<html xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office" xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word" xmlns:m="http://schemas.microsoft.com/office/2004/12/omml" xmlns="http://www.w3.org/TR/REC-html40"><head><meta http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=utf-8"><meta name=Generator content="Microsoft Word 15 (filtered medium)"><style><!--
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Scusate il disguido</p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal>------------------------------</p><p class=MsoNormal> INIZIO TRASMISSIONE</p><p class=MsoNormal>-----------------------------</p><p class=MsoNormal>Base stellare 16 Gamma</p><p class=MsoNormal>Studio del capitano Shran</p><p class=MsoNormal>30/10/2398, ore 16.20</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal> “...Questo è da escludere!” - disse il primo giudice.</p><p class=MsoNormal> “Mi dispiace, ma non possiamo assolutamente permetterlo” - rincarò</p><p class=MsoNormal>il secondo.</p><p class=MsoNormal> “E poi, a questo punto? Sono perfino scaduti i termini per</p><p class=MsoNormal>presentare le candidature” - rimarcò il terzo.</p><p class=MsoNormal> Le antenne del capitano Shran avevano ceduto parecchi gradi da</p><p class=MsoNormal>quando si erano presentati alla sua porta i tre presidenti del</p><p class=MsoNormal>collegio arbitrale dei Giochi. I tre – tutti uomini e tutti con in</p><p class=MsoNormal>volto la medesima espressione tra il funesto e l’oltraggiato che li</p><p class=MsoNormal>rendeva quasi identici nonostante l’appartenenza a tre diverse razze</p><p class=MsoNormal>– avevano presentato una protesta formale sulla presenza ai Giochi</p><p class=MsoNormal>Giovanili dei ragazzi Jem’Hadar richiesta dai Vorta. Come se lui,</p><p class=MsoNormal>Shran, avesse la benché minima voce in capitolo sulla faccenda. Quei</p><p class=MsoNormal>Giochi maledetti gli erano stati imposti dall’Ammiragliato, come se</p><p class=MsoNormal>non avesse già abbastanza beghe per le mani. Oltretutto, di lì a poco</p><p class=MsoNormal>gli sarebbe anche toccato tenere una inchiesta sulle cause del</p><p class=MsoNormal>disastro della nave da trasporto Ferengi. Erano morte delle persone.</p><p class=MsoNormal>Lui aveva già provato più volte a far cadere nella conversazione che</p><p class=MsoNormal>il suo compito in quel momento sarebbe dovuto essere quello di andare</p><p class=MsoNormal>ad interrogare i superstiti e indagare sulle cause del disastro, ma</p><p class=MsoNormal>quei tre non avevano voluto sentire ragioni ed avevano continuato a</p><p class=MsoNormal>ripetere i loro argomenti. Dentro di sé, Shran stava invocando già da</p><p class=MsoNormal>un pezzo gli antenati del suo clan perché aprissero una falla là dove</p><p class=MsoNormal>c’era l’oblò e inghiottissero tutti quanti nello spazio insieme ai</p><p class=MsoNormal>loro dannatissimi Giochi!</p><p class=MsoNormal> In piedi, di fronte ai tre giudici, stava una Vorta dalle profonde</p><p class=MsoNormal>occhiaie nere, che stava perorando la tesi opposta con un tono così</p><p class=MsoNormal>falsamente gentile da riuscire ad irritargli i nervi ancora più degli</p><p class=MsoNormal>accenti oltraggiati dei tre giudici. La donna si era presentata come</p><p class=MsoNormal>Conlan, e Shran l’aveva odiata a pelle, dal primo momento in cui</p><p class=MsoNormal>l’aveva vista. Aveva dovuto concentrarsi per non far trapelare la sua</p><p class=MsoNormal>avversione.</p><p class=MsoNormal> “Tuttavia – intervenne, suadente la Vorta – Se non erro, ci sono</p><p class=MsoNormal>stati delle precedenti occasioni in cui sono state accettate squadre</p><p class=MsoNormal>anche a termini di presentazione scaduti… Non è vero?”</p><p class=MsoNormal> Il secondo giudice – il romulano – borbottò qualcosa tra i denti che</p><p class=MsoNormal>assomigliava ad una ammissione. Il terzo giudice – rappresentante</p><p class=MsoNormal>della Federazione - lo fulminò con uno sguardo prima di rispondere:</p><p class=MsoNormal> “In un caso, si. Ma fu una unica eccezione alla regola, mai più</p><p class=MsoNormal>ripetuta”</p><p class=MsoNormal> “Il fatto che vi siano state eccezioni – chiedo scusa, una sola</p><p class=MsoNormal>eccezione – a mio parere vuol dire che la regola non è poi così</p><p class=MsoNormal>vincolante, non è vero?”</p><p class=MsoNormal> Il terzo giudice ebbe uno scatto:</p><p class=MsoNormal> “Non ci prendiamo in giro – disse l’umano – Termini di presentazione</p><p class=MsoNormal>o no, il fatto è che non possiamo accettare dei Jem'Hadar nei Giochi.</p><p class=MsoNormal>Ne andrebbe del fondamento stesso della competizione: sportività ed</p><p class=MsoNormal>eguaglianza di trattamento!”</p><p class=MsoNormal> “Non capisco dove sia il problema” – rimarcò la Vorta.</p><p class=MsoNormal> “Quello che il mio collega stava cercando di dire – intervenne il</p><p class=MsoNormal>primo giudice – E’ che una delle regole fondamentali dei Giochi è che</p><p class=MsoNormal>non possono essere prese sostanze di qualunque genere per migliorare</p><p class=MsoNormal>le prestazioni. I Jem'Hadar sono notoriamente programmati per essere</p><p class=MsoNormal>dipendenti da una sostanza vietata in tutto il territorio delle</p><p class=MsoNormal>nazioni partecipanti. Non possiamo accettare che gareggino dei</p><p class=MsoNormal>ragazzi che prendono il ketracel bianco.” - il klingon terminò le</p><p class=MsoNormal>parole con un disgusto che gli fece snudare i denti.</p><p class=MsoNormal> “Proprio così – confermò l’umano, sporgendo in avanti il mento – Noi</p><p class=MsoNormal>insistiamo molto con i nostri ragazzi che devono competere</p><p class=MsoNormal>correttamente, senza far ricorso a sostanze che alterino le loro</p><p class=MsoNormal>prestazioni. Con che faccia andremmo da loro, se accettassimo atleti</p><p class=MsoNormal>dipendenti dal ketracel al punto da essere incapaci di gareggiare, o</p><p class=MsoNormal>perfino di vivere, se ne fossero privati?”</p><p class=MsoNormal> Le sopracciglia della Vorta ebbero una lieve contrazione di</p><p class=MsoNormal>disappunto:</p><p class=MsoNormal> “Dunque è il ketracel il problema? Potrei contestare il fatto.</p><p class=MsoNormal>Dopotutto, anche i vostri atleti dipendono da sostanze chimiche e</p><p class=MsoNormal>soffrirebbero molto se ne fossero privati a lungo… Solo che le</p><p class=MsoNormal>chiamate cibo”</p><p class=MsoNormal> “Il cibo non è una sostanza dopante!” - contestò il romulano.</p><p class=MsoNormal> “E sicuramente non è vietato dai nostri ordinamenti legali” -</p><p class=MsoNormal>sottolineò il federale.</p><p class=MsoNormal> “E’ solo una questione culturale – disse Conlan - Nella nostra</p><p class=MsoNormal>cultura, il ketracel è considerato un nutriente”</p><p class=MsoNormal> “Un...COSA?” - Il Klingon si rizzò in piedi, gonfiando il petto come</p><p class=MsoNormal>se stesse per esplodere – PER CHI CI HAI PRESO, DONNA?”</p><p class=MsoNormal> Shran temette per un istante che si stesse per scagliare contro la</p><p class=MsoNormal>Vorta. Si parò di fronte al Klingon:</p><p class=MsoNormal> “Sono sicuro che Conlan non aveva intenzione di mancare di rispetto</p><p class=MsoNormal>agli onorevoli giudici dei Giochi! Io credo che possiamo arrivare ad</p><p class=MsoNormal>una soluzione che non pregiudichi l’onore di nessuno”</p><p class=MsoNormal> “Onore? Che cosa ne sa questa femmina dell’onore?” - Il klingon</p><p class=MsoNormal>snudò i denti in direzione della Vorta, che replicò:</p><p class=MsoNormal> “Onore forse no. Ma sono abbastanza sicura di riconoscere la paura</p><p class=MsoNormal>quando la vedo”</p><p class=MsoNormal> Gli altri giudici si erano alzati in piedi. Il romulano afferrò il</p><p class=MsoNormal>braccio del klingon, quasi a volergli impedire di massacrare la donna</p><p class=MsoNormal>all’istante:</p><p class=MsoNormal> “PAURA IO? Come osa questa...”</p><p class=MsoNormal> “Si, paura: paura che i nostri Jem’Hadar usciti dall’incubatrice da</p><p class=MsoNormal>meno di tre giorni si rivelino così forti, così potenti nei confronti</p><p class=MsoNormal>dei vostri atleti da farli sfigurare di fronte a tutto il Quadrante</p><p class=MsoNormal>Gamma!”</p><p class=MsoNormal> “SIGNORI!” - urlò Shran. I giudici e la Vorta lo fissarono. Il</p><p class=MsoNormal>Klingon come se stesse per snudare un pugnale, il romulano con</p><p class=MsoNormal>sorpresa, il federale con terrore, la Vorta come se d’improvviso si</p><p class=MsoNormal>fosse trasformato in un insetto. Almeno aveva la loro attenzione,</p><p class=MsoNormal>pensò Shran. Adesso, doveva convincerli a non ammazzarsi a vicenda.</p><p class=MsoNormal> “Il nodo della questione è: che cosa è il ketracel bianco e se</p><p class=MsoNormal>comporta un ingiusto vantaggio a favore dei Jem'Hadar. - Alzò la</p><p class=MsoNormal>mano, per prevenire l’obiezione del federale – Lo so che è vietata</p><p class=MsoNormal>nella Federazione Unita dei Pianeti, ma ci sono esempi nella storia</p><p class=MsoNormal>di sostanze intossicanti che tuttavia sono accettate dalle varie</p><p class=MsoNormal>culture. L’alcool, tanto per fare un esempio: ne è vietato il consumo</p><p class=MsoNormal>in alcune culture e normalissimo in altre, la mia compresa.” - Colse</p><p class=MsoNormal>un lampo di compassione sul volto del romulano, che poi con la coda</p><p class=MsoNormal>dell’occhio sbirciò l’espressione del klingon e poi del federale.</p><p class=MsoNormal>Shran si stava arrampicando sugli specchi per non causare un</p><p class=MsoNormal>incidente diplomatico che poteva avere conseguenze devastanti, ed il</p><p class=MsoNormal>romulano era stato il primo a capirlo.</p><p class=MsoNormal> “Propongo quindi che oggi stesso si faccia una commissione che</p><p class=MsoNormal>decida sul punto. I Vorta – Shran piegò leggermente le antenne verso</p><p class=MsoNormal>la donna – e gli onorevoli giudici della competizione porteranno</p><p class=MsoNormal>nella commissione le loro argomentazioni”</p><p class=MsoNormal> “E chi dovrebbe decidere? - domandò Conlan, inarcando le</p><p class=MsoNormal>sopracciglia - Lei?”</p><p class=MsoNormal> “No, non io – per mia fortuna, ebbe il tempo di pensare – Come</p><p class=MsoNormal>sapete, c’è stato un incidente alla Base che ha coinvolto un cargo</p><p class=MsoNormal>Ferengi, e sarò impegnato con l’inchiesta assieme al mio ufficiale</p><p class=MsoNormal>scientifico, ma i Giochi si tengono comunque su una Base della Flotta</p><p class=MsoNormal>Stellare. Il punto in discussione richiede una competenza medica,</p><p class=MsoNormal>quindi a giudicare dovranno essere gli ufficiali medici capi. La</p><p class=MsoNormal>commissione sarà presieduta dall’ufficiale medico capo della Base</p><p class=MsoNormal>Stellare 16 Gamma, dottor Sonx. E tutti i presenti saranno tenuti ad</p><p class=MsoNormal>osservarne le decisioni, qualunque esse siano” -</p><p class=MsoNormal> Il dottor Sonx non me ne sarà affatto grato, pensò Shran. Per uno</p><p class=MsoNormal>scherzo del genere potrebbe chiedere il trasferimento o perfino dare</p><p class=MsoNormal>le dimissioni, ma non posso fare altrimenti. Lanciò un’occhiata alla</p><p class=MsoNormal>Vorta, che pareva soppesare gli uomini in piedi alla sua sinistra.</p><p class=MsoNormal> “Mi sta bene”– disse infine Conlan.</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal> Base stellare 16 Gamma</p><p class=MsoNormal> Attracco 1</p><p class=MsoNormal>30/10/2398, ore 16.25</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal> L’atmosfera all’attracco 1, dove sarebbe dovuta approdare la nave</p><p class=MsoNormal>ferengi, era frenetica. Gruppi compositi di varie razze si</p><p class=MsoNormal>accalcavano di fronte ai monitor che segnalavano notizie più o meno</p><p class=MsoNormal>certe sui feriti e sui dispersi. I gruppi si riunivano scambiandosi</p><p class=MsoNormal>domande, si scioglievano passando da un monitor all’altro, nella</p><p class=MsoNormal>speranza di trovare una notizia in più o un nome in più sulla</p><p class=MsoNormal>prossima schermata. Qualcuno gridava, qualcuno protestava, ma non</p><p class=MsoNormal>sembrava ci fosse bisogno di più agenti della sicurezza. C’era dolore</p><p class=MsoNormal>e incertezza nei volti che gli stavano intorno, non rabbia. Quella,</p><p class=MsoNormal>pensò Ramar Roberts, probabilmente sarebbe arrivata più tardi.</p><p class=MsoNormal>Rimpianse che al consigliere della Base fosse stata l’autorizzazione</p><p class=MsoNormal>a partire prima dell’arrivo del suo rimpiazzo. Il rapporto</p><p class=MsoNormal>preliminare diceva che sul cargo Ferengi distrutto c’erano anche</p><p class=MsoNormal>parecchi passeggeri, fra i quali genitori e parenti di alcuni atleti</p><p class=MsoNormal>e personale vario di servizio ai Giochi che non era riuscito a</p><p class=MsoNormal>trovare posto sulle navi ufficiali. Tanta gente avrebbe avuto bisogno</p><p class=MsoNormal>di assistenza psicologica.</p><p class=MsoNormal> Non si vedevano i feriti, che dovevano essere stati teletrasportati</p><p class=MsoNormal>direttamente nell’infermeria della Base. Un gruppo si accalcava</p><p class=MsoNormal>intorno ad una giovane donna betazoide in lacrime. Un agente della</p><p class=MsoNormal>sicurezza fendette la folla per raggiungerla, la sorresse con un</p><p class=MsoNormal>braccio e premette il comunicatore chiedendo il teletrasporto</p><p class=MsoNormal>d’emergenza. Tutto il dolore lì intorno doveva essere soverchiante</p><p class=MsoNormal>per una telepate, pensò Ramar Roberts guardandola svanire.</p><p class=MsoNormal> Sul suo Dipad pulsavano le stesse notizie che comparivano sui</p><p class=MsoNormal>monitor, con solo qualche istante di differenza. Avvertì il calore di</p><p class=MsoNormal>uno sguardo e si girò. Alle sue spalle era comparso un giovane</p><p class=MsoNormal>romulano dal volto bruno:</p><p class=MsoNormal> “Lei è un ufficiale superiore, lo vedo dalla divisa… - disse il</p><p class=MsoNormal>ragazzo – Ha qualche notizia in più?”</p><p class=MsoNormal> “No, mi dispiace. I rapporti sono solo in fase preliminare. Non</p><p class=MsoNormal>sappiamo ancora niente sulle cause del disastro.”</p><p class=MsoNormal> “Ma come può una nave esplodere a quel modo?”</p><p class=MsoNormal> “E’ ancora presto per fare qualunque ipotesi.”</p><p class=MsoNormal> L'angoscia che si vedeva sul volto del ragazzo gli fece pena:</p><p class=MsoNormal> “C’era qualcuno della sua famiglia, a bordo di quella nave?”</p><p class=MsoNormal> Il ragazzo si irrigidì:</p><p class=MsoNormal> “No. Nessuno. E’ solo… Curiosità, la mia”</p><p class=MsoNormal> Il bajoriano non gli credette. Non bisognava essere betazoide per</p><p class=MsoNormal>capire che tutto in quel ragazzo sapeva di disperazione. Si chiese</p><p class=MsoNormal>per quale motivo stesse mentendo.</p><p class=MsoNormal> “Come ho detto, i rapporti sono solo preliminari. I tecnici della</p><p class=MsoNormal>mia squadra non hanno ancora recuperato il relitto, ma per il momento</p><p class=MsoNormal>dobbiamo occuparci dei feriti e fare l’elenco dei dispersi. Ci sono</p><p class=MsoNormal>tante persone ancora da identificare, ma presto i loro nomi saranno</p><p class=MsoNormal>su quei monitor” - accennò agli schermi di fronte ai quali era</p><p class=MsoNormal>accalcata la folla – Come ti chiami?”</p><p class=MsoNormal> “Non importa… Chiedo scusa, non dovevo importunarla. Buona giornata”</p><p class=MsoNormal> L’ufficiale scientifico vide il ragazzo allontanarsi in mezzo alla</p><p class=MsoNormal>folla.</p><p class=MsoNormal> Alle sue spalle comparve Tara Keane:</p><p class=MsoNormal> “Cosa stai facendo? - la donna seguì il suo sguardo – Che ha quel</p><p class=MsoNormal>romulano di tanto interessante?”</p><p class=MsoNormal> “Non ne sono sicuro...” - disse Ramar Roberts.</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal> Il ragazzo si allontanò, sentendo sulla nuca il calore pesante dello</p><p class=MsoNormal>sguardo del bajoriano. Sapeva di aver fatto un errore ad abbordare</p><p class=MsoNormal>l’ufficiale della Flotta Stellare, ma non aveva potuto fare a meno di</p><p class=MsoNormal>fare domande. Dentro di sé bruciava dal desiderio di urlare, di fare</p><p class=MsoNormal>qualsiasi cosa pur di non rimanere fermo, inutile, ad aspettare…</p><p class=MsoNormal>Cosa? La nave che doveva portare lui… e lei, soprattutto lei, lontano</p><p class=MsoNormal>per costruire una nuova vita in due, era saltata in aria. La sua</p><p class=MsoNormal>famiglia si sarebbe accorta molto presto del furto dei cristalli di</p><p class=MsoNormal>dilitio grezzi con cui Jo avrebbe dovuto pagare il loro viaggio ed il</p><p class=MsoNormal>loro futuro insieme. E avrebbero capito che era stato lui a</p><p class=MsoNormal>prenderli. Non poteva più tornare indietro, e non poteva aspettare</p><p class=MsoNormal>che il furto fosse scoperto. Doveva fuggire, anzi: dovevano fuggire…</p><p class=MsoNormal>Anche se adesso non sapeva più come.</p><p class=MsoNormal> Kimmar, pensò. Kimmar. Quel Ferengi gli doveva una spiegazione. E</p><p class=MsoNormal>una nave.</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal> ----------------------------------</p><p class=MsoNormal>FINE TRASMISSIONE</p><p class=MsoNormal> ---------------------------------</p><p class=MsoNormal> </p><p class=MsoNormal>Ciao! ;-D</p><p class=MsoNormal>Elena</p><p class=MsoNormal>--</p><p class=MsoNormal> "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma</p><p class=MsoNormal> ICQ 33856678</p><p class=MsoNormal> _______________________________________________</p><p class=MsoNormal> Stml21 mailing list</p><p class=MsoNormal> Stml21@gioco.net</p><p class=MsoNormal> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21</p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal>_______________________________________________</p><p class=MsoNormal>Stml21 mailing list</p><p class=MsoNormal>Stml21@gioco.net</p><p class=MsoNormal>http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21</p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p></div><div id="DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2"><br /> <table style="border-top: 1px solid #D3D4DE;">
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<td style="width: 55px; padding-top: 18px;"><a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient" target="_blank"><img src="https://ipmcdn.avast.com/images/icons/icon-envelope-tick-round-orange-animated-no-repeat-v1.gif" alt="" width="46" height="29" style="width: 46px; height: 29px;" /></a></td>
<td style="width: 470px; padding-top: 17px; color: #41424e; font-size: 13px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 18px;">Mail priva di virus. <a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient" target="_blank" style="color: #4453ea;">www.avast.com</a> </td>
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