[Stml3] Brano: 06.04 - Di ragionamenti, guardiamarina e ancelle
Cmdr. Arjian Kenar
arjiankenar a gmail.com
Mer 10 Ott 2018 22:48:47 CEST
Il brano è online:
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=153&viewlog=4
Michele
Il giorno mar 9 ott 2018 alle ore 20:23 Cmdr. Arjian Kenar <
arjiankenar a gmail.com> ha scritto:
> Beh, direi che hai scritto proprio un bel brano ... e pensa se avessi
> avuto più tempo libero! :-)
> @Com. Dewey Finn <dewey_finn a crepuscolo.it>, al Capitano non sfugge nulla
> ... sallo! :-P
> Complimenti!
>
> Michele
>
> Il giorno mer 3 ott 2018 alle ore 22:24 Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Eccomi qui,
>> mi scuso per la brevità del brano ma ho approfittato di una sera in cui
>> sono uscita ad un'ora decente per scrivere qualcosa (era così o saltare il
>> turno).
>> Non ho portato molto avanti la storia, spero vi piaccia lo stesso.
>>
>> Silvia
>>
>> *****************************************
>>
>> Brano: 06-04
>>
>> Titolo:
>>
>> Autore: Tenente Comandante Tkar
>>
>> (aka Silvia Brunati
>>
>> *****************************************
>>
>>
>> *USS SeaTiger, Plancia*
>>
>> *30/07/2396, ore 11:40 - D.S. 73577.83*
>>
>> Sebbene la sua razza fosse da molto tempo abituata a interagire con le
>> diverse nature e differenti comportamenti degli altri popoli incontrati nel
>> corso dei secoli, e, nonostante lui, nella sua esperienza come membro della
>> flotta stellare, si fosse trovato più volte a interagire, con successo, con
>> ufficiali dal carattere così alieno da rendere difficile la collaborazione;
>> Tkar incontrava ancora difficoltà a trovare l’approccio giusto per
>> interagire con alcuni dei membri dell’equipaggio della Seatiger.
>>
>> Sorprendentemente il signor Finn non era uno di questi.
>>
>> Il primo ufficiale, nonostante il suo carattere esuberante, il suo
>> comportamento imbarazzante per il ruolo che ricopriva e la sua capacità di
>> mettersi nei guai contro la sua volontà, rientrava in uno schema
>> comportamentale con il quale Tkar non aveva difficoltà a interfacciarsi.
>> L’ufficiale tattico aveva da tempo imparato che non c’era modo di
>> impedirgli di mettersi nei guai, perché, per quanto lui si impegnasse, non
>> era mai riuscito a prevedere dove i ragionamenti del signor Finn
>> l’avrebbero portato, e lui non amava esercitarsi inutilmente in calcoli
>> probabilistici. Perciò, il suo atteggiamento nei confronti del signor Finn,
>> seguiva la scia della protezione, o della prevenzione laddove era
>> possibile, o del salvataggio in caso di necessità.
>>
>> Qualcuno avrebbe definito questo comportamento come rassegnazione, ma
>> l’ufficiale tattico non la vedeva così. Molto spesso, la capacità del
>> signor Finn di cacciarsi nei guai portava a soluzioni inaspettate dei
>> problemi stessi in cui tutta la nave si trovava e, a volte, la sua
>> inesperienza era proprio quello che serviva per notare quello che ufficiali
>> più esperti non riuscivano a vedere. Perciò, Tkar, nel corso delle
>> missioni, aveva iniziato a studiare l’umano con una certa attenzione, che
>> alcuni avevano scambiato per apprensione di quello che Finn avrebbe
>> combinato quando veniva lasciato solo, ma che in realtà era solo attesa di
>> quello che il suo approccio non convenzionale alle cose avrebbe scoperto.
>>
>> Per questo, nel corso del turno in plancia aveva iniziato a fissare
>> l’umano con una certa attesa, ma a parte chiedergli se avesse una macchia
>> sull’uniforme, Finn non aveva detto altro. Perciò Tkar aveva deciso di
>> intervenire.
>>
>> “L’importanza strategica di Gisa non è solo legata al fatto che sia
>> neutrale,” commentò studiando il rapporto sul pianeta, “ma anche dalla sua
>> posizione. Il sistema in cui si trova lo rende un perfetto cuscinetto fra
>> vari imperi ed un’eventuale invasione porterebbe all’immediata reazione
>> degli altri scatenando una guerra. Il re Haoek Guidan III si assicurò la
>> neutralità di Gisa con una serie di accordi di protezione approfittando
>> della rivalità esistente fra i vari governi e togliendo di fatto il suo
>> sistema dalle lotte di potere dichiarando pubblicamente il suo disinteresse
>> alla conquista e alla guerra. Secondo alcune leggende, fu la moglie
>> Lavyinya, stanca di vederlo solo fra una guerra e l’altra, a convincerlo ad
>> adottare questa politica promettendogli di dargli un erede entro l’anno se
>> avesse abbandonato ogni velleità di conquista e minacciandolo di scegliersi
>> un amante per produrre l’erede che lui desiderava se non l’avesse fatto”.
>>
>> Finn guardò sorpreso Tkar. “Mi sorprende che una simile minaccia abbia
>> funzionato”, commentò.
>>
>> “Gli Haoek hanno un forte senso della famiglia,” commentò Tkar
>> impassibile, “derivato a quanto pare da un’altra leggenda che narra di come
>> rischiarono l’estinzione secoli prima a causa della costante guerra di
>> conquista che portò alla nascita dell’impero. Un erede illegittimo,
>> inoltre, non avrebbe avuto il sostegno per regnare che avrebbe invece avuto
>> uno legittimo.”
>>
>> “Come fa a sapere tutte queste cose Tkar?”
>>
>> “Dal rapporto del consigliere Lawtoein.”
>>
>> “Ah, giusto giusto, l’ho stavo giusto approfondendo ora,” commentò Finn
>> pasticciando con il bracciolo della poltrona. Poi si fermò di scatto. “Se
>> la principessa dovesse scegliere il capitano, diventerebbe re di Gisa,
>> giusto?”
>>
>> “Si,” confermò Tkar.
>>
>> “E per generare dei figli dovrebbe restare sul pianeta, almeno per il
>> tempo necessario ad assicurarsi che ci saranno.”
>>
>> “Corretto,” annuì di nuovo Tkar.
>>
>> “Di conseguenza anche noi resteremo su Gisa.” Commentò di nuovo Finn
>> socchiudendo gli occhi.
>>
>> “Si.”
>>
>> “Non le sembra strano che il capitano abbia sposato, mi perdoni il gioco
>> di parole, così tranquillamente l’idea?” Gli chiese Finn: “Deve per forza
>> avere un piano in mente, giusto? Giusto?”
>>
>> Tkar questa volta non rispose.
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Gisa, Palazzo Reale, Biblioteca*
>>
>> *30/07/2396, ore 13:00*
>>
>> Anena non aveva esattamente programmato di ritrovarsi da solo con la
>> principessa di Gisa. Non che gli dispiacesse, la principessa era una donna
>> intelligente, divertente, entusiasta, con un gran peso sulle spalle. Era
>> evidente in ogni parola, gesto e atteggiamento di Lynea e, soprattutto, da
>> quella nota cupa, appena percepibile che attenuava ogni suo sorriso.
>>
>> La biblioteca per contro era straordinaria, scaffali e scaffali di opere
>> cui si poteva accedere visivamente o per via cartacea (su richiesta). Il
>> banco dati era impressionante e sembrava raccogliere creazioni di ogni
>> parte di quell’universo. Anena non conosceva nessuno degli autori che la
>> principessa gli stava indicando con orgoglio, ma la sua avida curiosità gli
>> fece desiderare di leggerli tutti.
>>
>> Lynea sorrise alla sua reazione e gli fece cenno di sedersi davanti al
>> terminale, “scelga quello che vuole, guardiamarina, non c’è nulla che non
>> troverà qui” gli disse con palese orgoglio.
>>
>> Qualcosa però nel tono della principessa lo fece esitare. Nel momento in
>> cui lui aveva sollevato le mani verso la consolle, c’era stato un guizzo,
>> qualcosa come l’eccitazione per qualcosa che doveva avvenire. No, si
>> corresse Anena, qualcosa che sarebbe potuto avvenire.
>>
>> Lanciando un’occhiata divertita alla principessa, il consigliere, invece
>> di toccare la consolle, posò le mani sulle ginocchia.
>>
>> “Sono indeciso,” disse indeciso, “suggerimenti?”
>>
>> Con le mani dietro la schiena, in un atteggiamento che ormai poco aveva a
>> che fare con un’ancella e più con la principessa che era, Lynea lo guardò
>> improvvisamente incerta e ad Anena riconobbe l’atteggiamento di chi non sa
>> se quella che ha davanti è una trappola o davvero una mano tesa amica.
>> Senza pensarci le prese una mano e la strinse fra le sue. “Suggerimenti?”
>> Chiese di nuovo fissandola negli occhi.
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Gisa, Palazzo Reale, Sala del Trono*
>>
>> *30/07/2396, ore 13:10*
>>
>> Il capitano aveva la pessima sensazione che qualcosa gli stesse
>> sfuggendo. Per quanto la conversazione si fosse mantenuta vivace, priva di
>> silenzi imbarazzati o sguardi annoiati, c’era qualcosa di stonato
>> nell’atteggiamento della principessa che però non riusciva a spiegarsi per
>> il momento. Non dubitava di avere la sua completa attenzione, ma non
>> riusciva a liberarsi della sensazione che l’atteggiamento di Lynea
>> appartenesse più al ramo della cortesia che a quello della fascinazione.
>> Non che lui avesse voluto veramente sedurla, questo era quello che aveva
>> voluto far credere all’imperatore. Il suo compito era quello di proteggere
>> i suoi uomini e riuscire a riportarli, se possibile, a casa, e immischiarsi
>> in una situazione spinosa come quella di Gisa non rientrava nel suo
>> concetto di protezione. Il vero motivo per cui aveva accettato la missione
>> che l’imperatore gli aveva affidato era legato più che al desiderio di
>> scoprire di più dei motivi per cui fosse così conteso. Se su Gisa ci fosse
>> stata qualche informazione utile per tornare a casa inoltre, considerando
>> quanto la sua storia fosse antica, lui avrebbe fatto di tutto per
>> ottenerla. Senza sposarsi possibilmente.
>>
>> Sorrise ad una battuta appena fatta dalla principessa subito dopo notò
>> che si era nuovamente girata a guardarsi alle spalle, come se stesse
>> cercando qualcuno.
>>
>> “Qualcosa che non va?” Chiese con discrezione abbassando la voce per non
>> farsi sentire da orecchie indiscrete. La principessa sgranò gli occhi e si
>> affretto a scuotere la testa.
>>
>> “No, no, ero convinta che la mia ancella fosse tornata… Ma probabilmente
>> mi sono sbagliata.”
>>
>> Kenar corrugò la fronte, effettivamente ora che lo notava, anche il
>> guardiamarina Lawtoein non era più al suo posto. Si girò verso Tholos, che
>> pazientemente attendeva poco distante e l’andoriano, con un appena visibile
>> movimento della testa, gli indicò una porta della sala poco distante. Dove
>> era andato il guardiamarina? Cosa stava tramando?
>>
>> “Mi stava raccontando del suo popolo…” Il gentile suggerimento della
>> principessa, lo costrinse a riportare l’attenzione su di lei.
>>
>> “Giusto,” sorrise tornando a guardarla negli occhi e lanciandosi in una
>> nuova storia sui trill, i simbionti e le molte vite vissute da alcuni di
>> essi. Del guardiamarina, dell’ancella e di quello che stavano combinando si
>> sarebbe occupato poi.
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>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
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