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Ma poveretti questi due, non gliene va bene una!<br>
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<div class="moz-cite-prefix">Il 20/01/2019 16:25, Ramar Roberts ha
scritto:<br>
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<blockquote type="cite"
cite="mid:CAK7dZzn+qmNEt=O4Y3xVRzFJZpEitRtDo3tLvaEFs6OL1uiiNQ@mail.gmail.com">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
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<div dir="auto">Ecco il mio brano, spero che vi piaccia!! </div>
<div dir="auto">Marika</div>
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<div dir="auto">[Stml 21] 21.05 – Comandante Ramar Roberts- La
curiosità non è femmina</div>
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<div dir="auto">DS 16 Gamma </div>
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<div dir="auto">Ufficio Sezione Scientifica </div>
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<div dir="auto">31 Ottobre 2398 – ore 16.00</div>
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<div dir="auto">Nonostante il continuo lavoro dell’intera
squadra scientifica e le innumerevoli ricostruzioni, ancora
nessuno aveva trovato una risposta su come e perché la nave
Ferengi K’Gar fosse stata distrutta. </div>
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<div dir="auto">La scatola nera sarebbe sicuramente stata utile
ad indicare quale strada avrebbe portato alla risoluzione di
quell’enigma esplosivo, ma, cosa ancora più incredibile,
questa sembrava essere sparita nel nulla; e ciò andava
verosimilmente a significare che qualcuno voleva non si
trovasse e, da questo, si poteva dedurre che la deflagrazione
non poteva essere un semplice incidente.</div>
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<div dir="auto"> Questa strada, per quanto la più logica visto
le circostanze, rendeva il tutto ancora più confuso: chi
poteva essere interessato a distruggere la nave di Kimmar?
Riccardi conosceva abbastanza bene il Ferengi da sapere che i
suoi affari non erano condotti propriamente secondo la legge e
ciò certo non limitava la lista di possibili colpevoli che
avrebbero avuto un buon movente per saldare i diversi conti in
sospeso con l’avidissimo Kimmar. </div>
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<div dir="auto">Roberts fissava nuovamente lo schermo in modo
scrupoloso e attento, cercando qualcosa che magari poteva
essergli accidentalmente sfuggito nelle ultime ore; era
circondato da tre dei membri della sua squadra, che avevano lo
stesso sguardo accigliato e concentrato del Comandante,
espressione che nelle ultime ore sembravano caratterizzare
quell’ufficio brulicante di personale che continuava a
calibrare dati, a proporre qualsiasi soluzione potesse anche
solamente avvicinarsi a cosa potesse aver causato tutto quel
putiferio.</div>
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<div dir="auto">Roberts si portò una mano alla fronte, chiuse
gli occhi e si massaggiò le tempie.</div>
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<div dir="auto">“Va bene ragazzi, direi che così non arriviamo
da nessuna parte: prendiamoci qualche minuto per riorganizzare
le idee. Guardiamarina Richards, si rechi sul luogo
dell’incidente e provi a vedere se ci sono novità che ci
possano aiutare! Ci ritroviamo qui tra una ventina di minuti,
ottimo lavoro!”</div>
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<div dir="auto">I tre si dispersero abbastanza velocemente: era
frustrante non riuscire a completare il puzzle, soprattutto
considerando che ne mancava un pezzo decisivo. Roberts
sbuffò, guardò un’ultima volta lo schermo e si distese
all’indietro sulla sedia, chiudendo gli occhi; c’era qualcosa,
o meglio qualcuno che non riusciva a togliersi dalla testa: la
presenza sul luogo dell’incidente, l’espressione avvilita e
abbattuta di un’ultima speranza che svanisce … Un’espressione
che il Comandante conosceva molto bene ed era certo di non
essersi sbagliato a riguardo.</div>
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<div dir="auto"> Ciò che non riusciva a capire era il perché
dello stato d’animo del giovane ragazzo romulano: il suo sesto
senso gli diceva che ovviamente l’atleta non era coinvolto in
quanto era accaduto, ma allo stesso tempo non poteva e non
riusciva a fare a meno di pensare, o meglio ad intuire, che
forse le risposte che cercavano non erano così ovvie e che in
qualche modo la chiave di tutto poteva essere cercata su una
strada non propriamente tradizionale e scientifica. </div>
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<div dir="auto">“Computer” esordì “forniscimi la lista degli
atleti romulani che parteciperanno ai giochi”.</div>
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<div dir="auto">Scorse rapidamente tutta la lista, fino a
trovare il file con rispettiva immagine del ragazzo il cui
atteggiamento lo lasciava perplesso. Dopo aver letto
avidamente il dossier da cui non ricavò alcuna informazione
che potesse interessarlo, come immaginava, si alzò di scatto,
si stirò e si diresse verso la porta del proprio ufficio.</div>
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<div dir="auto">“Comandante, mi sono recato sul luogo
dell’incidente come da lei richiesto: purtroppo nessuna
novità”</div>
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<div dir="auto">Disse il Guardiamarina Richards, un po’
sconsolato e osservando il proprio superiore che non sembrava
minimamente interessato a quello che gli aveva appena
riferito.</div>
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<div dir="auto">“Non si crucci Guardiamarina, qualcosa mi dice
che troveremo presto quello che stiamo cercando”</div>
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<div dir="auto">Rispose Roberts, con quella leggera strafottenza
che lo caratterizzava.</div>
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<div dir="auto">“Ha trovato qualcosa, Signore?” ribattè
speranzoso il giovane sottoposto.</div>
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<div dir="auto"> “Effettivamente sì: ho ritrovato la mia grande
passione per la competizione sportiva e credo proprio che la
asseconderò”.</div>
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<div dir="auto">Così dicendo, il Comandante uscì spedito dalla
porta, lasciando un giovane Guardiamarina attonito a guardare
la porta aprirsi e chiudersi di scatto, chiedendosi se forse
il capo della sezione scientifica non fosse improvvisamente
impazzito.</div>
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<div dir="auto"> DS 16 Gamma – Sala allenamento – ore 16.20</div>
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<div dir="auto">Durani era concentrata a tenere lo sguardo fisso
sulla piccola cugina: non si aspettava di poter ritrovare
proprio in quelle circostanze qualcuno legato alla sua casata,
i Kanjis, e ora si sentiva totalmente responsabile delle sorti
della ragazza. </div>
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<div dir="auto">Nella sua mente continuavano ad affacciarsi le
immagini di tutti i possibili scenari che le sue azioni
avrebbero potuto creare e tutte portavano ad uno scontro
diretto con quel viscido An’eth K’Plotc: un sorriso sadico le
si dipinse sul volto.</div>
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<div dir="auto"> Finalmente avrebbe avuto ciò che meritava.
Abbassò lo sguardo e scrutò l’uniforme che indossava: il
sorriso sparì dalla sua faccia: non poteva ignorare di essere
anche un ufficiale della flotta e di non poter agire di impeto
come avrebbe voluto. Allo stesso tempo trovava conforto
nell’aiuto e nel supporto di Tara e confidava che insieme
sarebbero riuscite ad aiutare Jul’eth e smascherare il
patriarca del clan K’Plotc, in un modo o nell’altro. Sospirò e
non si rese conto che la cugina le si era avvicinata di
soppiatto.</div>
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<div dir="auto">“Tenente Durani” esordì la giovane attirando
l’attenzione dell’altra, per poi abbassare la voce.</div>
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<div dir="auto">“Si tratta di Jorhom … un tuo collega, un
bajoriano mi sembra, lo ha avvicinato e l’ha sottoposto ad una
specie di interrogatorio … Ne sai qualcosa? Cosa sta
succedendo?”</div>
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<div dir="auto">Durani rimase sorpresa e improvvisamente sentì
uno sguardo invadente e curioso su di sé: voltandosi fu più
che meravigliata nel ritrovarsi a qualche metro di distanza il
Comandante Roberts, che la osservava pseudo divertito con un
sopracciglio leggermente inarcato: la storia d’amore segreta
tra la cugina e il giovane romulano e tutto ciò che comportava
avrebbe potuto diventare meno segreta di quello che il Tenente
sperava.</div>
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