Situazione intricata o niente, bel brano;)<span></span><br><br>Il lunedì 24 ottobre 2016, Maddalena <<a href="mailto:vampitrill@gmail.com">vampitrill@gmail.com</a>> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Quindi ho un rene boliano? Evvai!<br>
La situazione si fa sempre più intiricata...<br>
<br>
<div>Il 24/10/2016 12:30, Monica Miodini ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
<p dir="auto">Povero Resed non vorrei essere nei suoi panni quando
tornerà da Rekon !
</p>
<p dir="auto">Ottieni <a href="https://aka.ms/ghei36" target="_blank">Outlook per Android</a><br>
</p>
<br>
<br>
<br>
<div class="gmail_quote">On Mon, Oct 24, 2016 at 9:11 AM +0200,
"Franco Carretti"
<span dir="ltr"><<a href="javascript:_e(%7B%7D,'cvml','rogal_dothrak@mail.com');" target="_blank">rogal_dothrak@mail.com</a>></span>
wrote:<br>
<br>
</div>
<div>
<div style="font-family:Verdana;font-size:12.0px">
<div>Buon pezzo, ora c'è anche la casa di marzapane :D
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px;padding:10px 0 10px 10px;border-left:2px solid #c3d9e5;word-wrap:break-word">
<div style="margin:0 0 10px 0"><b>Sent:</b> Saturday,
October 22, 2016 at 5:13 PM<br>
<b>From:</b> "Capitano Shran"
<a href="javascript:_e(%7B%7D,'cvml','cap.shran@gmail.com');" target="_blank"><cap.shran@gmail.com></a><br>
<b>To:</b> "Deep Space 16 Gamma"
<a href="javascript:_e(%7B%7D,'cvml','stml21@gioco.net');" target="_blank"><stml21@gioco.net></a><br>
<b>Subject:</b> [Stml21] [18.07 - Shran] Diavolo di un
Boliano!</div>
<div name="quoted-content">
<div>Ragazzi, io non so davvero come scusarmi per il
ritardo...
<div>Il lavoro mi ha devastato ma oggi dovevo a
tutti i costi mandarlo!
<div> </div>
<div>Spero vi piaccia! :)</div>
<div> </div>
<div>==============================<wbr>========</div>
<div> </div>
<div>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3"><b>Luogo imprecisato -
<font color="#000000">09/06/2396 Ore
22:00</font> </b></font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Dal momento dell'incidente in cui
Parmak stava per finire divorato dalle
fauci di una sconosciuta pianta carnivora,
il gruppo aveva iniziato a camminare in
direzione opposta a quella del forte. Il
Primo Ufficiale aveva pensato di condurre
tutte e ventisette le persone lontano da
quel luogo di morte, era lei adesso la
responsabile del gruppo, anche se qualcuno
non era proprio pronto a riconoscerla come
guida...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Dopo un paio di chilometri di
cammino, si fermarono in una specie di
radura fatta di erba bassa e qualche
pianta un po più alta qua e là...anche
perché il marinaio Resed non faceva altro
che lamentarsi. Piagnucolava del fatto che
in quel momento sarebbe dovuto già essere
in servizio, che il suo capo l'avrebbe
ammazzato al suo ritorno, che aveva le
scarpe più piccole rispetto alla sua
misura e gli facevano male i piedi... ecc
ecc ecc...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">*Che poi - pensava Drillrush fra
sé non conoscendo Rekon – il Capo mi
ammazza se torno in ritardo... che
stupido, non potrebbe mai essere vera una
cosa del genere, perché deve angustiare
tutti con queste farneticazioni...* </font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Non appena fermi, si formarono
dei gruppetti di ufficiali: alcuni si
scambiavano pareri sul posto, altri
cercavano di capire dove si trovassero.
Altri ancora facevano esercizi di
respirazione nel tentativo di calmarsi e
non cedere al panico per quella
situazione...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Abbiamo prima di tutto bisogno di
trovare un riparo per la notte. Il sole è
già basso, probabilmente ci rimangono
pochi minuti di luce.” disse il Primo
Ufficiale</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Già – le rispose Riccardi –
oltretutto non sappiamo cosa possa
riservarci questo posto, sarebbe meglio
non continuare a camminare oltretutto
parecchi sono stanchi.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Drillrush fece un cenno di
assenso con il viso e iniziò a guardarsi
intorno cercando un riparo per la notte.
“Dovremmo anche cercare di accendere un
fuoco, le nostre dotazioni non funzionano
e neanche le torce... - aggiunse il
cardassiano - se non ci sono volontari,
posso provarci io, ho fatto un corso di
sopravvivenza durante la scuola su
cardassia, dovrei essere in grado di
farlo.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sì, sono d'accordo – le disse
Claire – procedi pure, e cerca di
riuscirci!”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Il buio si stava facendo pesto, e
Parmak non era ancora riuscito ad ottenere
una scintilla che fosse una...ma il
cardassiano non era certo uno che gettava
la spugna subito...e la sua perseveranza
fortunatamente infondeva una certa
speranza in tutti, cioè, ancora valeva a
dire che ancora nessuno era nel panico.
Riccardi, nel frattempo, cercava di
orientarsi studiando le stelle, ma non
aveva ancora trovato nessuna costellazione
nota... e lui aveva girato parecchio...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ad un tratto, mentre Parmak
imprecava mentalmente per non dare nessuna
impressione di cedimento, sempre il solito
marinaio boliano lanciò un grido di gioia
invitando tutti a guardare verso una
vicina collinetta. Claire sgranò gli
occhi:
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Eppure potrei giurare che non
c'era nulla in quel punto fino a poco
fa...”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Beh, magari le luci erano spente
e col buio non riuscivamo a vedere nulla”
aggiunse il boliano che iniziò subito la
sua corsa verso quella che sembrava una
vera e propria fattoria...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">MARINAIO RESED!! - Drillrush non
gridava quasi mai, ma quell'uomo alle
volte era proprio come un bambino... - si
fermi immediatamente! É un ordine!”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Poi con voce più bassa disse:
“Non sappiamo cosa o chi ci possa essere
lì dentro. Non può allontanarsi così,
andiamo!”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Resed abbassò lo sguardo e si
scusò...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ok, allora mentre Parmak continua
a fare tentativi col fuoco, io e il
Tenente Riccardi andremo a vedere se quel
posto è sicuro... voi due – disse poi
rivolgendosi a due uomini della sicurezza
– venite con noi.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep Space 16 Gamma -
Infermeria – 09/06/2396
Contemporaneamente</font></b></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Non so, non mi convince
completamente questa teoria” rispose il
Capitano dopo un attimo di riflessione.
T'Lani alzò un sopracciglio in segno di
disapprovazione.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Cosa non la convince, Capitano
Shran?”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Beh, Ambasciatrice, in realtà è
abbastanza semplice. Anche il mio primo
Ufficiale ed il Capo della sicurezza sono
spariti con tutti gli altri. Loro sono
umani ma tutti gli altri umani della
stazione sono qua, ognuno al proprio
posto. Questo come lo spiega?”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Questo posso spiegarglielo io
Capitano – prese la parola il dottore che
fino a quel momento aveva seguito la
conversazione tra i due con attenzione ma
senza mai intromettersi – il Comandante
Drillrush all'età di cinque anni ha subito
una operazione chirurgica in cui le è
stato trapiantato un rene boliano. Questa
nota è presente solo nelle cartelle
cliniche approfondite che ci arrivano in
infermeria, visto che comunque il
Comandante gode di ottima salute e non ha
mai avuto problemi successivi
all'operazione.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capisco...” rispose Shran un po'
infastidito per il fatto che non sapesse
nulla di questa cosa.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Immagino che per Riccardi valga
la stessa cosa, quindi...”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sì Capitano, più o meno una cosa
simile...”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Su Riccardi, Sonx rimase più sul
vago e Shran se ne accorse. Ma adesso non
gli interessava indagare, non ne aveva né
la forza e né la voglia... Ci avrebbe
pensato poi ad approfondire,
eventualmente.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ok, quindi abbiamo una base di
partenza. Dottore, mi deve fare una
analisi approfondita di questo gene. Mi
serve qualunque cosa: se è una alterazione
genetica naturale, se è stata fatta in
laboratorio, quando e da chi.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capitano non sarà affatto facile”
rispose sconsolato il denobulano...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Lo so dottore, ma al momento è la
nostra unica pista e dobbiamo usarla al
meglio.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Sonx annuì e Shran si allontanò
dall'infermeria con Ramar e
l'Ambasciatrice Vulcaniana.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep Space 16 Gamma – Turbo
ascensore – 09/06/2396 Ore 22:45</font></b></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">I tre erano saliti insieme a
bordo del turboascensore diretti
all'Ufficio di Shran.
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">All'improvviso T'Lani lo bloccò e
subito dopo lo diresse verso il suo
alloggio con un veloce comando vocale.
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ambasciatrice, successo
qualcosa?” le chiese Shran
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Capitano, ho bisogno di
ritirarmi. La saluto.” rispose questa
fredda.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Erano anni che non sentiva quella
strana sensazione: il respiro accelerato e
il bisogno di gridare. Quella rabbia
l'aveva sentita solo una volta quando
aveva 7 anni poi mai più. Adesso le stava
riaffiorando dalle viscere, alla sua
veneranda età e dopo tutti quei decenni di
disciplina ricordava ancora quella
sensazione che l'aveva così scossa da
piccola.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Quando arrivò al suo alloggio
chiese alle due guardie di non entrare per
nessun motivo e di non far entrare
nessuno, in nessun caso.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Luogo imprecisato – Fattoria di
campagna -
</font><font color="#000000"><font size="3">09/06/2396 Ore 23:05</font></font><font size="3">
</font></b></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ma che diavolo...”
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Riccardi, aperta la porta rimase
pietrificato.
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">La fattoria all'interno era uno
dei luoghi più accoglienti che avesse
visto da parecchio tempo. Perfettamente
arredata e pulita: la prima stanza, quella
che si vedeva da lontano grazie
all'illuminazione, era un soggiorno con un
tavolo rotondo imbandito con ogni sorta di
ben di dio sopra.
</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Gli uomini della sicurezza
entrarono per primi, perlustrarono il
piano terra e quando furono sicuri che
fosse libero passarono al piano superiore,
le scale si trovavano a destra del
soggiorno. </font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Drillrush e Riccardi non
aspettarono il via libera ad entrare, e
con passo cauto si chiusero la porta alle
loro spalle. Sul tavolo da pranzo, subito
notarono un foglio di carta accuratamente
ripiegato. </font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Lo aprirono e lessero: “Fate come
se foste a casa vostra. Sarete nostri
ospiti per parecchio tempo.”</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Che facciamo adesso?” chiese il
Tenente capo della Sicurezza al suo
Comandante.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Deep Space 16 Gamma – Alloggio
di T'Lani – 10/06/2396 – Ore 06:30</font></b></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Nell'alloggio della vulcaniana
sembrava essere passato un uragano, i
documenti erano sparsi sul pavimento,
soprammobili spaccati contro la parete, le
sedie scaraventate contro la finestra.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Fortunatamente l'anziana
vulcaniana si era accorta di non riuscire
più a sopraffare il virus che aveva
colpito anche lei e preferì ritirarsi:
nessuno avrebbe dovuto vederla in quello
stato. Nessuno. </font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">La violenza che l'aveva
sopraffatta quella notte le aveva lasciato
una stanchezza sia mentale che fisica e
avrebbe avuto bisogno di meditare per ore,
forse per giorni...</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">*La mia forza è superiore a
qualunque virus* si ripeteva tra sé e sé,
poi finalmente riuscì a concentrarsi e ad
iniziare la sua meditazione terapeutica.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><b><font size="3">Nuova stazione spaziale
federale – Sala Macchine – 10/06/2396
Ore 07:10</font></b></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Ma dove diavolo è finito quello
scansafatiche di un boliano. Per tutti gli
dei di Tellar appena torna lo prendo a
calci nel sedere fino a che...
##@%£##£Yé*££^* “</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"><font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">=^= Rekon, venga un attimo nel
mio studio, Resed è sparito. =^=</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY">“<font face="Calibri Light, sans-serif"><font size="3">Maledizione. Con tutte le cose
che ci sono da fare su questo buco di
stazione...” rispose quello decisamente
alterato, ma poi si fiondò nel
turboascensore più preoccupato che
incazzato.</font></font></p>
<p style="margin-bottom:0.0cm" align="JUSTIFY"> </p>
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Capitano Shran<br>
DeepSpace16Gamma<br>
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cieco.."</div>
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GharwI' Rogal del Casato Dothrak<br>
Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma<br>
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[CV]:
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Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono
civilizzato. (Riddick)</div>
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