<div dir="ltr"><div><div>Ecco qua il pezzo. <br></div>Questo succede quando leggo Evangelisti contemporanemente ad una maratona di TOS...<br><br></div>Massimiliano aka illu aka Carelli<br><br>##############################################<br>05.05 - Carelli - Giovinezza perduta<br><br>Tempio di Dio. Pianeta imprecisato. <br><br>" Perdonami maestro. Ho fallito. "<br>Selmai schiacciò la fronte al suolo in segno di costrizione.<br>Kver la guardava con uno sguardo disgustato.<br>Selmai lo conosceva bene. Il suo maestro era sì furioso per il fallimento, <br>ma il disgusto era causato dalla sua dimostrazione di debolezza. <br>Non la sopportava. In particolare quella di carattere.<br>Ma pur sapendolo Selmai non poteva evitare di premere la fronte sulle pietre scabre <br>del tempio fino a farla sanguinare.<br>" Finiscila di strisciare! "<br>Selmai obbedì e si rimise in piedi.<br>" Merito la punizione, maestro. La vittoria era ad un passo. Quell'anomalia... "<br>Kver sputò per terra.<br>" Anomalia! Un semplice spettacolino di luci fatte per ammansire le menti deboli.<br>Come la tua. La tua fede non è stata abbastanza salda. Evidentemente non te la ho<br>incisa abbastanza profondamente nelle carni... "<br>Selmai rabbrividì, per ricordi mai abbastanza lontani.<br>" ... significa che sono stato troppo tenero, abbagliato dal tuo talento. Debolezza<br>mia, fallimento tuo. Ma ora è troppo tardi per recriminare. Dobbiamo invece agire. "<br>Selmai strabuzzò tutti e tre gli occhi. <br>" Agire? ma... ho perso. La vittoria va ora agli Arieli. Avranno loro l'accesso <br>all'arca delle stelle. Loro sarà l'onore di partire per primi verso le stel... "<br>Fu interrotta dal manrovescio del suo maestro che la scaraventò di nuovo a terra.<br>Kver lo aveva sferrato senza rabbia ma con freddezza ed uno sguardo tagliente. Per<br>impartire una lezione.<br>" Non essere stupida. La prima nave stellare dell'Impero dei Due Popoli non può e <br>non potrà mai essere ceduta ad altri che alla Chiesa. Figurarsi a quegli apostati<br>degli Arieli. 'scienziati' dicono loro. Senza dio dico io. Ma senza Dio non si va<br>da nessuna parte. "<br>" Ma è stata costruita da loro e... "<br>Un altro sonoro schiaffo risuonò nel tempio.<br>" Sei sempre più deludente. La nave sarà nostra perché è nostra. Per diritto <br>divino. Dio lo vuole e Dio è con noi. Sempre. Quella ridicola gara indetta <br>dall'imperatore era un buon metodo per andare dritto alla soluzione. Ma visto che <br>hai fallito... scorrerà il sangue. "<br>Selmai rimase in silenzio qualche istante.<br>" E l'imperatore? Non permetterà che il suo editto venga rovesciato. "<br>" L'imperatore è un Ariele ed è una pustola piena di pus seduta su di un trono <br>di cartapesta. È debole e come tutti i deboli cadrà. "<br>" Ma l'editto specificava che il vincitore avrebbe avuto il dominio sul popolo <br>che avrebbe perso all'interno della nave. Noi avigni non abbiamo scienziati in <br>grado di far volare la nave. "<br>Kver fece un sorriso. <br>" Ah mia giovane ed ingenua allieva... non sai ancora che meraviglie possono fare<br>il ferro rovente e la corda in mani sapienti... "<br>Selmai chinò la testa e non disse nulla. Ne aveva una buona idea invece. Ne era <br>stata testimone più volte.<br>Cambiò argomento cercando di tornare a lidi meno preoccupanti. <br>" Maestro... perché la nave stellare è così importante? "<br>Sapeva già la risposta. Ma il maestro amava dare mostra della proprio intelletto<br>e del proprio sapere. A ragione. Kver, Alto Staffiere della chiesa, Maestro<br>di teologia, e Mano Prediletta dell'Altro Padre era riconosciuto come una delle <br>menti più acute dei Due Popoli. Quella mente, la sua spietatezza e rigore morale<br>ne facevano un avversario formidabile per i suoi nemici. Di solito non per molto.<br>" La nave stellare sarà solo la prima di molte. Con essa porteremo la parola di<br>Dio in punta di spada. Raggiungeremo il cielo sua dimora e ne omaggeremo la gloria.<br>Ma non rimarremo. Ridiscenderemo su mille pianeti per diffonderne la parola. Mille<br>perle pagane vaganti nel cielo saranno presto purificate! "<br>Selmai si coprì gli occhi laterali lasciando libero solo quello centrale, in gesto<br>di rispetto.<br>" Grande sia la sua gloria. "<br>" Ed invero lo sarà. Capisci ora perché non non falliremo? Come potremmo? Come <br>potrebbe Dio abbandonare tutte quello povere anime? No, il finale è inevitabile. <br>L'unica cosa da vedere è come arrivarci. "<br><br><br>USS Seatiger, Bar di Prora, 15/01/2395, Ore 10:00. Data stellare 72039.50<br><br>Anena era tornata nel luogo del delitto, per così dire. D'altra parte doveva finire<br>la colazione, interrotta dallo strano spettacolo di luci di poc'anzi.<br>Data l'ora il locale si era svuotato. C'erano solo pochi ritardatari. Il suo <br>sguardo fu attirato da un ragazzino seduto ad un tavolo. si era preparato un pasto<br>decisamente abbondante. Il tavolo di fronte a lui era ingombro di piatti e <br>piattini. Non lo aveva mai notato prima. Ma in fondo conosceva ancora poco <br>l'equipaggio.<br>Indossava una maglietta gialla a collo alto e dei pantaloni neri attillati. Avevano <br>una foggia strana, arcaica. Il tessuto in particolare non era del tipo comunemente<br>usato per i vestiti odierni.<br>* Senti da che pulpito, signor boa di piume di struzzo. *<br>Anche il ragazzo la vide. E le segnalò di avvicinarsi. <br>Incuriosita Anena le si avvicinò.<br>Le se rivolse con fare incerto, da adolescente poco sicuro di sé quale <br>probabilmente era.<br>" Ciao... vuoi sederti? Ti ho tenuto il posto. "<br>Anena sorrise.<br>" Bé ti ringrazio. A cosa devo il gesto? "<br>" Ti volevo conoscere meglio. Tu sei Anena giusto? "<br>" Esatto. E tu sei...? "<br>" Oh! Scusa, non mi sono presentato! Mi chiamo Charles, Charles Evans. "<br>" Ciao, Charles. "<br>" Puoi chiamarmi Charlie. "<br>" Vada per Charlie, allora. Perché volevi conoscermi meglio? "<br>Il ragazzo arrossì.<br>" È che le ragazze a bordo vestono in modo così mascolino... tu invece mi sembri<br>una donna vera. "<br>* Oops... commedia in vista. Meglio stroncarla sul nascere... e pensare che stamani<br>mi sono messo solo un filo di trucco... *<br>" Sì. Vedi le cose a volte sono un po' più complesse... in in effetti... "<br>Il giovane guardiamarina con cui stava conversando un'ora prima scelse quel momento <br>per avvicinarsi al loro tavolo. <br>" Ciao Anena, non abbiamo finito quel discorso sui flussi tachionici... "<br>Charlie si girò di scatto verso il il nuovo arriva con il viso distorto dalla <br>furia.<br>" NON VEDI CHE STO PARLANDO CON LA SIGNORINA? SPARISCI! "<br>E sparì. Il corpo dell'uomo si fece traslucido per poi svanire del tutto.<br>Ad Anena cadde la mascella.<br>Segui un silenzio tombale in cui i pochi presenti nel bar di prora rimasero <br>paralizzati a fissare il punto in cui il guardiamarina si era trovato fino a quel <br>momento.<br>Anena deglutì e trovò il coraggio di parlare.<br>" Charlie... sei stato tu? "<br>" Sì scusami, ma è stato maleducato. Il capitano Kirk lo diceva sempre che non si <br>interrompe quando uno parla. "<br>" Il capitano...? ma tu chi sei, Charlie? "<br>Charlie si atteggiò un po'.<br>" Bé sono un dio, naturalmente. "<br>" Un dio, Charlie? "<br>Il ragazzo si sgonfiò.<br>" No, scherzo. "<br>Ridacchiò.<br>" Sono umano. Solo che sono rimasto solo su quel pianeta e stavo morendo e quindi<br>i miei genitori adottivi mi hanno dato i poteri. "<br>" Chi sono questi genitori adottivi, Charlie? "<br>" Oh sono i vecchi abitanti del pianeta. Thasus. Quindi loro sono i thasiani, no? <br>Sono incorporei, sai? Hanno un sacco di poteri. Si sono presi cura di me. Avevo <br>quattro anni. Sarei morto altrimenti. "<br>" E quando è successo? "<br>" Non lo so. Più di cento anni credo. "<br>" Sono... stati gentili ad aiutarti. "<br>Charlie si mostrò infastidito.<br>" Sì, sì certo... molto gentili. Ma non mi fanno mai fare niente. E sono incorporei. <br>Non si possono neanche toccare. "<br>Charlie si sporse e prese la mano di Anena con un sorriso tremolante.<br>" Non come te... "<br>* Ommerda... *<br>Le porta del bar di prora si aprì per lasciar entrare il tenete Yamada accompagnata<br>da due uomini della sicurezza. Erano armati. <br>Anena si alzò con gesto fluido e si diresse verso i nuovi arrivati, trascinandosi <br>dietro Charlie.<br>" Yuki carisssssima! Capiti a proposito! Voglio presentarti un nuovo amico! Si <br>chiama Charles. Charles, Yuki Yamada. "<br>Charlie un po' tramortito strinse la mano del capo della sicurezza, in condizioni<br>non migliori.<br>" Sai Yuki? Il nostro Charlie è un buontempone. Prima ha cercato di farmi credere <br>di essere un dio! Ci crederesti? Ha perfino fatto sparire nel nulla il <br>guardiamarina Stoner. Simpaticissimo... dobbiamo mostrargli tutta ma nostra <br>ospitalità, non credi? "<br>Yuki, ancora con gli occhi sgranati iniziò ad annuire lentamente mentre le novità<br>iniziavano a filtrare nel suo cervello.<br>" S-sì certo. Definitamente. "<br>Intanto si sganciò la pistola phaser dal fianco e la passo con discrezione all'uomo <br>della sicurezza dietro di lei, per poi fare cenno di allontanarsi.<br>* Brava ragazza. Ottimi riflessi. *<br>" Anzi, non credi che dovremmo presentargli il capitano? "<br>Anena si schiaffeggiò platealmente la fronte.<br>" Ma certo! Come ho fatto non pensarci! Charlie, cosa ne dici? Vuoi conoscere il<br>capitano? "<br>Charlie si imbronciò un po'.<br>" Veramente speravo di stare ancora un po' con te... "<br>" Ma certo! Non c'è problem... "<br>Il viso del ragazzo si rasserenò all'improvviso.<br>" Però sono curioso di incontrare il capitano. Chissà se è come Kirk? "<br>* Cambia umore ogni cinque secondi. Puro cliché sugli adolescenti... *<br><br>USS Seatiger, Sala riunioni, 15/01/2395, Ore 10:35. Data stellare 72039.56<br><br>Kenar scrutò il giovane seduto di fronte a sé dall'altra parte del tavolo.<br>Erano presenti anche Yamada, T'Kar, Queen ed Anari. Ed Anena naturalmente.<br>Kenar gettò un'occhiata piena di apprezzamento a quest'ultimo. Era riuscito a <br>gestire la situazione in modo esemplare. Ma per quanto?<br>Aveva avuto appena il tempo per visionare la documentazione storica relativa al<br>precedente contatto con Charles Evans.<br>Kirk era riuscito a dominarlo inizialmente con il proprio carisma. Ma non a lungo.<br>Anche in quel caso si era infatuato di un membro dell'equipaggio. Janice Rand.<br>Ma così l'aveva fatta sparire, alla fine. Quando si era sentito tradito.<br>I Thasiani l'avevano riportata indietro. Loro avrebbero avuto la stessa fortuna?<br>Decise di essere diretto. Cauto ma diretto.<br>" Charlie. Per quale motivo sei salito sulla Seatiger? Sei scappato di nuovo? "<br>Charlie si guardava intorno, intimidito. Kenar si domandò se avesse fatto bene o <br>male a lasciare Finn fuori della riunione. Finn aveva dato prova di un gran talento <br>sul piano umano, ma qui una parola sbagliata avrebbe avuto risultati disastrosi. <br>" No che non sono scappato! I miei tutori... i Thasiani, mi hanno affidato un <br>compito. "<br>" Quale compito? "<br>Charlie fece un gesto vago, verso la finestra che dava sullo spazio.<br>" Là fuori c'è un pianeta. Ci sono due razze su di esso. In contrasto. E sono in<br>procinto di andare tra le stelle. Hanno una nave. La loro prima. "<br>Il tono del ragazzo sembrava annoiato. <br>" Me li hanno affidati. Posso aiutarli od ostacolarli. Hanno detto che avrebbero<br>rispettato la mia decisione. Però mi hanno portato in una altro... coso come si<br>chiama... "<br>" Universo? "<br>" Sì ecco! Questo per dire quanto si fidino di me. Comunque una volta arrivato ho <br>sentito una presenza familiare, e mi sono precipitato a vedere. Eravate voi! <br>Veniamo dallo stesso universo! "<br>" Poche ore fa si è verificato un'anomalia gravitazionale. Eri tu? "<br>Il viso di Charlie si rabbuiò.<br>" Sì scusi, non si doveva vedere. È che non mi riesce ancora bene. "<br>Anena intervenne subito per sollevargli il morale.<br>" Ma figurati! Anzi i colori erano molto belli. "<br>" Davvero? Se vuoi posso rifarli... "<br>" NO! Voglio dire, non subito. Magari dopo. "<br>Kenar stava cominciando a farsi un quadro. I Thasiani si erano trovati tra le loro<br>incorporee mani una bella gatta da pelare.<br>Avevano salvato un ragazzino da morte certa. Per poterlo fare gli avevano dato <br>parte delle loro facoltà. Lo avevano reso come loro. Ma senza la saggezza <br>necessaria. <br>Ed ora avevano un ragazzino umano con il potere di un dio. Perché non glieli <br>toglievano? Cercò di mettersi al loro posto. Se dai ad un cieco dalla nascita la <br>vista poi potresti ritogliergliela se la usasse male?<br>Un bel dilemma etico.<br>E così erano rimasti bloccati in una spirale di responsabilità e dovere.<br>Ma Charlie in oltre 130 anni non era maturato di un giorno. Quindi avevano provato <br>a responsabilizzarlo. <br>Gli avevano ridato forma fisica.<br>Gli avevano affidato una situazione di primo contatto. <br>Una situazione critica, il punto più delicato nello sviluppo di una società. <br>Potenzialmente avrebbe potuto determinare il futuro di questa parte di spazio. <br>Un comportamento irresponsabile.<br>Charlie era ancora un ragazzino. L'unica cosa che gli interessava era soddisfare<br>i piaceri della carne. Prima si era rimpinzato di cibo e poi si era gettato sul<br>primo essere che aveva colpito la sua fantasia di adolescente. <br>Ora l'unica cosa che gli interessava era entrare nelle mutande di Anena. Dove <br>avrebbe trovato una sorpresa.<br>Cosa aveva pensato prima dei Thasiani? Saggezza? Non molto pareva. Forse pensavano <br>di rimettere a posto i guai del ragazzo?<br>All'epoca i Thasiani avevano riportato indietro i membri dell'equipaggio fatti <br>svanire da Charlie ma non i membri della Antares fatta esplodere dal medesimo. <br>Anche loro avevano dei limiti.<br>La cosa migliore sarebbe stato indurlo a lasciare la nave. Ma prima...<br>" Charlie, prima hai fatto scomparire un membro del mio equipaggio... il <br>guardiamarina Stoner. "<br>" Sì, scusi capitano. Non avrei dovuto farlo. Ma è stato molto maleducato. Ci ha<br>interrotto e... "<br>" Capisco, capisco. Ma ora non sei più arrabbiato, vero? "<br>" No, ora no. "<br>" Potresti farlo tornare, Charlie? Per favore? "<br>Charlie soppesò l'idea per un po'. Poi sorrise.<br>" Certo che posso, anzi ho avuto un'idea. Perché non mi aiuta con il mio compito?<br>Se lo fa lo faccio ritornare. "<br>Kenar non rimase troppo sorpreso dalla proposta. O ricatto.<br>" Ma i Thasiani hanno affidato a te l'incarico. Saranno d'accordo? "<br>" Hanno detto che non avrebbero interferito, no? E poi anche chiedere aiuto a gente<br>più esperta di me è un modo di svolgere il compito. "<br>* Certo. Oppure è un metodo per sbolognare ad altri un lavoro che non ti interessa. <br>Ma non ho scelta. *<br>" Suppongo che potremmo darti un aiuto... "<br>" Perfetto! "<br>La nave cambiò vibrazione.<br>Subito il comunicatore di Kenar trillò.<br>=^= Capitano! Qui Finn. La nave ha cambiato rotta da sola ed i comandi sono <br>bloccati ed è ricomparsa l'anomalia di stamani e ci stiamo dirigendo verso di <br>essa! =^=<br>" Sì, signor Finn lo supponevo. Mantenga la calma. La raggiungerò tra poco. "<br>=^= Ma... =^= <br>" Kenar chiudo. "<br>Kenar guardò il piccolo dio dall'altra parte della stanza che gli sorrideva serafico. <br>Anni prima Charlie aveva avuto difficoltà a tenere sotto controllo una <br>nave complessa come la Enterprise. La Seatiger era una nave enormemente più <br>complessa di una classe Constitution. Kenar aveva sperato che fosse fuori dalle<br>sue possibilità. Ma a quanto pareva almeno dal punto di vista del potere puro il <br>ragazzo era cresciuto.<br>Del resto allora aveva bisogno di navi stellari per spostarsi. Ora apriva portali<br>spaziotemporali.<br>" Non era necessario, Charlie. "<br>" Così facciamo prima, capitano. Ma mi scusi. Anzi, per farmi perdonare, aggiungo<br>qualcosa all'offerta di prima. Voi siete persi in questo universo, giusto? Se mi <br>aiuta, capitano, vi farò tornare nel vostro... nel nostro universo! "<br><br>###############################################################<br><br><br><br></div><div id="DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2"><br>
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