[Stml6] Hewson - 02.01 - Primo contatto rev.
Monica Miodini
mokia68.mm a gmail.com
Mer 31 Lug 2019 10:10:48 CEST
* ho inserito una frase per rendere meglio il carattere di Rezon, la
troverete sottolineata.Vanessa va meglio così?baci
Monica*****************************************Brano: 02.01Titolo: Primo
contattoAutore: Consigliere Hewson (
Monica)***************************************** *
*Pianeta Xandros - Monti Ellexi*
*30/07/2399 ore 17,30*
I tre uomini avanzavano a fatica nella tempesta che turbinava intorno a
loro: uno spesso strato di neve copriva lo stretto sentiero che stavano
percorrendo rendendolo estremamente pericoloso, tanto più che uno dei tre
era ferito ad una gamba e, a turno, gli altri due lo aiutavano,
sorreggendolo, anche se a volte il sentiero diveniva così stretto da
concedere il passaggio ad una sola persona alla volta. Il loro
abbigliamento era troppo leggero per poter sopportare ancora a lungo la
rigida temperature e in più su quel pianeta i giorni erano estremamente
corti e le ombre della sera stavano già scendendo, rendendo la temperatura
ancora più bassa. L'uomo che non sorreggeva il ferito, precedeva gli altri
due di pochi metri, rimanendo sempre a portata di vista, facendo da
apripista: improvvisamente si fermò e fece cenno agli altri di raggiungerlo
e quando li ebbe vicino alzò il braccio e con l'indice teso indicò un'ombra
scura che spiccava tra le altre ombre, adagiata alla parete rocciosa poteva
essere scambiata per un masso più grande, ma guardando meglio si vedeva
chiaramente il bordo preciso di un tetto e le forme squadrate di una
costruzione:l'avevano trovato. L'uomo che apriva il gruppetto corse verso
la loro probabile salvezza: c'erano una porta e una piccola finestra chiuse
da serramenti in legno. Senza pensarci aprì la porta con un calcio ed
entrò. L'ambiente, da quello che la poca luce che ormai filtrava da fuori
lasciava vedere, era asciutto e si potevano scorgere una panca con un
tavolino accanto e dalla parete formata dalla roccia stessa della montagna
una branda con una specie di cassettone ai piedi e sulla parete di fronte
alla porta sembrava essere appoggiata una dispensa. Sentendo arrivare gli
altri, l'uomo si spostò ed aiutò il ferito a sedersi sulla panca, quindi
chiuse la porta e si abbassò il cappuccio, mostrando il bel volto del Primo
Ufficiale della Sheldon. Kyel, mentre Houssein esausto si lasciò cadere a
terra, perquisì rapidamante il rifugio e, avendo trovato nel cassettone
indumenti asciutti e decisamente più caldi di quelli che indossavano loro,
li lanciò ai colleghi dicendo loro:
" Coraggio toglietevi i vestiti begnati e mettete questi!" e mentre porse
un caldo mantello di lana foderata di pelliccia al Consigliere gli chiese "
Come diavolo facevi a sapere dell'esistenza di questo rifugio?"
Paul, tremante per il freddo e cercando di muovere il meno possibile il
ginocchio sinistro rimasto infortunato nell'incidente che aveva causato la
distruzione della navetta con cui stavano esplorando il pianeta e la morte
del tenente Floyd pilota della stessa, rispose:
"Me l'ha detto Cassilda !"
"Chi?" disse Rezon temendo che il collega fosse vittima di allucinazioni
dovute al freddo e alla stanchezza.
"Non sono impazzito Kyel!" ribattè il Consigliere leggendo benissimo sul
volto di Rezon quali erano le sue perplessità " Deve essere una telepate
potentissima, ho sentito il suo tocco nella mia mente quando la tempesta ci
ha travolto, chiedendomi scusa per il pericolo in cui ci aveva messo. E
quando mi sono svegliato, dopo che il vuoto d'aria causato dalla slavina
che ha trascinato nello strapiombo quello che restava della Leonardo e il
povero Floyd, era ancora presente e mi ha indicato la strada per
raggiungere questo riparo."
"Ed è ancora lì?" chiese Houssein che nel frattempo aveva indossato gli
abiti caldi trovati da Rezon.
"No se ne è andata quando abbiamo trovato il rifugio, ma ha detto che non
appena possibile manderà aiuti."
"Speriamo che arrivi prima la Sheldon, non vorrei infrangere subito la
Prima Direttiva al nostro primo sbarco su un pianeta sconosciuto." disse
Kyel che non aveva nel tono di voce la sua solita baldanza.
"Non so quanto sono rapidi qui i soccorsi, ma sappiamo che la Sheldon,
ammettendo che il nostro segnale di soccorso sia passato, era comunque
impegnata in una missione di soccorso a 24 ore da qui. Direi di metterci
comodi al momento e di preparare una storia plausibile nel caso arrivassero
prima i locali!" disse Houssein.
*Flashback*
*Pianeta Xandros - Navetta Leonardo -*
*29/07/2399 - ore - 22,30*
*La navetta della Sheldon stava sorvolando una impervia catena montuosa,
alla ricerca di quei materiali che i sensori a lunga distanza avevano
individuato e che necessitavano al prosieguo del viaggio che si
preannunciava più lungo di quanto l'equipaggio della nave senziente avesse
sperato. Nei mesi appena trascorsi avevano trovato un paio di sistemi i cui
pianeti avevano fornito riserve di materie prime, indispensabili per un
viaggio così lungo, ma nessuno era risultato abitabile. Avevano poi trovato
questo sistema di cinque pianeti, orbitanti intorno ad una gigante rossa
ed il quarto di questi era abitato da una razza umanoide, molto simile come
aspetto ai terrestri. La loro cultura purtroppo si poteva paragonare al XV
secolo della Terra e la Prima Direttiva impediva agli uomini della Sheldon
di avere contatti con quel popolo. Avevano quindi optato per
un'osservazione a distanza di sicurezza a bordo di una delle navette della
Sheldon, con l'intento di trovare un modo per prelevare un po' di risorse
dal pianeta e allo stesso tempo studiare una nuova civiltà, senza farsi
notare. *
*Al comando della Leonardo, Rezon guidava una piccola squadra formata dal
Primo Ufficiale Scientifico Houssein, che si occupava della ricerca di
materie prime indispensabili per l'equipaggio, il Consigliere Hewson, che
aveva il compito di studiare la civiltà che governava il pianeta e il
pilota Floyd.*
*Blake era rimasto al timone della Sheldon perché la gigante rossa emetteva
potenti distorsioni elettromagnetiche, che richiedevano tutta l'abilità
del giovane betazoide per mantenere stabile l'orbita, mentre l'atmosfera
del pianeta Xandros ne bloccava il passaggio, rendendo più semplice
manovrare la navetta.*
*Per restare celati agli occhi degli Xandriani, avevano deciso di sorvolare
a bassa quota quella che sembrava essere la città principale del pianeta,
durante la notte. Al Consigliere sarebbe piaciuto scendere dalla navetta e
mischiarsi a loro, magari entrare in una taverna per studiare da vicino gli
indigeni in un un'ambiente chiuso, che offriva diverse opportunità di
interazioni sociali. Rezon l'aveva bloccato immediatamente: si sarebbe
dovuto accontentare di studiare le registrazioni che stavano facendo. A
malincuore, Paul convenne col Primo Ufficiale, che non era il caso di
rischiare un contatto e si era messo tranquillo alla sua consolle. *
*Mentre stavano finendo le analisi della città arrivò una chiamata dalla
Sheldon.*
*=^=Faith a Rezon, tutto bene?=^=*
*=^=Qui Rezon,Si Sisgnore procede tutto come previsto.=^= stranamente Kyel
usò una frase formale per rispondere a Faith, ma il tono usato voleva dire:
e come potrebbe andare con me al comando? Ed anche se la comunicazione era
solo audio alla giovane donna non sfuggì la solita presunzione nella voce.*
*=^=Abbiamo ricevuto una chiamata di soccorso da un mercantile Thalassiano,
hanno problemi coi motori e Kelley crede di poterli aiutare. Preferite
rientrare o continuare con l'esplorazione?=^=*
*Kyel scambiò uno sguardo coi suoi compagni ed avendo ricevuto da tutti
l'ok per continuare rispose:*
*=^= Andate pure Capitano, noi vorremmo cominciare con le analisi del
sottosuolo.=^=*
*=^=D'accordo, mi raccomando non cacciatevi nei guai! Faith chiude.=^=
disse Adrienne, abbastanza sicura che dalla navetta dove si trovavano i
suoi uomini, non avrebbero potuto correre rischi su un pianeta a così basso
tasso evolutivo.*
*Catena montuosa Ellexi - *
*Navetta Leonardo - 30/07/2399 ore 16*
*Dovendo perlustrare zone dove non era segnalata presenza umanoide non si
preoccuparono di restare al riparo che l'oscurità notturna offriva
gratuitamente e si diressero verso un'elevata catena montuosa a nord della
città, sotto la quale i sensori avevano individuato ricchi giacimenti di
dilitio ed altri preziosi materiali. *
*"Signore rilevo una forte perturbazione in via di rapida formazione di
fronte a noi ." Disse Floyd all'improvviso e fece appena in tempo ad
avvisre i compagni che una turbolenza, dalla violenza fuori da qualsiasi
scala di misurazione, si abbattè sulla Leonardo, non lasciando il tempo al
pilota di evitarla: per diversi minuti la navetta fu sbattuta da venti
impetuosi e colpita da scariche di fulmini, rendendo la navigazione
estremamente tumultuosa. La visibilità era praticamente a zero e anche la
strumentazione era disturbata dalla tempesta e quando videro la parete
rocciosa di una enorme montagna ergersi di fronte a loro, al pilota non
restò che un disperato tentativo di evitare uno scontro frontale. Con una
virata a 90° verso l'alto evitò l'impatto frontale , ma non riuscì ad
evitare di al fondo della navetta di raschiare la parete della montagna per
diversi metri, Floyd sentì che stava perdendo i controlli del mezzo e
quando vide uno spiazzo sul fianco di una montagna, cercò di atterrare.*
*I minuti che seguirono, dal brusco atterraggio allo staccarsi della
slavina che trascinò nel dirupo sottostante la navetta col pilota, unico
rimasto a bordo, mentre gli altri, che erano scesi per sincerarsi dei
danni, furono sbalzati lontani dal vuoto d'aria causato dalla slavina
stessa, verso il bosco che poco sotto lo spiazzo occupato poco prima dalla
navetta, si estendeva per chissà quanti chilometri, furono confusi ed
eterni per i tre membri della Sheldon. Rezon e Houssein che erano rimasti
vicini, non avevano subito grossi danni ed insieme si misero a cercare
Hewson che trovarono una decina di metri più sotto, la gamba sinistra sotto
un tronco d'albero sradicato dalla violenza dell'onda d'urto, piegato in
una maniera innaturale all'altezza del ginocchio. Da lì era cominciata la
loro marcia a cercare un riparo.*
*Fine flashback*
*Spazio sconosciuto -*
*Nave Sheldon* *- 30/07/2399 ore 18.00*
Stavano per raggiungere la nave Talassiana, con un filo d'ansia da parte
del Capitano, perchè non si sentiva tranquilla nel aver lasciato indietro i
suoi uomini, anche se sapeva che erano preparati e pronti a qualunque
evenienza. La necessità, però, di portare aiuto ad una nave in difficoltà,
perdipiù di origine thalassiana, che dai diari di bordo della Voyager,
sapevano quanto erano stati d'aiuto alla Jenaway e ai suoi uomini, aveva la
priorità per gli ufficiali della Federazione. E per di più sperava di
trovare dei primi alleati in quello spazio sconosciuto e così ontano da
casa. Era immersa in questi pensieri, quando Jekins dal tattico richiamò la
sua attenzione.
"Capitano mi scusi, ma ricevo strane letture dalla nave Talassiana."
"Cioè?" chiese Faith girandosi verso di lui.
" Ci sono segni di esplosioni sull'esterno dello scafo e non rilevo forme
di vita all'interno!"
-------------- parte successiva --------------
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