[Stml4] R: Random: dove ci sono voci diverse
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Ven 19 Ott 2018 22:00:46 CEST
Chiudo la formazione dei commenti.. ottimo brano.. certo tutto il fatto richiama un po’ la guerra fredda fra Andoriani e Vulcaniani antecedente la creazione della Federazione, ma ci sta..
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Guardiamarina Dorothea Reis
Addetta Comunicazioni
Atlantis NX-04
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Da: Cmd.Jonathan Keyl
Inviato: venerdì 19 ottobre 2018 09:45
A: NX Atlantis
Oggetto: Re: [Stml4] Random: dove ci sono voci diverse
Wow! Bel brano!
Cmd.J.K.
Il mer 17 ott 2018, 15:31 Roberto Battistini <rbattis72 a gmail.com> ha scritto:
Uss Atlantis 5 ottobre 2172 Ore 9:00 (in viaggio verso il sistema Kentall)
La USS Atlantis procedeva in velocità curvatura verso il punto di randez vous con la Deter, un'unità navale di classe Cruiser, destinata a condurre le indagini insieme alla nave del capitano Cortes sull'incidente della presunta stazione vulcaniana nel sistema Kentall.
Il capitano fissava i dati sul proprio padd che riportavano i diari di bordo che gli Andoriani avevano passato al consiglio federale della nave che aveva scoperto la stazione e aveva ingaggiato per eliminare il pericolo. Le bio-tracce rilevate corrispondevano al profilo genetico dei vulcaniani. La cosa in sé non era nuova alla Federazione, già in passato era stato scoperto un tempio spirituale vulcaniano che fungeva da stazione spia verso Andoria, ma proprio per l'improbabile logica che i vulcaniani abbiano potuto ripetere l'errore, Fabio provava forti dubbi sulla questione. E non era il solo a bordo dell'Atlantis a pensarla in questo modo.
"Siamo in prossimità del punto di incontro. Stiamo uscendo da curvatura", disse Random con il suo tono di voce replicato da un dispositivo nella gola che ne dava un'assonanza metallica e ruvida. Ormai Cortes si era abituato e il suono della voce del suo timoniere non sembrava meno famigliare di quello ben più dolce e giovanile della Reis, il brillante ufficiale alle Comunicazioni.
"Ci sono già i nostri compagni di investigazione?", chiese il capo ingegnere Keyl alle prese con la sua limpida consapevolezza di dover condurre buona parte delle indagini sull'incidente. Nella sua voce c'era attesa e una porzione di curiosità non celata.
Random lanciò una rapida scansione e si voltò verso i colleghi: "Sì, proprio davanti a noi". E diede la connessione video sul display principale su cui si affacciò senza gloria od onore, una nave Tellarite, immobile nelle coodinate del punto di incontro.
"Reis, apra un canale. Iniziamo le danze". La giovane ufficiale rispose immediatamente e stabiliì il contatto. Sullo schermo al posto della nave apparve il sempre poco esteticamente volto di un Tellarite, completo di una peluria che scendeva incerta dal naso suino.
<< Ben arrivati. Vi attendevo 10 minuti standard fa. Direi che la puntualità non sia un punto di forza di voi federali. Vediamo se lo sarà la vostra capacità investigativa. Sono il capitano Derak, mettiamoci al lavoro subito.>>
Cortes chiuse gli occhi, per far crescere in una frazione di secondi quel briciolo di pazienza in più necessaria per non creare un secondo incidente diplomatico. Poi si presentò: "La puntualità purtroppo ha poco a fare con tutte le procedure federali autorizzative ad un'operazione del genere. Chiamiamola con il termine tanto uman:o "vincoli amministrativi". Sono Cortes,capitano della USS Atlantis. Concordo sul procedere da subito. Io mi recherei alle coordinate della stazione e manderei sul posto un away team. Per noi terrestri ci saranno il Guardiamarina Reis, linguista ed addetta alle Comunicazioni e l'ingegnere capo Keyl. Credo che sia opportuna una presenza scientifica e di Sicurezza o tattico. Siete in grado di fornire questo ausilio?", il capitano si era dimostrato diplomaticamente audace e in grado di mettere all'angolo il Tellarite, il quale sbuffò, disse qualcosa nella sua lingua poi riprese:
<< E' naturale. Invierò Zesar, ufficiale scientifico capo, Millrod, addetto alla sicurezza e, giusto per essere certi che l'indagine sia condotta nel modo più inequivocabile e serio possibile, anche un nostro ingegnere Kylan. Tra 4 minuti saremo sul posto. Vi passerò le coordinate del luogo in cui teletrasportare la vostra gente. Derak, chiudo.>>
"La simpatia non è un suo punto di forza", ironizzò Random scuotendo il capo, mentre stava già impostando la breve rotta a velocità subluce verso ciò che restava della stazione.
Cortes sembrava pensieroso, mentre Dorothea strinse le mani a pugno. Sulle sua spalle gravava una nuova responsabilità e il timore di un imprevisto fallimento. Cosa che Thea non voleva vivere. Consapevole inoltre dei suoi limiti oggettivi di memoria. Cominciava ad evere il sentore che questa indagine sarebbe stata tutt'altro che facile. Nel frattempo l'ingegnere capo originario di Agrigento, stava già facendosi una check list mentale degli aspetti da approfondire quando sarebbe stato a bordo della stazione. Se da un lato la Reis viveva di emozioni, l'ingegnere viveva di quella praticità tangibile che lasciava meno tempo a ciò che provava.
Ma ciò che restava della stazione era ben poco consolante. La nave Andoriana non aveva solo messo fuori uso l'antenna, aveva colpito in diversi punti dello scafo, obbligando il campo di contenimento a lavorare di più di quanto era stato previsto: si presentavano a macchie di leopardo alcuni varchi nello scafo. La cosa colpì immediatamente Cortes: "Gli andoriani devono avere un concetto poco famigliare con quello terrestre sul far fuoco sulle antenne. Direi che il fuoco, per quanto assomigli maggiormente ad un meno legale disruptor antimateira, non si sia limitato alle antenne".
Random fece un cenno d'assenso e aggiunse: "Mi pare quindi naturale ammettere che a bordo della stazione ora non ci siano segnali di vita".
"Bene, andiamo a vedere", chiuse il capitano, mentre Dorothea e Jonthana si stavano alzando dalle rispettive postazioni.
Stazione non identificata 5 ottobre 2172 Ore 9:10 (Sala controllo)
Il teletrasporto fece scintillare le sagome dei cinque ufficiali con un dorato bagliore nel cuore della Control Room della stazione. La prima cosa che i presenti inevitabilmente notarono furono le luci soffuse. Le poltroncine presenti erano configurate per umanoidi e questo escludeva da subito alcuni improbabili razze. Negli arredi non vi erano particolari indicatori di razza. Erano tutti adeguatamente anonimi e privi di carattere culturale.
Keyl si fece avanti per presentarsi ai tre Tellariti, i quali non intenzionati a stringere amicizia ma tantomeno ad essere educati, si voltarono con i tricorder spianati lampeggianti.
"Bene, lasciamo perdere i convenevoli", disse sorridendo alla Reis.
Lei alzò le spalle, ormai abituata a rapporti con alieni al meglio altalenanti. "io controllo i diari di comunicazione, partirei dagli idiomi utilizzati", e Keyl fece un cenno d'assenso. "io mi soffermo invece sui sistemi software. Se di vulcaniani si parla, di certo i loro sistemi sono identificabili facilmente, o almeno credo".
Si trovò subito accanto al Tellarite ingegnere, Kylan. "Vorrei accedere al sistema operativo", disse Keyl per potersi far concedere lo spazio necessario per allungare le dita sulla consolle.
"L'ho sto già facendo io, non vede. Si occupi di altro", aggiunse Kylan.
Ma Jonathan non era persona da lasciar perdere: "Non è quello che intendo fare. Se mi lascia operare anche a me, potremmo analizzare i dati insieme. Io sono interessato ad analizzare i sistemi gestionali di bordo, lei?"
"Non credo che la cosa la riguardi, quanto al più posso riferirle il risultato finale", un po' dal tono spocchioso concluse il Tellarite.
Keyl provò l'istinto, questa volta perfetta mixitè tra emozioni e praticità, di dare una spallata al collega Tellarite e prendere il controllo della consolle. Ma la cosa poteva apparire poco nobile, così provò ad accedere da un'altra consolle, dove la routine di accesso sarebbe stata più lunga, ma almeno era libero di operare.
La Reis si voltò turbata verso Keyl: "quando ha un attimo, venga a vedere". Sussurrò, per non destare l'attenzione dei tre tellariti così presi dal loro lavoro, da non pronunciare neppure una parola. Keyl era appena entrato nel sistema e stava scuotendo il capo: "Un attimo Reis, e sono da lei..vorrei solo." poi ci fu un attimo di silenzio.
Durò un paio di secondi, come se tutto fosse talmente potente da necessitare di una sorta di raccoglimento, prima di esplodere in un big bang che poteva assomigliare a questo:
"Klingon!"
La parola fu pronunciata all'unisono da due tellariti e dal Tenente Keyl.
La Reis li guardò perplessa. "scusate?", chiese con sguardo incerto.
"Dietro alle routine di base gestionali vi è una programmazione in lingua klingon", disse Keylan, seguito da un "esattamente" di Jonathan.
Lei alzò un sopracciglio. "Interessante. Ed io ho trovato tracce di comunicazioni verso l'esterno che richiamano....la lingua romulana!"
"Non poteva dirlo subito?!" chiese sbalordito Jonathan. Lei sospirò: "Ci ho provato, ma lei era troppo preso da.."e simulò con le dita lo scrivere sulla tastiera incessante.
"D'accordo signori. Forse è il caso di iniziare a ragionare...insieme", disse Keyl. "Ci troviamo davanti ad un paradosso: una stazione con tecnologia presumibilmente klingon, che comunica con l'esterno in romulano e, detto dagli andoriani, con presenze vulcaniane? Ma con che cosa abbiamo a che fare?", chiese il capo ingegnere della Atlantis.
L'addetto scientifico tellarite, Zesar, aggiunse: "non sono gli unici elementi alieni trovati. Abbiamo trovato diversi sistemi presenti: anche denobulani, vulcaniani e..sorprendentemente umani e pure tellariti. Ha tutto l'impianto di una sorta di Consorzio".
"Una piccola federazione autonoma", disse la Reis per sdrammatizzare, ma i presenti si voltarono seri. "Esattamente", disse Millord, il tellarite addetto alla sicurezza.Poi aggiunse: "La prima domanda è: se chiunque questo gruppo rappresentasse, operando sostanzialmente in incognito, perché non hanno cancellato qualsiasi elemento che potesse ricondurre alla loro presenza?"
Jonathan assentì: "L'attacco andoriano è stato più violento del previsto. Forse i presenti, per pochi che fossero, sono stati risucchiati fuori dai varchi creati nelle paratie?"
"Improbabile. Abbiamo già analizzato i dati e non credo che il sistema di contenimento sia scattato così tardi da far fuoriuscire delle persone", rispose Millord, che restava per ora il più collaborativo dei presenti tellariti. "Mi viene da pensare che queste prove siano state lasciate a posta. Quindi volutamente per orientarci".
"E verso chi, Millord?" chiese al Reis curiosa, "una gruppo sparuto inter-razziale parallelo alla Federazione che era interessato a spiare per qualche ragione i bellicosi andoriani per farli arrabbiare al punto di attaccarli?
"E'proprio questo il punto. tutto sembra costruito per creare disorientamento da un lato e dall'altro...", riflettè a voce alta Jonathan.
"Indurci tutti in reciproco sospetto", chiuse l'ufficiale scientifico Tellarite.
Fu in quell'attimo che i cinque membri diventarono in qualche modo la cosa più vicina ad un team.
"Bene, cerchiamo altre prove. E' impossibile che non ce ne siano di...originali", disse Keyl.
DETER, 5 ottobre 2172 Ore 9:35 (plancia)
Derak, seduto nella sua poltrona di comando aveva analizzato i dati trasmessi e l'evidente incoerenza delle prime prove rilevava a suo giudizio una volontà ben strutturata di depistare ogni indagine. Per un attimo il dubbio di una sorta di entità paragovernativa panrazziale gli era sorta, leggendo le informazioni della sua away team, ma per ora l'ipotesi era stata accantonata.
Stava sorseggiando una bevanda scura, qualcosa di simile ad un the nero, quando di colpo sobbalzò dalla poltrona, tirandosi il liquido con le sue molecole bollenti addosso. Probabilmente imprecò in lingua tellarita. Ma non per essersi sporcato o bruciato, ma perché era appena uscita dalla curvatura, davanti alle due navi un vascello vulcaniano di classe Surak. Ora una nave di classe Surak è talmente imponente ed elegante che la nave Tellarite sembrava a confronto un insetto.
Derak aprì subito un canale: "Qui Derak della nave Deter. Cosa ci fate in questo settore? Voi vulcaniani non potete essere presenti, siete interedetti, è in violazione..".
Fu un attimo e la Deter esplose sotto i pochi ma precisi colpi di phaser della nave vulcaniana.
==== To be continued ===
Tenente Joshua Random
CONN officer
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