[Stml3] [1.04 - Anari] Faccia a Faccia
Luca Bonetti
bonneuber a gmail.com
Lun 23 Feb 2015 08:48:25 CET
Scusate, avrei dovuto mandarlo ieri ... ma ero così rincoglionito che me ne
sono ricordato solo questa mattina ... non è un brano particolarmente lungo
o interessante ... ma ispirazione zero :/ spero comunque di non aver
scritto castronerie ...
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USS Seatiger - Plancia - 24/11/2394 ore 09:57
Erano passati poco più di quaranta minuti da quando Droxine e Anari avevano
descritto le loro scoperte ad Arjan. Il Capitano aveva quindi
immediatamente dato disposizioni per fare in modo che gli algoritmi di
individuazione di schema venissero implementati il prima possibile. Le dita
dell'Ufficiale Scientifico così avevano iniziato a battere velocemente
sulla consolle, quasi fosse una sorta di strano picchio intento a battere
sul suo albero.
Finn si rese conto che, di tanto in tanto, la denobulana mormorava qualcosa
lavorando. Qualche nota abbozzata di quella che, era sicuro, fosse una
delle maggiori hit del suo gruppo. Gli altri Ufficiali di Plancia non
sembravano però averci fatto caso o forse in realtà la stavano
semplicemente ignorando.
Così, lui fece altrettanto, non dando peso nemmeno agl'ampi sorrisi che la
donna gli rivolgeva ogni volta che volgeva il suo sguardo verso la collega.
Aveva avuto milioni di ammiratrici in ogni luogo della galassia, ma quella
donna riusciva a metterlo leggermente a disagio. Forse era a causa del
nuovo ambiente.
“I parametri di base sono stati inseriti … - affermò la denobulana in
maniera gioviale, continuando però ad immettere dati, arricciando il naso
in un espressione carica di concentrazione - … aggiungiamo le equazioni
necessarie alla compensazione della deriva, ricaviamo per interpolazione i
punti mancanti eeee ...."
La denobulana inserì gli ultimi dati tenendo d'occhio lo schermo della
plancia. Per un paio di lunghissimi secondi non accadde nulla. A Finn
sembrò di sentire l'Ufficiale Scientifico bisbigliare parole
d'incoraggiamento alla propria consolle, ma anche stavolta glissò.
Poi, come d'incanto, una lunga strada composta di puntini colorati iniziò
lentamente a materializzarsi sullo schermo, correndo verso una lontana
meta.
"Bingo!" Affermò energeticamente la donna, schioccando le dita in un gesto
decisamente teatrale.
"Ottimo lavoro, Comandante ..." affermò il Capitano, venendo però
interrotto dll Ufficiale Scientifico.
"Non ci saremmo riuscite senza la provvidenziale intuizione del Comandante
Finn .. " producendosi in un ampio sorriso rivolto verso il Primo
Ufficiale. Il Trill non disse nulla, limitandosi ad un silenzioso gesto col
capo verso Finn, facendo capire di includere anche lui in quel
ringraziamento.
“Timoniere. - affermò attirando l'attenzione dell'Ufficiale che si voltò
immediatamente verso il suo superiore - ci porti alla fine di questo …
arcobaleno ...”
“E speriamo di trovare la pentola d'oro ...” aggiunse sovrappensiero il
Primo Ufficiale, riferendosi alla nota leggenda Irlandese, attirando su di
se lo sguardo interrogativo del Capitano.
Nave stellare Arcadia – Plancia - 24/11/2394 – Ore 10:28
Khayr era seduto alla propria poltrona, immobile, intento ad osservare
silenziosamente il grande buco nero che risiedeva in quel sistema mentre
lentamente divorava una stella che si era avvicinata troppo. Uno spettacolo
affascinante quanto inquietante, che riusciva a tenere lontano la maggior
parte degli altri Capitani, probabilmente anche a causa dei non rari lampi
termonucleari, ma che sembrava invece attirare Khayr come il fuoco attira
una falena.
Era almeno un lustro che lo spietato buco nero aveva agguantato nelle sue
grinfie la piccola e luminosa stella, dilaniandone a poco a poco le carni e
spargendone i macabri resti in un enorme spirale attorno al suo disco di
accrescimento, probabilmente quindi, le pene del piccolo astro non
sarebbero durate ancora a lungo.
Da quando aveva scoperto della sua esistenza, il Capitano ribelle aveva
utilizzato spesso le pieghe più oscure della spirale generata dal
terrificante balletto di quella coppia disfunzionale come nascondiglio. In
quelle tenebre infatti, la sua nave nera riusciva a nascondersi non solo
alla vista, ma anche a confondere i sensori della maggior parte delle navi,
permettendogli di agire come meglio credeva nell'ombra. Bisognava
semplicemente
stare attenti ed evitare di fare la stessa fine di quell'anonima stella.
Il Primo Ufficiale si avvicinò lentamente al proprio Capitano il quale,
voltandosi verso il sottoposto, non faticò a leggere l'eloquente
espressione che aveva imparato a conoscere in anni di servizio.
Novità. Brutte, anzi probabilmente pessime, notizie.
“Che c'è? - domandò a Yattaran in tono piatto, anticipando il Primo
Ufficiale. - Dall'espressione, nulla di buono ...”
Inizialmente, il Primo Ufficiale si limitò ad un mesto cenno d'assenso col
capo, sistemandosi il copricapo che gli copriva l'intera fronte con la
mano, prima di aprire bocca.
“Ci hanno fregato … - affermò. Khayr non mosse un muscolo, attendendo che
il Primo Ufficiale continuasse la sua esposizione, ma qualcosa, nell'unico
occhio visibile, tradì una nota di sorpresa. - Abbiamo intercettato una
trasmissione … benchè le nostre armi non siano riuscite ad intaccare lo
scafo del cargo, questo è comunque andato distrutto … la trasmissione però
parlava di una partita di vaccini, non testate fotoniche ...”
Il Capitano socchiuse gli occhi, in un silenzioso moto rabbioso. Ecco la
vera trappola. Le cose sarebbero diventate decisamente più difficili ora,
con la Federazione fra le scatole e l'opinione pubblica schierata contro di
lui, molti degli usuali canali informativi che era solito utilizzare
sarebbero saltati. Senza contare che, sicuramente, altre persone si
sarebbero messe sulle sue traccie in una sgradevole caccia all'uomo. Ma
questo non lo avrebbe di certo fermato.
“Signore! - esordì Daiba, interrompendolo prima che potesse replicare alle
parole del Primo Ufficiale – rilevo una nave in avvicinamento … sono i
Federali!”
USS Seatiger - Plancia – Qualche attimo dopo
La Seatiger uscì fuori dalla curvatura senza avvicinarsi troppo al disco di
accrescimento del buco nero, modificando la rotta in maniera da mantenere
una certa di sicurezza mentre i sensori scandagliavano la zona alla ricerca
altre traccie della nave in fuga.
“La nave è qui … - affermò l'Ufficiale Scientifico, osservando i dati che
venivano sputati fuori in continuazione dalla propria consolle, inarcando
un sopracciglio - probabilmente ...”
“Cosa intende dire con probabilmente?” domandò il Capitano Trill, senza
staccare lo sguardo dall'irregolare spirale di punti elaborati dal computer
che sembravano navigare all'interno dei resti della povera stella.
“Il buco nero interferisce con il funzionamento dei sensori … - Anari
iniziò a digitare nuovamente sulla consolle, ingrandendo una zona
dell'anomalia dove era visibile una distorta macchia nerastra - … massa e
composizione sono compatibili, ma potrebbe semplicemente essere un ammasso
di detriti ...”
“E' lui ...” affermò Arjan alzandosi dalla propria poltrona.
Nave stellare Arcadia – Plancia – Contemporaneamente
“Cosa facciamo?” domandò Yattaran, mentre il resto del personale di plancia
si volgeva verso il Capitano ribelle, con sguardo carico di aspettativa, in
attesa di ordini.
Khayr si alzò dalla propria poltrona, osservando la nave federale in
lontananza.
“Andiamocene da qui, voglio mettere più strada possibile fra ...”
Le sue parole furono però bruscamente interrotte dalle parole di Daiba.
“Ci stanno chiamando!”
Il Capitano inizialmente non replicò, poi con un lieve cenno del capo fece
capire al suo sottoposto di accettare la comunicazione. Sullo schermo
principale si materializzò figura di un trill, pesantemente distorta e
afflitta da un crescente effetto neve.
=^= Sono il Capitano Arjan Kenar, della USS Seatiger della Flotta Stellare
… - si presentò l'Ufficiale, parlando con una voce dal suono metallico. - …
Lei immagino sia il Capitano Khayr … =^=
“Cosa vuole …” replicò bruscamente il Capitano ribelle, fissando il trill
con l'unico occhio visibile.
=^= Farle alcune domande ed evitare uno scontro a fuoco … =^=
“Non intendo arrendermi. - Khayr interruppe il Capitano Federale in tono
brusco, alzando il braccio, preparandosi ad impartire un ordine silenzioso -
e non intendo rispondere ad alcuna domanda … arrivederci, Capitano Kenar
...”
Così dicendo, abbassò velocemente il braccio, dando ordine al timoniere di
attivare i motori a curvatura.
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PS: Alla fine ho voluto lasciare un po' di mistero ... l'ordine lo da, ma
se ne va effettivamente o Kenar riesce a bloccarlo? Inizialmente avevo
altre idee, ma mi sono reso conto che quello che avevo in mente avrebbe
accorciato parecchio la missione ... quindi non l'ho scritto :/
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