😄 vedere di nuovo all'opera Rebecca mi ha fatto una certa impressione!<div>Scherzi a parte il pezzo mi è piaciuto e adesso sono preoccupata pure io... Cosa ci aspetta?<span></span><br><br>Il venerdì 11 luglio 2014, <a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a> <<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">L'angelo bello della morte????<br>
<br>
Ecco, ora sono preoccupato...<br>
<br>
scherzi a parte, il pezzo mi è piaciuto...resto in attesa di altri commenti!<br>
<br>
>----Messaggio originale----<br>
>Da: <a href="javascript:;" onclick="_e(event, 'cvml', 'riccardi.ds16@gmail.com')">riccardi.ds16@gmail.com</a><br>
>Data: 10-lug-2014 21.02<br>
>A: "Deep Space 16 Gamma"<<a href="javascript:;" onclick="_e(event, 'cvml', 'stml21@gioco.net')">stml21@gioco.net</a>><br>
>Ogg: [Stml21] 15.04 - Riccardi -Il cristallo<br>
><br>
>Ciao,<br>
>ho preparato il brano e l'ho finito con qualche giorno di anticipo.<br>
>Buona lettura!<br>
>---<br>
><br>
>Infermeria | 14 Maggio 2394 - Ore 15.20<br>
><br>
>La dottoressa Schwarzwald iniziò a camminare verso il dottor Dal-amar.<br>
>Era consapevole del disagio e della confusione che avevano causato<br>
>venendo sulla stazione. In particolar modo nei confronti del<br>
>poveroufficiale medico capo della stazione che si era ritrovato a curare<br>
>un figlio venuto dal futuro. Ma lei era un medico e le sarebbe stato più<br>
>facile guadagnarsi la fiducia di Sonx e aiutarlo a gestire questa<br>
>situazione decisamente insolita.<br>
><br>
>Gli altri due ufficiali si scambiarono una rapida occhiata e uscirono<br>
>lasciando i due medici soli.<br>
><br>
>“Come sta il paziente?” Per rompere il ghiaccio, Rebecca decise di<br>
>utilizzare un approccio formale e professionale.<br>
><br>
>Dal-amar guardò la dottoressa avvicinarsi, poi puntò gli occhi sul<br>
>paziente e, raccogliendo le informazioni nella sua testa, aggiunse: ”Ad<br>
>una prima scansione si può dire che il paziente è in salute… ma non<br>
>perfetta.”<br>
><br>
>“Cosa intende dire?” La dottoressa Schwarzwald si chinò sul bioletto per<br>
>osservaresia il paziente sia i monitor.<br>
><br>
>“Osservi questi parametri vitali.” Prontamente il dottore richiamò su un<br>
>monitor alcuni dati.<br>
><br>
>Rebecca rimase alcuni secondi ad osservare i parametri vitali. “Capisco…<br>
>ha ragione è strano.”<br>
><br>
>“Sembra che Toll... .” Dire quel nome provocò nel dottore una sensazione<br>
>di confusione, ansia e preoccupazione per suo figlio. Ma prontamente si<br>
>corresse e riprese a parlare:”Il paziente, in generale è in buona salute<br>
>ma sembra che il corpo abbia subito continui stress fisici, mentali e<br>
>biologici.”<br>
><br>
>“Ha ragione, questo sembra il quadro clinico di un’avventuriero, di un<br>
>soldato… di uno che scappa ed è braccato… nonè il quadro clinico di un<br>
>normale cittadino della Federazione.” Commentò Rebecca.<br>
><br>
>“Già… .” Rispose il dottore pieno di ansia.<br>
><br>
>Rebecca si accorse dell’errore e decise di cambiare strategia:”Ma nel<br>
>complesso il paziente sta bene… è come se qualcosa lo avesse aiutato a<br>
>recuperare ed ad attenuare gli stress che subiva.”<br>
><br>
>“Indossava una specie di corazza.” Spiegò il dottore.<br>
><br>
>“Una corazza?”<br>
><br>
>“Esattamente era una specie di tuta EVA, dotata di innesti binaurali.”<br>
>Il dottor Sonx si voltò verso il figlio guardandolo con aria cupa,<br>
>pensierosa e preoccupata.<br>
><br>
>“Ora il paziente è sedato?” Chiese la dottoressa avvicinandosi<br>
>nuovamente al bioletto.<br>
><br>
>“Sì… un buon sonno non può fargli che bene… sembrava sfinito.”<br>
><br>
>“Capisco.” Schwarzwald attese qualche secondo come per formulare nel<br>
>migliore dei modi la domanda più delicata:”Ha fatto l’analisi del DNA.”<br>
><br>
>“Sì.” Il dottore sospirò e, per un breve istante, il denobulano rimase a<br>
>guardare quel figlio così alieno e diverso ma, al contempo, così vicino<br>
>e simile a lui:”E’ mio figlio e, dall’analisi dei tessuti cellulari, ha<br>
>circa 13 anni in più di me.”<br>
><br>
>Ufficio del capitano Thomson- Ore 15.40<br>
><br>
>Il capitano Thomson aveva la brutta sensazione che questa situazione<br>
>sarebbe peggiorata e che la prima battaglia l’avrebbe combattuta contro<br>
>un collega. Il breve incontro con l’ambasciatrice l’aveva aiutato a<br>
>farsi un’idea migliore della situazione e ora era pronto.<br>
><br>
>“Siete andati direttamente in infermeria.” Non era una domanda ma<br>
>un’affermazione, quella era la sua stazione e il capitano Thomson voleva<br>
>dimostrare al suo interlocutore che lui sapeva ogni cosa che accadeva a<br>
>bordo.<br>
><br>
>“Esattamente.” Il capitano Shorek rispose con noncuranza e tranquillità,<br>
>poi aggiunse:”Volevamo conoscere subito il presunto viaggiatore temporale.”<br>
><br>
>“Bene.”Il capitano della stazione si chinò leggermente sulla scrivania<br>
>come per avvicinarsi al suo interlocutore:”Ho ricevuto ordini molto<br>
>precisi e dettagliati dall’ammiraglio Aubrey e, in ogni caso, voglio<br>
>assicurarle la massima collaborazione mia e dei miei uomini.”<br>
><br>
>“La ringrazio capitano.” Shorek annuì e, come forma di cortesia,<br>
>aggiunse:”Siamo qui per aiutarvi a gestire la situazione.”<br>
><br>
>“Molto bene. Benvenuto a bordo.” Thomson si alzò e porse la mano al collega.<br>
><br>
>Hangar 1-14 Maggio 2394 - Ore 15.50<br>
><br>
>“E’ roba nostra.” Commentò Karana.<br>
><br>
>“Come fa a dirlo?” Il guardiamarina Kennerporse una chiave al superiore<br>
>e poi si mise a guardare il pannello smontato. All’interno c’erano vari<br>
>attuatori che regolavano l’apertura della porta e una serie di sensori<br>
>per l’analisi dell’integrità strutturale. I componenti sembravano di<br>
>origine federale ma molte razze utilizzavano sistemi simili lasciando al<br>
>giovane ingegnere poche possibilità di confutare o confermare la tesi<br>
>del superiore.<br>
><br>
>Karana disinserì una specie di pannello e collegò un condensatore<br>
>energetico. Kenner prontamente afferrò il condensatore dall’altro lato e<br>
>iniziò a spingere per farlo entrare nell’alloggiamento. I blocchi<br>
>meccanici si serrarono con uno scatto e il condensatore iniziò a<br>
>riversare energia nella navetta.<br>
><br>
>“Ora capisco… il condensatore.” Esclamò il giovane guardiamarina, poi<br>
>indicando il condensatore, aggiunse:”Molte razze possono avere<br>
>componenti simili ai nostri ma è molto improbabile che abbiano i nostri<br>
>stessi attacchi. Il condensatore si è connesso senza problemi… quindi la<br>
>navetta è della Federazione.”<br>
><br>
>Karana sorrise al sottoposto rispondendo:”Il suo ragionamento fila… ma a<br>
>dire il vero ho capito chein questa navetta c’è tecnologia federale<br>
>appena l’ho vista.”<br>
><br>
>“Davvero? E come?”<br>
><br>
>“Da tante piccole cose.” Karana fece una breve pausa ed entrò<br>
>all’interno della navetta seguita dal sottoposto. “Guardi, ad esempio la<br>
>disposizione interna.” Il comandante indicò il posto di pilotaggio:”La<br>
>postazione del comandante è a sinistra mentre il navigatore siede a<br>
>destra… e questo deriva dalla tradizione federale.”<br>
><br>
>Kenner annuì.<br>
><br>
>Karana continuò a parlare:”Sulla destra c’è un replicatore e il resto<br>
>dell’arredamento ricorda una navetta federale.” Il comandante raggiunse<br>
>l’area risposo e aprì uno dei letti:”Anche questo letto è di chiara<br>
>origine federale e il resto della sistemazione. Mentre, esternamente, la<br>
>disposizione dei razzi di manovra, dei motori ad impulso e a curvatura<br>
>assomiglia a molte nostre navette.”<br>
><br>
>Infine il comandante si rivolse al guardiamarina:”Ma la prova del nove<br>
>l’ho avuta inserendo il condensatore energetico.”<br>
><br>
>“Quindi se è una versione futura delle nostre navette sarà molto<br>
>difficile da riattivare.”Disse una voce alle loro spalle.<br>
><br>
>“Oh salve comandante Riccardi, ottima deduzione.” Karana accolse<br>
>prontamente il collega seguito da un altro ufficiale.<br>
><br>
>I due nuovi arrivati entrarono dentro la navetta raggiungendo i due<br>
>ingeneri.<br>
><br>
>“Questo è il comandante Letok, è arrivato recentemente sulla stazione<br>
>assieme ad altri ufficiali per darci una mano a risolvere la situazione.<br>
>“ Disse Riccardi indicando il vulcaniano. “Il capitano Thomson mi ha<br>
>chiesto di portarlo qui ad esaminare la navetta.”<br>
><br>
>“Buongiorno comandante, sono il tenente comandante Karana e questo è il<br>
>guardiamarina Kenner.” L’ingegnere capo fece un piccolo passo verso i<br>
>due nuovi arrivati in modo da poter uscire dalla penombra.<br>
><br>
>“Buongiorno a tutti.” Si presentò Letok. Poi, indicando la navetta,<br>
>aggiunse:”Concordo con le sue deduzioni.”<br>
><br>
>Malgrado si trovasse di fronte a 3 ufficiali di grado molto più alto del<br>
>suo, la curiosità prevalse e Kenner chiese:”Come mai è più difficile<br>
>analizzare una nostra navetta proveniente dal futuro?”<br>
><br>
>“Per la prima direttiva temporale.” Rispose prontamente Letok.<br>
><br>
>“Se è una nostra navetta del futuro significa che, molto probabilmente,<br>
>chi l’ha inviata qui conosce alla perfezione il nostro livello<br>
>tecnologico e le nostre procedure. Per cui avrà sicuramente predisposto<br>
>la navetta a non rilevare la sua tecnologia.” Spiegò Karana.<br>
><br>
>“Già…e come volevasi dimostrare, mi pare che il vostro condensatore è<br>
>stato appena scaricato.” Riccardi fece un passo verso il portello e<br>
>indicò il condensatore sul quale bippava una luce rossa.<br>
><br>
>Letok si avvicinò per vedere seguito dall’ingegnere capo della stazione.<br>
>“Confermo, dev’esserci una sub routine che appena ha rilevato il<br>
>condensatore l’ha messo fuori uso assorbendogli tutta la potenza.”<br>
>Analizzò puntualmente Karana.<br>
><br>
>Poi la voce di Kenner richiamò l’attenzione dei 3 ufficiali superiori.<br>
>“Venute a vedere.”<br>
><br>
>Riccardi, Karana e Letok si avvicinarono e al giovane guardiamarina.<br>
>Kenner era nella zona di riposo della navetta ed era chino su un letto.<br>
><br>
>“Cosa hai visto?” Chiese Karana.<br>
><br>
>“Sembra uno scomparto.” Dietro uno dei letti c’era uno sportello aperto<br>
>che bloccava uno scomparto grande come una piccola cassaforte.<br>
><br>
>Letok fu il primo ad individuare la camera nella penombra. Il comandante<br>
>si avvicinò a guardiamarina e cercò di scrutare all’interno. Dietro di<br>
>lui Karana aggiunse: “Prima non c’era, dev’essersi aperta mentre il<br>
>condensatore veniva scaricato.”<br>
><br>
>“Quelle parti sono molto spesse… sembra proprio una camera di<br>
>sicurezza.” Si intromise Riccardi.<br>
><br>
>Kenner, il più vicino, mise una mano dentro, armeggiò per qualche<br>
>istante nell’oscurità della camera e, alla fine, trovò qualcosa. “Sembra<br>
>uno cristallo dati.” Disse guardando l’oggetto che aveva in mano.<br>
><br>
>“Questa camera di sicurezza si è aperta quando avete collegato il<br>
>condensatore energetico come da procedura standard.” Letok si voltò<br>
>verso destra e iniziò ad osservare il cristallo che il giovane<br>
>guardiamarina teneva in mano. “Credo che chiunque ha inviato qui questa<br>
>navetta voleva che noi trovassimo questo cristallo. Suggerisco di<br>
>analizzarlo subito.”<br>
><br>
>Laboratorio scientifico 1-14 Maggio 2394 - Ore 16.20<br>
><br>
>Malgrado l’insolita tecnologia e alcuni componenti sconosciuti o<br>
>provenienti da altri popoli, Wu aveva fatto ottimi progressi nello<br>
>studio della bio-corazza. La svolta era avvenuta quando aveva iniziato a<br>
>considerare la corazza non come un sistema meccanico-elettronico ma come<br>
>un essere vivente.<br>
><br>
>“Sembra che la scommessa non la vincerà nessuno.” Disse una voce alle<br>
>sue spalle.<br>
><br>
>“Perché?” Chiese Wu riconoscendo il comandante Kish.<br>
><br>
>“Ho sentito il capitano, ha detto che una squadra di esperti ci aiuterà<br>
>nelle indagini.” L’andoriano si sedette accanto al sottoposto e si mise<br>
>ad osservare la corazza disposta su un tavolo da lavoro. “Hai scoperto<br>
>qualcosa?”<br>
><br>
>Wu annuì e indicò alcuni pezzi della corazza:”Ho trovato una specie di<br>
>sistema di comunicazione bidirezionale.”<br>
><br>
>“Ah.”Kish iniziò a scrutare i componenti indicati dal sottoposto. “Di<br>
>che tipo?”<br>
><br>
>“Sembra che la corazza sia connessa alla nave tramite queste antenne a<br>
>bassa frequenza sub spaziale.” Wu indicò quella che sembrava una serie<br>
>di macchie sulla corazza.<br>
><br>
>“Infine il sistema invia all’utilizzatore i dati mediante quelle porte<br>
>poste sul collo?” chiese Kish.<br>
><br>
>“Sì ma non solo.” Wu indicò un altro punto della corazza.”Sembra che ci<br>
>sia anche una seconda comunicazione di tipo neurale a distanza.”<br>
><br>
>“Quindi sta dicendo che il figlio del dottore è ancora connesso alla<br>
>corazza?”Chiese l’ufficiale scientifico.<br>
><br>
>“Esattamente.” Wu si voltò verso il superiore e aggiunse:”Ma al contempo<br>
>la corazza è collegata continuamente alla navetta.”<br>
><br>
>“Cosa?” Kish, come tutti gli altri ufficiali, pensava che la navetta<br>
>fosse spenta.<br>
><br>
>“Sì c’è un debole collegamento con la navetta. Sembra chela corazza<br>
>riceva informazioni da alcuni sensori passivi sulla navetta.” Rispose<br>
>Wu, poi indicando un monitor, aggiunse.”La corazza riceve un segnale dai<br>
>sensori della navetta ogni circa 11 minuti. Tra poco dovremmo ricevere<br>
>un pacchetto di dati.”<br>
><br>
>“Bene, voglio vederlo.”<br>
><br>
>I due rimasero in attesa alcuni minuti, poi sullo schermo apparve una<br>
>forma d’onda crescente.<br>
><br>
>“E’ strana questa volta sta arrivando molta più informazione.” Wu<br>
>confrontò rapidamente i dati con le precedenti misurazioni:”Non abbiamo<br>
>mai rilevato simili picchi.”<br>
><br>
>“Già sembra che la navetta abbia rilevato qualcosa.” Commentò Kish.<br>
><br>
>“E ora la corazza sta trasferendo i dati al Toll.” Spiegò Wu.<br>
><br>
>Infermeria nel frattempo<br>
><br>
>Nello stesso istante in cui l’informazione venne rigirata dalla corazza<br>
>all’utente, Toll si alzò di scatto.<br>
><br>
>Dal-amar e Rebecca erano accanto al denobulano intenti a fare alcune<br>
>analisi e videro il paziente mettersi seduto e aprire gli occhi.<br>
>Entrambi rimasero sbigottiti nel vedere sul volto del ricoverato<br>
>un’espressione di terrore assoluto. La prima a riprendersi fu la<br>
>dottoressa Schwarzwald che si voltò verso i monitor dei parametri vitali.<br>
><br>
>“Cuore accelerato, pupille dilatate… Sembra in preda al terrore.”<br>
>Analizzò la dottoressa.<br>
><br>
>Dal-amar fece per parlare ma suo figlio lo battè sul tempo:”L’ANGELO<br>
>BELLO DELLA MORTE… STA ARRIVANDO.”<br>
><br>
>Detto ciò il denobulano crollò sul bioletto tornando a dormire.<br>
><br>
>Sala comando nel frattempo.<br>
><br>
>Il capitano Thomson era appena tornato in plancia dal lungo colloquio<br>
>col capitano Shorek quando l’ufficiale di guardia gli disse:”Capitano i<br>
>sensori a lungo raggio rilevano una nave stellare sconosciuta in<br>
>avvicinamento alla stazione… vola a curvatura 7.”<br>
><br>
>--<br>
>Ciao<br>
>Fabio<br>
><br>
><br>
>-----------------------------------------<br>
>Tenente comandante **0<br>
>Alessandro Riccardi<br>
>Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza<br>
>Deep Space 16,Gamma<br>
>-----------------------------------------<br>
>Comunicazione privata:<br>
><br>
><a href="javascript:;" onclick="_e(event, 'cvml', 'riccardi.ds16@gmail.com')">riccardi.ds16@gmail.com</a><br>
><br>
>-----------------------------------------<br>
><br>
>"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"<br>
><br>
>cpt Sheridan, John J. Babylon 5<br>
><br>
>_______________________________________________<br>
>Stml21 mailing list<br>
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><br>
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