[Stml3] R: 02.01 - McAllan - Opportunità
fabrizio caponeri
ten.fabrizix a gmail.com
Ven 4 Dic 2015 11:13:25 CET
Troppo buoni vediamo che dice er macchia😉
----- Messaggio originale -----
Da: "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
Inviato: 04/12/2015 09:29
A: "USS Seatiger" <stml3 a gioco.net>
Oggetto: Re: [Stml3] 02.01 - McAllan - Opportunità
Chi ha detto che lo sciacalleremo? Potremmo ricondurlo al suo mondo e farci degli amici...
Comunque un buon pezzo, sento anch'io gli scricchiolii dello scafo :-)
Per quanto riguarda il novellino...credo che il tizio con le macchie lo abbia già preso in simpatia, quindi a breve penso dovrò metterlo insieme a Finn nel progetto "la farò diventare un perfetto ufficiale, a costo di inculcarle il regolamento in testa col Suus Mahna!
Bel lavoro!
--
Inviato da myMail per Android
venerdì, 04 dicembre 2015, 09:21AM +01:00 da "Franco Carretti" <dewey_finn a mail.com>:
Bravo Fabrizio, a parte qualche ripetizione qua e là (soprattutto nella visita notturna di Kènar in plancia dove appunto ci sono molte ripetizioni della parola plancia), direi che il pezzo è un buon proseguimento della missione precedente.
Una nave della flotta costretta a sciacallare un altro vascello... Kènar si rivolterà nella tomba per questo.
Sent: Thursday, December 03, 2015 at 10:08 PM
From: "Fabrizio Caponeri" <ten.fabrizix a gmail.com>
To: "USS Seatiger" <stml3 a gioco.net>
Subject: [Stml3] 02.01 - McAllan - Opportunità
Ciao a tutti, so che non è il massimo... anzi devo dire che il brano non mi piace e non è neanche lungo...
Buona lettura allora, ogni critica è ben accetta!
Ciao,
Fabrizio
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USS Seatiger – Alloggi del Capitano – 28/11/2394 – Ore 03:10
Il Capitano Kenar era seduto su una poltrona nel suo alloggio: avrebbe dovuto dormire ma invece ripensava a tutto quello che era successo in quei giorni. Mille pensieri lo attanagliavano e non riusciva a prendere sonno: il dottore gli aveva ordinato di riposarsi, ma lui aveva preferito alzarsi dal letto su cui era coricato invano da ore… Con lo sguardo fisso, sembrava quasi in trance. Solo il rumore dello scafo malandato della sua amata Seatiger riuscì a destarlo da questo stato.
“Sarà meglio che mi alzi per andare a fare una ispezione in plancia” farfugliò tra sé e si alzò dal suo giaciglio.
Il Trill lasciò così il suo alloggio e si diresse verso il turbo ascensore più vicino: nel silenzio del corridoio i suoi passi erano accompagnati all’unisono dallo scricchiolio della nave.
“Plancia di Comando” ordinò all’ascensore appena entrato, e sospirò profondamente.
USS Seatiger – Plancia di Comando – Pochi istanti dopo
Era impressionante quanto veloce si spostava quell’affare. In pochissimi istanti le porte si aprirono e il Capitano fece il suo ingresso inaspettato nella sua Plancia.
“Capitano in plancia” esclamò il facente funzione di Capitano del turno di notte e tutti si misero sull’attenti.
Kenar con un gesto della mano rimise tutti ai loro posti, con le mani dietro la schiena osservava i suoi uomini al lavoro.
La sua attenzione fu attirata da quell’uomo così grosso seduto in una postazione che sembrava così piccola per lui, quell’uomo che al timone della sua nave, solo il giorno prima li aveva portati in salvo con una facilità e con una sicurezza mai visti in un timoniere praticamente fresco di diploma. A prima vista ne rimase un po’ impaurito, poi si soffermò un attimo cercando di ricordarsi come avesse fatto un tale omone ad essere passato così inosservato per tutto quel tempo…
“Maledetta carretta… - il Capitano fu distratto dai sui pensieri da alcune imprecazioni… - Maledetta bagnarola – era proprio il suo timoniere del turno di notte a lamentarsi – Qualche piccola battaglia e già scricchioli come un centenario… Ma perché hanno dovuto farmi questo, perché? Perché assegnarmi a questa nave?” McAllan, preso dal suo lavoro, non aveva fatto caso al Capitano in Plancia, e non aveva neanche prestato attenzione quando ne era stata annunciata la presenza… “Maledizione” disse sbattendo il pugno sulla sua consolle.
Il Trill, visibilmente stizzito da quei commenti sulla sua nave, aveva gli occhi di tutto il resto della plancia puntati addosso, tutti aspettavano curiosi di vedere come sarebbe finita quella scena.
Kenar si portò quindi davanti al timoniere *vediamo se continui ad ignorarmi* pensò:
“Tenente McAllan. Rapporto.” Gli chiese con la voce più autoritaria che gli fosse riuscita.
Fabrizio, che fino ad allora non si era accorto di nulla, scattò all’istante in piedi in posizione di attenti:
“Capitano, siamo praticamente fermi. Abbiamo la velocità d’impulso, ma nessuna rotta ancora impostata, Signore.”
“Sicuro che non mi deve dire altro? Mi sembrava di aver sentito che ci fossero dei problemi qualche istante fa” replicò duro il Capitano.
“No Signore, è tutto in perfetto ordine…” rispose Fabrizio capendo finalmente che il suo Capitano si riferiva alle lamentele di qualche attimo prima.
“Bene così allora, buon lavoro Tenente.”
USS Seatiger – Plancia di Comando – 29/11/2394 - ore 8:10
Era da poco iniziato il turno alfa sulla USS Seatiger, le luci e i suoni degli allarmi delle varie anomalie erano ormai la consuetudine. Solo una cosa differiva dal solito: al posto del Timoniere non c’era il solito ufficiale ma il Tenente JG McAllan. La manovra che aveva fatto qualche giorno prima salvando l’intera nave aveva già fatto il giro di tutti i corridoi… così la sera prima, il Comandante Finn gli aveva comunicato la nuova assegnazione…
Stranamente il Capitano Kenar non era ancora arrivato alla sua postazione di Comando, forse a causa delle sue non splendide condizioni fisiche…
Ad un tratto, Fabrizio vide che il capo della sicurezza Tkar gli si avvicinava, la differenza fisica tra i due era enorme, sembrava quasi di assistere allo scontro tra Davide e Golia.
“Volevo chiederle come fosse riuscito a fare quella manovra, - il vulcaniano si rivolse all’omone terrestre con il solito freddo e distaccato fare tipico della sua razza - secondo i miei calcoli la nave sarebbe dovuta andare in pezzi…” Tkar rimase di fianco a McAllan per un po’ in attesa di una risposta, poi notò la cicatrice e uno strano luccichio proveniente dall’orecchio destro, si accorse così del suo impianto bionico.
“Le chiedevo…” Tkar stava per ripetergli la domanda pensando di non essere stato sentito ma fu interrotto dal Timoniere
“Ho sentito benissimo, non sono sordo. Stavo solo decidendo se rispondere o meno ad una domanda così banale. In ogni caso, se proprio vuole, le dirò come ho fatto: ho effettuato una virata con un angolo di 32.1° così da permettere a questa bagnarola di virare. Nel mente ho settato le due gondole a velocità diverse in modo da compensare il momento torsionale.”
Tkar rimase stupito dalla freddezza di questa risposta, per quanto un vulcaniano potesse riuscire a stupirsi di qualcosa: “Interessante. Davvero notevole.”
“Capitano in Plancia” qualcuno che McAllan ancora non conosceva bene, gridò.
Kenar arrivò alla sua poltrona di comando ancora zoppicando, sicuramente aveva visto momenti migliori, appena seduto sulla sua poltrona il suo viso prese l’espressione di un tipico ‘finalmente arrivato’
“Signori, da oggi, come avrete notato, abbiamo un nuovo Timoniere nel turno alfa. Il Signor McAllan. Credo che qualcuno di voi l’abbia già conosciuto - disse rivolgendosi al suo capo della sicurezza – Quello che ha fatto per la nostra nave lo sapete tutti”
*Ma tanto riuscirò a punirti per aver dato della bagnarola alla mia nave…* pensò tra sé.
“Capitano Kenar, i nostri sensori rilevano un radiofaro a pochi anni luce da qua. Si direbbe un messaggio registrato da una nave aliena in avaria.” Tkar ruppe il silenzio della Plancia con le sue parole
“Tracce di vita?” chiese il Capitano
“I nostri sensori a lungo raggio sono danneggiati, dovremmo avvicinarci per verificare. Consiglio di tentare, è pur sempre una nave in avaria…”
“Se dovessero attaccarci non potremmo difenderci” fece notare il Trill
“Capitano, con tutto rispetto, se la nave è in avaria non è logico che ci attacchi.”
“Va bene. Sottotenente, ci porti vicino al radiofaro.” Disse così il Capitano rivolgendosi al suo nuovo Timoniere.
USS Seatiger – Plancia di Comando – 29/11/2394 - ore 11:34
“Capitano, i sensori non rilevano nessuna traccia di vita sulla nave aliena.” Furono le parole repentine del Capo della Sicurezza.
“Bene. Sarà un ottimo magazzino per i pezzi di ricambio che ci servono…” disse McAllan * insieme a qualche altra modifica…* pensò poi tra sé.
“Sottotenete, le faccio notare le sono io il Capitano di questa nave e sono io a prendere le decisioni. Chiaro?” fu la risposta acida di Kenar
“Certo Capitano.”
“Bene Signor McAllan, lo spero proprio. Capitano Finn organizzi una riunione tra mezz’ora. Voglio tutti gli Ufficiali di Comando a rapporto in Sala Riunioni.”
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