[Stml6] Hewson- 02.05 - La strada dorata

Monica Miodini mokia68.mm a gmail.com
Sab 16 Nov 2019 23:23:34 CET


Ecco il mio brano, spero vi piaccia!
Monica


*+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++*
*Brano:  02.05*
*Titolo: La strada dorata*
*Autore: Consigliere Paul Hewson (Monica Miodini)*

*++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++*

*Pianeta Xandros  - città di Vuillindard*
* 31/07/2399 - ore 14,00*
*Appartamento dei Prescelti*

Rezon,  Hewson e Houssein, seduti al tavolo dove avevano appena finito di
consumare un lauto pasto, cercavano di capire in che modo loro tre
avrebbero potuto risolvere una situazione che si trascinava da qualche
secolo.
Avevano chiesto ai leithiani di lasciarli soli per esaminare al meglio il
problema,  senza essere contagiati dai loro giudizi sui misteriosi chenot.
"Dunque cosa sappiamo di concreto?" Disse Kyel per cercare di riportare al
nocciolo della questione tutti i vari ragionamenti che i tre uomini avevano
fatto nelle due ore scorse.
"L'unica cosa certa, che ci differenzia dai leithiani, è che noi non siamo
in alcun modo legati ai cristalli. Infatti come loro veniamo da un altro
pianeta e anche tra noi c'è qualcuno con poteri telepatici."
Disse Amir indicando il Consigliere, che sdraiato sul divano, posto dietro
al tavolo da pranzo, si gustava quello che a tutti gli effetti era un
brandy stravecchio.
Paul alzò il bicchiere in direzione di Houssein e disse:
"Corretto, anche se devo dire che l'empatia non rientra tra le capacità
telepatiche proprie di questo popolo."
"E questo potrebbe essere un punto da segnare tra le differenze. "
"Vorrei aggiungere una certa mancanza di intraprendenza, dote di cui il
nostro Numero Uno ha invece in abbondanza!"
"Spiega meglio " chiese Kyel.
"Beh per esempio, visto la leggenda che rivelava il nostro arrivo,  hanno
smesso di cercare un modo per porre fine alla distruzione causata dai
Chenot, hanno semplicemente aspetto il nostro arrivo. "
"Per non parlare della tecnologia o delle ricerche scientifiche che
potevano fare. Erano un popolo così avanzato da viaggiare nello spazio e
una volta capito che erano bloccati su questo mondo,  non hanno cercato
soluzioni,  non hanno più provato, studiato: insomma si sono fermati allo
stadio evolutivo che avevano raggiunto. " disse Amir quasi infastidito dal
fatto che tutto un popolo si fosse bloccato ad un livello conoscitivo alto
sì,  ma con possibilità di sviluppo ulteriore: era come se avessero perso
la curiosità per l'ignoto, per il diverso, per le novità. Insomma per la
scienza, cosa per lui inconcepibile.
" È un po' poco per capire da che parte cominciare,  ma,  come dice il
nostro Consigliere,  l'intraprendenza è la dote che più mi caratterizza e
quindi direi di andare a fare qualche analisi nel punto dove i Chenot hanno
fatto la loro ultima devastante apparizione!"
" Molto bene! E' ora di un po' d'azione, altrimenti quando Sheldon tornerà
a prenderci,  ci troverà ingrassati e alcolizzati,  visto il trattamento di
favore a cui siamo sottoposti. " disse Paul alzandosi in piedi e posando il
bicchiere, ormai vuoto, sul tavolo.
"Chiamiamo Lora, ci serve un passaggio!" disse Rezon avvicinandosi alla
porta per andare a chiamare la giovane Leithiane che era stata posta al
loro servizio.
Non fece in tempo a posare la mano sulla maniglia , che la porta s'aprì
lasciando entrare Cassilda, seguita da Lora e un paio dei tecnici dei
Cristalli che avevano già visto durante la rinascita di Tria.
"C'è qualcuno che vuole salutarvi!" disse con la solennità che la
contraddistingueva e si spostò per far passare Floyd, vivo e vegeto ed
estremamente felice.
Dopo un momento di strana esitazione i quattro uomini della Sheldon si
abbracciarono felici di aver ritrovato un amico, che credevano perso per
sempre.
"Ma guardatelo! Questi Cristalli sono davvero miracolosi: sei più bello di
prima!!" disse Hewson per stemperare il momento carico di emozione.
" Beh in realtà sono sempre stato più bello di voi! Scherzi a parte:grazie
Comandante. Cassilda mi ha detto che è stato lei a decidere di farmi curare
coi loro cristalli."
"Sì è vero, ma aspetti a ringraziarmi. C'è un risvolto della medaglia!"
"So già tutto. Quando mi sono risvegliato, la Somma Cassilda mi ha spiegato
che, d'ora in poi, non potrò più lasciare il pianeta. Ma, signori, io ero
morto e credetemi, non ero pronto per farlo. Mi ha dato un'altra
possibilità e per questo la ringrzierò sempre!" disse il giovane pilota
tendendo la mano a Kyel, che la strinse con forza, nascondendo a fatica la
commozione che gli stringeva la gola.

*Spazio sconosciuto - 31/07/2399 - ore 14,20*
*Uss Sheldon - Alloggio del Capitano Faith *

Adrienne guardava la piccola Nami che giocava sul tappeto che aveva
piazzato davanti al divano, ricolmo di giocattoli. Curiosa come ogni
bambino,  prendeva con le sue piccole e paffute manine, ogni gioco che le
avevano fatto trovare: lo toccava, lo girava, lo assaggiava e dopo 20
secondi lo lasciava per passare al successivo. Con l'aiuto di Noveed aveva
provato a spiegarle che la sua mamma non c'era più e che, d'ora in poi, lei
si sarebbe occupata di crescerla al suo posto. Nami le aveva guardate coi
suoi occhioni tristi, troppo per la sua età, e si era rimessa a giocare
dicendo solo "Va bene"
Le due donne non capivano se era la normale reazione di una bambina così
piccola o l'apatia che mostrava era causato dallo shock per aver assistito
alla morte della sua famiglia.
=^= Rush a Capitano Faith. Capitano gli Ufficiali superiori sono pronti ad
esporre i loro suggerimenti, come richiesto, in Sala Tattica. =^=
"Molto bene,  arrivo subito. " poi rivolta alla vice di Hewson "Le affido
la bambina. " Ed uscì dal suo alloggio, pensando che non sapeva come si
crescesse una bambina, ma se non c'era alternativa,  avrebbe fatto del suo
meglio per Nami, perché quegli occhi potessero tornare a sorridere com'era
giusto che fosse per una bambina.

*Pianeta Xandros  - città di Vuillindard*
* 31/07/2399 - ore 14,30*

Passato il momento di commozione, i tre Prescelti avevano organizzato
l'esplorazione all'esterno, per cercare indizi su un modo per comunicare
coi misteriosi Chenot.
Avevano deciso di non portare con loro alcuna cosa fosse collegata con la
tecnologia legata ai cristalli, persone comprese, perchè una delle loro
ipotesi era che la furia dei Chenot fosse rivolta proprio all'uso di quei
cristalli. Avrebbero evitato anche di usare il loro teletrsporto, perchè
anch'esso sfruttava l'energia dei cristalli, ma il tragitto da percorrere
per raggiungere il punto dove la nube infuocata aveva fatto la sua
comparsa, era troppo lungo per usare mezzi di trasporto diversi, quindi si
erano rassegnati ad usarlo. Per evitare che la telepatia, con cui i
leithiani comunicavano tra loro, potesse essere usata dai Chenot per
rintracciare i punti da colpire, avevano lasciato a Floyd il compito di
restare in contatto con loro tramite i loro comunicatori e al minimo cenno
di pericolo, avrebbe subito avvertito Lora che sarebbe andata a
prelevarli.  I tre uomini stavano camminando da alcuni minuti sul terreno
bruciato dallo strano color ocra, lasciato dal passaggio della nube
ardente.
"Sembra una strada dorata" disse Paul, seguendo Kyel, che apriva la fila
col tricorder in funzione, come Amir che seguiva gli altri due a qualche
metro distanza, perso com'era nelle sue analisi.
"Già come quella che seguono i protagonisti del Mago di Oz!" rbattè un po'
sovvrapensiero Houssein.
"Cosa state dicendo?" chiesi il Risiano che non conosceva la storia narrata
dal libro a cui si riferivano i suoi colleghi.
"In questo libro uno spaventapasseri senza cervello, un uomo di latta senza
cuore e un leone senza coraggio, si avventurano in un mondo magico alla
ricerca del potente Mago di Oz per chiedergli di donar loro quelle doti che
non hanno o che hanno perso." riassunse in breve Amir.
"E alla fine hanno ottenuto quello che cercavano?"
"Sì, dopo diverse e pericolose avventure!" rispose Paul
"Però noi tre possediamo già quelle caratteristiche: tu Paul hai il cuore,
Amir ovviamente il cervello ed io il coraggio. Non vorrei che alla fine di
questo sentiero le dovessimo perdere, al contrario dei protagonisti del
vostro libro!" disse Kyel voltandosi a guardare i suoi compagni, e in quel
momento s'accorse che il Consigliere si era bloccato a guardare un punto
all'orizzonte davanti a loro.
"Cosa c'è Paul?" chiese avvicinandosi.
"Ci stanno osservando: sento la loro curiosità!"
"Sicuro? Non siamo sotto attacco?"
"No, al momento non sento aggressività nei nostri confronti, ma una certa
confusione e diffidenza." disse Paul che sembrava quasi annusare l'aria.
"I suoi strumenti non dicono niente?" chiese ad Amir il Primo Ufficiale
della Sheldon.
"Niente, probabilmente usano una qualche schermatura per non farsi
rintracciare."
" Dovremo fidarci delle sensazioni del nostro Consigliere: ci faccia
strada. Avverto però Floyd di tenersi pronto a portarci via al mio segnale."
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml6/attachments/20191116/97860166/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Stml6