[Stml21] 23.00 Riccardi I Varikis

Riccardi riccardi.ds16 a gmail.com
Gio 21 Nov 2019 19:57:34 CET


Ciao,

eccovi il teaser della nuova avventura o provato a creare una nuova razza del Gamma e un brutto problema per un nostro ufficiale...
Spero che vi piaccia!!


Laboratorio scientifico 3, ore 11.22 20 Novembre 2399

Il buio era quasi totale. Un faretto danneggiato lanciava delle scie
intermittenti che proiettavano inquietanti ombre sulla parete più larga. Il
volto del comandante Roberts veniva illuminato mostrando un liquido color
rosso grondargli dal volto e dal resto del corpo.

Ramar, però, stava bene. Non poteva dire di provar dolore patimento o
altro. Anzi era in pace, tranquillo e a suo agio.

Quel liquido che aveva addosso era caldo e lo abbracciava come una coperta.
Il suo stanco corpo trovava ristoro. Non aveva la forza di alzarsi in
piedi, stava seduto in ginocchio appoggiato a qualcosa di morbido ma che
aveva la resistenza necessario per tenerlo sollevato.

Roberts era sfinito, come dopo una intensa attività fisica. Si sentiva come
se avesse spostato a mano i container da tutti i magazzini. Ma ora era in
pace.  Quel manto caldo lo ristorava e gli ridava forza. Sentiva l’acre
odore del ferro ma non gli dava fastidio.

L’ufficiale scientifico si lasciò accasciare toccando con la schiena il
pavimento della stazione caldo per il liquido che era sparso su di esso.

Lentamente si addormentò.

Era l’unico in vita in quella stanza.



Ambasciata Vulcaniana, ore 10.00 12 Novembre 2399

“I Varikis?” Commentò il capitano Drillrush.

L’ufficiale in comando guardò lo schermo ai lati della scrivania
dell’ambasciatrice che mostrava l’aspetto fisico dei Varikis. Claire
dovette ammettere che questi alieni erano veramente brutti. La forma
ricordava uno scarafaggio allungato. Il corpo era ricoperto da una vasta
peluria che copriva perfettamente l’esoscheletro. La testa era piccola e
compatta con una bocca larga e piatta e due grosse antenne rivolte verso la
schiena.

L’umana capì perché l’astuta ambasciatrice le avesse fatto vedere
un’immagine di quegli alieni prima di parlarle di loro: voleva capire se
aveva dei preconcetti verso quelle creature non propriamente belle secondo
i canoni estetici umani.

“hanno una conformazione decisamente strana.” Il capitano si voltò verso
T’Lani chiedendo: ”Cosa sappiamo di loro?”

“Molto poco.” L’ambasciatrice giunse le mani per poi riprendere a parlare:”
Una nave Klingon in missione esplorativa ha effettuato il primo contatto
circa una settimana fa.”

Drillrush annuì rispondendo: ”Ho letto il report ma non diceva molto su di
loro.”

L’anziana Vulcaniana bevve un sorso di tè aggiungendo:” Vero il rapporto
dei Klingon era molto sintetico ma ho contattato le altre razze del
quadrante Gamma e sono riuscita a scoprire qualcosa in più su di loro.”

Drillrush si spinse leggermente in avanti incuriosita.

L’ambasciatrice conscia di avere tutta l’attenzione del capitano disse:
”Sono un popolo di esploratori e scienziati. Sono pacifici e vivono in una
zona isolata del quadrante Gamma cosa che gli ha protetti dalle mire
espansioniste del Dominio.”

“Interessante.” Commentò il capitano.

“Sono il nostro corrispettivo nel Gamma.” L’ambasciatrice inarcò il
sopracciglio e diede l’informazione più importante: ”Siamo riusciti a
contattarli con risultati positivi e una loro nave arriverà qui tra circa
una settimana.”



Passeggiata della stazione, zona di attracco 1, ore 15.37 19 Novembre 2399

Malgrado il ridotto preavviso la stazione fu abilmente preparata per il
primo contatto.

Quando la nave dei Varikis uscì dalla curvatura ben pochi riuscirono a
vedere dalla passeggiata la forma piatta e allungata con una serie di
protuberanze lungo tutta la sezione.

In pochi minuti l’incrociatore eseguì l’operazione di attracco.

Sulla passeggiata vicino all’ormeggio si era riunito il personale di
comando della stazione più gli ambasciatori dei Klingon, dei Romulani,
della Federazione e una rappresentanza del governo Bajoriano. Avevano
formato un compatto e variegato semicerchio attorno al portello di
attracco. Attorno a loro, sull’esterno, un cordone di sicurezza teneva a
distanza la nutrita folla di civili che volevano assistere al primo
contatto.

Improvvisamente il portellone si aprì di scatto e dopo un interminabile
momento d’attesa l’ambasciatore Varikis fece la sua comparsa.

L’essere uscì rapidamente dal portellone sospinto dalle sedici zampe, otto
per lato fermandosi a pochi passi dal portellone. Poi si alzò piegandosi a
“elle” e delicatamente, come un direttore d’orchestra che muove le
bacchette per creare la musica, iniziò a fendere l’aria con le antenne.

Tutti trattennero il respiro in attesa.

T’Lani aveva spiegato a Drillrush che quegli esseri ciechi utilizzavano le
antenne come una specie di radar per sondare l’ambiente circostante e per
comunicare. Per cui il capitano rimase in attesa guardando i movimenti
della creatura.

Questa specie di balletto durò circa trenta secondi poi, l’ambasciatore
Varikis spostò le antenne verso la schiena e una voce metallica usci da una
specie di comunicatore: ”Io son o’Hucler, ambasciatore dell’Unione dei
Pianeti Varikis.”

Fece una breve pausa e poi aggiunse:=^= Veniamo in pace. Noi comunichiamo
tramite le antenne ma grazie a questo traduttore messo a punto dai nostri
scienziati possiamo parlare liberamente con noi.=^=

Claire attese qualche istante poi iniziò a parlare: ”Io sono il capitano
Claire Drillrush. Sono il comandante della stazione Deep Space 16. A nome
della Federazione dei Pianeti Uniti, dell’Impero Klingon, dell’Impero
Romulano e del governo Bajoriano le do il mio benvenuto.”

Il Varikis mosse rapidamente le zampe anteriori ma nessuno poté
interpretare il gesto, dopo una breve pausa il comunicatore disse:=^= E’ un
piacere incontrarvi, posso far salire a bordo il mio seguito?=^=

“Permesso accordato.” Rispose il capitano con un sorriso a trentadue denti.

Il primo contatto continuò per il meglio. Rotto il giacchio iniziale, il
corteo si sostò in una area appositamente allestita vicino alle ambasciate
e in un vasto salone i vari ufficiali dialogavano fra loro riguardo la
situazione.

La serata procedeva decisamente bene e in tutti cresceva la fiducia di un
imminente accordo di collaborazione tra i vari popoli.

Verso la fine la delegazione scientifica dei Varikis chiesero di poter
studiare alcune anomalie spaziali riscontrate durante il viaggio con gli
ufficiali della Federazione. Claire, Roberts e T’Lani colsero subito la
palla al balzo e, sperando instaurare un rapporto di collaborazione,
acconsentirono subito.

Fissarono un incontro con la delegazione scientifica dei Varikis nel
laboratorio tre per l’indomani mattina.



Laboratorio scientifico 3, ore 11.23 20 Novembre 2399

L’ufficiale scientifico si lasciò accasciare toccando con la schiena il
pavimento della stazione caldo per il liquido che era sparso su di esso.

Lentamente si addormentò.

Era l’unico in vita in quella stanza.

D’improvviso la porta si aprì e una squadra della sicurezza fece
l’irruzione.

Ramar si svegliò di soprassalto. Ma il più scioccato dei due fu Riccardi:”
Roberts… .” Quelle parole gli morirono in gola: ”Cosa hai fatto? La
delegazione scientifica… è morta.”

-- 
Ciao
Fabio


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Tenente comandante **0
Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
Deep Space 16,Gamma
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Comunicazione privata:

riccardi.ds16 a gmail.com

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"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"

cpt Sheridan, John J. Babylon 5



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