<div dir="ltr">Ragazzi, io non so davvero come scusarmi per il ritardo... <div>Il lavoro mi ha devastato ma oggi dovevo a tutti i costi mandarlo!<div><br></div><div>Spero vi piaccia! :)</div><div><br></div><div>======================================</div><div><br></div><div><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3"><b>Luogo
imprecisato - <font color="#000000">09/06/2396
Ore 22:00</font> </b></font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Dal
momento dell'incidente in cui Parmak stava per finire divorato dalle
fauci di una sconosciuta pianta carnivora, il gruppo aveva iniziato a
camminare in direzione opposta a quella del forte. Il Primo Ufficiale
aveva pensato di condurre tutte e ventisette le persone lontano da
quel luogo di morte, era lei adesso la responsabile del gruppo, anche
se qualcuno non era proprio pronto a riconoscerla come guida...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Dopo
un paio di chilometri di cammino, si fermarono in una specie di
radura fatta di erba bassa e qualche pianta un po più alta qua e
là...anche perché il marinaio Resed non faceva altro che
lamentarsi. Piagnucolava del fatto che in quel momento sarebbe dovuto
già essere in servizio, che il suo capo l'avrebbe ammazzato al suo
ritorno, che aveva le scarpe più piccole rispetto alla sua misura e
gli facevano male i piedi... ecc ecc ecc...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">*Che
poi - pensava Drillrush fra sé non conoscendo Rekon – il Capo mi
ammazza se torno in ritardo... che stupido, non potrebbe mai essere
vera una cosa del genere, perché deve angustiare tutti con queste
farneticazioni...* </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Non
appena fermi, si formarono dei gruppetti di ufficiali: alcuni si
scambiavano pareri sul posto, altri cercavano di capire dove si
trovassero. Altri ancora facevano esercizi di respirazione nel
tentativo di calmarsi e non cedere al panico per quella situazione...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Abbiamo
prima di tutto bisogno di trovare un riparo per la notte. Il sole è
già basso, probabilmente ci rimangono pochi minuti di luce.” disse
il Primo Ufficiale</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Già
– le rispose Riccardi – oltretutto non sappiamo cosa possa
riservarci questo posto, sarebbe meglio non continuare a camminare
oltretutto parecchi sono stanchi.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Drillrush
fece un cenno di assenso con il viso e iniziò a guardarsi intorno
cercando un riparo per la notte. “Dovremmo anche cercare di
accendere un fuoco, le nostre dotazioni non funzionano e neanche le
torce... - aggiunse il cardassiano - se non ci sono volontari, posso
provarci io, ho fatto un corso di sopravvivenza durante la scuola su
cardassia, dovrei essere in grado di farlo.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sì,
sono d'accordo – le disse Claire – procedi pure, e cerca di
riuscirci!”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Il
buio si stava facendo pesto, e Parmak non era ancora riuscito ad
ottenere una scintilla che fosse una...ma il cardassiano non era
certo uno che gettava la spugna subito...e la sua perseveranza
fortunatamente infondeva una certa speranza in tutti, cioè, ancora
valeva a dire che ancora nessuno era nel panico. Riccardi, nel
frattempo, cercava di orientarsi studiando le stelle, ma non aveva
ancora trovato nessuna costellazione nota... e lui aveva girato
parecchio...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ad
un tratto, mentre Parmak imprecava mentalmente per non dare nessuna
impressione di cedimento, sempre il solito marinaio boliano lanciò
un grido di gioia invitando tutti a guardare verso una vicina
collinetta. Claire sgranò gli occhi: </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Eppure
potrei giurare che non c'era nulla in quel punto fino a poco fa...”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Beh,
magari le luci erano spente e col buio non riuscivamo a vedere nulla”
aggiunse il boliano che iniziò subito la sua corsa verso quella che
sembrava una vera e propria fattoria...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">MARINAIO
RESED!! - Drillrush non gridava quasi mai, ma quell'uomo alle volte
era proprio come un bambino... - si fermi immediatamente! É un
ordine!”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Poi
con voce più bassa disse: “Non sappiamo cosa o chi ci possa essere
lì dentro. Non può allontanarsi così, andiamo!”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Resed
abbassò lo sguardo e si scusò...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ok,
allora mentre Parmak continua a fare tentativi col fuoco, io e il
Tenente Riccardi andremo a vedere se quel posto è sicuro... voi due
– disse poi rivolgendosi a due uomini della sicurezza – venite
con noi.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep
Space 16 Gamma - Infermeria – 09/06/2396 Contemporaneamente</font></b></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Non
so, non mi convince completamente questa teoria” rispose il
Capitano dopo un attimo di riflessione. T'Lani alzò un sopracciglio
in segno di disapprovazione.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Cosa
non la convince, Capitano Shran?”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Beh,
Ambasciatrice, in realtà è abbastanza semplice. Anche il mio primo
Ufficiale ed il Capo della sicurezza sono spariti con tutti gli
altri. Loro sono umani ma tutti gli altri umani della stazione sono
qua, ognuno al proprio posto. Questo come lo spiega?”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Questo
posso spiegarglielo io Capitano – prese la parola il dottore che
fino a quel momento aveva seguito la conversazione tra i due con
attenzione ma senza mai intromettersi – il Comandante Drillrush
all'età di cinque anni ha subito una operazione chirurgica in cui le
è stato trapiantato un rene boliano. Questa nota è presente solo
nelle cartelle cliniche approfondite che ci arrivano in infermeria,
visto che comunque il Comandante gode di ottima salute e non ha mai
avuto problemi successivi all'operazione.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capisco...”
rispose Shran un po' infastidito per il fatto che non sapesse nulla
di questa cosa.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Immagino
che per Riccardi valga la stessa cosa, quindi...”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sì
Capitano, più o meno una cosa simile...”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Su
Riccardi, Sonx rimase più sul vago e Shran se ne accorse. Ma adesso
non gli interessava indagare, non ne aveva né la forza e né la
voglia... Ci avrebbe pensato poi ad approfondire, eventualmente.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ok,
quindi abbiamo una base di partenza. Dottore, mi deve fare una
analisi approfondita di questo gene. Mi serve qualunque cosa: se è
una alterazione genetica naturale, se è stata fatta in laboratorio,
quando e da chi.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capitano
non sarà affatto facile” rispose sconsolato il denobulano...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Lo
so dottore, ma al momento è la nostra unica pista e dobbiamo usarla
al meglio.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sonx
annuì e Shran si allontanò dall'infermeria con Ramar e
l'Ambasciatrice Vulcaniana.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep
Space 16 Gamma – Turbo ascensore – 09/06/2396 Ore 22:45</font></b></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">I
tre erano saliti insieme a bordo del turboascensore diretti
all'Ufficio di Shran. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">All'improvviso
T'Lani lo bloccò e subito dopo lo diresse verso il suo alloggio con
un veloce comando vocale. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ambasciatrice,
successo qualcosa?” le chiese Shran </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capitano,
ho bisogno di ritirarmi. La saluto.” rispose questa fredda.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Erano
anni che non sentiva quella strana sensazione: il respiro accelerato
e il bisogno di gridare. Quella rabbia l'aveva sentita solo una volta
quando aveva 7 anni poi mai più. Adesso le stava riaffiorando dalle
viscere, alla sua veneranda età e dopo tutti quei decenni di
disciplina ricordava ancora quella sensazione che l'aveva così
scossa da piccola.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Quando
arrivò al suo alloggio chiese alle due guardie di non entrare per
nessun motivo e di non far entrare nessuno, in nessun caso.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Luogo
imprecisato – Fattoria di campagna - </font><font color="#000000"><font size="3">09/06/2396
Ore 23:05</font></font><font size="3"> </font></b></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ma
che diavolo...” </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Riccardi,
aperta la porta rimase pietrificato. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">La
fattoria all'interno era uno dei luoghi più accoglienti che avesse
visto da parecchio tempo. Perfettamente arredata e pulita: la prima
stanza, quella che si vedeva da lontano grazie all'illuminazione, era
un soggiorno con un tavolo rotondo imbandito con ogni sorta di ben di
dio sopra. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Gli
uomini della sicurezza entrarono per primi, perlustrarono il piano
terra e quando furono sicuri che fosse libero passarono al piano
superiore, le scale si trovavano a destra del soggiorno. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Drillrush
e Riccardi non aspettarono il via libera ad entrare, e con passo
cauto si chiusero la porta alle loro spalle. Sul tavolo da pranzo,
subito notarono un foglio di carta accuratamente ripiegato. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Lo
aprirono e lessero: “Fate come se foste a casa vostra. Sarete
nostri ospiti per parecchio tempo.”</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Che
facciamo adesso?” chiese il Tenente capo della Sicurezza al suo
Comandante.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep
Space 16 Gamma – Alloggio di T'Lani – 10/06/2396 – Ore 06:30</font></b></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Nell'alloggio
della vulcaniana sembrava essere passato un uragano, i documenti
erano sparsi sul pavimento, soprammobili spaccati contro la parete,
le sedie scaraventate contro la finestra.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Fortunatamente
l'anziana vulcaniana si era accorta di non riuscire più a sopraffare
il virus che aveva colpito anche lei e preferì ritirarsi: nessuno
avrebbe dovuto vederla in quello stato. Nessuno. </font></font>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">La
violenza che l'aveva sopraffatta quella notte le aveva lasciato una
stanchezza sia mentale che fisica e avrebbe avuto bisogno di meditare
per ore, forse per giorni...</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">*La
mia forza è superiore a qualunque virus* si ripeteva tra sé e sé,
poi finalmente riuscì a concentrarsi e ad iniziare la sua
meditazione terapeutica.</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Nuova
stazione spaziale federale – Sala Macchine – 10/06/2396 Ore 07:10</font></b></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ma
dove diavolo è finito quello scansafatiche di un boliano. Per tutti
gli dei di Tellar appena torna lo prendo a calci nel sedere fino a
che... ##@%£##£Yé*££^* “</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">=^=
Rekon, venga un attimo nel mio studio, Resed è sparito. =^=</font></font></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><br>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"> “<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Maledizione.
Con tutte le cose che ci sono da fare su questo buco di stazione...”
rispose quello decisamente alterato, ma poi si fiondò nel
turboascensore più preoccupato che incazzato.</font></font></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom:0cm"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3"><br></font></font></p><div><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div>======================================<br>Capitano Shran<br>DeepSpace16Gamma<br> ======================================<br>Email: <a href="mailto:cap.shran@gmail.com" target="_blank">cap.shran@gmail.com</a><br>Starfleet Italy: <a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php" target="_blank">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php</a><br>DS16Gamma: <a href="http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php" target="_blank">http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php</a><br>CV: <a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199" target="_blank">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199</a><br>Skype: dolcevoloo<br>======================================<br>"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."</div></div></div></div>
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