<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>Ottimo brano come sempre... mi è piaciuto il riferimento a Kodos e alla sua bellissima e psicopatica figlia :)
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Tuesday, May 08, 2018 at 12:36 AM<br/>
<b>From:</b> "Elena Fuccelli" <mf9115@mclink.it><br/>
<b>To:</b> "Deep Space 16 Gamma" <stml21@gioco.net><br/>
<b>Subject:</b> [Stml21] [T'Lani - 20.04] - Blow Out</div>
<div name="quoted-content">---------------------------------<br/>
INIZIO TRASMISSIONE<br/>
---------------------------------<br/>
<br/>
<br/>
Deep Space 16 Gamma<br/>
Studio del capitano -<br/>
18/03/2398 - Ore 14:45<br/>
<br/>
<br/>
Il capitano Riccardi sospirò, andando a sedersi sulla poltrona del suo<br/>
studio. Presto l’ammiragliato lo avrebbe contattato per avere un<br/>
rapporto sul fenomeno cui avevano assistito sulla Base Stellare 16<br/>
Gamma. Questo non sarebbe stato un problema, se si fossero limitati a<br/>
chiedere che lui descrivesse i fatti puri e semplici. In data stellare<br/>
tale, alle ore tali, la Base Stellare era stata investita da una<br/>
radiazione elettromagnetica di tipo luminoso di natura e provenienza<br/>
sconosciuta. Alcuni individui avevano apparentemente riportato<br/>
limitate conseguenze neurologiche. E un antico cristallo aveva<br/>
improvvisamente iniziato a brillare nella bottega di un’antiquaria.<br/>
Riccardi scosse la testa. Le sue dita tamburellarono sulla tastiera<br/>
del computer, cercando di mettere in parole quella sensazione, ma il<br/>
cursore rimaneva ostinatamente sullo stesso punto.<br/>
=^= Comandante Rogers a capitano Riccardi =^=<br/>
Premette il comunicatore:<br/>
“Qui Riccardi. Che c’è comandante?”<br/>
=^= Sono in sala comando. Può raggiungermi, per favore? Ho una cosa da<br/>
mostrarle =^=<br/>
“Arrivo”<br/>
Chiuse il monitor con un colpo secco, quindi si diresse alla sala<br/>
comando.<br/>
Si accorse che il personale della sala era tutto raccolto di fronte<br/>
al monitor del comandante Rogers. L’uomo era circondato da ogni parte,<br/>
con alcuni membri di equipaggio che allungavano il collo per guardare<br/>
meglio. Si avvicinò.<br/>
“Cosa c’è di tanto interessante?” - domandò, a voce alta. Ci fu un<br/>
momento di confusione, in cui gli ufficiali di plancia si dispersero<br/>
tornando di corsa verso le loro postazioni.<br/>
“E’ riuscito a scoprire che cosa è successo ieri, comandante?”<br/>
Ramar Rogers si girò appena:<br/>
“No. Ma ho scoperto qualcosa” - disse, premendo un pulsante sulla<br/>
consolle. Sul monitor della sua consolle iniziarono a scorrere delle<br/>
immagini.<br/>
“E’ da ieri che cerco una spiegazione al fenomeno… - iniziò il primo<br/>
ufficiale - I sensori della Base non hanno registrato nulla di<br/>
rilevante. Il tunnel spaziale era chiuso e tutto era tranquillo sia<br/>
prima che dopo. Nessuna nave in arrivo. Allora ho pensato che forse<br/>
quella luce potesse avere una fonte non esterna, ma interna alla Base,<br/>
e mi sono fatto spedire dalla Sicurezza le registrazioni delle<br/>
olocamere del circuito di sorveglianza”<br/>
“E cosa ha trovato?”<br/>
“Guardi”-<br/>
Riccardi fissò il monitor, senza capire. Riconobbe la sala comando il<br/>
giorno prima. Uomini e donne si muovevano a ritroso attorno ai<br/>
computer e alle postazioni della sala, mentre il contatore risaliva<br/>
rapidamente verso le ventuno e diciotto. Riconobbe sé stesso, con la<br/>
giacca dello smoking sbottonata, che conversava con lo stesso Ramar,<br/>
che aiutava Shran ad alzarsi e poi tornava verso il primo ufficiale,<br/>
marciando all’indietro. L’effetto era piuttosto comico, pensò<br/>
Riccardi, senza sorridere.<br/>
Ventuno e venti. Ramar rallentò la velocità delle immagini.<br/>
Ventuno e diciotto.<br/>
Il monitor si riempì di una luce fortissima. Istintivamente Riccardi<br/>
distolse lo sguardo, proteggendosi gli occhi con il dorso delle mani.<br/>
“Mi vuol dire semplicemente che cosa ha trovato, senza accecarmi!”<br/>
“Chiedo scusa – disse l’ufficiale – Le ho fatto prima vedere le<br/>
immagini che ho ricevuto, non filtrate. Ma adesso inserisco i filtri”<br/>
- promise, e manovrò sulla sua consolle.<br/>
La luminosità si abbassò gradatamente. Quello che appariva come un<br/>
bianco pieno e puro iniziò a riempirsi di linee e di ombre che si<br/>
consolidavano in forme. L’immagine ferma alle 21 e 18 cominciò ad<br/>
assomigliare ad una antica fotografia terrestre. Gli uomini e le donne<br/>
della plancia apparivano congelati in pose assurde. Alcuni avevano le<br/>
mani sugli occhi. Lui si era voltato verso il turboascensore, con il<br/>
volto nascosto nel cavo del braccio.<br/>
Riccardi si stava spazientendo.<br/>
“E allora?”<br/>
“Non l’ho notato neanche io, all’inizio.” - disse, puntando un dito<br/>
sul monitor – Sono io, quello lì, vede capitano?”<br/>
Il capitano si concentrò sulla figura dell’ufficiale. Sbatté le<br/>
palpebre:<br/>
“Che filtri ha usato?” - domandò.<br/>
“Non sono i filtri ad alterare il colore, capitano, glielo posso<br/>
assicurare – disse Ramar – In quel momento e solo in quel momento, la<br/>
mia uniforme è blu...”<br/>
<br/>
<br/>
<br/>
Deep Space 16 Gamma –<br/>
Passeggiata -<br/>
18/03/2398 - Ore 15:00<br/>
<br/>
<br/>
La passeggiata si stava riempiendo di persone che uscivano dai<br/>
ristoranti per rifluire verso la vetrata o verso la zona delle<br/>
botteghe. Durani si rese conto, passando vicino a vari gruppi, che il<br/>
fenomeno del giorno prima era ancora la notizia più discussa e che il<br/>
capitano avrebbe dovuto presto emanare un comunicato ufficiale, se non<br/>
voleva che le tesi più fantasiose o complottistiche finissero con<br/>
l’affermarsi come verità di fede presso tutte le comunità della Base.<br/>
Si fermò davanti al chiosco di dolci cardassiani. Aveva saltato il<br/>
pranzo per andare all’appuntamento con Rogal.<br/>
Sorrise tra sé. Ne era valsa la pena. E poi, era sicura di aver<br/>
consumato abbastanza calorie da potersi permettere il dolce…<br/>
C’era un bajoriano di fronte alla cassa del chiosco. Aveva pieghe<br/>
profonde ai lati di una bocca carnosa. I capelli erano scuri e folti,<br/>
lasciati piuttosto lunghi sul collo. Portava un coltello alla cintura<br/>
ed il suo orecchino era particolarmente grosso e vistoso. Le ricordava<br/>
qualcosa che aveva letto, a proposito di una gang di ragazzi di Bajor,<br/>
abbandonati o orfani della guerra contro i cardassiani che ad un certo<br/>
punto si erano messi a fare aggressioni e rapine. Ma soprattutto,<br/>
corrispondeva esattamente alla descrizione che le aveva appena fatto<br/>
Rogal, a proposito del bajoriano che aveva venduto un oggetto dalle<br/>
strane caratteristiche all’ambasciatrice klingon.<br/>
L’uomo prese il suo dolce, pagò, e si allontanò dal chiosco,<br/>
camminando con fare distratto in direzione della grande vetrata sullo<br/>
spazio.<br/>
Durani lo seguì, dimenticandosi di avere appetito.<br/>
L’uomo consumava il suo dolce senza badare alle gocce sciolte che<br/>
iniziavano a macchiargli il mento e il davanti della casacca. La<br/>
consigliera si accorse che, fingendo noncuranza, il bajoriano in<br/>
realtà guardava con molta attenzione verso le postazioni della<br/>
sicurezza e aveva cura di girare sempre le spalle agli obiettivi delle<br/>
olocamere di sorveglianza.<br/>
L’uomo si appoggiò alla balaustra sulla vetrata. Un secondo uomo, un<br/>
umano alto con i capelli bianchi raccolti in una coda si appoggiò a<br/>
sua volta alla balaustra, non lontano dall’altro, in una maniera<br/>
troppo apparentemente casuale per esserlo davvero.<br/>
I due scambiarono delle parole, a voce bassa, senza mai guardarsi<br/>
negli occhi, quindi si staccarono contemporaneamente dalla visione<br/>
dello spazio e si allontanarono in due direzioni diverse.<br/>
Durani esitò solo un istante prima di decidere chi seguire.<br/>
<br/>
<br/>
Deep Space 16 Gamma –<br/>
Laboratorio dell’ufficiale scientifico -<br/>
18/03/2398 - Ore 15:00<br/>
<br/>
Shran depositò con delicatezza l’involto di lana pesante che copriva<br/>
il cristallo sul bancone del laboratorio. Alle sue spalle, l’anziana<br/>
commerciante vulcaniana seguiva tutti i suoi movimenti con espressione<br/>
indecifrabile. Aveva forse paura che lui lo danneggiasse? Se non<br/>
avesse voluto che fossero fatti controlli su quell’oggetto, non<br/>
avrebbe dovuto richiamare su questo l’attenzione del capitano…<br/>
Si schiarì la voce:<br/>
“Da quanto tempo quest’affare è nella sua bottega?” - domandò.<br/>
“Quell’affare è un cristallo silente. Che io sappia, ne esistono solo<br/>
due nella Galassia, e per rispondere alla sua domanda: è in mio<br/>
possesso da molti anni. Ricorda Kodos, il governatore di Tarsus IV?”<br/>
Shran drizzò le antenne.<br/>
“Il macellaio di Tarsus IV, vorrà dire! - esclamò – Ma è stato almeno<br/>
ottant’anni fa!”<br/>
T’Lani chinò il capo, assentendo:<br/>
“Adesso è solo un paragrafo sanguinoso – uno dei tanti - nei libri di<br/>
storia della Federazione. Quando la Flotta Stellare intervenne su<br/>
Tarsus IV, Kodos riuscì a scappare insieme ad una delle sue figlie,<br/>
l’unica che fosse ancora viva dopo i massacri. Fu preso solo qualche<br/>
anno dopo. Per sopravvivere durante la latitanza, la figlia vendette<br/>
piano piano alcuni dei beni che Kodos aveva razziato agli sventurati<br/>
abitanti del pianeta. Io li ho incontrati allora… Lui si faceva<br/>
passare per un ex attore. Sosteneva che il cristallo gli era stato<br/>
donato. Allora ero giovane e ingenua… - un tenue sorriso le increspò<br/>
le labbra - Ma non gli credetti lo stesso, anche se non sapevo chi<br/>
fosse.”<br/>
“Gli abitanti di Tarsus non hanno rivendicato il cristallo?”<br/>
“Dopo tanti anni e tanti morti? No. Nessuno è mai venuto a bussare<br/>
alla mia bottega per rivendicarlo. Non posso escludere che qualcuno lo<br/>
faccia prima o poi, ma come ha detto lei, sono passati più di ottanta<br/>
anni da allora. Del resto, non faceva realmente parte della cultura<br/>
locale. Secondo alcuni testi che ho potuto consultare, il cristallo<br/>
era stato abbandonato su Tarsus IV da viaggiatori di altri mondi. Non<br/>
ho idea di chi fossero. Posso solo dire che l’unico altro cristallo<br/>
uguale a questo di cui sono a conoscenza si trovava in un tempio di<br/>
Bajor, fino a quando il pianeta non fu occupato dai cardassiani. Poi,<br/>
se ne è perduta traccia”<br/>
Era il momento di iniziare le sue analisi, pensò Shran. Prese da un<br/>
cassetto degli occhiali protettivi, e ne regolò il filtro. Porse un<br/>
secondo paio a T’Lani, che scosse la testa:<br/>
“I vulcaniani sono assuefatti alla luce forte”<br/>
“Come vuole” - scrollò le spalle Shran, e sciolse l’involucro.<br/>
<br/>
<br/>
---------------------------<br/>
FINE TRASMISSIONE<br/>
--------------------------<br/>
<br/>
Non mi bastavano i riferimenti a TOS che sono stati inseriti nel brano<br/>
precedente ^_________^, così ho messo Kodos, governatore di Tarsus IV,<br/>
prendendolo dall'episodio di TOS "La magnificenza del re".<br/>
Il titolo invece richiama il film di Brian De Palma con lo stesso<br/>
nome.<br/>
<br/>
Ciao! ;-D<br/>
Elena<br/>
--<br/>
"Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma<br/>
ICQ 33856678<br/>
_______________________________________________<br/>
Stml21 mailing list<br/>
Stml21@gioco.net<br/>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21</a></div>
</div>
</div>
</div>
<div> </div>
<div class="signature">====================================<br/>
GharwI' Rogal del Casato Dothrak<br/>
Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma<br/>
<br/>
[CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=218<br/>
===================================<br/>
Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)</div></div></body></html>