[Stml4] 04.01 Cortes Un bel casino

Roberto Battistini rbattis72 a gmail.com
Mer 10 Ott 2018 19:11:48 CEST


inizio ben promettente! mi piace, mi vengono diverse idee....bel pezzo,
Marco!

Il 04/ott/2018 08:03, "Marco Calandri" <cesare.atlantis a gmail.com> ha
scritto:

> Ciao,
> scusate tantissimo per il ritardo. Ecco il mio brano spero che vi piaccia!
> E' proprio un bel casino....
>
> Uss Atlantis Sala mensa 4 ottobre 2172 Ore 13:03
>
> “Contento?” Il comandante Keyl si protese in avanti verso il timoniere
> mentre addentava un pezzo di pane.
>
> “Era ora… non ne potevo più.” Random guardo la pasta nel piatto e, facendo
> vorticare gli spaghetti nel piatto, aggiunse:”finalmente avete rimesso in
> linea la propulsione.”
>
> “Ho fatto più veloce che potevo.” Fu la risposta dell’ingegnere capo
> mentre passava al secondo piatto: una succulenta bistecca con patatine.
>
> “Due settimane?” Randon scosse la testa:”Non è un concetto di più veloce
> possibile, la prossima volta che il capitano mi chiederà di schivare un
> siluro più veloce possibile gli risponderò  due settimane.”
>
> La metallica voce del timoniere non aiutò ad esprimere al meglio la
> battuta ma Keyl scoppiò ugualmente a ridere.
>
> “Bè forse agiamo a due velocità differenti.” Rispose Keyl.
>
> “Già vero.” Random sorrise:”Non vedo l’ora di salpare.”
>
> “Anche io.” Jonathan sorrise e, stiracchiandosi, aggiunse:” Perché quando
> la nave naviga ho meno lavoro da fare.”
>
> Il timoniere fece per rispondere ma una voce femminile dietro di loro fu
> più veloce:”Possiamo sederci.”
>
> Random si voltò dicendo:” Certo Dorothea… ci eravamo messi d’accordo di
> pranzare tutti assieme.”
>
> “Ah devo averlo scordato.” Rispose l’ufficiale alle comunicazioni.
>
> “Nessun problema, sedetevi.” Rispose l’ingegnere capo facendo un cenno al
> guardiamarina Squiretaker in piedi accanto a Reis.
>
> I due arrivati posarono il vassoio del pranzo e si sedettero accanto ai
> due ufficiali.
>
> “Allora? Siete pronti a ripartire?” Chiese Random entusiasta.
>
> “Non vedo l’ora di arrivare sui quei strani nuovi mondi.” Rispose
> Alejandro.
>
> “O comunicare con nuove forme di vita.” Aggiunse Reis.
>
> “O riposarmi.” Concluse Keyl.
>
> Il gruppo si mise a ridere poi Jonathan aggiunse:”Avete visto il capitano?”
>
> “No, è da stamattina che non lo vedo.” Commentò Random.
>
> “Oggi sono arrivate una serie di comunicazioni dall’ammiragliato.”
> Aggiunse Reis.
>
> Il gruppo lasciò perdere il pranzo e, con l’aria da complottisti o da
> comari di paese,  si avvicinarono creando un cerchio con le teste.
>
> “Che comunicazioni?” Chiese Keyl.
>
> “Non lo so ma mi pare di ricordare che il capitano era abbastanza teso e
> di cattivo umore.” Spiegò Dorothea.
>
>
>
>
>
> Uss Atlantis Ufficio del capitano Cortes ottobre 2172 Ore 13:11
>
> =^=Vi incontrerete con la Detrer e farete le relative indagini.=^=
> L’ammiraglio Guller, un tellarita di mezza età leggermente sovrappeso,
> aveva appena finito di parlare. Aveva spiegato la situazione con tono fermo
> e deciso senza introdurre i classici insulti o battibecchi della sua razza.
> Era chiaro che anche a lui la situazione non piaceva affatto.
>
> Cortes scosse la testa. Il suo ufficio era immerso nella penombra totale,
> il monitor della scrivania era l’unica fonte luminosa e illuminava il
> capitano rendendolo ancora più teso e preoccupato.
>
> “Un bel casino.” Commentò.
>
> =^=Lo so Fabio e sono sicuro che farete del vostro lavoro al meglio
> malgrado la situazione.=^=
>
> Cortes scosse la testa:”Due sole navi, una terrestre e l’altra tellarita…
> e se la situazione precipita?”
>
> La risposta fu secca e decisa e bloccò il capitano paralizzato da quelle
> parole:=^=Se la situazione precipita è la Fine della Federazione.=^=
>
> Cortes accusò il colpo ispirò fortemente e l’ammiraglio Guller
> aggiunse:=^=Sarete nel raggio delle comunicazioni con il comando del
> settore, chiamatemi per ogni cosa. Ho ordinato alla Detrer di essere a
> vostra completa disposizione. Sono bravi come lo siete voi e vi aiuteranno
> moltissimo.=^=
>
> “Non è la nave Tellarita che mi preoccupa.” Commentò amaro Cortes.
>
> =^=Lo so, buona fortuna con la vostra missione.=^=
>
> L’ammiraglio chiuse la comunicazione e Cortes, rimasto solo, commentò:”Un
> bel casino.”
>
>
>
> Uss Atlantis Sala riunioni 4 ottobre 2172 Ore 15:00
>
> “Tu ci hai capito qualcosa?” chiese Mouri.
>
> “No, non ci ho capito proprio nulla.” Rispose l’ingegnere capo.
>
> Il tenente Random fu sul punto di dire qualcosa ma venne fermato da brusco
> aprirsi della porta e dall’entrata del capitano Cortes. Fabio arrivò
> rapidamente al suo posto ma non si sedette preferendo rimanere in piedi
> vicino al monitor.
>
> L’equipaggio fece per salutare il capitano ma Cortes parlò per primo:”Buon
> pomeriggio a tutti.”
>
> Fabio attivò il monitor che riprodusse il vecchio confine tra il
> territorio degli andoriani e dei vulcaniani.
>
> “Questo è il confine in disuso tra Andoria e Vulcano, con l’avvento della
> Federazione è scomparso essendo tutto spazio comune.” Il capitano attese
> qualche secondo per permettere agli ufficiali superiori di assimilare le
> informazione prima di ricominciare: ”Ieri alle 18:56 un incrociatore
> Andoriano in una normale missione di pattugliamento nello spazio federale
> ha scoperto una stazione di rilevamento vulcaniana nella fascia degli
> asteroidi nel sistema di Kentall.”
>
> Lo schermo fece un rapido zoom sul sistema di Kentall posto esattamente
> sul confine.
>
> “Il sistema è disabitato in quanto è composto da solo giganti gassosi ma
> l’incrociatore Andoriano ha rilevato dei segni di vita. Indagando ha
> scoperto la stazione di rilevamento vulcaniana.” Il capitano terminò
> l’esposizione dei fatti e andò a sedersi al tavolo con gli altri ufficiali
> superiori.
>
> “Se non ricordo male esistevano delle stazioni di rilevamento sia
> Andoriani sia Vulcaniani prima della Federazione ora dovrebbero essere
> tutte dismesse.” Commentò Reis.
>
> “E’ proprio questo il problema, l’incrociatore ha scoperto che la stazione
> spia è in funzione con una rete di sensori passivi in grado di scrutare le
> attività su Andoria.” Commentò secco Cortes.
>
> Ci fu una serie di commenti degli ufficiali e uno strano senso di
> inquietudine avvolse la sala.
>
> “Hanno dei rilevamenti sugli occupanti della stazione di spionaggio?”
> chiese Mouri.
>
> “Secondo gli Andoriani i segni vitali sulla stazione sono vulcaniani.”
> Commentò il capitano ma si affrettò a dire:”ma questa informazione non è
> confermata.”
>
> Il capitano inspirò fortemente e arrivò alla nota dolente:”Gli andoriani
> hanno fatto fuoco contro le antenne dei sensori e si sono ritirati. I
> delegati di Andoria del consiglio della Federazione hanno protestato
> ufficialmente e minacciano di ritirarsi. Questa crisi rischia di spaccare
> in due la Federazione dei Pianeti Uniti. Il comando di flotta ci ha chiesto
> di indagare e, per evitare il conflitto di interessi, saremo noi più una
> nave Tellarite, la  Detrer. Siamo nel cuore della tempesta e dobbiamo
> capire perché è successo.”
>
> La voce metallica di Random commentò secco:”Un bel casino.”
>
> Il giorno sab 15 set 2018 alle ore 19:17 Cesare Atlantis <
> cesare.atlantis a gmail.com> ha scritto:
>
>> Figurati!
>>
>> Il 15/09/2018 00:55, Cmd.Jonathan Keyl ha scritto:
>> > Grazie ragazzi.
>> >
>> > Il mar 11 set 2018, 19:43 Cesare Atlantis <cesare.atlantis a gmail.com>
>> ha
>> > scritto:
>> >
>> >> Brano on line con la relativa news!
>> >>
>> >> Il 11/09/2018 11:45, Roberto Battistini ha scritto:
>> >>> Confermo!! Imbarco molto ben scritto!! Mi piace!
>> >>> grazie
>> >>> Roberto / Random
>> >>>
>> >>> Il giorno dom 9 set 2018 alle ore 17:45 Cmd.Jonathan Keyl <
>> >>> webmasterendeavour a gmail.com> ha scritto:
>> >>>
>> >>>> Ciao Ragazzi,
>> >>>> scusate il ritardo, spero che il pezzo vi piaccia.
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>> Era già sera quando Jonathan, ingegnere capo della UES Atlantins in
>> >>>> licenza speciale, si sedeva ad un tavolo di un pub nella periferia di
>> >>>> Dublino.
>> >>>> Era stata una settimana dura ma finalmente, poteva rilassarsi un
>> poco e
>> >>>> stare per conto suo.
>> >>>> Esattamente una settimana prima, mentre supervisionava un controllo
>> di
>> >>>> routine ai motori della Atlantis, aveva ricevuto una telefonata da
>> >> alcuni
>> >>>> amici di vecchia data i quali gli comunicavano che Thomas, vecchio
>> >> amico e
>> >>>> compagno di scorribande, era morto in un incidente.
>> >>>> Niente miseri, niente complotti o liti furibonde: Durante un volo in
>> >>>> deltaplano, un fulmine aveva squarciato parte delle ali e una una
>> >> corrente
>> >>>> d'aria troppo forte e inaspettata, lo aveva fatto ribaltare e cadere
>> >>>> rovinosamente a terra.
>> >>>>
>> >>>> Adesso era passato tutto: La corsa alla ricerca del capitano Cortes
>> per
>> >>>> richiedere una licenza, l'organizzazione del viaggio, l'incontro con
>> i
>> >>>> genitori si Thomas (Sarah e William che consideravano Jonathan come
>> un
>> >>>> figlio) l'organizzazione del funerale insieme a loro e tutto quello
>> che
>> >> era
>> >>>> seguito.
>> >>>> Adesso Thomas giaceva sotto due metri di terra in quello che avrebbe
>> >>>> dovuto essere il suo eterno riposo.
>> >>>>
>> >>>> Jonathan, con la sua birra in mano, aveva preso posto nell'angolo più
>> >> buio
>> >>>> del pub, sperando di passare inosservato per il resto della serata.
>> >>>> Voleva stare solo con i suoi pensieri a ricordare il vecchio amico.
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>> Qualche anno prima, durante quella che sarebbe stata la prima di
>> molte
>> >> una
>> >>>> vacanza in Irlanda, si trovava dentro un pub. Si gustava qualche
>> birra
>> >>>> chiacchierando con alcune persone che aveva appena conosciuto.
>> Ridevano
>> >> e
>> >>>> scherzavano quando lui vide passare, dall'altro lato del pub, una
>> >> ragazza
>> >>>> che, allora, penso fosse la più bella che avesse mai visto. Buffo
>> >> pensare
>> >>>> come ora non ricordasse neanche il suo nome.
>> >>>> Lasciò il gruppo e si diresse, birra in mano e sorriso a
>> trentaquattro
>> >>>> denti (forse aiutato dall'alcool), verso quella ragazza quando, a
>> pochi
>> >>>> passi da lei, si sentì bussare sulla spalla :"Mi spiace amico ma
>> quella
>> >> è
>> >>>> la mia ragazza... e tu stai barcollando pericolosamente nella sua
>> >>>> direzione".
>> >>>> Effettivamente Jonathan aveva forse bevuto più di quanto volesse
>> >> ammettere
>> >>>> e la sua camminata, probabilmente, era dritta e sicura solo nella sua
>> >> testa.
>> >>>> Il ragazzo che lo aveva fermato era alto poco più di lui, muscoloso,
>> >>>> capelli ricci corti e occhi marroni. Il tono di voce che aveva usato
>> era
>> >>>> calmo ma sicuro. Jonathan fece per girarsi e rispondere quando sentì
>> i
>> >> le
>> >>>> gambe cedere e barcollò. Thomas allungò un braccio e  gli diede una
>> >> mano a
>> >>>> recuperare l'equilibrio. I due si guardarono in faccia per qualche
>> >> secondo,
>> >>>> poi scoppiarono a ridere.
>> >>>>
>> >>>> Thomas lo presentò ai suoi amici e passarono il resto della serata
>> >> insieme
>> >>>> a bere. Thomas si dimostrò essere una persona molto simpatica e
>> gentile
>> >> (a
>> >>>> differenza della sua ragazza che, comunque, avrebbe frequentato
>> ancora
>> >> per
>> >>>> poco). Figlio unico, lavorava presso un vecchio hangar di aerei da
>> >>>> collezione e si occupava della manutenzione dei motori. Aveva un
>> >> brevetto
>> >>>> di volo e adorava il suo lavoro ma, la sua vera passione erano gli
>> ultra
>> >>>> leggeri. Ne possedeva già un paio ma il suo preferito era un vecchio
>> >> Viper
>> >>>> SD4 che aveva ristrutturato e rimontato praticamente pezzo per pezzo
>> da
>> >>>> quando aveva sedici anni. Condivideva con Jonathan la passione per i
>> >> motori
>> >>>> su cui lavorava e gli piaceva, quando poteva, fare arrampicate e
>> >> rischiare
>> >>>> di rompersi il collo in situazioni estreme come l'arrampicata senza
>> >>>> assicurazione.
>> >>>>
>> >>>> Per il resto della sua vacanza, Jonathan e Thomas si videro
>> praticamente
>> >>>> tutti i giorni. Thomas gli mostrò dove lavorava e gli fece visitare i
>> >> posti
>> >>>> e i pub più belli di Dublino, alla sua vacanza successiva, il resto
>> >>>> dell'Irlanda.
>> >>>>
>> >>>> Durante uno dei week end a Galway, decisero, in piena notte e dopo
>> >> qualche
>> >>>> birra di troppo, di scendere le famose scogliere di Moher.
>> >>>> Thomas aveva con sé l'attrezzatura per l'arrampicata e, quando
>> Jonathan
>> >>>> era con lui, ne portava una di scorta. Insieme ad altri 2 amici, si
>> >> misero
>> >>>> in macchina e si avviarono verso le scogliere.
>> >>>> Non era una discesa molto lunga: 217 metri nella parte più alta, ma,
>> la
>> >>>> difficoltà consisteva nei forti venti e nel fatto che,sotto di loro,
>> >>>> avrebbero avuto l'oceano Atlantico e, in caso di caduta, le forti
>> >> correnti
>> >>>> avrebbero sbattuto lo sfortunato, quasi subito sulle scogliere senza
>> >>>> lasciargli scampo. La scommessa consisteva nel vedere chi sarebbe
>> >> riuscito
>> >>>> ad arrivare più vicino alle onde prima di ritirarsi.
>> >>>>
>> >>>> Arrivarono alle scogliere che era buio. Se di giorno la folla
>> riempiva
>> >> il
>> >>>> luogo, di notte non c'era anima viva. Il cielo limpido e la luna
>> piena
>> >>>> davano una buona illuminazione, ma si erano portati comunque dietro
>> >> anche
>> >>>> un piccolo gruppo elettrogeno per fare un po' di luce in più.
>> >>>>
>> >>>> Jonathan e Thomas si prepararono per la discesa mentre, i loro amici,
>> >>>> montavano ed avviavano il gruppo elettrogeno e le luci.
>> >>>>
>> >>>> "Jonathan, mollerai prima della metà della discesa" disse Thomas.
>> >>>> "No amico, sarai ancora alla partenza quando io starò già bevendomi
>> la
>> >>>> birra della vittoria... e comunque molerai molto prima di me."
>> Rispose
>> >>>> Jonathan.
>> >>>>
>> >>>> Finita l'imbracatura e fissate le cime, si avvicinarono al bordo
>> della
>> >>>> scogliera: "Pronto?" disse Jonathan, "Certo: partiamo".
>> >>>> Iniziarono la discesa. Il primo pezzo era semplice. Non potevano
>> saltare
>> >>>> ma iniziarono a scendere poggiandoci agli appigli naturali. Il primo
>> >> quarto
>> >>>> di discesa era relativamente semplice e ben illuminato. Le prime
>> >> difficoltà
>> >>>> iniziarono a metà percorso. I fari agganciati al gruppo elettrogeno
>> >>>> iniziavano a non illuminare cosi tanto. Jonathan scivolò su un
>> appiglio
>> >>>> umido e perse la presa ad una mano ma, grazie agli allenamenti
>> >>>> all'accademia, riuscì a tenersi attaccato alla scogliera.
>> >>>> "Sei già in difficoltà?" Disse Thomas che era già un paio di metri
>> più
>> >> in
>> >>>> basso.
>> >>>> "Non montarti la testa Thomas, sono solo scivolato" rispose Jonathan.
>> >>>> Thomas scendeva veloce anche grazie alla molta pratica che faceva e
>> >>>> sembrava non perdere un colpo.
>> >>>>
>> >>>> A tre quarti della discesa nessuno dei due aveva mollato ma entrambi
>> >>>> iniziavano ad avere il fiatone e a non trovare sempre dei buoni
>> appigli.
>> >>>> Poco dopo, Thomas aveva aumentato il vantaggio quando si sentì un
>> urlo.
>> >>>> "Che succede Thomas?" Disse Jonathan preoccupato. Non sentendo
>> risposta,
>> >>>> cercò di voltarsi a controllare l'amico. Strinse gli occhi nel buio
>> e lo
>> >>>> vide penzolare dalla sua corda poco sopra le onde. Se fosse arrivata
>> >>>> un'onda più forte delle altre, lo avrebbe sbattuto contro la
>> scogliera
>> >> con
>> >>>> violenza.
>> >>>>
>> >>>> "Presto! serve aiuto!" Urlo Jonathan. I loro amici si affacciarono
>> alla
>> >>>> scogliera.
>> >>>> "Proviamo a tirarlo su!" Dissero.
>> >>>> "No! aspettate!" Jonathan aveva notato che la corda dell'amico era
>> >>>> impigliata. "Scendo a sbloccare la corda."
>> >>>> Jonathan scese ancora arrivando di fianco all'amico. Fece in tempo a
>> >>>> liberare la corda quando, un onda più alta delle altre, li travolse
>> in
>> >>>> pieno facendoli sbattere contro la parete rocciosa e perdere
>> conoscenza.
>> >>>>
>> >>>> Non sapeva quanto tempo era passato quando, aprì la prima volta gli
>> >> occhi,
>> >>>> intravide le luci delle ambulanze e alcuni ufficiali della GARDA che
>> >>>> prendevano appunti interrogando i suoi amici. Poi perse di nuovo
>> >> conoscenza.
>> >>>> "Ehi! Ti vuoi svegliare?!" Jonathan senti la voce dell'amico. Aprì
>> gli
>> >>>> occhi e si rese conto di trovarsi in ospedale.
>> >>>> "Thomas, che diavolo è successo?" disse Jonathan. Aveva dolori
>> ovunque e
>> >>>> gli girava la testa.
>> >>>> "Sembra che ci siamo  rotti un po' di ossa e che siamo nei guai..."
>> >> disse
>> >>>> Thomas ridendo.
>> >>>> Un ufficiale della GARDA e un medico lo osservavano dai piedi del
>> letto.
>> >>>> "Si. La prognosi è quella. Insieme a una bella commozione celebrare
>> per
>> >>>> entrambi... ma visto quello che avete fatto forse potete solo
>> >> migliorare.
>> >>>> Oltre ad un grave rischio di finire in ipotermia... fortuna che i
>> vostri
>> >>>> amici hanno chiamato subito e hanno pensato loro a tirarvi su. "
>> disse
>> >> il
>> >>>> medico.
>> >>>> "L'avete combinata grossa ragazzi!" disse l'ufficiale della GARDA.
>> >>>> "Rischiavate di rimanerci la sotto."
>> >>>> "Comunque per i prossimi due mesi non potrete combinarne un altra,
>> visto
>> >>>> che non uscirete da quei letti." disse il medico.
>> >>>> "Cercate di riprendervi e mettete la testa a posto" disse l'ufficiale
>> >> del
>> >>>> GARDA uscendo.
>> >>>> "Noi ci vediamo piu tardi per un controllo." disse il medico uscendo
>> >> pure
>> >>>> lui.
>> >>>>
>> >>>> "Certo che abbiamo rischiato grosso" disse Thomas "comunque lo sai
>> che
>> >> ho
>> >>>> vinto io, vero? sono arrivato molto più in basso di tè."
>> >>>> "Si ma poi sono dovuto scendere a salvarti il culo" disse Jonathan.
>> >>>>
>> >>>> Si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere. Non sarebbe certo
>> stata
>> >>>> l'ultima volta che si sarebbero messi nei guai insieme quella. Ma
>> >>>> sicuramente fu una delle volte peggiori.
>> >>>>
>> >>>> Jonathan era ancora seduto al pub sorseggiando la birra quando sentì
>> >>>> qualcuno bussargli sulla spalla.
>> >>>> Si scosse dai suoi pensieri e si voltò a vedere chi lo stesse
>> >> disturbando.
>> >>>> Era la cameriera del pub: "Mi scusi... qualcosa stà suonando nella
>> sua
>> >>>> giacca già da qualche minuto... non vorrei fosse importante."
>> >>>>
>> >>>> "Si, grazie...." disse Jonathan. Prese il comunicatore dalla sua
>> giacca
>> >> e
>> >>>> lo aprì :"Qui Keyl."
>> >>>> "Comandante, sono Reis, il capitano mi ha chiesto di richiamarla a
>> >> bordo."
>> >>>> "Va bene Reis, mi preparo subito a partire. Chiudo." Jonathan chiuse
>> il
>> >>>> comunicatore, posò la birra, prese le sue cose e uscì dal pub.
>> >>>> Il tempo di piangere il suo amico era finito.
>> >>>>
>> >>>>
>> >>>> --
>> >>>>                        \\\\\//
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