[Stml3] 06-07 - Bruce - Omicidi e possibili alleanze

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Lun 4 Feb 2019 08:57:33 CET


Mi è piaciuto

Silvia
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno ven 1 feb 2019 alle ore 16:05 Valentino Schiavetti <
val94rm a gmail.com> ha scritto:

> Mi scuso per il ritardo
>
> V.
>
>
>
> *****************************************
> Brano: 06-07
> Titolo: Omicidi e possibili alleanze
> *****************************************
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala del trono
> 09/08/2396, ore 11.49
>
> Molte cose stavano accadendo in quei giorni.
>
> Troppe.
>
> La papabile tensione vibrava fra le espressioni facciali di tutti i
> presenti.
>
> La Principessa era l’unica persona che pareva esserne immune.
>
> Entrambe le *principesse* sembravano perfette padrone dei propri
> sentimenti.
>
> Sia Lynea, quella vera, sia Gaga, quella di facciata.
>
> L’interpretazione magistrale di quest’ultimo concedeva ottimi momenti di
> osservazioni alla cugina, amica e giovane sovrana.
>
> Gaga stava dimostrando polso, carattere e determinazione.
>
> La sua formale intercessione a favore del Capitano Kenar aveva messo in
> stasi, da giorni, il tentativo di arresto ad opera della Gilda dei
> Cacciatori di Taglie.
>
> Gaga aveva fatto appello ad un vecchissimo codice di costumi, usanze e
> tradizioni: qualunque pretendente alla mano di una Principessa di Gisa
> godeva di una sorta di immunità.
>
> Immunità che sarebbe cessata non appena il pretendente in questione fosse
> stato rifiutato oppure si fosse allontanato dal pianeta oppure ancora
> tentasse di nascondervisi oltre tempo per sfuggire alla giustizia senza
> essere stato prescelto come Consorte della Principessa e futuro Re di Gisa.
>
> La benevolenza espressa dalla Principessa, tuttavia, pur essendo del tutto
> espressione di una tradizione antichissima, non aveva attirato molte
> simpatie al pretendente Trill da parte degli altri contendenti.
>
> O, per lo meno, da quelli che restavano.
>
> Gli aspiranti al trono di Gisa, infatti, si erano notevolmente ridotti
> rispetto al numero iniziale.
>
> Circa un quarto aveva rinunciato in virtù della particolare, per usare un
> eufemismo, bellezza fisica di Gaga.
>
> Si aspettavano una fanciulla soave e leggiadra, magari dai lunghi capelli
> e con gli occhi da cerbiatta.
>
> Si trovavano, invece, al cospetto di una figura dalla corporatura magra e
> slanciata.
>
> Un essere sì all’apparenza femmineo, ma con le parti del corpo, non
> nascoste dalla tunica reale, ricoperte di tatuaggi rituali eleganti, ma
> decisamente vistosi.
>
> Una persona dotata di unghie lunghe, appuntite e laccate di nero brillante
> e caratterizzata da labbra prominenti ed ulteriormente evidenziate da un
> rossetto rosso spento.
>
> Le orecchie a punta, tipiche degli Haoek, erano pressoché rovinate da due
> enormi piercing ovali, mentre gli occhi, neri come la pece, erano fatti
> maggiormente risaltare da un trucco pesante che culminava in fitte ciglia
> finte nerissime.
>
> Una consorte sicuramente impegnativa ed importante, non una burattina da
> sposare ed usare.
>
> Un altro quarto di pretendenti, inoltre, era stato rifiutato proprio
> grazie all’opera infaticabile della finta principessa Gaga, in grado di
> spiazzare per lucidità intellettuale molti dei suoi interlocutori, mettendo
> a nudo motivazioni grette ed intelligenze sotto la norma.
>
> Una serie di strani incidenti, letali e non, e particolari avvenimenti
> avevano portato all’abbandono un altro quarto di candidati: letteralmente
> terrorizzati dall’evolversi degli eventi.
>
> Ne erano rimasti una quindicina: sei erano quelli assassinati, altri otto
> quelli sopravvissuti.
>
> Ne rimaneva uno, ossia quello che giaceva esanime in una pozza
> sanguinolenta e biancastra al centro della sala del Trono con a fianco un
> drappello di medici su cui spiccava la figura allampanata, scocciata ed
> irritante del Dottor Bruce.
>
> Non appena Tenorio, quello era il nome della vittima, aveva manifestato i
> primi sintomi, i suoi due guardaspalle, Sajn e Babjkar, avevano iniziato a
> minacciare chiunque nella sala di tremende rappresaglie.
>
> Nessuno li aveva mai realmente presi sul serio, ma Gisa non poteva
> permettersi un’altra crisi diplomatica e, pertanto, la finta Principessa
> Gaga aveva dato ordine che un medico di ogni staff seguisse le proprie
> procedure per addivenire ad una causa univoca della scomparsa.
>
> Ad eccezione del primo assassinio, in tutti gli altri Gaga aveva dato
> incarico all’ufficiale medico della Seatiger di coordinare il lavoro
> autoptico.
>
> Cosa che scocciava non poco Symon Bruce, ma, ad un’attenta lettura da
> parte di un abile osservatore come Anena, era poco più che un gioco delle
> parti.
>
> A Gaga piaceva il medico della Seatiger che, a sua volta, pur apprezzando
> un altro canone di bellezza maschile, non era indifferente a quella di Gaga.
>
> Che fosse un giovane maschio lo aveva compreso ben prima che il Capitano
> glielo riferisse, sarà stato un suo particolare radar mentale in fatto di
> gusti sessuali o sarà stata una certa affinità caratteriale.
>
> Pur essendo apparentemente agli antipodi: tanto cortese, educato, ma
> deciso Gaga, quanto scortese, maleducato ed indolente Bruce.
>
> In quei pochi giorni erano arrivati ad intendersi con uno sguardo: quello
> che si erano appena scambiati significava omicidio; chiunque fosse, stava
> scientemente attentando a tutti i possibili pretendenti della Principessa
> di Gisa.
>
> La finta ancella Lynea appariva sinceramente preoccupata per la propria
> altrettanto falsa sovrana, anche se la sua mente vagava incessantemente
> alla ricerca del più piccolo indizio per trovare il bandolo della matassa e
> mettere fine a quella striscia di sangue.
>
> Anche se avesse rotto gli indugi e scelto un pretendente fra gli otto
> presenti, fino a che v’era un assassino in libertà, nessuno sarebbe stato
> al sicuro.
>
> Nemmeno lei.
>
> Senza contare la possibilità, per quanto remota, che fosse qualcuno
> dall’interno e non dall’esterno a volere quella strage.
>
> Aveva poco senso, erano generazioni che non accadevano tradimenti di tal
> genere.
>
> La prova era nell’enorme affetto e rispetto che si dimostravano
> quotidianamente Lynea e Gaga, potenzialmente due rivali al trono ed invece
> alleati indissolubili.
>
> Chi dunque voleva mettere nel ridicolo il Trono di Gisa?
>
> Qualche pretendente al Soglio Imperale?
>
> Difficile a dirsi: non ve n’era nessun esponente ufficiale dell’Imperatore
> Jtrrertr.
>
> Ciò a meno di considerare, ovviamente, il Capitano Roka della Gilda
> Imperiale dei Cacciatori di Taglie.
>
> Klingon a sua insaputa, aveva educazione, carattere, determinazione e
> forza necessari per guidare non solo un’accozzaglia eterogenea di
> Cacciatori di Taglie, ma anche una Confederazione con a capo Gisa.
>
> Ufficialmente era sul pianeta per arrestare il Capitano della Seatiger ed
> i suoi uomini, ma la sua presenza poteva essere travisata e farlo diventare
> a pieno titolo un candidato alla mano della Principessa
>
> Di quello sia Lynea sia Gaga erano pienamente consapevoli, ma scegliendo
> Roka avrebbero portato in seno al proprio popolo anche gentaglia di
> difficile gestione e poca classe.
>
> Niente meno che puri e semplici mercenari.
>
> Dopo il primo omicidio, infatti, le proteste di tutti gli altri
> pretendenti, avevano costretto Roka a mandare via tutti i suoi uomini,
> tranne la guardia del corpo ed il medico personale.
>
> Come potevano scegliere Roka senza scatenare un putiferio in grado di
> risucchiare il Trono in un buco nero di guerre?
>
> Dall’altro piatto della bilancia, quella scelta poteva, però, essere un
> perfetto assist all’Imperatore Jtrrertr.
>
> Veniva, in qualche modo, sancita un’alleanza fra Gisa e la fazione
> rettiloide al potere.
>
> Ma ciò avrebbe dato unità all’Impero o lo avrebbe reso una polveriera
> pronta ad esplodere?
>
> Sarebbe stata una scelta saggia?
>
> Quanta libertà vi era sotto Jtrrertr?
>
> Sebbene palesemente richieste dalla Principessa, nessuna razza
> appartenente all’Impero e minoranza nello stesso aveva deciso di sfidare le
> ire dei rettiloidi presentando un proprio candidato.
>
> Per lo meno, nessuno leale, fedele o in grado di avere un seguito tale da
> innescare una ribellione.
>
> Vi era, infatti, Sarik, giovane figlio di Viraj, anziano Capitano della
> R.F.N. Indefatigable un tempo orgoglio del Naviglio Reale.
>
> Il padre si era unito alla Flotta Libera, comitato eterogeneo di ribelli
> contro il predominio Rettile.
>
> Ne faceva ancora parte, pur disprezzando personaggi senza onore come il
> mai compianto Capitano Nabo della F.L. Zama.
>
> Fisicamente, Sarik era uno dei preferiti di Lynea e nemmeno disprezzato
> dalla finta Principessa Gaga.
>
> Appariva tanto bello, dalla pelle ambrata, gli occhi color smeraldo e le
> orecchie a punta, quanto coraggioso.
>
> Risultava già essersi distinto in battaglia.
>
> Una piccola cicatrice sopra l’occhio sinistro pareva confermarlo.
>
> Inoltre gli conferiva un’aria più matura rispetto ai suoi appena sedici
> anni.
>
> Nelle conversazioni con Gaga era apparso tanto intelligente, quanto dotato
> di sani principi.
>
> Ciò nonostante, non portava in dote nient’altro che sé stesso, il
> prestigio del padre e l’onore indiscutibile della R.F.N. Indefatigable..
> nave dal palmares antico, unità già al servizio degli Imperatori umanoidi
> di un tempo.
>
> Da anni, tuttavia, il potere egemonico era in mano alle varie fazioni
> rettiloidi di cui l’attuale Imperatore Jtrrertr era piena e consapevole
> espressione.
>
> Cosa ci avrebbe guadagnato Gisa da quell’unione?
>
> Probabilmente nulla.
>
> Poteva Jtrrertr permettersi di avere come Sovrano di Gisa un esponente
> delle fazioni ribelli del suo Impero?
>
> Avrebbe finto di non vedere il pericolo o avrebbe preso delle contromisure?
>
> Situazione non dissimile era quella di considerare come papabile Arjian
> Kenar Geran.
>
> Quello strano alieno con il volto a macchie.
>
> Lo sterminatore di Vor’Chai.
>
> Il distruttore di Zaisd.
>
> Il terrorista che aveva tentato di compiere un colpo di stato sulla Buj.
>
> Con la Gilda dei Cacciatori di Taglie pronta a farlo prigioniero per
> portare lui ed i suoi uomini al cospetto dell’Imperatore ove sarebbero
> incorsi nella giusta punizione.
>
> Come poteva la Casa Regnante di Gisa legarsi ad un individuo del genere?
>
> Eppure la finta principessa Gaga non lo aveva escluso dai suoi favoriti.
>
> E ciò sembrava dare fastidio a più di uno degli altri pretendenti.
>
> I tentativi di metterlo fuori gioco erano falliti.
>
> Vi era un’insolita solerzia nel proteggere il proprio leader da parte
> degli uomini della Seatiger.
>
> Ben lo sapeva Andra, assassina del Direttorato Commerciale Nadaali.
>
> Lei non ci aveva ancora provato, anche perché lei.. beh lei ci sarebbe
> riuscita.
>
> Da buona professionista, riconosceva, tuttavia, un’intensa attività
> sotterranea di personaggi di mezza tacca nell’opera di eliminazione o
> screditamento degli avversari del proprio padrone.
>
> Ci avevano provato anche con lei, meglio conosciuta come il pretendente
> Andros, androgino esponente rivoluzionario Nadaali.
>
> Li aveva uccisi tutti senza pietà, dimostrando loro che non avrebbero
> vinto senza combattere.
>
> Tale caparbietà aveva convinto Lynea, e di riflesso Gaga, a tenere Andros
> in debita considerazione.
>
> Poteva quel giovane avere la forza di rivoluzionare quel covo di serpi del
> Direttorato?
>
> Le potenzialità finanziarie di quest’ultimo, con una pressoché immensa
> rete di contatti e fornitori, poteva essere utile a sostenere
> economicamente il progetto di fondazione di una Confederazione di Gisa
> basata su alcuni dei principi che Kenar aveva raccontato alla Principessa
> Lynea?
>
> I Nadaali, però, eccezion fatta per quel particolare Andros, erano
> solitamente noti per curare solo i propri interessi, ad accrescere le
> proprie ricchezze e, con ogni probabilità, avrebbero tentato di ucciderla
> non appena sposata per mettere sul trono qualche loro fantoccio.
>
> Se ci avessero provato con Gaga, Gisa sarebbe stata al sicuro, ma Gaga
> ormai era in gioco con lei, l’avrebbero ucciso per troncare ogni legame con
> la Casa Reale regnante.
>
> Era, quindi, saggio concedere la propria mano ad Andros sperando in
> qualcosa che difficilmente potrebbe accadere?
>
> Quinto pretendente era Mararj XI, sovrano dell’omonimo popolo, un tipo
> strano dalla pelle dura come un carapace, dal colorito di quarzo, con una
> cresta ossea che partiva dalla sommità del cranio e terminava su entrambe
> le guance.
>
> Aveva un solo occhio, l’altro era dotato di un bulbo oculare artificiale
> verdastro.
>
> Il suo popolo aveva potere e possedimenti, influenza e rispetto fuori
> dall’Impero rettile di Jtrrertr.. potenzialmente un ottimo partito da non
> poter scartare, sebbene le maniere rudi e la bellezza esteriore di Mararj
> XI non fossero delle più apprezzate.
>
> L’astuzia intellettuale di Gaga riconobbe in lui, però, un ottimo senso
> pragmatico.
>
> Mararj XI, sposo o no, avrebbe potuto acconsentire di prendere parte
> all’ambizioso piano della cugina Lynea.
>
> Una Confederazione fra Gisa ed il popolo dei Mararj si sarebbe potuta
> firmare anche seduta stante.
>
> Il prestigio di Gisa e le capacità adattative dei Mararj avrebbero
> costituito un’ottima base di partenza per la Confederazione.
>
> Discorso differente per i Maarbani: probabilmente il ceppo originario era
> lo stesso dei Mararj, ma l’evoluzione delle due specie aveva portato i due
> popoli agli antipodi.
>
> I Maarbani erano noti per la loro bellezza esteriore, per il loro senso
> del bello, per la loro ricerca del bello.
>
> Le costruzioni dei Maarbani erano tanto belle, quanto erano pratiche e
> funzionali quelle dei Mararj.
>
> Se i secondi avevano il difetto di puntare troppo sul pragmatismo,
> sull’efficienza, sull’efficacia a scapito dell’esteriorità, i Maarbani
> correvano costantemente il rischio di diventare ridicoli nella loro estrema
> ricerca del bello.
>
> Il Re dei Maarbani, ormai vecchio e raggrinzito, come da usanza di quel
> popolo, non si faceva più vedere in pubblico ed aveva delegato ogni
> accadimento, celebrazione o evento al figlio maggiore, il Principe Janus.
>
> Janus era tanto alto quanto esile, con fluenti capelli biondi ed occhi
> azzurri, adorava vestirsi in abiti riccamente elaborati e non disprezzava
> continue adulazioni sempre originali.
>
> Se il padre aveva ancora qualche ancoraggio con la realtà, Janus viveva
> nel suo mondo fatto di estetica, di bellezza, di ricerca del raffinato, a
> discapito degli aspetti più pratici della vita.
>
> Ciò nonostante, per arrivare ai suoi obiettivi, si era rivelato
> perfettamente in grado di dare ordini terribili, anche dei più crudeli e
> senza lodi.
>
> Janus si era messo in testa di dover sposare a tutti i costi la
> Principessa di Gisa e, sebbene quell’essere rappresentato da Gaga, non
> assomigliasse nemmeno lontanamente ai suoi ideali di bellezza fisica, era
> continuamente attorniato di cortigiane giovanissime, bellissime e
> compiacenti per potersi consolare.
>
> Una volta avuto un erede o una erede, la futura consorte non sarebbe più
> servita e la notoria predisposizione dei figli Maarbani a riprodurre le
> caratteristiche estetiche migliori dei genitori, avrebbe portato la neonata
> creatura ad assomigliare in tutto e del tutto al padre, con somma gioia di
> Janus.
>
> Tutto ciò era noto a Lynea ed a Gaga.
>
> Le preoccupava, ma, dall’altro piatto della bilancia, anche i Maarbani
> erano un popolo numeroso, apprezzato e stimato, abbastanza lontano da non
> essere interessato dalle dinamiche dell’Impero Rettole ed in grado di poter
> concretamente rivelarsi utile nella fondazione della Confederazione di Gisa.
>
> Per quanto riguardava le ambizioni di Janus, abbastanza scopribili con
> facilità, beh.. una volta dato alla luce l’eventuale progenie, si sarebbe
> con ogni probabilità strozzato con del vino bevuto nella più bella coppa
> mai vista in vita sua.
>
> L’alleanza sarebbe rimasta, anche perché il trono dei Maarbani sarebbe
> potuto passare al fratello minore di Janus.
>
> Anche lui biondo, alto, dal fisico non esile come il fratello maggiore, ma
> temprato da attività fisica costante, il Principe Usmu, benché quindicenne,
> dimostrava di essere più maturo ed intelligente del congiunto.
>
> Lynea non lo disprezzava, anzi tutto il contrario.
>
> Non era ai livelli estetici di Sarik, molto probabilmente soltanto per la
> mancanza delle orecchie a punta che il primo aveva.
>
> Usmu sembrava privo del probabile segno di una qualche discendenza Haoek,
> ma restava ugualmente fra i preferiti della giovane Principessa di Gisa.
>
> Il terzo, in ordine di bellezza estetica riconosciuta da Lynea, era
> Quinnar, esponente dell’Unione Coloniale Ameronix.
>
> Era l’unico di quel popolo ad avere fattezze umanoidi, la spiegazione che
> fu loro fornita era che apparteneva all’antica casata dei Colonizzatori,
> mentre quegli esseri grotteschi che lo circondavano con nomi protocollari
> altisonanti, erano, in pratica, i suoi servitori, eredi dei popoli che
> l’Unione Coloniale aveva conquistato.
>
> Quinnar sembrava in tutto e per tutto un Vulcaniano, se non fosse stata
> per la barba incolta portata quasi alla stregua di un Tellarite.
>
> Sebbene i campanelli di allarme di Gaga fossero suonati, la cugina Lynea
> aveva preferito tenere Quinnar fra i papabili, in attesa di avere maggiori
> informazioni su quella pressoché sconosciuta Unione Coloniale.
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala del trono
> 09/08/2396, ore 12.12
>
> Le guardie reali di Gisa avevano circondato ogni partecipante, evitando
> contatti non desiderabili.
>
> Erano discrete e silenziose.
>
> Efficienti ed efficaci.
>
> Eppure..
>
> Non erano riuscite a sventare nemmeno uno di quegli attentati letali.
>
> Chiunque fosse l’assassino era dannatamente in gamba.
>
> Tanto le guardie erano silenziose quando i vari pretendenti ed i loro
> staff rumorosi.
>
> Più il tempo del consulto medico si allungava e più cori concitati di
> proteste si diffondevano nei vari capannelli.
>
> Una scena già vista altre sei volte.
>
> Sembrava un copione già scritto anche per la settima.
>
> Invece, da uno dei capannelli, partì, all’improvviso, il Principe Janus in
> uno dei suoi attacchi di bellissima estetica isteria.
>
> Iniziò a decantare le proprie lodi, quelle di sé stesso, quelle di sé
> medesimo, in un’iperbolica esaltazione del proprio io, ergendosi a paladino
> della Principessa ed unico in grado di poterla salvare da quella inutile
> strage.
>
> Inutile perché non v’era senso di attendere oltre.
>
> La Principessa di Gisa doveva solo scegliere l’unico pretendente degno del
> trono.
>
> Lui.
>
> Nel suo amplesso di auto celebrazione, Janus non si accorse di essersi
> avvicinato troppo alla cosiddetta zona rossa.
>
> Ossia lo spazio attorno al corpo di Tenorio.
>
> Non si accorse nemmeno del brusio crescente degli altri candidati.
>
> Non si avvide delle proteste piccate e seccate dei vari medici lì presenti.
>
> Anzi aumentò ancora il tono di voce per farsi meglio udire.
>
> Sembrava un perfetto oratore che esaltava una figura mitologica bellissima
> ed impossibile.
>
> Lui.
>
> Sempre lui.
>
> Nient’altro che lui.
>
> Fu in un momento di pausa che arrivò.
>
> Fu nel momento in cui Janus stava riprendendo fiato con un sorriso beato
> sul viso che arrivò.
>
> Lo schiaffo.
>
> Arrivò potente e deciso.
>
> Un manrovescio di precisione chirurgica.
>
> L’intera guancia e mascella destra del Principe divennero rosse come un
> pomodoro.
>
> La sala del Trono si ammutolì.
>
> Janus si ammutolì.
>
> I suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime.
>
> Poi si voltarono verso l’autore del folle gesto.
>
> Symon Bruce.
>
> Non vi era odio in quello sguardo.
>
> Vi era sincero dolore per il colpo ricevuto.
>
> Ma sotto quella scorza, qualcosa si era risvegliato nel Principe Janus.
>
> Qualcosa che era rimasto sopito da anni, da quando aveva l’età del
> fratello minore Usmu e si era ritrovato da solo assieme a due giovani
> stallieri del padre.
>
> Che si erano rudemente divertiti su di lui.
>
> E a lui.. dopotutto.. non era affatto dispiaciuto.
>
> Fu il padre a scoprire quella relazione torbida.
>
> Fu sempre il padre a far staccare le teste ad entrambi gli aguzzini del
> figlio.
>
> Che crebbe odiando il prossimo ed auto esaltando solo sé stesso.
>
> Fu il radar mentale di Gaga a risvegliarsi, notando lo sguardo a cuoricini
> che era comparso sul bel volto del Principe Janus nei confronti
> dell’irascibile, collerico ed intrattabile ufficiale medico capo della USS
> Seatiger.
>
> Una punta di gelosia ferì il cuore della finta principessa di Gisa, prima
> che la sua intelligenza le rivelasse come quella mossa, apparentemente
> foriera di guai, aveva messo fuori gioco Janus apparentemente del tutto
> incapace di reagire all’onta subita.
>
> Dopo i Mararj, anche i Maarbani avrebbero potuto acconsentire a
> partecipare alla fondazione di una Confederazione di Gisa.
>
> Per via matrimoniale, se Lynea avesse scelto Usmu.
>
> Per via torbidamente diplomatica se Gaga avesse convinto
> quell’insopportabile affascinante tipaccio di Symon Bruce ad usare il
> proprio ascendente sul Principe Janus.
>
>
>
>
>
> V.
>
>
>
> Inviato da Posta <https://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=550986> per
> Windows 10
>
> http://starfleetitaly.it/seatiger
>
>
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> Mail
> priva di virus. www.avast.com
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> <#m_2781899096656322698_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
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