[Stml3] 01-08 Carelli - Cosa c'è sotto
Luca Bonetti
bonneuber a gmail.com
Sab 16 Maggio 2015 14:14:01 CEST
Ho letto il brano ora, ma devo dire che è spettacolare :D
Amo quando i personaggi rompono la quarta parete e Finn, con la sua
insistente richiesta di un Flashback tutto suo è a dir poco geniale :D
Bravo!
Il giorno 15 maggio 2015 23:39, illu 666 <illu666 a hotmail.com> ha scritto:
> Ecco il pezzo.
> ve lo dico subito: questa volta mi sono fatto prendere la mano e ho virato
> decisamente verso la commedia...
> Scusate, mea culpa...
>
> Massimiliano aka illu aka Carelli
>
>
> ########################################################
> Arcadia – Salone Eventi
> 24/11/2394 Ore 16:40 – Data Stellare 71897.79
>
> Le due delegazioni erano sedute ai lati di un tavolo. A fronteggiarsi.
> Da una parte i federali: il capitano, Droxine ed il consigliere Lethas.
> Dall'altra gli ufficiali dell'arcadia, capeggiata da Khayr. Truce come
> sempre.
> Erano presenti poi Yattaran faceva le veci del mastino che ringhia agli
> ospiti
> inattesi, mentre Daiba cercava di contenerlo.
> Quest'ultimo cercò di spezzare la tensione nella stanza.
> " Capitano, faccio portare qualche rinfresco? "
> Ma fu Kenar a rispondere.
> " Molto gentile ma non serve... ho idea che il nostro anfitrione voglia
> ridurre il
> tempo della nostra permanenza al minimo. A tal proposito, capitano Khayr,
> che ne
> dice di vuotare il sacco? "
> Segui un silenzio di tomba. Buona parte dei presenti avevano anche smesso
> di
> respirare.
> Il capitano dell'Arcadia continuò a scrutare l'altro con uno sguardo in
> grado di
> fondere il duranio ancora per qualche secondo. Poi parlò.
> " Lei è molto diretto, capitano. "
> " Quando serve. E con lei serve. Di rado sbaglio a giudicare un carattere.
> "
> " Yattaran, Daiba. Fuori. "
> Non aveva neanche alzato lo sguardo.
> Yattaran, che stava assumendo un bel viola cupo aprì la bocca per
> protestare, ma
> una mano di Daiba sulla spalla lo fermò. Sbuffò ed uscì con il compagno.
> Quando i membri dell'equipaggio dell'Arcadia furono usciti Khayr chiamò
> seccamente
> un nome.
> " Tochiro."
> Subito una figura bassa e tarchiata si materializzò dal nulla. Completo di
> abiti
> rozzi mezzo stracciati e cappello a tesa larga.
> " Saaalve... come va? "
> Kenar non era molto stupito dall'apparizione. Che l'equipaggio fosse
> composto per
> la maggior parte da personalità olografiche era ormai noto. Yuki sembrava
> non
> essere consapevole della propria natura. Questo Tochiro a quanto pare sì.
> " Salve. Con chi ho il piacere di parlare? "
> " Chi ero, vorrai dire. Visto che sono morto da un bel po' di tempo. "
> Arjan sospirò e si appoggiò allo schienale della sedia.
> " Forse è meglio che mi diciate davvero tutto. Credo ne gioveremo
> entrambi. "
> Tochiro fece un sorrisone.
> " Lo crede anche il musone accanto a me... altrimenti col cavolo che mi
> chiamava.
> Vuol far fare tutte le chiacchiere a me. Che altrimenti si rovina
> l'immagine del
> bel tenebroso. "
> Khayr gettò uno sguardo al compagno.
> " Tochiro, vai avanti per favore. "
> " Molto bene. Capitano, come avrà notato questa è una nave pirata...
> abbiamo anche
> l'equipaggio fantasma. "
> " Personalità olografiche. Abbiamo visto. Con tecnologia molto avanzata.
> Troppo
> per quest'epoca. "
> " Bingo! Il signore vince il biscotto. Infatti noi veniamo da un futuro
> molto
> lontano. "
> " Era una delle ipotesi. Ma la vostra nave non presenta alterazioni
> cronali. "
> " Non mi intendo di meccanica temporale. Non vi saprei dire. Ma conta
> poco. "
> " Lasciamo la questione da parte per ora. Vada avanti, la prego. "
> " Nel nostro tempo la federazione è solo un ricordo. Imperi e regni sono
> nati e
> caduti. La tecnologia si è sviluppata ed andata persa. E di nuovo
> riconquistata.
> Quindi non si aspetti chi sa quali conoscenze da noi. Il livello
> tecnologico del
> nostro tempo non è poi molto diverso dal vostro. "
> " La tecnologia olografica... "
> " L'abbiamo ereditata. Ne sappiamo qualcosa più di voi ma non sapremmo
> costruire
> un emettitore portatile da zero. Ma andiamo avanti. "
> Kenar annuì.
> Tochiro assunse un'aria ispirata.
> " C'era una volta un impero grande e potente. Bé lo era. Perché come tutti
> gli
> imperi era arrivato alla fine del proprio ciclo vitale. C'erano già state
> alcune
> rivolte ed i suoi nemici esterni aspettavano l'inevitabile tracollo per
> gettarsi
> sul cadavere e spolparne le carni prelibate. Tutto andava come doveva
> andare,
> quindi. Un copione ben collaudato e solido. "
> Fece una pausa ad effetto e sospirò.
> " Ma l'imperatrice (o imperatore e preferite data la natura biologica
> della classe
> dominante) non voleva rassegnarsi. Anche qui nulla di nuovo.
> Sfortunatamente
> l'impero aveva per secoli profuso un volume di risorse incredibile per
> piegare
> un oggetto che riteneva la chiave per un potere sconfinato. Voi, capitano,
> credo
> che lo chiamiate Guardiano dell'Eternità. "
> Il capitano della Seatiger si sporse in avanti, interessato. E preoccupato.
> Tochiro gli rivolse un sorriso triste.
> " Sì, capitano. Fa bene a preoccuparsi. "
> Si infilò un mignolo nel naso pensosamente. Estrasse ed ispezionò il
> risultato.
> " Altri regnanti avrebbero cercato di cambiare il passato e tutto sarebbe
> finito
> lì. Ma la meccanica temporale era abbastanza conosciuta agli scienziati
> dell'impero
> da sapere bene che questo avrebbe solo generato un universo alternativo. Il
> glorioso impero nella linea temporale originale sarebbe sempre marcito come
> un frutto troppo maturo. Questo ovviamente era inaccettabile per
> l'egocentrica
> imperatrice/ore. Quindi ordinò di piegare la macchina eterna per
> sovrascrivere
> la vecchia linea temporale con la nuova. Più gloriosa e congeniale al
> regnante. "
> Kenar ora era pallido come uno straccio.
> " Questa è pazzia! "
> " Nessuno ha mai accusato la classe regnante di sanità mentale. "
> " Non mi intendo troppo di meccanica temporale ma credo che questo sia
> impossibile! "
> Per la prima volta Khayr prese la parola.
> " E non lo è. L'ultima volta che abbiamo visto il guardiano urlava... la
> parola
> 'errore' all'infinito. In questo momento sta cucendo le due linee
> temporali.
> Qualcosa contro natura che provocherà un disastro immane. Alla fine la
> tensione
> sarà troppa ed il multiverso si aprirà come una cerniera. Se siamo
> fortunati
> l'energia temporale liberata solo un numero imprecisato di universi
> paralleli
> contigui. Nell'ipotesi peggiore il multiverso stesso cesserà di esistere. "
> Arjan fissò incredulo il capitnao dell'Arcadia.
> " Ma perché l'imperatrice sta facendo una cosa simile? "
> " Per la sia pur piccola possibilità che funzioni. Perché nella sua
> minuscola mente
> egocentrica il trono di un piccolo impero vale molto di più di un'infinità
> di
> universi infiniti. "
> Su questa affermazione calò un silenzio pesante.
> Che fu spezzato da Tochiro.
> " Bé... dopo questo po' po' di colpo di scena immagino che il resto della
> storia
> vada un tantino sottotono: coraggioso capitano della guardia bla bla
> ribellione
> all'infame piano bla bla equipaggio sterminato bla bla genio senza rivali
> (io)
> estrae schemi del teletrasporto bla bla download in schemi olografici bla
> bla
> giuramento di sangue per abbattere turpe imperatrice. "
> Droxine guardava l'altro ingegnere con intensità.
> " Lei sa di non essere il vero... "
> La voce le morì in gola sotto lo sguardo dell'ometto.
> " Io SO si essere 'il vero'. "
> Poi sospirò.
> " Sentite... capisco che quest'epoca sia piuttosto retrograda per quanto
> riguarda
> le personalità olografiche... ma da dove veniamo noi sono discretamente
> diffuse...
> e la discriminazione è considerata molto negativamente... "
> Droxine era rossa come un peperone.
> " Mi scusi io... "
> " Quanto al fatto si essere o meno i 'veri' noi stessi... se ne può
> discutere
> all'infinito. Abbiamo ereditato l'anima dei nostri antenati biologici? O
> siamo meri
> echi? Alla fine è tutto troppo filosofico per me. Preferisco lo spirito
> etilico
> allo spirito etereo. Penso quindi sono. E questo mi basta. "
> Melek parlò per la prima volta.
> " Mentre ritiene che gli altri potrebbero non reagire bene... "
> Tochiro sembrò dubbioso.
> " Alcuni forse... ma non osiamo rischiare. "
> Khayr parlò con la sua voce profonda.
> " È una vergogna per me ingannare il mio equipaggio. Ma in questo momento è
> necessario. Va sotto la mia responsabilità. E sotto la mia colpa. "
> Tochiro lo adocchiò con uno sguardo di sufficienza.
> " Drammatico come sempre... "
> Kenar non si lasciò distrarre.
> " E la Hood? Ossia quella che voi chiamate Arcadia. "
> " Avevamo trovato la nave in un campo di stasi. Supponiamo che fosse
> ospitata in
> una specie di museo. È da qui che viene la maggior parte delle
> informazioni sulla
> vostra epoca. L'imperatrice voleva usarla come strumento per
> destabilizzare la
> fiducia nella federazione in questo quadrante, una volta portata indietro
> nel
> tempo. Noi gliel'abbiamo sottratta. "
> Un altro dei sorrisoni di Tochiro.
> " Non ne è stata felice. "
> Khayr si alzo dalla sua sedia e si levò per la sua non trascurabile
> statura.
> " Bene capitano Kenar. Noi abbiamo dimostrato buona volontà dandovi le
> informazioni
> che chiedevate. Ora mi dica: ci aiuterete? "
> Arjan sostenne lo sguardo dell'altro. Uno sguardo famelico, potente. Ne
> sentiva
> l'intensità. Istintivamente sentiva che non doveva mostrare nessuna
> debolezza.
> " Vi rendere conto che è difficile credere alla vostra storia? "
> L'altro rimase immobile. Come una maschera di pietra.
> In quel momento il suo comunicatore trillò. Rispose. Era Anari.
> =^= Capitano. Mi dispiace disturbarla, ma abbiamo un problema. =^=
> " Tenente. Non è proprio il momento... di che si tratta? "
> =^= Si tratta del signor Finn, capitano... =^=
> Sentì l'ufficiale scientifico sospirare.
> =^= Sarebbe meglio se tornasse, capitano. =^=
> Arjan sollevò gli occhi al cielo e si rivolse al suo omologo.
> " Devo tornare a bordo della mia nave. Valuterò la sua storia e le
> comunicherò le
> mie conclusioni. "
> Khayr assentì.
> " Mi fido i lei, capitano. Sento che prenderà la decisione giusta, da
> uomo. "
> Arjan annuì e usci diretto verso la sala teletrasporto.
>
> * Flashback *
> poco prima sulla USS Seatiger. Plancia
>
> Finn era uscito solo da qualche minuto che fece di nuovo capolino in
> plancia.
> Tentò di attirare l'attenzione di Anari.
> " Err... Tenente? "
> " Sì comandante? "
> " È arrivato un messaggio della flotta stellare ma non riesco ad
> aprirlo... "
> " Che errore le dà? "
> " Non lo so. Non si apre. "
> " Ha provato a chiudere e riaprire l'interfaccia? "
> " Sì. No. Non lo so. Senta, potrebbe venire a dare un'occhiata? "
> " Va bene... T'Kar, a lei la plancia. "
> Anari si affrettò nell'ufficio del capitano, dove Finn la aspettava
> trepidante
> al terminale.
> " Vede? È arrivato un messaggio di priorità alta. "
> Anari analizzò il problema velocemente.
> " È strano. Sembra che i suoi codici di comando non siano validi per
> accedere a
> questo messaggio. Eppure dovrebbe avere un livello di sicurezza
> sufficiente. "
> " Forse si sono dimenticati di aggiornarli. "
> " Ne dubito. Comunque lo posso aprire io. Ecco qua, è dell'ammiraglio Crom
> e... "
> Anari si interruppe mentre scorreva velocemente il messaggio. Finn, che
> aspettava
> trepidante dall'altra parte della scrivania rimase sorpreso al cambiamento
> di
> espressione dell'ufficiale scientifico.
> Quest'ultima infatti estrasse un phaser e lo puntò sul primo ufficiale.
> " T'Kar, mi raggiunga con una squadra di sicurezza, presto. Abbiamo un
> problema. "
>
> * Flashback nel Flashback *
> Ufficio dell'ammiraglio Crom
>
> Il tenente comandante Nightingale entro trafelata nell'ufficio di
> dell'ammiraglio
> Crom.
> " Tenente, guardi qua. Come è possibile che questo Finn sia stato
> assegnato alla
> Seatiger come primo ufficiale? "
> " Mi faccia vedere... Santo cielo... deve esserci stato un errore... "
> " Ci può scommettere! Ed ora dovremo rimediare. Un gran brutta figura, mi
> creda... "
> La porta dell'ufficio si aprì ancora per far entrare la figura imponente
> di un
> vulcaniano.
> " Lasci perdere la commedia, ammiraglio. Sembra che dovremo accelerare i
> tempi. "
> Crom sorrise e fece un respiro profondo.
> " Grazie al cielo. Questa donna, se così si può chiamare, mi dava i
> brividi. "
> A queste parole Cephalotus si tese. Possibile che fosse stata scoperta? Ma
> un
> attimo dopo delle dita la afferrarono saldamente sulla spalla e lei crollò
> come un
> sacco di patate
>
> * Flashforward net Flashback nel Flashback *
> Località imprecisata. Poco dopo.
>
> Cephalotus si svegliò saldamente legata a una sedia da interrogatorio.
> Anche nella
> confusione del risveglio non c'erano dubbi sul suo utilizzo.
> Si guardò intorno. Era in una stanza spoglia ed in penombra. Sì, questi
> luoghi si
> assomigliavano tutti, in tutte le culture.
> Si tese. Si rese conto di non essere sola.
> Il gigantesco vulcaniano entrò nel suo campo visivo.
> " Ben sveglia. "
> Sua voce non conteneva la più piccola emozione. Cephalotus rabbrividì.
> " Cosa, cosa volete da me? Perché fate questo? "
> L'altro la ignorò.
> " Mi dica. Lei sa che siamo reduci da una guerra con il Dominio? Credeva
> veramente
> di riuscire ad infiltrarsi con il suo 'travestimento generico'? "
> Cephalotus si afflosciò un po'. Era così, dunque. Aveva fallito. La
> vergogna era su
> di lei. Ma poteva fare ancora qualcosa. L'altro avrebbe ancora potuto
> portare a
> termine la missione. Ora il suo dovere era non tradire il suo segreto.
> Chiuse gli
> occhi e si concentrò.
> " Non si sforzi troppo. Abbiamo bloccato la bomba genetica impiantata nel
> suo
> corpo. Non si suiciderà. "
> Cephalotus si sentì invadere dalla disperazione. Poi si fece forza e
> lanciò uno
> sguardo di sfida al vulcaniano.
> " Non parlerò. Mi potete torturare quanto volete. Non vi dirò nulla! "
> " No, nessuna tortura. "
> Poi si chinò su di lei ed allungò le dita verso la sua testa.
> " La mia mente nella tua mente... "
>
> Ufficio dell'ammiraglio Crom. Poco dopo.
>
> Il vulcaniano entrò nell'ufficio.
> Crom alzò gli occhi dal terminale che stava consultando.
> " Allora? "
> " Non sapeva poi molto. Conferma quanto già sapevamo. Le informazioni
> specifiche
> riguardano Finn. Come temevamo è stato sostituito per avere un agente sulla
> Seatiger. "
> " Ma perché Finn? "
> " Nonostante le loro pretese sono un gruppo di dilettanti. Hanno
> organizzato
> l'operazione in fretta ed hanno dovuto improvvisare. Finn è praticamente
> un civile.
> Questo avrebbe aiutato a mascherare l'ignoranza delle procedure della
> flotta. "
> " Capisco. La... dipartita del signor Finn è confermata? "
> " Abbiamo trovato tracce genetiche in un Caffè di San Francisco. Nei
> bagni. C'è il
> 92.6% di probabilità che sia stato sostituto. Non aveva nessuna reale
> possibilità
> contro un soldato addestrato. "
> " Povero ragazzo... era un idiota ma mi dispiace che sia finito così. "
> Ovviamente il vulcaniano rimase freddo.
> " Ora è importante bloccare l'infiltrato. L'imperatrice ha ordinato la
> fase due.
> Questo implica l'attivazione dell'agente. "
> " Manderò un messaggio al capitano Kenar. Ovviamente bloccando i codici di
> comando
> di Finn. "
>
> * Flashback di prima *
>
> Finn fronteggiava Anari, T'Kar e due uomini della sicurezza. E gli
> puntavano
> addosso dei phaser!
> Anari aveva appena contattato il capitano. Sperò che lui facesse rinsavire
> gli
> ufficiali.
> Alzò le mani per tranquillizzarli.
> " Calmacalmacalma. Si può sapere cosa vi prende?? "
> Anari gli lanciava stilettate dagli occhi.
> " Maledetto. Come ha potuto uccidere Tenacious D? E pensare che avevo
> quasi deciso
> di donargli il mio corpo! "
> " Come sarebbe a dire ucciso?! Io sono ancora qui e... com'era quel
> discorso sul
> corpo? "
> Finn scosse freneticamente la testa.
> " Nonono non distraiamoci. Resta concentrato! Resta concentrato! Mi potete
> spiegare
> per pietà? "
> T'Kar, impermeabile alla esternazioni dell'ufficiale scientifico, replicò
> compassato.
> " Secondo il messaggio appena inviato lei non è lei, signor Finn. Il vero
> Finn è
> stato ucciso e sostituito da lei. Quindi in attesa di chiarire la faccenda
> sarà
> necessario metterla agli arresti. Non vorrebbe confessare invece subito?
> In questo
> modo ottimizzeremmo. "
> " Ma no che non confesso. Io sono io eccome. Sa cosa si può ottimizzare? "
> T'Kar inarcò un sopracciglio e puntò meglio il phaser.
> " No! Scusiscusiscusi. Ma io non sono stato ucciso. "
> " Questo è evidente. "
> " No! Intendo che io sono Finn. Quello vero! "
> " Temo che no possiamo correre rischi. Venga con noi prego. "
> " Eh no! Non è giusto che qui tutti facciano flashback meno me! Voglio un
> flashback
> anche io! "
> " ...prego? "
> Finn assunse una posa eroica con il dito alzato verso l'infinito.
> " Vai con il flashback!! "
>
> * Metaflashback *
> Paloma Café – San Francisco. 22/11/2394 Ore 12:10 – Data Stellare 71891.80
>
> Finn entrò nel rinomato locale con passo svelto e espressione contratta e
> si
> rivolse al barista.
> " Un caffè, per favore. "
> Una figura gli si avvicinò.
> " Signor Finn? Salve mi chiamo Thomas Hawthorne e... "
> Il corpo di Finn fu scosso da una fitta.
> " Può attendere un attimo per favore? Scusi dov'è il bagno? "
> " In fondo a destr... "
> " Grazie! "
> La spia sospirò ed attivò un comunicatore.
> " H. a C. ho avvistato il contatto. Procedo con con la fase uno. "
> Si avviò verso i bagni.
> Questi erano vuoti. Tranne ovviamente che per il bersaglio. Individuò
> facilmente
> il cubicolo utilizzato. Anche senza controllare i piedi visibili sotto la
> porta
> si sentivano gemiti disperati.
> " Oddio... non mischierò più indiano e brasiliano... Grande uccello della
> Galassia
> aiutami... "
> Il sedicente Hawthorne entrò nel cubicolo adiacente ed estrasse la granata
> ad
> implosione. Era silenziosa e non rilevabile. Non avrebbe lasciato tracce e
> non
> avrebbe danneggiato le strutture. Ma Finn sarebbe sparito definitivamente.
> Salì sulla tazza e si sporse sul cubicolo. Aveva la visione perfetta del
> futuro
> primo ufficiale della Seatiger.
> Attivò la granata e allungò la mano per farla cadere.
> In quel momento il cubicolo fu scosso da un tuono proveniente dalle
> interiora del
> suo bersaglio. La spia sobbalzò e il il piede scivolò dalla tazza. La
> granata
> tracciò un arco in aria ed atterrò sul divisorio tra i cubicoli. Rimase
> per un
> lungo istante in equilibrio sotto lo sguardo terrorizzato della spia, ormai
> abbracciato alla tazza.
> Poi cadde.
> FOOMPH
> " Pahhhh che sollievo! Cominciavo a temere che non ce l'avrei fatta. Mai
> più! Ho
> rischiato di morire! "
> Finn si stiracchiò soddisfatto ed andò a bere il suo caffè fischiettando.
>
> * Fine del Metaflashback *
>
> Finn saltellò trionfante.
> " Visto? Visto? "
> T'Kar guardava esterrefatto l'uomo. Credeva di essere abituato
> all'illogicità degli
> umani ma questo era decisamente troppo.
> " Ma... visto cosa? "
> " Ma il flashback no? "
> T'Kar rivolse uno sguardo perplesso ad Anari, Che lo guardò a bocca aperta.
> Finn li squadrò esasperato.
> " Ma io sono innocente. Come posso provalo? "
> T'Kar colse al balzo l'occasione di portare la conversazione su un terreno
> più
> convenzionale.
> " Questo potrebbe essere semplice. Leggo che i travestimenti genetici non
> sono
> perfetti e che ci siano problemi a riprodurre gli organi riproduttivi... "
> " AHAH! Allora siamo a cavallo! Ora vi faccio vedere! "
> Anari tentò di fermare l'infervorato primo ufficiale.
> " Aspetti! Possiamo visitarla in infermeria! "
> " Troppo tardi! GIÙ LE BRAGHE! "
> E calò i pantaloni dell'uniforme della flotta stellare. Proprio nel
> momento in cui
> la porta si apriva.
> " ALLORA? CHE MI DITE ADESSO EH?! Oh... salve capitano... "
>
>
>
>
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