[Stml3] [03-06-Cacciatore] Il destino corre in soccorso dei giusti

Gabriele Cacciatore gabrycacciatore03 a gmail.com
Mar 8 Nov 2016 11:45:39 CET


USS Seatiger, Plancia
01/12/2394, Ore 17:00 (mezz'ora all'arrivo)

Le navi di Nabo lasciarono il campo visivo e lo spazio ritornando verso il
loro spazio. Il bluff del Capitano, per ora, pareva partire con il piede
giusto. In placia fervevano le attività. Gabriele si aggirava nervosamente
per la plancia. In quanto Consigliere di bordo poteva, volendo, anche
togliere il comando, ma in circostanze come queste detestava non avere un
postazione fissa. Era appoggiato (letteralmente) ad una postazione
scientifica secondaria sulla quale aveva richiamato i dati dei sensori
esterni. Si girò a guardare la plancia. La sua bisessualità, tenuta
nascosta ai più per evidenti ragioni di opportunità, gli fece guardare con
fare languido alcuni giovani marinai intenti ad entrare ed uscire dalla
plancia, chiedendosi se ci fosse un domani per approfondire qualche
conoscenza.
La nave si avvicinava al pianeta. Il Capitano interruppe le sue inutili
chiacchiere mentali chiedendo un aggiornamento della situazione.
"Mezz'ora all'arrivo al pianeta" rispose McAllan con fare sussiegoso.
"Mettetemi sullo schermo le navi, appena a portata di tiro" aggiunse Kenar.
Cacciatore decise di avvicinarsi al Capitano e gli disse: "spero che lei
abbia la migliore tattica possibile per evitare quante più vite possibile."
Non diede tempo al capitano di rispondere e si allontanò da lui per tornare
alla sua postazione.
"Messaggio da Nabo, solo audio" avvertì l'addetto alle Comunicazioni: "in
amplificazione"  disse il Capitano."
"Capitano Kenar, la sua tattica di estromettermi dall'operazione è stata da
me compresa all'istante. Ma sappia solo una cosa, umano: qualsiasi sua
deviazione dal piano costerà la vita a Lei ed al suo stolto equipaggio. E
con l'occasione mi rivolgo a voi, fieri membri della Seatiger: non
permettete al vostro comandante sbandamenti derivanti da rigurgiti
amorevoli verso creature inette ed inferiori. Non lo permettete a rischio
della vostra stessa vita. Io stesso verrò da voi e vi passerò alle armi uno
per uno. Pensate a voi stessi e alle vostre vite: volete vivere da grandi
eroi o morire da piccoli esseri? A voi la scelta...."
La comunicazione si interruppe con un voluto effetto dissolvente. La
plancia restò basita. *Che il destino ci venga in soccorso* pensò
Cacciatore parafrasando una frase di suo nonno materno: "il destino corre
sempre in soccorso dei giusti, Gabriele" gli diceva sempre.
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