[Stml3] [02.04] Bohemian Space Rhapsody di Michele / Kenar
Cmdr. Arjian Kenar
arjiankenar a gmail.com
Sab 30 Gen 2016 10:26:58 CET
Non so perché, ma mi è cominciata a frullare per la testa Bohemian Rhapsosy
e Finn che la suonava al piano, tipo il mitico Freddy.
In verità mi è venuto in mente anche Tkar che faceva il falsetto, ma non
sarebbe stato logico.
Sono malato!!! :-P
Il giorno 30 gennaio 2016 10:15, Franco Carretti <dewey_finn a mail.com> ha
scritto:
> Cavolo quanto sono figo!
> Ottimo lavoro Cap
>
> *Sent:* Saturday, January 30, 2016 at 2:15 AM
> *From:* "Cmdr. Arjian Kenar" <arjiankenar a gmail.com>
> *To:* "USS Seatiger" <stml3 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml3] [02.04] Bohemian Space Rhapsody di Michele / Kenar
> Ciao gente.
>
> Il mio breve contributo ... spero vi piaccia.
>
> *****************************************
> Brano: 02.04
> Titolo: Bohemian Space Rhapsody
> Precedente: 02.03 - Vengo in pace
> Autore: Capitano Arjian Kenar
> (aka Michele Congia)
> *****************************************
>
> *** Nave sconosciuta, luogo sconosciuto
> 29/11/2394, ore 13:44 - D.S. 71911.16 ***
>
> Finn si era ritrovato improvvisamente all’estremità di una enorme sala,
> con le spalle al muro e circondato da una masnada di umanoidi astrusi, sia
> nelle fattezze che nell’abbigliamento, che lo fissavano in assoluto
> silenzio. Nonostante si sforzasse di fare mente locale, non riusciva a
> ricondurre nessuna delle creature che gli stavano attorno ad alcuna delle
> razze che aveva conosciuto durante tutta la sua carriera, sia musicale che
> militare.
>
> “Ditemi che sono finito nel bel mezzo di un ballo in maschera!” Mormorò
> tra sé e portando lentamente un braccio dietro la schiena, cominciò a
> tastare la parete dietro le sue spalle nella speranza di riattivare il
> meccanismo che lo aveva portato in quel luogo, ma invano.
>
> Davanti a quel goffo tentativo di defilarsi, un brusio di voci cominciò a
> levarsi nella sala ed iniziò a diventare sempre più forte e vagamente
> ostile, o almeno questa era la sua impressione.
>
> “Oh! Oh! Volete farmi impazzire?!?” Sbottò Finn cercando di sovrastare il
> borboglio di fondo e, alzando ancora di più la voce con fare goffamente
> minaccioso, aggiunse: “Questo dannato traduttore universale non ne vuole
> sapere di funzionare, quindi o cerchiamo di venirci incontro, o io me ne
> vado e chissenefrega del Primo Contatto in programma per stasera!”
>
> Finn non si aspettava minimamente che le sue parole sortissero un qualche
> effetto, il suo infatti era più che altro un disperato tentativo dettato
> dall'istinto di autoconservazione, ma quello che accadde immediatamente
> dopo lo stupì.
>
> Inaspettatamente, così come era iniziato, le incomprensibili lingue si
> erano ammutolite e la sala era ripiombata nel più assoluto silenzio.
> Incredibile a dirsi, ma a quanto pareva era riuscito a catturare la loro
> attenzione.
>
> *Che mi abbiano veramente compreso?!?* Pensò incredulo tra sé e sé *E ora
> che faccio?!?*
>
> Dewey diede un rapido sguardo alla sala nel tentativo di trovare una
> possibile via d’uscita dalla quale sgattaiolare, ma la prima che riuscì a
> scorgere era quella che sapeva essere la più sconsigliata, ovvero quella
> principale, peraltro molto lontana, troppo per poterla raggiungere indenne.
>
> Era abituato a sottrarsi alle fan in delirio e sapeva molto bene che le
> vie di fuga migliori erano quelle di servizio, così ne cercò una trovandola
> peraltro anche più vicina e sul lato diametralmente opposto alla posizione
> in cui si trovava. A metà strada da essa, notò inoltre un piccolo palco e
> degli oggetti che sembravano essere verosimilmente degli strumenti
> musicali, uno in particolare gli ricordava, per la forma che aveva, un
> pianoforte.
>
> *L’ho sempre detto che la musica mi avrebbe salvato la vita!* Pensò tra sé
> mentre i suoi occhi si accendevano di una luce scintillante.
>
> “Ok, ok gente. Vedo che siete ansiosi quanto me di dare inizio a questo
> Primo Contatto…” esordì assumendo il tipico piglio di un consumato
> anchorman, e avviandosi verso il palco con la folla che si apriva al suo
> passaggio come le acque del Mar Rosso davanti a Mosé, aggiunse: “Bando alle
> ciance, quindi! Ho in serbo per voi una serata memorabile, una di quelle
> che racconterete ai vostri nipoti e ai figli dei vostri nipoti…e ai figli
> dei figli dei vostri nipoti … vabbe', ci siamo capiti …”
>
> Raggiunto quello che aveva l’aria di essere una sorta di pianoforte, pigiò
> alcuni tasti per testarne l’accordatura, quindi si sedette e solennemente
> iniziò la sua performance.
>
> "Is this the real life?
>
> Is this just fantasy?
>
> Caught in a landslide,
>
> No escape from reality.
>
> Open your eyes,
>
> Look up to the skies and see,
>
> I'm just a poor boy, I need no sympathy,
>
> Because I'm easy come, easy go,
>
> Little high, little low,
>
> Anyway the wind blows doesn't really matter to me, to me.”
>
> *** Nave sconosciuta, Hangar Principale
> Pochi minuti più tardi ***
>
> La squadra capeggiata da Carelli fu la prima a raggiungere l’Hangar
> Principale della nave sconosciuta e non appena fu all’interno dell’ampio
> ambiente, Droxine non poté che constatare che anche in quel luogo, come
> anche nella Sala Macchine, gli smorzatori inerziali non stavano funzionando.
>
> Suppellettili e veicoli erano infatti gettati alla rinfusa contro le
> pareti, compenetrati l’un l’altro e accartocciati come lattine di alluminio
> consunte, quindi assolutamente di alcun aiuto.
>
> Droxine non si perse d’animo e si avvicinò ad un pannello di controllo col
> suo tricorder, cercando di interfacciarlo con la tecnologia aliena.
> Finalmente lo strumento stava decodificando gran parte degli algoritmi
> informatici e l’Ingegnere Capo della Seatiger acquisiva man mano l’accesso
> e il controllo dei sistemi interni della nave, ma ci voleva ancora del
> tempo, tempo che però non avevano visto che mancava molto poco al prossimo
> salto interstellare.
>
> In quel momento anche la squadra capeggiata da Anari raggiunse l’hangar
> principale.
>
> “Un bel casino anche qui!” Esordì l’Ufficiale Scientifico “Per fortuna non
> c’è materiale organico spiattellato qua e là.”
>
> “Dobbiamo darci una mossa se non vogliamo essere noi a fare un bel
> patchwork di frattaglie su queste pareti. Abbiamo appena dieci minuti …”
> Ribattè Droxine mentre continuava ad armeggiare col suo tricorder tenendo
> d’occhio contemporaneamente il countdown.
>
> “Qual è il piano?”
>
> “Chiamate la Seatiger e rientrate a bordo.”
>
> “E lei?!” Protestò Anari.
>
> “Devo riuscire ad aprire l’hangar e a generare una decompressione che
> scaraventi fuori tutti questi rottami, in modo da avere lo spazio
> sufficiente per accogliere la Seatiger.”
>
> “Non se ne parla nemmeno, io rimango a darle una mano … non può farcela da
> sola.”
>
> “Non faccia la sciocca Anari, lei torni a bordo con la squadra. Non si
> preoccupi, non ho intenzione di finire risucchiata dal vuoto interstellare.
> Mi assicurerò alla meglio e appena l’hangar sarà libero, mi recupererete.
> Mi è più utile a bordo della Seatiger … quindi proceda con le operazioni di
> trasbordo senza perdere ulteriore tempo, è un ordine.”
>
> “Come preferisce. Ma non sono d’accordo.”
>
> “La sua obiezione è stata registrata.”
>
> Anari accennò un sorriso amaro e portandosi a distanza assieme al resto
> dell’away-team azionò il proprio comunicatore :“Anari a Sala Teletrasporto,
> sette da riportare a bordo.”
>
> =/\= Qui Sala Teletrasporto, ricevuto Comandante Anari.”
>
> Il classico turbinio azzurrognolo di molecole cominciò ad avvilupparsi
> attorno ad ognuno di loro fino a che le silhouette non sparirono
> completamente.
>
> “Carelli a Plancia.”
>
> =/\= Qui Kenar. Come procede? =/\=
>
> “Al più presto dovrei essere in grado di aprire e sgombrare dai detriti
> l’intero hangar. Appena vi do il segnale, riportatemi a bordo.”
>
> =/\= Ok, ricevuto Comandante =/\=
>
> “Capitano, un’ultima cosa…”
>
> =/\= La ascolto… =/\=
>
> “Nel caso in cui non riceveste mie nuove entro otto minuti da adesso, non
> esitate ad aprirvi un varco con i phaser e ad introdurvi la Seatiger…
> Possiamo ricavare un bel po’ di pezzi di ricambio per rimettere a posto la
> nostra nave, non sprechiamo quest’occasione, perché non penso che ne avremo
> altre … ”
>
> =/\= Concordo con lei Droxine, ma non possiamo fare a meno neanche del
> nostro Ignegnere Capo … quindi ce la metta tutta per farci entrare. In
> bocca al lupo…e a tra poco! Kenar, chiude. =/\=
>
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> END OF TRANSMISSION
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> Michele
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