[Stml3] 03.03 - Rashan - Il cantico della Seatger

Rashan rashan.tholos a gmail.com
Sab 24 Set 2016 19:30:43 CEST


ciao, ecco il mio contributo spero che vi piaccia!

01/12/2394, Ore 10:34Nave sconosciuta

Il capitano Barjel osservava la situazione dalla plancia. Lentamente la 
sua nave si stava avvicinando alla flottiglia dei mammiferi protetta da 
un campo di occultamento. Tutto procedeva come da programma e presto 
avrebbe consegnato il suo prezioso carico.Il viaggio era stato molto 
lungo e lento a causa del pericoloso carico e Barjel non vedeva l’ora di 
liberarsene.

Se i rettili avrebbero rintracciato la sua nave lo avrebbero fatto a 
pezzi infinitesimi dopo una lenta e devastante tortura. Ma tutto era 
andato bene e presto avrebbe ricevuto la tanto meritata ricompensa. 
Stava già pianificando come avrebbe potuto spendere il guadagno dalla 
transazione quando arrivò la tipica brutta notizia dell’ultimo momento: 
l’ufficiale tattico richiamò l’attenzione del superiore: ”Signore 
rileviamo una sesta nave tra i detriti, è assieme ai mammiferi.”

Il capitano Barjel sgranò i grandissimi occhi simili a dei pesci e si 
alzò dalla poltrona scuotendo le piume di cui era rivestito il suo 
corpo: ”Cosa? Identificatela.”

“Non compare nei database… .” L’ufficiale tattico iniziò ad armeggiare 
con i comandi della consolle: ”E’ molto piccola e dalla forma insolita.”

Barjel digrignò i denti irritato e prese una terribile decisione: ”E’ 
una trappola… bene allora distruggerò ogni forma i vita presente in 
questo maledetto campo di detriti… . “

Ma fu l’ufficiale alle comunicazioni ad interrompere il lancio delle 
armi da parte di Barjel:”Signore comunicazione in arrivo… .”

01/12/2394, Ore 09:04USS Seatiger, ponte 8

“Maledizione… .”Brontolò l’andoriano.

“Maledizione a chi?” Chiese una voce femminile entrando nell’angusto 
condotto.

Tholos si voltò di scatto sbuffando: “Un relè EPS.”

Carelli si avvicinò all’ufficiale operativo osservando il relè non 
funzionante. Si trattava di un semplice e standard relè energetico che 
regolava l’apertura di una serie di servovalvole per un particolare 
impianto idraulico della nave. Molto probabilmente era rimasto 
danneggiato dall’impatto di colpo energetico sugli scudi.

“Ah avessi un secondo di licenza per ogni relè che ho cambiato… non 
dovrei sarei più in servizio per i prossimi quarant’anni… .” Scherzò la 
denobulana.

“Già a chi lo dici… questa nave l’abbiamo praticamente ricostruita più 
che riparata.”Rashan disattivò gli attacchi e i fermi meccanici per 
rilasciare il relè: ”Dov’eri finita? Dovevamo finire di riparare questi 
sistemi più di un’ora fa.”

“Stavo facendo un lavoro per il primo ufficiale... .”Iniziò a dire 
l’ingegnere capo ma l’OPS puntò le antenne verso la collega: ”Ah ecco 
ora fai lavori verso… oh no!”

Una delle valvole controllate dal relè EPS cedette di colpo e rischiò di 
scaricare il contenuto della tubatura in pressione in faccia al 
comandante Tholos ma Carelli energizzò manualmente un secondo sistema di 
blocco interrompendo il flusso.

“Bè mi devi un favore.” Disse Carelli.

“Già… ti perdono il ritardo… ho rischiato grosso.” Tholos appena ebbe il 
tempo di finire la frase quando arrivò una terza persona.

”Bè cosa fate qui voi due?” Chiese con aria gioviale il comandante Finn 
entrando nel condotto con una chitarra.

“Ripariamo la nave, signore.” Rispose Rashan sospirando verso il 
condotto che stava aggiuntando.

“E evitiamo che qualcuno si prenda una doccia in faccia.” Scherzò 
l’ingegnere capo.

“Bene bravi… ottimo lavoro.” Finn sorrise e appoggiò la chitarra ad una 
parete per osservare meglio il condotto in riparazione. E mentre 
osservava componenti di cui ignorava il funzionamento spiegò la sua 
presenza: “Ho scoperto che qui nel ponte inferiore della nave c’è 
un’acustica perfetta… avevo voglia di suonare un po’ in tranquillità.”

Tholos e Carelli non sfuggì un certo tono di malinconia nella voce del 
comandante, ma il primo ufficiale continuò a parlare:” E questo sarebbe 
un condotto di plasma?”

L’andoriano iniziò a spiegare: “No non è un condotto di plasma… ma il 
condotto di convogliamento e riciclo verso un apposito replicatore dei… .”

Ma carelli vedendo la confusione sul volto di Finn, riassunse: 
”Sarebbero le cloache della nave… .”

01/12/2394, Ore 09:14FL Zuma

T’Kar aveva accuratamente analizzato la Zuma con perizia e precisione. 
Con un lungo e dettagliato rapporto aveva riassunto le caratteristiche 
del vascello da guerra. Le conclusioni semplici e concise spiegarono 
efficacemente al capitano Kenar che tipo di vascello era la Zuma: una 
nave da guerra progettata da un fanatico per dei terroristi.

Il capitano della Seatiger preferì non rifiutare l’invito a visitare la 
Zuma da parte di Nabo e non poté a fare a meno di notare come il suo 
ufficiale tattico aveva ragione: il vascello era costruito per 
combattere, si trattava di una nave robusta dotata di una buona velocità 
i curvatura ma la cosa preponderante erano le armi: cannoni a particelle 
erano installati in ogni sezione della nave ed erano alimentati da 
sistemi energetici puliridondanti permettendo alla Zuma di scaricare una 
devastante potenza di fuoco contro qualunque avversario. Il vascello era 
decisamente e volutamente poco agile, la nave era progettata per dei 
fanatici per i quali schivare un colpo nemico avrebbe significato 
togliersi dalla linea di tiro eridurre la probabilità che il tiro di 
reazione andasse a segno. Gli spazi per l’equipaggio era scarsi e 
angusti, non c’erano bar e ponti ologrammi.

A scortare il capitano nella sua visita c’erano i comandanti Cacciatore 
e T’Kar entrambi con la propria missione: il primo doveva valutare 
l’umore e il modo di pensare dell’equipaggio dei mammiferi mentre il 
secondo avrebbe dovuto trovare punti deboli in caso di scontro.Ad 
accompagnargli c’era Nabo che nascondeva a stento l’entusiasmo di poter 
far vedere la sua nave a Kenar. L’alieno camminava mostrando i vari 
sistemi e, ogni volta che raggiungeva un punto degno di nota, si perdeva 
in una lunghissima storia nel quale narrava come quel sistema specifico, 
nella maggior parte dei casi armi, avesse portato morte e distruzione 
sui rettili. La cosa più inquietante, però, non furono i racconti del 
capitano che per altro erano saturi di morte e dettagli raccapriccianti, 
ma vedere una serie di frasi scritte sui muri in cui si inneggiava la 
guerra contro i rettili e la loro distruzione. Le frasi più vecchie 
erano incise sulla parete o incorniciatementre le più recenti erano 
scritte con dei pennarelli o simili. Chiunque lavorava su quella nave 
veniva bersagliato da una tremenda e devastante propaganda in grado di 
annullare ogni volontà.

Kenar cercò di trattenere il disgusto e, per impegnare la mente, si 
chiese come si fosse generato tanto odio tra rettili e mammiferi. Quale 
fu la scintilla che diede inizio a questo lunghissimo massacro? Chi lo 
portò avanti da entrambi i lati? La domande che sperava con tutte le sue 
forze di dare una risposta fu: esiste qualcuno che sta cercando di 
aprire dei dialoghi di pace?

Era così assorto nei suoi pensieri che, quando entrò nella sala 
riunioni, non si accorse subito di avere lo sguardo di Nabo puntato 
contro. L’umanoide lo stava guardando con un ampio e malvagio sorriso e 
sembrava che attendesse che il suo ospite scoprisse la grandissima 
sorpresa che aveva in serbo per lui.

Il capitano Kenar si guardò in torno in cerca di indizi. La sala 
riunioni era molto simile a quella della Seatiger ma molto più grezza e 
spartana. Il tavolo era usurato e grezzo con vari segni soprattutto sul 
bordo. I finestroni davano verso lo spazio ed erano semplici e 
rudimentali. Il muro era costellato da una serie di frasi contro i 
rettiloidi ma disposte in maniera più ordinate e precise in modo da 
poter motivare meglio gli ufficiali superiori durante le riunioni. Kenar 
si avvicinò al muro e notò una targhetta di recenteinstallazione.Dietro 
di lui sentì il comandante Cacciatore trasalire. Kenar guardò le scritte 
aliene ma non riuscì a decifrare la lingua poi vide che accanto al brano 
c’era scritta la traduzione in lingua federale.

“Che cos’è?” Chiese il capitano mentre un strana paura stava assediando 
le sue viscere.

Nabo rise sonoramente e si avvicinò alla sua controparte federale 
dicendo: ”E’ una canzone... .” Poi mettendo una mano sulla spalla di 
Kenar aggiunse: ”Una canzone scritta per voi.”

Kenar si avvicinò per leggere meglio il testo ma Nabo continuò a 
parlare: ”Grazie al traduttore universale che ci ha permesso di 
dialogare la prima volta… poi ho richiesto un campione scritto della 
vostra lingua per poter comunicare con voi via messaggi sub-spazio ed ho 
potuto tradurre anche nella vostra lingua scritta.”

Detto ciò Nabo si zittì permettendo a Cacciatore di leggere ad alta voce:”

Cantate tutti le gesta degli eroi immortali

Piccola è la loro nave

Piccola e debole

Ma immenso è il loro coraggio

Perché grande dolore e terrore hanno causato alla vile razza

Dove nemmeno grandi e numerose flotte hanno avuto successo

Loro hanno vinto

Loro hanno trionfato

Loro hanno sterminato

Loro sono vittoriosi

Loro sono gli eroi di Vor'Chai

Perché in un solo giorno hanno distrutto quel sistema solare

Infestato da immonde e inferiori creature

Che per 1000 e 1000 anni siano lodati per le loro gesta

Che si compiano 1000 e 1000 gesta di simil valore che tutti sappiano che 
morte si chiama Seatiger della Federazione

… ecco cosa dice il testo.” Terminò il consigliere.

Kenar accusò il colpo. Sentì le sue mani saturarsi di sangue….Non solo 
aveva distrutto l’installazione di Vor'Chai ma aveva dato il via ad una 
serie di eventi che avrebbero portato all’immolazione di generazioni di 
terroristi. Come potrebbe dialogare con le fazioni che cercavano di 
fermare la guerra, se mai esistono, con un simile curriculum?

T’Kar si fu rapidamente vicino seguito dal consigliere ma, prima che i 
due ufficiali potessero fare o dire qualcosa, entrò nella stanza Gharia. 
Il nostromo si avvicinò a Nabo che lo accolse con una certa irritazione 
in quanto aveva interrotto questo momento.

“Cosa c’è?” Chiese seccato Nabo.

Il nostromo non si scompose. Inclinò la testa e disse: “E’ ora.”

01/12/2394, Ore 10:30Uss Seatiger plancia

Kenar era ancora turbato dalla canzone che aveva letto sulla Zuma. Per 
lui tornare sulla sua Seatiger fu un vero e proprio sollievo anche se 
rimase particolarmente sorpreso da come era stato congedato da Nabo. 
Sembrava che il capitano si fosse ricordato troppo tardi di un impegno 
importante.

A sollevare il morale al capitano Kenar ci fu una buona notizia: i 
sensori erano stati totalmente riparati ed erano tornati funzionanti da 
più di mezz’ora. Prontamente aveva ordinato ad Anari una scansione 
dettagliata del campo di detriti.

La scansione a lungo raggio era quasi terminata quando Anari richiamò 
l’attenzione: ”Capitano rilevo qualcosa… .”

“Che cosa?” Kenar si destò dai suoi pensieri e raggiunse l’ufficiale 
scientifico seguito da Finn.

Anari richiamo sul suo schermo l’analisi per mostrarla ai due ufficiali.

“Che cos’è quel vortice?” Chiese Finn incuriosito dal grafico.

“Si tratta di onde gravitazionali… ma molto piccole.” Rispose Anari.

“Naturali?” Chiese Finn.

“Non credo, sembrano artificiali… sembra quasi un pozzo gravitazionale 
romulano.” Spiegò l’ufficiale scientifico.

Prima che Kenar potesse rispondere T’Kar richiamò l’attenzione: 
”Capitano, rilevo una nave in occultamento.”

Kenar raggiunse la sua poltrona dicendo: ”Analisi.”

T’Kar rispose prontamente: ”Difficile a dirsi, non hanno un dispositivo 
di occultamento avanzato come uno Klingon o Romulano ma ho difficoltà a 
scansionare l’interno… sembra un mercantile.”

“Chiamat… .” Kenar fece per parlare ma T’Kar lo interruppe: ”Signore ci 
hanno agganciato… rilevo due testate isolitiche nei tubi di lancio.”

“Ma sono vietate?” Aggiunse Anari.

“Maledizione queste armi sono troppo instabili… .” McAllan commentò seccato.

In quella situazione di confusione fu Finn ad prendere in mano la 
situazione e a dare gli ordini: ”Alzate le difese… .”

“Allarme rosso.” Confermò Kenar.

Ma nulla accadde. Dopo alcuni minuti di tensione e attesa arrivò una 
comunicazione… da parte della Zuma.

=^=Capitano Kenar mi perdoni per il malinteso… il mercantile stava 
trasportando delle armi per noi.=^= Esordì Nado, poi con un pizzico di 
orgoglio aggiunse:=^=34 testate isolitiche.=^=

“Perché ci hanno puntato le armi contro?”Chiese Kenar.

=^= Vi hanno scambiato per un vascello nemico ma io sono riuscito a 
convincerli che siete dalla nostra parte.=^= Fu la risposta di Nado.

Kenar sorrise di rimando. “La ringrazio per la cortesia.”

=^=A voi, finito il trasbordo vi scorterò alla nostra base. A dopo.=^=

Chiusa la comunicazione Kenar si voltò verso Cacciatore il quale, 
prevedendo la domanda, disse: ”Sembra che abbia detto la verità.”

“Che cosa sono le testate isoritiche… isochè?” Si intromise Finn.

“Armi subspaziali da effetti incontrollabili e devastanti… bandite dalla 
Federazione e da molte razze del quadrante Alfa.” Rispose prontamente T’Kar.

“Capaci di distruggere e devastare qualsiasi cosa… anche chi le usa.” Fu 
il secco commento di Tholos.

“Armi adatte a dei terroristi e dei vigliacchi… .“ Aggiunse McAllan.

“Già… .” Ammise Kenar ma fu interrotto da Anari: ”Capitano ho delle 
novità da parte della singolarità quantica… sta aumentando il capo 
gravitazione in maniera esponenziale.”

T’Kar aggiunse: “E’ una mina gravitazionale… forse una trappola dei 
rettili devono aver disseminato i campi di detriti di queste mine con lo 
scopo di distruggereeventuali intrusi.”

Kenar si alzò dalla poltrona: ”Timoniere ci porti via massimo impulso.”

“La mina gravitazionale si sta dirigendo verso il mercantile.” Annunciò 
Anari.

“Confermo… il capo gravitazionale ha disabilitato il loro occultamento e 
i loro motori.” Fu l’analisi di T’Kar.

“Siamo a massimo impulso anche le navi dei mammiferi si stanno 
allontanando.” McAllan disse quelle parole mentre manovrava la nave.

“Signore le testate isolitiche si stanno attivando.” Appena T’Kar 
pronunciò quelle parole lo spazio venne illuminato a giorno. L’energia 
delle armi subspaziali contenute nel mercantile venne assorbito dalla 
singolarità quantica che collassò con in uno strano vortice seghettato e 
composto da una serie di saette laterali. Alcune saette si staccarono e 
colpirono il campo dei detriti. Fu come se quelle navi esplosero una 
seconda volta.Le saette colpirono i relitti distruggendoli al contatto e 
portando devastazione. Resti iniziarono a volare in ogni direzione 
generando un caos totale. Una delle saette colpì in pieno la nave dei 
mammiferi più vicina alla Seatiger distruggendola all’impatto. La 
Seatiger venne colpita da alcuni detriti e esplosioni secondarie. Gli 
scudi assorbirono la forza distruttiva ma la nave subì diversi danni.

Kenar si aggrappò alla poltrona e disse: ”Rapporto.”

“Scudi al 20%... danno allo scafo secondario… diversi sistemi non in 
linea.” Rispose Tholos.

Finn si rimise in piedi e disse:” Cosa diamine è successo?”

Un ipotesi arrivò da Anari: ”L’energia delle armi isolitiche si 
dev’essere combinata con la singolarità quantica generando un… non ho 
idea cosa sia… ho i sensori puntati sulla sfera.”

“Si sta allontanando.” Aggiunse McAllan.

“Confermo… la natura isolitica sta fa facendo entrare nel subspazio il 
vortice.” Anariparlava mentre analizzava la situazione. “E’ come se sia 
entrata in curvatura.”

“L’energia di quel vortice è fuori scala potrebbe devastare un pianeta.” 
Fu l’analisi tattica di T’Kar.

“Ma dove sta andando quella cosa?” Chiese Finn.

“Signore ho una teoria.” Annunciò Anari.

“Mi dica.”

“La sfera è entrata in una specie di scia sub spaziale.”

“Dove conduce?” Chiese il capitano.

“Ad un sistema stellare… secondo i nostri dati è abitato dai rettili.” 
Fu la risposta di T’Kar.

Poco dopo arrivò una comunicazione dalla Zuma:=^=Capitano ha visto?=^=

Kenar annuì con aria triste: ”Si mi spiace per la distruzione della 
vostra nave.”

Nabo sorrise:=^=Quello non è importante… il vortice sta puntando verso 
un sistema stellare abitato dai luridi lucertoloidi… non oso immaginare 
la distruzione che porterà.=^=

Detto ciò Nabo chiuse la comunicazione.

Kenar rimase alcuni istanti ad attendere poi, presa la decisione, 
aggiunse: ”No questa volta non lo premetterò… inseguiamo questa sfera e 
se ha del potenziale distruttivo per i pianeti abitati… dovremo cercare 
di fermarla.”



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Alcuni commenti.
Ho impotizzato, come già detto nel brano precedente, che i rettili non 
riescano a proteggere, sgomberare o minare tutti i campi di detriti ma 
devono pur fare qualcosa per arrestare i mammiferi. Per cui mi è venuta 
l'idea della mina gravitazione. Una singola mina in grado di sbloccare 
l'agressore e fargli collassare addosso il campo dei detriti.

Le testa isolitiche mi sembrano decisamente adatte a dei terroristi.

Per l'incidente volevo creare una situazione pesante e incasinata fin da 
subito e ricreare qualcosa di simile che ha causato la disruzione 
dell'installazione aliena di Vor'Chai. Vorrei permettere al capitano di 
redimersi e da un lato far preipitare la situazione coi mammiferi o 
solare la reputazione della Seatiger.

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Ciao
Fabrizio
  
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Tenente Comandante
Rashan Tholos
Capo OPS
USS Redoutable
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Mail privata: calandri.fabrizio a gmail.com
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