[Stml3] [MEX 04.03]: La sedia

Rashan rashan.tholos a gmail.com
Ven 14 Apr 2017 20:23:59 CEST


Ciao,

ecco il mio brano. Scusate ancora per il ritardo.

USS Seatiger, Plancia 02/01/2395, Ore 16:25

Erano spariti nel nulla da pochi istanti ma quell’attesa stava logorando 
i nervi di Finn. La poltrona era diventata improvvisamente scomoda e non 
c’era verso di trovare una posizione che lo soddisfacesse.Nulla, niente 
da fare, non riusciva proprio a mettersi comodo. No! La poltrona non era 
cambiata anzi la poltrona del capitano era il sedile più comodo di tutta 
la plancia. Era il povero primo ufficiale a non riuscire a starsene 
buono in attesa che i suoi ufficiali terminassero le analisi. Aveva 
condotto la nave più di una volta in battaglie impossibili ma lì aveva 
preso decisioni importanti una dietro l’altra senza aver il tempo di 
stabilire se fossero giuste o no. Ora, invece, doveva attendere. Una 
cosa che aveva trovato difficile fin dai tempi in cui era una rock star. 
Aveva smesso, saggiamente, di guardare Tholos e Anari lavorare per non 
mettere loro fretta o pressione ma nemmeno poteva conversare con il 
consigliere Cacciatore in quanto non voleva disturbare gli altri 
ufficiali di plancia. Per alcuni istanti guardò la nave di classe 
Dedalus sullo schermo ma non trovò nulla di interessante nella vista di 
quella antica nave stellare federale. Aveva letto di sfuggita qualcosa 
in passato su quella classe ma ora non ricordava nulla. Infine decise di 
richiamare sul monitor posto nella poltrona del capitano una serie di 
informazioni sui sistemi della nave al fine di impiegare il tempo in 
maniera costruttiva. Era impegnato ad analizzare un sistema di bordo 
chiamato navigatore inerziale quando la voce di Anari lo 
richiamò:”Comandante, ho terminato le analisi.”

Finn si alzò di scatto dalla poltrona:”Quindi?” Con un baleno il primo 
ufficiale raggiunse la scienziata.

“Ho rilevato negli istanti subito precedenti alla scomparsa dell’away 
team in picco gravimetrico con una relativo spostamento di fase.” 
Illustrò Anari ma ormai Finn si era perso in quelle parole ed era in 
trepidante attesa di capire se gli avevano appena comunicato una buona o 
una cattiva notizia.

“Dove sono?”Chiese lui con una certa ansia.

“Sfasati dimensionalmente.” Iniziò a dire Anari, per poi continuare:”E’ 
come se fossero appena fuori dalla nostra dimensione.”

“Sono qui ma è come se non li vediamo?” Chiese speranzoso l’umano.

“Sì.”

“Come facciamo a riportarli indietr… .” Ma la domanda venne sostituita 
da una nuova:” Come facciamo ad evitare che anche noi subiamo lo 
sfasamento?”

Quella semplice correzione di priorità fece voltare tutti gli ufficiali 
di plancia che guardarono Finn con un aria tra lo sbalordito e il 
meravigliato:il mestiere da Primo Ufficiale stava entrando in lui.

Tholos fu il primo a rispondere:”Sto modificando le frequenze degli 
scudi per garantirci una protezione… ma non so se sarà sufficiente.”

“Cerco di mettermi a distanza di sicurezza pur rimanendo a distanza di 
teletrasporto.” Fu il commento di McAllan.

Risolta la situazione Finn si voltò verso Anari:”Come possiamo 
riportarli indietro?”
“Difficile da correggere lo sfasamento… sto cercando di ripolarizzare 
gli emettitori dei sensori dorsali… ci vorrà tempo.” Ripose la donna 
mentre lavorava sulla consolle.

Finn tornò a sedersi alla poltrona de capitano. Ma questa volta non si 
sedette scomposto, timorante e pensieroso. Si sedette svaccandosi come 
una rock star può fare o come un comandante che ha tutto sotto controllo 
può fare: comodamente sprofondato testa appoggiata tutta a desta, gamba 
sinistra sul bracciolo penzolante di fuori e sulle labbra un motivetto rock.

“Bene.. riportiamo sul palco le special guest star della squadra di 
sbarco.” Il primo ufficiale scrollò la testa:”Non credevo di ridire 
ancora una volta queste parole… non sapete che fatica ho fatto più di 
una volta per far salire certe prime donne o certi musicisti 
inaffidabili.” Alla parola inaffidabili tutti gli ufficiali di plancia 
strabuzzarono gli occhi sorpresi che provenisse da Finn.

“Tipo?” Chiese curiosoMcAllan.

“Allora vi racconterò una storia, vi ricordate del chitarrista dei… .”

USS Seatiger, Infermeria 02/01/2395, Ore 16:27

Il capitano Kenar si era nuovamente assopito. Questa volta era un 
tranquillo sonno senza sogni, riposante e rinfrescante. Era come 
sommerso un vuoto amichevole e rilassante che lo avvolgeva proteggendolo 
dall’ambiente esterno. Lui e il suo simbionte. Non c’era nessun’altro. 
Erano in perfetta simbiosi. In quella bolla protettiva il capitano 
poteva sentire perfettamente i pensieri del simbionte e i due stavano 
dialogando come mai prima. D’improvviso percepì qualcosa di solido 
attorno a lui. Lentamente portò le mani ai lati e sentì dei braccioli. 
Si guardò intorno e si trovò su una poltrona. Era su una poltrona da 
capitano, molto simile a sua ma con delle differenze che soltanto un 
capitano poteva cogliere.

Il trill si guardò attorno e si ritrovò in plancia. Ma non era la 
plancia della sua Seatiger ma bensì la plancia di una classe Intrepid.

Prima che potesse chiedersi dove si trovava vide una donna davanti a lui 
con i gradi da capitano.

“Ammiraglio Janeway… .”La riconobbe Kenar.

“Lei ha intrapreso un lungo viaggio, capitano.” Esordì la donna e, prima 
che il trill potesse controbattere, aggiunse:”Ma le manca qualcosa.”

“Una rotta.” Intuì Kenar.

“Esattamente.”

“Gliela darò io… .”

Pochi istanti dopo Kenar si svegliò di soprassalto prontamente il dottor 
Bruce gli fuvicino per calmarlo.

USS Indefatigable , Zona Cargo 02/01/2395, Ore 16:30

Fu il tenente comandante Barret, questa volta ad inarcare un 
sopracciglio:”Seatiger… non ricordo nessuna nave federale con questo 
nome.” Breve pausa in cui la donna indicò le uniformi:”E non riconosco 
il vostro abbigliamento.”

A queste parole i sopravvissuti reagirono serrando i pugni e stringendo 
a sé armi di fortuna. La situazione stava degenerando. TKar capì che si 
trovava di fronte delle persone confuse e spaventate che avevano appena 
perso molti colleghi e amici con poche probabilità di tornare a casa 
vivi e la loro apparizione non aiutava… anzi rischiavano di diventare 
dei capri espiatori.

Il capo della sicurezza si giocò tutto con un accurata selezione di 
parole:”La Seatiger è una nave scientifica della Flotta Stellare, non 
potete conoscerla perché è stata varata 250 anni dopo la vostra 
partenza.” Breve pausa:”Veniamo dal futuro.”

Barret accusò il colpo indietreggiando di qualche passo. Il resto 
dell’equipaggio si guardò l’un l’altro come per chiedere conferma di 
quanto detto. La flemma vulcaniana e la semplicità con cui il comandante 
aveva spiegato la situazione aveva colpito.

“Siamo nel futuro… .” Esordì Barret.

TKar scosse la testa:”Temo di non poterle rispondere.”

“Prima direttiva temporale?” Chiese lei.

“No.” Tkar avanzò di un passo:”Siamo anche noi spersi nello spazio.”

Ci fu un lunghissimo e interminabile minuto di silenzio in cui ognuno si 
perse nei propri pensieri cercando di elaborare mentalmente la 
situazione, poi TKar chiese:”Come siete finiti qui? Cosa vi è successo?”

Barret si ridestò scuotendo la testa:”Venga le faccio vedere.” La donna 
indicò una porta.

TKar seguì l’ingegnere e, quando lei fu prossima ad aprire la porta, la 
sentì dire:”Abbiamo trovato un manufatto… .”

Detto ciò Barret aprì la porta e il volto del vulcaniano fu illuminato 
da una forte luce… .

USS Seatiger, Plancia 02/01/2395, Ore 16:30

Malgrado le difficoltà, Anari aveva sfoderato le sue abilità e il lavoro 
nel cercare di portare in salvo la squadra di sbarco e eventuali 
sopravvissuti stava procedendo.

Finn stava osservando il progredire quando Tholos richiamò la sua 
attenzione:” Comandante rilevo qualcosa che non va.”

“Che cosa?” Chiese Finn avvicinandosi alla postazione operativa.

“Uno dei siluri della Infaticable… ha il campo di contenimento 
dell’antimateria instabile.” Annunciò Rashan, poi puntando le antenne 
verso Finn, aggiunse:”Se dovesse esplodere la Infatigable… .”

“… esploderebbe in una nube di gas… fine molto rock ma che vorrei 
evitare.” Rispose Finn intuendo cosa poteva succedere.

“Non riesco a teletrasportarlo… troppo instabile, dovremmo disinnescarlo 
manualmente salendo sulla nave.” Aggiunse l’OPS.

Finn fu sul punto di dare l’ordine ma venne fermato da Anari:”Lo 
sconsiglio… l’armeria è la zona con la più alta densità di sfasamento… 
rischiamo di sparire prima di poter arrivare alla testata.”

“Ma anche sotto sfasamento potremmo agire sul siluro per metterlo in 
sicurezza?”Chiese Tholos.

“Difficile a dirlo… c’è una probabilità del 47,8% di non riuscire ad 
interfacciarsi in maniera normale con la materia solida.” Rispose Anari.

“Cosa?” Finn si era perso in quel mare di parole.

“Significa che potremmo camminare per la nave e respirare ma potrebbe 
impossibileeseguire movimenti complessi con precisioni.” Tradusse Anari 
per il primo ufficiale e, dopo alcuni istanti, Tholos aggiunse:”Sarebbe 
come operare a cuore aperto bendati e con una scure al posto del bisturi 
laser e non è l’approccio migliore per mettere in sicurezza una testata 
fotonica.”

Finn tornò a sedersi alla poltrona del capitano. Doveva prendere una 
difficile decisione: avrebbe rischiato di teletrasportare una seconda 
squadra col rischio di perderla e non riuscire a disinnescare il siluro 
o lasciare T’Kar a farcela da solo con poche possibilità di avvertirlo 
dell’imminente esplosione?

Eccovi alcuni commento a quanto ho scritto.

Per lo sfasamento ho ipotizzato che i “nostri” siano appena fuori, 
invisibili ma che possano interfacciarci con il mondo esterno con 
qualche difficoltà. In questo modo possono respirare e camminare senza 
problemi. Ho supposto che movimenti complessi a causa dello sfasamento 
siano difficili o impossibili.

Per quanto riguarda il sogno di Kenar. Potremmo tenerlo o toglierlo 
senza compromettere la storia. Se lo teniamo potrebbe essere come un 
semplice sogno di uno stanco capitano e quindi fine a sé stesso oppure 
l’anticipazione di un avventura futura da sviluppare in un episodio 
successivo. Potrebbe essere la flotta stellare, alieni, entità, ecc. 
Fate vobis

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Ciao
Fabrizio
  
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Tenente Comandante
Rashan Tholos
Capo OPS
USS Redoutable
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