[Stml27] Bozza teaser - tanto per sapere il vostro parere!

Roberto Battistini rbattis72 a gmail.com
Lun 5 Ago 2019 10:48:07 CEST


Un equipaggi ridotto. Parliamone con l'Ammiraglio. Io continuo nel mio
desiderio di un gruppo di scrittura in Starfleet Italia con
un'ambientazione un pò diversa.

Tu cosa proporresti ad oggi come ambientazione?

Il giorno lun 5 ago 2019 alle ore 09:24 Franco Carretti <radm_crom a mail.com>
ha scritto:

> Mi sa che siamo rimasti io e te :D
>
> *Sent:* Friday, August 02, 2019 at 12:39 PM
> *From:* "Roberto Battistini" <rbattis72 a gmail.com>
> *To:* "USS Concordia" <stml27 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml27] Bozza teaser - tanto per sapere il vostro parere!
> Ciao,
> c'è qualcuno?
> Vorrei riprendere il tema di una nuova nave. C'è ancora qualcuno
> interessato?
>
> Fatemi sapere
> Rob
>
> Il giorno mar 5 feb 2019 alle ore 09:23 Roberto Battistini <
> rbattis72 a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ciao ragazzi,
>> non ho ancora un titolo, ci devo ancora pensare. Ma ho messo giù questa
>> bozza
>> per dare un assaggio del contesto.
>> Ditemi onestamente cosa ne pensate? Giusto solo una pillola, in cui
>> delineo
>> due personaggi chiave e il contesto.
>>
>> Coalizione delle 13 tribù di Damaria, villaggio di Unrik, novembre 2379
>>
>> "L'Uno creò per prima Damaria. Una gemma che si distingueva nel vuoto
>> che lo circondava. Talmente splendente da far temere al Creatore di
>> venirne abbagliato. Lo
>> popolò allora di esservi viventi, i nostri antenati, di animali e piante e
>> rese Damaria un grande giardino dove la vita trascorreva in eterno. I
>> nostri primi popoli vivevano in pace, lavoravano, crescevano in numero ed
>> erano felici. Tutti tranne ad eccezione di Kaloch che, non pago di quello
>> che aveva, volle sfidare il creatore: voleva essere anche lui un dio, con
>> grandi poteri, poter separare le montagne dalla terra, poter correre sui
>> fulmini e sopra tutto poter generare tanti sudditi che gli avrebbero
>> obbedito come schiavi. Ma l'Uno, che è eterna personificazione della
>> saggezza e della bontà, decise di punirlo, scacciandolo dal giardino
>> e creando un altro mondo che avrebbe posto un limite alla vita dei
>> Damariani. L'Uno creò quindi Delaria, ne fece un popolo numeroso. Il
>> creatore infine disse a Kaloch: tu calpesterai Delaria, ma Delaria sarà
>> per
>> sempre come un serpente al tuo calcagno. Da quel momento i due popoli
>> furono per sempre in guerra." la vecchia lettrice fece una pausa e guardò
>> i
>> bambini che l'ascoltavano avvolti da un silenzio di rispetto e paura.
>> Un bambino alzò la mano e chiese il diritto alla parola: "Moreta, vuol
>> dire
>> che non ci sarà mai pace tra noi e i Delariani?"
>> La vecchia insegnante, dal volto arrossato dalle braci ardenti nel
>> camino, abbassò il capo e stava per rispondere, quando un bambina irruppe,
>> alzandosi in piedi senza neppure chiedere la parola: "Non può essere: la
>> pace prima o poi verrà! L'Uno è misericordioso e sa che dopo la pioggia
>> viene il sole. Questo vale per la natura, non può non valere per noi!".
>> L'insegnante si voltò nervosa: "Valen hai detto un'eresia! Chii sei tu per
>> conoscere il volere dell'Uno?"
>> Valen si sedette, incrociò le braccia: "Chi siamo noi per escluderlo?".
>> Gli occhi della ragazza incrociarono lo sguardo severo della sua
>> insegnante,senza abbassarsi. C'era un'ardore inatteso nella giovabe
>> che preoccupò la moreta e con esso l'inevitabille totale assenza di
>> rassegnazione,.
>>
>> Regno di Delaria, castello di Teranehi, corte primavera 2372
>>
>> "La spada a due lame è pesante, deve essere impugnata con entrambe le
>> mani!" disse il maestro d'armi guardando i cinque giovani allievi.
>> Lui brandì la spada, la sollevò e la fece ricadere al suolo. "Immaginate
>> che ci sia la testa di un damariano. Vedrete come scende rapida ed
>> efficace!"
>> I ragazzi risero, incitati dall'immaginazione sanguinosa, muovendo le
>> leggere appendici che sorgevano alla base del collo.
>> Tranne uno.
>> Stette di lato dagli altri e si mise a camminare in cerchio passando
>> dietro
>> agli altri. raggiungendo al fianco il maestro d'armi. Con un gesto rapido
>> si buttò e afferrò la spada che scivolò via dalle mani del maestro. Lui
>> rimase sorpreso, quell'attimo sufficiente a far salire l'ira.
>> "Solon, a volte una mossa abile, può risultare più utile di una testa
>> caduta". e questa volta fu lui a ricambiare il sorriso, mentre gli altri
>> allievi rimasero inorriditi dall'ardore del giovane.
>> "Gader, cosa vuoi dimostrare? Sai che posso tagliarti in due come una
>> mela!"
>> Ma Gader alzò la spada e gliela porse dalla parte della lama. "Significa
>> che ci sono modi diversi per vincere".
>> Il Maestro Solon esitò. Ebbe il dubbio che se avesse preso la spada
>> dalla lama, il ragazzo l'avrebbe ritratta taglindogli il palmo della mano.
>>
>> 30 anni dopo, carcere di Berant, Damaria.
>> La donna fissò la ciottola con due pezzi di carne secca. Aveva fame,
>> tanta.
>> Ma ancora peggiore era la sete. Così quando sentì la vibrazione
>> elettrostatica prodotta dal campo di contenimento della sua cella pensò
>> che
>> qualche anima pietosa gli avesse portato un'anfora d'acqua. Ma invece gli
>> aveva portato una figura alta in uniforme.
>> "Come ti sei ridotta per aver disobbedito ad un ordine?" chiese l'uomo che
>> stava dalla parte libera della cella.
>> Lei alzò gli occhi verdi intensi: "Mi chieda come mi sono sentita quando
>> ho
>> evitato un genocidio", rispose spostandosi una ciocca bionda di capelli
>> che
>> le ricadeva untuosa sulla fronte.
>> L'uomo sospirò: "Come stai, Valen?"
>> Lei sorrise, non aveva quasi la forza di alzarsi.
>> "Ammiraglio, vede anche lei come sto. Ho avuto momenti migliori".
>> "Non ne dubito", lui fece una pausa e le porse un boccale colmo di acqua.
>> "E' la mia esecuzione?" chiese.
>> Lui scosse il capo. Uso un tono più confidenziale. Anche in passato la
>> faceva "Non posso perdonarti per aver rotto il primo protocollo di un
>> ufficiale della marina, ma non posso continuare a pensarti in questo
>> stato".
>> "Doveva rifletterci prima, ormai è tardi. Sono cambiata".
>> L'ammiraglio si chinò, arrivando alla sua altezza. La divisa blu e rossa
>> faceva un forte contrasto con gli indumenti sudici di lei. "Anche i tempi
>> stanno cambiando. Ho bisogno di te, ora".
>> Lei aggrottò le sopracciglia, non comprendendo le sue parole. Non ne era
>> comunque stupita vista la denutrizione che ormai l'affliggeva.
>> "Prima ti rimetto in sesto, poi ne parliamo. Abbiamo un progetto".
>> "Abbiamo chi?" chiese lei, inclinando da un lato la testa, facendo
>> ricadere
>> i capelli, come una massa di selvagge serpi.
>> "Siamo un gruppo di persone interessate a cambiare la storia, per sempre".
>>
>> Sala dell'Alto Consiglio, Occumpos city 2402 Delaria
>> I membri non si guardarono neppure in faccia. Sapevano già cosa fare. Il
>> presidente attendeva la ratifica della proposta da parte dei consiglieri.
>> Aveva appena parlato. I suoi occhi, le cui pupille erano tipicamente delle
>> strette losanghe, come tuttii delariani. si erano chiusi prima di dire le
>> ultime parole: "al raggiungimento dell'unanimità, avvieremo l'attacco
>> finale con bombe neutrine su Damaria. E finalmente il conflitto sarà
>> terminato e noi saremo liberi per sempre".
>> Il silenzio regnava mentre tutti i presenti inserivano il proprio voto
>> nella consolle digitale touchscreen. Sul monitor olografico davanti al
>> presidente apparvero in tempo reale gli esiti della votazione.
>> Di colpo le sue pupille si dilatarono: 149 voti farovevoli su 150. Un voto
>> contrario.
>> La IA segnalò il warning. Ordine di attacco sospeso.
>> L'imbarazzo colpì il Presidente. Non ebbe il coraggio di dire altro che
>> non
>> che la seduta era sospesa. I consiglieri si alzarono, tra lo stupito e la
>> vergogna di aver tradito il proprio popolo oppresso da secoli di tirannia
>> di Damaria.
>> Uno di questi uscì nella hall esterna, dove troneggiava una fontana a cui
>> potersi abbeverare. Si avvicinò e mentre stava per portarsi alla bocca
>> l'acqua, un altro delariano gli si avvicinò.
>> Lui lasciò ricadere l'acqua e si voltò circospetto verso il nuovo
>> arrivato.
>> Il suo addestramento militare gli aveva insegnato a non essere mai privo
>> di
>> difese e, con un gesto automatico, aveva messo le mani al coltello che
>> teneva in cintura.
>> "Gader, la maggior parte dei presenti ti ucciderebbe in questo momento".
>> disse l'uomo.
>> Gader abbassò le difese, sapeva chi aveva di fronte,dopo tanti anni di
>> battaglie trascorse insieme. Una cicatrice attraversava il volto del
>> vecchio soldato.
>> "Cosa ti porta qui, mio vecchio amico?", chiese il giovane consigliere.
>> "Quello che hai appena fatto ha solo rimandato l'inevitabile. Prima o poi
>> ti elimineranno e il Presidente del Consiglio avrà mano libera".
>> Gader sorrise: "Solon, resisterò, come ho fatto per tanti anni".
>> Il vecchio maestro soldato scosse il capo: "puoi fare forse di
>> meglio.Seguimi".
>> Gader si fidava di Solon al punto di seguirlo in qualcosa di inaspettato
>> come quello che gli avrebbe detto.
>>
>> PLUS (Planetary Union Ship) Elghyon - Sala tattica, 2404
>> "Benvenuti nella nostra Coalizione. L'abbiamo chiamata Unione
>> Planetaria tra Damaria e Delania e perseguiamo un solo scopo:
>> dimostrare l'infondatezza della guerra che da secoli ci affligge,
>> portando i due pianeti ad una pace eterna che possa far crescere la
>> cultura e la scienza per entrambi." L'uomo era un Demariano dalla
>> carnagione ambrata sorrise al Delariano accanto a lui che prese subito
>> dopo la parola:
>> "Da anni la nostra organizzazione lavora nell'ombra dei due governi
>> per cercare di orientare questo difficile percorso. Siamo cresciuti in
>> numero, trovando sempre più nuovi adepti, ma attirando anche l'odio e
>> la persecuzione delle fazioni maggiormente reazionarie di entrambi i
>> pianeti. Abbiamo subito sconfitte, tante, e solo pochi limitati
>> margini di azione", mentre parlava i suoi tenatacoli laterali si
>> muovevano nervosamente.
>> "Ma ora abbiamo una concreta speranza. Da una galassia lontana abbiamo
>> avuto un contatto con un'entità politica aliena i cui principi
>> fondanti sembrano essere il rispetto di tutte le razze e la pacifica
>> convivenza ed evoluzione. In poche parole ciò che stiamo cercando noi.
>> Questa entità si fa chiamare Federazione Unita dei Pianeti. Noi
>> abbiamo deciso di provarla a contattare e chiedere se può farci da
>> guida in un percorso di pace. Ma al nostro primo contatto non è
>> seguita una risposta", fece una pausa e guardò il Damariano, il quale
>> concluse: "E così abbiamo deciso di andare noi da loro. Abbiamo
>> costruito con i nostri fondi segreti questa unità navale, battezzata
>> Elgyon, il primo vascello della Unione Planetaria Damariana-Delaniana.
>> Abbiamo pensato di fornirla di un duplice equipaggio, damariano e
>> delaniano, con a capo di ciascuno un adeguato rappresentante."
>> Si fermò e si alzarono un uomo delaniano e una donna Damariana.
>> "Valen di Damaria e Gader di Delania, sono i due comandanti che
>> dovranno gestire i propri equipaggi, garantire la pace tra le due
>> fazioni, nonché permettere che il viaggio venga condotto regolarmente.
>> Al comando della nave, al fine di dare un timone unico, abbiamo un
>> capitano neutrale al conflitto.
>> E in quel momento si alzò e si pose simbolicamente tra Gaden e Valen,
>> una creature aliena mai vista su entrambi i pianeti. Era alta, dalla
>> carnagione azzurra e dai lunghi capelli bianchi. Era di sesso
>> femminile, dai lineamenti spigolosi e due tentacoli che salivano sopra
>> i capelli come piccole antenne alla ricerca di segnali.
>> "Vi presento Delharr del Clan Lenhtar di Andor. Conosce la galassia
>> governata dalla federazione e può condurci in pace da lei"
>> Nello sguardo intenso e pungente come il freddo clima da cui
>> proveniva, si potevano muovere fantasmi inquieti e tante altre cose,
>> tranne il condurre in pace.
>> Eppure i presenti non lo notarono, ma si limitarono a tamburellare le
>> dita sul tavolo, in segno di giubilo per l'imminente varo della nave.
>>
>> ===
>> Fatemi sapere cosa ne pensate,
>> ciao
>> R
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