[Stml3] 01.11 - D. Finn - Rock'n'roll!
Franco Carretti
dewey_finn a mail.com
Mer 29 Lug 2015 00:49:01 CEST
Unico appunto prelettura. Ho supposto che Finn, quando ha fatto rapporto alla flotta nelle puntate precedenti, avesse anche spiegato la situazione. Dopotutto era stato lui ad ascoltare la storia della ragazzina ologramma che avevano catturato.
Buona lettura
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U.S.S. Seatiger – Sala tattica - 26/11/2394 Ore 18:00
"Signor Carelli, situazione!" Kenar si gettò sulla sedia ergonomica a capo del lungo tavolo da riunioni. Il mobile era coperto di padd accatastati, tazze di caffè e mappe di vario genere. L'olo-emettitore al centro del tavolo mostrava una riproduzione in scala del sole e della struttura che lo racchiudeva.
Tkar e Anari erano immersi in una fitta conversazione. La denobulana indicava con il dito dei punti della struttura e il vulcaniano sembrava confutare le sue argomentazioni con lievi cenni di assenso.
Tholos era semi sdraiato sulla poltrona e leggeva un padd tenendolo sollevato sulla verticale del suo viso pur di non perdere quella comoda, anche se non consona alla situazione, posizione.
Carelli era in piedi vicina ad una delle finestre blindate che mostravano il vuoto siderale. La fronte era appoggiata al vetro come se la volesse rinfrescare per trovare un po' di sollievo al mal di testa che la stava uccidendo da ore. Aveva appena ricevuto un padd da uno dei suoi uomini della sala macchine e lo stava leggendo cambiando pagina con una lieve pressione del dito.
Finn... beh lui portava caffè, sistemava i padd in file ordinate, che duravano ben poco perchè qualcuno sembrava sempre trovare interessante il padd posto in fondo alla pila, e riceveva i rapporti via via che arrivavano portandoli al diretto interessato. Il tipo della sala macchina gli era sfuggito solo perchè era distratto dal sole olografico al centro del tavolo.
"Mmmh - mugugnò Carelli terminando di leggere - i sistemi primari sono pressoché tutti in linea anche se non operativi al cento per cento. Abbiamo curvatura, armi e scudi, ma i motori ad impulso fanno i capricci e la manovrabilità della nave ne risentirà in caso di combattimento. Il ponte cinque è ancora senza gravità e la stiva di carico tre è impraticabile per una fuga di plasma, ma al momento non ho nessuno da mandarci per le riparazioni."
"Non si preoccupi, quella stiva era vuota... Signor Tholos, dia ordine che la zona sia sigillata, penseremo a sistemarla in seguito." Tholos borbottò un ricevuto per poi digitare gli ordini sul suo padd.
"Capitano vuole che le porti qualcosa?" chiese Finn notando la stanchezza del suo superiore.
"No grazie Signor Finn, se mi da altro caffè il mio simbionte chiederà asilo in un altro trill..."
Forse questo lassismo non era degno della flotta stellare e nemmeno dell'equipaggio dell'ex Redoutable, ma erano in quella stanza da dieci ore ed erano tutti esausti. Kenar aveva finto di non vedere i primi segni di trascuratezza verso la quinta ora di riunione, alla settima anche lui aveva mandato al diavolo qualsiasi riguardo per l'etichetta e aveva appoggiato gli stivali sul tavolo mentre leggeva l'ennesimo rapporto. Ora alle decima ora era chiaro che, se anche la situazione si stava normalizzando grazie al lavoro incredibile dell'equipaggio, rimaneva comunque difficile. Un senso di sconforto si era insinuato fra di loro, invadendo la stanza e i loro cuori.
Finn guardò gli ufficiali attorno a lui. Persino Anari adesso era silenziosa e tamburellava con l'indice sulle labbra sensuali mentre guardava pensierosa, insieme al Capo SEC/TAC, l'ologramma della struttura. Conosceva questa sensazione lui. Il momento in cui ci si trova ad un bivio fra il lascia perdere e sprofondare nella depressione o il trovare la giusta scossa per andare avanti. Sorrise. Lui aveva la giusta e poco ortodossa scossa.
"Computer! "Shoot to thrill" degli AC/DC. Volume bello pimpante!"
La reazione degli ufficiali fu comica. Il Capo Operazioni quasi si ribaltò a terra quando i primi due accordi di chitarra elettrica esplodevano nella stanza. Carelli si voltò cercando nel contempo di riacchiappare il padd che gli saltellava fra le mani. Tkar sollevò un sopracciglio portando le mani dietro la schiena e Anari, dopo un primo attimo d'incredulità si aprì in un sorriso denobulano che illuminò la stenza.
"Signor Finn che diavolo le salta in mente?!" tuonò Kenar alzandosi in piedi di scatto.
"Adesso basta branco di pecoroni!" tuonò Finn sbattendo il vassoio del caffè sul tavolo "Cos'è? Siete in un villaggio vacanze?"
"Siamo sfiniti..." tentò di commentare Tholos
"Lo so benissimo che siete sfiniti, ma non si tratta di questo. Guardatevi, avete il morale sotto i piedi, occhiaie come orsetti lavatori e un pessimo gusto per la buona musica. Adesso alzate i tacchi, andate a farvi una doccia, due ore di sonno. Poi tornate e ci organizziamo per prendere a calci qualche Mediano!"
"Midiano..." lo corresse automaticamente Tkar
"E io che ho detto? Fuori!" ordinò con tono imperioso.
Forse fu per l'abitudine a rispettare l'ordine di un ufficiale più alto in grado, forse perchè erano talmente sfiniti da avere la forza di volontà di un criceto, forse perchè sapevano che Finn aveva ragione. Fatto sta che gli ufficiali di plancia sciamarono tutti insieme fuori dalla stanza lasciando Finn e Kenar soli.
"Ben fatto Numero Uno..." commentò il Capitano alzandosi e stirando la schiena dolorante.
"Mi scusi Capitano ma vi stavate sempre più deprimendo e siete sfiniti. Lei avrebbe continuato così per altre dieci ore..."
"Già, mi sa che ha ragione. Bene come ordinato vado nel mio alloggio, lascio a lei la plancia." si avviò verso la porta ma si voltò prima che si richiudesse "Ah signor Finn, lo faccia un'altra volta e la sparo nello spazio con un lanciasiluri." ma sul suo volto c'era un amichevole sorriso.
"Non posso assicurarglielo. Tenga libero un lanciasiluri nel caso." anche Finn sorrise.
La porta si chiuse con un sibilo e Finn sospirò. Voleva anche lui andare a dormire un paio d'ore e farsi una doccia ed invece aveva il comando. Deglutì. Tutte le volte che succedeva il panico lo assaliva.
U.S.S. Seatiger – Sala tattica - 26/11/2394 Ore 20:30
La sala riunioni era di nuovo ordinata e pulita. Gli ufficiali erano, se non riposati. almeno un po' più svegli. La riunione questa volta partì in maniera più risoluta.
"Bene signori, come mettiamo fuori uso quella mostruosità?" chiese Kenar indicando l'ologramma al centro del tavolo.
"Qui non si tratta di metterlo fuori uso, - commentò Anari - una struttura come quella può essere riparata prima o poi, qualsiasi danno possiamo fargli, ma scommetto che ricostruire tutto da zero richiederebbe degli anni."
"Quindi la sua proposta è distruggere tutto?"
"C'è però un problema... sono sicura che far collassare quella cosa nel sole provocherà un esplosione di dimensioni apocalittiche spazzando via almeno due terzi del sistema solare."
"Ci sono mondi abitati?"
Tkar prese automaticamente la parola: "Non ci sono pianeti di classe Minshara, ma sul pianeta più vicino al sole, molto più piccola della luna terrestre, e sul quarto pianeta del sistema, ci sono due installazioni. La prima supponiamo sia una piccola stazione di sorveglianza. Comparandola con le basi in archivio c'è l'82% di possibilità che abbia al massimo uno staff di venti persone. La seconda è una base mineraria. Abbiamo inviato una sonda verso la stazione mineraria e risultano un centinaio di forme di vita di varie razze, possiamo supporre che sia una colonia se non addirittura una sorta di penitenziario."
"Cosa le fa pensare che sia un penitenziario?"
"Prima di tutto la struttura è molto simile a carceri situati su altri mondi. Inoltre si suppone che la struttura sia un'istallazione segreta, data la potenza e la funzione che potrebbe far gola a molte altre razze di questo universo. E' logico pensare che non siano permessi civili o vie commerciali nell'area. Ma è solo una supposizione anche se potrebbe essere corretta al 94%.
"Prendiamola per certa allora" commentò Kenar "Cosa mi dice delle difese?"
"Abbiamo registrato diversi segnali. Sembra che il sistema sia diviso in quadranti pattugliati da navi scout come quella che abbiamo catturato. In prossimità del sole invece stazionano una nave officina e un incrociatore pesante più svariate navi scout e caccia da combattimento."
"Una vera festa di benvenuto... come mai ancora non è scattato l'allarme per la sparizione della nave scout?"
"Le radiazioni provocate dalla vicinanza della stella rendono difficili le comunicazioni - commentò Anari - possiamo supporre che le navi scout abbiano l'incarico di pattugliare il sistema e ritirarsi per chiamare rinforzi appena intercettano qualcuno che non possono affrontare da sole".
"Un sacco di supposizioni..." borbottò Tholos.
"Le nostre informazioni sono ricavate da quel poco che riusciamo a captare da qui... e i sensori non sono certo al loro massimo." si difese l'ufficiale scientifico.
"Avete fatto un buon lavoro. Adesso ascoltate il mio piano..." Tutti si fecero inconsciamente avanti per ascoltare il loro Capitano. Anche Finn ma lui rovesciò la tazza del caffè sul tavolo.
Nave scout Midiana – Plancia - 27/11/2394 Ore 03:12
"Siamo in rotta di avvicinamento preparatevi!" Kenar attivò il segnale automatico di SOS e si affrettò a raggiungere l'away team nel microscopico nascondiglio che l'ingegnere capo era riuscito a creare. Avevano tutti tute e maschere per l'ossigeno, il che non aiutava per niente.
L'away team era formato da Kenar, Tkar e due suoi uomini della sicurezza, Carelli e Anari per le loro conoscenze tecniche che sarebbero state indispensabili in questa situazione e il Tenente Harrison il medico di turno. Kenar si maledì per non aver ancora dato gli incarichi ufficiali per i posti vacanti dopo che il precedente Medico, il Comandante Tao, non era stato riassegnato alla Seatiger. Ma con tutto quello che era successo l'assegnazione dei ruoli di Medico Capo e Consigliere erano l'ultimo dei suoi problemi. Anche se necessari.
I Sette uomini si stiparono nelle finte paratie come delle sardine in scatola. In bella mostra intanto, gli ex padroni della nave erano ai loro posti e all'apparenza morti.
"Crede che funzionerà il virus?" chiese il Capitano al medico.
"Avevo già incontrato la razza midiana nel nostro universo. Sono particolarmente sensibili ad un virus andoriano che nella loro specie provoca confusione e coma temporaneo. Cadono praticamente in una sorta di torpore quasi istantaneo che dura alcuni giorni. L'intera nave è stata infettata, per questo servono le tute."
"Cosa provoca nei denobulani doc?" chiese Anari cercando di sistemarsi meglio ma riuscendo solo a finire completamente incastrata contro il corpo di Carelli "Eih Droxine hai un tricorder in tasca o sei felice di verdermi?"
"Mi creda Comandante non vuole sapere cosa provoca nei denobulani... le consiglio di non levarsi la tuta!"
"Ricevuto... avrei voluto che Finn fosse con noi." borbottò lei perdendo di colpo ogni velleità umoristica.
"Non ci sarebbe entrato qui dentro!" commentò sarcastica l'ingegnere capo strappando un sorriso agli umani dell'away team.
USS Seatiger – Plancia - 27/11/2394 contemporaneamente
"Capitano?" chiese Tholos guardando Finn che, in piedi vicino alla sua postazione di Capo Operazioni, stava facendo dei grossi sbadigli.
"Mi scusi, ma mi fischiano le orecchie... perchè mi ha chiamato Capitano?" chiese incuriosito. Tholos sollevò gli occhi al cielo ma sorrise divertito.
"In qualità di facente funzioni di Capitano le spetta anche il titolo oltre ai problemi derivanti dal comando."
"Ah..." commentò il Primo ufficiale poi però si avvicinò di più all'orecchio dell'andoriano e sussurrò con fare cospiratorio "Sappiamo benissimo entrambi che hanno lasciato lei qui per evitare che io facessi qualche disastro!"
"E allora vedremo di non farne!" rispose semplicemente Tholos
"Bene, situazione!" Finn raddrizzò le spalle e tirò in dentro la pancia stirando la giacca della divisa come aveva visto fare più volte a Kenar.
"Ci stiamo avvicinando alla stazione mineraria. Tempo previsto di arrivo venti minuti."
"E ora?" bisbigliò Finn all'indirizzo del collega.
"Chieda al Signor Vrakler il SEC/TAC di turno di inviare i primi segnali di disturbo..." rispose lui con lo stesso tono basso.
"Signor Vikler!" esclamò Finn voltandosi la console del tattico.
"Vrakler..." gli sussurrò ancora Tholos.
"Valker"
"Vrakler!" ripetè in tono più alto il Capo OPS
"Oh basta! Siamo in stato di emergenza e quindi scusate la mia incapacità!" comunicò all'intera plancia, nonostante quelle parole i membri dell'equipaggio sorrisero. "Lei al tattico come si chiama!"
"Gass signore!"
"Perfetto, bando ai formalismi, almeno finchè non torna il Capitano. Gass fai partire i segnali di disturbo!"
"Signorsì"
"Linda, manda il segnale criptato alla nave Midiana, stiamo per entrare in azione!" la giovane e bella orientale alle comunicazioni fece correre le dita affusolate sulla console.
"Il suo di nome se lo ricordava eh?" commentò divertito Tholos e Finn tossicchiò imbarazzato.
Nave scout Midiana – Plancia - 27/11/2394 Ore 03:25
"Capitano è arrivato il segnale. La Seatiger sta iniziando l'attacco alla stazione mineraria." esclamò Anari.
"Bene. Signor Carelli è sicura che non ci rileveranno qui dentro?"
"Sicurissima Capitano. Ho isolato personalmente questo sgabuzzino!"
"Anari siamo più vicini, cosa mi può dire della nave officina?"
"I sensori della nave Midiana sono piuttosto rudimentali ma direi che su quella nave ci sono si e no 10/15 membri dell'equipaggio. Deve essere completamente automatizzata."
"Meglio per noi. State pronti, non appena riceveranno il segnale di soccorso dovrebbero trainarci dentro per aiutare i membri dell'equipaggio. Signor Tkarr, lei e i suoi uomini rastrellerete la nave e metterete tutti quelli che trovate qui dentro. Ho già impostato le coordinate per un luogo lontano da questo sistema solare. Appena avrete fatto il carico attivate il pilota automatico e raggiungeteci in plancia. Dottore, lei rimanga con loro e somministri il vaccino ai midiani via via che arrivano. Li vogliamo fuori combattimento, non morti." Il medico rispose con un cenno di assenso. Kenar riprese "Noi andiamo in plancia e vediamo di dirottare questo grosso coso direttamente contro la struttura. Al mio segnale convergeremo tutti verso le capsule di salvataggio e ce la diamo a gambe."
"Sperando che la Seatiger riesca a tornare in tempo per raccoglierci tutti..." commentò Carelli.
"Mi fido di Finn e di Tholos, faranno di tutto per essere puntuali!"
Pochi minuti dopo, come previsto, la nave midiana fu catturata da un raggio traente e trascinata all'interno della grossa officina spaziale. Non appena le procedure di atterraggio furono completate, una squadra di cinque uomini, due guardie e tre medici entrarono.
"Squadra rossa a Capitano! L'equipaggio della nave è fuori combattimento. Il computer registra un avaria al sistema di supporto vitale, i medici stanno controllando le loro condizioni."
=*=Ricevuto, tenetemi informato!=*= La comunicazione fu chiusa appena in tempo. L'effetto del virus liberato dal dottor Harrison fu quasi istantaneo. Uno dopo l'altro i membri della squadra rossa si accasciarono a terra privi di sensi. L'away team uscì, anche se con una certa difficoltà, dall'intercapedine.
"Harrison rimanga qui. Carelli somministri il virus attraverso il sistema di ventilazione della nave. E speriamo di riuscire a bloccare i sensori prima che lo rivelino."
Il gruppo partì veloce e sicuro. Tkar e suoi uomini intercettarono due membri dell'equipaggio che nemmeno ebbero il tempo di notarli. Il conteggio degli avversari messi fuori combattimento stava salendo velocemente.
L'ufficiale scientifico riuscì a bloccare i sensori che controllavano l'aria della nave e i riciclatori, lanciò le fiale piene di un liquido verde fosforescente all'interno del sistema di areazione e si riunì al suo capitano.
"Andiamo" comunicò Kenar muovendosi verso la plancia.
USS Seatiger – Plancia - 27/11/2394 Contemporaneamente
"Oddio... io volevo fare solo il musicista!" esclamò Finn mentre uno scossone lo gettava di nuovo a sedere sulla poltrona di comando.
"Danni lievi, gli scudi reggono Capitano!" comunicò il Tenente Vrakler facendo partire una nuova serie di scariche dei phaser contro le difese della stazione.
"Caccia Midiani in avvicinamento. Devono essere le pattuglie a protezione della struttura." avvertì Tholos.
"Signor Tholos prenda lei il comando! Io potrei dirigere una band musicale non una nave stellare in combattimento!" pregò Finn all'indirizzo dell'andoriano.
"Signor Finn pensi di avere una band musicale da dirigere!" esclamò Tholos mentre nel contempo cercava di coordinare tutte le sezioni da solo "Il signor Vrakler chitarra solista: siluri e phaser! Il Signor Korath - indicò il timoniere - percussioni lei dia i comandi e lui farà andare questa bellezza al tempo che vuole e io sono il suo bassista, lei si occupi del resto e io farò in modo di starle dietro!" il lavoro che Tholos stava già facendo da solo era immane, non poteva occuparsi anche della battaglia. Si fidava però degli uomini che avevano preso il posto degli ufficiali di plancia. Era certo che, in ogni caso, avrebbero dato del loro meglio. Alzò lo sguardo verso Finn cercando di capire come la stava prendendo. Gli occhi del primo ufficiale luccicavano come due diamanti... il che lo allarmò più di vederlo nel panico più completo.
"Rock and roll!" buttò lì Finn alzando le braccia al cielo. "Kora! Che strano nome per un uomo... fa niente! Voglio un ritmo veloce! Si infili in mezzo a quei caccia a tutta velocità, vedrà che quei piccioni si disperderanno! Gass partiamo con un bell'assolo di quelli tosti. Salva di missili davanti a noi, massima dispersione! E' troppo pericoloso spararli sulla stazione mineraria ma continua a martellare le difese con i phaser, al prossimo passaggio dobbiamo teletrasportare tutti direttamente nella stiva di carico 3!"
"La stiva di carico 3 è invasa dal plasma!" avvertì l'andoriano sorpreso dalla scioltezza con cui Finn dava ordini.
"Ah... vabbeh una stiva di carico a caso! E Signor Tholos dia ordine che la sicurezza si faccia trovare pronta e che addormenti tutti quelli che arrivano! E... computer!"
"No la prego non lo faccia..." pregò l'andoriano.
"Oh si! Computer "Bark at the moon" di Ozzy e dacci dentro con i bassi! Yeah!"
Nave Stellare Arcadia – Plancia - 27/11/2394 Ore 04:00
"Capitano stanno arrivando!" esclamò Tochiro, mentre Meeme poggiò una mano delicata sulla spalla di Khayr seduto alla console tattica.
"Ancora? Non si danno per vinte quelle maledette piante!" commentò il pirata con un sospiro.
Erano giorni ormai che si nascondevano dalle forze galateane cercando di sopravvivere, ma controllare una nave grande come l'Arcadia con solo tre membri dell'equipaggio stava diventando insostenibile. I danni subiti erano ingenti e nessuno di loro poteva permettersi di lasciare la plancia per fare anche solo dei rattoppi di emergenza.
"Mi sa che siamo arrivati alla fine Khayr..." commentò Tochiro abbandonandosi sulla poltrona del timoniere.
"Beh, abbiamo fatto quello che potevamo." rispose lui di rimando appoggiando la sua mano su quella dell'aliena che gli stava vicino.
Cinque navi, grandi come l'Arcadia, uscirono con un lampo di luce dalla curvatura e si disposero a ventaglio. La nave pirata ormai arrancava. Avevano perso la curvatura alcune ore prima e tutti loro, unici sopravvissuti della ciurma fantasma, sapevano che sarebbe stata una questione di ore prima di essere rintracciati.
"Tochiro, disattiva l'emettitore. Se ci abbordano e ci catturano forse avrai la possibilità di tirarci fuori dai guai!" Non era vero, Khayr lo sapeva bene, ma non voleva vedere morire l'amico... non di nuovo. Le galateane erano li per farli fuori, non avrebbero rischiato prendendoli vivi... non dopo tutto quello che avevano fatto.
"Non sono nato ieri ragazzo. Queste sono qui per farci la festa, e io non ho intenzione di perdermi lo spettacolo!" il rotondo scienziato afferrò la sua bottiglia di sakè e dette una lunga sorsata.
=*=Khayr!=*= sullo schermo apparve il comandante delle forze galateane.
"Salve Genlisea, qual buon vento?" Nel momento finale, in pace con se stesso, Khayr sembrò riacquistare il suo antico umorismo.
=*=Sono venuta a vederti morire=*= il volto della donna era una maschera di rabbia omicida.
"Ti aspetto allora!" commentò lui mandandole un bacio con la mano.
"Capitano!" esclamò Tochiro sorpreso.
"Si lo so mi sento sbarazzino oggi!" sorrise lui andandosi a sedere alla sua amata poltrona di comando.
"Non è quello... stanno arrivando altre navi!" Le navi federali apparvero dal nulla come vomitate dal subspazio. "Una classe Sovereign! Due Intrepid e quella è una Prometheus già in assetto da battaglia! Ne avevo visto i filmati nella banca dati dell'Arcadia ma vederla dal vivo!" Tochiro saltellava come un bambino in un negozio di dolci.
La sovereign planò con eleganza fra le navi contendenti proprio quando la prima salva di siluri stava per raggiungere la nave pirata. Gli scudi della nave federale ebbero un fremito ma resistettero.
=^=USS Fortress ad Arcadia! Sono l'Ammiraglio Crom, ci chiedevamo se le servisse una mano!=^= il viso sorridente di un denobulano apparve sul monitor incrinato della nave di Khayr.
"Ammiraglio è un piacere fare la sua conoscenza!"
=^=Piacere mio... ho portato un sacco di diserbante, che ne dice di fare un salto qui da noi? E' iniziata la stagione della potatura!=^=
I sopravvissuti dell'Arcadia furono attorniati da stringhe di luci abbaglianti, un attimo dopo la nave era tornata ad essere vuota.
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Cmdr. Dewey Finn
Primo Ufficiale
USS Redoutable NCC-35783
Skype Combadge: Silente69
Private comunicator: francocarretti a mail.com
[CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=31
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Non importa quanto una cosa possa sembrare improvvisata, c'è ancora un piano. (Col. John 'Hannibal' Smith)
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