[Stml21] R: [23.02 - T^Lani] La nuvola
Nicola Perrotti
nicoperrotti a hotmail.com
Lun 2 Mar 2020 12:54:10 CET
Opps, titolo: “la legge è uguale per tutti?”
Scusate
Inviato da iPhone
Il giorno 2 mar 2020, alle ore 12:51, Nicola Perrotti <nicoperrotti a hotmail.com> ha scritto:
Ciao a tutti,
eccomi...le spiegazioni al termine del brano.
Fingers crossed e speriamo vi piaccia!
Buona lettura
Nicola
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INIZIO TRASMISSIONE
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DS16 GAMMA -21/11/2399 – ORE 9.30 – Sala del Comandante
Il Commodoro Ono batteva nervosamente le dita sul piano duro del tavolo.
“Va bene Comandante, mi avete mostrato questo video…sì, sembra ci sia una sorta…di nuvola che aleggi vicino al…” diede uno sguardo distratto al tricorder appoggiato vicino “ al Bajorano Roberts, ma nessuno oggi può dire cosa significhi, se sia la causa di questo eccidio oppure no o addirittura se sia vero il video o opportunamente alterato…”.
Si alzò in piedi.
“Naturalmente, come Procuratore militare incaricato dell’indagine nei confronti dell’Ufficiale Scientifico di questa Base, è mio dovere e potere, sequestrare immediatamente il video originale di tutto l’episodio, i corpi dei Varikis e, naturalmente, lo stesso Ramar Roberts”.
Claire balzò in piedi.
“Non credo che questo sia giusto…il Tenente Roberts dovrebbe essere giudicato qui, sulla Deep Space…”.
“Comandante, la ringrazio delle sue osservazioni” la interruppe il Commodoro “Tuttavia, vista la delicatezza della situazione e l’incidente diplomatico in corso, non penso che questa Base…ed i suoi Ufficiali…siano adatti a giudicare serenamente il Tenente Roberts…ce ne occuperemo noi, sul nostro vascello.”
Una piccola pausa.
“Naturalmente, a tempo debito, sarà convocata per rendere la sua testimonianza”.
L’idea che la Polizia Militare potesse trasferire Ramar sul vascello della Federazione comparso di prima mattina dal Wormhole e portarlo chissà dove ove lo avrebbe sottoposto ad un processo spaventava Claire.
Ne aveva sentite a sufficienza sull’amministrazione della giustizia militare da ritenere essenziale trattenere Ramar a bordo della Gamma, almeno lì era sicura che avrebbe potuto garantirgli equità di trattamento ed una difesa completa.
Fece scattare un comando e disse:
“ Dottor Ch’Idrani? Il Commodoro Ono incaricato delle indagini intende presenziare all’autopsia dei Varikis deceduti…immagino che lei non abbia nulla in contrario..”
=^= Naturalmente Comandante, solo stavamo attendendo di capire se i Varikis superstiti abbiano o meno qualcosa in contrario, sa per via dei riti funerari della loro specie..=^=.
Claire insistette.
“Dottore, ci troviamo di fronte ad un caso senza precedenti e con potenziali conseguenze interplanetarie…peraltro il Commodoro Ono ha particolare urgenza di procedere con le indagini…direi che può iniziare con le autopsie..”
=^= Benissimo, credo che potremo cominciare…=^=
“Adesso…” sibilò veloce Drillrush.
Il Commodoro Ono la osservava muto e freddo.
Un attimo di silenzio dal trasmettitore.
Claire si domandò se la limitata empatia dell’Andoriano gli avesse consentito di comprendere l’urgenza mista a preghiera nell’intonazione della voce del Comandante.
Gettò uno sguardo ad Ono, un esponente della razza Benzita non avrebbe mai potuto interpretare correttamente l’accentazione delle sue parole.
=^= Comandante, le confermo che possiamo procedere immediatamente.
Ho già attivato il MOE che mi assisterà…attendo il Commodoro in Sezione Medica. Chiudo. =^=
“Bene, Commodoro, direi che possiamo procedere con le autopsie così da poter restituire i corpi dei Varikis ai nostri ospiti il prima possibile, il dott. Ch’Idrani la attende sul Ponte della Sezione Medica.”
Il Commodoro Ono accennò un inchino.
“Molto bene Comandante, la ringrazio per la sua solerzia…”.
Si volse verso l’uscita, poi si fermò.
“Nel frattempo, si preoccupi di far teletrasportare il sospettato Roberts sulla mia nave. Lo interrogherò direttamente lì.”
La porta si richiuse alle sue spalle.
Drillrush doveva agire davvero in fretta.
DS16 GAMMA -21/11/2399 – ORE 10.10 – Alloggi di Ramar Roberts
Il videofono si era appena spento che Riccardi balzò in piedi.
“Non c’è un minuto da perdere Ramar! Hai sentito Claire? La JAG potrebbe venire a prenderti da un momento all’altro e trasportarti sul loro vascello…e a quel punto, nessuno di noi potrebbe più aiutarti!
Te la vedresti da solo con il Commodoro!”.
Ramar ed il fratello Weld Pol si guardavano perplessi.
“Sottrarsi alla giustizia è come ammettere la propria colpevolezza...io non ho nulla da nascondere!” replicò tutto d’un fiato Ramar.
“Giusto, ma questo discorso varrebbe se tu venissi sottoposto ad un giusto processo…davanti ad una corte marziale costituita da tuoi pari…ma se l’idea è quella di portarti sulla loro navetta e giudicarti lì, senza occhi indiscreti, chi può dire cosa possono combinare? Non mi stupirei che stessero già ipotizzando di sacrificarti come capro espiatorio e chiudere l’incidente con i Varikis quanto prima.”.
Alessandro Riccardi insistette.
“Senti Ramar, possiamo fare così: tu scompari per un po’ ed io e tuo fratello ci preoccuperemo di garantire che il tuo processo possa essere il più equo possibile, con tuo fratello come tuo avvocato!
Non appena tutto questo sarà garantito e avremo la certezza che il processo si terrà qui con un giuria di membri della Base, ti faremo tornare…che ne pensi?”
Roberts si alzò in piedi.
“Va bene, accetto solamente perché voglio avere le mani libere e scoprire cosa sia davvero successo, ma che si sappia che non scappo perché colpevole, ma da innocente.”
Riccardi estrasse un piccolo tricorder, armeggiò velocemente ed una luce rossa iniziò a pulsare.
“Bene. Ho acceso un piccolo scudo olografico che riproduce la tua presenza…non durerà a lungo e comunque, ad uno scan più attento, emergerebbe che in questi alloggi non c’è nessuno. Hai comunque qualche minuto per fuggire”.
Si staccò dalla divisa, il suo sistema identificativo.
“Ecco, lascia qui il tuo ed indossa il mio. Una volta uscito da questa stanza, verrai registrato come Riccardi ed avrai una possibilità di fuggire. Ti auguro buona fortuna amico mio”.
I tre si abbracciarono silenziosi.
DS16 GAMMA -21/11/2399 – ORE 10.35 – Corridoi
Scappato era scappato, ma dove potesse rifugiarsi non lo sapeva.
A distanza di un centinaio di metri dai propri alloggi, Ramar aveva preso un ascensore ed era cambiato piano, lasciando sul pavimento dello stesso il ricevitore di Riccardi.
Con un po’ di fortuna, il segnale avrebbe proseguito avanti ed indietro nell’ascensore per qualche tempo, confondendo le sue tracce.
Aveva, però, bisogno urgentemente di un rifugio.
Da un momento all’altro, avrebbe incontrato dietro un angolo un membro dell’equipaggio che avrebbe potuto riconoscerlo e ricordarsene una volta interrogato dalla JAG del Commodoro Ono.
Ora si aggirava attorno al quartiere diplomatico, solitamente il meno affollato di tutta la Base.
Era disperato.
Improvvisamente, una luce apparve sulla parete del corridoio.
“Finalmente, Tenente Roberts.
Mi domandavo quando si sarebbe affacciato da queste parti.”
Il volto sereno ma serio dell’Ambasciatrice T’Lani non mostrava alcuna sorpresa.
L’Ambasciatrice aveva azionato un piccolo visore a parete all’esterno dell’ambasciata Vulcaniana, proprio nel corridoio ove si trovava Roberts.
“Ma come?!” si domandò confuso Ramar.
“Suvvia Tenente, non perdiamo tempo.
Come sa, ogni trasmissione, anche la più banale resta registrata, dunque non abbiamo molto tempo.
Si rifugi pure nella nostra Ambasciata.”
La porta di metallo vicino al visore si apri immediatamente.
“Ma come fa saperlo?” disse a voce alta Roberts.
Incredibilmente, un lieve sorriso increspò le labbra della Vulcaniana.
“Mi dispiace Tenente Roberts che lei non possa cogliere la pura logica che c’è dietro il suo comportamento.
Tutto portava alla sua fuga e…a questo momento.”
Ramar Roberts si gettò oltre la soglia della porta.
DS16 GAMMA -21/11/2399 – ORE 10.40 – Sezione Medica
Il Tenente Ch’Idrani, il MOE ed il Commodoro Ono era in piedi attorno al tavolo operatorio.
Le luci erano accese, il video registratore in funzione, lo scan 3D attivato, i tricorder attivi.
Tutto era pronto per la prima autopsia.
“Parla il Tenente Nammo Ch’Idrani.
In presenza del Commodoro Ono della Sezione JAG Settore Gamma della Flotta Stellare ed aiutato dal MOE, Samuel, che effettuerà anche registrazioni video e scan, procedo con l’autopsia dei corpi degli scienziati Varikis, deceduti in data 20 novembre 2399.”
Il MOE trasse sul lettino un primo corpo velato da un lenzuolo.
“Procediamo con una panoramica del corpo del dottor ch’Kuser, capo della delegazione scientifica.”
Ch’Idrani spostò il lenzuolo scoprendo un insettoide peloso sorprendentemente piccolo.
In realtà, c’era una ragione per questa dimensione contenuta.
“Iniziamo. Il corpo si presenta secato a metà, all’altezza del quarto sternite.
Completamente assenti il ventre e le zampe posteriori…”
Il dottore esaminava con un piccolo tricorder l’area dell’amplissima ferita.
“I segni lungo tutto il margine strappato del tronco indicano che è stata esercitata un’enorme trazione per lacerare i tessuti e la cheratina esterna.”
Ch’Idrani continuò l’esame.
“All’altezza del pronoto, sul lato destro, si riscontrano tre ferite lacerate…appaiono come fori di accesso di un oggetto oblungo”.
Pensò immediatamente alla penna che nel video Ramar Roberts utilizzava come uno stiletto.
“Samuel? Procedi con lo scan del diametro del foro e verifica compatibilità con la sezione della penna registrata come Reperto 1”.
Il MOE procedette immediatamente e replicò.
“Compatibilità al 95%, dottore.”.
A questo punto, il dott. Ch’Idrani attivò un piccolo rasoio laser.
“Procediamo con l’apertura del tronco del dott. Ch’Kuser…”
Un trambusto appena aldilà della porta, interruppe le operazioni.
Un secondo dopo, tre Varikis si affollarono nella sala, trattenuti a stento da due membri della Sicurezza.
“Dott. Ch’Idrani”, vibrò nell’aria la voce computerizzata dei Varikis.
“Sono l’Ambasciatore o’Hucler, le impedisco di procedere oltre con i suoi esami e rivendico i corpi dei nostri fratelli come sacri. Si fermi immediatamente!”
Le antenne dei Varikis puntavano i presenti in maniera decisamente minacciosa, quelle dell’Andoriano rivelavano la sua perplessità.
DS16G -21/11/2399 – ORE 12.00 – Ponte 4
Il corpo ospitante non era forte come il precedente.
Era stato un vero peccato doverlo abbandonare prima che il suo tempo fosse giunto ma alcuni ospiti sembravano ribellarsi all’unione e governarli a lungo diventava impossibile o troppo faticoso.
Ora però era arrivato il momento di andare oltre, di compiere il proprio destino.
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FINE TRASMISSIONE
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Spiegazioni:
1) Ho confermato la presenza del fratello avvocato di Ramar Roberts. Mi sembra che nessuno si fosse opposto;
2) Un processo, di fronte ad una strage simile, andava imbastito, mi sono ispirato al simpaticissimo Inquisitore Bernardo Gui de "Il nome della Rosa";
3) La fuga di Ramar e successivo rifugio presso i Vulcaniani mi sembra ci permetta, da una parte, di tenere "vivo" il personaggio di Ramar e, dall'altra, di accogliere il suggerimento dell'ultimo brano su un maggior coinvolgimento vulcaniano.
4) Ho mantenuto il dubbio sul comportamento dei Varikis, perché non vogliono che gli altri esaminino i corpi dei loro compagni? Hanno qualcosa da nascondere? Dovremo cedere o ci terremo i corpi?
5) Il Dekenekak (uno solo? di più?) si aggira per i ponti, nascosto in una forma che ho lasciato per ora celata, presto tornerà a colpire, per il bene o per il male, lo deciderà chi scriverà dopo di me.
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