[Stml3] 01-09 Hood significa Arcadia

Franco Carretti dewey_finn a mail.com
Mer 17 Giu 2015 09:25:47 CEST


Mi è piaciuto molto! Ci siamo spostati nell'altro universo? Parrebbe! 
Bravissimo


> Sent: Wednesday, June 17, 2015 at 9:02 AM
> From: "Fabrizio Calandri" <rashan.tholos a gmail.com>
> To: "stml3 a gioco.net" <stml3 a gioco.net>
> Subject: [Stml3]  01-09 Hood significa Arcadia
>
> Ciao a tutti imploro pietà per il mega ritardo ma ecco il mio brano.
> Spero che vi piaccia!
> 
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> Brano 01-09
> Titolo: Hood significa Arcadia
> Autore: Fabrizio / Tholos
> Brano precedente: 01-08 Carelli - Cosa c'è sotto
> ---------------------------------------------------------------------------------
> 
> Uss Seatiger, plancia 24/11/2394 Ore 16:45
> 
> “Si rimetta i pantaloni, maledizione!” Tuonò il capitano entrando in
> plancia. Con passo rapido raggiunse la sua poltrona e, sedendosi,
> aggiunse:”Per il momento lei è confinato nei suoi alloggi finché non
> avremo chiarito chi è veramente.”
> 
> Mentre la sicurezza trascinava via un comandante Finn disperato e
> supplicante, il capitano impartì nuovi ordini:”Chiamate l’Arcadia.”
> 
> “Sì capitano.” Rispose l’OPS.
> 
> Dopo pochi istanti il volto del capitano Khayr comparve sullo schermo.
> Il comandante della nave pirata cercava di assumere un’aria
> impassibile e imperscrutabile ma era chiaro che qualcosa in lui stava
> cambiando, forse, stava iniziando a fidarsi dei federali.
> 
> =^=Mi dica capitano.=^= Inizio Khayr con aria tranquilla.
> 
> “Volevo concludere il discorso di prima.”Disse il capitano della Seatiger.
> 
> =^=Dica… .=^= Khayr lasciò sospesa quella frase come per proiettarla
> all’infinito.
> 
> “Capitano, come si chiama la sua Nave?” Quella semplice domanda
> generata dal capitano Kenar lasciò interdetto il mezzo sangue ma dopo
> una brevissima esitazione rispose:=^=Arcadia.=^=
> 
> “E cosa significa?” Kenar si alzò dalla poltrona.
> 
> Fu l’equipaggio della Arcadia a rispondere in un'unica possente voce
> capace si propagarsi superando pure il vuoto delle stelle:”LIBERTA’!”
> 
> Il trill sorrise, fece alcuni passi e, avvicinandosi allo schermo,
> aggiunse:”Allora mi permetta di raccontarle qualcosa della Hood.”
> 
> 
> 
> Comando della flotta stellare, ufficio dell’ammiraglio Crom Ore 16:45
> 
> Il rapporto, di massima priorità, era arrivato attraverso il sub
> spazio e, infine era giunto all’ammiraglio Crom.
> 
> “Hanno bloccato Finn.” Disse lui dopo aver letto il rapido messaggio
> di risposta dalla Seatiger.
> 
> “Bene.” Commentò il vulcaniano.
> 
> “La cosa strana è che sembra lui veramente.” L’ammiraglio spense lo
> schermo e guardò dritto negli occhi il sottoposto:”Sembra essere il
> vero comandante Finn.”
> 
> “Interessante.” Rispose il tenente inarcando il sopracciglio, poi,
> dopo una breve analisi, aggiunse:”Forse è scampato all’attentato ed è
> stato l’attentatore a soccombere.”
> 
> “Quell’umano è decisamente molto fortunato… ma la fortuna aiuta gli
> audaci.” Commentò l’ammiraglio. “Attualmente è agli arresti sulla
> Seatiger per ulteriori analisi conferme.”
> 
> “Una precauzione logica.”
> 
> L’ammiraglio annuì, batté i pugni sulla scrivania e, con aria decisa,
> aggiunse:”Metta subito la flotta in massima allerta… voglio questa
> minaccia debellata quanto prima, inviate una nave in rinforzo alla
> Seatiger.”
> 
> 
> 
> Sala del trono, nel frattempo
> 
> Il comandante Heliamphora irruppe nella stanza della regina Daphne
> rapidamente e, dopo un breve inchino, disse:”Porto brutte notizie
> maestà.”
> 
> La regina era rimasta interdetta dall’irruzione ma non lo diede a
> vedere:”Parla.”
> 
> “La nave federale… ha preso contatto con la Arcadia. Rischiamo di
> venire scoperti.” Rispose Heliamphora.
> 
> “Ma non hanno prove.” Commentò la regina.
> 
> Il comandante delle forze armate rimase in un tetro silenzio per circa
> un minuto come per cercare le parole esatte per risponderle ma la
> regina, dal mutismo della sottoposta, capì che c’era dell’altro:”C’è
> qualcosa che non mi hai detto?”
> 
> “Si mia regina… una delle nostre spie… .” Heliamphora abbassò lo
> sguardo per non guardare negli occhi la sua padrona:”E’ stata
> catturata dai federali.”
> 
> “NO!” Tuonò Daphne:”Razza di incompetenti.”
> 
> Il comandante cercò di giustificarsi:“Mi perdoni mia reg… .”
> 
> “Accelerate i piani. Distruggete l’Arcadia e il vascello federale.”
> Ordinò prontamente la regina.
> 
> “Si mia signora, mi occuperò personalmente dell’attacco.” Rispose Heliamphora.
> 
> “E non fallire altrimenti io distruggerò te.”
> 
> 
> 
> Arcadia, plancia 24/11/2394 Ore 16:50
> 
> Il trill sorrise, fece alcuni passi e, avvicinandosi allo schermo,
> aggiunse:=^=Allora mi permetta di raccontarle qualcosa della Hood.=^=
> 
> Il comandante Khayr guardò il suo interlocutore attraverso il monitor
> e, con un semplice gesto della mano, diede l’assenso a continuare.
> 
> =^=Hood significa impavido in una antica lingua terreste ma è anche il
> nome di un personaggio leggendario quasi mitico che combatteva per
> proteggere i deboli e gli indifesi dai soprusi dei nobili e dei
> potenti. Lui rubava ai ricchi per dare ai poveri… . Era un uomo come
> lei, un temerario e romantico condottiero che con una schiera di abili
> seguaci combatteva duramente forze soverchianti per un mondo
> migliore.=^=
> 
> Kenar fece una breve pausa:=^=Mi creda, la SUA Arcadia esisteva già
> prima con un nome diverso ma con lo stesso significato: Hood.”
> 
> Seconda breve pausa:=^=Hood significa Arcadia perché tutti gli ideali
> di libertà giustizia e fraternità che lei pensava di aver portato
> sulla sua nave  erano già presenti perché sono i nostri ideali e
> quando la Hood è stata costruita. In ogni sua parte, in ogni suo
> computer, sistema, sottosistema, motore, impianto e componente è stata
> scritta la parola Libertà.”
> 
> Terza breve pausa:=^=Si fidi di noi capitano, possiamo aiutarla.=^=
> 
> Khayr meditò sulle parole del federale. Erano argomenti validi,
> convincenti e voleva crederci. La diffidenza gli urlava contro di non
> fidarsi ma tutto il suo animo pressava per ascoltare le parole
> dell’ufficiale.
> 
> “Capitano non possiamo fidarci.”Commentò a bassa voce il primo
> ufficiale dell’Arcadia.
> 
> Khayr percepì che il suo ufficiale esecutivo aveva parlato per
> prudenza ma anche lui era rimasto compito dal discorso di Kenar.
> 
> Il capitano dell’Arcadia prese la sua decisione:”Bene capitano, voglio
> crederle… . Le darò collaborazione.”
> 
> 
> 
> Uss Seatiger, plancia 24/11/2394 Ore 16:53
> 
> Kenar sorrise vedendo che le sue sincere parole avevano fatto centro,
> fu sul punto di dire qualcosa ma Tholos parlò per primo:” Capitano
> rilevo delle onde di spostamento planare dirigersi verso di noi.”
> 
> L’ufficiale tattico si agganciò rapidamente al discorso:”Confermato,
> impatto 6 secondi.”
> 
> 
> 
> Arcadia, plancia 24/11/2394 Ore 16:54
> 
> Khayr vide i sensori e gli allarmi accendersi d’improvviso e segnalare
> l’impatto imminente.
> 
> Riconobbe all’istante la terribile minaccia che stava per incombere su
> di loro.*No di nuovo, no!*
> 
> Alzò lo sguardo e vide, attraverso lo schermo principale, l’equipaggio
> della nave federale cercare di reagire.
> 
> Aprì la bocca per cercare di informare il capitano Kenar su cosa stava
> succedendo ma nello stesso istante la prima onda colpì le due navi.
> 
> Ci fu un terribile scossone.
> 
> 
> 
> Alloggio del comandante Finn 24/11/2394 Ore 16:50
> 
> “Fatto lei è lei.” Disse l’ufficiale scientifico posando lo strumento di misura.
> 
> Accanto a lei l’ufficiale medico capo annuì in senso di conferma.
> 
> “Certo che io sono io. Chi dovrei essere? Un sosia.. un plagio di me
> stesso.” Protestò Finn. “Io odio i plagi… è come rubare l’anima degli
> artisti.”
> 
> “Sì comandante.” Rispose Anari e, in quelle parole, condensò l’assenso
> per l’affermazione del superiore e la volontà di far finire la
> commedia iniziata da Finn.
> 
> “Le è umano, non è un sosia o un cambiante o un camuffamento
> genetico.” Spiegò l’ufficiale medico capo.
> 
> “Bene.” Finn fu sul punto di dire qualcosa ma un forte scossone fece
> perdere l’equilibro ai tre ufficiali. Il primo ufficiale cadde su un
> tavolino che si ruppe sotto il peso dell’umano. Anari inciampò e finì
> sopra Finn. L’ufficiale medico, con un sorprendente riflesso, si
> aggrappò alla porta e rimase in piedi.
> 
> “Lei mi onora signorina ma dubito che questo sia il momento.” Ironizzò
> il primo ufficiale.
> 
> “Io ecco… si mi scusi signore… .” Anari cercò di rimettersi in piedi
> ma un secondo scossone la fece ricadere. Solo al terzo tentativo e con
> l’aiuto del dottore riuscì a recuperare l’equilibro.
> 
> Finn, libero, si alzò con uno scatto e uscì correndo dal suo alloggio.
> 
> “Dove va? Lei è confinato.” Disse Anari.
> 
> Finn si voltò e, con uno sguardo sicuro e determinato che sorprese
> anche la scienziata, aggiunse:”Sta succedendo qualcosa e non mi piace…
> io ballo e canto sempre dal palco… vado lì.”
> 
> “Ma il capitano… .” Provò a dire Anari.
> 
> “Il capitano può avere bisogno di noi. Io sto andando in pancia e lei
> verrà con me.”
> 
> 
> 
> Comando della flotta stellare, ufficio dell’ammiraglio Crom Ore 17.00
> 
> L’attendente Jacobs entrò nell’ufficio dell’ammiraglio Cromm. Salutò
> come di rito ma l’anziano ufficiale capì dalla poco celata agitazione
> del giovane che portava brutte notizie.
> 
> “Dica Jacobs.” Iniziò a dire l’ammiraglio.
> 
> Il giovane annuì e iniziò a parlare alla velocità della luce:”La USS
> Attilo Regolo, nave inviata in rinforzo alla Seatiger… ha raggiunto il
> punto in cui la Seatiger sostava con la Arcadia e…”
> 
> “E?!” La voce dell’ammiraglio tradì una certa agitazione.
> 
> “Nessuna traccia delle due navi… hanno rilevato i residui di una serie
> di onde di spostamento planare.” Terminò il giovane attendente.
> 
> “Cosa… .” L’incredulità paralizzò l’ammiraglio Crom.
> 
> 
> 
> Uss Seatiger, plancia 24/11/2394 Ore 17.02
> 
> Il viaggio nel turbo ascensore fu tremendo. Mentre i due ufficiali
> stavano arrivando in plancia la nave venne scossa da una forte serie
> di scossoni, molto più intensi dei precedenti. Ma malgrado ciò
> l’ascensore raggiunse la plancia.
> 
> Finn entrò rapidamente nel locale e rimase di sasso. Anche Anari
> rimase interdetta quando entrò a sua volta.
> 
> La plancia era in penombra, le luci principali erano spente, molte
> consolle sembravano senza energia e le poche che funzionavano
> lampeggiavano a intermittenza. Qualche gemito segnalava che gli
> occupanti erano ancora vivi.
> 
> Il primo ufficiale si precipitò sulla poltrona del capitano e constatò
> che Kenar era vivo ma aveva una brutta ferita alla testa e sembrava
> svenuto.
> 
> Anari corse alla postazione scientifica e cercò di attivare i sensori.
> 
> Finn sentì le porte del turboscensore aprirsi e, con la coda
> dell’occhio, vide le squadre mediche entrare.
> 
> In quel momento realizzò che aveva i comandi di una nave che sembrava
> pesantemente danneggiata e in una situazione critica. Un senso di
> smarrimento e terrore gli attanagliò le viscere e, grazie all’assenza
> delle luci principali, nessuno vide che sudava freddo. Fede per
> reagire e dire qualcosa ma Anari parlò per prima:”Signore rilevo
> qualcosa in avvicinamento e non è l’Arcadia.”
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Primo Ufficiale
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Non importa quanto una cosa possa sembrare improvvisata, c'è ancora un piano. (Col. John 'Hannibal' Smith)


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