[Stml4] 03.05 -Scillar
Cesare Atlantis
cesare.atlantis a gmail.com
Gio 16 Mar 2017 20:30:11 CET
Ciao,
C'è qualcuno?
Il 06/03/2017 20:29, Cesare Atlantis ha scritto:
> Ciao,
>
> ecco il mio contibuto alla missione spero che vi piaccia. Ho pensato
> di portare avanti la storia nel passato e nel presente per creare una
> specie di parallelo. Potremmo tenerlo come linea guida per la missione.
>
>
> 5 Novembre 2171 Ore 04:30 Area magazzini stazione
>
> Il magazzino era un modo elegante per dire bassifondi.Cortes non aveva
> dubbi ed era certo di essere nella zona più malfamata dell’intera
> stazione. Le paratie metalliche erano pesantemente arrugginite e, dove
> il metallo non era ossidato,luride con pesanti strati di sporco erano
> sparsi qua e là. Alcuni pesanti macchinari danneggiati e in disuso
> erano disposti ai bordi del corridoi intervallati da contenitori di
> carico vuoti e abbandonati. In alcune zone leggermente più appartate
> alcuni barboni dormivano o bivaccavano.
>
> In condizioni normali il capitano si sarebbe soffermato su questa
> povera gente ma ora aveva ben altro per la testa. Camminava conscio di
> andare in contro ad una trappola e la sua testa stava costantemente
> lavorando sulla situazione. Come poteva affrontare Lazarus? Quel
> Vulcaniano lo conosceva benissimo avendo insegnato a Fabio molte delle
> cose che conosceva.Era un bambino di soli 10 anni sperduto in un
> pianeta alieno che non lo accettava, senza amici e nell’impossibilità
> di inserirsi nella società. Poi era comparso dal nulla quel bizzarro
> vulcaniano senza controllo delle emozioni e sempre di buon umore cee
> l’aveva preso sotto la sua protezione. Si venne a creare una specie di
> legame simbiotico tra i due anche se col senno del poi Cortes capì che
> non c’era equilibrio in quella relazione ma che Lazarus era la parte
> dominante su una giovane mente. Per questa ragione il capitano temeva
> più di ogni altra cosa quel vulcaniano a causa della grandissima
> influenza che poteva avere su di lui.
>
> Il flusso di pensieri si interruppe improvvisamente quando Cortes
> giunse a destinazione. Aprì una pesante porta metallica ed entrò
> rapidamente nel locale. L’intera sala puzzava di trappola e di mille
> altre sostanze e rifiuti ma l’umano raggiunse il centro.
>
> Una forte luce lo abbagliò di colpo.
>
> “Sei venuto.” Constatò una voce che Cortes riconobbe all’istante come
> quella di Lazarus.
>
> “Sì.” La voce di Cortes era satura di rabbia: ”Dov’è il mio ufficiale?”
>
> “Qui.” Rispose semplicemente Lazarus ma la rabbia di Fabio aumentò
> pesantemente: ”Esigo vederla.”
>
> “Bene.” Poco dopouna seconda luce illuminò una zona opposta a quella
> in cui si trovava il capitano. Cortes si voltò di scatto e vide Reis.
>
> “Capitano è lei?” Chiese la giovane donna.
>
> Cortes fu sollevato nell’appendere che l’amnesia Dorothea era passata
> ma con rammarico capì di essere troppo lontano e che non avrebbe mai
> potuto scattare, afferrare il guardiamarina e scappare prima di una
> reazione.
>
> Fu Lazarus a riportare il capitano alla normalità:” Classe Nx,
> registro di matricola 28 nome Atlantis.”
>
> “E’ la mia nave.” Ringhiò Fabio.
>
> “Già, i miei complimenti si tratta di una nave potente… con armi
> avanzate.” Commentò Lazarus.
>
> “Che cosa vuoi?” Fabio cercò di spingere il suo interlocutore ad
> andare al punto.
>
> “Uno scambio… l’utilizzo per una piccola missione della tua per la
> vita del tuo ufficiale.” Lazarus parlò con una tale tranquillità da
> fare sembrare la cosa come una piccola scampagnata in montagna.
>
> Cortes fu inorridito, avrebbe fatto qualunque cosa per salvare gli
> uomini sotto il suo comando ma non poteva permettere che la sua nave
> venisse utilizzata per una questione privata: “Io non posso e non
> permetterò per nessun motivo di utilizzare la mia nave per scopi… .”
>
> Lazarus lo interruppe: ”Ti ricordi di Scillar?”
>
> Cortes sbiancò.
>
> 5 Novembre 2171 Ore 04:30 Plancia Uss Atlantis
>
> “Morto.” La voce metallica di Random rese ancora più secco la parola
> morte.
>
> Kimura si avvicinò al timoniere il quale aveva ricevuto il comando
> della nave: ”Accidenti che brutta fine.”
>
> “Già… finire nel vuoto è una morte orribile.” Aggiunse il timoniere.
> “Ma è un tipico incidente che può accadere quando bisogna eliminare un
> testimone scomodo.” Kimura fu abile ad analizzare la situazione tattica.
>
> “Quindi è stato l’amico del capitano… quel Lazarus ad uccidere il
> direttore della stazione.” Commentò Random.
>
> “Forse no.” La voce dell’ufficiale scientifico fece voltare i due
> ufficiali.
>
> “Come?” Chiese Joshua mentre si avvicinava alla postazione scientifica
> seguito da Kimura.
>
> John riprese a parlare: ”Ho analizzato di mia iniziativa il corpo.”
>
> “E… ?” Chiese Kimura.
>
> “Guardate.” Blakearrivò uno dei monitor che fece apparire l’immagine
> stilizzata del corpo del direttore: ”Tracce di colluttazione e sotto
> le unghie ho trovato DNA orionano.”
>
> “Orioniani?” Random era sbalordito ma Kimura aggiunse: ”C’è un
> trasporto orionano attraccato alla stazione.”
>
> “E c’è del resto… .”
>
> 5 Marzo2131 Ore 04:45 Marcantile vulcaniano T’Rillis
>
> Aveva raccontato una bugia ai genitori… una grossa bugia visto che non
> aveva detto loro che lasciava il pianeta. Sotto invito di Lazarus si
> era imbarcato su un mercantile per raggiungere una vicina colonia
> vulcaniana. Il trasporto era vecchio, lento, di brutto aspetto e
> piuttosto scomodo ma per un bambino di 11 anni il primo viaggio nello
> spazio senza i genitori è una esperienza emozionante. Aveva esplorato
> ogni punto di quella nave e tempestato Lazarus con migliaia di domande.
>
> Ma ora che il viaggio era quasi terminato il giovane Cortes stava
> seduto nella zona passeggeri intento a cercare di vedere la colonia
> dal finestrino.
>
> Notando il comportamento del suo protetto, Lazarus disse: ”Rimarrai
> deluso… .”
>
> Il giovane Cortes si voltò sorridendo:” Ma è un nuovo pianeta di
> classe M… chissà… .”
>
> Lazarus lo interruppe: ”No, è del tutto simile a Vulcano.” Breve pausa
> ma prima che il giovane umano potesse aggiungere qualcosa, il
> vulcaniano, riprese a parlare:” Aria rarefatta, gravità normale e
> temperature torride… è noioso come Vulcano ma con molte meno specie
> animali.”
>
> “Allora perché siamo venuti fin qua?” Chiese Cortes.
>
> Lazarus si fece scuro in volto: ”Ti sei mai chiesto perché ho scelto
> il nome Lazarus?”
>
> “Non è Vulcaniano.” Ragionò il giovane Cortes.
>
> “No… il nome viene dalla tua cultura ed è qui che sono diventato
> quello che sono.”
>
> Uno strano brivido percorse la schiena di Cortes: ”Ed è qui che sono
> diventato… Lazzaro.”
>
> 5 Novembre 2171 Ore 04:45 Area magazzini stazione
>
> “Non ti permetterò mai di portarmi su Scillar, è là che tutto è
> iniziato… .” Cortes afferrò l’arma che aveva nascosto nell’uniforme
> pronto a colpire Lazarus a morte: ”Potrai anche minacciare di
> uccidermi o uccidere il mio ufficiale, ma non verrò con te su quella
> maledetta colonia e non ti darò l’accesso alla mia mia nave.”
>
> Lazarus uscì dall’ombra e, con rapidi passi, arrivò a pochi centimetri
> dal capitano. In un lampo Cortes gli puntò contro l’arma.
>
> “Sei prevedibile.” Disse Lazaus come per sfidare il suo interlocutore
> a sparare.
>
> “Capitano non lo faccia.” Disse Reis che nel mentre si era liberata
> delle corde e cercava di raggiungere il suo ufficiale superiore.
>
> Cortes fu sul punto di sparare ma Lazarus disse: ”Guarda cosa ti ho
> portato… .”
>
> Dal nulla emerse una figura che il capitano riconobbe all’istante:
> ”Ecco l’eredità del tuo viaggio a Scillar.”
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Ciao
Marco
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Capitano 0000
Fabio Yager Cortes
Ufficiale comandante
Uss-Atlantis NX-28
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Stml4