<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>Bel pezzo, dovrò rileggere tutti gli altri con calma per avere più chiara la situazione (che molto chiara non sarà comunque).</div>
<div>Lavoro molto interessante, bravo</div>
<div> </div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Tuesday, July 19, 2016 at 8:04 PM<br/>
<b>From:</b> Riccardi <riccardi.ds16@gmail.com><br/>
<b>To:</b> stml21@gioco.net<br/>
<b>Subject:</b> [Stml21] 18.03 - Riccardi - Il forte</div>
<div name="quoted-content">Ciao,<br/>
<br/>
ecco il mio brano, spero che vi piaccia.<br/>
<br/>
Nell'ultimo brano si parlava che la squadra di abbordaggio finiva in una<br/>
strana foresta ho volto ripartire da quì per la particolarità del posto<br/>
in cui sono finiti<br/>
<br/>
Buona lettura!<br/>
<br/>
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br/>
<br/>
<br/>
Foresta? Luogo e tempo non definiti<br/>
<br/>
Riccardi si guardò intorno decisamente confuso. Era in una foresta. La<br/>
testa iniziò a giragli impedendogli di mettere a fuoco ricordi e<br/>
pensieri. Trattenne a stendo il vomito e il tremore alla mano destra.<br/>
<br/>
Dopo alcuni minuti riuscì a riprendere il controllo di sé stesso.<br/>
<br/>
Così com’era iniziata la brutta sensazione sparì di colpo lasciandolo<br/>
solo in quella strana foresta.<br/>
<br/>
Alessandro provò ad attivare la comunicazione.<br/>
<br/>
=^=Riccardi a Drillrush.=^=<br/>
<br/>
Nulla.<br/>
<br/>
=^=Riccardi a Vok.=^=<br/>
<br/>
Nulla.<br/>
<br/>
=^=Riccardi a squadra di abbordaggio.=^=<br/>
<br/>
Nulla.<br/>
<br/>
Nemmeno una voce di risposta, Riccardi guardò il comunicatore e notò che<br/>
qualcosa non andava… non funzionava.<br/>
<br/>
Provò a usare il tricorder e il phaser ma nemmeno questi due componenti<br/>
funzionavano.<br/>
<br/>
Rimasto senza tecnologia decise di utilizzare i suoi sensi per capire<br/>
deve si trovava.<br/>
<br/>
Si avvicinò ad un albero e iniziò a osservare la corteggia. Il legno<br/>
sembrava autentico non sembrava replicato o olografico ma senza sensori<br/>
non era sicuro di cosa stesse vedendo. Attorno a lui c’era una<br/>
vegetazione abbastanza normale e anonima, di quella che si trova su ogni<br/>
pianeta di classe M. Una fitta flora composta da fiori, arbusti e<br/>
qualche sasso erano sparsi quà e là. Sembrava provenire da un clima<br/>
temperato ma Riccardi non poteva dire di più senza tricorder.<br/>
<br/>
D’improvviso un rumore lo face trasalire.<br/>
<br/>
Temendo un aggressore Riccardi afferrò un ramo e si preparò a difendersi.<br/>
<br/>
Con la coda dell’occhio vide dei movimenti in un cespuglio. Impugnò<br/>
saldamente il ramo e si voltò di colpo pronto a difendersi contro un<br/>
eventuale assalitore.<br/>
<br/>
Qualcosa gli si avvicinò e Riccardi sferrò un colpo.<br/>
<br/>
Alessandro arrestò all’ultimo il ramo che si fermò a pochi centimetri<br/>
dalla testa di Drillrush.<br/>
<br/>
“Siamo noi comandante.” Esclamò il Claire.<br/>
<br/>
“Sì mi scusi.” Rispose Riccardi imbarazzato.<br/>
<br/>
“Non si preoccupi.” Con quelle parole Drillrush<br/>
<<a href="http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php?include=curriculum.php&ufficiale=424" target="_blank">http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php?include=curriculum.php&ufficiale=424</a>><br/>
mise fine alla discussione: “Dobbiamo capire dove siamo.”<br/>
<br/>
“Sì comandante. Sembra una foresta e dal poco che sono riuscito a<br/>
identificare sembra reale ma senza il tricorder non posso dirle di più.”<br/>
Rispose Riccardi.<br/>
<br/>
“Nemmeno il mio funziona.” Aggiunse Claire.<br/>
<br/>
Riccardi si stava guardando intorno quando gli venne in mente una<br/>
domanda:” Prima ha detto noi… che cosa intendeva dire?”<br/>
<br/>
Claire annuì e rispose: ”Ero svenuta, mi ha trovata il marinaio Deker.”<br/>
<br/>
“Deker?” Riccardi era sempre più confuso: ”Ma lui si trova sulla stazione.”<br/>
<br/>
“Vero ma si trova anche lui qui.”Claire indicò la direzione: “ Venga<br/>
andiamo da lui, si trova a poche decine di metri da quì.”<br/>
<br/>
I due si incamminarono verso un piccolo sentiero in salita. Fecero<br/>
alcuni passi schivando alcuni rovi e piante quando Claire disse: ”E’ un<br/>
sentiero, sembra frequentato. Non molto ma sembra che qualcuno sia<br/>
passato di quà.”<br/>
<br/>
Riccardi annuì rispondendo: ”Concordo ci sono rovi sul tragitto segno<br/>
che nessuno passa da molto ma non ci sono foglie e l’erba non è<br/>
ricresciuta sul percorso questo indica che qualcuno passa ogni tanto.”<br/>
<br/>
Drillrush arrivò in piccola piazzola, fece per voltarsi per rispondere<br/>
al capo della sicurezza quando il gruppetto venne raggiunto da Deker.<br/>
<br/>
“Comandante.” Esordì il giovane marinaio.<br/>
<br/>
“Cosa ci fa qui Deker? Non era al controllo bagagli con Thomson?” Chiese<br/>
Riccardi.<br/>
<br/>
“Sì signore ma poi è successo qualcosa e mi sono risvegliato qui… ho<br/>
vagato per alcuni minuti e ho trovato lei… cioè il comandante<br/>
Drillrush.” Fece rapporto il marinaio.<br/>
<br/>
“Ha scoperto qualcosa?” Chiese il primo ufficiale.<br/>
<br/>
“Sì… dovete venire a vedere.” Il marinaio iniziò a risalire la<br/>
collinetta e si mise a guardare.<br/>
<br/>
I due graduati salirono e raggiunsero Deker il quale stava indicando un<br/>
punto in lontananza.<br/>
<br/>
“Che cos’è?” Chiese Drillrush.<br/>
<br/>
Davanti a loro a circa due chilometri si trovava una collina posta<br/>
esattamente davanti ad una valle che tagliava in due una catena<br/>
montuosa. In cima alla collinetta c’era una struttura artificiale. Era<br/>
orientata verso la valle come ad osservarla. La forma era quadrata e<br/>
aveva l’aria massiccia e robusta. Una serie di finestrone erano situate<br/>
nella sezione inferiore ad intervalli regolari. Una serie di finestre<br/>
più piccole erano situate nella zona superiore.<br/>
<br/>
“E’ un forte… .”Riccardi non aveva dubbi: ”E’ un forte simile a quelli<br/>
che venivano costruiti sulla terra sei secoli fa… .”<br/>
<br/>
Deep Space 16, Gamma, Plancia 09/06/2396 Ore 11:20<br/>
<br/>
Keane stava ricevendo i primi rapporti dei sensori e le analisi non<br/>
erano buone.<br/>
<br/>
“Capitano, mancano 27 membri dell’equipaggio.”<br/>
<br/>
Shran puntò le antenne verso l’ufficiale alle operazioni e la raggiunse<br/>
con una serie di rapide falcate: ”Ha la loro posizione?”<br/>
<br/>
“Nulla.” Keane era confusa.<br/>
<br/>
“Come nulla?”<br/>
<br/>
“Non rilevo proprio nulla… nessuna traccia residua, né cariche<br/>
elettrostatiche di teletrasporto o simili.” L’OPS richiamo le analisi<br/>
dei sensori: ”Ho condotto tutte le analisi che potevo eseguire con i<br/>
sensori di bordo ma nulla.”<br/>
<br/>
Shran guardò i dati mentre Durani iniziò a parlare: ”Scudi alzati siamo<br/>
in allarme rosso.” Poi, dopo una breve pausa, riprese a parlare: ”Non<br/>
rilevo nulla sui sensori esterni… non c’è nulla di anormale.”<br/>
<br/>
Shran guardò fuori tramite il visore. Lo spazio circostante alla<br/>
stazione era decisamente normale tranne che per la nave romulane che si<br/>
era inspiegabilmente fermata pochi minuti prima in concomitanza con la<br/>
sparizione delle 27 persone sulla passeggiata e della squadra di<br/>
abbordaggio.<br/>
<br/>
“Capitano forse ho una teoria ma è molto azzardata.” Disse Kaene.<br/>
“Sfasamento quantico.”<br/>
<br/>
“Che cosa?”<br/>
<br/>
“E’ una specie di teletrasporto ma di più. E’ letteralmente far sparire<br/>
nel nulla le cose e soltanto cosa si vuole portare via.” Kaene aveva<br/>
l’attenzione di tutti e richiamò sullo schermo principale una serie di<br/>
dati: ”Immaginate che la materia venga assorbita da infiniti wormhole<br/>
infinitesimi in grado di assorbire una quantità di energia microscopica.”<br/>
<br/>
“Questo potrebbe portar via le persone?” Chiese il capitano.<br/>
<br/>
“E’ solo una teoria ma potrebbe essere quello che è successo.” Kaene<br/>
scosse la testa: ”Ma questa teoria è stata dimostrata come impossibile<br/>
da imminenti fisici interstellari. E’ una tecnica che potrebbe<br/>
funzionare in teoria ma in pratica è impossibile.”<br/>
<br/>
“Quindi ci troviamo davanti a qualcuno che genera l’impossibile.”<br/>
Constatò il capitano.<br/>
<br/>
Buio Luogo e tempo non definiti<br/>
<br/>
Karanasi trovava in un buio così intenso da causarle la claustrofobia.<br/>
Una strana sensazione di paura e ansia la avvolse sommandosi alla<br/>
claustrofobia. Le mancò il fiato e le sembrò che le avessero appena<br/>
innalzato un muro a pochi micron dal suo volto impendendole ogni<br/>
ingresso d’aria.<br/>
<br/>
Spinta dalla disperazione mosse le mani nel vuoto annaspando come se<br/>
stesse annegando. Quel gesto impulsivo e istintivo fu, però, la sua<br/>
salvezza: il rapido movimento delle braccia mosse una piccola quantità<br/>
di aria che entrò nei suoi polmoni calmandola leggermente.<br/>
<br/>
Il suo respiro si fece più regolare e l’iperventilazione sparì di colpo.<br/>
<br/>
Aveva quasi ripreso il controllo quando una forte fitta di dolore<br/>
avvolse la mano destra e del liquido caldo iniziò a colarle lungo<br/>
l’avambraccio. Qualcosa l’aveva appena ferita.<br/>
<br/>
Furiosa si portò la mano ferita a sé e si tenne pronta a difendersi.<br/>
<br/>
Non accadde nulla.<br/>
<br/>
Dopo alcuni istanti portò avanti il braccio sinistrò come per tastare un<br/>
eventuale aggressore ma sentì soltanto il freddo provocato dal contatto<br/>
con qualcosa di metallico.<br/>
<br/>
Per un brevissimo istante le emozioni che avevano assediata e le avevano<br/>
fatto perdere il controllo si interruppero permettendole di capire che<br/>
poco fa il suo braccio destro aveva colpito un oggetto metallico, molto<br/>
probabilmente un arma.<br/>
<br/>
Ma poi la rabbia, una furia omicida cieca e totale tornò a impossessarsi<br/>
di Vok. Istintivamente afferrò l’oggetto metallico e, forse per fortuna<br/>
o soltanto per caso, lo impugnò per il manico e partì alla carica.<br/>
<br/>
La sua parte razionale, logica e ingegneristica era ancora in lei ma<br/>
sembrava che fosse passata in secondo piano: viveva tutto come se fosse<br/>
in una specie di sogno in cui erano queste emozioni di odio e paura a<br/>
guidarla in quella folle e insensata carica nel buio. Molto<br/>
probabilmente, secondo la sua componente razionale, si trovava in una<br/>
stanza buia e si era ferita colpendo l’oggetto che ora teneva in mano il<br/>
quale, a giudicare dal peso e dal perfetto bilanciamento, doveva essere<br/>
un specie di spada.<br/>
<br/>
La sua parte razionale intuì che la luce che era apparsa all’improvviso<br/>
era semplicemente una porta aperta si un’altra stanza illuminata ma le<br/>
emozioni di odio e terrore che guidavano Karana la fecero caricare la<br/>
luce con l’arma in pugno pronta a sventrare chiunque ci fosse dall’altro<br/>
lato.<br/>
<br/>
Spazio - Da qualche parte – Contemporanea<br/>
<br/>
“Sono bravi.” Ammise una voce.<br/>
<br/>
“Concordo.” La voce due parlò pochi istanti dopo.<br/>
<br/>
Poi arrivò la voce tre: ”Hanno capito come abbiamo fatto a portare via i<br/>
loro compagni.”<br/>
<br/>
“Ma non possono ostacolarci e nemmeno uguagliare il nostro metodo.”<br/>
Precisò la voce due.<br/>
<br/>
“Vero.” La voce tre disse solo poche parole per poi chiedere: “Dobbiamo<br/>
sospendere l’esperimento?”<br/>
<br/>
“No procediamo.” Sentenziò la voce uno.<br/>
<br/>
Deep Space 16, Gamma, Infermeria 09/06/2396 Ore 11:52<br/>
<br/>
Jo’Trel stava osservando il dottor Sonx compiere l’autopsia su uno dei<br/>
romulani ritrovati sulla nave misteriosa. Si trovava dietro un vetro<br/>
protettivo e in silenzio osservava il medico federale lavorare.<br/>
L’ambasciatore romulano aveva richiesto che ci fosse uno dei suoi<br/>
ufficiali a presenziare all’autopsia di uno dei romulani ritrovati e<br/>
Jo’Trel, in quanto comandante militare, si offrì volontario.<br/>
<br/>
Vide con quanta cura, precisione e, soprattutto, rispetto il dottore<br/>
stava operando e ne rimase profondamente colpito. Ogni romulano nasce e<br/>
vive con persone che gli ricordano che le razze della Federazione sono<br/>
nemici da combattere ma nemmeno il più ostinato nemico della Federazione<br/>
non avrebbe potutoobiettare nulla all’ottimo lavoro di Sonx.<br/>
<br/>
D’improvviso il graduato romulano sentì una presenza dietro di lui.<br/>
<br/>
“Capitano, la aspettavo.” Disse Jo’Trel.<br/>
<br/>
Il capitano Shran si avvinò alla controparte dicendo: ”E io ero quasi<br/>
sicuro che lei sarebbe venuto ad assistere all’autopsia.” Poi<br/>
avvicinandosi al vetro e, scrutando all’interno, aggiunse: ”Come sta<br/>
andando?”<br/>
<br/>
“Il dottore sta lavorando con cura e rapidità… .” Rispose il romulano,<br/>
poi voltandosi verso l’andoriano, disse: ”Una volta terminata l’autopsia<br/>
vorrei dare ai miei compagni defunti una degna sepoltura.”<br/>
<br/>
“Certamente.”Shran rispose rapidamentecon una tale sincerità da<br/>
sorprendere la sua controparte che disse: ”Grazie… .” Ci fu un breve<br/>
silenzio poi il romulano aggiunse: ”E’ vero quello che dicono i primi<br/>
rapporti?”<br/>
<br/>
“Sì.”<br/>
<br/>
“Allora è vero si sono uccisi tra loro.” Jo’Trel fece un profondo<br/>
sospirocercò di assimilare la notizia.<br/>
<br/>
“Lo spazio è un luogo vasto e misterioso… non sappiamo ancora cosa è<br/>
successo all’equipaggio romulano.” Shran cercò con quelle parole di<br/>
impedire al capitano romulano di trarre conclusioni affrettate.<br/>
<br/>
“Già… .” Jo’Trel rimase alcuni istanti in silenzio poi aggiunse: ”La nave?”<br/>
<br/>
“Sì è arrestata a distanza di sicurezzadalla stazione circa 30 minuti<br/>
fa.” Il capitano scollò le spalle e le antenne: ”Non sappiamo come ha<br/>
fatto a fermarsi i motori sono sempre rimasti inattivi durante la<br/>
decelerazione. Ora è in quarantena protetta dai raggi traenti. Ho fatto<br/>
teletrasportare un corpo per delle analisi.”<br/>
<br/>
“Capisco.” Il romulano rimase pensieroso per alcuni secondi per poi<br/>
dire:” So che avete degli ufficiali dispersi e che alcune persone sono<br/>
state rapite dalla passeggiata.”<br/>
<br/>
“Sì è vero.”<br/>
<br/>
“Spero che li ritroviate sani e salvi.”<br/>
<br/>
“La ringraz… .” Ma Jo’Trel riprese a parlare: “Ho fatto recuperare tutti<br/>
i dati della nave romulana sconosciuta… spero che vi possa essere<br/>
d’aiuto.” Detto ciò il romulano diede un d-padd all’andoriano.<br/>
<br/>
“Grazie.”<br/>
<br/>
“Non era materiale riservato.” Minimizzò Jo’Trel.<br/>
<br/>
“Grazie per il suo aiuto.” Il capitano si voltò: “Bene, vado a darlo ai<br/>
miei ufficiali per analizzarlo.” Sharn fece per uscire.<br/>
<br/>
“Certamente, se ha bisogno di me mi troverà qui.<br/>
<br/>
Forte, ingresso Luogo e tempo non definiti<br/>
<br/>
Dei due chilometri che lì separavano dal forte Riccardi ne passò almeno<br/>
uno ad osannare la costruzione ma arrivati all’ultimo chilometro decise<br/>
di non annoiare troppo il comandante Drillrush e il povero marinaio<br/>
Deker.Aveva fatto ciò anche per non pensare troppo a quella assurda<br/>
situazione in cui erano finiti e per non intaccare il morale della<br/>
truppa. Claire aveva capito il gioco e aveva tenuto banco all’ufficiale<br/>
della sicurezza cercando di distrarre Deker il quale stava patendo e<br/>
iniziava a dare segni di nervosismo.<br/>
<br/>
Tuttavia il capo della sicurezza aveva ragione: la struttura, il forte<br/>
era un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria militare. Era stato<br/>
costruito quasi certamente per proteggere e chiudere il passo alpino che<br/>
aveva davanti. Il complesso era solido, ben costruito e aveva ricevuto<br/>
costanti e accurati interventi manutentivi. Una serie di feritoie per<br/>
cannoni erano poste ad intervalli regolari e ognuna sembrava avere la<br/>
sua bocca di fuoco pronta a sparare. I finestroni erano posti ad<br/>
intervalli regolari e coprivano una rosa di 360 gradi. Una linea di<br/>
feritoie per moschetti o fucili era posta sopra i cannoni garantendo una<br/>
eguale copertura. L’unico ingresso era posto nella zona opposta alla<br/>
valle ed era accessibile soltanto attraverso una ripida e tortuosa<br/>
strada. Chiunque avesse voluto attaccare il portone avrebbe dovuto<br/>
percorrere la strada e si sarebbe esposto più volte al fuoco dei<br/>
difensori. A coprire il forte c’era un granissimo tetto con una<br/>
copertura di terra in grado di assorbire il tiro dell’artiglieria. Una<br/>
guarnigione di 200 uomini avrebbe potuto tranquillamente tener testa ad<br/>
un aggressore di 20000 uomini rimanendo asserragliata in quella<br/>
posizione strategica.<br/>
<br/>
Il gruppo stava percorrendo la salita che conduceva all’ingresso del<br/>
forte. Avevano deciso che essendo l’unica costruzione artificiale<br/>
visibile era il primo luogo in cui avrebbero dovuto visitare in cerca di<br/>
indizi su dove si trovavano. Riccardi aveva proposto un approcciò più<br/>
cauto e di avvicinarsi al forte di nascosto ma Claire pensava che se gli<br/>
avessero scoperti avrebbero potuto scambiargli per aggressori per cui<br/>
optò per avvicinarsi in maniera più normale: alla vista del sole.<br/>
<br/>
Avevano percorso la salita sotto un fortissimo sole che aveva affaticato<br/>
il gruppo assieme alla pendenza. Sia Claire che Alessandro si annotarono<br/>
mentalmente di fare più esercizi sul ponte ologrammi mentre Deker non<br/>
dava più segni di affaticamento anzi la salita lo aveva ricaricato nel<br/>
molare e ora era pronto ad affrontare l’universo intero.<br/>
<br/>
Deker arrivò in cima alla salita per primo seguito a pochi passi di<br/>
distanza dai due ufficiali superiori. Fu quindi il primo a raggiungere<br/>
l’entrata del forte. Il marinaio osservo l’ingresso composto da un ponte<br/>
lavatoio e da un pesante portone aperto. Una serie di feritoie<br/>
proteggevano l’ingresso. Non c’erano soldati a guardia, o almeno, Derek<br/>
non ne vide.<br/>
<br/>
Poi qualcosa attirò la sua attenzione: ”Venite a vedere… .”<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
--<br/>
Ciao<br/>
Fabio<br/>
<br/>
<br/>
-----------------------------------------<br/>
Tenente comandante **0<br/>
Alessandro Riccardi<br/>
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza<br/>
Deep Space 16,Gamma<br/>
-----------------------------------------<br/>
Comunicazione privata:<br/>
<br/>
riccardi.ds16@gmail.com<br/>
<br/>
-----------------------------------------<br/>
<br/>
"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"<br/>
<br/>
cpt Sheridan, John J. Babylon 5<br/>
<br/>
_______________________________________________<br/>
Stml21 mailing list<br/>
Stml21@gioco.net<br/>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21</a></div>
</div>
</div>
<div> </div>
<div class="signature">====================================<br/>
GharwI' Rogal del Casato Dothrak<br/>
Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma<br/>
<br/>
[CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=218<br/>
===================================<br/>
Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)</div></div></body></html>