[Stml3] 01.12 - Carelli - Complicazioni

illu 666 illu666 a hotmail.com
Dom 6 Set 2015 11:43:37 CEST


Ecco il pezzo.<br>come al solito mi sono preso delle libertà con i vostri personaggi che non avrei dovuto prendere.<br>e poi ok, lo so: praticamente è stupro ma glelo dovevo...<br><br>Massimiliano aka illu aka Carelli<br><br>######################################<br>01.12 - Carelli - Complicazioni<br>
<pre>USS Seatiger – Plancia - 27/11/2394 Ore 04:10

La battaglia infuriava. Un po' più silenziosamente ora che Tholos era riuscito a
convincere Finn a spegnere quel frastuono infernale che l'altro chiamava musica.
La Seatiger manovrava impeccabilmente tra le navi scout rispondendo colpo su colpo.
Nel complesso non stava andando male, vista la disparità numerica.
Finn fece eco ai suoi pensieri.
" Ce la caviamo eh? "
" Potrebbe andar peggio. "
Rispose il capo operazioni compassato.
Neanche a dirlo fu interrotto da Vrakler al tattico.
" Capitano! L'incrociatore si muove. "
Tholos si rivolse a Finn e poi al tenente.
" Era previsto. Sono in rotta di intercettazione? "
" No. Ha fatto manovra e si sono posizionati tra di noi e la nave officina! "
Tholos e Finn si guardarono raggelati.
Il primo proruppe in una pesante imprecazione in andoriano.
" Devono aver mangiato la foglia! "
Finn lo guardò disperato.
" Ed ora che si fa? "
" Nulla. La missione è fallita. La priorità è recuperare l'away team. Ma sarà 
difficile... "
Fu interrotto ancora da Vrakler.
" Hanno aperto dei boccaporti. Stanno lanciando delle navi! Conto 23 navi scout.
Si dirigono verso di noi. Un secondo lancio. Non di navi scout. Sembrano trasporti
di truppe da sbarco. Puntano verso la nave officina! "
Tholos consultò la propria consolle. La nave aveva anche esteso i propri scudi
attorno alla nave officina. Una protezione debole. Probabilmente per bloccare
eventuali teletrasporti.
Sentì la bocca dello stomaco chiudersi. Era finita. Il capitano e tutto l'away 
team erano perduti. Loro erano perduti. Non c'erano vie di uscita. Kobayashi Maru.
Alzò lo sguardo dalla consolle per incontrare quello di Finn che lo guardava 
speranzoso.
* Non ha capito. Vede che la situazione è brutta ma spera che ci possiamo ancora
salvare. Come posso dirgli che non c'è speranza? *
" Che dici Tholos? Facciamo rotta verso la nave officina? "
* Dritti verso uno stormo di navi scout mentre quelle con cui stiamo combattendo 
adesso ci sono ancora dietro. Certo. Buona idea. *
Ma non disse nulla. Rimase a fissare Finn.
" Tholos? Che ti prende? "
Finn si guardò intorno. Tutti in plancia lo fissavano. 
" Che vi prende a tutti? "
Si strofinò la faccia disperato. Era esattamente quello che aveva temuto. Questo
era il momento in cui in plancia avrebbe dovuto esserci un capitano esperto.
Kenar avrebbe dato un paio di ordini e tutto sarebbe andato a posto. 
Invece c'era lui. 
Fino a quel momento era stato facile. Erano tutti esperti nel loro lavoro. Avevano 
bisogno solo di un minimo di direzione. Ora però erano bloccati. E lui? Cosa poteva 
fare lui?
Prese fiato e andò a sedersi sulla poltrona di comando. Si rivolse al capo 
operazioni.
" Tholos, non mi pianti in asso adesso la prego. "
" Signor Finn... Dewey. La disparità di forze è soverchiante... "
" Ed allora... togliamo l'energia dalle armi. Tutto su scudi, motori ad impulso
ed integrità strutturale. "
Si rivolse all'ufficiale al timone. 
" Tu! Coso... "
" Korath, capitano. "
" Sì bravo. Manovre evasive come se piovesse. "
" Sissignore. "
" Ed ora a noi, signor Tholos. Come recuperiamo il capitano? "
" Non possiamo. Nell'ipotesi che non ci vaporizzino nei prossimi cinque minuti non 
ci faranno mai avvicinare. Inoltre gli scudi che hanno messo attorno impediranno il
teletrasporto. "
" Concentriamoci con il rimanere vivi dieci minuti allora! "
La nave iniziò a scuotersi con violenza.
Vrakler fece rapporto dal tattico. 
"Ci hanno intercettato. Cercano di accerchiarci. "
Tholos fece eco dalla sua postazione.
" I suoi dieci minuti iniziano adesso, capitano. "

Nave officina, plancia di comando – contemporaneamente

Kenar e T'Kar erano soli nella plancia della nave officina.
Kenar si rivolse al suo capo della sicurezza.
" T'Kar, rapporto. "
" L'equipaggio della nave officina è stato tutto stoccato nella nave scout. Nessuna
vittima. Rispondono bene al vaccino. La nave è nostra. Anari sta scaricando tutti i 
dati che può dagli archivi locali. Carelli ha appena segnalato che può attivare 
i motori al suo ordine. Io sto avendo qualche problema ad inserirmi nel sistema
di sicurezza. Stimo 55 secondi la termine. "
" Bene. Sta andando tutto insperatamente liscio... "
Fu interrotto da un possente scossone. Seguito subito da altri.
* Così imparo a stare zitto... *
" T'Kar! Cosa succede? Siamo sotto attacco? "
" Sto per prendere il controllo dei sensori esterni. Fatto. Un numero imprecisato
di scafi si sta agganciando alla struttura della nave. Sembrano mezzi da sbarco. "
Il comunicatore di Kenar trillò.
=^= Capitano! Qui Fortis dalla baia di attracco. Le paratie sono state sfondate!
Truppe nemiche in assetto da combattimento stanno entrando.il dottore è mort... 
AAARGH! =^=
Il comunicatore rimase muto. Fortis era uno degli uomini di T'Kar.
Kenar si rivolse al capo della sicurezza.
" Può avere accesso ai sensori interni? "
" Sì capitano. Rilevo numerosi segni vitali midiani. Da come si muovono sembrano
truppe da assalto. Hanno perforato lo scafo in più punti per entrare. Non hanno
utilizzato le baie. Probabilmente nel caso le avessimo minate. Il loro comandante
non è uno sprovveduto. "
" Il virus? "
" È ancora nell'aria, ma quei soldati sono dotati supporto ambientale. Sono truppe
ben equipaggiate ed addestrate. Ritengo che riavranno il controllo della nave in 
6 minuti circa. "
" Dica a tutti di raggiungerci in plancia. Ci trinceriamo qui. "
" Già fatto, capitano. Capitano? "
" Mi dica T'Kar. "
" La mia valutazione tattica è che abbiamo lo 0.06% di possibilità di completare 
a missione e il 2.3% di uscirne vivi. "
Kenar strinse i denti.
" Ne prendo nota. Nel frattempo cripti le consolle di comando mentre io cerco di 
saldare la porta. "

USS Seatiger – Plancia – contemporaneamente

La Seatiger caracollava paurosamente, tra colpi subiti e manovre evasive.
" Sei! "
Esclamò Finn.
Tholos ebbe appena il tempo di lanciargli un'occhiata stupita.
" Dico... siamo a sei minuti. E siamo ancora qua! "
dal capo operazioni arrivò soli un mugugno inintelligibile.
Seguito da un rapporto snocciolato con tono lugubre.
" Gli scudi tengono ma non dureranno ancora per molto. Per fortuna i loro sistemi
di puntamento non sono eccelsi "
" Progettiamo la prossima mossa allora. "
" Non saprei quale. Una cosa è certa: se rimaniamo qui prima o poi ci 
distruggeranno. "
" Allora andiamocene! "
" E dove? "
" Che ne so io!? "
" Non possiamo andarcene dal sistema. Non abbiamo un erg residui da dare alla 
curvatura con tutto questo sbarramento di fuoco. La corazzata ci sbarra la strada 
verso la nave officina. Non vedo dove altro possiamo... "
" E se andassimo verso il sole? "
" A fare cosa? "
" Ci sono quelle strutture ad anello no? Dovrebbero stare attenti a non colpirle. "
" In compenso gli scudi dovrebbero reggere anche la radiazione della corona. "
" Appunto! Dovranno sottrarre anche loro energia alle armi per potenziare gli 
scudi! Del resto ha un'idea migliore?! "
" Assolutamente no... "
" Bene, allora è deciso. Coso? "
" Korath. "
" Quello che è. Rotta verso il sole. E continua a schivare! "

Nave officina, plancia di comando – contemporaneamente

Due figure di materializzarono in plancia in una nube di teletrasporto.
T'Kar e Kenar puntarono immediatamente le armi. Si trattava di Carelli ed Anari.
La prima sorreggeva la seconda, ferita ad una spalla da una bruciatura da 
disgregatore. Mentre Kenar aiutava Droxine ad adagiarla a terra T'Kar si affrettò 
a somministrarle un hypospray di antidolorifici ed a prestare le prime cure.
Il volto di Anari, contratto dal dolore, si distese subito.
T'Kar si rivolse al capo ingegnere.
" Sono felice che i codici di comando vi siano arrivati. Altrimenti non avreste 
potuto attivare il teletrasporto. "
" Ne sono felice anche io. Ce la siamo cavata per un pelo. "
" Gizer? "
Droxine scosse la testa. Gizer era l'altro uomo di T'Kar.
Kenar sospirò. Un'altra vita sotto la sua responsabilità si era spenta. Temeva che
non sarebbe stata l'ultima.
" Tenente, abbiamo il controllo dei motori? "
" Sì. Ho trasferito tutte le funzioni alla plancia. Non ci metteranno molto a 
riprenderle, temo. Ma anche se facessimo rotta verso il sole gli basterebbe 
espellere il nucleo manualmente per bloccarci. Non ci arriveremmo mai in tempo.
Stessa cosa se cercassimo di autodistruggerci sovraccaricandolo. "
" Capisco. "
Dal pavimento venne la voce tremante di Anari.
" Forse ho un'idea io... "

USS Seatiger – Plancia – contemporaneamente

" Al sole ci siamo arrivati... "
" Ha visto che ci sparano di meno? "
" Verissimo. In compenso il sole stesso ci sta sparando addosso tutto quello che 
ha. Gli scudi si stanno degradando ad una velocità impressionante... "
" Eh già... è un peccato... tutta questa energia che ci circonda e non possiamo 
usarla... "
Si girò di scatto verso Tholos.
" Pensa quello che sto pensando io?! "
" Guardi... decisamente non sono mai stato così lontano dall'intuire i pensieri
di una persona... "
" Sulla nave sono montati quei cosi per raccogliere particelle vero? "
" Collettori Bussard. "
" Azioniamoli. Raccogliamo la radiazione solare ed usiamola per le armi! "
Tholos si trattenne a stento dal sollevare gli occhi al cielo.
" I collettori Bussard sono fatti per raccogliere le particelle dello spazio 
interstellare. Prelevare il plasma solare li brucerebbe in un attimo. E la nave con 
loro. "
" Ed allora ridirezioniamo il plasma sugli scudi. Deformiamo gli scudi anteriori
in modo da dargli una forma concava ed accumuliamo lì. Poi la rilasciamo. Come 
un cucchiaio in una tazza di gelato! "
Tholos aprì la bocca per rispondere e po la richiuse. La proposta era di una tale 
abissale stupidità che non sapeva da dove iniziare ad elencare i motivi per cui MAI
E POI MAI avrebbe potuto funzionare.
* Che diavolo... questo è il capolinea. Posso anche farlo felice. Se ne andrà 
pensando di aver trovato chissà quale geniale stratagemma. *
" Mi accia fare qualche configurazione... "

Nave officina, plancia di comando – contemporaneamente

Anari era riuscita a mettersi seduta in modo precario. Ma si vedeva che soffriva 
molto. Nonostante questo parlò con voce sicura.
" Posso generare un evento di spostamento planare da qui. Sono certa che quello
che ci ha postato in questo universo sia stato generato da qui. "
" Perché farlo? "
Chiese Kenar.
" Posso generare l'evento vicino alla stella. Questo dovrebbe distruggere se non 
tutta la struttura almeno danneggiarla seriamente. Inoltre, posto che riesca a 
collegarlo con il nostro universo c'è la possibilità che la Seatiger... "
" ...Torni a casa. "
Terminò per lei il capitano. Non c'era bisogno di sottolineare l'ovvio. Loro erano 
perduti.
" Ma devo fare in fretta. Non avremo il controllo a lungo. "
" Riesce a lavorare? "
Anari sorrise.
" Di quanti antidolorifici dispone? "
Perfettamente in battuta i midiani iniziarono in quel momento ad abbattere la 
porta.
Sprizzi di scintille ruscellavano dal bordo superiore destro dove avevano iniziato 
a tagliare. Kenar, T'Kar e Carelli si sistemarono dietro la barricata raffazzonata
che avevano creato con le armi in pugno pronti a guadagnare tutto il tempo che
potevano per Anari.

Spazio vicino alla supergigante rossa – contemporaneamente

La Seatiger, dal punto di vista degli attaccanti midiani, si comportava come un 
dannato insetto. Ronzava, ronzava e per quanto cercassi di prenderla non era mai
dove pensavi che fosse. Se i midiani avessero conosciuto le zanzare avrebbero colto
l'analogia. Ma la zanzara si era avvicinata troppo al fuoco. E stava bruciando.
Non era nemmeno necessario il loro intervento. Si stavano suicidando. Poi la nave 
fece un tuffo pazzesco verso gli strati superiori della corona solare.
Se i midiani avessero conosciuto le falene avrebbero colto anche questa analogia.
Ma poi quella nave risorse dal fuoco solare. Gli scudi erano in fiamme e sembrava 
spingere davanti a sé un altro piccolo sole.
Poi quel sole sputò un fiotto di luce pura che zigzagò per lo spazio ed i midiani
non poterono più cogliere alcunché se non la morte.

USS Seatiger – Plancia – contemporaneamente

Metà delle consolle della plancia erano esplose e rigettavano fiumi di scintille.
Finn, sdraiato a terra dove gli scossoni lo avevano sbalzato, sollevò un pugno
vittorioso al cielo. O meglio, ad un soffitto fortemente annerito.
" WHOOOHOOO! MA HA VISTO CHE ROBA?! "
Tholos si sollevo faticosamente da terra per raggiungere la propria postazione, la 
cui consolle era ancora più o meno funzionante. Fece eco debolmente alle parole del
facente funzioni di capitano.
" Questo è impossibile... dovremmo essere morti... "
" HA FUNZIONATO ALLA GRANDE! QUESTA SI CHIAMERà LA MANOVRA DI FINN! "
" La chiami come vuole... Nessuno sarà mai abbastanza pazzo da ripeterla... "
" ANZI NON è ABBASTANZA GRANSIOSO! CHE NE DICE DI 'CANNONE DI FINN'? Però in certe
lingue ed epoche potrebbe essere frainteso... "
" Credo che abbiamo sgretolato almeno una dozzina di leggi della fisica... "
" ALTRIMENTI POTREI USARE 'CANNONE AD ONDE RADIANTI'... "
" Ommiodio... il raggio di plasma solare non collimato ha spazzato lo spazio 
intorno a noi COLPENDO ESATTAMENTE la navi che ci stavano attaccando... "
" POTREI RIPIEGARE ANCHE SU UN Più SEMPLICE 'ATTACCO SOLARE', sperando non ci siano
problemi di copyright... "
" Che probabilità c'erano che in un angolo solido di 360 gradi colpisse
esattamente quelle navi... E BASTA CON QUESTI STUPIDI NOMI! "
Finn si mise in piedi barcollando.
" Una bella fortuna, vero? "
" Una bella fortuna?! Era assurdamente impossibile, ecco cosa era! Eravamo 
Kobayashi Maru, capisce? "
" Cosa centra quel vecchio test dell'accademia? Lo ho fatto una volta sola. "
" Ha fatto il test della Kobayashi Maru? "
" Sì era una specie di scherzo... eravamo tutti mezzi ubriachi. Mi hanno detto che
era un vecchio test di routine. Ho vinto per un soffio. "
" Cosa?! Lei avrebbe passato... "
" Sì bé è stato facile. Anche perché il programma era così vecchio che ha 
glitchato... problemi di compatibilità probabilmente. Ma non credo sia il momento
di rivangare i vecchi tempi dell'accademia... "
Tholos puntò il dito verso Finn tentando di esprimersi, ma la parole non gli 
uscivano. Si arrese e lasciò cadere il braccio. Rimase in silenzio qualche attimo
e poi tirò su le spalle e sollevò di nuovo la mano, stavolta alla tempia in un 
saluto.
" E questo per cosa era? "
Chiese un Finn piuttosto stupito.
" Io poco fa, con mia somma vergogna mi ero arreso. Avevo smesso di combattere.
Se siamo qui è solo grazie a lei. "
" Probabilmente è solo perché sono troppo stupido per accorgermi della situazione. "
" È probabile... "
" Hey! Grazie eh? "
" ...ma anche questo può fare di lei un buon capitano. "
" Uhm grazie. Bella arrampicata sugli specchi... "
La conversazione fu interrotta da un allarme dalla consolle di Tholos.
" Rilevo l'attivazione di uno spostamento planare vicino alla nostra posizione! "
" No! Non mi dica che arrivano altri nemici! "
" Io... non credo... è troppo vicino al sole. Rilevo fluttuazioni di energia 
allarmanti... e se fosse il capitano? "
" Vuole dire... "
" Ci sta spedendo un biglietto per casa. Sola andata. "
" Ma questo significa che loro... "
" Il loro regalo di addio. "
" Diavolo. "
Un silenzio pesante scese nella plancia devastata. Finn si guardò intorno. Gli 
occhi del personale di plancia erano appuntati su di lui.
Strinse le labbra.
" Bé io non ci sto. "
" Finn... si stanno sacrificando per darci una possibilità... "
" E li ringrazio. Ringraziamenti che ho intenzione di porgere al diretto 
interessato. "
Si guardò di nuovo intorno.
" Scusate... sto disponendo della vostra vita sicuramente in modo stupido. 
Probabilmente vi porterò alla morte. Ma non posso... non voglio abbandonarli là.
Mi capite vero? "
Korath si alzò dalla postazione del timone e disse.
" Capitano, credo di parlare a nome di tutti se dico che se siamo ancora vivi lo 
dobbiamo a lei. Dovremmo essere tutti morti. Quindi per quanto mi riguarda la mia
vita le appartiene. "
" Grazie coso! "
" Korath. "
" Quello che è. Allora faccia rotta verso la nave officina. E Tholos? "
" Mi dica capitano. "
" Inserisca i diari di bordo e tutte le informazioni che abbiamo raccolto in una
sonda e la mandi verso la zona di spostamento planare. "
" Già fatto un minuto fa. È quasi impossibile che arrivi intatta nel nostro 
universo quindi mi aspetto che arrivi senza problemi. "
Poi si avvicino a Finn e gli parlò sottovoce.
" Bel discorso. In realtà ha una paura matta di rimanere incastrato al comando 
vero?"
Finn fece uno sguardo innocente.
" Io? Assolutamente... "

Nave officina, plancia di comando – contemporaneamente

C'era uno scambio furioso di fuoco phaser e di disgregatore tra la porta della 
plancia e la barricata dietro la quale i tre federali erano arroccati.
Kenar lanciò un grido ad Anari.
" Come va? Ha funzionato? "
L'ufficiale scientifico assentì.
" Effetto planare attivato. Il feedback sta già agendo sulle strutture e... oh... "
" Cosa? "
" L'effetto è più potente di quanto prevedessi. Credo che la supergigante stia
per implodere. "
Kenar era sotto il fuoco midiano, quindi poté dedicare solo un pensiero a tutto
il sangue che sarebbe ricaduto sulle sue mani. Se non altro non ci sarebbe rimasto 
a lungo.
" La Seatiger? È stata presa dalla zona di spostamento? "
" No capitano. I sensori sono mediocri ma sembra che se ne stia allontanando.
Capitano! Sta venendo verso di noi! "
Kenar sparò una raffica imprecando tra sé e sé.
* Finn dannato stupido... ti avevo dato una piccola possibilità e tu scegli il 
momento meno indicato per fare l'eroe. *
Droxine fece eco ai suoi pensieri
" Mi domando cosa si propone di fare. Lo scudo della corazzata è ancora al suo 
posto il teletrasporto non potrebbe mai passare... "
Il capo ingegnere rimase per qualche secondo con lo sguardo perso nel vuoto 
nonostante le raffiche energetiche che le volavano attorno.
Poi strisciò ad una consolle del ponte per consultarlo.
Kenar la guardò stupito. 
" Tenente, cosa fa? "
Droxine per tutta risposta puntò il phaser verso la parete dietro il capitano e 
sparò disintegrandone una piccola porzione.
" Capitano. È una piccola possibilità ma... ho mandato alla Seatiger con un impulso
collimato la frequenza degli scudi della corazzata. "
" Anche sapendola la Seatiger non è all'altezza di una corazzata pesante. "
" Ma può calibrare il teletrasporto per oltrepassare lo scudo se rinforziamo il 
nostro segnale da questo lato. "
" Non abbiamo potenziatori di schema con noi. "
" Le pedane di teletrasporto saranno presidiate ma secondo le bolle di carico ci 
sono dei potenziatori in un magazzino qui vicino. Il buco nella parete che ho 
aperto dà sull'equivalente locale di un tubo di Jefferies. Possiamo usarlo per 
raggiungere il magazzino. "
Kenar e T'Kar si guardarono.
" Lei quante cariche ha nella cella energetica? "
" 32% "
Kenar annuì.
" Io il 40%. al mio tre. "
I due armeggiarono con le loro armi che iniziarono ad mettere una nota stridula.
" Uno... due... tre! "
Kenar e T'Kar gettarono le loro armi attraverso la porta. Che esplosero in un 
boato.
" Via presto! T'Kar, aiuti Anari. "
Si infilarono nel buco nella parete e da lì in uno stretto cunicolo.

USS Seatiger – Plancia – contemporaneamente

Linda attirò l'attenzione di Finn.
" Capitano! Ho una comunicazione in banda stretta dalla nave officina. È il 
tenente Carelli, signore. Ha mandato le frequenze degli scudi della corazzata e le
istruzioni per teletrasportarli. "
" Aha! Lo sapevo! Sarà un gioco da ragazzi! "
" C'è ancora la corazzata di mezzo. "
" Se vuole mantenere gli scudi sulla nave officina deve rimanere vicino ad essa. 
Coso! "
" Kor... Sì signore? "
"Rotta verso la corazzata. Spremi tutta la velocità che puoi dai motori. 
Prendiamo una bella rincorsa. Tholos. Dai tutta l'energia che puoi a coso. Quando
saremo vicino alla corazzata massima energia agli scudi rivolti verso la corazzata.
Dobbiamo reggere il tempo necessario per metterci all'ombra della nave officina. 
Quando saremo coperti abbassiamo gli scudi, teletrasportiamo l'away team e ce la
battiamo a curvatura. " 
Tholos lo guardò esterrefatto. 
" Bella strategia, complimenti. "
" Grazie, Le piace? È presa dal mio oloserial preferito, Star Travel. "
" Ah ecco... "

Nave officina, magazzino – contemporaneamente

Strisciare nello stretto condotto di manutenzione era stato duro. Specialmente
per Anari. Ma alla fine ce l'avevano fatta. Erano sbucati in un magazzino polveroso.
Kenar distribuì subito i compiti. 
" Carelli trovi quei potenziatori. T'Kar mi aiuti a bloccare la porta. "
T'Kar si diresse ai controlli della porta e li bloccò. Appena in tempo. Subito 
si udirono dei colpi. Seguiti dal sibilo dei disgregatori. Il metallo della porta
iniziò ad arrossarsi.
" Ci hanno trovato presto. "
Commentò Kenar.
" Devono aver ripreso controllo dei sensori interni. Capitano, questa porta non è 
resistente come quella della plancia. Non ci metteranno molto ad abbatterla e noi
siamo disarmati. "
Kenar non rispose. Sarebbe stato inutile.
" Capitano! Tutti qui presto! "
Era Droxine. Stava sistemando tre colonne in un rudimentale triangolo. Luci 
arancioni lampeggiavano all'unisono sopra di esse. I sopravvissuti dell'away team 
si affrettarono a raccogliersi nello spazio descritto da esse.
Le porte nel frattempo avevano raggiunto il calor bianco. Infine caddero in un mare 
di frammenti infuocati. I soldati midiani entrarono ad armi spianate.
Il capitano della Seatiger si rivolse ai suoi compagni.
" Signori, è stato un piacere... " 
Poi scomparvero in una nuvola di puntini colorati.

I quattro si materializzarono nella plancia della Seatiger. Furono accolti da
un Finn saltellante.
" PRESI! Benvenuto, capitano. Non sa quanto sono contento di rilasciale il comando! "
Kenar si guardò intorno. Consolle scoperchiate. Pezzi di strumentazione ovunque.
" Grazie, signor Finn. Ha fatto un ottimo lavoro. "
" Avrebbe dovuto esserci capitano! Abbiamo raccolto plasma solare come un cucchiaio
nel gelato... "
" Signor Tholos abbiamo la curvatura? "
" Sì capitano. "
" ...anche se non è una gran metafora... "
" Massima curvatura appena fuori del raggio delle armi della corazzata. La stella
sta per implodere. Il fronte d'onda dell'esplosione spazzerà via tutto.  "
" ...perché il gelato è freddo e... "
" Sissignore. "
" T'Kar, tenga sotto controllo la corazzata. Probabilmente ci inseguirà. Abbiamo un 
buon vantaggio vediamo di incrementarlo. Signor Finn? "
" ...mentre il sole è caldo... Sì capitano? "
" Il tenente Anari è ferita. Potrebbe accompagnarla in infermeria? Non abbiamo 
energia da sprecare per un teletrasporto di emergenza. "
" Sicuro, capitano, ne sarò felice! "
Finn offrì il braccio all'ufficiale scientifico e si avviarono insieme al 
turboascensore. 

Nave Stellare Arcadia – Plancia - 27/11/2394 Ore 04:32

" Capitano! Un nuovo spostamento planare in corso! "
" Pronti con il deflettore. "
Il Tochiro distorto fece un segno di diniego. 
" Non è diretto a noi, Khayr. Però ne sta uscendo qualcosa... "
" Forse Galeteane? "
" No. Una sonda federale. Riporta i codici della Seatiger! Ah! Lo sapevo che erano
ancora vivi. "
" Perché una sonda? "
" Un messaggio in bottiglia probabilmente. "
" Comunica le tue conclusioni all'ammiraglio Crom ed andiamo a recuperare la tua
bottiglia. "

USS Seatiger – turboascensore 1 - 27/11/2394 Ore 04:33

" Non per vantarmi ma è stato fantastico! Tutti mi guardavano e BUM! Ho preso il
comando! "
Era da quando erano entrati nel turboascensore che andava avanti così. 
Anari si girò a fissare il suo compagno di viaggio.
" ... anche Tholos è stato superbo però... perché mi guarda così? "
Anari gli si fece più vicina ed improvvisamente e lo baciò.
Fu un bacio lungo ad appassionato. Quando finì lasciò Finn senza fiato e con gli 
occhi sgranatati.
" Ma che... Cosa... "
" Sembrava l'unico modo per farla stare zitto. "
" Detto da lei! " 
Replicò un po' offeso il primo ufficiale della Seatiger.
" Computer? Fermare turboascensore. Mi darebbe una mano? Togliere questa tuta
ambientale con una mano sola è un inferno. "
" Cos... ma le sembra il momento? Oltretutto lei è ferita. Deve andare in 
infermeria. "
" Sono così imbottita di antidolorifici che potrebbe spararmi a bruciapelo e non lo 
sentirei. Inoltre ho visto la morte in faccia molte volte nell'ultima ora. Diciamo
che è una risposta biologica al pericolo corso. "
" Ecco! Lei è drogata! Computer? Riprendere. "
" Computer. Annullare l'ordine. "
Una voce uscì dall'interfono.
=^= Anari, comandante Finn? Sono Carelli. C'è qualcosa che non va? Perché il 
turboascensore è fermo? =^=
" Dro, fammi un favore. Potresti sospendere per un po' le registrazioni ambientali 
di questo turboascensore? "
=^= Certo... ma perché dovrei... ah... OH! Ok fate con comodo. Carelli chiude. =^=
" Ma è una congiura! Io sono un suo superiore. Non è consono... non è... "
" Sì, sì il suo rispetto per la gerarchia è ben noto. Può abbassare questa cerniera
qua? "
Finn cercò di raggiungere i controlli manuali ma il braccio buono di Anari si mise
più o meno casualmente di traverso bloccandogli l'accesso. Ormai Finn era 
all'angolo. Lei gli si avvicinò ancora con un sorrisetto ed una buona quantità di 
pelle esposta.
" Parola mia non credevo che sarebbe stato così difficile. Credevo che uno come lei
fosse abituato alle fan che si infilano nel suo letto... "
" Meno di quanto pensa! E comunque la situazione è diversa. Tra l'altro non è del 
tutto da escludersi che debba cambiare le mutande... "
" Credo di capire. Lei è un uomo molto insicuro, nonostante i suoi successi. Si 
sente al potente solo nel suo ambiente. Deve sentirsi nel suo elemento per superare
le sue paure. E qui si sente fuori posto. "
" Da quando fa il consigliere? "
" Mi ascolti bene. Lei oggi ha preso in mano la situazione. Siamo tutti salvi 
grazie a lei. Lei oggi è l'eroe. Ma tanti possono diventare eroi per stupidità.
Lei oggi ha preso il controllo ed ha preso decisioni difficili. Come un vero 
ufficiale. Lei oggi è un vero uomo. Nel senso classico del termine. "
Finn la guardò stupito.
" La ringrazio. Non mi è mai capitato che una donna mi parlasse così. "
" Non ricapiterà. Si fidi. "
Finn si raddrizzò e si stiracchiò l'uniforme. 
" Bé allora... se la mette così. Un uomo deve fare cosa un uomo deve fare... "
Anari fece un sorrisetto birichino.
Seguirono alcuni minuti molto intensi.
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