[Stml3] 04.12_McAllan - E' l'alpha o l'omega?

Fabrizio Caponeri ten.fabrizix a gmail.com
Dom 3 Dic 2017 16:56:30 CET


Ciao a tutti ecco il mio brano buona Domenica

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03/01/2395, Ore 08:00 – Posto Di guida del *workbee*



Erano ore che il timoniere McAllan era a bordo del workbee la stanchezza e
la tensione cominciavano a far breccia anche sul fisico possente, vedeva
avvicinarsi sempre di più la sagoma della Seatiger.

McAllan iniziò le procedure per l’attracco alla Seatiger quando
improvvisamente perse i contatti con il computer di bordo.

“Dannazione maledetta bagnarola - esclamò lo scozzese - proprio adesso devi
andare in avaria ma porc…#$£”.

Iniziò ad armeggiare freneticamente sulla piccola consolle di bordo
tentando di comunicare con la plancia, ma inutilmente.  Con un far
sarcastico nei confronti della nave tocco il comunicatore con violenza
quasi a voler scaricare la tensione, con voce stanca esclamo

=^= McAllan a Seatiger rispondi Seatiger protocollo di emergenza 1 alpha
bravo charlie zulu lima su frequenza di emergenza mi sentite? =^=

Poi *ripeté* nuovamente non avendo ricevuto risposta

 =^=*…………… *McAllan a Seatiger rispondi Seatiger protocollo di emergenza 1
alpha bravo charlie zulu lima su frequenza di emergenza mi sentite? =^=

Nessuna riposta dalla Seatiger. Tra sé e sé pensò:

* forse hanno un problema con i sistemi ma sapevano del mio arrivo che
Diamine. …!!*

Il piccolo workbee si diresse velocemente verso l hangar #1 quando McAllan
si accorse che l’accesso era chiuso, data la stanchezza si accorse solo
alla fine di questo problema. Il tenente effettuò una manovra al limite che
portò il piccolo veicolo a strisciare sulla carena della Seatiger. L
‘impatto non fu brusco ma sufficiente per mandare offline alcuni sistemi
del piccolo veicolo, scintile e principi di incendio si svilupparono sulla
piccola plancia che vennero prontamente domati.

Dal piccolo Workbee si svilupparono in lunghezza due piccole protesi
articolari comandate dall’interno da due piccole cloche. Le mani quasi
chirurgicamente tolsero un piccolo pannello di 20 centimetri per 20
centimetri a circa due metri dal portello dell’hangar principale. Tolto il
pannello una delle pinze del workbee girò, una grossa maniglia di color
rosso in senso orario portandolo da air-lock verso open, l’intento era
quello dia aprire manualmente l’hangar, sfortunatamente l’esito non fu
positivo, l’hangar era ancora chiuso!!!!



McAllan preso dalla rabbia cominciò a dare pugni a destra e manca tanto da
provocare il beccheggio del piccolo scafo. Iniziò a pensare a cosa potesse
essere successo all’equipaggio e al computer di bordo.

Sfortunatamente l’impatto con lo scafo della Seatiger aveva provocato ben
più di qualche piccolo danno.

Sulla piccola plancia inizio a lampeggiare una serie di spie che indicavano
perdita di potenza, il workbee iniziò a procedere a strattoni quasi come se
avesse il singhiozzo.

McAllan fu preso da panico per la prima volta nella sua vita. Gli venne in
mente l’incidente che subì quando era distanza al reparto di ricerca
sviluppo, la mente inizio ad annebbiarsi gli occhi a farsi pesanti… il
rumore dell’allarme si faceva via via sempre più lontano in cuor suo
comincio a pensare alla fine.

Una voce metallica proveniente dalla Seatiger lo fece rinvenire.

“Ma che diavolo è questa voce! Non può essere il computer di bordo.”

Una volta ristabilitosi la voce metallica spari improvvisamente con la
stessa velocita con la quale era venuta.

Ripresosi da quell’impasse gridò con un sorriso a 32 denti:

“Sono uno stupido testone! Certo l’hangar 3 è in riparazione avevamo una
falla cercherò di entrare da lì”.

Il mezzo di manutenzione si diresse verso l’hangar, man mano che passava il
tempo la traiettoria del piccolo scafo era sempre meno lineare. In cuor suo
sapeva che con il motore in quello stato non avrebbe potuto attraccare.
Prese una decisione che probabilmente lo avrebbe condannato a morte, ma gli
anni di flotta stellare gli avevano insegnato a non demorderei mai in
qualunque situazione. Iniziò ad armeggiare con tubi e condotti in modo da
trasferire tutta l’energia dai sistemi vitali al piccolo al motore…

Il surplus di potenza fece schizzare il workbee come una biglia che centro
perfettamente l’enorme ingresso.

Il mezzo iniziò a sbattere all’ impazzata all’interno della Seatiger e finì
la sua corsa contro alcune casse di materiale. Il veicolo era completamente
distrutto, l’uniforme di volo era cosparsa di detriti e sangue provenienti
dalle varie ferite che si era procurato nell’atterraggio. I sistemi vitali
si stavano esaurendo rapidamente e nello spazio antistante la nave non vi
era atmosfera artificiale. Il timoniere iniziò a perdere i sensi e prima di
svenire vide un puntatore laser di color rosso molto familiare…

Le sue ultime parole furono:

“…*Sea* TTT …. Borg.”
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