<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Più o meno...io darei più che altro la colpa al pupo del futuro e alla Norn, ma son di parte :-)<div><br></div><div>Comunque grasssie!</div><div><br></div><div>F<br><div class="messageTextArea">________________________________<br>Il 29/08/2014 14:16, Fabio Manuello <riccardi.ds16@gmail.com> ha scritto:<br>
Ciao,
<br>bello!!
<br>Quindi è tutta colpa nostra... abbiamo creato il buco nero angelico.
<br>Che casino!
<br>
<br>Cmq bel brano mi è proprio piaciuto.
<br>
<br>ciao
<br>Fabio
<br>
<br>Tenente comandante
<br>Alessandro Riccardi
<br>Capo della sicurezza
<br>
<br>Il 28 agosto 2014 14:14, <cmdrtkar@libero.it> ha scritto:
<br>> Ok gente, vediamo di riprendere il ritmo dopo il letargico agosto...in
<br>> realtà non sono troppo soddisfatto del pezzo (e, men che meno, del titolo),
<br>> ma spero vi accontenterete...
<br>>
<br>> Scusate se ho messo tanta carne al fuoco, ma ho cercato di sistemare un po'
<br>> di cose che mi lasciavano perplesso per il proseguo della storia, ma ne
<br>> parliamo a fine capitolo...
<br>>
<br>> Spero il capitolo vi piaccia..e, soprattutto, spero di non essere andato
<br>> fuori personaggio col personale della Nave Temporale. Del caso mi affido a
<br>> quelli di voi che conoscono la SIM meglio di me!
<br>>
<br>> Buona lettura gente!
<br>>
<br>>
<br>>
<br>> **********************************************************************************************************************
<br>> Brano: 15.06
<br>> Titolo: Fulcri, Catalizzatori e tanti guai (ovvero, come troppi galli in un
<br>> pollaio generino solo confusione)
<br>> Autore: Capitano Resh Tomphson
<br>>
<br>> **********************************************************************************************************************
<br>>
<br>> U.S.S. Norn – Sala Tattica del Capitano - 4 Maggio 2394 - Ore 16,45
<br>>
<br>> “Una Singolarità Quantistica?” domandò il Capitano Shorek, sollevando lo
<br>> sguardo dal proprio terminale e dalla complessa ricerca che il computer
<br>> stava eseguendo sui diversi database temporali cui aveva accesso “Molto
<br>> interessante…abbiamo traccia di tale fenomeno lungo le Linee di Divergenza
<br>> Temporale sino a questo momento tracciate ed esaminate?”
<br>>
<br>> Il Comandante Letok rimase immobile, nella sua posizione eretta a mani
<br>> incrociate dietro la schiena di fronte alla scrivania del superiore e
<br>> rispose “No, Capitano…non abbiamo mai individuato questo genere di fenomeno
<br>> situato nel Quadrante Gamma…inoltre la Dottoressa Schwarzwald conferma che
<br>> il viaggiatore appartiene alla nostra stessa marcatura quantica, pertanto
<br>> sarebbe logico supporre si tratti di una recente evoluzione del nostro
<br>> futuro, e non di un universo parallelo.”
<br>>
<br>> “Una deviazione importante…” sottolineò il Capitano dell’unico vascello
<br>> temporale della Flotta Stellare del XXIV Secolo “con conseguenze
<br>> potenzialmente disastrose…abbiamo qualche indizio circa cosa possa averlo
<br>> innescato?”
<br>>
<br>> “Per ora nessuno…” rispose il Capo Ingegnere, trattenendosi dallo scuotere
<br>> la testa in segno di diniego come invece erano soliti fare gli Umani in quel
<br>> medesimo frangente “La tecnologia della navetta del Viaggiatore è
<br>> specificamente progettata per sviare i nostri esami della stessa ed il
<br>> Viaggiatore stesso è tutt’ora incosciente, nell’Infermeria di Deep Space 16
<br>> Gamma. Forse potremmo ottenere qualche risultato in più trasferendolo a
<br>> bordo…” provò a suggerire.
<br>>
<br>> Tale suggerimento, però, non colse impreparato il Capitano Shorek, che
<br>> rispose prontamente con un diniego, aggiungendo quindi una spiegazione
<br>> estremamente razionale del perché tale trasferimento non fosse opportuno “No
<br>> Comandante…Toll è un civile ed un parente del medico di Deep Space 16 Gamma.
<br>> Se cercassimo di trasferirlo, otterremmo solo ostruzionismo dall’equipaggio
<br>> della Stazione e sarebbe una mossa altamente illogica, vista la natura del
<br>> Capitano Tomphson, stuzzicare oltremodo la sua curiosità.”
<br>>
<br>> L’ingegnere assentì a quelle parole poi, dando voce ad un pensiero che già
<br>> da un po’ gli era passato per la mente, affermò “Ad ogni modo, un’anomalia
<br>> del genere deve avere necessariamente un fattore scatenante ed un elemento
<br>> catalizzatore e in questo settore di spazio non vi è nulla – eccetto il
<br>> Tunnel Spaziale - che possa permettere una generazione casuale del fenomeno.
<br>> Quindi dovremo cercare eventuali elementi esterni e propongo di cominciare
<br>> dai vascelli Romulani assegnati alla Stazione o comunque al momento presenti
<br>> nell’area.”
<br>>
<br>> “Per via del loro sistema propulsivo,” convenne Shorek, aggiungendo “sì, mi
<br>> pare ragionevole e ho già chiesto al Comandante Kai di tracciare tutti i
<br>> vascelli dotati di tale propulsione nel settore…ma dovremo concentrarci
<br>> anche sul fattore scatenante. Un vascello Romulano può fornire la materia
<br>> prima per generare un’anomalia quantistica, ma vi deve essere un elemento di
<br>> interferenza temporale per cambiare la nostra linea temporale…” Avrebbe
<br>> forse voluto aggiungere altro, ma venne interrotto dal trillo del
<br>> comunicatore, che calamitò subito l’attenzione dei due Vulcaniani.
<br>>
<br>> La voce del Comandante Kai emerse dagli altoparlanti della Sala Tattica e,
<br>> una volta ottenuto il permesso di parlare, annunciò “Signore, rileviamo una
<br>> nave in avvicinamento a fattore Curvatura 7. Sembrerebbe un vascello a
<br>> propulsione basata sulle Singolarità Quantiche come le navi Romulane, ma ha
<br>> una configurazione non nota nei nostri database…”
<br>>
<br>> “E’ possibile verificare la sua marcatura temporale e la sua firma quantica,
<br>> Comandante?” Domandò il Capitano, mentre i due ufficiali si guardavano negli
<br>> occhi, come a dirsi che forse avevano trovato anche il loro elemento
<br>> scatenante.
<br>>
<br>> “E’ ancora troppo lontano, signore…” rispose l’Ufficiale Scientifico “ma
<br>> forse possiamo chiedere informazioni alla Fearless…i loro sensori dovrebbero
<br>> essere programmabili per rilevare questi dati e si trovano già quasi a
<br>> distanza di intercettazione…”
<br>>
<br>> I due Vulcaniani si fissarono per un momento. La sorpresa non è qualcosa che
<br>> di norma i figli di Vulcano mostrano apertamente, ma le implicazioni della
<br>> presenza della nave Federale così vicina all’astronave sconosciuta, quando
<br>> in condizioni normali non sarebbe probabilmente andata ad intercettarla,
<br>> erano chiare: quasi certamente avevano trovato sia l’innesco che il fulcro
<br>> di quello che sarebbe potuto divenire l’Angelo Bello della Morte!
<br>>
<br>> Il Capitano Shorek fu pertanto estremamente rapido ad agire e, ancor prima
<br>> di essersi alzato del tutto in piedi, ordinò “plancia, effettuate
<br>> immediatamente le manovre di sgancio dalla Stazione e avviate una rotta di
<br>> intercettazione. Autorizzazione ad utilizzare un balzo Temporale, ma
<br>> dobbiamo arrivare a quella nave prima della Fearless…e chiamatemi il
<br>> Capitano Tomphson!”
<br>>
<br>>
<br>> U.S.S. Fearless – Plancia - 4 Maggio 2394 - Ore 16,53
<br>>
<br>> “Il Comandante Vok cpomunica di essere pronta al trasferimento, signore…”
<br>> annunciò l’addetta alle Operazioni, il Guardiamarina Rose Tyler, armeggiando
<br>> per alcuni istanti con la propria consolle “La Fearless ha raggiunto la nave
<br>> aliena ed equiparato rotta e velocità…”
<br>>
<br>> “Molto bene…” annuì Resh Tomphson, in piedi accanto alla piccola postazione
<br>> scientifica della nave di Classe Defiant, dove il Comandante Khish Chelak
<br>> stava operando per creare una mappatura esaustiva della nave automatizzata,
<br>> così da poter trasferire l’Ingegnere Capo della Stazione direttamente nel
<br>> centro nevralgico del vascello “Allora, signor Chelak…abbiamo un bersaglio?”
<br>>
<br>> “Ad occhio direi qui, signore…” rispose l’Andoriano, cercando di ignorare la
<br>> sensazione di apprensione che la presenza del nuovo comandante gli generava
<br>> semplicemente standogli dietro e fissandolo coi suoi occhi neri privi di
<br>> iride. Le dita azzurre indicarono un’ampia area libera nei pressi del grande
<br>> reattore a singolarità della nave e lo scienziato aggiunse “Se interpreto
<br>> bene questa struttura dei sistemi ODN, dovrebbe trattarsi dell’alloggiamento
<br>> del Computer Principale…”
<br>>
<br>> “Ottimo…” assentì il Capitano, staccandosi finalmente dal sottoposto, cui
<br>> era effettivamente – e consapevolmente - stato “col fiato sul collo” fino a
<br>> quel momento, più per testare la sua capacità di concentrazione in
<br>> situazioni di stress che per fargli realmente fretta “Passi immediatamente
<br>> le coordinate alla Sala Teletrasporto…”
<br>>
<br>> “Signore, comunicazione in arrivo dalla Stazione…il Capitano della Norn
<br>> richiede di conferire con lei immediatamente…” lo informò l’addetto alle
<br>> comunicazioni.
<br>>
<br>> Resh sorrise…aveva lasciato ordine ai suoi sottoposti di non informare la
<br>> Nave del Dipartimento Indagini Temporali dell’arrivo del vascello
<br>> sconosciuto e di non rispondere al Capitano della stessa circa la sua
<br>> presenza o meno a bordo della Fearless. Aveva ricevuto ordini precisi di
<br>> collaborare con l’equipaggio della Norn circa la situazione venutasi a
<br>> creare con l’arrivo del figlio del Dottor Sonx dal futuro, ma quelli del
<br>> Dipartimento avevano ritenuto opportuno scavalcare lui ed i suoi
<br>> ufficiali…era ora che imparassero che non è cortese comportarsi così quando
<br>> si va a giocare nel cortile di qualcun altro…e quella porzione di Quadrante
<br>> Gamma, per lo spazio, era il suo cortile!
<br>>
<br>> “Ma davvero?” domandò quindi sornione, mettendosi comodamente a sedere sulla
<br>> poltroncina del Capitano prima di aggiungere “immagino che sia cortesia
<br>> rispondere…lo passi pure qui, ma prima si assicuri di pulire per bene il
<br>> segnale di chiamata in entrata…non vorrei mai riceverlo con delle
<br>> interferenze.”
<br>>
<br>> Parecchi secondi dopo, il volto dell’Ufficiale Vulcaniano capeggiava sullo
<br>> schermo della Fearless e, sorridendo, Resh gli rivolse un cordiale saluto
<br>> “Capitano Shorek...di nuovo buongiorno…cosa posso fare per lei?”
<br>>
<br>> “Non si trova su Deep Space 16 Gamma, Capitano…” rispose questi a mo’ di
<br>> saluto, fissandolo con sguardo indecifrabile che il Betazoide sostenne senza
<br>> difficoltà con la propria migliore faccia da poker.
<br>>
<br>> “In effetti no…” convenne il neocapitano della Stazione, con un sorriso,
<br>> indicando la plancia del vascello di Classe Defiant attorno a lui “sa, dopo
<br>> tanti anni passati a correre nello spazio è difficile abituarsi ad una
<br>> Stazione…così quando posso mi prendo il lusso di assumere il comando di
<br>> questo piccolo gioiello…come adesso…” fece una pausa poi, con il suo tono
<br>> più innocente aggiunse “quale migliore occasione di una semplice missione di
<br>> soccorso di una nave in difficoltà?”
<br>>
<br>> “Capisco, Capitano…” rispose il Vulcan in tono neutro, inclinando appena il
<br>> capo per ascoltare probabilmente un rapporto che non venne captato e
<br>> ritrasmesso dall’olocamera della Plancia della Norn “ma devo chiederle di
<br>> rinunciare alla sua missione di soccorso e di lasciare che sia la Norn a
<br>> prendere contatto con quel vascello. Abbiamo motivo di ritenere che esso sia
<br>> potenzialmente pericoloso e collegato alla visita temporale da voi
<br>> ricevuta…”
<br>>
<br>> ‘Fine dei giochi…’ pensò il Betazoide, facendo però in modo di non indurire
<br>> la propria espressione, mentre rispondeva “Mi deve scusare, Capitano…ma le
<br>> richieste di soccorso rivolte a Deep Space 16 Gamma sono di stretta
<br>> competenza della Stazione e dei relativi mezzi di supporto. Abbiamo
<br>> scansionato questa nave senza rilevare le tracce cronotoniche che invece
<br>> caratterizzavano la navetta di Toll ed anche le analisi strutturali non
<br>> suggeriscono che provenga da un altro tempo o spazio…ergo, non vedo prove a
<br>> supporto della sua affermazione.”
<br>>
<br>> “Ciononostante, in ottemperanza al costume di collaborazione tra i vari
<br>> Servizi della Flotta, le chiedo di voler collaborare con la nostra indagine
<br>> e di astenersi dal prendere contatto con quella nave, Capitano…” ribatté,
<br>> ora leggermente alterato - nella traccia empatica se non nel tono – il
<br>> Capitano della Norn.
<br>>
<br>> “In nome della fattiva collaborazione tra i Dipartimenti della Flotta,
<br>> Capitano Shorek…” rispose Tomphson, questa volta con un tono decisamente più
<br>> freddo “vi forniremo tutte le informazioni che il mio Capo Ingegnere – già
<br>> salito a bordo della nave sconosciuta – raccoglierà…e quando ci avrete
<br>> raggiunti, saremo ben lieti di accettare la vostra collaborazione nella
<br>> nostra indagine. Tomphson chiudo.”
<br>>
<br>> In Plancia calò il silenzio non appena la comunicazione si interruppe, ma
<br>> diversi Ufficiali si scambiarono occhiatine contenenti un misto tra
<br>> divertimento e preoccupazione. Dopo aver lasciato all’equipaggio qualche
<br>> secondo per assimilare la sfida che aveva lanciato al Capitano della Norn e
<br>> – indirettamente – al suo stesso equipaggio, Tomphson si rialzò in piedi ed
<br>> affermò in tono deciso “Avanti signori, mettiamoci al lavoro…i nostri
<br>> colleghi del Dipartimento per le Indagini Temporali saranno qui a breve e
<br>> voglio dei risultati per allora…”
<br>>
<br>>
<br>> Nave aliena – nel frattempo
<br>>
<br>> Karana si materializzò in quello che – a prima vista – si sarebbe potuto
<br>> scambiare per un magazzino di pezzi di ricambio di un rottamatore di
<br>> astronavi. Tutt’attorno alla Mezza-Klingon in tuta spaziale volteggiavano
<br>> nel vuoto decine di componenti meccaniche e informatiche delle più varie, a
<br>> partire da quelli che sembravano blocchi dati isolineari fino ai ben più
<br>> massicci e complessi pezzi di ricambio dei reattori RCS.
<br>>
<br>> Per prima cosa, dopo un momento di stupore, la donna attivò i comandi di
<br>> magnetizzazione dei propri stivali per fissarsi stabilmente al pavimento
<br>> anche in assenza di gravità poi, estraendo il tricoder dalla propria cintura
<br>> per gli attrezzi, eseguì una rapida scansione della stanza aprendo nel
<br>> contempo la comunicazione con la nave.
<br>>
<br>> “Vok a Fearless, sono a bordo…” annunciò, concentrandosi nel frattempo sulle
<br>> letture dell’apparecchio di analisi “qui è tutto sottosopra…manca la gravità
<br>> artificiale e numerose componenti che sembrano essere pezzi di ricambio sono
<br>> sparsi per tutta la sala dove mi sono materializzata…” fece una pausa, prima
<br>> di aggiungere “apparentemente non vi sono tracce biologiche quindi, se c’era
<br>> un equipaggio, non è più entrato in questa zona della nave da un pezzo…”
<br>>
<br>> “ E cosa ci può dire della loro tecnologia?” domandò la voce di Tomphson,
<br>> che la mezza Klingon si immaginava senza difficoltà in piedi esattamente
<br>> dietro l’addetto alle comunicazioni. Lo aveva visto solo una volta o due in
<br>> quella folle giornata, ma gli era parso un tipo estremamente curioso, uno di
<br>> quelli che si interessano anche ai minimi dettagli di quanto succede sotto
<br>> la sua responsabilità.
<br>>
<br>> “Sembra piuttosto avanzata, signore…” rispose allora, concentrandosi sul
<br>> sistema di propulsione, la cui componente di controllo si trovava proprio
<br>> davanti a lei “direi per lo meno equivalente alla tecnologia impiegata sulle
<br>> prime navi di classe Galaxy…ma completamente concentrata
<br>> sull’automatizzazione. C’è un sistema automatizzato di riparazione dei danni
<br>> ancora parzialmente funzionante e un sistema di bypass multipli…”
<br>>
<br>> La donna fece un momento di silenzio mentre, con l’ausilio del tricoder,
<br>> analizzava una porta che si aprì al suo approssimarsi, mostrando una serie
<br>> di automi dal corpo tozzo e cilindrico, dotati di due “gambe” laterali
<br>> munite di cingoli e di una specie di testa a cupola. Gli automi erano
<br>> spenti, ma ancora in discrete condizioni, nonostante la stanza mostrasse i
<br>> segni dell’esplosione di un condotto del Plasma.
<br>>
<br>> “Tutto a posto, Comandante?” domandò attraverso il comunicatore della tuta
<br>> Resh, il cui tono – comunque – continuava ad essere calmo. “Trovato qualcosa
<br>> di interessante?”
<br>>
<br>> “Una stanza contenente quelli che sembrano Droidi di manutenzione, signore…”
<br>> rispose la donna, avvicinandosi ad una delle piccole “botti robotiche”
<br>> sventrata dall’esplosione e contenente al suo interno diversi apparecchi tra
<br>> i quali saldatori laser e altre attrezzature ingegneristiche “apparentemente
<br>> andati distrutti da una esplosione. Forse è per questo che l’interno della
<br>> nave è in cattive condizioni…”
<br>>
<br>> “Quindi ritiene che si tratti di un vascello automatizzato?” domandò la voce
<br>> disincarnata dell’Ufficiale in Comando della Fearless “o forse di una nave
<br>> con un equipaggio minimo?”
<br>>
<br>> “Qui attorno non vedo tracce di sedie e altre componenti che facciano
<br>> pensare ad un ambiente atto ad ospitare forme di vita umanoidi,
<br>> signore…anche i computer non hanno schermi o tastiere visibili, ma solo
<br>> attacchi dati…credo sia una nave totalmente automatizzata…”
<br>>
<br>> “E il messaggio di aiuto, allora?” si intromise il Comandante Khish Chelak,
<br>> che stava evidentemente seguendo gli spostamenti dell’Ingegnere con i
<br>> sensori della Fearless.
<br>>
<br>> “Probabilmente è stato inviato in automatico quando il sistema di
<br>> autoriparazione si è guastato…” suppose il Capo Ingegnere di Deep Space 16
<br>> Gamma.
<br>>
<br>> “Scarichi il database di quella nave, Comandante…” ordinò allora Resh, senza
<br>> esprimere la propria opinione su quanto stavano discutendo i suoi sottoposti
<br>> “e veda se è possibile assumere manualmente il controllo di quella nave. Se
<br>> dalle telemetrie e dai diari dovessimo appurare che non si tratta di una
<br>> razza ostile, magari potremmo aiutarli riparando la nave e facendole
<br>> riprendere il suo viaggio…”
<br>>
<br>> “Sì signore…” rispose la Mezza-Klingon, dirigendosi verso quello che
<br>> sembrava un nodo di accesso al Computer principale ed interfacciandovi il
<br>> tricoder. Sarebbe certo stato interessante lavorare su quella nave, ma un
<br>> piccolo tarlo continuava a roderle il cervello…cosa c’entrava quella
<br>> tecnologia – avanzata ma certo non proveniente dal futuro – con il
<br>> viaggiatore del tempo ricoverato nell’infermeria della Stazione?
<br>>
<br>>
<br>> U.S.S. Fearless – Plancia - 4 Maggio 2394 - Ore 17,25
<br>>
<br>> “Sì signore, non ho idea di come sia possibile, ma la Norn sarà qui entro
<br>> non più di 10 minuti...” la voce dell’Ufficiale Scientifico pareva
<br>> estremamente stupita e, anche a livello empatico, Resh percepiva un misto di
<br>> curiosità e irritazione proveniente dall’Andoriano “non so come sia
<br>> possibile però…ho individuato la loro manovra di sgancio con i sensori a
<br>> lungo raggio, poi sono entrati normalmente in Curvatura e…”
<br>>
<br>> Lasciò cadere la frase perché proprio non sapeva come completarla…la nave
<br>> era entrata normalmente in Curvatura ma, nonostante i sensori registrassero
<br>> una distorsione spaziale corrispondente a curvatura 7, la Norn aveva coperto
<br>> molta più strada di quella che ci si sarebbe dovuti aspettare secondo la
<br>> normale equazione di Cochraine.
<br>>
<br>> “Non se ne crucci, Comandante…” gli disse però il Capitano Tomphson,
<br>> mettendogli una mano sulla spalla in un gesto paternalistico forse poco
<br>> adatto alla poca differenza di età tra i due ufficiali “sappiamo che hanno i
<br>> loro trucchi. Quello che mi preme sapere è perché sono così interessati a
<br>> questa nave…siamo sicuri che non venga dal futuro?”
<br>>
<br>> “Sì signore…” confermò Khish, con un leggero movimento in verticale delle
<br>> antenne “le analisi del Comandante Vok confermano le nostre letture
<br>> sensoriali…la datazione quantica dei materiali dello scafo risale a circa 85
<br>> anni standard fa… e l’interno ha più o meno la stessa età…”
<br>>
<br>> Nessuno aggiunse che si trattava di una età davvero non da poco per una nave
<br>> automatizzata, ma non ve ne era realmente bisogno. E, comunque, gli
<br>> Ufficiali della Fearless avevano altri pensieri più urgenti di cui
<br>> occuparsi.
<br>>
<br>> “E non appartiene neppure ad un universo parallelo o robe del genere,
<br>> giusto?” aggiunse Tomphson, pur conoscendo già la risposta. Avevano
<br>> effettuato ogni genere di scansione su quella nave, compreso il confronto
<br>> della “firma quantica” della stessa con quella della Fearless, ma
<br>> l’astronave sconosciuta pareva essere esattamente ciò che sembrava, ossia
<br>> un’astronave automatizzata che esplorava la galassia da circa 85 anni senza
<br>> un equipaggio.
<br>>
<br>> “E allora, perché il Capitano Shorek vuole metterci le mani sopra e non
<br>> vuole che la tocchiamo?” si domandò ad alta voce il Betazoide, decidendo di
<br>> aver disturbato a sufficienza il proprio Ufficiale Scientifico e portandosi
<br>> invece alle comunicazioni.
<br>>
<br>> La domanda aleggiò per alcuni secondi nell’aria, ma nessuno rispose, quindi
<br>> il Capitano si limitò a richiedere un aggiornamento della situazione a bordo
<br>> della nave aliena.
<br>>
<br>> “Abbiamo acquisito l’intero database della nave, ma è criptato con un codice
<br>> frattale molto complesso…” lo informò l’Ufficiale Scientifico, che stava
<br>> monitorando a distanza ogni singola lettura del tricoder di Karana “Il
<br>> Comandante Vok è riuscita inoltre a bypassare i controlli automatici del
<br>> timone e a trasferirne il comando alla Plancia della Fearless…sembrerebbe
<br>> quasi che la nave sia progettata per accettare comandi esterni in situazioni
<br>> come questa…”
<br>>
<br>> “Molto bene…” rispose Resh, andandosi a sedere sulla propria poltroncina,
<br>> dove avrebbe atteso la successiva chiamata del Capitano Shorek “Fate
<br>> rientrare il Comandante Vok e ordinate alla nave automatizzata di modificare
<br>> la rotta dirigendo verso Deep Space 16 Gamma. Timoniere, programmi per
<br>> quella nave una rotta di arresto che la tenga vicina alla stazione, ma non
<br>> abbastanza da poter utilizzare le sue armi. Curvatura 6.”
<br>>
<br>>
<br>> U.S.S. Fearless – Sala Tattica del Capitano - 4 Maggio 2394 - Ore 17,40
<br>>
<br>> Resh guidò il suo omologo verso la sala tattica, avendo cura di eseguire
<br>> ogni movimento con calcolata lentezza. Poteva sembrare sciocco da parte sua,
<br>> ma non aveva nessuna intenzione di cedere posizione all’Ufficiale del
<br>> Dipartimento per le Indagini Temporali, quindi intendeva rimarcare che quel
<br>> colloquio riservato era una concessione che lui faceva al Vulcaniano e non
<br>> viceversa.
<br>> Fu anche per questo che, dopo avere invitato il parigrado ad accomodarsi su
<br>> una delle poltroncine poste davanti alla scrivania, il Betazoide scelse di
<br>> stare in piedi, di fronte al piccolo oblò che dava sullo spazio, mentre
<br>> domandava con assoluta cortesia “Mi dica, Capitano…cosa posso fare per lei,
<br>> questa volta?”
<br>>
<br>> “Smettere di interferire con le nostre indagini, ad esempio…” rispose il
<br>> Vulcanianao con tono assolutamente neutro, senza apparentemente scomporsi in
<br>> nessuna misura per i trucchetti psicologici del collega di DS16 Gamma.
<br>> Peccato che, a livello empatico, Resh riuscisse ugualmente a percepire una
<br>> sorta di irritazione ben controllata “e lasciare a noi il controllo della
<br>> nave confiscata.”
<br>>
<br>> “Premesso che quella nave non è stata confiscata ma solo ispezionata e
<br>> deviata verso la stazione per studiarla più approfonditamente e –
<br>> eventualmente – ripararla per permetterle di riprendere il suo viaggio…”
<br>> puntualizzò Tomphson, fissando le iridi nere nello sguardo inespressivo
<br>> dell’altro, come a dire che era ora che smettesse di giocare a carte
<br>> coperte, che con lui non attaccava “le ripeto ciò che già le ho detto.
<br>> Quella nave non proviene dal futuro né dal passato né, tantomeno, da un
<br>> universo parallelo…quindi quale attinenza ha con il vostro caso, che
<br>> riguarda un viaggiatore del tempo? Fintanto che non mi avrà dato una
<br>> risposta chiara, Capitano, gli ordini che ho ricevuto circa la
<br>> collaborazione del mio equipaggio con il Dipartimento per le Indagini
<br>> temporali non si applicheranno a questo caso e questa missione sarà una
<br>> missione di soccorso, eventualmente associata ad un Primo Contatto – seppur
<br>> indiretto – con una specie probabilmente nativa del Quadrante Gamma.” Fece
<br>> un’ulteriore pausa, prima di calcare la mano con l’ultima sua frase
<br>> “Entrambe attività che riguardano le mie competenze specifiche, non le sue…”
<br>>
<br>> Vi fu un lungo momento di silenzio, durante il quale il Vulcaniano valutò
<br>> numerose possibili linee di azione. Il Dipartimento per le Indagini
<br>> Temporali non era solito scendere a compromessi con le altre branche della
<br>> Flotta per quanto riguardava le proprie indagini, ma quella era
<br>> effettivamente una situazione anomala ed il Capitano Tomphson aveva
<br>> affermato solo cose vere e provabili. L’equipaggio della Norn, naturalmente,
<br>> aveva i propri motivi per supporre che la nave aliena in rotta verso DS16
<br>> Gamma fosse coinvolta nella futura creazione dell’Angelo Bello della Morte,
<br>> ma senza condividere le informazioni ottenute dal cristallo dati recuperato
<br>> dalla navetta di Toll, sarebbe stato necessario contattare l’Ammiragliato
<br>> per ottenere con la forza ciò che aveva invano tentato di ottenere con la
<br>> paura che normalmente la sua assegnazione generava. Solo che – qualcosa
<br>> glielo diceva nel profondo – sfidare su questo campo un ex agente operativo
<br>> dei Servizi Segreti avrebbe portato ad una perdita di tempo inaccettabile
<br>> per il buon esito della missione.
<br>> Fu pertanto con un sospiro di rassegnazione appena percettibile – ma ben
<br>> percepibile a livello empatico – che il Vulcaniano si apprestò a mettere a
<br>> parte il parigrado di quanto avevano scoperto fino a quel momento.
<br>>
<br>> Cinque minuti dopo, Resh sedeva alla propria scrivania, le mani giunte
<br>> avanti a sé e lo sguardo fisso in quello del vulcaniano, intento a
<br>> riflettere sulle implicazioni delle deduzioni fatte dall’equipaggio della
<br>> Norn. Quando gli era stata data la spiegazione voluta aveva immediatamente
<br>> ordinato alla Plancia di uscire dalla Curvatura ed ora le due navi di Classe
<br>> Defiant e la nave aliena stazionavano nei pressi della grande Nebulosa di
<br>> Qorn dove – alcuni anni prima – i Borg avevano tentato di installare un
<br>> proprio condotto di Transcurvatura.
<br>> Tuttavia, ancora qualcosa non tornava…e quindi domandò “Non capisco una
<br>> cosa, però…sappiamo che la Singolarità Quantistica si scatenerà qui, perché
<br>> è qui che è venuto il figlio del Dottor Sonx per cercare di impedirlo…e
<br>> sappiamo che questa nave potrebbe essere l’elemento che la scatenerà, visto
<br>> che possiede un motore a singolarità quantistica…ma mancano due elementi.
<br>> Innanzitutto, perché questo evento non esisteva prima nelle timeline da voi
<br>> studiate, mentre ora sì? E – secondariamente – quel motore è simile a quello
<br>> di un Falco da Guerra di Classe D’Deridex…non ha minimamente la potenza
<br>> necessaria a scatenare l’Angelo Bello della Morte…”
<br>>
<br>> Il Vulcaniano fece un cenno di assenso alla frase del Betazoide e si prese
<br>> un momento prima di rispondere ma – questa volta – la sua reticenza a
<br>> parlare non era tanto legata alla necessità di tenere nascoste determinate
<br>> informazioni, quanto al non possedere realmente tali nozioni “Quanto al
<br>> fattore temporale scatenante, ritengo che esso sia associabile alla presenza
<br>> dello stesso Toll nella nostra linea temporale…” rispose alla fine.
<br>>
<br>> Resh rimase in silenzio a sua volta, per assimilare quell’informazione e poi
<br>> domandò “Quindi..tornando indietro nel tempo avrebbe scatenato un evento che
<br>> altrimenti non sarebbe accaduto? Ma come…” si interruppe, facendo cenno di
<br>> no con la mano “lasci stare…gliela do per buona…quindi, diciamo che Toll,
<br>> tornando indietro nel tempo, ha messo in moto una serie di eventi che
<br>> potrebbero aver scatenato il fenomeno…quali?”
<br>>
<br>> “La vostra presenza qui, ad esempio…” spiegò pazientemente Shorek “se Toll
<br>> non fosse arrivato, lei avrebbe inviato qui la Fearless o si sarebbe
<br>> aggregato alla missione di soccorso? E questo è solo un esempio…”
<br>>
<br>> “O la vostra…” ribatté prontamente Resh, sottolineando che neppure la Norn
<br>> si sarebbe trovata lì senza l’arrivo di Toll “ma, lasciamo stare, ho
<br>> capito…e sull’altro problema? Come può un semplice reattore a singolarità di
<br>> modeste dimensioni creare una anomalia spaziale in grado di devastare interi
<br>> settori?”
<br>>
<br>> “Questo lo ignoro…” rispose il Capitano della Norn, prima che l’Allarme
<br>> Rosso risuonasse su tutta la nave, facendo alzare entrambi gli Ufficiali con
<br>> il medesimo scatto, dettato da anni di esperienza al comando. Come un solo
<br>> uomo, e senza dover dire nulla, i due si lanciarono verso la porta che
<br>> divideva la Sala Tattica dalla Plancia della Fearless, incespicando appena
<br>> per il forte rollio del ponte.
<br>>
<br>>
<br>> U.S.S. Fearless – Plancia – pochi istanti dopo
<br>>
<br>> “Rapporto!” il richiamo di Resh giunse alle orecchie di Khish esattamente
<br>> prima che una delle consolle ausiliarie esplodesse alla sua destra, sparando
<br>> in aria una montagna di scintille e facendo indietreggiare un Marinaio che
<br>> la stava in quel momento utilizzando.
<br>>
<br>> L’Andoriano si alzò rapidamente in piedi dalla Poltona del Capitano, che
<br>> aveva fino a quel momento occupato, per portarsi alla Consolle Scientifica.
<br>> Intanto rispose “Non ne ho idea, signore…siamo usciti dalla Curvatura senza
<br>> difficoltà e ci siamo portati a distanza di sicurezza dalla nave aliena come
<br>> ordinato. Appena la Norn vi si è avvicinata, però, il nucleo di Curvatura
<br>> alieno ha cominciato a generare un’onda di risonanza armonica…”
<br>>
<br>> “Di risonanza con cosa, Comandante?” domandò Shorek, tentando al contempo di
<br>> usare il proprio comunicatore per chiamare la Norn, ma senza riuscirvi.
<br>>
<br>> “Non funziona quello…” lo informò però Karana, che stava lavorando
<br>> febbrilmente alla consolle ingegneristica “c’è un disturbo subspaziale
<br>> troppo potente…sto riconfigurando la nostra antenna di trasmissione per
<br>> inviare pacchetti di dati ultracompressi a bassa frequenza…non sarà il
<br>> massimo della qualità audio/video, ma dovrebbe ridarci a breve le
<br>> comunicazioni a corto raggio…”
<br>>
<br>> Nel frattempo, il Comandante Chelak rispose alla domanda precedente “Non ne
<br>> ho idea…su una nave di Classe Defiant non dovrebbero esserci componenti in
<br>> grado di generare una risonanza armonica di quella frequenza. Ad ogni modo
<br>> la risonanza ha innescato una specie di turbolenza subspaziale che è andata
<br>> amplificando in maniera esponenziale…la Norn ne sembra imprigionata e lo
<br>> scafo della nave aliena ha perso il 93% di integrità strutturale…”
<br>>
<br>> “Una normale nave di Classe Defiant non ha attrezzature che potrebbero
<br>> entrare in risonanza…” lo corresse però Tomphson, che nel frattempo aveva
<br>> raggiunto la propria poltrona e vi si era seduto, richiamando sulla consolle
<br>> inserita nel bracciolo i dati inerenti lo status della nave che, a parte
<br>> qualche sovraccarico, sembrava ancora in buone condizioni “A bordo avete
<br>> delle componenti tecnologiche che potrebbero causare questo?” domandò quindi
<br>> al parigrado.
<br>>
<br>> “Diverse…” convenne questi, senza però specificare di cosa si trattasse, sia
<br>> perché si trattava comunque di materiale tecnologico secretato sia perché
<br>> non aveva il tempo materiale per farlo. Ad ogni modo esaminò rapidamente le
<br>> letture che i sensori scientifici stavano eseguendo sulla risonanza creatasi
<br>> tra la sua nave ed il vascello alieno e rispose “ma credo che il problema
<br>> sia relativo al nucleo di curvatura modificato…”
<br>>
<br>> “Signore, lo scafo della nave aliena è collassato e la Norn ha perso gli
<br>> scudi…” informò in quel momento il Guardiamarina Tyler dalle Operazioni “La
<br>> sua integrità strutturale sta venendo compromessa…”
<br>>
<br>> “C’è di peggio…” informò Khish, interpretando i dati che i sensori di massa
<br>> gli riferivano “dove si trovava la nave aliena si sta formando un mini buco
<br>> nero…sta attirando la Norn e non credo che – nelle loro condizioni – siano
<br>> in grado di sfuggirvi.”
<br>>
<br>> “Possiamo trainarli via?” domandò Resh, osservando il fenomeno descritto dal
<br>> subordinato sullo schermo visore, attraverso le statiche generate
<br>> dall’anomalia “o invertire il fenomeno in qualche modo?”
<br>>
<br>> “Se ci avvicinassimo ora verremmo intrappolati dall’anomali a nostra volta,
<br>> signore…” rispose prontamente l’Ufficiale Scientifico, che aveva appena
<br>> lanciato una simulazione in proposito e ne stava consultando i risultati
<br>> insieme al Capitano della Norn “credo che la cosa migliore sarebbe
<br>> interrompere la risonanza ed agganciare la Norn con un raggio traente per
<br>> allontanarla da lì…”
<br>>
<br>> “Capitano Shorek?” Tomphson richiamò l’attenzione del parigrado, invitandolo
<br>> implicitamente a spiegare come poter ottenere il risultato auspicato
<br>> dall’Andoriano della Sezione Scientifica.
<br>>
<br>> “La Norn deve espellere il Nucleo di Curvatura…” rispose rapidamente e senza
<br>> particolare esitazione l’Ufficiale del Dipartimento per le Indagini
<br>> Temporali “in questo modo l’interferenza dovrebbe affievolirsi attorno alla
<br>> nave e la Fearless potrebbe trainarla via. Inoltre, se riuscissimo a colpire
<br>> con un Siluro Quantico il nucleo a curvatura proprio nel momento in cui
<br>> questi entri nell’orizzonte degli eventi dell’anomalia, esiste un 73% di
<br>> probabilità che la detonazione creatasi richiuda la stessa…”
<br>>
<br>> “Comandante Vok, quel comunicatore a corto raggio modificato ci serve
<br>> adesso!” affermò rapidamente il Capitano Tomphson, mentre la nave veniva
<br>> scossa da una distorsione gravitazionale più forte delle altre e dall’OPS
<br>> annunciavano che l’integrità strutturale della Norn era scesa al 47%.
<br>>
<br>> “Comunicazioni aperte, solo audio al momento…” rispose l’Ingegnere
<br>> mezzosangue, reggendosi alla consolle per non cadere a terra.”
<br>>
<br>> “Shorek a Norn, espellete immediatamente il nucleo di Curvatura modificato e
<br>> trasferite tutta l’energia di emergenza all’integrità strutturale…” si
<br>> affrettò ad ordinare il Vulcaniano, non appena le frequenze di chiamata con
<br>> la sua nave furono aperte. La risposta affermativa non si fece attendere e,
<br>> pochi istanti dopo, i portelli di espulsione di emergenza della Nave
<br>> Temporale furono aperti e la camera di reazione MR/AMR scivolò all’esterno,
<br>> subito catturata dall’attrazione gravitazionale dell’Anomalia che si stava
<br>> formando.
<br>>
<br>> “Operazioni, agganciate la Norn con un Raggio Traente appena le interferenze
<br>> lo consentiranno…” si affrettò ad aggiungere Resh “Timone, appena
<br>> recuperata, ci allontani di qui a massimo impulso. Tattico, siluri quantici
<br>> di poppa agganciati sul Nucleo a Curvatura, distruggetelo appena entra
<br>> nell’Orizzonte degli Eventi e poi piena potenza agli scudi di poppa per
<br>> l’eventuale onda d’urto…assicuratevi che siano estesi anche alla Norn.”
<br>>
<br>> Le operazioni si svolsero senza intoppi e, nel giro di pochi secondi, le due
<br>> navi di Classe Defiant si allontanarono a pieno impulso dall’anomalia,
<br>> mentre una coppia di sfere di energia dal colore blu eruppe dalla poppa
<br>> della Fearless, andando ad impattare sul nucleo a curvatura della Norn e
<br>> causando una potente esplosione di antimateria.
<br>>
<br>> La conseguente onda d’urto colpì i due vascelli federali con forza, causando
<br>> diverse esplosioni e lo spegnimento di molti sistemi, tra i quali i sensori
<br>> esterni. Quando i secondari entrarono in funzione, restituendo l’energia
<br>> alla Fearless, il Capitano Tomphson si affrettò ad ordinare per la seconda
<br>> volta in pochi minuti “Rapporto situazione!”
<br>>
<br>> “Danni a diversi sistemi secondari e scudi di poppa al 32%, signore…”
<br>> rispose rapidamente Karana, esaminando i dati ricevuti dai propri sistemi di
<br>> controllo danni e dalle squadre di manutenzione già allertate “nessun ferito
<br>> serio.. la Norn è in condizioni peggiori. Hanno perso tutta l’energia e
<br>> hanno importanti danni strutturali. Riceviamo una richiesta di trasferire il
<br>> loro personale più grave nella nostra infermeria.”
<br>>
<br>> “Accordata, e predisponete un trasferimento energetico verso di loro fino a
<br>> quando non saranno in grado di riattivare l’energia…” ordinò rapidamente il
<br>> Capitano Tomphson, evitando di offrire al collega Vulcaniano di inviare
<br>> ingegneri a bordo per le riparazioni. Con tutta la tecnologia segreta
<br>> presente, infatti, immaginava che Shorik avrebbe rifiutato una tale offerta.
<br>> Se ne avessero avuto bisogno, decise, lo avrebbero chiesto loro. “E
<br>> l’anomalia?” domandò poi, voltandosi verso l’Ufficiale Scientifico Capo, che
<br>> aveva un brutto taglio sulla fronte ma che si era già rimesso al lavoro.
<br>>
<br>> “Sto reinizializzando i sensori esterni, signore…” rispose prontamente Khish
<br>> poi, quando i primi dati comparvero, commentò “Signore…credo che ci sia un
<br>> problema…”
<br>>
<br>> Ma in effetti non serviva lo dicesse. Contemporaneamente ai sensori si era
<br>> infatti riattivato anche lo schermo visore principale, che stava ora
<br>> inquadrando una scena apocalittica…un microscopico buco nero che,
<br>> probabilmente a causa di una forza di attrazione gravitazionale enorme,
<br>> stava attirando a sé la massa gassosa della Nebulosa di Qorn, il cui
<br>> pulviscolo esterno aveva ora creato due archi di materia che, entrambi
<br>> diretti verso l’anomalia, formavano nel cielo stellato un’immagine in
<br>> qualche modo simile a due ali stilizzate.
<br>>
<br>> “Lo credo anch’io, Comandante…” commentò Resh, fissando lo schermo visore
<br>> con volto corrucciato “L’Angelo bello della Morte è arrivato…ed ora sta a
<br>> noi cercare di fermarlo prima che annienti tutto.."
<br>>
<br>> ***************************
<br>> END TRANSMISSION
<br>> ***************************
<br>>
<br>> Ed ora, prima di lasciarvi al linciaggio dei commenti, ho un paio di domande
<br>> per voi (tre in realtà)...
<br>>
<br>> 1) non so se si capisce la mia idea...dato che nella linea temporale
<br>> originale (quella conosciuta dall'equipaggio della Norn, per capirci)
<br>> l'Angelo Bello della Morte non esiste, ho pensato servisse un elemento
<br>> proveniente dal futuro per innescare il cambiamento della linea temporale e
<br>> - mi sono detto - poteva essere carino che fosse proprio l'arrivo del figlio
<br>> del Dottore tale elemento. Arrivando dal futuro, infatti, ha attirato
<br>> l'attenzione della Norn che si è recata sul posto ed ha incontrato la nave
<br>> aliena, innescando così l'anomalia a causa delle sue componenti
<br>> sperimentali. Se lui non fosse venuto la Norn non ci sarebbe stata e tutto
<br>> ciò non sarebbe successo...ha senso, secondo voi? Lo so che inverte gli
<br>> elementi di causa ed effetto, ma alla fin fine è quello che succede anche in
<br>> Ieri, oggi e domani", no? ma, soprattutto (che abbia senso o meno) si
<br>> capisce dallo sviluppo della trama?
<br>>
<br>> 2) ho dovuto mettere la Norn fuori combattimento e distruggere la sua
<br>> capacità di viaggiare nel tempo perché, altrimenti, sarebbe bastato inviarsi
<br>> un messaggio dal futuro per non interferire...per farlo mi sono detto che
<br>> probabilmente la componente che permette di manipolare lo spazio-tempo è
<br>> associata al reattore di curvatura, che in un certo senso fa lo
<br>> stesso...espellendo il nucleo ho privato la Norn di tale capacità. Ciò va
<br>> contro qualcosa di già scritto su questa nave, di cui non so praticamente
<br>> nulla?
<br>>
<br>> 3) buona parte del pezzo è incentrata sul tentativo di Resh di non subire
<br>> passivamente l' "invasione" di un altro ufficiale comandante...so che non è
<br>> esattamente un comportamento da capitano esemplare, ma il mio PG è uno che
<br>> non ama non sapere le cose e di certo non è un tipo che si azzerbina...se
<br>> Shorek avesse cercato collaborazione - come poi succede - avrebbe accettato
<br>> le sue spiegazioni e si sarebbe fatto da parte senza remore, ma così...
<br>>
<br>> A voi la palla, mio fido equipaggio!
<br>>
<br>>
<br>> Resh/F.
<br>>
<br>>
<br>>
<br>>
<br>> Sent from Libero Mobile
<br>>
<br>> _______________________________________________
<br>> Stml21 mailing list
<br>> Stml21@gioco.net
<br>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21
<br>>
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<br>
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<br>
</riccardi.ds16@gmail.com></div></div><br><br>Sent from Libero Mobile
</body>
</html>