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<blockquote><div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><div class="gmail_quote"><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left-width:1px;border-left-style:solid;border-left-color:rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div></div><blockquote><div><p><b>USS Seatiger, Infermeria, 30 novembre 2394, 10.00<u></u><u></u></b></p>
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<p>Aprì gli occhi.....intorno a lui c'era molta luce....era sdraiato su un lettino notò: *che ci faccio qui?* si chiese. Fece per alzarsi, ma un brutto mal di testa lo fece desistere. Decise di restare a letto, controforza. Non si ricordava molto....si trovava in infermeria, ma perché? Certo, non era da molto imbarcato sulla Seatiger, ma finire in infermeria così presto era da record interstellare....</p><p>Invece vaghi ricordi....un combattimento? Non era nemmeno riuscito a resistere per qualche minuto? Che gli era successo? *Argh che male*, pensò. Udì delle voci provenire dal fondo della stanza, *forse parlano di me?* si chiese Decise di alzarsi. Aveva il camice da paziente, notò.</p><p> Nemmeno il tempo di poggiare il piede per terra che gli si fece incontro un'infermiera dall'aspetto corpulento e dall'aria arcigna: "comandante, cosa vorrebbe fare? Ah?" Gabriele la scrutò: *sembri la mia professoressa di matematica delle superiori...era siciliana e racchia* si disse, ma decide di rispondere a modo: "ho deciso di alzarmi e andarmene a zonzo. Sono il Consigliere di Bordo e curo me stesso. Mi faccia rapporto" e di corsa si alzò. L'infermiera si involò dietro di lui.</p></div></blockquote></blockquote><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left-width:1px;border-left-style:solid;border-left-color:rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><blockquote><p>Arrivò verso la porta: intravide degli ufficiali. Fece un goffo tentativo di raddrizzarsi. La testa gli esplodeva. Gracchiante disse: "Signori, credo di avere qualche vuoto di memoria a brevissimo termine. Mi sapreste spiegare come mai sono in infermeria?"</p><p>Il suo sguardo passò in rassegna gli ufficiali vicino a lui, ma soprattutto l'infermiera che incombeva alle sue spalle. Sapeva che non poteva lasciare l'infermeria, se il Dottore di bordo non lo lasciava uscire. Il suo sguardo abbracciò l'infermeria: i suoi incontrarono un giovanissimo guardiamarina dai capelli ricci: *devo accedere ai giornali di bordo, mi piacerebbe psicanalizzare quel guardiamarina.*</p><p>Dei particolari sulle facce degli ufficiali presente in infermeria agirono come un idrante su un incendio: i suoi ormoni decrebbero rapidamente. Alcuni particolari sulla postura degli ufficiali dette a Gabriele di avere appena interrotto qualcosa. Si schiarì la voce ed aggiunse: "signori, vi sarei grato, dopo un veloce esposto su cosa mi ha portato ad usufruire delle amorevoli cure di questa donnona, sapere cosa succede qui e soprattutto......capire da chi iniziare a visitare nel mio studio"</p><p><br></p></blockquote></blockquote></div></div></div></blockquote>