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Ma JJ non é affatto bello (e neppure un angelo) anche se può essere considerato la fine della Federazione così come la conosciamo...<div><br></div><div><br></div><div>Scherzi a parte, a me il pezzo é piaciuto...non ho la più pallida idea di come continuarlo (ovvero.. Sì un'idea ce l'ho, ma é folle), ma mi é piaciuto!</div><div><br></div><div>Comunque lascio la parola al resto della squadra...</div><div><br></div><div>Unica nota: phaser, non Faser, ma non <span>i</span><span>mport</span>a...in effetti da' un "tocco di TOS" che non guasta :-)</div><div><br></div><div>F<br><div class="messageTextArea">________________________________<br>Il 09/08/2014 23:52, Elena Fuccelli <mf9115@mclink.it> ha scritto:<br>
Dev'essere uno dei segni dell'Apocalisse... Sto postando in tempo!
<br>NON sono contenta di quello che ho scritto... Ma è quanto sono
<br>riuscita a scrivere.
<br>
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<br>INIZIO TRASMISSIONE
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<br>
<br>Deep Space 16
<br>Infermeria - 4 Maggio 2394 - Ore 15.30
<br>
<br>
<br>“L'angelo bello della morte sta arrivando...” - ripeté il dottor Sonx.
<br>Si chinò di nuovo sul corpo del denobulano, solo per constatare che i
<br>segni vitali dell'uomo che era anche suo figlio non mostravano
<br>variazioni. Rinunciò a tentare di rianimarlo, posando il tricorder
<br>medico, quindi si girò verso la dottoressa Schwarzwald:
<br>“Non capisco... Che significa?” -
<br>“Mi piacerebbe che il nostro paziente potesse spiegarcelo” - scrollò
<br>la testa Rebecca
<br>“No, voglio dire... Il traduttore universale non ha tradotto la
<br>parola <angelo> . Nessuno deve spiegarmi il concetto di morte, ma che
<br>cos'è un angelo bello della morte?”
<br>Rebecca lo fissò incuriosita.
<br>“Non mi guardi come se le avessi appena chiesto di descrivermi
<br>l'anatomia di un'arvicola cardassiana – disse brusco il dottor Sonx –
<br>Lei sa che cosa vuol dire?”
<br>La dottoressa Schwarzwald fece una smorfia:
<br>“Non credo di avere il tempo o le conoscenze per una lezione
<br>approfondita, ma so che letteralmente, la parola <angelo> vuol dire
<br><messaggero> in una lingua terrestre. E' una antica figura mitologica:
<br>un'entità sovrannaturale, che trasmette agli umani il volere degli
<br>dei. In genere, la si ritrova in dipinti di ispirazione religiosa,
<br>raffigurata con ali. A volte, dio o gli dei – a seconda se si tratti
<br>di una religione mono o politeistica – mostrano la loro irritazione
<br>contro l'umanità inviando un messaggero che sparge morte e
<br>distruzione: l'angelo della morte, appunto.”
<br>Dal-Amar corrugò la fronte:
<br>“Ora che ci penso,devo avere visto qualcuna di quelle raffigurazioni
<br>quando ero sulla Terra – almeno, credo - ma continuo a non capire. Che
<br>cosa ha a che fare un'antica figura mitologica terrestre con... - il
<br>suo sguardo tornò al paziente, ma no: non riusciva a chiamarlo “suo
<br>figlio” - ...Voglio dire, con noi? Lui è denobulano, come me. Questo
<br>angelo non fa parte della nostra mitologia. E qui siamo lontanissimi
<br>dalla Terra!”
<br>“Non lo so – rispose la dottoressa Schwarzwald – Però Toll si è
<br>spinto fino a viaggiare nel tempo, con tutti i rischi che questo
<br>comporta, per avvertirci dell'arrivo di... - esitò – qualcosa. Ed era
<br>chiaramente terrorizzato all'idea”
<br>Dal-amar rifletté un momento:
<br>“Dopotutto, quelli che per noi sono gli alieni del Tunnel Spaziale,
<br>per i bajoriani sono i Profeti... Finché l'allora capitano Sisko di
<br>Deep Space 9 non li ha incontrati per la prima volta, erano anche loro
<br>considerati pura leggenda. Forse, ci potrebbe essere un fondamento del
<br>genere anche per gli angeli delle leggende terrestri?”
<br>“Oppure, potrebbe essere una metafora. O magari il soprannome di una
<br>persona specifica... Un serial killer, ad esempio. A questo stadio,
<br>direi che potrebbe essere fatta qualunque ipotesi” - concluse
<br>Rebecca. Si chinò a raccogliere la borsa.
<br>“Ci lascia?” - domandò Dal-amar.
<br>“Torno sulla mia nave. Il database della Flotta che abbiamo a bordo è
<br>diverso da quello cui possiamo accedere da qui.... Si estende su varie
<br>linee temporali. Se una popolazione aliena è mai stata identificata
<br>con gli angeli della morte, nel database dovrei trovarne traccia.”
<br>“E... Se dovesse trovare una traccia, come dice lei...”
<br>“Si?”
<br>“...Ce lo dirà?”
<br>
<br>
<br>Deep Space 16
<br>Infermeria - 4 Maggio 2394 - Ore 15.30
<br>
<br>
<br>>Il capitano Thomphson era appena tornato in plancia dal lungo colloquio col capitano Shorek >quando l’ufficiale di guardia gli disse:”Capitano i sensori a lungo raggio rilevano una nave stellare >sconosciuta in avvicinamento alla stazione… vola a curvatura 7.”
<br>
<br>
<br>
<br>Resh Thomphson raggiunse la consolle di comunicazione. L'umano alla
<br>postazione sembrava molto più vecchio della media dei tenenti del suo
<br>livello. Anzi, lo si sarebbe detto alle soglie del pensionamento. Lo
<br>aveva già notato in giro sulla Base, ma era la prima volta che lo
<br>vedeva in servizio. Perse un secondo a richiamare alla mente il nome
<br>di quell'uomo:
<br>“Signor Hartnell, apra un canale con quella nave” - ordinò.
<br>“Sto già tentando, capitano – rispose l'uomo – Sto provando su tutte
<br>le frequenze. Nessuna risposta... Ma si tratta di una nave piuttosto
<br>piccola: forse siamo ancora a distanza eccessiva per la portata delle
<br>loro comunicazioni”
<br>“Piccola, ma veloce, se si stanno avvicinando a curvatura 7” –
<br>commentò Resh, quindi si girò verso l'ufficiale di guardia:
<br>“Quando dovrebbe arrivare alla portata dei sensori a corto raggio?”
<br>La donna esitò:
<br>“Circa una mezzora, se mantiene questa rotta...”
<br>Resh percepì un'ondata di perplessità nell'ufficiale di guardia al
<br>tattico. Corrugò la fronte, cercando di isolare i pensieri della donna
<br>da quelli degli altri presenti. Sembrava agitarsi nella sua mente la
<br>parola “erratico”.
<br>“Erratico?” - domandò Tomphson. La donna alzò lo sguardo dalla
<br>consolle, facendo dondolare i pendenti del suo orecchino.
<br>“Signore?” - disse la bajoriana.
<br>“Che cosa c'è di erratico, guardiamarina Pertwee?” - domandò di nuovo
<br>Resh.
<br>“Questa nave - rispose l'ufficiale – Sembra che l'equipaggio abbia
<br>sbagliato la rotta...”
<br>“Mi mandi il tracciato sullo schermo”
<br>Resh si girò verso lo schermo centrale. La familiare immagine del
<br>tunnel spaziale lasciò il posto ad un campo azzurro di forma
<br>circolare, al centro della quale si illuminò la forma stilizzata della
<br>Base Stellare. Dall'attracco 3 della Base stava partendo un cargo
<br>ferengi, facilmente identificabile dalla etichetta che ne accompagnava
<br>la sagoma e che riportava i dati del transponder. La navetta da Deep
<br>Space 9 era invece appena spuntata dal tunnel spaziale – in ritardo di
<br>qualche minuto sull'orario, notò Resh, prima di concentrarsi sulla
<br>nave che era invece comparsa ai margini dello schema e che non era
<br>accompagnata da alcuna etichetta. Dietro al simbolo della nave,
<br>Pertwee aggiunse una riga continua per evidenziarne la rotta. La linea
<br>proseguiva oltre la nave, intersecando la sfera fino a perdersi nella
<br>parte inferiore del grafico.
<br>“Se mantengono la rotta attuale ci mancheranno di almeno centomila
<br>chilometri” - fece notare l'ufficiale di guardia.
<br>“Forse non sono diretti qui?” - opinò Resh.
<br>“Ho controllato... - rispose la bajoriana - Proseguendo su quella
<br>rotta, alla velocità di curvatura 7, non incontreranno alcun sistema
<br>abitato prima di circa 4 anni.”
<br>“Molto strano” - riconobbe Thomphson.
<br>“Signore, ricevo un segnale dalla nave non identificata - si inserì
<br>Hartnell – Sembra un segnale di richiesta di soccorso!”
<br>“Hanno risposto alle nostre chiamate? Possono sentirci?”
<br>Hartnell scosse la testa:
<br>“Sembra più un segnale automatico, signore”
<br>Resh si prese un istante per riflettere, quindi ordinò:
<br>“Hartnell, avverta il comandante Khish di venire qui in sala comando
<br>ed il tenente comandante Riccardi di formare una squadra e di
<br>presentarsi sulla Fearless... Partiamo entro dieci minuti”
<br>Resh colse lo sguardo sconcertato che si scambiarono gli ufficiali:
<br>“Si, avete capito bene. Vado anche io.”
<br>
<br>
<br>USS Norn
<br>Laboratorio scientifico principale
<br> 4 Maggio 2394 - Ore 15.44
<br>
<br>
<br>Il comandante Letok isolò la propria postazione dal computer
<br>principale, quindi fece scivolare il cristallo nell'alloggiamento. Il
<br>cristallo si illuminò, adattandosi alle connessioni della macchina,
<br>quindi iniziò a scaricare dati. Letok si rilassò sullo schienale della
<br>poltrona, attendendo la fine del download.
<br>“E' il cristallo che avete trovato sulla navetta? Sembra tecnologia
<br>federale” - notò la dottoressa Schwarzwald, avvicinandosi per
<br>guardare il tracciato del download sula consolle scientifica da sopra
<br>la spalla del collega.
<br>“E' tecnologia federale, come tutto il resto - confermò Letok – Quello
<br>che non sappiamo ancora è di quale Federazione si tratti.”
<br>“Pensi ad un universo parallelo? - domandò Rebecca e scosse la testa
<br>– No, è da escludere: il viaggiatore del futuro che ho esaminato non
<br>fa parte di un universo parallelo. E' la prima cosa che ho
<br>controllato: la sua firma quantica è identica a quella del padre. Toll
<br>fa parte di questo universo”
<br>“Se non si tratta di un universo parallelo, allora deve trattarsi di
<br>un futuro parallelo” - replicò l'ufficiale scientifico – Una parte di
<br>futuro che noi non abbiamo ancora esplorato.”
<br>“Sconcertante”
<br>“Come minimo - assentì Letok, giungendo le palme sotto il mento – E'
<br>come se questa parte di futuro stesse per avere inizio qui. Ma ecco,
<br>il computer ha terminato”
<br>Premette un pulsante sulla consolle. Sul monitor iniziò a scorrere un
<br>elenco di file.
<br>“Iniziamo da quello - disse Rebecca, puntando su uno degli ultimi file
<br>della lista – Porta la data del 2445... E' più o meno la data da cui
<br>dovrebbe essere partito il viaggiatore del tempo”
<br>“Come fa a dirlo?”
<br>“Il dottor Dal-amar ha detto che il figlio ha attualmente 11 anni e
<br>che il viaggiatore risulta averne circa 13 più di lui, ossia 62. Fa 51
<br>anni nel futuro”
<br>Letok non replicò. Si limitò a cliccare sul file indicato. Sul monitor
<br>comparve un volto, che Rebecca identificò con l'uomo che aveva appena
<br>lasciato su un bioletto dell'infermeria.
<br>“E' Toll” - disse.
<br>Letok fece partire la registrazione. Dopo un breve ronzio, la voce del
<br>denobulano iniziò a risuonare forte nel laboratorio:
<br>=^=Diario di bordo, data stellare... Ha <span>i</span><span>mport</span>anza? Non credo... Ormai
<br>ho deciso. Sto per fare un tentativo disperato. Tornerò indietro nel
<br>tempo, nel punto in cui la singolarità quantistica che i terrestri
<br>hanno soprannominato <l'angelo bello della morte> si è manifestata per
<br>la prima volta. E' una mia decisione, mia e di nessun altro. Nessuno
<br>dei capi di quello che restava della Federazione ha voluto ascoltarmi,
<br>ma non me ne <span>i</span><span>mport</span>a più niente. Non ho più niente da perdere. Ho già
<br>perso tutto quando Denobula è andata... =^= la voce di Toll si spezzò
<br>per un istante, quindi riprese =^= Loro sperano di fermarlo prima che
<br>arrivi alla Terra, ma l'angelo bello della morte non può essere
<br>fermato. Arriverà... E sarà la fine. Anche per loro... =^=
<br>
<br>
<br>USS Fearless
<br>Plancia di comando
<br>Deep Space 16
<br> 4 Maggio 2394 - Ore 16,45
<br>
<br>La nave sconosciuta era visibile sullo schermo, ritagliato dalle
<br>striature delle stelle che scorrevano a velocità warp. Guardandola, il
<br>capitano ripensò al dialogo che aveva avuto con Shorek. Quello che ne
<br>aveva ricavato era che difficilmente avrebbe avuto risposte dal
<br>Dipartimento indagini temporali e che tutto quello che avrebbe potuto
<br>sapere di quella situazione, era quanto lui stesso o i suoi uomini
<br>avessero visto di persona. Il fatto che quel comandante Letok avesse
<br>preso con sé il cristallo di memoria che avevano trovato sulla navetta
<br>ddi Toll – per esaminarlo con cura nel laboratorio della sua nave,
<br>così aveva detto a Riccardi e a Karana Vok, ignorandone le proteste –
<br>non aveva fatto che confermare la prima impressione. Per questo aveva
<br>deciso di andare di persona, con la Fearless, incontro alla nave
<br>misteriosa. Avrebbe potuto giurare che le due cose – arrivo di un
<br>viaggiatore del tempo e comparsa di una nave non identificata – erano
<br>collegate in qualche modo.
<br>*Non può essere una coincidenza – pensò Resh – L'universo è raramente
<br>così pigro! *
<br>Il capitano perse ancora qualche momento per studiare la forma
<br>dell'altra nave. Poteva avere una stazza inferiore di circa la metà
<br>rispetto a quella della Fearless, ma aveva un'aria aggressiva,
<br>rivestita com'era in placche di duranio grigio con i pattini posti in
<br>posizione superiore rispetto all'area centrale.
<br>“Rassomiglia molto ad un Bird of Prey romulano. - notò il capitano -
<br> O almeno, uno di vecchio stile”
<br>“Non è romulana, però - fece notare Riccardi, dalla postazione tattica
<br>– Rilevo solo una coppia di banchi faser nella parte anteriore. Niente
<br>disgregatori. Niente tubi per missili... E, in effetti sembra avere un
<br>design piuttosto antiquato, oltre ad essere molto più piccola del
<br>normale.”
<br>“Scudi?”
<br>“Se ce li hanno, sono abbassati. Non rilevo neanche i semplici
<br>deflettori”
<br>“Noi alziamoli, invece - ordinò il capitano, quindi si girò verso
<br>l'addetto alle comunicazioni – Tenente Eccleston, ci sono novità?”
<br>“Nessuna, capitano... Solo la richiesta di aiuto”
<br>“Continui a provare, su tutte le frequenze. Timoniere, ETA?”
<br>“A questa velocità, dovremmo raggiungere la nave sconosciuta entro
<br>undici minuti circa, capitano” - rispose l'altro.
<br>Resh tornò a studiare la nave in avvicinamento sullo schermo. Curioso,
<br>pensò: quella nave non sembrava in difficoltà, a vederla
<br>dall'esterno. Sembrava anzi in perfetta efficienza.
<br>“C'è qualcosa che non quadra” - mormorò, più a sé stesso che
<br>all'equipaggio.
<br>“Do' energia ai banchi faser, capitano?” - reagì Riccardi.
<br>“No, non ancora almeno. Non voglio fare niente che possa essere
<br>percepito come un'aggressione dall'equipaggio di quella nave. Siamo a
<br>portata dei sensori a corto raggio? Cosa dicono?”
<br>Riccardi si girò verso il monitor della propria consolle:
<br>“E' effettivamente una nave di stile romulano: motore warp a
<br>singolarità quantistica, situato al quarto ponte. Equipaggio... - si
<br>interruppe – Capitano, non c'è equipaggio!”
<br>“Come?” - reagì il capitano, e raggiunse la postazione tattica per
<br>guardare a sua volta i dati dei sensori. Riccardi si scostò, per
<br>dargli una visuale migliore:
<br>“Guardi lei stesso, capitano – indicò una riga con il dito - “I
<br>sensori non rilevano forme di vita. Non c'è atmosfera. Dev'essere
<br>completamente automatizzata”
<br>“Se è così, è qualcosa che il nostro capo ingegnere deve vedere” –
<br>disse, allungando una mano verso il comunicatore:
<br>“Capitano a capo ingegnere.”
<br>=^= Qui Karana Vox, capitano =^=
<br>“Stiamo per raggiungere la nave sconosciuta – disse – Indossi la tuta
<br>EVA e si prepari al teletrasporto. Andiamo a bordo!”
<br>
<br>
<br>----------------------------
<br>FINE TRASMISSIONE
<br>----------------------------
<br>
<br>Solo qualche nota... Che la nave misteriosa sia simil romulana si
<br>collega - ovviamente - con il fatto che nel futuro da cui Toll
<br>proviene una singolarità quantistica fuori controllo sta ingoiando
<br>mondi dell'intera Galassia (è l'Apocalisse? Si, signori, lo è!).
<br>
<br>Seconda notazione: dato che si parla di viaggi nel tempo, non ho
<br>resistito alla tentazione di mettere ai PNG i nomi di alcuni
<br>interpreti di Doctor Who: William Hartnell (il primo Dottore), Jon
<br>Pertwee (il terzo), Christopher Eccleston (ottavo dottore e primo
<br>della nuova serie).
<br>
<br>Ciao! ;-D
<br>Elena
<br>--
<br>"Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
<br>ICQ 33856678
<br>
<br>
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</mf9115@mclink.it></div></div>
<br><br>Sent from Libero Mobile
</body>
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