, scacciando quell’immagine dalla sua mente, decise
>> che era opportuno fare una panoramica sulle quattro Aree di Allenamento,
>> prima di recarsi dai suoi uomini per il briefing della situazione e,
>> successivamente, di andare a visionare personalmente, assieme
>> all’Ambasciatore Dothrak, la preparazione degli atleti del proprio popolo.
>>
>> Tara diede quindi ordine al computer della base di connettere il primo
>> schermo della sua consolle all’Area di Allenamento A, dedicata alla squadra
>> federale.
>>
>> L’allenatore in capo era niente di meno che Saadrig Tirros, un Trill
>> decisamente in forma, alto e prestante, dalla battuta pronta e dalla voce
>> tonante, ma dotato di un carattere bizzoso, impulsivo e, talvolta,
>> decisamente un po’ troppo irritabile.
>>
>> Era stato pluricampione in attività e, una volta conclusa la carriera
>> agonistica, si era dato all’allenamento, con risultati altalenanti, ma la
>> sua buona stella gli aveva regalato più successi che sconfitte anche nella
>> sua nuova professione.
>>
>> La sua vice era una Vulcaniana allampanata di nome T’Mel: tanto il primo
>> era impulsivo, quanto la seconda riflessiva. Cosa ovvia per una Vulcaniana,
>> ma faceva da giusto contraltare al Trill, permettendogli di prendere
>> decisioni migliori. Insieme gestivano un team multirazziale di istruttori
>> chiamati a motivare e preparare un centinaio di ragazze e ragazzi dai
>> quattordici ai vent’anni.
>>
>> Il vociare e l’eccitazione era ai massimi livelli in una cacofonia di
>> accenti ed esclamazioni tremenda: gli allenamenti non erano ancora iniziati
>> e quindi vi era un rincorrersi di richiami, urla ed esaltazioni tipiche
>> degli adolescenti.
>>
>> Avuta conferma dalla squadra operazioni a supporto dell’area A che tutto
>> era in ordine, il Comandante Keane ordinò al computer della base di
>> chiudere il loro audio, pur mantenendo attiva l’immagine video sul
>> terminale, e di mandare sul secondo schermo le registrazioni ambientali, in
>> tempo reale, di quanto stava accadendo nell’area di allenamento B, ossia
>> quella destinata ai Romulani.
>>
>> La loro allenatrice in capo si chiamava Thureena, ed era,
>> inaspettatamente, molto giovane e procace.
>>
>> Ciò nonostante, non v’era istruttore maschio del suo seguito, ed erano
>> solo ed esclusivamente maschi, che non la rispettasse decisamente alla
>> lettera.
>>
>> Dovunque lei passava, calava immediatamente il silenzio.
>>
>> L’euforia, che regnava sovrana anche nel campo Romulano, si spegneva,
>> quasi d’incanto, al suo incedere, per poi riaccendersi come un incendio mai
>> domato una volta che lei si era allontanata.
>>
>> A Tara quella donna non piaceva.. beh.. veramente non le piaceva nemmeno
>> il Trill alla guida della delegazione sportiva federale, ma quella Thureena
>> aveva un non so ché di minaccioso.
>>
>> Persino l’ambasciatore Romulano Lamax pareva non sopportarla.
>>
>> E, a Tara, Lamax decisamente piaceva come persona. Saranno stati i suoi
>> trascorsi sul pianeta natale Klingon, ma quel Romulano aveva un senso
>> dell’onore molto simile a quello del suo popolo.
>>
>> Non piacendo a Lamax, quindi, come associazione di idee, Thureena era
>> risultata anche a lei, a pelle, del tutto indigesta.
>>
>> Dopo aver verificato coi suoi uomini la piena funzionalità della zona
>> d’allenamento Romulana, Tara, come già fatto in precedenza, ordinò al
>> computer di chiudere il collegamento audio con la stessa, pur mantenendo
>> attiva la trasmissione video, e di attivare il collegamento con l’area
>> d’allenamento C destinata ai Klingon.
>>
>> Una volta aperto l’audio, per quanto se lo aspettasse, Tara dovette
>> chiedere al computer di bordo di prendere dovute contromisure per
>> l’enormità vocale che proveniva dagli altoparlanti.
>>
>> Urla, imprecazioni, esclamazioni, incitamenti erano vocalizzati ad
>> altissimo volume in un baccano assolutamente infernale.
>>
>> Tara sorrise della situazione e sorrise ancor di più scorgendo la sagoma
>> della nipote Mara. Difficile, d’altronde, non notarla in quanto salutava
>> palesemente ogni telecamera di controllo, nemmeno fosse in un programma
>> olovisivo.
>>
>> Mara era sempre stata una ragazzina molto curiosa, esuberante, tenace, ma
>> anche sciocchina.
>>
>> Come diceva sempre suo padre, il fratello minore di Tara, Mara doveva
>> ancora assaporare sulla sua pelle gli aspetti più negativi della vita,
>> permettendole di formarsi un carattere più equilibrato.
>>
>> Più tardi sarebbe andata volentieri a trovare la nipote, utilizzando come
>> scusa la necessità di andare a fare da Cicerone all’Ambasciatore Dothrak
>> per assistere ad uno degli allenamenti.
>>
>> Il Capo allenatore delle squadre sportive Klingon era un vecchio di nome
>> Kresha: non aveva più un pelo del corpo che non fosse brizzolato o bianco e
>> sembrava incapace di alzare il timbro di voce più del normale, eppure era
>> ubbidito, venerato e rispettato da tutti.
>>
>> Pur non avendo mai gareggiato, ma era sempre stato un allenatore
>> formidabile ed aveva formato quasi personalmente tutti gli istruttori che
>> ora stavano seguendo i giovani atleti.
>>
>> A Tara Kresha era simpatico.. sarà stato il legame razziale, sarà stato
>> l’aspetto mansueto, ma onorevole del vecchio Klingon, ma le infondeva
>> fiducia e tranquillità.
>>
>> Dopo qualche minuto di osservazione curiosa dei propri simili, in cui ebbe
>> conferma dai suoi uomini che tutto procedeva per il meglio, Tara indugiò a
>> lungo prima di sospirare e dedicarsi all’area D, destinata, nemmeno a dirlo
>> al Dominio.
>>
>> Era una cosa di cui avrebbe fatto volentieri a meno, tuttavia, non poteva
>> esimersi di verificare la conformità di quell’area di allenamento.
>>
>> Qui il silenzio regnava sovrano: tutti i Jem’Hadar sembravano quasi
>> marionette nelle mani di quella Vorta.
>>
>> Conlan, all’apparenza così cortese, faceva tutto lei, portavoce, medico,
>> allenatrice.
>>
>> Anche in quel momento era al centro dell’attenzione.
>>
>> Senza attendere conferma positiva da parte dei suoi uomini, Tara non poté
>> fare altro che chiudere la trasmissione disgustata.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Ufficio Capo SEC*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 09.25*
>>
>> Sebbene l’esplosione della nave Ferengi fosse una cosa deplorevole e
>> deprecabile, visto il numero dei feriti e purtroppo le vittime,
>> l’accadimento, avvenuto prima che il cargo toccasse la stazione, era di
>> competenza del Tenente Durani e per il Comandante Riccardi era già di per
>> sé una buona notizia.
>>
>> Più tempo la collega Klingon passava nell’area d’attracco A, in mezzo a
>> personale Federale, e meno lui avrebbe dovuto occuparsi di lei, distaccando
>> uomini per la sua sicurezza.
>>
>> L’arrivo di circa duecento Klingon, infatti, fra il centinaio di atleti ed
>> altrettanti accompagnatori, era sicuramente fonte di possibili e
>> problematiche vista la non facile situazione del Casato di Durani presso
>> l’Impero.
>>
>> Inoltre, la decisione del Comandante Keane, supportata in toto dal
>> Capitano Shran, di dividere la stazione in quattro aree distinte era forse
>> una delle notizie più gradite in assoluto ad Alessandro, seppur non lo
>> desse a vedere.
>>
>> Era decisamente più facile gestire l’incolumità di atleti, accompagnatori,
>> semplici avventori della stazione se venivano limitate le occasioni per
>> incontrarsi, o, per meglio dire, di scontrarsi.
>>
>> Ciò andava sicuramente contro le intenzioni originarie e fondanti dei
>> Giochi della Gioventù, ossia quelle di permettere ai futuri adulti di
>> conoscere e rispettare culture differenti dalla propria, intraprendere
>> legami di amicizia e fratellanza come solo possono nascere attraverso le
>> pratiche sportive, condite, ovviamente, dal giusto livello di competitività
>> ed agonismo.
>>
>> Riccardi, però, non poteva permettersi il lusso di pensare anche a quello:
>> ogni edizione dei Giochi portava infatti già con sé difficoltà
>> organizzative e problematiche di vario tipo e quella del 2398 non ne era
>> affatto esente.
>>
>> L’Ammiragliato aveva optato per DS16 Gamma come territorio ideale per
>> quell’edizione?
>>
>> Benissimo, avrebbero accettato ogni decisione che il responsabile della
>> sicurezza di quella base avesse preso per garantire l’incolumità di tutti i
>> partecipanti.
>>
>> Tutte le sue squadre erano all’opera, aveva chiesto al Tenente Durani
>> anche parte dei suoi uomini così come ad ogni capo sezione delle navi
>> federali attraccate alla base.
>>
>> Appartenenti alla Flotta Stellare v’erano giusto un paio di navi, mentre
>> il resto erano trasporti o navi civili.
>>
>> Tuttavia, Riccardi era riuscito ad aumentare i suoi effettivi di circa una
>> sessantina di elementi, senza contare gli uomini della sezione tattica di
>> Durani.
>>
>> Le varie ambasciate presenti sulla stazione avevano potenziato i loro
>> sistemi di controllo e difesa e ciò gli aveva permesso di concentrare i
>> suoi uomini in aree strategiche per evitare ogni qualsivoglia tipo di
>> disordini.
>>
>> Inoltre, avrebbe tenuto d’occhio Kimmar ed i suoi sodali.. ci sarebbe
>> stata la solita rete di scommesse clandestine così come pure un aumento
>> esponenziale del contrabbando ed una serie di attività secondarie che non
>> poteva far finta di non vedere.
>>
>> Per questi motivi, aveva allertato tutti i suoi contatti ed informatori
>> oltre ad aver adibito all’uopo diverse squadre pronte ad intervenire.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Infermieria*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 10.36*
>>
>> Il Dottor Sonx aveva perso del tutto la voglia di chiacchierare, cosa
>> strana per un Denobulano, e di essere positivo: ce l’aveva col Capitano
>> Shran per averlo messo in un guaio di difficile risoluzione: come poteva,
>> da un punto di vista puramente medico, non dichiarare che l’uso del
>> ketracel bianco era evidentemente dopante a favore dei Jem’ Hadar?
>>
>> L’argomentazione della Vorta Conlan su un paragone fra ketracel e cibarie
>> di vario tipo lasciava il tempo che trovava, sebbene avesse anche qualche
>> correlazione logica.
>>
>> I medici Klingon, se così si potevano definire, si erano dichiarati
>> fortemente contrari alla partecipazione dei Jem’Hadar, parlando di onore,
>> di lotta alla pari, sfoderando nozioni di prestanza fisica, di coraggio, di
>> rispetto e ben poche argomentazioni sanitarie.
>>
>> I dottori Romulani, pur essendo perfettamente allineati sulle posizioni
>> degli omologhi Klingon, avevano portato, invece, alla sua attenzione, studi
>> e nozioni che tendevano ad escludere la partecipazione dei Jem’Hadar,
>> mostrando come fosse evidente che l’utilizzo del ketracel bianco
>> potenziasse le loro facoltà, o, per lo meno, facesse sentire loro meno
>> fatica, meno dolore e quindi più propensione ad oltrepassare i propri
>> limiti, anche al costo della vita stessa.
>>
>> Sullo stesso piano erano le considerazioni sue e dei suoi colleghi
>> appartenenti alla Federazione.
>>
>> Lo stallo non sarebbe mai stato superabile dal punto di vista prettamente
>> medico, tuttavia, una flotta del Dominio era attraccata alla stazione,
>> sulla piattaforma D, con tutte le intenzioni di partecipare a quei giochi
>> della Gioventù.
>>
>> Erano stati confinati là per evitare guai peggiori, o così gli era stato
>> comunicato, ma a lui era evidente che bastava la Vorta di nome Conlan per
>> creare inimicizie e polemiche.
>>
>> Con quella voce sempre abbastanza calma, gentile, suadente, esprimeva
>> concetti taglienti come lame con uno sguardo penetrante come un phaser.
>>
>> Era evidente che non avrebbe accettato un no come risposta.
>>
>> Qualunque soluzione lui avesse escogitato, occorreva che i Jem’Hadar
>> partecipassero, ne era ben conscio.
>>
>> Non sarebbe, però, rimasto un attimo di più su quella stazione.
>>
>> Finiti i giochi, finita la festa.
>>
>> “E’ evidente signori che tutti voi avete paura della nostra
>> partecipazione..”
>>
>> La voce di Conlan risvegliò Sonx dai suoi pensieri, un attimo prima che un
>> vociare convulso e rabbioso provenisse dai medici Klingon.. seguito a ruota
>> da mormorii di disapprovazione di tutti i presenti.
>>
>> Alla fine, il Denobulano prese la sua decisione: non sarebbe piaciuta a
>> nessuno, a lui in primis, ma pazienza.. se ne sarebbe andato, tanto valeva
>> sparare tutte le sue cartucce.
>>
>> “I Jem’Hadar possono partecipare”
>>
>> Esordì con voce incerta per poi aumentare di intensità e volume per far
>> fronte alle imprecazioni provenienti da più parti
>>
>> “Ad una condizione.. l’iridio bicantazina del Ketracel bianco sarà
>> somministrato dal sottoscritto, o comunque sotto mio stretto controllo, in
>> dosi che non risultino essere elevate, controproducenti e dopanti per gli
>> atleti”
>>
>> Un boato assordante riempì l’infermeria.
>>
>> Sonx dovette attendere dieci minuti buoni prima che la situazione si
>> tranquillizzasse un minimo per continuare.
>>
>> “Non è una soluzione onorevole, per molti di noi, lo so benissimo, ma sono
>> sicuro che la prestanza fisica dei Klingon possa tranquillamente
>> rivaleggiare con quella degli Jem’Hadar sottoposti a Ketracel Bianco, così
>> come l’agilità, l’astuzia e le abilità di tutti gli atleti, essi siano
>> Romulani o Federali, siano sufficienti per affrontare le gare con lealtà ed
>> abnegazione.”
>>
>> Il brusio di sottofondo rimase elevato, ma Sonx tirò dritto
>>
>> “Quello che non accetterò, e qui mi rivolgo a lei Conlan, saranno atti di
>> violenza da parte degli atleti della sua fazione. Chiunque si dovesse
>> macchiare non di condotta antisportiva, che già è deplorevole di per sé, ma
>> rientra, purtroppo, nell’agonismo, bensì di aggressività immotivata, di
>> comportamenti violenti e pericolosi, verrà immediatamente espulso dalla
>> gara cui sta partecipando, senza appello alcuno. Non solo, eventuali
>> minacce a giudici o loro collaboratori in seguito a queste espulsioni,
>> verranno considerati atti punibili con la reclusione immediata”
>>
>> La Vorta sembrò riflettere qualche secondo prima di allargarsi in un
>> sorriso sornione, che non fece altro che rinfocolare il brusio che stava
>> scemando.
>>
>> Sonx prese nuovamente la parola alzando il braccio destro come a
>> richiamare un attimo di silenzio
>>
>> “Ah dimenticavo.. questa commissione stabilirà, in base anche ai dati che
>> lei stessa ci ha fornito, quale sia la dose di Ketracel bianco accettabile.
>> Prima di ogni gara, controllerò o farò controllare ogni atleta della sua
>> fazione.. chiunque, e dico chiunque, per qualsivoglia motivo, sforerà quel
>> limite non potrà partecipare alla disciplina.. ciò per scongiurare ogni
>> forma di concorrenza sleale.. ed è una condizione non suscettibile di
>> trattabilità”
>>
>> Il sorriso sul volto della Vorta si spense, fissò Sonx come se fosse
>> diventato un fastidioso parassita sul suo cammino, ma alla fine acconsentì
>> alla richiesta, scatenando gli applausi convinti da parte dei Klingon
>> presenti in onore del Denobulano.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Ambasciata Vulcaniana*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 11.02*
>>
>> “L’ambasciatore Dothrak si scusa, ma aveva promesso ai giovani atleti del
>> nostro popolo la sua presenza ai loro allenamenti in mattinata. Col vostro
>> permesso, rimarrò io, in sua vece, fino al suo arrivo”
>>
>> “Molto bene onorevole Vorn.. prego si accomodi” la voce dell’ambasciatrice
>> T’Lani appariva sincera, il vecchio Klingon era saggio e rispettabile,
>> molto meno impetuoso del suo superiore.
>>
>> Non di uguale avviso erano gli altri due diplomatici presenti: il legato
>> Cardassiano Varen e l’ambasciatore Romulano Lamak K'Jad D'Kran.
>>
>> Il primo era fortemente irritato dalla presenza della Vorta Conlan e dei
>> Jem’Hadar nella stazione, il secondo, invece, pur rispettando Vorn, trovava
>> poco onorevole che ad una convocazione di tal genere, Dothrak facesse lo
>> sgarbo di non presentarsi per assistere a degli stupidi allenamenti.
>>
>> Aveva vissuto abbastanza fra i Klingon per capire l’importanza che
>> avrebbero dato a quei giochi, pur tuttavia, c’erano protocolli ed etichette
>> di buone maniere da rispettare, cosa che, a quanto pare, Dothrak non aveva
>> ancora imparato a gestire.
>>
>> A quella riunione, come portavoce della Flotta Stellare, partecipava anche
>> il Capitano Shran.
>>
>> L’Andoriano detestava trovarsi lì.
>>
>> Faceva buon viso a cattivo gioco, dispensando sorrisi e battute da
>> perfetto anfitrione, ma avrebbe preferito affrontare un cubo Borg a mani
>> nude piuttosto che doversi sorbire nuovamente discorsi pieni di niente.
>>
>> Aveva provato a portarsi dietro il Comandante Drillush, ma Claire era
>> riuscita elegantemente a svicolare e lui non aveva insistito più di tanto.
>>
>> In fondo le aveva delegato, suo malgrado, l’intera gestione della base in
>> quei giorni.
>>
>> Lui era sempre occupato in questioni politiche, diplomatiche, in
>> discussioni su cosa fosse più giusto ed opportuno fare o non fare, mentre
>> la sua vice doveva gestire e coordinare quella marea di circa cinquecento o
>> seicento persone aggiuntive sulla stazione.
>>
>> Non la invidiava, probabilmente anche lei avrebbe preferito combattere un
>> cubo Borg a mani nude.
>>
>> Fu in quel momento che Shran ripensò con rimpianto alla USS Marconi, alla
>> bellezza del comandare una nave.. a viaggiare, lasciandosi alle spalle
>> diplomazia e politica.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Area d’allenamento C*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 11.22*
>>
>> “Per Kahless! Jul’eth guarda che bravo! E che bello!”
>>
>> “Mara smettila di sbraitare, di chi parli?”
>>
>> “Oh insomma sempre a pensare al tuo Jo! Ma guardati attorno no?”
>>
>> “E che vedo? Molti nostri coetanei sembrano ancora cuccioli di targ..”
>>
>> “Oh? Eh? Ma smettila anche tu!.. ci sono alcuni degli eredi delle più
>> importanti Casate del nostro popolo qui.. e tu vivi nel tuo mondo di
>> sogni.. dai muoviti”
>>
>> “Io non sogno Mara, io amo Jo.. sei tu che sogni ad occhi aperti.. e
>> parli.. anzi urli troppo!”
>>
>> “Ma chi vuoi che mi senta! Ah ciao Zula, in bocca al targ per il lancio
>> eh? Sì si ci vediamo dopo.. ma dove sei finita? Muoviti Jul’eth!”
>>
>> “Si può sapere dove mi stai trascinando?”
>>
>> “Uffa, muoviti e basta! Scusa.. sì ciao.. no, ma fai pure.. permesso.. sì
>> grazie passiamo noi.. ohi attento con quel peso che ammazzi qualcuno..
>> permesso.. sì.. ok.. e levati.. ancora un attimo e.. ahio!!”
>>
>> In una selva infernale, Mara era andata a sbattere contro un Klingon basso
>> e tarchiato, con un volto all’apparenza innocuo, ma con occhi furbi e
>> malevoli ed un ghigno poco raccomandabile.
>>
>> Non era un istruttore, non era un guerriero, portava una sorta di mantello
>> blu cobalto che gli copriva gran parte del corpo conferendogli un’aurea di
>> autorevolezza che altrimenti non avrebbe mai potuto emanare.
>>
>> “Uhm chi abbiamo qui? Oh ma guarda la giovane rampolla della Casata
>> VodleH!”
>>
>> “Consigliere An’eth K’Ploct, scusi non l’avevo vista”
>>
>> “Me ne sono accorto, dove correvi?”
>>
>> “Ehm.. no nulla.. volevamo solo vedere alcuni.. ehm.. amici che gareggiano
>> nel rugby.. sa quello sport Federale..”
>>
>> “Ah.. capisco.. per quanto odi queste discipline sportive importate da
>> altre culture, posso intuire il vostro interesse.. tuo e della mia giovane
>> nipotina Jul’eth.”
>>
>> “No zio.. io veramente”
>>
>> “Oh smettila, non fare la timida.. so bene che ti piace qualcuno.. e non
>> ci sarebbe nulla di male, ma sappi che il tuo legame di matrimonio avverrà
>> quando io lo deciderò con la persona che sarà più utile alla nostra Casata”
>>
>> “Mia madre..”
>>
>> “Zitta Jul’eth.. tua madre ci ha disonorati! Il mio povero fratello non
>> l’avrebbe mai dovuta sposare!”
>>
>> “Ma si amavano!”
>>
>> “L’amore? Oh già quella tua fissazione ridicola.. esiste solo la passione
>> ed il sesso.. utile per riprodursi e dare eredi alla Casata.. io e tua zia
>> non ci siamo mai amati, ma abbiamo avuto dei figli ugualmente.. che un
>> giorno siederanno in Consiglio al mio posto.. e i figli dei loro figli..
>> l’amore può esistere solo per la propria Casata..”
>>
>> “Ma zio..”
>>
>> “Nessun ma.. rimani concentrata nei tuoi allenamenti.. bella come sei, in
>> molti ti noteranno e qua deciderò a chi mandarti in moglie.. qualcuno a cui
>> la nostra alleanza conterà molto di più che la tua ascendenza disgraziata!”
>>
>> “Non parlare così di mia madre! Non te lo permetto”
>>
>> “Non mi sfidare! La Casata di tua madre è stata bandita dall’Impero!
>> Presto o tardi tutta la sua gente verrà uccisa e portata nel Gre'thor sul
>> vascello capitanato da Kortar, il primo dei Klingon dove saranno
>> eternamente sorvegliati e dannati dai Fek'lhr”
>>
>> “Io sono per metà una Kanjis che tu lo voglia o no! Uccidimi allora!”
>>
>> “Tua madre lo era e, per quello, ha pagato il suo disonore con la vita! Tu
>> sei nata K’Ploct! Ti ho salvata per un debito d’onore che avevo con mio
>> fratello”
>>
>> “Che hai ucciso come hai ammazzato mia madre”
>>
>> “Non li ho salvati, ma non li ho uccisi.. e lui non si sarebbe dovuto
>> immischiare..”
>>
>> “Era sua moglie! Mia madre!”
>>
>> “I Kanjis dovevano essere sterminati! Tuo padre avrebbe dovuto accettare
>> la cosa! Non l’ha fatto, ma ci ha lasciati senza recare disonore su di noi.
>> E’ già un’onta infamante per l’Impero che quella Casata sia sopravvissuta..
>> come è un’offesa l’inerzia di Casate importanti, ma la pagheranno.. i
>> Goroth ed i P’ooD hanno perso ogni influenza.. i Vok non hanno quasi più
>> potere alcuno.. mentre i VodleH, i Klaa, i Martok ed i Dothrak subiranno
>> presto l’ira dell’Alto Consiglio.”
>>
>> “I VodleH sono amati e rispettati!” intervenne Mara alla sua maniera
>> strepitando ad alta voce
>>
>> “Certo, ma tuo nonno deve decidere da che parte stare.. non può pensare di
>> continuare a sfidare l’Alto Consiglio.. quindi care mie, pensate bene di
>> chi.. innamorarvi per usare un’espressione tanto cara alla mia nipotina..
>> perché ne andrà della vostra sopravvivenza..”
>>
>> Jul’eth stava per rispondere a malo modo allo zio, quando Mara intervenne,
>> sempre urlando in suo soccorso:
>>
>> “Ha ragione Consigliere, ma noi siamo troppo giovani per queste cose! Ci
>> innamoriamo facilmente, ciò nonostante poi faremo il bene delle nostre
>> Casate.. proprio come lei.. da quando ne è divenuto leader, la sua Casata
>> siede nell’Alto Consiglio, è temuta e debitamente osservata da tutti.. sono
>> certa che delle questioni politiche dell’Impero vi siano persone molto più
>> venerate e rispettate di noi chiamate a risponderne.. fra cui mio nonno e
>> gli altri patriarchi.. quindi, se permette, noi avremmo i nostri amici da
>> salutare! Ehi Mek!!”
>>
>> Un enorme Klingon più largo che alto dal viso simpatico si avvicinò al
>> terzetto con fare sghignazzante.. “ecco dove eravate finite! Non vi trovavo
>> più!”
>>
>> “Eh ci credo, tu sei enorme, noi piccoline, qua in mezzo, con tutta sta
>> baraonda rischiamo anche di incontrare brutta gentaglia!” esclamò divertita
>> Mara’VodleH
>>
>> Sebbene all’apparenza poco sveglio, ci volle poco a Mek’Vok a capire
>> l’antifona.. la zia Karana era stata ingegnere capo di quella stazione e,
>> sebbene i loro rapporti non fossero mai stati molto stretti, anche per i
>> contrasti che la zia aveva col nonno, l’intera Casata aveva appreso con
>> favore che l’insofferenza, più volte manifestata, contro la decisione di
>> imporre il naDHa'ghach ai Kanjis non era errata.
>>
>> La zia Karana, così come quella di Mara, si era molto prodigata, infatti,
>> in difesa di quella che sarebbe stata la cugina di secondo grado di
>> Jul’eth: Durani’Kanjis, attualmente ufficiale in servizio in quella
>> stazione.
>>
>> “Venite, vi scorto io.. andiamo dal tuo caro Jang, dovrebbe essere da
>> qualche parte coi gemelli Tahl e Janul e con il loro fratello maggiore
>> Koroth.”
>>
>> Gli occhi di Mara si trasformarono virtualmente di due cuoricini
>> tambureggianti: Jang era un loro coetaneo.. quello che più di tutti poteva
>> chiamarsi il suo migliore amico.. sia suo sia di Jul’eth.. premuroso,
>> attento, gentile, coraggioso, ma assennato.
>>
>> L’esatto contrario dei due fratelli gemelli più grandi: Tahl e Janul erano
>> presuntuosi e ciò era dovuto alla loro bellezza fisica che non lasciava
>> indifferenti.. sicuramente non lasciava indifferente Mara.
>>
>> Entrambi impulsivi e coraggiosi, erano il nerbo della squadra di rugby dei
>> Klingon.. un gioco puramente terrestre che era stato esportato e praticato
>> anche su Qo’nos, così come giochi Klingon erano stati esportati nelle gare
>> federali.
>>
>> Koroth, il fratello più grande del terzetto, invece, era ormai fuori dai
>> Giochi della Gioventù.
>>
>> I suoi ventuno anni lo rendevano troppo vecchio per parteciparvi ancora,
>> ma, essendo campione in carica in alcune discipline, aveva di buon grado
>> accettato l’invito del vecchio Kresha a far parte di quella spedizione.
>>
>> D’altro canto aveva anche dovuto soccombere alle pressanti richieste della
>> madre di controllare da vicino le esuberanze e le intemperanze dei due
>> gemelli.
>>
>> La Casata dei Muzak, infatti, era relativamente giovane ed aveva bisogno
>> di farsi amicizie più che inimicizie in un ambiente molto competitivo come
>> quello dei Klingon.
>>
>> A Jul’eth, i Muzak non piacevano granché, eccezion fatta per il coetaneo
>> Jang.. li riteneva troppo ambiziosi e vanitosi per i suoi gusti, ma
>> piacevano, e non poco, alla sua amica Mara e, allora, lei faceva buon viso
>> a cattivo gioco.
>>
>> V’era poi un altro motivo, non secondario, per cui Jul’eth si sforzava di
>> andare d’accordo coi Muzak.
>>
>> I Muzak, infatti, mal si sopportavano con un’altra Casata, anch’essa
>> giovanissima, presente in gran numero a quei giochi ossia quella dei cugini
>> M’untokh
>>
>> Estremamente bramosi di potere, erano legati a doppia mandata con i
>> K’Ploct: tanto i primi erano prepotenti e superbi, quanto i secondi subdoli
>> ed ipocriti.
>>
>> Erano le due Casate che, più di tutte, avevano causato la rovina dei
>> Kanjis e Jul’eth li odiava tutti quanti.
>>
>> T’ebax e Parjigh erano coetanei dei gemelli e gli autentici capobanda di
>> tutta la nidiata dei M’untokh.
>>
>> Il primo era un autentico attaccabrighe, non si poteva stare in sua
>> presenza senza assistere o essere costretti a partecipare ad una
>> scazzottata o una rissa vera e propria.
>>
>> Il secondo era agli antipodi del primo, ma completamente succube dello
>> stesso, quindi disponibile a fare qualunque nefandezza T’ebax gli
>> proponesse.
>>
>> Eppure, secondo suo zio, erano due ottimi partiti.
>>
>> Specialmente il secondo, il primo aveva, obiettivamente, delle tare
>> mentali che anche un cieco avrebbe notato.
>>
>> E lo zio An’eth non era cieco, né sordo.
>>
>> Jul’eth sapeva che presto o tardi il suo amore per Jo sarebbe stato
>> scoperto e sarebbero stati guai.
>>
>> Le avrebbe combinato un matrimonio, quanto prima, e quella era l’occasione
>> per trovare un partito migliore rispetto ai cugini M’untokh.
>>
>> Se ci fosse riuscito, avrebbe avuto un’altra Casata su cui poter allungare
>> le sue luride zampe, in caso contrario, si sarebbe accontentato di
>> manovrare quei pagliacci che già pendevano dalle sue labbra.
>>
>> Come se fossero stati evocati, i cugini M’untokh fecero la loro comparsa
>> al campo di allenamento: spintoni, scherzi crudeli, bestemmie ed
>> imprecazioni al loro passaggio.. persino gli allenatori facevano fatica a
>> contenerne l’esuberanza e nemmeno potevano concedere agli altri atleti di
>> dar loro una lezione, non fino a quando c’era un esponente dell’Alto
>> Consiglio Klingon in mezzo a loro a proteggerli.
>>
>> “I soliti guastafeste” urlò Mara in mezzo a quel gran baccano “E proprio
>> ora che avevamo mollato quella piattola di tuo zio e potevamo stare coi
>> nostri amici”
>>
>> Jul’eth guardò in giro e, sebbene lei fosse fra le più minute, notò subito
>> una cosa: An’eth K’Ploct aveva abbandonato la sala d’allenamento, segno
>> inequivocabile che l’Ambasciatore Dothrak era in arrivo.. lo zio ci teneva
>> alle sue false esibizioni di cortesia da protocollo.
>>
>> “Qualunque cosa accada, coprimi!”
>>
>> “Eh? Cosa?” urlò Mara stupita, poi capì.. vide una serie di sguardi
>> partire dai gemelli Muzak rimbalzare su altri atleti, in uno scambio veloce
>> di occhiate di assenso.. aspettarono che T’ebax attaccasse nuovamente per
>> primo, facendosi forza del numero dei propri compari, e poi attaccarono in
>> massa i M’untokh.
>>
>> Dall’alto di una balaustra, nascosto alla vista, l’Ambasciatore Rogal
>> Dothrak sorrise divertito.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Area d’allenamento B*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 12.03*
>>
>> “Che diavolo ti prende Jorhom??” gli domandò a bruciapelo Mamee
>>
>> “Ma niente.. rilassati che mi passa”
>>
>> “Come faccio a star tranquillo? Il Vecchio Vrulmeek era incollerito per i
>> nostri tempi e quella furia che ci guida, Thureena, non ci metterà molto a
>> prenderci di mira.. io ho i miei interessi qui.. ho un piccolo giro di
>> contrabbando lo sai.. procuro ciò che serve e ricavo piaceri da fanciulle
>> riconoscenti.. non ho intenzione che mi rovini tutto con le tue prestazioni
>> da pappamolla.. già ieri ti sono dovuto venire a cercare, mi spieghi cosa
>> hai?”
>>
>> “A te non ti disturba sapere che ci sono le persone che sono rimaste
>> ferite o hanno perso la vita in quell’esplosione?”
>>
>> “Ma stai scherzando? Non te n’è mai fregato niente in quasi diciotto anni
>> che ci conosciamo.. siamo cresciuti insieme, sei sempre stato molto
>> egocentrico nelle tue cose e ora ti preoccupi per gente che non sappiamo
>> nemmeno chi sia? Posso capire se ci fossero stati nostri connazionali a
>> bordo, ma non c’erano Romulani. E’ esploso un cargo, pazienza..”
>>
>> “Sì ma chi ci dice che sia un incidente?”
>>
>> “Ah.. beh se è una teoria del complotto che ti affligge allora sono con
>> te.. io adoro le storie sulla Tal Shiar, lo sai che epr me Thureena è una
>> spia.. ci sta controllando per sapere chi sono i migliori.. non ci posso
>> pensare.. lo spionaggio.. le congiure, le macchinazioni, gli intrighi..
>> m’eccito solo a pensarci.. certo mai come una bella e procace Romulana di
>> nostra conoscenza, ma devo dire che anche quel paio di Bajoriane dell’altro
>> giorno non erano male..”
>>
>> “Sei proprio un maiale, Mamee..”
>>
>> “Sì e me ne vanto.. però ora tu vai a farti una doccia e ti riposti come
>> ha detto il Vecchio.. e, se mi dovesse chiedere, gli invento io una scusa..
>> in quello sono un autentico genio e lo sai.. tu vedi di riprenderti che ho
>> bisogno di te!”
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Zona Spogliatoi Area d’allenamento B*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 12.18*
>>
>> “Psstt”
>>
>> Jorhom, ancora a torso nudo, con solo un asciugamano a vita, si bloccò di
>> colpo guardandosi attorno: sembrava abbastanza inequivocabilmente un
>> segnale di richiamo.. per quanto debole..
>>
>> Dopo qualche istante, non vedendo nessuno, riprese ciò che stava facendo
>>
>> “Psstt”
>>
>> Quella volta era sicuro, c’era qualcuno che chiamava lui.. anche perché
>> non c’era nessun altro.. che fosse qualche ragazzina curiosa? Sapeva di
>> piacere ad almeno quattro o cinque Romulane di età differenti ed almeno una
>> di queste sarebbe stata disposta a fare carte false pur di averlo, ma
>> addirittura intrufolarsi negli spogliatoi maschili gli sembrava eccessivo.
>>
>> “Psstt scemo!”
>>
>> “Jul’eth!! Amore mio! Dove sei?”
>>
>> Un armadietto doppio si aprì ed uscì la stupenda creatura dai capelli
>> argentati e occhi, dal sorprendente color smeraldo, di cui era
>> profondamente innamorato: corse da lei prendendola in braccio e baciandola
>> teneramente mentre lei avvinghiava attorno al busto di lui le sue gambe.
>>
>> “Sei matta a venire qua.. ci ammazzano tutti e due!”
>>
>> “Mio zio credo sia occupato in questo momento e la tua famiglia non ti
>> verrebbe a cercare qua.. non ora almeno”
>>
>> “Lo sai tesoro mio che la nostra nave è quella esplosa?”
>>
>> “Volevi fuggire con quella?”
>>
>> “Sì.. avevo pagato profumatamente un Ferengi, il proprietario di quella
>> nave, per avere un passaggio..”
>>
>> “Pagato? E con cosa amor mio?”
>>
>> “Dei cristalli di dilitio grezzi che ho rubato ai miei..”
>>
>> “Sei proprio matto..”
>>
>> “Più tardi rintraccio quel Ferengi.. quel diavolo di un Kimmar e pretendo
>> che ci dia un’altra via di fuga o che mi restituisca fino all’ultimo
>> cristallo”
>>
>> “Bravo.. ora però baciami”
>>
>> “Sì ma..”
>>
>> “Nessun ma.. non posso stare qua in eterno e non credere che così mezzo
>> nudo tu non mi faccia un certo effetto.. quindi, non potendo fare altro,
>> per ora baciami.. ai piani di fuga pensiamo fra un poco”
>>
>> Jorhom sorrise ed il suo sorriso si rispecchiò in quello di lei.
>>
>> Una decina di minuti di baci appassionati più tardi, decisero che era
>> meglio tagliare la corda.
>>
>> “Dai, vestiti che dobbiamo andarcene..”
>>
>> “Sì ma da dove? A proposito tu dove sei passata?”
>>
>> “Non certo dalla vostra zona allenamento mio caro.. ho i miei segreti..
>> l’hai voluta una compagna minuta e bassa oltre che velocissima?”
>>
>> “Dai smettila..”
>>
>> “Uffa c’è un portello più avanti, dentro una specie di sgabuzzino.. credo
>> un tempo fosse utilizzato per qualche collegamento idrico.. in ogni caso
>> porta esattamente in un altro bugigattolo vicino ad un’area che…”
>>
>> “Cioè tu sei entrata in uno stanzino a caso e ti sei ficcata dentro ad un
>> tubo senza nemmeno sapere dove andavi?”
>>
>> “No no.. io lo sapevo..”
>>
>> “E come?”
>>
>> “Beh sì ecco.. meglio che tu non lo sappia ok? Ora sbrigati che è meglio
>> che non mi trovino qua!”
>>
>> “Non ti faccio andare via da sola ficcandoti in qualche tubatura, vengo
>> anche io!”
>>
>> “Ok, ma muoviti!”
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Area Attracco B*
>>
>> *Locale CH.P1*
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 12.18*
>>
>> “Visto? Semplicissimo..” esclamò Jul’eth tutta raggiante
>>
>> “A me mancava il respiro veramente..”
>>
>> “Ma come, il mio grande amore ha paura di un tubo?”
>>
>> “Un tubo? A me pareva un tubetto, per poco non ci passavo.. sai che sono
>> più grosso di te si?”
>>
>> “Quante storie.. se non ti andava, potevi farla a piedi.. tu potevi”
>>
>> “No no.. beccarmi quella strega o il mio allenatore pronti a farmi una
>> lavata di capo non rientra fra le mie priorità.. io voglio andare da quel
>> Ferengi..”
>>
>> “Ed io devo andare a cercare una persona”
>>
>> “Chi?”
>>
>> “Zitto un attimo che controllo che non ci sia nessuno”
>>
>> “Uhm ok.”
>>
>> “Via libera, andiamo..”
>>
>> “Allora che dicevi? Chi devi rintracciare?”
>>
>> “Oh è una lunga storia.. una parente di mamma.. cioè anche mia, ma la
>> Casata era di mamma..”
>>
>> “Ma tua mamma è stata lasciata morire da tuo zio dodici anni fa..”
>>
>> Jul’eth si rabbuiò.
>>
>> “Lo so, grazie tante!”
>>
>> “Sì ok scusami, intendevo dire che questa parente di tua mamma, potrebbe
>> non sapere nemmeno chi tu sia.. avevi due anni e, da quello che mi hai
>> raccontato, i Kanjis erano stati banditi poco dopo la tua nascita”
>>
>> “Mmpfh”
>>
>> “Dai non mettermi il muso.. come fai a presentarti? Vai da questa parente
>> e gli fai ciao sono Jul’eth K’Ploct, figlia di una tua parente, sono
>> immersa fino al collo nella cacca di un enorme Targ, mi aiuti?”
>>
>> “Mi spiace per mio padre, ma io non mi sento una K’Ploct, non sono mai
>> stata veramente una K’Ploct.. più conosco mio zio e più io mi sento
>> orgogliosa di mia madre.. io sono una KANJIS! CHIARO?”
>>
>> Jul’eth quasi urlò quella frase un secondo prima di svoltare un angolo del
>> corridoio che stavano percorrendo.
>>
>> Un secondo dopo sbatteva contro un’uniforme da Tenente della Sicurezza
>> della stazione spaziale.
>>
>> A Jul’eth ghiacciò il sangue e chiuse gli occhi: si era distratta ed ora
>> aveva combinato un pasticcio.
>>
>> A Jorhom mancò il fiato: di fronte a loro avevano una Klingon dai lunghi
>> capello marroni e dagli occhi castani che scrutava entrambi in maniera
>> severa.
>>
>> Fu dopo qualche interminabile istante di assoluto silenzio che la donna si
>> abbassò verso Jul’eth scuotendola dalle spalle.
>>
>> La ragazzina aprì gli occhi e li fissò sbarrati in quelli della sua
>> interlocutrice in attesa dell’inevitabile sfuriata.
>>
>> “Non so chi tu sia, ma io sono Durani e sono anche io estremamente
>> orgogliosa di essere una Kanjis!”
>>
>> Jul’eth scoppiò a piangere e strinse d’impeto la neo arrivata.
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Area Attracco C*
>>
>> *Corridoi verso la Sala d’allenamento *
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 13.12*
>>
>> Tara aveva ricevuto comunicazione urgente da Durani di attenderla in quel
>> corridoio.
>>
>> Non le aveva spiegato nulla, tranne la raccomandazione che fosse
>> importante e che dovesse essere sola.
>>
>> Ora le era comparsa davanti con a fianco una ragazzina Klingon dai capelli
>> argentati e occhi verdi, ma con un modo di camminare simile al suo.
>>
>> Entrambe stavano ridendo della sua espressione stupita, quindi cercò di
>> darsi un contegno più marziale.
>>
>> Durani sorrise all’amica e poi parlò alla giovane Klingon
>>
>> “Vieni ti presento la persona di cui ti parlavo: Tara’VodleH!”
>>
>> “Oh.. molto piacere tu sei la zia di Mara! Non fa altro che parlarmi di
>> te, di quando diventerai la prima matriarca donna della tua casata.. è
>> eccitatissima a riguardo”
>>
>> “Beh.. grazie ma io spero sinceramente che mio padre possa essere ancora a
>> lungo la nostra guida.. e tu sei?”
>>
>> “Jul’eth K.. Jul’eth Kanjis”
>>
>> Tara sbiancò fissando Durani con aria interrogativa
>>
>> “Beh veramente si chiama Jul’eth K’Plotc e quel cognome l’ha salvata dalla
>> strage che ha subito la mia famiglia”
>>
>> “La nostra famiglia!” esclamò la ragazzina
>>
>> “Sì ok, ma ora stai brava.. capisco che ti sei dovuta tenere dentro questa
>> cosa per anni, ma ora non puoi sbandierarla ai quattro venti.. siamo ancora
>> marchiati dal disonore”
>>
>> “Colpa del fratello di mio padre e del suo arrivismo”
>>
>> “Scusate, mi fate capire anche a me?” la voce di Tara appariva stranita
>>
>> “Mio zio Mlag, sai quello accusato di tramare contro l’Alto Consiglio? Beh
>> aveva una sorella minore.. Jal’ess, ossia la madre di Jul’eth.. era andata
>> sposa ad un brav’uomo, forse troppo.. l’unico sano di mente dei K’Plotc..
>> sua madre e suo padre si amavano e mio zio Mlag decise di acconsentire a
>> quell’unione per far felice la sorella. Solo in seguito, An’eth K’Ploct, il
>> fratello di suo padre, fece la sua comparsa in scena. Aveva mire ambiziose,
>> chiese, anzi pretese il sostegno dei Kanjis per arrivare in alto.. molto in
>> alto.. mio zio Mlag non era interessato e nemmeno il nostro patriarca
>> Kheldas, ossia il padre di suo padre. Il bisnonno di entrambe noi due.. Non
>> potendo attaccare lui, An’eth decise di colpire più in basso, l’erede
>> designato della Casata.. formulò accuse, fabbricò prove che i Kanjis
>> stavano tramando contro l’Alto Consiglio e contro l’Impero.. cospirò,
>> trafficò ed alla fine, come ben sai, riuscì nell’impresa”
>>
>> “Sì questa storia me l’avevi raccontata, non conoscevo l’esistenza di
>> questa bellissima fanciulla”
>>
>> “Beh nemmeno io veramente.. quando tutto questo accadde io avevo dodici
>> anni.. non avevo idea che zia Jal’ess fosse incinta.. An’eth pare l’abbia
>> minacciata costringendola a ripudiare la sua Casata ed imponendo il nome
>> K’Plotc al nascituro.. convinto che nascesse maschio.”
>>
>> “Invece nacqui io, mia madre mi difese finché potette, ma poi non fu
>> curata e venne a mancare.. distrutto dal dolore mio padre la seguì poco
>> dopo, facendo però giurare a suo fratello di farmi crescere sana ed
>> incolume. Per quanto An’eth sia spregevole, ha un senso dell’onore tutto
>> suo, quindi mantenne la promessa.. ed eccomi qui”
>>
>> “Non ne bastava una di Kanjis a bordo, no vero? Direi che siete due
>> testone uguali.. che non ho nemmeno bisogno della prova del DNA.. ed ora
>> come la mettiamo?”
>>
>> “Veramente non abbiamo finito..” disse Durani un po’ imbarazzata
>>
>> “No?”
>>
>> “Beh no.. ho beccato la fanciulla qua presente in compagnia del
>> fidanzato..”
>>
>> “Ma non sei piccola per certe cose?” domandò Tara con espressione
>> fintamente contrita
>>
>> “Ho quasi quindici anni, quindi no.. e comunque non è successo niente!”
>> esclamò Jul’eth “E anche se fosse.. io lo sposerò!”
>>
>> “E sta buona un attimo..” fece Durani all’indirizzo della cugina per poi
>> riprendere a parlare con Tara “il problema è che è innamorata persa di un
>> Romulano di nome Jorhom..”
>>
>> “E lui ricambia?”
>>
>> “Così pare..”
>>
>> “Un bel guaio..”
>>
>> “Noi ci amiamo e se voi non lo capite, è un problema vostro!!” strepitò
>> Jul’eth ad alta voce
>>
>> “Zitta un po’!” fece Durani preoccupata che qualcuno le sentisse
>>
>> “Non ci penso nemmeno.. Jorhom ed io ce ne andremo da qua!”
>>
>> “E come?” domandò incuriosita Tara
>>
>> “Ha parlato di un passaggio.. di un Ferengi.. o cavolo forse ho parlato
>> troppo!”
>>
>> “Kimmar!” esclamarono all’unisono Tara e Durani
>>
>>
>>
>>
>>
>> *DS16 Gamma*
>>
>> *Area Attracco C*
>>
>> *Corridoi verso la Sala d’allenamento *
>>
>> *31 ottobre 2398 - ore 13.27*
>>
>> Congedatasi da Tara, diretta ad incontrare la nipote, approfittando della
>> visita dell’Ambasciatore Dothrak, dopo aver fatto sgattaiolare,
>> indisturbata, Jul’eth all’interno della stiva adibita a campo d’allenamento
>> dei Klingon, Durani se ne stava andando meditabonda.
>>
>> La presenza della piccola cugina era una cosa da comunicare quanto prima
>> al bisnonno Kheldas: era la prova vivente di quanto fosse subdolo il
>> patriarca dei K’Plotc.
>>
>> Occorreva metterla al sicuro, prima che potesse utilizzarla come esca
>> contro di loro.
>>
>> Non riusciva, infatti, a pensare ad altro che l’unico motivo per cui
>> l’avesse fatta crescere con lui fosse come arma di scambio contro i Kanjis.
>>
>> La ragazzina sembrava ribelle, di difficile gestione.. ma non le aveva
>> dato sentore di un’abile attrice: era sincera quando affermava di amare il
>> suo bel Romulano e di odiare lo zio.
>>
>> Se An’eth avesse voluto usarla come esca o come ostaggio non era dato
>> saperlo, di sicuro non la poteva utilizzare come complice.
>>
>> Ancora assorta dai suoi pensieri, non si accorse di essere seguita.. fu
>> parecchi metri di corridoio dopo che si avvide di non essere sola: si voltò
>> di colpo e rimase un secondo a bocca aperta, stupita.
>>
>> Davanti a lei stava un marcantonio di Klingon puro sangue alto quasi due
>> metri, forse poco più che vent’enne, con spalle larghe, ma bacino stretto,
>> cosa abbastanza inusuale nel suo popolo caratterizzato per lo più da fisici
>> grezzi e robusti.
>>
>> Gli occhi erano di un particolare blu cobalto e tutto l’aspetto di quel
>> ragazzo risultava per lei inusitatamente attraente.
>>
>> Ciò nonostante, un piccolo minuscolo campanellino d’allarme iniziò a
>> suonare in testa a Durani, riportandola alla realtà.
>>
>> Strizzò gli occhi e si avvide che il giovane Klingon era armato con una
>> mek’leth ed un qutluch.
>>
>> “Non so chi tu sia, ma spero tu ti renda conto che minacciare un ufficiale
>> della Flotta Stellare su una stazione spaziale appartenente alla
>> Federazione, sebbene armato di tutto punto, sia un’enorme sciocchezza”
>>
>> “Uh.. donna io ho il massimo rispetto per la tua uniforme.. non intendo
>> colpirti come ufficiale, ma come traditrice dell’Impero..”
>>
>> “E come fai a dire che io sono la persona che tu dici?”
>>
>> “Tu sei Durani’Kanijs.. inutile negarlo”
>>
>> “Non lo nego, sarebbe disonorevole”
>>
>> “Tu hai perso l’onore!!”
>>
>> “Questo lo affermi tu ragazzino, a proposito hai un nome?”
>>
>> “Non sono un ragazzino?”
>>
>> “No? Giusto.. solo un bambinone troppo cresciuto potrebbe accingersi a
>> fare quello che hai in mente te”
>>
>> “Potrei sgozzarti in un lampo”
>>
>> “Certo, sono anche disarmata.. uccideresti una traditrice dell’Impero
>> indifesa.. una nobile azione.. un vanto per la tua Casata”
>>
>> “Tutti i Klingon sono tenuti a colpire coloro che sono sottoposti a
>> naDHa'ghach!”
>>
>> “Certo, ma la degradazione e la privazione dell’onore devono essere
>> meritati.. non macchinati a tavolino.. ma tu che ne sai?”
>>
>> “So quello che mi hanno raccontato!”
>>
>> “Uhm.. sarai un giovane idiota appartenente ai M’untokh”
>>
>> “Non osare paragonarmi a quella feccia”
>>
>> “Allora chi sei? Troppo imprudente e troppo avventato per essere un
>> viscido K’Plotc”
>>
>> “Mi chiamo Koroth’Muzak ed avrò l’onore di combatterti e sconfiggerti”
>>
>> “Come vuoi..”
>>
>> Durani estrasse da due tasche nascoste dell’uniforme i suoi due pugnali
>> d'k tahg a lame retrattili.
>>
>> “A quanto pare, non eri disarmata, traditrice”
>>
>> “La mia famiglia non ha mai tramato contro l’Impero.. chiunque lo sostenga
>> è un infame bugiardo”
>>
>> “Non è quello che dice An’eth K’Ploct”
>>
>> “Appunto” rispose laconica Durani strappando un sorriso non voluto a Koroth
>>
>> Quella donna gli piaceva, era sinuosa al punto giusto, combattiva,
>> volitiva.. armata di quei due pugnali era anche tremendamente
>> affascinante.. se non fosse marchiata di disonore ci avrebbe fatto
>> volentieri un pensierino.
>>
>> Koroth tentò un paio di affondi giusto per saggiare le difese
>> dell’avversaria che si dimostrò subito scattante e reattiva.
>>
>> Si affrontarono a lungo delineando un cerchio quasi perfetto fra loro
>> seguendo uno schema abbastanza similare.. un paio di affondi lui, un paio
>> di finte lei.
>>
>> Questo per vari minuti.
>>
>> All’improvviso, Durani partì all’attacco con una subitaneità che stupì il
>> più giovane avversario: facendo affidamento sulla sua maggiore agilità,
>> entrò dentro il muro difensivo del suo rivale ed assestò un quadruplice
>> colpo col manico dei suoi d’k tagh contro punti ben precisi del torace del
>> suo sfidante.
>>
>> A Koroth mancò il fiato: per i colpi subiti.. per l’onta di essere stato
>> battuto in così poco tempo.. per la consapevolezza che lei lo aveva
>> risparmiato pur potendolo uccidere..
>>
>> Gli mancò il fiato, ma iniziò a battergli forte il cuore: non di paura,
>> non di spavento, non di adrenalina, ma di qualcosa di più profondo e forse
>> mai provato.. che fosse amore? Non l’aveva mai provato.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> ========================
>> Tenente Durani della Casata di Kanjis
>> Ufficiale Tattico Capo
>> Deep Space 16 Gamma
>> ========================
>>
>>
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Ciao
Fabio
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