[Stml6] 01.09 - Rezon - Ottaedro in buca d'angolo
Stefano Zaniboni
stezani a me.com
Gio 18 Lug 2019 16:31:13 CEST
Letto tutto d’un fiato, bellissima conclusione della nostra prima missione. Complimenti Vanessa!
Stefano
> On 18 Jul 2019, at 16:01, Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> wrote:
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> scusate il ritardo, ma ho anche altri due turni ancora XD
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> Brano: 01-09
> Titolo: Ottaedro in buca d'angolo
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> Sheldon - Sala Tattica
> 22/10/2398 - ore 13.25
> "Quindi? " disse Faith "cosa facciamo li aiutiamo, magari provando a costringerli ad un patto o li fermiamo qui, precludendoci però un ritorno a casa veloce?"
> Dal suo punto di vista, il Consigliere sapeva perfettamente che la domanda della Capitana era del tutto retorica.
> Non solo perché, come lei, anche lui aveva vissuto quell’esperienza dentro al mare di anime.
> Non perché fra Betazoidi fosse più facile percepire le auree altrui, pur senza invadere i loro scrigni mentali.
> Non perché Paul avesse attinto a chissà quali trucchi appresi dalla cinesica delle microespressioni facciali, ma perché, finalmente, aveva letto negli occhi di Adrienne una luce di determinazione diversa.
> Oltre a ciò, a facilitargli il compito, vi era stato quel rapidissimo sguardo fra la Faith e Rezon: era uno sguardo d’intesa e complicità.
> Era qualcosa che esulava dal loro battibeccare come cane e gatto, dal poco sopportarsi con la divisa addosso, ma che permeava il loro legame ben più di quanto nessuno dei due avrebbe mai ammesso.
> Quello che preoccupava Paul, in verità, era Blake.
> Il timoniere, in ordine di tempo, era stato l’ultimo ad essere posseduto.. ma, mentre Rezon era stato invasato da un’anima prigioniera fuggita, all’improvviso, dalla prigione dorata dell’ottaedro, Blake lo era stato da una propagazione di quella Kasja.
> Nonostante sia lui stesso sia la sezione medica avessero dichiarato Blake sano ed abile, Paul si era ripromesso di controllarlo strettamente: non potevano permettersi di rivelare le carte alla loro avversaria.
> Quello che, al momento, lo stupiva di più era la pressoché inabilità intellettiva del loro timoniere, come se fosse imperturbabile su quanto lo circondava.
> Ciò metteva decisamente in allarme Hewson.
> Da un lato, poteva benissimo essere che Alec stesse attingendo agli insegnamenti Betazoidi di recupero mentale in seguito a stress post traumatico, dall’altro nulla escludeva che qualche traccia di Kasja permanesse in lui e lo usasse come mezzo informativo.
> Il resto dello staff di comando, invece, era ignaro delle sue preoccupazioni, ma appariva ugualmente turbato ed indeciso sul da farsi.
> Beh.. sì.. non tutti.. quasi.
> L’ingegnere capo emanava espressioni saccenti come un faro in una notte buia.
> Kelley era letteralmente elettrizzato dal trovarsi su una nave aliena decisamente avanzata e non vedeva l’ora di utilizzare la sua modesta ed infinita conoscenza per migliorare ancora Sheldon.
> Cosa che, naturalmente, faceva infuriare il loro senziente ospite che non perdeva occasione di battibeccare con Alvin.
> Che, peraltro, non sarebbe stato d’aiuto nemmeno volendo.
> La Cruz alternava momenti di preoccupazione ad altri di autentica adorazione del Primo Ufficiale, come se fissarlo a lungo facesse, improvvisamente, sparire l’enorme guaio in cui erano finiti.
> Il nuovo responsabile scientifico, Houssein, sembrava più attento a capire i meccanismi interpersonali fra gli ufficiali superiori per ragionare con chi schierarsi, ma, d’altronde, nemmeno sapeva che Vosek era caduto in azione, quindi il povero Amir si poteva permettere il lusso di non esporsi in prima persona.
> Il Capo Operazioni Rush avrebbe avvallato ogni decisione presa dal duo di comando, non per mancanza di abilità o di intuizioni, ma per indole.. in ogni caso, qualunque fosse stato l’indirizzo da seguire, avrebbe fornito loro soluzioni pratiche all’abbisogna.. non era uno da strategie elaborate ed in questo assomigliava al Primo Ufficiale.
> E lì arrivavano le note dolenti..
> Beh altre..
> Rezon era assolutamente illeggibile mentalmente per non parlare della sua aurea pressoché simile a quella di un Ferengi.
> Certo il suo sguardo e le sue espressioni facciali rivelavano molte cose, ma Paul doveva sempre oltrepassare quella barriera guascona da sbruffone che Kyel erigeva in presenza di telepati.
> E, non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, non sempre gli riusciva facile o fattibile superarla in tempi brevi.
> In quel momento, però, non era difficile capire che avesse in testa qualcosa..
> Un qualcosa che la Faith condivideva, ma che non avrebbe mai esplicitato in prima persona..
> Preso dai suoi pensieri, Paul non si accorse di uno scambio di opinioni fra Adrienne ed il Capo della Sicurezza.
> Non si era dimenticato di Jekins: dopo Blake, era il suo secondo profilo da porre sotto attenzione..
> Beh sì ok.. il terzo dopo Rezon.
> Non che il povero Filippo in quel frangente manifestasse problematiche di nessun tipo.. tuttavia il fatto di aver sparato contro il Primo Ufficiale aveva proteso fra i due imbarazzanti silenzi a cui prima o poi avrebbero dovuto mettere mano.
> La cosa si era estesa anche fra gli altri membri dello staff di comando con conseguente difficilmente immaginabili in tutte le loro sfaccettature.
> La Cruz era, ovviamente, dalla parte del Primo Ufficiale.
> La Faith non si poteva esporre chiaramente, ma non era certo da meno, più per affetto che per reali responsabilità negative nel comportamento di Jekins.
> Rush aveva assistito a tutta la scena quindi avrebbe difeso a spada tratta la bontà dell’azione del collega, se tirato in causa, vista la possessione di Rezon, ma non si sarebbe mai esposto in prima persona per tirare fuori l’argomento.
> Gli altri presenti preferivano far finta di nulla.
> Paul si era ripromesso di fare una conversazione a tre con i due interessati non appena tutto quel guaio fosse passato, se mai fosse passato, quando nuovamente il suo flusso di pensieri fu interrotto.
> “Dipende dal nostro signor Jekins..” abbozzò con un ghigno Rezon
> Dalla voce del Primo Ufficiale, schietta ma ironica, Hewson capì che non avrebbe mai fatto in tempo..
> “In che senso?” domandò sorpreso il Capo della sicurezza
> “Se le dessi il comando di annientare Kasja, intende nuovamente spararmi contro? Oppure eseguirà i miei ordini?”
> “Non potevo concederle di attaccare l’ottaedro.. è contro i principi della Federazione.. sarebbe stata una violazione della Seconda Direttiva ed il suo comportamento un’infrazione della Decima Direttiva che l’avrebbe portata alla Corte Marziale.. l’ho fatto per salvaguardare la nave, l’equipaggio ed anche la sua carriera, signore” replicò Filippo con calma, ma ferma decisione
> “Non la sto accusando, Tenente” ribatté Kyel alzando entrambi i palmi in alto in senso di tregua pur mantenendo un tono canzonatorio “io non ero in me, come testimoniato dalla Dottoressa Shazam, e quindi non posso fare altro che convenire con lei.. mi ha messo fuori combattimento per il mio bene e quello degli altri ufficiali ancora in mano al mare di anime.. ma, in questo momento, io le replicherei l’ordine.. io sono dell’idea di usare le armi a nostra disposizione per respingere l’attacco”
> “Di che parla? L’ottaedro non ha aperto il fuoco, non ha manifestato intenzioni ostili attraverso sistemi offensivi”
> Prima che Kyel potesse ribattere, fece la sua comparsa l’irritante mini Sheldon a forma di genio della lampada e Paul poté notare una mini increspatura a forma di sorriso nella mimica facciale del Primo Ufficiale.
> =^=Pronto?? C’è nessuno in casa? Da orecchio a orecchio c’è qualche neurone attivo? A.A.A. cercasi sinapsi..=^=
> Dopo aver atteso qualche altro istante, dato che l’improvvisa entrata in scena per molestare il Capo della Sicurezza da parte di Sheldon, non sembrava potesse terminare nel giro di poco tempo.. Adrienne si decise ad intervenire in prima persona.
> “Quello che il nostro Primo Ufficiale intende dire, e mi trovo a concordare con lui, è che il comportamento di Kasja non è definibile propriamente come amichevole..”
> “Sicuramente no” interloquì Paul “ma nemmeno aggressivo e su questo io debbo dar ragione al signor Jekins.. pur tuttavia non si possono negare che abbia tentato di convincerci, non con metodi propriamente convenzionali, ad unirsi alla sua collettività di stampo Borg.. e, da quello che ci ha raccontato l’anima del pirata prigioniero, non è tutto oro quello che luccica.. quella pace dei sensi che abbiamo provato la guadagneremmo al costo della nostra individualità e libertà di avere un nostro arbitrio..”
> “Bah..” fece Kyel interrompendo bruscamente Paul “non so perché vi difendete tanto fra telepati.. questa Borg, perché altro non è che un’entità Borg, sta disperatamente cercando di aprire tunnel spaziali verso il nostro quadrante di spazio, per ricongiungersi con i suoi simili o per diventare una nuova e potentissima regina”
> “Questo non lo possiamo sapere” interloquì nuovamente il Consigliere Hewson
> “No..” ribatté la Cruz in adorazione verso il mezzo Risiano “Però il tentativo di assimilare noi telepati per primi e poi usarci per prendere il controllo della Sheldon c’è stato.. questo è innegabile.. siamo stati tutti vittime di Kasja.. beh tranne Kyel.. ehm il nostro Primo Ufficiale.. che, dopo aver eroicamente resistito da solo, è dovuto poi soccombere, stremato, alla possessione di quel furfante pirata”
> “Grazie Jeanette del resoconto... ma lo sappiamo già” bofonchiò Adrienne irritata guadagnandosi un sorrisetto malizioso di Kyel e sornione da parte del Consigliere
> Per nulla conscio di quello scambio di frecciatine, il capo ingegnere Kelley intervenne portando un altro fattore di discussione: “Quello che a me preoccupa è il continuo fascio che i nostri scudi stanno assorbendo”
> =^=I miei scudi vorrai dire.. i vostri sono diventati gelatina spaziale assieme al ferrovecchio che chiamavate nave.. però sì mister so tutto io di ingegneria ha ragione.. la radiazione che mi invia contro quell’ottaedro ha una logica d’essere.. non che possano pensare di trovare una falla nei miei sistemi.. ma ci stanno provando.. e questo, a mio parere, è un attacco a tutti gli effetti.. checché ne dicano Pippo, Pluto o Paperino=^=
> “Concordo.. ed io ritengo che dovrebbero anche riuscirci” affermò Kyel guadagnandosi un’occhiataccia da parte di tutti “con il loro occhio fisso su di noi.. alla spasmodica ricerca di un punto da attaccare, se gli forniamo qualche elemento d’attenzione.. beh.. la nostra Kasja sarebbe sufficientemente distratta da non accorgersi di cosa combiniamo.. basterebbe che ne so.. farle dare una sbirciatina in qualcosa di poco importante..”
> =^=Eeeeh?? Ehi grand’uomo col bollino in fronte, scusa un momento.. No, dico.. anzi ribadisco perché già te l’ho chiesto una volta.. ma ce l'hai con me?! Il pirata che ti entrato in corpo, ti ha strofinato troppo il cervello?! Le l’ha lucidato così tanto che ha buttato via anche la poca polvere di materia grigia che avevi in testa? La donna, qualunque essa sia fra le presenti a respirare attraverso i miei circuiti, non ti è ancora venuta a svegliare?! Cioè mi avete portato qui a perdere tempo con quel coso.. un’enorme massa con nessun design di stile.. ed adesso mi vorresti piantare in asso?!? Ma sì Sheldon fatti analizzare meglio dal fascio.. ma sì fatti controllare persino le giunture del tuo nucleo di memoria.. e nel frattempo noi stiamo qua belli tranquilli ad elaborare un piano eticamente accettabile contro quella carretta ottagonale? Ma io non credo proprio! Sai che ti dico?? Col cavolo! Te lo puoi scordare! Vuoi distruggere quell’affare?? Bene.. non vedevo l’ora.. io ora esaudisco il tuo desiderio, o lo polverizzo o lo mando in buca d’angolo.. ma ti puoi scordare che mi faccio attraversare da quella radiazione.. quindi SEDUTO e ZITTO! E voi pure se non volete che vi scarico sul primo pulviscolo asteroidale che trovo.. Bene.. ora tenetevi.. in caso di emergenza le uscite sono qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, dovunque! Stringete bene i braccioli. Si paaaaaaaaaaaarteeeeeeeee!=^=
>
> Sheldon - Plancia
> 22/10/2398 - ore 14:48
> Adrienne fissava lo spazio davanti a lei.
> Non c’era più nulla.. niente.. se non luci di stelle vicine e lontane.
> L’ottaedro era come se fosse stato investito da un’onda d’urto d’indicibile potenza che l’aveva letteralmente sospinto altrove.. in un luogo che non potesse continuare a svolgere con testardo raziocinio l’opera di apertura tunnel e procacciamento prede.
> Tutto era successo con abnorme rapidità.
> Fin troppo per i suoi gusti.. era qualcosa che né lei né Kyel potevano prevedere.. certo si erano retti il gioco a vicenda per far sì che fosse Sheldon a liberare tutti dall’insana tentazione di cedere alle lusinghe di quella Kasja.
> Apparentemente, loro erano stati ugualmente vittime della scelta della nave senziente, ma, in realtà, ne erano stati consciamente i mandanti.. l’unico ad averlo capito era stato il Consigliere Hewson che, infatti, ogni qualvolta aveva incrociato il loro sguardo, aveva manifestato un sorrisetto sardonico di compiacimento.
> Non avevano avuto modo di parlarne, naturalmente.. non vi era stato tempo e poi erano tutti ancora decisamente scossi da ciò che era accaduto.
> Dopo l’esplosione di parole del mini-Sheldon di Kyel, in sala tattica, così come in ogni altro luogo della nave, si era accesa un’intesa luce rossa, mentre una voce incomprensibile dalla cadenza che poteva ricordare vagamente il russo ripeteva lo stesso messaggio di allarme.
> Sheldon aveva abbassato lo schermo principale alle spalle di Adrienne, mentre tutte le porte venivano chiuse, così come ogni altro accesso, oblò compresi: tutto sigillato da una pesante corazza.
> Quello che il loro ospite non aveva considerato era lo sbigottimento che ciò avrebbe generato.. nel loro modo di pensare ed agire, era l’essere vivente ad azionare la macchina, qualunque essa fosse, non il contrario.
> La Boliana Pick aveva radunato alcuni colleghi della sicurezza cercando di andare a dar man forte a quelli che considerava prigionieri, col pensiero fisso di liberare il Primo Ufficiale, naturalmente.
> In plancia, invece, tutti erano impazziti nel cercare di comprendere come tornare in possesso delle proprie console, idem in ingegneria ove tutto si era acceso e lampeggiava come al ritmo di una melodia di cui nessuno conosceva lo spartito.
> Panico a parte, la reazione di Sheldon era stata immediata e magnifica.
> Aveva immagazzinato l’informazione di cosa volesse dire la parola Borg ed aveva agito in modo da non far conoscere alla sua avversaria la reale portata delle proprie armi.
> Qualunque fosse stata la mossa usata, a partire da quella più probabile, ossia l’utilizzo di un deflettore caricato a massima potenza, Sheldon aveva sfruttato a proprio vantaggio l’instancabile ossessione manifestata da Kasja nel cercare un punto debole.
> Lungi da volerle dare modo di addentrarsi nei propri sistemi, le aveva dato modo di incuriosirsi facendo fuoruscire dalla corazza esterna una serie di ninnoli su migliorie e potenziamenti mai realizzati dai suoi inventori.. Sheldon dubitava che potessero realmente servire a qualcosa, ma li aveva usati a proprio beneficio.
> Il fascio di radiazioni si era spostato quel tanto che bastava, l’Occhio di Kasja era rimasto fisso, mutando solo parzialmente direzione d’attenzione, dando a Shedon la possibilità di contrattaccare.
> La mossa della nave senziente, rimasta sconosciuta anche al suo stesso equipaggio, aveva praticamente prima innalzato l’ottaedro per poi investirlo con un solo colpo che ne aveva minato l’integrità strutturale, permettendo a tutti di comprendere come non fosse un’unica enorme nave, ma un’insieme di tante navi simili.. un cubo Borg riprodotto in altra dimensione o uno di quei giochi dell’antica umanità? Chi poteva saperlo..
> L’interpretazione che Adrienne e Kyel si erano dati era che il colpo inferto da Sheldon avesse mandato in frantumi il collegamento telepatico che univa milioni di menti coordinate che erano costrette a lavorare assieme per raggiungere un comune obiettivo: ossia il potenziamento dell’alveare madre, l’ottaedro, per renderlo in grado di aprire un tunnel stabile ed invadere i Quadranti Alfa e Beta alla ricerca di qualcosa che nessuno poteva immaginare cosa fosse.
> Quello che sembrava, però, certo, o per lo meno alquanto probabile, è che nessuna nave della Flotta Stellare sarebbe riuscita a sconfiggere l’Ottaedro di Kasja con le armi a loro disposizione.
> Ora, dopo l’azione di Sheldon, nessuno poteva supporre cosa potesse succedere.
> Sicuramente Kasja sarebbe diventata una loro acerrima nemica: era riuscita a prendere il controllo delle poche menti alla base dell’originale ottaedro, ne aveva cooptate a forza centinaia, migliaia o milioni.. chi poteva saperlo con esattezza.. con l’attacco subito, Kasja era riuscita a mantenerle tutte legate a sé, o come capitato già col pirata che si era impossessato di Rezon, si era dato il via ad una ribellione contro la prigionia?
> Se così fosse, che effetti si potrebbero supporre? Kasya sarebbe sopravvissuta col suo folle piano dopo una simile perdita di potenza?
> Nessuno poteva saperlo, così come nessuno poteva sapere quando sarebbero mai tornati loro a casa.
> Con quel triste pensiero per la testa Adrienne si trovò a guardare Kyel che le sorrise.. beh.. per lo meno non sarebbe stata sola ad affrontare tutto questo.
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> Tenente Kyel Rezon
> 2° Ufficiale in Comando
> USS Rutheford NCC-1835
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