<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
Inizio il commento dicendo che trovo il pezzo moooolto Trek, quindi la valutazione di base é due pollici alzati...ciò detto vado a dettagliare:<div><br></div><div>"Avere a che fare con esseri multidimenzionali pericolosi" ops, errore di battitura (multidimensionali)</div><div><br></div><div>“ IL VELO ESISTE QUI. ” <br><div class="messageTextArea">“ MA NON QUI. ”</div><div class="messageTextArea"><br></div><div class="messageTextArea">“ È NECESSARIO. ” <br>“ SEI LINEARE. ” <br>“ NON PUOI ESSERE QUI. ” <br>Il suo ufficio nel futuro. <br>“ SENZA ESSERE QUI. ” <br>I resti fumanti del capitano giacevano di fronte a lui. <br></div><div class="messageTextArea"><br></div><div class="messageTextArea">Standing ovation...rende alla perfezione la non Linearità dei Pah-Wraith e la strana percezione che hanno del tempo lineare</div><div class="messageTextArea"><br></div><div class="messageTextArea">"Un altro paio di miracoli simili e mi metto in lista per la canonizzazione..." condivido</div></div><div><br></div><div>“ Volevo comunicarle che il tenente Anari è fuori pericolo. Perderà l'occhio e la mano destri, ma <br>starà bene. Per il resto abbiamo molto feriti ma nessuna vittima. ” <br>Elya sospirò di sollievo. <br>“ Sono felice di sentirlo. Dica al tenete Tao di affrettarsi a rigenerali, altrimenti la vedremo girare <br>per la nave vestita da pirata, con benda sull'occhio ed uncino. ” <br></div><div><br></div><div>Mooooolto probabile! :-)</div><div><br></div><div>"Conversazione Maia-Profeta" - di nuovo rende molto bene il senso di non linearità, ma non userei il maiuscolo...i Pah-Wraiths hanno voce tonante, i Profeti non li vedo così impositivi...</div><div><br></div><div> E così era riuscito a percorrere una sequela di corridoi relativamente affollati come se <br>fosse un fantasma. Fino ad un certo sportello di accesso. In un certo senso questa si era rivelata una <br>dimostrazione di potere ben più terrorizzante dell'energia che aveva avvolto Hiller. Campi di forza, <br>disgregatori. Tutte cose che venivano costruite dai mortali. Niente di nuovo. Cambiava solo il <br>livello tecnologico. Ma il potere di conoscere così nel dettaglio il futuro? <br></div><div><br></div><div>Condivido, anche se sembra che abbia attivato un cheat...</div><div><br></div><div><br></div><div>"Maia arrivò correndo senza fiato alla sala di teletrasporto un attimo prima di Garibaldi alla guida di </div><div>un drappello di tute rosse. "<br></div><div><br></div><div>Qui vedo tre ipotesi:</div><div>1) era Tkar con le tutine gialle (e le rosse erano solo figurative)</div><div>2) il buon Garibaldi ha guidato un commando di ufficiali di rotta</div><div>3) i Pah-Wraiths hanno creato qualche casino temporale e ci siam trovati Giuseppe Garibaldi che andava all'assalto con la camicia rossa e il pantalon turchin insieme a mille garibaldini</div><div><br></div><div><br></div><div>"Discorso Maia Jenkart": ho un solo commento...ecco come dovrebbe essere un Consigliere...Deanna Troy, roditi il fegato!</div><div><br></div><div>Corollario:</div><div><br></div><div>" Ed ora ti parlerò in un modo che puoi capire. " <br>E gli sferrò un pugno alla mascella. Fu un pugno portato con tutti i crismi. Portando avanti la spalla <br>e tutto il resto. <br></div><div><br></div><div>Citando il Quinto Elemento: "Ma dove avrà imparato a negoziare così bene?"</div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div>De facto...ottimo pezzo!</div><div><br></div><div>F</div><div><br></div><div><div class="messageTextArea">________________________________</div><div class="messageTextArea">Il 09/05/2014 19:42, illu 666 <illu666@hotmail.com> ha scritto:<br>
Ecco il pezzo.
<br>metto le mani avanti: Anari... scusascusascusascusa....
<br>
<br>Massimiliano ka illu aka Carelli
<br>
<br>
<br>#####################################
<br>Diario del Capitano. Data Stellare 70758.35
<br>Le rivelazioni della nostra ospite non possono essere definite che terrificanti. Avere a che fare con
<br>esseri multidimenzionali pericolosi come i Pah-Wraith non è qualcosa da prendere alla leggera.
<br>A questo si aggiunga un cristallo dei profeti perso nel subspazio da recuperare.
<br>Tutto questo mette la questione della gravidanza in secondo piano.
<br>Ora ci apprestiamo all'operazione di recupero. Si tratta di un'operazione difficoltosa anche al
<br>massimo dell'efficienza e la nave ha subito danni ingenti.
<br>Ho la massima fiducia nelle capacità dell'equipaggio e sono sicura che daranno il massimo per
<br>far fronte all'emergenza.
<br>Spero solo che sia sufficiente.
<br>
<br>USS Redoutable Plancia
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.10 Data Stellare 70758.35
<br>
<br>Elya sedeva al suo posto sulla poltrona di comando in attesa del rapporto dei suoi ufficiali.
<br>Che arrivarono puntualmente.
<br>=^= Carelli a Capitano Drey. Siamo pronti a partire. =^=
<br>“ La nave reggerà, tenente? ”
<br>=^= Mentirei se dicessi che sono tranquilla, capitano. Ma la Redoutable è una ragazzona robusta.
<br>Ci sorprenderà. =^=
<br>“ Lo spero. E gli scudi del tenente Anari? ”
<br>=^= Li stiamo finendo di calibrare. Se i dati dei sensori sono corretti potrebbero funzionare. =^=
<br>“ Bene. Li attivi appena pronti. ”
<br>=^= Certamente. Il tenete Anari sta venendo in plancia per coordinare l'operazione. =^=
<br>Perfettamente sul pezzo Anari entrò in quel momento in plancia.
<br>“ È arrivata infatti. ”
<br>=^= Bene. Io rimango in attesa di ordini. Carelli, chiudo. =^=
<br>Anari sorrise al capitano e si diresse alla consolle scientifica.
<br>Elya si rivolse all'equipaggio in plancia.
<br>“ Bene, signori. L'operazione corrente verrà guidata del tenete Anari. Mi aspetto che tutte le
<br>postazioni si coordinino con quella scientifica. ”
<br>Anari fece un piccolo inchino con un sorriso sornione stampato in faccia.
<br>“ Capitano, quando vuole... ”
<br>Elia annuì verso il suo ufficiale scientifico.
<br>“ Attivare. ”
<br>“ Bene attiverò gli scudi riconfigurati e genererò un campo di curvatura statico secondo le
<br>specifiche che compariranno sulle vostre consolle... adesso. Ci sono domande? ”
<br>Attese un attimo, poi proseguì.
<br>“ Attivazione scudi... adesso. ”
<br>
<br>Alloggio di Jenkar. In quel momento.
<br>
<br>Jenkar stava sdraiato nella sua cuccetta. Non aveva molto altro da fare. Questi alieni lo avevano
<br>trattato sorprendentemente bene. Se le parti fossero state invertite bé, non ci sarebbero stati molti
<br>dubbi su come sarebbe andata.
<br>Forse semplicemente non lo giudicavano una pericolo.
<br>Per i Grandi Signori... probabilmente non lo era.
<br>Non per la prima volta si chiese perché faceva il soldato.
<br>Non che fosse stata una sua decisione. Era stato preso, giudicato, analizzato e spedito in fanteria.
<br>Probabilmente avevano bisogno di soldati e lui, non avendo particolari talenti, era stato scelto.
<br>Era così che andavano le cose.
<br>Inutile rimuginarci sopra.
<br>All'improvviso si trovò in un ambiente spoglio. Privo di qualsiasi connotazione. Era circondato da
<br>sorta di oscurità caliginosa. Come una nebbia tenebrosa.
<br>“ Ma cosa... ”
<br>Voci imperiose lo investirono.
<br>“ TU. SEI STATO SCELTO. ”
<br>“ TU SARAI IL PORTATORE. ”
<br>Jenkar si girò di scatto, alla ricerca della sorgente delle voci. Ma erano voci diffuse, sembravano
<br>provenire da ovunque e nessun posto. Un terrore gelido calò su di lui.
<br>“ Cosa... cosa volete? ”
<br>“ VOGLIAMO CHE TU CI SERVA. COME MOLTI ALTRI LINEARI DEL TUO POPOLO
<br>HANNO FATTO PRIMA! ”
<br>“ Voi... voi siete i Grandi signori!? ”
<br>Si prostrò a terra, in lacrime.
<br>“ Vi prego... vi prego... non volevo essere insolente. Perdonatemi. Non fatemi del male! ”
<br>“ NON TI VERRÀ FATTO DANNO. ”
<br>“ TU SEI UN NOSTRO STRUMENTO. ”
<br>Ma voce si Jenkar era flebile.
<br>“ Strumento? ”
<br>La terribile verità calò su di lui. Volevano fare di lui un Daiaken-aka. Come Hiller. Riusciva ancora
<br>a ricordare bene lo sguardo di assoluto terrore nei suoi ultimi attimi di vita, avvolto nel potere dei
<br>Signori.
<br>“ Oh vi scongiuro, tutto ma non questo! ”
<br>“ SPIEGA IL DINIEGO. ”
<br>“ Non voglio finire come il capitano! ”
<br>“ È LINEARE. NON CAPISCE. ”
<br>Sembrava che i Signori discutessero di lui. Li stava deludendo? Cosa gli avrebbero fatto se si fosse
<br>rivelato inadeguato?
<br>La scena cambiò all'improvviso. Era seduto in un ufficio. Grande, lussuoso.
<br>Era seduto dietro la scrivania, non davanti. Come se fosse la sua.
<br>Abbassò gli occhi sulla sua persona. Indossava un'alta uniforme. I gradi erano quelli di generale.
<br>Dalla finestra si godeva un'ottima vista della capitale.
<br>Una delle voci si rifece viva.
<br>“ QUI TU SEI VIVO. ”
<br>“ PER UN LINEARE QUESTO È DESIDERABILE. ”
<br>A Jenkar girava la testa.
<br>“ Sì... è desiderabile. ”
<br>Era il suo futuro che gli stavano mostrando? Un futuro di agio e rispetto. Due elementi che nella
<br>sua vita attuale mancavano del tutto.
<br>“ Cosa devo fare? ”
<br>Ora era di nuovo sulla Redoutable.
<br>Strisciava per i condotti di manutenzione, fino ad un certo pannello di controllo. Poi rompeva
<br>qualcosa al suo interno.
<br>“ I LINEARI DEL VASCELLO HANNO TROVATO IL MODO DI IMPEDIRE IL FLUSSO TRA
<br>NOI E TE. ”
<br>“ MA NOI NON SIAMO LINEARI. ”
<br>“ IL VELO ESISTE QUI. ”
<br>“ MA NON QUI. ”
<br>Jenkar era di nuovo nella sua cabina sulla Redoutable.
<br>“ TU SQUARCI IL VELO QUI. ”
<br>Di nuovo nel condotto di manutenzione.
<br>“ QUI TI FORNIAMO IL POTERE DI CUI HAI BISOGNO. ”
<br>Ora era in un corridoio della nave. Fulmini rossi e blu lo avvolgevano. Qualcuno tra gli alieni gli
<br>sparava, ma lui non sentiva nulla. Irrompeva in una stanza. C'era il capitano. Come si chiamava?
<br>Drey? Ed anche alcuni altri che non conosceva. Il capitano reggeva in mano una scatola con dentro
<br>un oggetto scintillante. Dalle sue mani scaturì un fulmine che scagliò indietro il capitano.
<br>Il suo petto era una massa bruciata. Non si mosse più.
<br>La scatola era caduta a terra. La sua mano si allungò verso di essa.
<br>Sentiva le lacrime scorrere sulla sua pelle scagliosa.
<br>“ Vi prego... io non voglio uccidere il capitano. Non voglio uccidere nessuno. ”
<br>“ QUI LO VUOI. ”
<br>Ora era sulla Tarkas. Hiller si librava a mezz'aria avvolto di fulmini. Lui gli sparava
<br>cercando inutilmente di fermarlo. Uno dei colpi rimbalzò uccidendo quel suo odioso superiore.
<br>“ È stato un incidente! Io non ho mai ucciso nessuno. ”
<br>Era vero. Nella sua carriera nell'esercito non gli era mai successo di uccidere nessuno. Come la
<br>maggior parte dei suoi commilitoni. L'esercito aveva una funzione di controllo, ma non c'erano
<br>state vere guerre da molto anni ormai.
<br>Ma le voci dei signori non sembrarono toccate da questo fatto.
<br>“ È NECESSARIO. ”
<br>“ SEI LINEARE. ”
<br>“ NON PUOI ESSERE QUI. ”
<br>Il suo ufficio nel futuro.
<br>“ SENZA ESSERE QUI. ”
<br>I resti fumanti del capitano giacevano di fronte a lui.
<br>“ Io... non voglio tutto questo. Non a questo prezzo! ”
<br>Ora era un bambino. Stava spiegando a sua madre tutto contento quello che sarebbe diventato da
<br>grande, durante un viaggio in un trasporto pubblico. La sua voce suonava stridula.
<br>“ Io sarò un grande comandante. Avrò un sacco di di gente che prende gli ordini da me! ”
<br>Sua madre e qualche altro passeggero sorrisero con indulgenza.
<br>Implacabile la voce che veniva dal nulla lo incalzò.
<br>“ QUI TU VUOI. ”
<br>“ Ero solo un bambino. Non sapevo come era... come è il mondo. ”
<br>“ TI ABBIAMO FATTO VEDERE. ”
<br>Jenkar scosse la testa. Era inutile opporsi. Tenevano la sua vita... tutta la sua vita, passata e futura,
<br>nel palmo della mano. Bastava una leggera stretta e...
<br>Non si era mai sentito così insignificante in tutta la sua insignificante vita.
<br>“ ACCETTI IL NOSTRO POTERE? ”
<br>Jenkar era in piedi nello spazio vuoto, ora. Una scelta. Come se ne avesse veramente una. In fondo
<br>non era niente di diverso dal solito.
<br>“ Sì... lo accetto. ”
<br>
<br>USS Redoutable Plancia
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.15 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Anari operava con sicurezza la consolle scientifica.
<br>“ Scudi attivati. Procedo ad attivare il campo di curvatura. ”
<br>Sullo schermo principale le luci delle stelle iniziarono a sfocarsi, senza assumere la caratteristica
<br>forma allungata tipica di quando la nave viaggiava a curvatura.
<br>“ Curvatura 1... Curvatura 2... Curvatura 3...”
<br>Mentre Anari scandiva i fattori di curvatura lo schermo si oscurava sempre di più.
<br>* È come scendere nelle profondità dell'oceano... *
<br>Pensò Elya. Ma tenne per sé il pensiero. Non voleva disturbare l'ufficiale scientifico.
<br>“ Curvatura 5... Curvatura 6... Anari a Carelli. Come va la nave? ”
<br>La voce del capo ingegnere arrivò prontamente.
<br>=^= Colla e fil di ferro tengono per ora. Puoi procedere. Fai con calma ma non ci mettere troppo,
<br>intesi? =^=
<br>Anari proruppe in una risatina.
<br>“ Ci proverò, Dro' ”
<br>Poi continuò.
<br>“ Curvatura 6.5... Curvatura 7. ”
<br>Ora la plancia e, presumibilmente, tutta la nave era pervasa di cigolii e fruscii preoccupanti. Come
<br>di metallo messo a dura prova.
<br>Tholos si rivolse ad Anari.
<br>“ Aumento l'integrità strutturale? ”
<br>“ Negativo. Ho bisogno di tutta l'energia disponibile. La nave resisterà. Spero. ”
<br>Elya strinse i denti e mantenne il silenzio.
<br>“ Inizio scansione del subspazio. Oh... ”
<br>All'esclamazione di delusione dell'ufficiale scientifico Elya sentì di avere titolo per chiedere
<br>spiegazioni.
<br>“ Qualcosa non va, tenente? ”
<br>“ Sì, capitano. Ho trovato la Lacrima dei Profeti, ma è fuori portata. È più in profondità di quanto
<br>sperassi. ”
<br>“ Non c'è nulla che possiamo fare? ”
<br>“ Dovremmo aumentare la curvatura, almeno un fattore 7.9 ma... ”
<br>Elya la zittì alzando il dito indice. Quindi accese il comunicatore.
<br>“ Drey a tenente Carelli. ”
<br>=^= Dica, capitano. =^=
<br>“ Abbiamo bisogno di spingere la curvatura ancora di più. ”
<br>=^= Non lo raccomando, capitano. Potremmo veramente fare un finale col botto. =^=
<br>“ Ma può darci qualcosa? ”
<br>=^= Posso, capitano. Ma per pochi secondi e sarà molto pericoloso =^=
<br>Elya esitò un attimo. Ma solo un attimo. Stava mettendo in serio pericolo le vite dell'equipaggio.
<br>Ma non c'era solo in gioco la progenie dei rettiloidi. Una Lacrima dei Profeti era un oggetto molto
<br>pericoloso. Avrebbe tentato l'impossibile per recuperarla. Anche considerato che c'erano in gioco
<br>anche i Pah-Wraith. Del resto sedeva sulla poltrona di comando proprio per prendere decisioni
<br>difficili.
<br>“ Lo faccia. ”
<br>La voce di Droxine tradiva una giustificata preoccupazione.
<br>=^= Agli ordini, capitano =^=
<br>Elya si rivolse all'ufficiale scientifico.
<br>“ Proceda, tenente. ”
<br>“ Sì, capitano. Curvatura 7.1, 7.2... ”
<br>Ora la nave stava distintamente tremando. Tutti sedevano rigidi alle loro postazioni, tranne T'kar
<br>che manteneva il suo solito autocontrollo.
<br>“ ...7.7, 7.8, 7.9 ci siamo, passo le coordinate al teletrasporto! ”
<br>Ora al tremolio si unì una sorta di sibilo. Il comunicatore del capitano trillò.
<br>=^= Capitano! Abbiamo una gondola in rottura! Dobbiamo interrompere! =^=
<br>Elya lanciò uno sguardo verso la postazione scientifica dove Anari stava chinata sulla consolle
<br>quasi volesse costringerla a collaborare con la forza.
<br>“ Un secondo! Un secondo solo, capitano! ”
<br>=^= Ora, capitano. Dobbiamo interrompere ora! =^=
<br>Arrivò lo strillo di esultanza da Anari.
<br>“ Ce l'ho! ”
<br>Elya si rivolse subito al comunicatore.
<br>“ Tenente Carelli inizi a diminuire la curvatura! ”
<br>Dal comunicatore non venne risposta. Probabilmente il capo ingegnere era troppo occupato.
<br>Anari riprese a notificare il fattore di curvatura.
<br>“ Curvatura 7, curvatura 6... ne stiamo uscen... ”
<br>Fu interrotta da una scossa che quasi la gettò a terra. Questo la salvò perché quando la consolle
<br>scientifica esplose non la colpì in pieno.
<br>Da altre postazioni eruppero cascate di scintille. Le luci lampeggiarono. Seguirono altre scosse.
<br>Poi finalmente il silenzio.
<br>Elya tossì a causa del fumo che aveva invaso la plancia.
<br>Sentì Arjan contattare l'infermeria per chiamare soccorsi. T'kar stava già operando gli estintori
<br>sugli incendi che su erano sviluppati.
<br>“ Signor Rashan, rapporto. ”
<br>Anche Tholos tossì un paio di volte prima di rispondere.
<br>“ Danni strutturali ingenti su tutta la nave, capitano. Abbiamo ancora il supporto vitale, ma stiamo
<br>operando con l'energia di emergenza. Non abbiamo la curvatura. Gli scudi modificati dal tenete
<br>Anari sono attivi all'11%. Non posso ancora farle un rapporto dettagliato. ”
<br>“ Va bene, tenente. ”
<br>Elya aprì il comunicatore.
<br>“ Drey a Carelli. ”
<br>=^= Siamo qui, capitano. =^=
<br>“ State tutti bene? ”
<br>=^= Abbiamo dei feriti ce ne stiamo occupando. Il che è molto più di quanto mi aspettassi. =^=
<br>Elya sentiva tutta la spossatezza del capo ingegnere.
<br>“ Cosa è successo? ”
<br>=^= È esplosa, capitano. La gondola è letteralmente esplosa mentre eravamo ancora in curvatura. =^=
<br>Elya rabbrividì. Non serviva essere un ingegnere per sapere cosa significava perdere una gondola
<br>in curvatura.
<br>“ Come possiamo essere ancora vivi? ”
<br>=^= Una manovra disperata e tanta tanta fortuna. Ho esteso il campo di curvatura dell'altra
<br>gondola per controbilanciare. Ed ho indovinato in nanosecondo giusto per farlo. La avverto. Un
<br>altro paio di miracoli simili e mi metto in lista per la canonizzazione... =^=
<br>Elya si appoggiò alla spalliera della poltrona di comando
<br>“ Perorerò la sua causa io stessa, mi creda, tenente. ”
<br>=^= Sfortunatamente lo sforzo ha fritto anche la gondola buona. E l'ondata di energia di ritorno
<br>ha rischiato di fare lo stesso con il nucleo di curvatura primario. Che ho dovuto eiettare.
<br>Molte parole per un significato solo. Siamo un rottame alla deriva. =^=
<br>“ Ma siamo vivi. Grazie a lei. ”
<br>=^= Grazie, capitano. Ora se permette vorrei avvantaggiarmi con il prossimo miracolo.
<br>Resurrezione di nave. Le faccio sapere come precede. =^=
<br>“ Certamente. Grazie, tenente. ”
<br>Arjan le si avvicinò.
<br>“ Volevo comunicarle che il tenente Anari è fuori pericolo. Perderà l'occhio e la mano destri, ma
<br>starà bene. Per il resto abbiamo molto feriti ma nessuna vittima. ”
<br>Elya sospirò di sollievo.
<br>“ Sono felice di sentirlo. Dica al tenete Tao di affrettarsi a rigenerali, altrimenti la vedremo girare
<br>per la nave vestita da pirata, con benda sull'occhio ed uncino. ”
<br>Arjan sorrise. Sfiorare così da vicino la catastrofe e cavarsela era in un certo senso inebriante.
<br>" A lei la plancia, Numero Uno. Vediamo cosa abbiamo pescato... "
<br>
<br>USS Redoutable Ufficio del Consigliere
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.15.01 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Quando la nave aveva iniziato a rollare come impazzita Maia aveva temuto che quella sulla
<br>Redoutable farebbe stata l'assegnazione più breve della storia. Poi c'era stata l'esplosione e ne aveva
<br>avuto la certezza.
<br>* Ho portato mia figlia a morire. *
<br>Fu il suo primo pensiero.
<br>Ma poco a poco le scosse si calmarono. Forse per stavolta l'avrebbero sfangata...
<br>Allungò la mano verso il comunicatore per chiamare sua figlia.
<br>* Povera piccola. Sarà spaventatissima, vulcaniana o no. Io di sicuro lo sono. *
<br>E si ritrovò in uno spazio vuoto, privo di qualsiasi connotazione.
<br>Una voce venne dal nulla.
<br>“ RICHIEDO IL TUO AIUTO, LINEARE. ”
<br>Dopo qualche secondo di stupore Maia si ricompose a sufficienza per rispondere.
<br>“ Sto parlando con quello che noi lineari chiamiamo Pah-Wraith? ”
<br>“ NO. NON NE FACCIO PARTE. “
<br>“ Un alieno del tunnel spaziale allora. O Profeta, che dir si voglia. ”
<br>“ LE DEFINIZIONI DI VOI LINEARI NON SONO <span>i</span><span>mport</span>ANTI. AL CONTRARIO È
<br><span>i</span><span>mport</span>ANTE LA VOLONTÀ DI OPPORVI ALLE NOSTRE CORROTTE CONTROPARTI. ”
<br>“ Cosa devo fare? ”
<br>Ora erano in una sala teletrasporto nella nave. Il giovane soldato, ammantato di fulmini blu,
<br>alzò la mano verso il capitano che reggeva una scatola con dentro un cristallo scintillante. Un lampo
<br>ed il capitano fu a terra, in una massa di carne bruciata.
<br>A Maia mancò il respiro. Fu di nuovo nello spazio vuoto.
<br>“ Quella non era una proiezione, vero? Ero proprio lì e stava accadendo... ”
<br>“ TU SEI LINEARE. SEI LÌ ED ANCHE QUI. ”
<br>“ Dal tuo punto di vista è già successo, vero? Quindi è fissato. Non si può far nulla per impedire
<br>che avvenga, giusto? ”
<br>La voce ora aveva una note di impazienza, come se dovesse spiegare concetti ovvi ad uno stupido.
<br>“ TU SEI LINEARE. IO NO. ”
<br>“ Quindi tu puoi cambiare gli eventi che avviamo visto? ”
<br>“ LO STO FACENDO. COMUNICANDO CON TE. ”
<br>“ Mi puoi dare il potere di contrastare l'agente dei Pah-Wraith? ”
<br>“ NO. SONO COSTRETTO IN QUELLA CHE VOI LINEARI CHIAMATE LACRIMA DEI
<br>PROFETI. I TUOI COMPAGNI LA HANNO RECUPERATA. HANNO ERETTO ANCHE UNA
<br>BARRIERA CHE IMPEDISCE AGLI ALTRI DI RAFFORZARE IL LORO AGENTE. SOLO PER
<br>QUESTO HO OSATO INTERFERIRE. MA PRESTO, DAL PUNTO DI VISTA LINEARE, NON
<br>SARÀ PIÙ. LORO SONO TROPPO FORTI PERCHÉ LI POSSA CONTRASTARE
<br>DIRETTAMENTE. ”
<br>“ Ma allora... cosa posso farci? ”
<br>“ TRA TUTTI I LINEARI TI HO SCELTA PERCHÉ TU PUOI PIEGARE IL FLUSSO LINEARE. ”
<br>“ Tra tutti? Io sono solo il consigliere... oh... capisco. Devo far cambiare idea al loro agente, vero? ”
<br>“ CORRETTO. NON POSSO DARTI POTERE. POSSO SOLO DARTI UN FRAMMENTO DI
<br>TEMPO LINEARE. SFRUTTALO BENE. ”
<br>Maia si trovò di nuovo nel suo ufficio.
<br>Ne uscì di corsa. Decisamente non aveva tempo lineare da perdere.
<br>* Chiacchiere contro fulmini mortali. Ti sei scelta una bella professione Maia... *
<br>
<br>USS Redoutable da qualche parte, nei passaggi di manutenzione
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.18 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Era stato facile in maniera spaventosa, pensò Jenkar, mentre strisciava nel condotto di
<br>manutenzione.
<br>Nel suo alloggio per un breve attimo aveva avvertito in sé il potere dei Signori. Non era durato
<br>molto. Quanto basta per stordire la guardia fuori della porta. Poi era svanito. L'equipaggio della
<br>nave doveva aver fatto qualcosa che bloccare il potere dei Signori. Ma qualcosa gli avevano
<br>lasciato. Il percorso da seguire nei corridoi della nave e le pause da fare. Quando camminare e
<br>quando fermarsi. Tutti quelli che avrebbero potuto vederlo erano girati dall'altra parte o occupati a
<br>fare qualcosa. E così era riuscito a percorrere una sequela di corridoi relativamente affollati come se
<br>fosse un fantasma. Fino ad un certo sportello di accesso. In un certo senso questa si era rivelata una
<br>dimostrazione di potere ben più terrorizzante dell'energia che aveva avvolto Hiller. Campi di forza,
<br>disgregatori. Tutte cose che venivano costruite dai mortali. Niente di nuovo. Cambiava solo il
<br>livello tecnologico. Ma il potere di conoscere così nel dettaglio il futuro?
<br>Come poteva non sentirsi una nullità al cospetto di tali esseri?
<br>Nel frattempo era arrivato ad un certo pannello. Lo aprì. Dentro era pieno di lucette lampeggianti.
<br>Jenkar non ci capiva nulla. Era un soldato semplice. L'istruzione che gli era stata data la più
<br>essenziale possibile. Una volta un suo istruttore aveva detto le la mente di una soldato non doveva
<br>venire appesantita da inutili fronzoli.
<br>* Sparate quando vi viene detto... *
<br>Jenkar fece un sorriso amaro con la sua bocca di rettile.
<br>Ma ora questo non aveva <span>i</span><span>mport</span>anza. Aveva bene impresso nella mente la sequenza di movimenti
<br>da fare. Premi qui. Estrai quel connettore. Ed in breve tempo le lucette si spensero.
<br>Istantaneamente sentì il potere dei Signori pervaderlo.
<br>Gli ormai familiari lampo rossi e blu lo avvolsero. La parete accanto a lui iniziò a sciogliersi.
<br>Fluttuò attraversando muri e paratie come se fossero ragnatele, diretto verso il suo bersaglio. Nulla
<br>poteva fermarlo, ora.
<br>
<br>USS Redoutable Plancia
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.18 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Rashan attirò immediatamente l'attenzione del primo ufficiale quando una ridda di allarmi
<br>affollarono il suo display principale.
<br>" Comandante! Abbiamo perso gli scudi. In più rilevo un picco di energia in movimento. Non ho
<br>mai visto un'impronta energetica simile. "
<br>Arjan si scosse subito dai suoi pensieri.
<br>" Passiamo ad allarme rosso! Signor Tholos, dove di sta dirigendo la traccia energetica? "
<br>" È incredibile, comandante ma... si sta muovendo in linea retta ignorando la struttura della nave. Si
<br>dirige verso la sala di teletrasporto 6. "
<br>* Verso la lacrima. E verso il capitano... *
<br>Arjan fu raggelato.
<br>Ma non sorpreso.
<br>Non era difficile immaginare cosa stava succedendo.
<br>Attivò immediatamente il comunicatore.
<br>" Kenar a capitano Drey... "
<br>
<br>USS Redoutable Sala teletrasporto 6
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.19 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Tutti i membri di una nave stellare, vivendo per anni nello spazio, si assuefacevano all'insieme di
<br>rumori e tremori tipici dell'ambiente.
<br>Quindi, quando Elya sentì scorrere un brivido lungo la schiena pensò.
<br>* C'è qualcosa che non va. *
<br>Sensazione confermata dal trillare del suo comunicatore.
<br>=^= Kenar a capitano Drey. Gli scudi di Anari sono abbassati e rileviamo una traccia energetica
<br>diretta verso di voi =^=
<br>La porta della sala si colorò di rosso e si deformò. Tentò di aprirsi ma si bloccò perché non riusciva
<br>più a scorrere nelle guide. Poi semplicemente si sciolse.
<br>Elya rispose senza distogliere gli occhi dalla figura ammantata di fulmini che stava entrando
<br>fluttuando.
<br>“ È già qua, Numero Uno. Credo di doverla lasciare. ”
<br>=^= Capitano... =^=
<br>Elya chiuse la comunicazione.
<br>Il giovane soldato rettiloide si rivolse subito a lei.
<br>“ Capitano, mi dia quel cristallo. La prego. ”
<br>E la preghiera in fondo alla frase era sincera, per quanto poteva dire Elya.
<br>“ Non posso. Tu capisci che non posso, Jenkar. ”
<br>Il rettiloide rispose con un tono di profonda rassegnazione.
<br>“ Sì, lo so capitano. Mi perdoni. ”
<br>Ed alzò una mano sfrigolante verso di lei.
<br>
<br>USS Redoutable Sala teletrasporto 6
<br>Data 04/10/2393 Ore 19.19 Data Stellare 70758.36
<br>
<br>Maia arrivò correndo senza fiato alla sala di teletrasporto un attimo prima di Garibaldi alla guida di
<br>un drappello di tute rosse. Avevano tutti estratto le armi. Che lei sapeva essere completamente
<br>inutili.
<br>Comunicò a gesti di stare indietro al Capo della sicurezza. Un po' perché non voleva spaventare
<br>Jenkar, un po' perché doveva ancora smettere di ansimare.
<br>Attraversò la porta semifusa e su investita da una vampata di calore. Tutti i peli le si rizzarono per
<br>l'elettricità statica.
<br>Il capitano stava parlando.
<br>“ ...capisci che non posso, Jenkar. ”
<br>“ Sì, lo so capitano. Mi perdoni. ”
<br>“ Aspetta! ”
<br>Stranamente Jenkar si fermò
<br>Si girò confuso a guardarla.
<br>“ Tu chi sei? Non c'eri l'altra volta. ”
<br>“ Immagino tu ti riferisca alle visioni indotte da quelli che chiami i Grandi Signori. Come vedi
<br>anche loro non sono così onnipotenti. ”
<br>“ Lo sono a sufficienza. ”
<br>Maia cercò di interpretare le emozioni che il viso rettiloide esprimeva mentre parlava.
<br>Disperazione e rassegnazione. Quindi non era felice di quello che stava facendo.
<br>* Bene. Ci posso lavorare *
<br>Lanciò un'occhiata al suo capitano in cerca di approvazione. Elya fece un minuscolo segno di
<br>assenso.
<br>“ Perché lo stai facendo? Cosa ti hanno promesso i Signori? ”
<br>“ Una vita che chiunque vorrebbe. ”
<br>“ Chiunque... compreso tu? Perché non sento entusiasmo nelle tue parole. Non voglio sembrarti
<br>arrogante, ma non credo che quella vita ti interessi veramente. ”
<br>Un lampo di rabbia attraversò il viso di Jenkar.
<br>* Attenta Maia... *
<br>“ Cosa puoi saperne tu? Per tutta la vita sono sempre stato sull'ultimo gradino della società. E
<br>comunque non ho scelta. I Signori sono troppo potenti. Sono come un insetto che possono
<br>schiacciare in qualunque momento. ”
<br>La mente di Maia correva cercando di analizzare la situazione. Jenkar era cresciuto in una società
<br>totalitaria. Probabilmente da una famiglia con una stazione sociale modesta. Ma il tormento che
<br>mostrava indicava che era rimasto pur sempre una persona decente. Su questo doveva fare leva.
<br>“ Dici di non avere scelta. Ma non è vero. I Signori, per potersi servire di te hanno dovuto chiedere
<br>il tuo permesso. Giusto? ”
<br>“ E come potevo non farlo? Hanno la mia intera vita nelle mani. Me lo hanno mostrato. ”
<br>“ Sono potenti, è vero. Ma non quanto pensi tu. Loro vedono le nostre vite da fuori del tempo.
<br>Cosa possono fare? Ucciderti nel passato? Se lo facessero tu ora non saresti qui a servirli. Per loro
<br>sei un utensile da piegare ai loro scopi. Niente di più. Al contrario tu hai un potere immenso su di
<br>loro. ”
<br>Stupore sul viso di Jenkar.
<br>“ Io... ho potere? ”
<br>“ Hai il potere di scegliere. Puoi dire loro di no. ”
<br>Jenkar la guardò negli occhi. Maia capì di aver fatto un passo falso.
<br>" Chi sei tu? "
<br>" Sono il consigliere della nave. "
<br>" Cosa è un consigliere? "
<br>" Un consigliere si occupa, tra le altre cose, del benessere psicologico dell'equipaggio. "
<br>Jenkar fece un sorriso amaro.
<br>" Una rovista cervelli. Ne abbiamo anche noi. Sempre pronti a manipolarti ed ad indottrinarti...
<br>come tu stai facendo con me. "
<br>Iniziò a voltasi di nuovo.
<br>* Lo sto perdendo. *
<br>Maia decise di giocare la sua carta migliore.
<br>" Hai ragione. Ti darò altro, allora. "
<br>" Non hai nulla che mi interessi. "
<br>" Ti sbagli. "
<br>E iniziò ad allungare la mano verso il rettiloide avvolto da fulmini.
<br>" Ti brucerai. "
<br>" Spero di no... "
<br>Quando la mano di Maia fu a pochi centimetri dalla pelle di Jenkar ne scaturì una minuscola
<br>scintilla bianca e...
<br>
<br>Jenkar e Maia sedevano in un bar.
<br>Dalla finestra di osservazione sfilavano stelle.
<br>Maia portò alle labbra una tazza di tè.
<br>Jenkar mescolò il caffè nella tazza. Vestiva un'uniforme della flotta stallare. Il colore era rosso.
<br>Maia gli sorrise.
<br>" Ti consiglio di provare la torta di mele. È ottima. "
<br>" La proverò. "
<br>Jenkar sospirò e si appoggiò alla spalliera della sedia.
<br>" Cosa è questo? "
<br>" Un frammento di futuro. Una possibilità. "
<br>" Questo è questa la controfferta del tuo Signore? Una vita da soldato semplice in una nave aliena
<br>contro una posizione di potere nel mio stesso mondo. "
<br>" No. Nessuno ti regalerà nulla. E ti garantisco che divisa che porti è dannatamente difficile da
<br>ottenere. Te la devi guadagnare. No siamo qui per dimostrarti che esistono altre possibilità. Ogni
<br>scelta che farai ti aprirà nuovi orizzonti. E te ne precluderà altri. Ma è tutto nelle tue mani.
<br>Ti ho sentito lagnarti del fatto che nella tua vita tu non abbia mai avuto scelte. Se seguirai la via
<br>che tracceranno per te i tuoi Signori... per te non cambierà nulla. "
<br>Jenkar prese un sorso di caffè. Mentre la guardava pensieroso.
<br>" Sei molto convincente, rovista cervelli. Ma mi sopravvaluti. Io sono solo piccolo soldatino. Uno
<br>di quelli stupidi. Tutto questo parlare di cose complicate mi confonde. No. Non mi hai convinto.
<br>Per me è meglio continuare sulla strada che conosco. "
<br>Maia assentì.
<br>" Capisco. Ed hai ragione. Avere scelta significa affrontarne le conseguenze. Significa affrontare
<br>la paura di prendere la strada sbagliata. Significa avere la responsabilità. Puoi alzarti un attimo? "
<br>Jenkar la guardò perplesso ma obbedì.
<br>Anche Maia si era alzata in piedi.
<br>" Ed ora? "
<br>" Ed ora ti parlerò in un modo che puoi capire. "
<br>E gli sferrò un pugno alla mascella. Fu un pugno portato con tutti i crismi. Portando avanti la spalla
<br>e tutto il resto.
<br>Il massiccio rettiloide volò indietro e si trovò per terra a massaggiarsi la parte colpita, più sorpreso
<br>che ferito. Gli altri ospiti del bar si girarono a guardarli.
<br>Maia sventolò la mano dolorante.
<br>* Spero non sia rotta... *
<br>Jenkar rimase a terra e la guardò esterrefatto.
<br>" Ma cosa... "
<br>Lo sguardo di Maia si era fatto duro come il metallo.
<br>" Zitto ed ascolta. Quando hai fatto quello che hai fatto ho corso con tutto il fiato che avevo in corpo
<br>per raggiungerti. Non ho potuto nemmeno chiamare mia figlia nel nostro alloggio. Che sarà
<br>spaventatissima, anche se non lo ammetterebbe mai. Ora è sola ed io non sono con lei. Quando hai
<br>scelto di renderti schiavo dei tuoi burattinai HAI fatto una scelta. E questa ha avuto tante
<br>conseguenze. Questa è una. "
<br>Jenkar era ancora a terra. Non accennò a rialzarsi.
<br>" Tu... hai tua figlia a bordo? "
<br>Maia non rispose. Invece gli porse la mano per aiutarlo a rimettersi in piedi.
<br>Stranamente Jenkar la accettò. Nonostante appartenesse alla femmina che lo aveva appena sbattuto
<br>al tappeto.
<br>
<br>Ed erano nella sala teletrasporto.
<br>I fulmini avvolgevano ancora il soldato.
<br>Il consigliere abbassò la mano e disse con voce sommessa.
<br>" Ora a te... "
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>_______________________________________________
<br>Stml3 mailing list
<br>Stml3@gioco.net
<br>http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml3
<br>
<br>
<br>
</illu666@hotmail.com></div></div>
<br><br>Sent from Libero Mobile
</body>
</html>