[Stml3] [MEX 06.10]: Sicari, atti suicidi, matrimoni ed eredi di Martina/Lawtoein

Consigliere Lawtoein lawtoein a gmail.com
Lun 3 Giu 2019 18:30:45 CEST


Non è mai stato spiegato il piano dell'assassino. Ma hanno deciso di
lavorare insieme nel brano prima. Il tipo di patto l'ho supposto io

Il Lun 3 Giu 2019, 18:14 Franco Carretti <dewey_finn a mail.com> ha scritto:

> Ho avuto dei dubbi su un paio di parti ma dovute al fatto che non ricordo
> del tutto la storia.
> Ad esempio il fatto che l'assassina e Quinnar fossero amici o si
> conoscessero o quello che voleva fargli fare l'assassina (insomma tutta sta
> parte non la ricordo bene ma mi fido).
>
> L'uso dell'assassina ex amica della principessa come consorte facendola
> diventare membro della Sea così da guadagnarci qualcosa anche noi è stata
> una genialata assurda!
> Solo su questo do un 10.
>
> L'utilizzo di Quinnar come padre biologico, sebbene mi sia parsa una buona
> idea, mi ha lasciato qualche dubbio. Lui è un'aberrazione... la sua razza è
> fatta da nanetti brutti.
>
> E se il  principino nascesse nano e brutto? Certo Bruce può metterci le
> mani, ma quanto possono fare senza entrare nella modifica genetica vietata
> dalla federazione?
>
> Certo sti cazzi, non siamo nel nostro univrso quindi ci va bene lo
> stesso... facevo solo per chiedere.
>
>
> Comunque è figo
>
>
>
> *Sent:* Monday, June 03, 2019 at 3:39 PM
> *From:* "Consigliere Lawtoein" <lawtoein a gmail.com>
> *To:* "USS Seatiger" <stml3 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml3] [MEX 06.10]: Sicari, atti suicidi, matrimoni ed eredi
> di Martina/Lawtoein
>
> Vabbeh ragazzi io ci ho provato.
> Ho sfruttato le ultime cose per creare il colpo di scena.
> Ho cercato di dare dei motivi ai sicari, di spiegare il perché di
> apparenti atti suicidi, di dare un senso al matrimonio mettere in campo
> eventuali eredi....
> e soprattutto fare in modo che la Seatiger potesse accontentare in qualche
> modo l'imperatore rombiballe ma senza impelagare in modo eterno nessuno dei
> membri dell'equipaggio.
> Per un momento mi era venuto in mente di sacrificare davvero il capitano,
> ma meglio di no.
>
> Il tutto mantenendo aperta la possibilità di usare almeno tre dei PNG di
> questa missione che mi stanno particolarmente simpatici. Ammetto... Gaga è
> uno di quelli, lo adoro :D ...
>
> Come sempre la vita vera è un casino quindi potrei aver fatto uno schifio
> invece di un brano. In quel caso segate tutto senza pietà... ma spero non
> dispiaccia.
>
>
> Bye
>
>
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 06-10
>
> Titolo: Sicari, atti suicidi, matrimoni ed eredi
>
> Autore: Guardiamarina Anena Lawtoein
>
> (aka Martina Tognon)
>
> *****************************************
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala del trono
>
> 11/08/2396, ore 10:00 Data Stellare 73610.43
>
> ======================================
>
>
>
> Kenar era al suo posto, con i pochi pretendenti rimasti. Gli era stato
> sommariamente spiegato che la Principessa sarebbe arrivata alla sala del
> trono vestita in pompa magna. Cosa si intendesse con 'principessa' era da
> chiarire.
>
> Sarebbe stato fatto l'annuncio del prescelto, che immediatamente sarebbe
> stato portato a prepararsi in modo adeguato in una stanza predisposta per
> l'occasione. Sempre che dal momento dell'annuncio al momento dell'uscita
> dalla sala del trono qualcuno non avesse la brillante idea di farlo fuori.
>
> Sapeva che Anena era stato convocato dalle due principesse, ma non aveva
> idea di cosa la notte avesse portato. Per quanto avesse già deciso cosa
> fare e come muoversi, cercando il cosiddetto male minore in quel caos
> politico e diplomatico, non era soddisfatto. L'idea di sposarsi, seppure di
> facciata, gli era alquanto sgradita.
>
> Osservava in silenzio i pretendenti rimasti, attorno a lui, e nessuno di
> essi sembrava all'apparenza in grado di trasformare quella corsa alla mano
> della Lynea in un bango di sangue. Eppure uno di loro, o più di uno, lo
> aveva fatto.
>
>
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala della vestizione
>
> 11/08/2396, ore 10:00 Data Stellare 73610.43
>
> ======================================
>
>
>
> Gaga era pronto da tempo e stava aiutando Lynea con gli ultimi dettagli.
> La Principessa/Gaga sarebbe apparsa per prima annunciando il prescelto, che
> avrebbe seguito a debita distanza - per la sua stessa sicurezza - nella
> Sala della vestizione.
>
> Ad uscire la seconda volta però sarebbe stata Lynea. Per questo i due
> vestiti erano perfettamente identici, lo scopo era lasciare un minimo di
> dubbio su chi e cosa.
>
>
>
> "Non capisco ancora perché sono qui."
>
> "Perché ho ancora delle remore. Ieri quando il Capitano ha acconsentito mi
> ha preso alla sprovvista."
>
> "Difficile crederlo, visto che sapevamo tutti essere una possibilità."
>
> "Una possibilità poco probabile, per quello che ho capito del vostro
> universo, questo genere di cose e trame non sono più in uso."
>
> "Non tra i trill questo è indubbiamente vero. Vorrei tanto sapere cosa ne
> pensa il simbionte del Capitano."
>
> "Già dimenticavo il simbionte. Non sposo un uomo, sposo un uomo con un
> simbionte."
>
>
>
> Anena studiava il volto della donna, sotto il trucco, per cercare di
> cogliere qualche cosa che gli spiegasse la situazione. Percepiva solo ed
> esclusivamente un livello preoccupante di ansia, che non era una cosa buona.
>
>
>
> "Come se la cava quando parte l'adrenalina?"
>
> "Scusi?"
>
> "Il suo livello di ansia è estremo. Vorrei capire se nel momento
> dell'azione, la scarica di adrenalina sarà sufficiente a sedarla."
>
> "Ansia? Questo è quello che vede in me? Ansia?"
>
> "Non conosco ancora a fondo la biochimica della sua razza, ma basandomi
> sui parametri di tutte le razze umanoidi di mia conoscenza, sì. Ansia."
>
> "Ne capisce il motivo?"
>
>
>
> Anena scosse la testa. Quello era più difficile perché ne aveva tanti di
> motivi per essere ansiosa.
>
>
>
> "Ne leggo almeno una decina. Il difficile è capire quale sia quello per
> lei più pesante al momento."
>
> "Lei ha mai sognato qualcosa per la sua vita?"
>
> "Molto spesso. Ogni qualvolta mi sono trovato davanti ad un bivio, ad una
> scelta, a decisioni da prendere. Fa parte della mia natura umana immaginare
> e cosa è l'immaginazione se non un sogno ad occhi aperti. Ho immaginato i
> miei destini davanti ad ogni scelta, per cercare di identificare quella
> migliore. Questo è un gioco al quale noi el-auriani dobbiamo stare attenti,
> perché la nostra percezione del tempo e dello spazio è così profondamente
> non lineare, che rischiamo di perderci in questi sogni e non trovare più
> l'uscita."
>
> "Non sono el-auriana eppure mi sono persa."
>
>
>
> Lynea si sedette con leggerezza sul bordo di una sedia. Le mani unite in
> grembo esattamente come doveva essere la sua postura regale.
>
> Solo il viso non risplendeva di bellezza e grazia, ma era immoto in
> sofferenza ed angoscia.
>
> Anena si avvicinò appena, spinto in avanti dalla sua stessa empatia che lo
> spingeva a rifuggire e contemporaneamente a cercare di alleviare quei
> sentimenti.
>
>
>
> "Principessa non so se posso aiutarla. Se desidera il mio aiuto però mi
> trovo costretto a farle una domanda che potrebbe sembrare una violazione
> della sua intimità."
>
> "Credo di aver bisogno di aiuto. Quindi la faccia."
>
> "Cosa ha sognato per se stessa?"
>
>
>
> Le mani in grembo si strinsero così forte che le nocche sbiancarono. Gaga
> si mosse in avanti preda della preoccupazione, ma si fermò di colpo sotto
> lo sguardo di Lynea.
>
>
>
> "Ti prego aspetta fuori."
>
> "Lynea non mi hai mai allontanato..."
>
> "Ti prego. Qualunque cosa succeda non voglio che tu debba portare il peso
> di questa cosa. Ora sono più sola che mai."
>
> "Chiedi aiuto a lui? Ad uno straniero, perdipiù sconosciuto a tutti fino a
> pochi giorni or sono? Venuto da chissà quale universo?"
>
> "E lo faccio per tutti i motivi che hai espsosto nelle tue domande. In
> quanto straniero vede le cose come nessuno di noi le vede più. Come
> sconosciuto ci ha giudicato senza preconcetti e la sua sincerità, su cui
> convieni sicuramente, lo rende la migliore arma per scardinare i miei
> preconcetti. Come essere proveniente da un altro universo, al quale aspira
> a tornare, non ha realemnete desideri riguardo al nostro pianeta, se non
> quelli dettati dalla sua umanità e dalla sua etica. Etica che nel suo
> mondo, nella sua repubblica, riveste un valore di tale importanza che lo
> rende il Consigliere giusto oggi. Non ieri, non domani."
>
>
>
> Gaga non poté negare la logica in tutte quelle affermazioni e seppure con
> il peso della preoccupazione per la sua amata Lynea, uscì.
>
>
>
> "Raccontare quello che ho sognato per me mi renderà vulnerabile. Ai nemici
> esterni, ma anche a quelli interni."
>
> "Non è una cosa che può esserle completamente chiara, ma la riservatezza
> che il mio ruolo mi impone è una cosa estremamente profonda, che va al di
> la degli obblighi che ho persino per i miei compagni. L'unica persona verso
> cui sarà vulnerabile sarò io e le posso garantire che non farò nulla per
> farle del male, nemmeno per il bene di molti."
>
>
>
> La Principessa annuì stancamente.
>
>
>
> "Ho sognato figli e nipoti, ma è un sogno irrealizzabile. Sono sterile.
> Qualunque decisione io prenda per il mio futuro, qualunque marito io
> scelga, devo scendere a patti con questa realtà che ho rifiutato per anni.
> Per questo è assolutamente imprescindibile che io pianti un seme per il
> futuro del mio popolo. Non potendo dare loro un erede, devo dare loro
> almeno un futuro."
>
> "Mi scusi la franchezza, ma è sicura di essere sterile?"
>
> "Ho avuto le mie esperienze e mi sono premuarata di verificare per non
> generare eredi illeggittimi che avrebbero potuto essere ostacoli
> diplomatici. Il medico mi disse chiaramente che non potevo procreare.
> L'evidenza è che non ho generato eredi."
>
> "Mi permetta di raccontarle una cosa. Nel nostro universo ci sono razze
> che non possono procreare tra loro, sono incompatibili. La genetica è
> venuta in soccorso di queste razze, abbiamo molti figli ibridi ora a
> raccontare le meraviglie della scienza. Forse un tempo sarebbe stato
> considerata un’azione contro qualche dio.”
>
> “Non voglio restare nel sogno. Le sto chiedendo di aiutarmi ad uscirne. Ho
> parlato al suo Capitano di eventuali figli, perché così sono stata educata
> e cresciuta. Parlo giornalmente al mio popolo millantando un matrimonio che
> porterà frutti. Non è più una questione di diplomazia qui, sto mentendo…”
>
> “In realtà è proprio di questo che si tratta di diplomazia. Non sarebbe la
> prima monarca ad adottare segretamente il figlio di qualche servitrice di
> palazzo, nel caso decidesse per un’opzione meno in scontro con un eventuale
> credo religioso.”
>
> “Se sposassi il suo Capitano, il figlio dovrebbe avere le macchie, come
> potrei adottare in segreto un bambino. Se sposassi uno qualsiasi dei
> pretendenti, dovrei andare in cerca di un orfano di quella stessa razza per
> essere certa che nessuno sospetti. Non è più un sogno è un incubo.”
>
>
>
> Anena improvvisamente comprese.
>
>
>
> “Non è questo il problema. – passò istintivamente al tu – Tu sei
> innamorata della tua vecchia amica.”
>
> “Questa frase non va nemmeno pronunciata in questo contesto! Non proferire
> mai più quelle parole.”
>
> “Mi scuso se ho detto qualcosa di sconveniente…”
>
> “Ti sei guardato in giro? Hai visto come guardano Gaga? O come guardano
> te? Non siamo così evoluti come potresti credere, anzi l’esatto opposto. Se
> anche ciò che dici fosse vero, sicuramente non sarebbe in alcun modo una
> cosa proponibile.”
>
> “Lei è stata allontanata dalla tua famiglia.”
>
> “Non ti ho chiesto di riaprire ferite, ma ti farmi andare avanti!”
>
>
>
> Anena si inginocchiò davanti alla principessa.
>
>
>
> “Alcune ferite infettano. Quando sono infette vanno riaperte, non c’è
> altro modo. Io sono un esempio vivente di questo. Sono passato dal
> nascondermi al sovraespormi, prima di trovare un mio equilibrio. Io sono
> ciò che sono. Ci sono giorni in cui mi alzo e mi sento uomo, altri giorni
> in cui mi alzo e mi sento un uomo che deve truccarsi. Ci sono giorni in cui
> vedo una bella donna e mi si infiamma il sangue, altri giorni in cui un
> ventre piatto ed un largo petto muscoloso su cui abbandonarmi sono l’unica
> cosa che desidero. Non mi preoccupo di collocarmi. Sono quello che sono. I
> vulcaniani in tutta la loro fredda logica hanno una filosofia che è un faro
> nella mia vita. IDIC. Infinite Diversità in Infinite Combinazioni.”
>
> Un trambusto si fece sentire nella sala accanto, la porta si spalancò
> all’entrata di Gaga che se la richiuse violentemente alle spalle.
>
>
>
> “Lynea devi andare immediatamente nei tuoi alloggi.”
>
> “Che succede? Gaga!”
>
> “Le guardie hanno catturato quello che potrebbe essere l’assassino. Lo
> stanno portando alle celle, ma prima di procedere vogliamo essere sicuri
> che non ci siano rischi.”
> “Chi era il bersaglio?”
>
> “Quinnar, ma sono intervenuti in tempo.”
>
> “Devo parlare con lui e con l’assassino.”
>
>
>
> Gaga si addentrò nella stanza.
>
>
>
> “Lynea non puoi, scopriresti le carte ora. Non è il momento giusto. Il
> nostro piano era diverso, ci serve stabilizzare la situazione ed esporti
> ora per quello che sei è rischioso.”
>
> “Ho detto che devo parlare con loro. ORA!”
>
>
>
> Anena e Gaga, ai lati opposti della donna, indietreggiarono istintivamente
> entrambi di un passo.
> Non era più la stessa persona di pochi instanti prima. Aveva ripreso il
> controllo, il Consigliere non era certo di cosa avesse scatenato la cosa,
> ma era evidente che un qualche particolare non colto da nessuno aveva
> attratto la sua attenzione. Era una dote che solo i grandi condottieri
> avevano, quella di leggere tutte le sottotrame prima ancora che si
> svolgessero completamente.
>
>
>
> “Principessa…”
>
> “Gaga fai portare il prigioniero nella stanza di attesa, che sia sotto
> costante controllo. Fai accompagnare anche Quinnar.”
>
>
>
> Si rivolse ad Anena tornando ad una forma meno colloquiale.
>
>
>
> “La prego di chiedere al suo Capitano di raggiungerci. Questa ragnatela va
> distrutta prima che qualche altra mosca ignara resti vittima delle mie
> scelte.”
>
> “Sì Signora.”
>
>
>
> Si trattenne dall’inchinarsi, cosa che con Lynea in modalità autorevole
> gli sarebbe venuta spontanea. Si scostò di poco per chiamare Kenar in
> relativa privacy mentre Gaga apriva la porta per gridare alcuni ordini e
> poi tornare accanto alla ragazza.
>
>
>
> “Aiutami a togliere questa impalcatura. Quando saranno presenti tutti?”
>
> “Il Capitano deve solo teletrasportarsi.”
>
> “Il sicario è già di la. Quinnar arriverà non appena terminato il
> controllo con il medico, questione di qualche minuto.”
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala del Trono
>
> 11/08/2396, ore 10:15 Data Stellare 73610.46
>
> ======================================
>
>
>
> Tutto doveva andare come da piano.
> Per evitare la morte della principessa, evitando contemporaneamente che un
> altro sicario fosse mandato a terminare il suo compito, Andra aveva
> intessuto una tela che l’avrebbe portata all’unica possibile soluzione.
>
> Uccidere tutti pretendenti, o far levare loro le ancore per la paura di
> venire terminati.
>
> Fortunatamente l’uso di un falso le aveva facilitato il compito.
>
>
>
> Il fatto di essere stata scoperta da Quinnar era più voluto di quanto lui
> sospettasse. In realtà la sua sete di vendetta era un rischio per Lynea, un
> rischio che non poteva esistere e quindi andava sradicato. Quando si era
> resa conto che stava lavorando per fare terra bruciata attorno a lui, molto
> più di quanto gli uomini della Seatiger avessero intuito, sembravano quasi
> non essersi accorti della sua presenza se non in quanto possibile vittima.
> Non la stupiva. Lei era una professionista della morte, loro erano un altro
> tipo di professionista.
>
> Per questo aveva scelto di confrontarsi con lui. Delle due l’una. O andava
> eliminato, o andava usato.
>
> Bisognava essere pronti a tutto nel suo mestiere, ma alcune volte le
> scelte andavano prese all’ultimo momento.
>
>
>
> Il piano era chiaro, per ora, pronti come sempre ad adattarsi alle
> situazioni. Doveva aggredirlo senza ucciderlo, in modo da rendergli
> possibile avvicinarsi alla Principessa. Lui sapeva perfettamente che  non
> doveva torcere un capello alla donna.
> Per ottenere la sua vendetta lui aveva due strade, una delle quali era
> usare la posizione di Lynea.
> Lei era li ufficialmente per ucciderla, ufficiosamente per salvarle la
> vita. Se questo voleva dire finire in galera, ne sarebbe valsa la pena.
>
>
>
> Fino a quel momento tutto era andato secondo i piani. Lo aveva attaccato,
> si era fatta catturare come da piano. Si aspettava di finire in cella, ma
> dopo qualche minuto erano tornati indietro verso il palazzo.
>
> La cosa non andava per niente bene.
>
> Lei doveva sparire per poter rendere attiva la seconda parte del piano.
>
>
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Stanza di attesa
>
> 11/08/2396, ore 10:40 Data Stellare 73610.51
>
> ======================================
>
>
>
> Andra/Andros si stava guardando intorno con interesse. Conosceva quella
> stanza, non era cambiata di una virgola. La prima volta che ci era stata
> era una ragazzina arrabbiata con il mondo e soprattutto con quelli che la
> stavano facendo aspettare in quel posto.
>
> Vivere a palazzo con Lynea l’aveva cambiata in modo più profondo di quanto
> potessero immaginare gli altri. Quando era stato reclamato il suo ritorno
> non c’era stato niente da fare, semplicemente doveva andare. Non era certa
> che conoscere il suo destino avrebbe cambiato l’atteggiamento dei suoi
> ospiti. O forse lo sapevano ed avevano volutamente creato quell’amicizia
> per difendere in futuro la figlia.
>
> Incerti del mestiere.
>
> L’addestramento come assassina era stato più duro per lei che per altri,
> proprio in seguito a come era cambiata grazie a quell’amicizia. Ne era
> uscita più forte delle altre assassine. La migliore. La più precisa.
>
> In realtà la precisione era una forma di gentilezza nei confronti della
> vittima, più era rapida e pulita, meno soffrivano. Il fatto di essere la
> migliore invece la portava ad avere più incarichi e quindi a poter usare la
> stessa forma di clemenza con più persone possibili.
>
> Non era nella posizione per evitare quelle morti, quindi faceva del suo
> meglio per renderle il più rapide possibile.
>
>
>
> Quando si aprì la porta non mosse nemmeno un muscolo. La donna che l’aveva
> istruita sarebbe stata fiera di lei in quel momento. Sembrava una statua,
> in realtà non perdeva nulla di ciò che la circondava.
>
> Erano quelli della Seatiger. Il pretendete e quello che era diventato
> quasi consigliere di Lynea, accompagnati da due personaggi che dovevano
> essere le guardie del corpo.
>
> Si trovò istintivamente a valutarli. Erano ben addestrati indubbiamente.
> Uno dei due meno attento, ma ciò nonostante molto più corretti, sia per la
> posizione che avevano preso nella stanza, sia per come si erano posti in
> difesa passiva di fronte al loro leader. La loro presenza li poteva
> indicare solo una cosa, che quello era il prescelto. Meglio di altri
> onestamente, non se lo sarebbe aspettata, ma forse le valutazioni che
> avevano portato a quella scelta potevano avere una loro validità.
>
>
>
> Fece estremamente più fatica a rimanere impassibile quando ad entrare fu
> Quinnar, accompagnato da un medico ed una guardia reale. Anche l’uomo fu
> preso dallo stupore per un breve istante, ma riuscì a riprendere in fretta
> il controllo. Nella sua posizione di fuori casta, rifiuto vivente, abominio
> e quant’altro… aveva imparato in fretta a passare inosservato il più
> possibile.
>
>
>
> Andra si trovò a domandarsi cosa stava tramando la falsa principessa. Come
> sempre era pronta a tutto. Aveva già tre vie di fuga pronte al caso, ma
> doveva prima di tutto cercare di portare a termine il suo piano.
>
>
>
> *Lynea*
>
>
>
> Il fiato stavolta le si spezzò in gola. Non si aspettava di trovarsi al
> suo cospetto in uno spazio così confinato poteva essere un problema
> mantenere l’anonimato.
>
> La osservò marciare autorevolmente dentro la stanza, con Gaga al suo
> fianco e due guardie reali poco dietro di lei più preoccupate di
> rincorrerla che non di difenderla. Incapaci. Almeno quel matrimonio con lo
> straniero avrebbe portato in dote personale più addestrato alla difesa di
> quei quattro pagliacci in uniformi d’epoca.
>
> “Anena?”
> “Sì Principessa.”
> “Mi raggiunga per favore. – attese di averlo al suo fianco prima di
> continuare – Cosa vede?”
>
> Il consigliere si guardò attono.
>
> “Un ipotetico assassino, un’ipotetica vittima, un ipotetico prescelto… ed
> un gruppo eterogeneo di altre persone a contorno.”
> “Tutto ipotetico ha ragione. Ora. Questa mattina ho esplicitamente chiesto
> alle mie guardie di difendere il signor Quinnar qui presente perché dopo la
> dichiarazione del prescelto avevo la ferma intenzione di chiedergli di
> restare a palazzo come consulente per i rapporti con un certo gruppo a lui
> ben noto.”
> “Evidentemente l’ipotetico assassino è meno bravo di quel che pensavamo.”
> “Il che sappiamo essere impossibile Anena. Non ha fallito un colpo solo da
> quando è iniziata questa storia. Perché ha fallito proprio con Quinnar?
> Quando prima mi è stato detto che è sopravvissuto la prima cosa che mi è
> venuta in mente è che fossero in accordo tra loro. La seconda magari che
> Quinnar sia usato a sua insaputa. Li ha guardati ora… mi dica che ne pensa.”
>
> Anena sorrise. Ecco il suo ruolo. Lynea aveva compreso la sua alta
> capacità di percepire il non detto e lo stava usando. Lui però non poteva
> farsi usare così impunemente. Guardò verso Kenar in cerca di consenso e
> solo dopo averlo ottenuto rispose.
>
>
>
> “La prima. Non so i motivi, ma stanno lavorando insieme.”
>
> “Quindi se l’assassino è così bravo come sembra, e decide di lavorare con
> Quinnar, anche quest’ultimo deve essere bravo. Probabilmente il meno bravo
> dei due. Quindi vediamo un po’… Quinnar, mi dica che cosa vuole fare qui?
> Non giriamoci intorno… è chiaro che lei ha collaborato con un assassino,
> quindi il suo destino non è roseo al momento. Nonostante questo non è
> preoccupato, quindi la sua vita non è che sia tutta rose e fiori nemmeno
> ora. Qualunque cosa lei sia venuto a fare qui lo scopo non era migliorare
> la sua situazione…”
>
> “Mi inchino alla sua intelligenza ed alla sua bellezza. Ha ragione
> Principessa. Sono venuto qui mandato con lo scopo ultimo di eliminare
> qualunque spasimante e prendere il controllo del suo regno in quanto suo
> consorte, per avvantaggiare l’Unione Coloniale.”
>
> “Mi dica il suo intendimento, non il suo mandato.”
> “Vendetta. A costo di eliminare anche lei mia signora. Vendetta.”
>
>
>
> La guardia reale fece un passo avanti, ma Lynea lo fermò con un gesto.
>
>
>
> “Apprezzo la sincerità. Credo il suo amico qui non mi dirà una sola
> parola. Quindi… vuole spiegarmi lei?”
>
> “Ci sono molte forze in movimento che vogliono usare il suo regno per il
> loro tornaconto. C’è chi ha cercato di proporre, come l’Unione Coloniale,
> dei pretendenti da far poi lavorare dall’interno. C’è chi in modo meno
> articolato, mirerebbe alla sua eliminazione in modo diretto. Lo squilibrio
> e l’assenza di potere farebbero il resto. Il suo mondo diventerebbe terreno
> di conquista e non ci sarebbe nessuno a difenderlo. Semplicemente sarebbe
> guerra aperta con la maggior parte del potere bellico in mano ad una delle
> parti in lotta…”
>
> “Quindi l’assassino era qui per uccidere me e per farlo ha ucciso i
> pretendenti in modo da potersi avvicinare.”
>
> “Oh in realtà mia signora, qui viene il bello. L’assassino è qui perché
> non vuole che lei muoia. Pare che la mia vecchia amica voglia proteggerla…”
>
>
>
> Andra si girò di scatto verso di lui. Non c’era mai furore nello sguardo
> di un’assassina, c’era morte.
> Nella voce priva di intonazioni c’era il terrore per chi avrebbe ascoltato.
>
>
>
> “Taci idiota. Che stai cercando di combinare?”
>
> “Al momento? Cerco di vedere se questa donna, molto più intelligente ed
> acuta di quanto avessi immaginato a priori, possa essere non una pedina da
> usare, ma un’amica con cui lavorare. Sempre se è ancora intenzionata ad
> accogliermi come consigliere… data la mia sincerità.”
>
>
>
> Lynea scoppiò a ridere di gusto. Anena comprese perfettamente i motivi.
> Quella sfrontatezza in un certo qual senso le ricordava Gaga e le piaceva.
> Inoltre vedeva la possibilità di avere un consigliere che poteva essere
> portato a difendere Gisa perché questo stessa difesa per lui costituiva una
> vendetta desiderata.
>
>
>
> “Non ci pensare neppure!”
>
>
>
> Lo sguardo di tutti i presenti si concentrò sull’assassino Andros, ora non
> più freddo e distaccato, ma palesemente fuori controllo.
>
>
>
> “Non è una persona di cui fidarsi. Non fare niente per portartelo a
> palazzo Lynea!”
>
>
>
> Il consigliere percepì immediatamente il cambiamento quasi fisico in lei.
> Fermò Gaga con una stretta ferrea che stupì l’uomo e si scambiò un rapido
> sguardo con Kenar. Ora il senso lo stava trovando eccome.
>
>
>
> “Chi sei tu?”
>
>
>
> Andra si accorse immediatamente del passo falso nell’attimo stesso in cui
> esplose.
>
>
>
> “Andros l’assassino.”
>
> “No. Tu non sai Andros. – Lynea si avvicinò sotto lo sguardo terrorizzato
> delle guardie reali – Ti conosco.”
>
>
> Andra indietreggiò violentemente trascinandosi dietro i suoi guardiani che
> non si aspettavano la mossa. In pochi istanti fu libera, ma non si sarebbe
> aspettata l’intervento degli uomini della Seatiger.
>
> Dannazione a lei, si era fatta fregare. Erano davvero preparati.
>
> Il cuore le sobbalzò in gola quando si rese conto che la Principessa era a
> pochi centimetri da lei e cercava di frugarle negli occhi in cerca di
> risposte.
>
> Lynea tese una mano poggiando il palmo sul collo dell’assassino e le fu
> chiaro. Quel gesto le aprì il fiume dei ricordi. Quella pelle, la
> sensazione al tatto della curva del collo, la reazione sotto le sue dita…
> quello non era Andros l’assassino.
>
>
>
> Le buttò le braccia al collo e la strinse fino a soffocarla.
>
>
>
> “Cosa hai combinato Andra. Come ne usciamo ora?”
>
>
>
> Quinnar osservava la scena con l’ennesima erezione da rabdomante… troppe
> due donne e decisamente troppo vederle abbracciarsi in quel modo. Gaga
> capiva fino ad un certo punto perché non aveva il quadro completo della
> situazione.
> Kenar si avvicinò al Consigliere Lawtoein in silenzio.
>
>
>
> Anena si schiarì la voce.
>
>
>
> “Se permettete ho un’idea.”
>
>
>
>
>
> Gisa, Palazzo Reale, Sala del trono
>
> 01/09/2396, ore 12:00 Data Stellare 73668.04
>
> ======================================
>
>
>
>
>
> Lynea era in piedi davanti al trono. Il vestito color oro del matrimonio
> drappeggiava la figuretta esile. I capelli elaboratamente raccolti
> incorniciavano il volto lasciando scoperte le orecchie.
>
> Tra gli astanti molti mostravano ancora stupore.
>
> Sia per la Principessa e tutta quella mascherata a cui avevano assistito.
> Gaga stava poco più dietro, sempre particolarmente visibile e strabordante
> di personalità.
>
> Anena si divertiva a sondare le persone intorno, percependo gli stati
> d’animo diversi, osservando le reazioni.
>
>
>
> L’altro avvenimento sconvolgente era stata la scelta del pretendente. Nel
> passare dei giorni gli scommettitori avevano puntato sullo straniero Kenar
> o su Quinnar, uomo comunque piacente e indubbiamente di notevole interesse.
> Invece la scelta era caduta sull’androgino Andros, che si era scoperto non
> essere Andros. In realtà gli uomini della Seatiger avevano scoperto
> l’assassinio del vero Andros e per indagare, su mandato della Principessa,
> avevano infiltrato un loro uomo sotto mentite spoglie.
>
> Il pretende ufficiale, il Capitano Kenar, non sembrava essersela presa per
> la sconfitta.
>
>
>
> In realtà il colpo di genio di Anena ci stava tutto.
>
> Far passare Andros per un membro dell’equipaggio sotto mentite spoglie
> aveva dato modo di creare una nuova persona che non ricordasse in alcun
> modo Andra. La parte difficile era stata convincere l’assassina che in quel
> modo poteva costruirsi non solo una nuova vita, ma poteva avere un potere
> diretto sull’evitare l’eliminazione di persone innocenti.
> Andrea, così aveva scelto di chiamarsi, non era certa di meritarsi
> un’isola di felicità dopo tante vittime, sarebbe stato compito di Lynea
> convincerla del contrario. La scelta del nome era stata un altro colpo di
> genio. Una chicca. Un nome che sulla terra era sia maschile che femminile,
> che ben si adattava all’aspetto del Principe consorte.
> Alcuni facevano notare la poca mascolinità dell’uomo, ma a questo ci stava
> pensando il meraviglioso Dottor Symon Bruce. Qualcuno sospettava che lo
> avesse fatto solo come favore personale per Gaga, ma nessuno ebbe il
> coraggio di dirglielo in faccia.
>
> Ebbene sì. La Principessa avrebbe avuto un erede perfettamente a tempo con
> la data del matrimonio.
> A prestarsi senza prestarsi era stato Quinnar, che si era lamentato a
> lungo dell’impossibilità di mettere a frutto le sue ambite ed innegabili
> qualità. Aveva definitivamente rinunciato alla cosa quando negli occhi di
> Andrea aveva scorto lo sguardo dell’assassina Andra. Era evidente che
> chiunque avesse osato posare anche solo gli occhi su Lynea se la sarebbe
> vista brutta.
>
> Questo in ogni caso aveva legato a doppio filo Quinnar alla coppia reale,
> andando di fatto a costituire un quadrumvirato di potere.
>
>
>
> Il Capitano Kenar non era tanto sicuro che fosse stato piantato davvero un
> seme di Federazione. Se non altro essere compagni del nuovo Principe
> Consorte metteva la Seatiger nella piacevole posizione di aver
> accontentato, almeno di facciata, l’Imperatore e contemporaneamente aver
> trovato una base d’appoggio per loro nel caso le cose fossero andate male.
>
> Dovendo inoltre restare in giro per la gravidanza, che il dottor Bruce
> doveva seguire da vicino nel suo nuovo ruolo di medico di famiglia ed amico
> intimo dello sposo, potevano aiutare Lynea nel suo desiderio di costruire
> un futuro per il suo mondo cuscinetto che non comportasse l’annientamento.
>
>
>
> Il suono di strumenti simili a trombe terrestri interruppe i flussi di
> pensieri del Capitano Kenar che si concentrò sulla Principessa. C’era stato
> un momento nelle settima trascorse, nel quale una parte di lui si era
> crogiolata nell’idea di essere un Principe. Sentì il suo amico agitarsi in
> fondo ai suoi pensieri.
>
> Sì, concordava con lui che le cose andavano bene così.
> Certo non era stato felice di dover creare un finto membro
> dell’equipaggio, una finta scheda tecnica ed un'altra quinta lata di
> documenti a corollario, ma alla fine quella era la soluzione probabilmente
> migliore in assoluto.
>
> Per dirla alla terrestre, salvava capra e cavoli.
>
>
>
> La porta si aprì facendo entrare Andrea Ghostwom, altro gioco di parole
> del Consigliere Lawtoein, una donna fantasma dietro un uomo di facciata.
>
> Doveva ammettere che l’uniforme di prammatica le… gli stava bene. Giocava
> a favore il fisico magro e snello, chiaramente androgino già naturalmente.
>
> Aveva eliminato la barbetta orrenda di Andros, non che avesse aiutato
> molto a definirla come maschio. Il colpo d’occhio però, aiutato
> dall’uniforme, non lasciava dubbi.
>
> Inoltre l’addestramento da assassina l’aveva fornita nel tempo di un modo
> di muoversi tipico degli uomini della sicurezza, ruolo che le era stato
> assegnato sulla Seatiger, quindi una camminata che di femminile aveva poco.
>
>
>
> *Dannazione non mi bastava Anena a fare confusione?*
>
>
>
> Si girò istintivamente a dare un’occhiata al suo Consigliere e si pentì di
> averlo fatto. Quel giorno si era sentito vanitoso. Aveva chiesto di poter
> scendere in abiti civili… ma cosa aveva quella roba di civile?
>
> Si era infilato in un paio di pantaloni attillati neri, sopra una camicia
> blu piena di brillantini ed a coprire tutto una lunga giacca nera con bordi
> blu egualmente luccicosi.
>
> Il trucco in tono.
>
> Aveva attratto perfino l’attenzione di Gaga che si sentiva chiaramente
> minato nel suo ruolo di attrazione della festa.
>
> Resosi conto di essere osservato il Consigliere si girò verso di lui
> salutando con la mano guantata nella sua direzione.
>
>
>
> *Ecco come rovinare la reputazione di un Capitano.*
>
>
>
> Andrea intanto era arrivata quasi sotto al trono. Non appena raggiunse la
> sua posizione si lasciò scivolare su un ginocchio ed attesa in silenzio a
> capo leggermente chino come da protocollo.
>
>
>
> “Chi viene a presentarsi come prescelto di sua altezza la Principessa
> Lynea.”
> “Io. Andrea Ghostwom della Federazione Unita dei Pianeti.”
>
> “Cosa porti in dote alla casa reale Andrea Ghostwom.”
> “Me stesso e tutti gli eredi che verranno.”
>
> “Alzati Principe Andrea Ghostwom della Federazione Unita dei Pianeti.
> Prendi il tuo posto al mio fianco per regnare come mio principe consorte.”
>
>
>
> Lynea si girò a quel punto verso gli astanti.
>
>
>
> “Salutate l’unione che proteggerà e regnerà su Gisa per la prosperità del
> nostro popolo, del nostro mondo e del nostro futuro.”
>
> “Salute Principessa Lynea. Salute Principe Andrea.”
>
> “Salute Principessa Lynea. Salute Principe Andrea.”
>
> “Salute Principessa Lynea. Salute Principe Andrea.”
>
>
>
> Come da tradizione il saluto fu ripetuto tre volte.
>
>
>
> Uno per lo sposo. Una per la sposa. Una per gli eredi a venire.
>
> Sul terzo urlo di saluto Lynea gettò uno sguardo verso il dottor Bruce per
> poi immediatamente cercare Anena tra la folla.
> Impossibile non notarlo.
>
> Gli sorrise complice con la mano poggiata sul braccio del suo futuro
> immaginato.
>
> Ora aveva un consigliere di famiglia fidato, un consigliere che avrebbe
> dato la vita per Gisa per sua propria volontà e per il bene di quello che
> sarebbe stato suo figlio biologico, un consorte che era l’amore della sua
> giovinezza e sarebbe stato l’amore della sua vita e la tra la folla,
> vestito di brillantini blu, quello che era diventato un amico fidato e lo
> sarebbe stato fino a che non fosse giunto per lui il momento di tornare nel
> suo universo.
>
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> Guardiamarina Anena Lawtoein
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