[Stml6] 02.03 - Blake - Tra A.I. impazzite e Sacri Cristalli..
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Dom 6 Ott 2019 23:39:47 CEST
Sullo scadere del tempo, mancano 20 minuti a mezzanotte e già vedo il
capitano con la frusta, ecco a voi il mio brano
Buona lettura
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Brano: 02.03
Titolo: Tra A.I. impazzite e Sacri Cristalli..
Autore: Tenente Alec Blake (Mauro Fenzio)
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Spazio sconosciuto - Nave Talassiana
30/7/2399 ore 20.50
“Era proprio necessario sedarla?” Chiese Rush osservando la dottoressa,
mentre insieme a Pippo stava creando un perimetro difensivo attorno alle
due. “Forse ci avrebbe saputo spiegare cosa diavolo è successo qui dentro”
Cruz era ancora china sulla Talassiana profondamente addormentata con il
tricorder in mano.
“Ha subito un grosso stress neurale” disse la dottoressa mentre si
risollevava, riponendo lo strumento nella fondina al fianco “L’unica cosa
che avremmo potuto ottenere sarebbero state solo frasi sconnesse. Senza
considerare il pericolo di essere attaccati a nostra volta” sfiorò il
comunicatore posto sul suo petto “Sheldon qui Cruz, sembra che la nave sia
stata colpita da una scarica di antimateria. Richiedo teletrasporto in
infermeria per una Talassiana ferita”
La risposta dalla nave non si fece attendere molto
=^= Quì Comandante Faith. Al momento siamo leggermente impegnati, stiamo
tentando di non morire male, ma saremo presto da voi.. radunate gli
eventuali sopravvissuti e tenetevi pronti, vi recupereremo tutti insieme.
Fate il possibile. Faith chiudo!=^=
Sentita la comunicazione i tre si guardarono l’un l’altro valutando il da
farsi; il primo a rompere il silenzio fu il capo operazioni “Io mi dirigo
in plancia e cerco di recuperare il maggior numero di dati riguardanti la
missione della nave e cosa è successo”
Pippo e Cruz annuirono “Noi cercheremo i sopravvissuti. Ci troveremo qui
tra un quarto d’ora per il rientro” detto questo i tre si separarono,
diretti ognuno ai propri compiti.
Spazio sconosciuto - Sheldon
30/7/2399 ore 20.50
“In tanti anni sono stato chiamato in tanti modi, ma infestazione mai.”
Sibilò Blake al timone della nave.
“In effetti mi sembra un po’ eccessivo... Spina nel fianco... Scocciatura.
Quello mi sembra più appropriato” Rispose un minisheldon traslucido seduto
sulla console di fianco a lui, osservando lo schermo.
“Giuro che prima o poi lo formatto…” Blake tolse qualche secondo gli occhi
dal monitor della console osservando Sheldon per poi rispondere quasi
sibillino “Io fossi in te non sarei così tanto tranquillo” indicò la nave
Talassiana davanti a loro “Non mi sembra che la nave sia in condizioni
molto migliori del suo equipaggio”
Kellery stava monitorando la situazione davanti a loro in attesa della
prossima mossa da parte della sonda o della base “In effetti Alec non ha
tutti i torti. Si professano centro di controllo per la preservazione della
tecnologia e hanno praticamente reso inutilizzabile quella nave.”
=^= Forme organiche abbandonate la nave o verrete epurati=^=
“Signore rilevo l’attivazione di un cannone ad antimateria sulla stazione”
fece rapporto Kellery dopo che la sua console aveva iniziato ad emettere un
allarme.
“Maledizione” Esclamò Faith alzandosi in piedi “Allarme rosso! Prepararsi
allo scontro! Chiedete alla squadra quanto tempo occorre prima del
rientro!”
Su tutta la nave si attivarono gli allarmi e una luce rossa intermittente
illuminò la plancia. All’esterno della nave della grosse paratie si
estesero dagli anelli esterni andando a coprire le zone sensibili della
nave, stessa cosa per le vetrate frontali della nave che vennero sostituite
da uno schermo tattico che evidenziava la nave talassiana, la base stellare
e la sonda posta davanti a loro.
Dalle varie console gli ufficiali presenti iniziarono i vari rapporti
“Scudi difensivi attivati”
“Manovre evasive pronte”
“Cannone a protoni in carica. Phaser e Siluri pronti al fuoco”
Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
30/7/2399 ore 21.00
“So quali sono le vostre paure, ma non dovete temere nulla da noi
Comandante Rezon”
Il primo ufficiale della nave spalancò gli occhi sentendosi chiamare per
nome.
“Lei ci conosce?” chiese stupito Kyel mentre faceva spaziare lo sguardo sui
vari presenti in quella strana città
Cassilda annuì “Vi conosco dal momento in cui avete messo piede su Xandros”
fece un flebile cenno ai due federali mentre la squadra di uomini dalle
lunghe tuniche si prendeva cura di Paul.
“Io sono la matriarca di Xandros e sono in comunione con ogni essere che
c’è sul pianeta” guardando i loro sguardi stupiti si fermò un po’ per
spiegare meglio il concetto “Voi la chiamereste telepatia” sorrise a Kyel
“Stranamente la tua mente sembra avere una sorta di protezione che non
conosco, ma i tuoi colleghi sono libri aperti per me..” lentamente si
avvicinò al centro della città seguita a stretto giro dai due uomini.
“Noi Leithiani siamo un popolo molto antico, purtroppo un giorno la stella
che scaldava il nostro pianeta terminò il suo ciclo vitale e la vita sul
nostro pianeta divenne impossibile. Mandammo nello spazio alcune navi alla
ricerca di un pianeta che potesse ospitarci.”
Kyel ed Amir poterono vedere un velo di malinconia oscurare il viso di
Cassilda mentre raccontava la storia del suo pianeta natale.
“Non so se le altre navi hanno mai raggiunto un pianeta ospitale” allargò
le braccia ad indicare la città attorno a loro “Noi siamo naufragati su
questo pianeta. Quando siamo atterrati il pianeta era un deserto, ma al
nostro arrivo i sacri cristalli hanno modificato il pianeta per renderlo
abitabile alla nostra razza” si incupì leggermente “Almeno fino ad ora. Ora
i Chenot si sono risvegliati. Si tratta di esseri che erano presenti ancor
prima che noi arrivassimo.. probabilmente da quando il pianeta era ancora
in formazione. Sono in grado di vivere a temperature per noi
inavvicinabili. Ogni ottant’anni fanno la loro comparsa e decimano la
nostra popolazione per poi scomparire senza lasciare tracce” strinse le
labbra mordendole tra i denti “Ma ora siete giunti voi. Le leggende dicono
che i viaggiatori delle stelle sarebbero venuti per portare la pace tra noi
e i Chenot….”
Mentre stavano ancora parlando uno dei cristalli vicino a loro iniziò a
pulsare e dopo poco una squadra di donne Leithiane apparve davanti ai loro
occhi come se fossero state teletrasportate. Due di loro sorreggevano una
terza donna la cui gamba era in una posta sicuramente non naturale.
Una delle donne prese la parola “Somma Cassalida, siamo riuscite a trovare
la nave ma siamo state attaccate da uno stormo di Myr e Tria si è
sacrificata” disse aiutando la donna ferita e facendola stendere su uno dei
cristalli.
“Scusatemi prescelti” proruppe Cassalida mentre si avvicinava alla donna
ferita “Giovane Tria, ti sei cacciata nuovamente nei guai eh?” spostò una
ciocca dei lunghi capelli biondi della donna dal suo viso e poi estrasse un
cristallo dalla tunica e lo appoggiò alla testa della donna per poi
attivarlo. Il cristallo emise un breve lampo e nulla più. Tria giaceva ora
morta sul lettino. Fece un cenno alle donne che l’avevano accompagnata e
queste, dopo aver sospinto il lettino verso uno dei cristalli ve la
chiusero dentro per poi attivarlo.
“L’ha uccisa!” esclamò Hussen cercando di avvicinarsi “Perché? Aveva solo
una gamba rotta anche senza cure si sarebbe rimessa nel giro di qualche
settim…..” un cenno del suo primo ufficiale lo fermò dal continuare “Non
possiamo intervenire nelle decisioni di culture a noi esterne” anche se lui
fremeva per la rabbia vedendo morire la ragazza
La ragazza all’interno del cristallo venne lentamente ricoperta da
microcristalli per poi scomparire totalmente dalla vista dei presenti.
Spazio sconosciuto - Nave Talassiana - Livello Scientifico
30/7/2399 ore 20.55
La dottoressa Cruz camminava per i vari corridoi della nave mantenendo
fisso davanti a lei il tricorder in scansione continua “Senza i sensori
interni dovremo battere tutta la nave alla ricerca dei superstiti” al suo
fianco camminava l’ufficiale tattico che, con il phaser in pugno,
controllava ogni singola stanza prima di far entrare la dottoressa.
“Forse ho trovato qualcosa” Esclamò Cruz indicando una porta mostrando il
tricorder a Pippo “Laggiù rilevo un segno vitale, ma è parecchio debole
potrebbe essere un residuo energetico dell’attacco che hanno subito”
Jekins annuì portandosi vicino alla porta attivando l’apertura “Niente da
fare deve essersi bloccata. Stia indietro, provo a tagliarla con il phaser”
settato il phaser riuscì con rapidi colpi ad isolare il sistema di chiusura
della porta che scivolò sulle guide aprendosi. Davanti a loro sembrava
scoppiato l’inferno. Quello che doveva essere il laboratorio scientifico
della nave era ora totalmente distrutto. I due entrarono nella stanza
guardandosi attorno, scavalcando paratie e scansando console ormai
distrutte. Fu proprio sotto ad una delle paratie che sentirono provenire un
rumore. Pippo fu il primo ad accorgersi della bambina che lo guardava
terrorizzata.
“Janette.. presto! Venga qui!” si abbassò sulla piccola “Stai tranquilla,
siamo qui per aiutarti.. non aver paura”
La dottoressa si avvicinò controllando la piccola “Hey ciao” sorride per
metterla a suo agio. Prese il tricorder iniziando la scansione sulla bimba
storcendo le labbra e guardando i risultati “La paratia le sta comprimendo
la gamba dobbiamo liberarla e portarla al più presto sulla Sheldon, qui non
ho gli strumenti per curarla” guardò Pippo e poi il piccola “Ascoltami
siamo qui per aiutarti ma tu ora devi essere coraggiosa”
La bimba sollevò lo sguardo verso la dottoressa osservandola con i suoi
grandi occhioni da cucciola spaventata.
Cruz prese una fiala di Axonon e lo iniettò nel collo della bambina che
lentamente scivolò nel mondo dei sogni. La dottoressa ripose poi tutto nel
kit medico e si rimise in piedi “Ok, ora liberiamola” prese la paratia da
un lato e, insieme a Pippo, le liberò la gamba.
=^= Qui Sheldon, quanto tempo vi serve? Qui la situazione si sta facendo
piuttosto calda il prima possibile vorremmo levarci dalle scatole=^=
Pippo prese in braccio la povera bambina, sollevando lo sguardo verso Cruz,
che portò la mano al petto sfiorando il comunicatore “Sheldon abbiamo
bisogno di due minuti tempo di raggiungere il punto di teletrasporto”
avviandosi poi con il tattico verso il punto di raccolta
Spazio sconosciuto - Nave Talassiana
30/7/2399 - contemporaneamente
Nicholas si faceva largo attraverso i corridoi semidistrutti della nave
talassiana, cercando di raggiungere la plancia. Lungo il suo cammino poteva
vedere i segni di distruzione lasciati dall’onda di antimateria.
Riuscì con fatica a raggiungere le porte della plancia, scardinò
rapidamente il pannello di controllo e riuscì, infine ad attivare
l’apertura della porta.
Il quadro che si palesò davanti a lui rifletteva a pieno la potenza
distruttiva che poteva avere quell’arma. Tutti gli ufficiali presenti in
plancia al momento dell’attacco erano ancora disposti nelle loro posizioni.
Come statue di cera osservano lo schermo davanti a loro che inquadrava la
stazione spaziale e le due stelle gemelle.
Nicolas si guardò attorno attonito, chiuse gli occhi per qualche secondo
come a voler ricacciare indietro il senso di frustrazione che lo assaliva
al momento, poi avanzò facendosi largo tra i detriti della plancia cercando
di raggiungere la console del capitano. Aprì il kit ingegneristico che si
era portato dietro, e in poco tempo riuscì a dare energia alla console
“Perfetto” ammise tra sé e sé mentre iniziava a scaricare di dati del
computer della nave.
=^= Qui Sheldon, quanto tempo vi serve? Qui la situazione si sta facendo
piuttosto calda il prima possibile vorremmo levarci dalle scatole=^=
Spalancò gli occhi sentendo la comunicazione “Maledizione” sussurrò
infastidito mentre portava la mano al comunicatore “Sto recuperando i dati
dalla console tempo stimato cinque minuti al punto di estrazione”
Attese pazientemente il tempo di trasferimento dei dati per poi quasi
strappare i cavi di collegamento per sganciare il pad avviandosi poi,
rapidamente, all’uscita.
Spazio sconosciuto - Sheldon
30/7/2399 - Contemporaneamente
“Niente da fare Capitano la squadra ha bisogno ancora di circa cinque
minuti di tempo per terminare la missione”
Adrienne annuì all’addetto alle comunicazioni e si alzò portandosi al
centro della plancia “Aprire un canale di comunicazioni su tutte le
frequenze” tornò a voltarsi verso le comunicazioni e al cenno del
guardiamarina prosegui “Qui Capitano Adrienne Faith, al comando della nave
stellare Sheldon. Non abbiamo intenzioni bellicose, ma siamo pronti ad
utilizzare tutta la potenza di fuoco a nostra disposizione. Qualsiasi
azione ostile verrà interpretata come atto di guerra e come tale
perseguito”
La plancia era immersa nel silenzio, rotto soltanto dal lieve ronzio che
ricordava a tutti di esser ancora in allarme rosso; tutti i presenti erano
intenti a controllare le proprie console, pronti a reagire al minimo
cambiamento
Blake attivò i propulsori di manovra facendo muovere la Sheldon su una
rotta trasversale rispetto alla base, allontanandosi lentamente dalla nave
Talassiana.
“Fanno fuoco” rapportò il facente funzioni tattico. Tutti gli ufficiali si
bloccarono sulle console tenendosi pronti all’impatto.
Il timoniere si limitò ad attivare le manovre evasive già caricate nella
console. La Sheldon reagì immediatamente invertendo la spinta dei motori di
sinistra e attivando alla massima potenza i motori di destra, facendo
ruotare la nave sul proprio asse. Il raggio di antimateria andò a
schiantarsi sugli scudi periferici della nave schivando la parte sensibile
della nave. L’impatto scosse comunque la Sheldon, tanto che il personale
che non era ben assicurato cadde a terra.
“Colpo di striscio” rapportò il tattico per poi continuare “Rilevo lancio
multiplo di siluri spaziali”
Adrienne strinse i braccioli della poltrona di comando fino a farsi
sbiancare le nocche delle mani “Contromisure! Agganciare il bersaglio e
fare fuoco!”
Tutti in plancia reagirono istantaneamente. Kellery deviò l’energia
ausiliaria agli emettitori degli scudi, il timoniere attivò le manovre di
ingaggio per attaccare la base. Il sistema automatico di difesa agganciò i
siluri in arrivo e li distrusse con rapidi colpi di phaser. Mentre il
tattico, dopo averla agganciata, scagliò una salva di missili verso la base.
I siluri in arrivo esplosero a metà strada tra la base e la nave. La
Sheldon scivolò agile attraverso i residui delle esplosioni lanciando una
salva di siluri verso la base che impattarono contro gli scudi praticamente
azzerandoli. Dopo un ampio giro, per disingaggiarsi dall’attacco della
base, la Sheldon si posizionò per lanciare l’attacco presumibilmente
definitivo.
“Comunicazione in ingresso. E’ la squadra di sbarco. Dicono che è urgente”
rapportò l’addetto alle comunicazioni rivolto al capitano
“Proprio adesso? La diffonda” rispose immediatamente il capitano
=^= Qui squadra di sbarco pronti al recupero. Qualsiasi cosa succeda non
distruggete la base=^=
“Cosa???” rispose esterefatta Adrienne alzandosi dalla poltroncina “Ok ok..
tenetevi pronti, veniamo a prendervi e poi mi spiegate tutto. Sheldon
chiudo” chiusa la comunicazione Faith si rivolse agli ufficiali in plancia
“Recuperiamo la squadra e poi entriamo in curvatura, dobbiamo allontanarci
da qui. Appena pronti attivare!”
“Signore, la sonda si sta spostando verso la nave talassiana” intervenne
Kellery seguito a ruota dal tattico “Se dovessero subire un attacco ora
sarebbero distrutti”
Adrienne tornò a sedersi alla poltrona di comando “Distruggete quella
sonda”
La Sheldon si mosse rapida passando sopra la sonda in spostamento. Due
colpi di phaser ben assestati e la sonda esplose spargendo detriti nello
spazio. Poi la Sheldon puntò sulla nave Talassiana avvicinandosi per il
tempo necessario al teletrasporto, quindi si allontanò entrando in
curvatura e scomparendo alla vista.
Spazio sconosciuto - Sheldon - Sala Tattica
30/7/2399 ore 23.00
La nave si era spostata di alcuni anni luce e monitorava costantemente la
zona occupata dalla base. Tutti gli ufficiali superiori erano in riunione
nella sala tattica della nave. All’appello mancava solamente Rush che era
ancora impegnato nello studio dei dati recuperati dalla nave.
“La bambina Akritiriana è stabile, siamo riusciti a salvargli anche la
gamba. Anche se non sappiamo ancora quali ripercussioni psicologiche abbia
comportato veder distruggere la nave su cui viaggiava. Abbiamo risvegliato
la ragazza talassiana, ma da ancora segni di squilibrio. La manteniamo in
stasi per la sua e la nostra sicurezza capitano.”
Il capitano annuì osservando i presenti “Chi mai potrebbe aver costruito
quella base? E perché programmarla per distruggere ogni forma di vita
biologica?”
“I Talassiani….” Rispose semplicemente Nicholas facendo il suo ingresso. Si
mise sull'attenti per salutare i presenti “Siamo riusciti ad estrarre molti
dati da quelli che abbiamo recuperato dalla nave. Sono stati i talassiani
stessi a costruire quella base. Le due stelle gemelle che abbiamo visto
sono arrivate al termine della loro vita e hanno iniziato una grossa
produzione di antimateria nel loro nucleo” guardando i colleghi “Se
l’antimateria raggiungesse un punto critico le due stelle si
annichilerebbero diventando delle supernove. I talassiani hanno costruito
quella base per consentire una continua estrazione di antimateria
allungando, seppur di poco, la vita delle stelle.” storse le labbra
“Secondo le nostre stime” indicando Kellery “Circa mille o duemila anni non
di più” lasciò qualche secondo ai colleghi per assimilare la notizia “Il
fatto è che l’estrazione dell'antimateria è andato via via diminuendo fino
ad interrompersi. E la nave che è stata distrutta aveva appunto il compito
di andare a scoprirne il motivo.”
Davanti a loro apparve uno Sheldon vestito da dottore. “E’ colpa di chi ha
creato il sistema informatico della base. L’ha dotata di un AI piuttosto
stupida. L’avevano programmata per impedire che qualcuno potesse accedere
alla base. Era una direttiva protettiva nessun essere vivente potrebbe
vivere in quel punto. Ma l’hanno dotata della possibilità di auto adattarsi
e lei ha esteso la direttiva a nessun essere vivente deve esistere vicino
alla base”
Adrienne alternò lo sguardo tra lo Sheldon, Kellery e Rush “Bene abbiamo
una AI impazzita che spara raggi antimateria nel cosmo e non possiamo
distruggerla. Sempre meglio, cosa potrebbe mai succedere d’altro?”
Sheldon la guardò “E ha anche capacità di autoriparazione con quel che ha a
disposizione probabilmente ora sta inviando sonde sulla nave talassiana per
recuperarne i pezzi”
“Ma che bella notizia” rispose Adrienne appoggiandosi allo schienale della
poltroncina massaggiandosi gli occhi “Dobbiamo trovare una soluzione”
Pianeta Xandros - Luogo sconosciuto
31/7/2399 ore 00.27
Dopo essersi rifocillati Kyel e Amir stavano riposando stesi su due
cristalli. Apparentemente molto scomodi, avevano scoperto in breve tempo
che i cristalli erano in grado di generare un piccolo campo antigravità che
li faceva fluttuare a qualche centimetro d’altezza rendendo il loro riposo
del tutto confortevole.
Paul si ricongiunse a loro camminando perfettamente ed andandosi a sedere
su uno dei cristalli chiese “Allora cosa ne pensate?”
Kyel si mise diritto seduto sul cristallo guardando i due colleghi “Che
sono delle gran gnocche? Forse fratricide, ma indubbiamente gnocche”
guardando i due
“Non intendevo quello” Rispose Paul stringendo le labbra “Sembrano un
popolo piuttosto pacifico, e decisamente avanzato”
Amir annuì osservandolo “Decisamente avanzato anche se è tutto grazie a
questa specie di cristalli. Sarei curioso di analizzarli con i sensori
della nave”
Kyel li guardò alternando lo sguardo tra i due “Decisamente siamo fuori
dalla prima direttiva. Sanno dell’esistenza di altri popoli e sanno
viaggiare a curvatura. Anche se non capisco perchè abbiano deciso di non
muoversi più dal pianeta. Ma soprattutto non capisco perché abbiano dovuto
uccidere quella ragazza”
“Perchè la rigenerazione è un processo dolorosissimo” Rispose Cassilda che
era giunta dietro di loro senza emettere il minimo rumore. “Venite”
Li guidò attraverso un lungo corridoio che sfociava in una grande stanza,
al centro della quale era posto un enorme cristallo. Improvvisamente il
cristallo iniziò a pulsare per poi aprirsi rivelando al suo interno un
essere totalmente uguale a Tria completamente nuda. Immediatamente due
uomini la raggiunsero facendole indossare la lunga tunica.
Tria ringraziò facendo un lieve inchino e poi si avvicinò a Cassilda “Somma
Cassilda” facendo un lieve inchino per poi guardare i tre federali
completamente sbigottiti ripetendo il gesto “Sommi prescelti”
Cassilda sorrise osservando la donna “Giovane Tria bentornata a noi” poi
si volse verso i tre guardandoli “Il processo di assimilazione e
rigenerazione è molto doloroso, nessun essere è in grado di sopportarlo.
Chi l’ha fatto l’ha descritto come se tutte le ossa del corpo vengano
spezzate nello stesso istante.” estrasse il cristallo con cui aveva ucciso
Tria “Di contro la morte tramite questo non provoca nessun dolore”
Cassilda ripose il cristallo per poi guardarli “Questo è il nostro segreto.
E la nostra maledizione. Una volta che si viene rigenerati dal cristallo
non si può più lasciare il pianeta.”
Kyel e Amir si voltarono entrambi verso Paul spalancando gli occhi essendo
stato curato dalle Leithiane
Cassilda sorrise lievemente “No, non vi preoccupate, il vostro amico è
stato curato con i metodi tradizionali. Non è nostra usanza costringere
qualcuno a rimanere contro la sua volontà. E’ anche per quello che abbiamo
creato quella finta civiltà in superficie. E’ così arretrata che nessuno si
avvicinerebbe rischiando di morire per una civiltà per nulla interessante”
Kyel storse le labbra fessurando lo sguardo “Tranne dei poveri pazzi che
sono curiosi come scimmie..” scatenando nei colleghi e in Cassilda una
risatina.
Come in precedenza uno dei cristalli iniziò a pulsare per poi far apparire
una squadra di Leithiane che portavano con loro però qualcun’altro. Ci
volle poco ai federali per riconoscere il corpo del loro timoniere Floyd.
Cassilda osservò le donne e poi si rivolse ai federali “Abbiamo recuperato
la vostra navetta e il corpo del vostro amico. La vostra fisiologia è
compatibile con il processo di rigenerazione, ma ora sapete quali sono le
conseguenze” osservandoli “Possiamo riportarlo in vita ma se lo facessimo
non potrebbe mai più lasciare il pianeta, è un vostro uomo e la scelta sta
a voi..”
Paul e Amir osservarono il loro amico che si era sacrificato per loro per
poi sollevare lo sguardo verso il loro primo ufficiale.
-------------- parte successiva --------------
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