[Stml3] 07.07 - Calvi - Nuovi incarichi e bagliori accecanti

illu illuminato666 a gmail.com
Ven 20 Dic 2019 12:11:06 CET


bello e molto ben scritto, complimenti

Massimiliano aka illu aka Carelli

Il giorno gio 19 dic 2019 alle ore 22:31 <mokia a libero.it> ha scritto:

> E niente, non mi sono serviti i giorni in più!
>
> Eccovi Anna Maria Calvi in tutto il suo splendore!
>
> Baci
>
> Monica
>
>
> --------------------------------------------------------------------------------
>
> *USS Seatiger - Ufficio del Capitano- 06/07/2397 - ore 11.10 *
>
> Il tenente Anna Maria Calvi, seduta sulla poltroncina di fronte alla
> scrivania del Capitano, guardava il suo superiore con aria incredula.
> Quando dieci minuti prima era arrivata la chiamata di Kenar che la
> convocava nel suo ufficio, si trovava nello spogliatoio della palestra
> della Sezione Sicurezza, aveva appena terminato l'allenamento.  Lo
> stratagemma pensato dal Comandante Finn sembrava funzionare e tutti avevano
> ripreso possesso dei loro alloggi e delle proprie mansioni e, prima di fare
> la doccia, si era messa a redigere sul suo Padd una proposta da sottoporre
> a T'kar: voleva proporre di fare dei corsi di autodifesa, tanto per
> cominciare, rivolti all'equipaggio della nave, civili compresi, non
> addestrati al combattimento.  Fu interrotta da Kerrigan, giovane
> Guardiamarina, che le chiese:
>
> “ A cosa sta lavorando Signora?”
>
> Anna sorrise al pensiero che, dopo quel lungo periodo passato a stretto
> contatto sulla Seatiger, la ragazza non riusciva ancora a darle del tu,
> nemmeno in privato.
>
> “ È un po' che ci penso, e adesso vorrei parlarne al nostro Capo. Mi
> piacerebbe che tutti gli uomini e donne a bordo della Seatiger fossero in
> grado di reagire a un'emergenza, con le adeguate conoscenze, in modo da
> lasciare noi, liberi di agire, sapendo che anche il Dottore, per
> esempio, sia in grado di badare a se stesso.”
>
> “Si spieghi meglio per favore!”
>
> Anna ci rifletté un momento e poi disse:
>
> “Formuliamo l'ipotesi peggiore, un abbordaggio. Se tu potessi combattere
> senza il pensiero che prima devi mettere in sicurezza i tuoi compagni che
> non sono in grado di difendersi, non potresti agire meglio e più
> rapidamente?”
>
> “ Beh sì, certamente. Il tempo di reazione in certe situazioni è
> fondamentale, quindi se dovessi pensare solo alla difesa della nave, il
> risultato finale potrebbe essere più facilmente a nostro vantaggio. ”
>
> "Esattamente. E in più qualcuno dei nostri colleghi scienziati è già
> pratico di arti marziali e potrebbe dare un contributo ulteriore alla
> causa." Disse mentre il pensiero di Quinn a petto nudo, sudato, dopo una
> sessione di allenamento con lei, ancora le faceva battere forte il cuore.
>
>  Fu in quel momento che arrivò la chiamata del Capitano e anche se ne fu
> alquanto sorpresa, come suo solito rispose prontamente e, fatta la doccia
> più veloce della sua vita, si era presentata alla porta del Capitano in
> perfetto stato.
>
> Il trill la aspettava seduto alla sua scrivania, con il Comandante T'kar
> in piedi alla sua destra.
>
> " Signori" disse entrando Anna.
>
> "Prego s'accomodi Tenente. Non si preoccupi, non ha fatto niente!" disse
> Kenar con un sorriso, avendo colto sul bel volto del Tenente Calvi una
> certa tensione.
>
> “Grazie Signore." rispose Anna sedendosi " e posso sapere il motivo
> dell'incontro?”
>
> "Molto semplice: il Comandante T'kar ha già troppe incombenze con la sua
> mansione di Capo Tattico e dover gestire anche la Sicurezza, gli toglie
> troppo tempo ed energie. Così avrei deciso di nominare un nuovo Capo della
> Sicurezza in modo da alleggerirgli il lavoro, e permettergli così, di
> dedicarsi con costanza ai suoi doveri. Dopo aver esaminato attentamente le
> schede dei papabili candidati, e anche su suggerimento di T'kar che ha
> lavorato a stretto contatto con tutti gli ufficiali della Sicurezza, ho
> deciso che sarà lei a ricoprire quel ruolo. Cosa ne pensa?" terminò Kenar
> senza distogliere lo sguardo dalla giovane donna seduta di fronte a lui.
>
> Anna guardò prima lui, poi il vulcaniano come ad avere conferma di avere
> capito bene quello che il Capitano le stava esponendo, poi tornò a guardare
> Kenar.
>
> “E' Sicuro Signore? Cioè pensa davvero che io sia la persona giusta per
> questa mansione? Non mi fraintenda, non che io pensi di non essere adatta,
> anzi!  Ci sono però, Ufficiali più anziani di me e con un'esperienza
> maggiore di me a bordo della nave.”
>
> “Ha perfettamente ragione e il fatto che mi chieda questa cosa mi fa
> capire che ho preso la decisione giusta. E' vero ci sono uomini più
> esperti, ma lei è riconosciuta da tutti i suoi colleghi come la più forte e
> abile combattente della nave. Inoltre si è conquistato il rispetto di
> tutti, perché tutti sanno e l’ha più volte dimostrato con i fatti, che
> sarebbe disposta a sacrificare la sua vita, pur di proteggere uno qualsiasi
> di noi. E questo fa si che ci si fidi di lei incondizionatamente. Questo
> sentimento di fiducia che ispira negli altri è una dote che uno ha o non
> ha, non è questione di quanti anni di servizio puoi avere: è una qualità
> naturale che lei possiede abbondantemente, mi creda! E si obbedisce più
> facilmente agli ordini di una persona in cui abbiamo fiducia.”
>
> Anna arrossì leggermente, come sempre quando le facevano un complimento o
> un elogio, e a Kenar venne da pensare che quel leggero rossore sulle gote
> le donasse molto, per poi riflettere che non era proprio il momento di
> perdersi in simili riflessioni.
>
> “Allora Capitano sarà un onore per me accettare questo incarico, e
> cercherò di meritare la fiducia che mi sta concedendo. Grazie Signore !”
>
> "Molto bene Tenente Calvi. Congratulazioni per il suo nuovo incarico, ma
> tra qualche tempo mi dirà se le ho fatto un piacere o no, perché da adesso
> in poi, oltre agli onori di essere un capo sezione, ne avrà anche tutti gli
> oneri! Il Comandante T'kar le mostrerà il suo nuovo ufficio e le passerà le
> consegne, e, se nei prossimi giorni, dovesse avere dubbi o perplessità di
> qualsiasi tipo, non esiti a interpellare me o il Signor T'Kar: i primi
> tempi saranno un po' duri, visto la novità dell'incarico per lei, ma sono
> sicuro che in poco tempo si metterà in pari." Disse Kenar alzandosi e
> porgendo la mano ad Anna per congratularsi.
>
> Fu in quel momento che la voce del Comandante Finn interruppe la
> conversazione:
>
> =^= Finn a Capitano. Abbiamo un problema!=^=
>
> "Un altro Finn? " chiese Kenar leggermente sconsolato.
>
> =^= Beh ... ecco ...forse è meglio che venga in Infermeria così Carelli le
> spiegherà tutto o quasi.=^=
>
> "Temo che il suo nuovo ufficio debba aspettare, venite con me. " disse il
> Trill ai suoi due Ufficiali. Il nuovo incarico di Anna Maria Calvi stava
> per iniziare.
>
> *USS Seatiger – Infermeria - 06/07/2397 - ore 11.25*
>
> Il Capo Ingegnere guardò Finn con aria notevolmente alterata e gli rifilò
> un pugno sul bicipite destro.
>
> “Ahia!!” disse Finn “mi hai fatto male!”
>
> “E’ il minimo: così Carelli le spiegherà tutto! “ la donna ripeté le
> ultime parole che Finn aveva detto al Capitano, cercando di imitarne anche
> la voce. “ Grazie, sei davvero un amico! “
>
> “Beh scusa, ma pensi davvero che io sia in grado di spiegare quanto è
> appena accaduto al Capitano?”
>
> “ Ha ragione Drox, e comunque mi prenderò io la colpa di non averlo
> avvertito!” Intervenne Anari mettendosi tra i due litiganti.
>
> “No, non è giusto. In fondo l’idea è stata mia…”
>
> “E’ Stata sua quale idea?” la voce di Kenar appena entrato, giusto in
> tempo per sentire il suo Primo Ufficiale autoaccusarsi di qualsiasi cosa
> potesse essere accaduta, li fece girare tutti e tre e tutti, avevano l’aria
> di chi è stato sorpreso con le mani nella marmellata.
>
> “Ecco Signore, stavamo cercando di ragionare fuori dagli schemi per venire
> a capo di questo pasticcio.” Cominciò Droxine.
>
> “Sì un modo per comunicare con l’entità olografica, usando un altro
> ologramma.” Continuò Dewey.
>
> “E abbiamo pensato di usare il MOE come ambasciatore.” Terminò Anari.
>
> “ Scusate ma il Dottor Bruce dov’è?” chiese il nuovo Capo Sec Calvi, che
> entrata dopo Kenar e T’kar aveva fatto una rapida ispezione
> dell’Infermeria.
>
> “Oh beh..ecco questo è il problema: la nostra nuova entità senziente lo ha
> rapito tramite il MOE.” Disse Finn tutto d’un fiato.
>
> *Da qualche parte e ovunque*
>
> Bruce all’improvviso si sentì strappare dalla realtà della sua Infermeria
> per essere catapultato dove? Non capiva quello che vedeva intorno a lui.
> C’era buio e luce insieme, il tempo e la materia sembravano concetti
> alieni, non c’era un sopra o un sotto. Né un prima o un dopo.
>
> Cercò di restare attaccato alla realtà, ripetendosi chi era e da dove
> veniva facendo profondi respiri a occhi chiusi, per non essere confuso
> dalle immagini che lo circondavano.
>
> Poi una voce distorta, quasi inumana, ma allo stesso modo familiare lo
> fece sussultare.
>
> “DOTTORE?” chiese la voce.
>
> Bruce si girò nella direzione da cui sentiva arrivare la voce. Una forma
> fatta di luce, dalle sembianze umane era davanti a lui, vicino e allo
> stesso tempo distante da lui. Mise una mano sulla fronte, a riparare gli
> occhi, per cercare di mettere a fuoco meglio l’immagine.
>
> “Sì, io sono un dottore. E tu cosa diavolo sei?” disse con il suo solito
> garbo.
>
> “Devi toglierlo da me, soffro soffro  soffro …” ripeteva come una litania.
>
> Bruce fece qualche passo nella direzione della figura di luce, riuscendo a
> distinguere qualcosa nei tratti del volto di familiare.
>
> “Gallivan? Sei Tu?” chiese il Dottore tendendo una mano nella sua
> direzione. La figura davanti a lui sembrò tremare e contorcersi per un
> breve momento, e improvvisamente i contorni del volto si fecero più nitidi,
> mostrando a Bruce il volto atterrito del Tenente JG Gallivan, con due occhi
> inquietanti color zaffiro.
>
> “Mi aiuti la prego, non so quanto posso resistere!” riuscì a dire solo
> queste poche parole, poi i lineamenti tornarono quelli senza una forma
> precisa di prima: solo gli occhi zaffiro erano rimasti uguali.
>
> Symon ritrasse la mano, temendo che se lo avesse toccato sarebbe stato
> anch’esso inglobato in quello strano essere.
>
> “Senti io sono un medico non un ingegnere e se devo separarti dalla parte
> umana con cui ti sei fuso, devo farlo nella mia infermeria e con
> l’assistenza di qualcuno che ne capisca di sistemi olografici. Qui non
> posso fare niente. Credo anche il tuo ospite umano sia ad un passo dalla
> morte. E visto il vostro stato di fusione, credo che potresti morire anche
> tu.” Disse Bruce senza troppi giri di parole.
>
> “Olografici? Che cosa sono i sistemi olografici?” chiese l’entità che
> sembrava controllare meglio l’uso della parola.
>
> “Per quello che ne so io sono solo un mucchio di fotoni: ma ti ripeto io
> curo gli esseri fatti di carne, non quelli fatti di luce.  Se non vuoi più
> provare dolore quindi, trova un modo per venire nella nostra realtà, e lì
> insieme troveremo una cura.”
>
> “Cura. Io voglio una cura. Soffro…soffro…soffro…”
>
> Tutto intorno a Bruce si fece buio e gli sembrò che anche l’aria venisse a
> mancare, poi all’improvviso…
>
> *USS Seatiger – Infermeria - 06/07/2397 - ore 11.25*
>
> “Oh beh..ecco questo è il problema: la nostra nuova entità senziente l’ha
> rapito tramite il MOE.” Disse Finn tutto d’un fiato. Non aveva ancora
> finito di dire che Bruce era stato rapito dall’entità sconosciuta, che un
> bagliore improvviso li accecò tutti, materializzando al centro
> dell’infermeria due figure.
>
> “Ed ecco che l’ha riportato indietro: tutto risolto alla fine!” disse
> Dewey con un sorriso sornione sul volto.
>
> “ Ma non è il MOE !” disse Carelli quando la luce della figura apparsa col
> Dottore si affievolì quel tanto da permettere loro di vedere meglio.
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