[Stml3] 04.11 Carelli - Unimatrix 7480946
Cmdr. Arjian Kenar
arjiankenar a gmail.com
Mer 15 Nov 2017 21:24:50 CET
Davvero spassoso!
Grazie Massimiliano.
Unico appunto: ricordiamoci che Barret è l'ingegnere capo che ha assunto il
comando della Indefatigable, non il Capitano.
Il brano è online
<http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=134&viewlog=11>
.
Fabrizio McAllan, Fabrizio Rashan e Valentino, commenti prima di andare
avanti col prossimo turno?
Michele
Il giorno 14 novembre 2017 09:21, Franco Carretti <dewey_finn a mail.com> ha
scritto:
> Pezzo favoloso ed esilarante! L'ho letto a lavoro e la parte dell'ansia da
> perstazione mi ha fatto cappottare dalla sedia.
> Fantastico! :D
>
> *Sent:* Sunday, November 12, 2017 at 10:06 PM
> *From:* "illu 666" <illu666 a hotmail.com>
> *To:* "USS Seatiger" <stml3 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml3] 04.11 Carelli - Unimatrix 7480946
>
> Ecco qua il pezzo. al solito ci ho messo in una bella situazione...
>
> Enjoy
>
>
>
>
>
> Massimiliano aka illu aka Carelli
>
>
>
> PS:
>
> il numero nel titolo non è casuale. indovinate cosa significa!
>
>
>
> ################## Unimatrix 7480946 ################################
>
>
> USS Seatiger, Alloggio del Capo Ingegnere
> 03/01/2395, Ore 00:42 – Data Stellare 72005.56
>
> Droxine aprì gli occhi assonnati. Lanciò un'occhiata all'ora sul display
> sul
> comodino accanto a lei ed imprecò. Era andata a stendersi un'oretta ed
> invece ne
> erano passate tre.
> * La vecchiaia. Non hai più la resistenza di un tempo, eh? *
> Data la crisi in corso non voleva assentarsi troppo dal suo posto, ma
> aveva avuto
> proprio bisogno di riposarsi un po'. E pensare che le sembrava di aver
> puntato la
> sveglia.
> * Memoria che se ne va... altro segno di vecchiaia. *
> Si alzò. Se fosse successo qualcosa di grave l'avrebbero chiamata.
> * A questo punto concediamoci il lusso di una bella doccia. *
> Si spogliò ed entrò nella doccia sonica.
> Mentre le vibrazioni sgretolavano lo sporco sulla sua pelle riconsiderò le
> ultime
> ore.
> * Eppure sono praticamente sicura di aver creato un sveglia prima di
> mettermi a
> dormire. *
> Decise di indagare.
> " Computer? Controlla il mio calendario per le ultime quattro ore. "
> Attese. Nulla.
> * Ma che...? *
> " Computer? "
> Nulla.
> Uscì dalla doccia.
> * E dai computer, rispondi. che figura ci fa il capo ingegnere se proprio
> nel
> suo alloggio non funziona l'input vocale? *
> Si avvicinò al terminale sulla sua scrivania e tentò di accenderlo.
> L'apparecchio
> rimase ostinatamente spento.
> * Ora sto cominciando a preoccuparmi... ma non può essere nulla di così
> grave.
> Mi avrebbero chiamato... *
> Visto che il terminale era morto non rimaneva che il comunicatore
> personale.
> Prese dal comodino la familiare spilletta e la toccò con un dito. Trillò.
> * Almeno tu mi dai soddisfazione. *
> " Carelli sala macchine. Sto riscontrando avarie nel mio alloggio. Ci sono
> problemi? "
> Aspettò.
> Nessuna risposta.
> " DeRossi? Zimmer? Qualcuno risponda. "
> Toccò di nuovo la spilletta.
> " Carelli a plancia. Rispondete per favore. "
> Niente da fare.
> Deglutì. Cosa stava succedendo?
> * Forse sto ancora dormendo e questo è un sogno... *
> Provò la forte tentazione di darsi un pizzicotto. Invece si vestì in tutta
> fretta,
> appunto la spilla al petto ed uscì.
> Il corridoio era vuoto. Strano ma non troppo, data l'ora.
> Poi sentì un rumore di passi che si avvicinavano.
> * Bene, temevo di essere finita in uno di quegli horror che piacciono
> tanto a
> Lebowsky. Tipo l'ultima donna sulla nave o simili... *
> Due figure girarono l'angolo. Erano Alec Bremmer ed Esther Williams.
> Droxine li
> riconobbe appena dati i corpi coperti di impianti e la pelle pallida da
> cadavere.
> I due borg la videro e si fermarono.
> E si diressero verso di lei estraendo dalle mani i microtubuli
> assimilatori.
> Droxine rimase agghiacciata per un attimo, poi si girò e corse con tutta la
> foga che le permetteva il suo corpo pingue.
> * No no no NONONO... *
> Girò l'angolo solo per trovarsi davanti un altro borg. Brin,
> dell'idroponica. Che
> estroflesse dalla mano destra i microtubuli e tentò di infilarli nella sua
> carne.
> Droxine si tuffò sotto le sue braccia e riuscì a superarlo.
> Ma già sentiva il rumore di passi cadenzati in arrivo. La stavano
> circondando.
> Presto non avrebbe più avuto un posto in cui scappare.
> Maledisse il proprio corpo fuori forma. Aveva già il fiato corto.
> Doveva trovare un posto in cui riposarsi. E pensare. E fare un piano.
> Un altro borg le si parò davanti. DeMarco. Cartografia stellare.
> " Computer! Attivare campo di forza da sedici a diciotto! "
> Nulla. Ovviamente.
> Strappò un pannello dalla parete ed armeggiò con i condotti energetici. Una
> fiammata le bruciacchio le mani, ma non sentì nemmeno il dolore.
> Un ronzio le indicò che una provvidenziale barriera di energia si era
> alzata tra
> lei ed il fu collega.
> Fu seguita da un lampo ed il rumore di un oggetto che rimbalzava vicino ad
> i suoi
> piedi. Era il braccio cibernetico di DeMarco, tranciato di netto.
> Si muoveva ancora, con gli assimilatori minacciosamente estratti.
> Droxine in preda al panico scalciò cercando di fare presa sul pavimento nel
> tentativo di allontanarsi da quella cosa. Poi la ragione riebbe il
> sopravvento.
> Non riuscì a mettersi subito in piedi. Le gambe le tremavano troppo.
> Guardò Demarco. Saggiava il campo di forza con il braccio residuo.
> Dall'altro lato del corridoio Brin, Bremmer e Williams facevano la stessa
> cosa.
> * Presto si adatteranno ed oltrepasseranno i campi di forza. *
> Si guardò intorno. Era in un corridoio senza uscite. Era spacciata.
> Strinse i denti.
> * No! Questa è la mia nave. Il mio regno. Io non muoio qui. *
> Si alzò in piedi faticosamente e fece mente locale. Nella sua testa quel
> corridoio
> era parte di una mappa tridimenzionale. Poteva vedere attraverso le pareti
> come se
> non ci fossero.
> Rabbrividendo raccolse il braccio di DeMar... del borg. Se si fosse anche
> solo
> graffiata con gli assimilatori le nanomacchine avrebbero decretato la sua
> fine.
> Non era esperta di cibernetica borg ma se non ricordava male quell'affare
> conteneva
> anche una minitorcia al plasma. Riandò al pannello che aveva aperto e
> collegò con
> infinita cautela una linea energetica al braccio. Se avesse sbagliato ed
> avesse
> sottratto energia ai campi di forza...
> In pochi minuti ebbe tra le mani un'improvvisata torcia al plasma.
> Si mise subito al lavoro sulla parete. Tagliò un piccolo buco appena
> quanto bastava
> per passarci. Lanciò un gridolino quando la parete cadde per rivelare un
> passaggio
> di servizio. Si era ricordata bene.
> " Non mettetevi con me, bastardi. Sono un ingegnere! "
> Mentre di inoltrava nel condotto rifletté sulla sua prossima mossa.
> Arrivò alla conclusione che la sua miglior possibilità era arrivare alla
> plancia.
> Se c'era un luogo da cui ripartire a combattere era quello. Il capitano
> avrebbe
> saputo cosa fare.
> Sarebbe stata dura arrivarci con i condotti di servizio però.
> * Allora farò bene a darmi da fare... *
> Ed iniziò a gattonare nel condotto.
> Procedeva in questo modo da un po' di tempo quando avvertì un picchiettio
> dietro di
> lei.
> Si fermò terrorizzata per ascoltare. Se l'avevano seguita anche lì sarebbe
> stato
> terribile. I borg non brillavano per agilità e quegli impianti non erano
> fatti per
> strisciare, ma se le avessero tagliato la strada...
> Era come un rumore di zampette.
> Tek... tetetetek... tak tak.
> * Cosa c'è adesso... *
> Da dietro la curva a gomito dietro di lei si affacciò un essere
> orripilante.
> Era grande come un grosso topo con un grosso addome da ragno e zampette
> artigliate.
> Droxine vide che l'esoscheletro aveva chiaramente fattura borg.
> Aveva una testa tozza con un grosso singolo occhio che si appuntò subito
> su di lei.
> Aprì una bocca irta di denti ed emise un verso stridulo.
> Si buttò al suo inseguimento.
> Droxine si lanciò in avanti più velocemente che poté, muovendo
> freneticamente
> gambe e braccia.
> Dimenticando qualsiasi parvenza di piano si mosse a casaccio, fino a
> trovarsi di
> fronte ad un piccolo pannello di accesso.
> Colpì il pulsante di apertura ma il display rispose con un divieto di
> accesso.
> Digitò con le mani tremanti il suo codice di override quando sentì
> qualcosa che le
> artigliava le scarpe.
> Una decompressione esplosiva sputò lei ed il suo aggressore in uno spazio
> buio,
> privo di aria e senza peso. Il portello si richiuse immediatamente dopo il
> loro
> passaggio.
> Si rese conto si essere entrata in un condotto del turboascensore.
> I timpani le scoppiarono quasi subito. Colpì parete opposta scompostamente
> ma
> riuscì in qualche maniera a mantenersi cosciente.
> Il suo aggressore era ancora attaccato il suo piede. Scalciò.
> Sentì la massa che si staccava.
> Si guardò intorno disperatamente mentre i bulbi oculari le si stavano
> congelando.
> Doveva ritrovare il portello di accesso.
> Ma l'unica luce nell'oscurità altrimenti totale si stava inesorabilmente
> allontanando. E lei continuò a rimbalzare da una parete all'altra priva di
> peso
> e senza appigli.
> Con gli occhi ormai appannati vide un'altra luce che si avvicinava a
> velocità
> vertiginosa.
> Un turboascensore, si rese conto. Se i dispositivi di sicurezza non si
> fossero
> attivati l'avrebbe trasformata in una frittella di carne. Cosa
> probabilmente
> preferibile a morire nel vuoto.
> La luce si fermò. Lei no. Colpì la cabina. Prima che il rimbalzo la
> allontanasse
> di nuovo afferrò la maniglia dell'accesso e tirò. Giustamente questo si
> rifiutò
> di aprirsi. Digitò ancora una volta il suo codice di override. Le sue mani
> si
> muovevano lentamente, come in un sogno.
> Tirò ancora la maniglia. Un flusso di aria per lei rovente la investì e
> cercò
> di ricacciarla nel condotto.
> Si aggrappò all'apertura con la sue ultime forze. Appena l'aria fu uscita
> tutta
> si tirò dentro. La gravità locale della cabina la afferrò.
> Le era capitato il tetto e non il pavimento. Questo la aiutò ad entrare ma
> implicò una rovinosa caduta. Il pannello di accesso si richiuse non appena
> rilevò
> che l'occlusione, lei, era sparita. Subito dopo iniziò la
> repressurizzazione.
> Mano mano che la sensibilità le tornava cominciò a stare peggio.
> Timpani scoppiati, capillari rotti, congelamento, polmoni semicollassati.
> Si
> sentiva vicina alla morte come non mai.
> Cercò di emettere suoni intellegibili.
> " Com...puter. Plancia. Avv... avv... avviare. "
> Nulla.
> " Sistema... emergenza... "
> Fu costretta ad interrompersi per un eccesso di tosse.
> " Sistema di emergenza... Attivare. "
> Si accese una scritta 'Online' su un display. Sapeva una voce sintetica la
> stava
> dicendo la stessa cosa, ma lei non poteva sentirla.
> " Trasporto emergenza a plancia. Disattivare... disattivare impostazioni di
> sicurezza. Autorizzazione Carelli 379... Att... attivare. "
> La cabina si mise in moto. Dopo qualche secondo avvertì la vibrazione di
> un piccolo
> impatto. Non poté sentirne il suono ma fu sufficiente ad indicarle che il
> suo
> piccolo compagno di disavventura aveva trovato la sua fine. Una fine ad
> alta
> energia cinetica.
> Poco dopo la porta del turboascensore si aprì. Droxine si trascinò verso
> la porta.
> " Aiuto... "
> Tutto il personale di plancia si girò verso di lei. C'erano Il capitano,
> Finn,
> Anari e tutti gli altri. I mirini laser dei loro impianti la illuminarono
> accecandola.
> " No... "
> Fu Anari a farsi avanti. Il capo ingegnere non si ritrasse nemmeno. Non
> aveva più
> nulla da dare.
> Anari estroflesse gli assimilatori dalla mano sinistra. E glieli infilò
> nel collo.
>
> ...
>
> Droxine aprì gli occhi. Stava bene. Veramente bene.
> Era sdraiata ed una brezza piacevole la accarezzava.
> Si stiracchiò languidamente.
> Non stava così bene da... da...
> Da quando Anari l'aveva trasformata in un borg.
> Si mise seduta di scatto. Si ispezionò freneticamente il corpo. Sembrava
> tutto a
> posto.
> Si guardò intorno. Era seduta in mezzo ad un prato. Ed era in uniforme.
> Uniforme
> in perfette condizioni. Lavata e stirata.
> Il cielo era di un azzurro perfetto, appena striato di nubi. Alle sue
> narici
> arrivava un delizioso profumo d'erba.
> Eppure... tutto l'ambiente aveva un che di strano.
> " Computer? Arco. "
> Nulla.
> Si alzò.
> * Bé... se sono morta e questo è il paradiso non è il caso di
> lamentarsi... *
> Vide una struttura in lontananza. Ci si diresse.
> Un palco, si trattava di un palco. Di legno.
> Passò vicino ad un poster appiccicato alla meglio ad una palizzata.
> Stampata con tecniche primitive ritraeva una mano che reggeva una chitarra
> con un
> uccello appollaiato sopra. C'erano poi delle scritte:
> ' Woodstock Music & Art Fair '
> e poi
> ' 3 Days of Peace and Music '
> * Se questo è il paradiso non è il mio. Di Finn forse. *
> Come evocato da quel pensiero il primo ufficiale del Seatiger sbucò da
> dietro la
> base del palco.
> " Tenente! Che piacere vederla! Venga, mancava solo lei. Benvenuta
> nell'unimatrice
> Rock and Roll! doveva vedere come era all'inizio. Poi ho riarredato. Le
> piace? "
> Droxine salì le scalette laterali. Non era nemmeno troppo stupita. Quando
> c'era di
> mezzo Finn poteva succedere di tutto.
> Non si era sbagliata.
> Dietro il palco c'era... una folla. Alcuni si voltarono a guardarla.
> Erano i membri dell'equipaggio.
> Forse tutto l'equipaggio.
> Il capitano Kenar le si fece incontro per unirsi a lei e Finn.
> " Salve, tenente. Mi spiace per il metodo brusco, ma era necessario. "
> Droxine allargò le braccia ammutolita. Poi inspirò a pieni polmoni.
> " Qualcuno mi può spiegare cosa succede? "
> Finn fece uno dei suoi sorrisi sghembi.
> " Bé... "
>
> USS Indefatigable, Hangar 2
> Tre ore prima
>
> Un Finn chiaramente confuso scrutò il giovane imbellettato piegarsi a terra
> grugnendo accanto a lui.
> T'Kar al suo fianco teneva ancora il phaser puntato verso lo squarcio
> attraverso
> il quale si era ritirato il gigantesco essere.
> " T'Kar mi dica che ci capisce qualcosa lei perché io sono completamente
> al buio. "
> " Temo di non poterla favorire, signor Finn. Sospetto però che quest'uomo
> sia la
> persona che siamo venuti a prendere. E visto lo scarso effetto della mia
> arma,
> suggerirei di ritirarci. In fretta. "
> " Concordo ed approvo. "
> Si rivolse al nuovo arrivato.
> " Tu. Sei in grado di camminare? Dobbiamo andarcene prima che ci arrivi un
> invito a
> cena che non possiamo rifiutare. A proposito hai un nome? "
> Anena si tirò su faticosamente.
> Rispose alla domanda con voce tremante ma stizzita.
> " Certo che che ce l'ho. Ed anche uno carino. "
> " E...? "
> " E cosa? "
> " Quale è questo nome! "
> " Ah ecco! Mi avevi chiesto se avevo un nome, non quale. "
> Finn digrignò i denti.
> " Come. Diavolo. Ti. Chiami. "
> " Guardiamarina Anena Lawtoein. Per servirla. Ah, ma chi voglio prendere
> in giro?
> Non ho il più piccolo barlume di desiderio di servirti! "
> Un T'Kar alquanto stizzito li spintonò nel corridoio. Ultimo li seguiva
> barcollante.
> " Non è il momento di fare conversazione. Meglio ricongiungersi con il
> capitano
> Barrett. "
> " Sì. Se quella cosa si rifà avanti sarà meglio avere un po' più di
> potenza di
> fuoco a disposizione. Chissà poi cosa era. Un'arma borg? "
> Anena, che si stava riprendendo dall'esperienza di poco prima, interloquì.
> " Questo credo di potervelo dire io. Quella è, od era, la regina borg. "
> " Coma sarebbe 'era'? "
> " Poco fa le nostre menti si sono unite. Probabilmente grazie alle mie
> facoltà
> empatiche ed al fatto che siamo rimasti intrappolati entrambi nel Nexus,
> non lo
> so... "
> Anena fece un sospiro prima di continuare.
> " Il Nexus è un posto strano. In esso puoi essere tutto quello che vuoi.
> Vivere
> la vita che vuoi. Quando la regina vi è penetrata... Bé... Regine, Locutus,
> mantengono sempre la personalità originale del corpo che hanno assimilato.
> Per
> utilizzarne l'intelligenza e l'esperienza. Potete comprendere l'orrore di
> essere
> intrappolati nel proprio corpo? Nel Nexus conta solo ciò che si desidera.
> La povera
> regina borg non aveva possibilità. "
> " Ma... allora possiamo parlarci. Trovare un accordo. Suppongo che i borg
> non
> le stiano troppo simpatici... "
> " Non credo. Posso sentire ancora la sua mente... è pazza, completamente e
> pazza.
> Vuole una cosa sola. Distruggere e... "
> Anena si bloccò.
> " Oh no... lo ha fatto... "
> " Cosa?! Cosa!? "
> Ma in nuovo arrivato guardava fisso in direzione da cui stavano venendo.
> Tek... tetetek tektektek...
> " Non vorrei essere disfattista ma questo rumore non mi piace per nulla...
> "
> Poi sbucarono da dietro l'angolo.
> Erano tre miniature dell'ex regina borg.
> Appena li videro si gettarono subito verso di loro.
> T'Kar centrò il primo il secondo ed il terzo attaccarono Finn e Anena.
> Affondarono
> le loro zampette si agganciarono alle loro braccia mentre le fauci piene
> di dentini
> affilati si preparavano a colpire. T'Kar li staccò con un calcio e li finì
> con il
> phaser.
> Finn si rialzò massaggiandosi il braccio dove le zampette erano penetrate
> nella
> pelle.
> " Fiuuu... grazie T'Kar. Ci è mancato poco. "
> Il capo della sicurezza stava esaminando i resto degli esseri.
> " Sono molto simili alla regina. Non sono biologici, non completamente.
> Sembrano
> una specie di ibrido tecno-organico... "
> Anche Anena stava esaminandosi i graffi sul braccio.
> " Li genera lei... sono i suoi figli. Anche se non è più borg il suo corpo
> non è
> cambiato. Consumerà la nave e continuerà a produrli. "
> Finn scosse la testa.
> " Si comporta sempre da borg allora... "
> " I borg assimilano. Lei mangia. Si mangerà questa nave e tutti quelli che
> la
> occupano. Poi troverà il modo di spostarsi e comincerà a diffondersi di
> pianeta. "
> " Non è troppo rassicurante e... "
> Tektektek...
> " ...e direi che faremo meglio a muoverci. "
> I quattro si affrettarono.
> Poco dopo raggiunsero il capitano Barrett e gli altri superstiti della
> Indefatigable.
> T'Kar aveva appena cominciato a metterli al corrente che cominciò a
> sentirsi
> raspare alla porta.
> Finn deglutì.
> " È troppo sperare che qualcuno abbia lasciato fuori il gatto eh? "
> Barret si mise subito all'opera.
> " Stabiliamo un perimetro! Armi su letale! Tenete sotto tiro ogni
> apertura! "
> Anena si fece vicino. A Finn e T'Kar e parlò sottovoce.
> " Non voglio seminare pessimismo... ma non servirà a nulla. C'è un intero
> sciame
> là fuori. Se sfondano la battaglia durerà pochi secondi. "
> " Non possiamo farci teletraportare dalla Seatiger? "
> Bisbigliò Finn.
> T'Kar scosse la testa.
> " Il campo di sfasamento è scomparso quando la regina si è risvegliata, ma
> il
> subspazio è ancora pesantemente danneggiato. "
> " Forse dovremmo rischiarcela... "
> Disse Finn rabbrividendo. Poi si rivolse ad Ultimo.
> " E tu non hai suggerimenti? Dovresti essere tu l'esperto qua... Vuoi
> farci sapere
> cosa ti passa per la testa? "
> L'ex drone borg sembrò uscire dall'apatia che lo aveva colto dal risveglio
> della
> regina.
> " Attivo output vocale:
> Unimatrice compromessa. Azione: distacco. Eseguito.
> Azione: relink a collettività: fallito.
> Azione: creazione nuovo collettivo borg: Attivazione.
> Azione: assimilazione forme di vita animali intelligenti: errore
> irreversibile.
> Azione: riparazione impianti danneggiati: errore: database corrotto.
> Azione: relink a collettività: fallito.
> Azione: creazione nuovo collettivo borg: Attivazione.
> ... "
> " È in loop... "
> T'Kar lo chiamò.
> " Signor Finn, stia lontano da quel borg... "
> " Tranquillo, tenente. Ha sentito? È innocuo. Non può assimilare nessuno. "
> Poi si rivolse di nuovo a Ultimo.
> " Quanto a te smettila di piangerti addosso. Non sei un computer. Hai un
> cervello
> in quella testa. Usalo e dacci una mano! "
> " ...impianti danneggiati: errore: database...
> Richiesta azione individuale.
> Azione: formattazione database: fallito.
> Azione: accesso database unimatrice corrotta: fallito... "
> " Bravo, così mi piaci. Spremi quei neuroni. Chip. Qualunque cosa siano. "
> " Azione: reset database da backup: backup corrotto.
> Azione: riparazione backup: fallito.
> Notifica: trovato database nascosto.
> Azione: accesso: successo.
> Azione: lettura database: successo.
> Notifica: trovato protocollo di emergenza 'reggente' classe queen.
> Valutazione tattica: positiva.
> Azione: attivazione protocollo 'reggente'.
> Azione: riprogrammazione naniti: successo.
> Azione: designazione reggente.
> Azione: assimilazione. "
> Il borg estroflesse gli assimilatori dalla mano destra e li conficcò nel
> collo di
> Finn. "
> " ULTIMO?! Machecc... "
> Poi su Finn calò il buio.
>
> ...
>
> che fu seguita da una luce abbagliante.
> Finn aprì gli occhi. Si trovava in uno spazio bianco. Il pavimento era
> bianco e non
> c'erano pareti. Solo un chiarore uniforme in qualsiasi direzione.
> * Ecco lo sapevo. Sono morto e questo è il paradiso. Ma come faccio ad
> esserci
> finito? Ci deve essere un errore. Tra l'altro ho anche un'immagine di
> rocker
> maledetto da mantenere... *
> " Drone attivo ed in attesa di ordini. "
> Finn si girò di scatto.
> Ultimo era dietro di lui.
> " Eccoti qua! Si può sapere cosa ti è preso?! E dove siamo. "
> " Questo drone ha attivato il protocollo di emergenza 'reggente'. Questo è
> un
> ambiente di incontro virtuale del collettivo borg. "
> " Mi hai assimilato?! "
> " Affermativo. "
> " Bell'amico. Io mi fidavo di te. "
> " Negazione: unità Finn ha richiesto assistenza. "
> " Hai uno strano concetto di 'assistenza', sai? "
> " Valutazione tattica: in attacco dello sciame contro gruppo questo drone
> è stato
> ignorato. Ipotesi: lo sciame mantiene parte della programmazione borg.
> Borg non
> assimila borg. "
> " Furbo... ma non avevi detto che non potevi assimilare nessuno? "
> " Questo drone ha utilizzato database nascosto per programmare i naniti
> per creare
> entità classe 'reggente'. Questo drone rimane incapace di creare nuovi
> borg ma il
> reggente lo può farlo. "
> " Cioè io sarei un borg tipo Locutus? "
> " Negativo. Designazione: 'reggente'. Il reggente ha discrezione assoluta
> di azione
> fino al ricongiungimento alla collettività borg. "
> " Assoluto? Quindi sono una regina... anzi un re borg! "
> " Negativo: designazione: 'reggente' "
> " È che suona così male... vuoi mettere 'Re Borg'? O anche Locutus è
> fighissimo.
> Senti? LoooCuuuTuuuuss... fa gelare il sangue... "
> " Negativo: designazione: 'reggente' "
> " Va bene, va bene... Vai a spiegare l'estetica ad un borg... Ma poi
> perché non hai
> usato i nuovi naniti su di te e sai diventato tu reggente? "
> " Tatticamente logicamente svantaggioso: il drone crea nuova unità e la
> protegge.
> Inoltre la nuova unimatrice parte già con due unità. Inoltre: questo drone
> è
> inadatto alla designazione 'reggente' in quanto manchevole di capacità
> decisionali
> ed operative. "
> " E così hai pensato a me, ma grazie! "
> " Negativo. Questo drone ha scelto l'unità 'Finn' in quanto la più vicina.
> "
> " Ah ecco. "
> " Dovendo selezionare in base fruibilità e con i dati parziali sui
> presenti l'unità
> 'Finn' si colloca al 53° posto. "
> " Va bene, va bene, quanto sei pedante... "
> " Questo drone andrà ora in sospensione. "
> " Cosa? Perché? "
> " Questo drone è stato danneggiato dall'unità designata 'T'Kar' dopo
> l'assimilazione
> dell'unità designata 'Finn' ora designata 'reggente' "
> " Cosa?! "
> " L'unità designata 'T'Kar' si appresta ora a terminare l'unità designata
> 'reggente'. Si consiglia di prendere misure. "
> " Come?! "
> Ma Ultimo era già scomparso nel nulla.
>
> ...
>
> Finn riaprì gli occhi nella dura realtà. Solo per fissare il lato
> sbagliato di un
> phaser. Retto da T'Kar.
> Finn sgranò gli occhi e scosse le mani per fermare il capo della sicurezza.
> " Fermo fermo fermo! Sono io sono io! Non spari! "
> T'Kar lo guardò con sguardo duro.
> " Mi dispiace, signor Finn. Le avevo detto di stare lontano da quel borg. "
> Finn seguì lo sguardo verso il corpo riverso di Ultimo da cui si levava un
> filo di
> fumo.
> " Sì sì ma io sto bene senta mi lasci spiegare... "
> T'Kar scosse la testa e sparò.
> Finn urlò. Il raggio del phaser si disperse ad un centimetro dalla sua
> pelle (su
> cui stavano già cominciando a fiorire circuiti notò).
> " Ma guarda. Mi sa che mi sono adattato. Figo. "
> T'Kar gli lanciò un'occhiataccia ed armeggiò con i controlli del phaser.
> " No! Non cambi frequenza! Mi sia un attimo! "
> Ma T'Kar stava già ripuntando l'arma verso di lui.
> " èstataunideadiultimolosciamenonattaccaiborgpossotrasformaret
> uttimantenedolacoscienzacosìguadagnamotempolapregolapregononmiuccidalaprego!
> "
> T'Kar rimase fermo ancora un po' con il phaser puntato. Poi ripiegò il
> braccio.
> Si rivolse al capitano Barrett e le porse l'arma.
> " Prenda questo e cambi la frequenza senza dirmela. Se faccio qualcosa di
> strano
> spari prima a me e poi al signor Finn. Io sarò il più pericoloso. "
> Poi si rivolse a Finn.
> " Proceda. "
> " Davvero? "
> " Sì. È la cosa più logica. "
> Finn si guardò la mano destra ormai semicoperta di impianti. Stranamente
> non
> sentiva dolore. Flesse le dita. Le chiuse a pugno. Diede qualche colpetto
> al dorso. "
> " Signor Finn... "
> " E un attimo! Non ho mai borghizzato nessuno prima. Non so come si fa.
> Consideri
> anche l'ansia da prestazione. Poi sono stanco. Può capitare di fare
> cilecca. "
> " Le ricordo che non abbiamo molto tempo. "
> " Grazie per la pressione... oh ecco! "
> L'ago di un assimilatore era uscito finalmente dal dorso della mano destra.
> " Allora vado... con permesso... prometto che sarò delicato... "
> Anena lì accanto alzò gli occhi al cielo.
> Finn infilò l'assimilatore nel collo di T'Kar.
> Il vulcaniano rimase impassibile controllando le linee scure che
> cominciavano a
> formarsi sulla sua pelle.
> Nell'attesa Finn usò i suoi nuovi artigli su Ultimo. Sperava che i nuovi
> naniti
> potessero ripararlo. Era un tentativo. Ultimo se lo meritava.
> Dopo un paio di minuti T'Kar sembrò soddisfatto. Tornò dal capitano
> Barrett e si
> fece restituire il phaser.
> " A quanto pare ho mantenuto la mia coscienza. Procederemo alla
> trasformazione dei
> superstiti, se permette. "
> Barrett lo guardò fisso degli occhi.
> " Dovrei permettere la trasformazione dei miei uomini in macchine? Senta
> ho notato
> del terrore negli occhi dei suoi uomini quando parlate di questi 'borg'...
> "
> " Capisco ma è l'unica via percorribile che abbia un minimo di possibilità
> di
> riuscita. "
> " Dovremo rimanere così per sempre? "
> " Gli impianti possono essere eliminati in seguito. Avendo il controllo
> della
> collettività dovrebbe essere possibile disattivare le direttive di
> sicurezza che
> rendono il processo letale. "
> " 'Dovrebbero'? "
> " Sì. "
> Il capitano della Indefatigable sospirò.
> " Proceda. "
> T'Kar e Finn si misero al lavoro, istruendo ogni nuovo borg ad assimilarne
> altri.
> Quando lo sciame irruppe avevano appena finito. Tutti rimasero bloccati
> mentre
> le creature zampettavano attorno ai loro piedi.
> " Sembra stia funzionando... "
> Azzardò Finn.
> Per essere contraddetto da un urlo.
> Le creature stavano aggredendo alcuni superstiti.
> Barret fece per estrarre la sua arma ma T'Kar la fermò.
> " No! Se ne colpisce uno potrebbero diventare ostili. "
> " Sono già ostili! "
> " Sono quelli trasformati per ultimi. Probabilmente gli impianti non sono
> ancora
> abbastanza sviluppati. "
> " Non posso lasciarli morire così. "
> " Non può fare altro. E poi guardi: è già troppo tardi. "
> Lo sciame aveva infatti consumato in pochi secondi i corpi di sei
> malcapitati.
> Sembrarono poi disinteressarsi ai novelli borg e si ritirarono. Ne
> rimasero solo
> alcuni ad erodere apparecchiature e pareti. Nuovo materiale da portare
> alla loro
> regina.
> T'Kar lasciò il capitano Barrett ai suoi cupi pensieri e tornò da Finn.
> " Bé, ha funzionato... quasi. "
> " Sono stare perdite accettabili. "
> " Lo dica a Barrett... "
> " È un capitano della flotta stellare. Reagirà. "
> Finn lanciò uno sguardo triste al capitano.
> " Forse. Ed ora cosa facciamo? "
> " Torniamo sulla Seatiger. "
> " E come? Ha detto lei che il teletrasporto non è possibile. "
> " Esiste una cosa chiamata teletrasporto sub-quantico, ne ho perlato con
> l'ufficiale
> scientifico della Indefatigable. Ho controllato il database
> borg. Ne hanno gli schemi e li sto inviando a tutti nell'unimatrice. Con
> quello
> potremo teletrasportaci sulla Seatiger. "
> " Grande T'Kar! Ma se esiste un simile teletrasporto perché non lo usiamo
> sempre? "
> " Perché è inefficiente e inaffidabile. La materia viene inviata in stato
> di
> fluttuazione quantica che si degrada facilmente. "
> " Ah. Quindi usandolo rischiamo di morire. "
> " Sì. "
> " perdite accettabili? "
> " Sì "
> " Scusate... "
> I due si girarono verso Anena.
> " ... ma se lei ha trovato gli schemi nel database borg non significa che
> ce l'ha
> anche la regina? Credo che stia iniziando a costruirlo adesso... "
> T'Kar lo guardò duramente.
> " Guardiamarina. È possibile che il suo collegamento con la regina sia
> bidirezionale? "
> " Err... è possibile... "
> " E non ha pensato di riferircelo? "
> " Senta, non lo sapevo va bene? "
> " D'accordo inutile recriminare. Ora siamo in corsa contro il tempo. Sto
> informando
> tutti nell'unimatrice di tenere in guardiamarina Lawtoein all'oscuro di
> tutto. "
> T'Kar stava per allontanarsi ma Finn lo bloccò.
> " Una cosa. Perché non abbiamo avvertito il capitano Kenar di quello che
> sta
> succedendo? "
> T'Kar lo guardò come soppesandolo poi disse:
> " Perché prevedo scenari in cui fornire quest'informazione potrebbe essere
> deleterio. "
> " E questo cosa dovrebbe significare? "
> Ma T'Kar si era già allontanato.
> " Lei mi sembra un po' troppo a suo agio con questa storia
> dell'unimatrice, sa? "
> Disse Finn inascoltato.
>
> USS Seatiger - Plancia
> un'ora dopo
>
> Arjian stava ricevendo rapporti da tutti i ponti. Malfunzionamenti di
> tutti i sistemi.
> * Cosa diavolo sta succedendo. Ed esattamente nel momento peggiore. Non
> può essere
> una coincidenza. *
> Tholos richiamò la sua attenzione.
> " Capitano! Stiamo perdendo il contatto con varie sezioni della nave. "
> Arjian attivò il comunicatore.
> " Kenar a Carelli. "
> " Le comunicazioni interne non funzionano, capitano. Ed abbiamo appena
> perso anche
> il computer. "
> Il capitano della Seatiger imprecò tra sé e sé.
> Erano ciechi e sordi. E paralizzati. Era un attacco in piena regola.
> In quel momento di fronte a lui si materializzarono delle forme.
> Quando si solidificarono vide che si trattava di Finn, T'Kar ed altri due
> uomini.
> Tutti borg.
> Scattò dalla sedia ma Finn fu più veloce.
> Gli fece il suo caratteristico sorriso sghembo.
> " Scusi capitano, ma ora non ho tempo di spiegare. "
> E gli infilò qualcosa nel collo.
>
> Spazio virtuale di collegamento Unimatrice 7480946
> Ora
>
> " Ed è così che è andata. "
> Terminò di raccontare Finn.
> Il viso di Droxine era corrucciato.
> " Mi spiace per non essere stata al mio posto durante la crisi, capitano. "
> " Non si preoccupi, tenente. Non avrebbe potuto fare nulla in ogni caso. "
> " Non capisco però. Se l'equipaggio della Indefatigable si è
> teletrasportato qui,
> perché non distruggere semplicemente la loro nave con un siluro? "
> T'Kar si fece avanti.
> " La regina ci ha battuti sul tempo. Quando siamo stati pronti lei aveva
> già
> cominciato a trasportare il suo sciame sulla Seatiger. Temevamo che
> attaccasse
> l'equipaggio, invece ha disabilitato la nave. Il che è tatticamente giusto.
> La prima cosa che avremmo fatto appena messo in salvo i superstiti sarebbe
> stato
> distruggere la Indefatigable. "
> Il capitano della Seatiger si rivolse irato al suo capo della sicurezza.
> " Se ci avesse avvertito avrei potuto prendere delle misure. "
> " Capitano, ne abbiamo già parlato. I membri della flotta stellare
> contemporanea
> soffrono di un terrore assoluto nei confronti dei borg. Sapevo che c'era la
> possibilità di dover assimilare anche l'equipaggio della Seatiger, come
> poi è
> successo. Avrebbero resistito con forza. "
> " Non era una decisione sua da prendere. Avrei persino potuto prendere la
> decisione
> di sacrificare voi e la Indefatigable non ci ha pensato? "
> " Sì, signore, ma la priorità era salvare l'equipaggio della
> Indefatigable. Ho
> preso le mie decisionie ne subirò le conseguenze. "
> " Ci conti. Ma adesso non è il momento. "
> Finn si fece avanti.
> " Bravi. Non mi piacciono le discussioni in famiglia. Quindi adesso quale
> è il
> piano? "
> " Il piano è, signor Finn il seguente: troviamo il modo di distruggere la
> regina,
> sciogliamo il collettivo. E ci togliamo di dosso i maledetti impianti
> borg. "
> " Bel programma. Sapessimo come attuarlo... "
> " Abbiamo ancora tre assi nella manica, signor Finn. "
> " Parli pure. Il guardiamarina Lawtoein è offline. "
> " Uno: appunto il guardiamarina Lawtoein. Due: i profeti. Tre: Il signor
> McAllen
> a bordo del workbee. "
> " Ah bene. Cosa può andare storto? "
>
>
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> Stml3 a gioco.net http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml3
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> Cmdr. Dewey Finn
> Primo Ufficiale
> USS Redoutable NCC-35783
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: francocarretti a mail.com
> [CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=31
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> Non importa quanto una cosa possa sembrare improvvisata, c'è ancora un
> piano. (Col. John 'Hannibal' Smith)
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Capt. Arjan Kenar
Commanding Officer USS Seatiger NCC-72733
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